[Trama] La "Speranza" è dura a morire

L'esodo degli Ishivariani e la vera identità di Fury

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    La nostra storia continua dalla fine di quel racconto infausto che lasciò in Yuka un'amarezza provata solamente nei tempi della guerra che l'aveva segnata fisicamente e mentalmente. La minaccia che aveva colpito Ishivar non aveva precedenti nella loro storia e per quanto si era sempre dimostrata essere una forte Kage, Yuka si lasciò andare alle sue emozioni. Iniziò a far fluire più chakra all'interno di Hiro e in un'ondata di potere, concentrò molte dosi del chakra di Shukaku. Era un modo perfetto per cercare di rianimarlo.
    L'ormai ex-Jinchuuriki della Volpe a Nove code aprì finalmente gli occhi e tossì molto sangue. Le sue ferite erano molto gravi, non solo gli era stato tolto il Bijuu, ma aveva sicuramente combattuto per evitare che accadesse.
    A quel punto fu proprio il potente ninja a parlare.

    Yu... u.. ka...

    Hiro. Hey... Resisti ragazzone...

    Non... c'è... tempo.... Io so... Io so... chi é... so cos'è... so cos'ha fatto e so cosa... vuole fare...


    Nell'anima Yuka sentì una scossa. Quella scossa era originata da un terrore primordiale, viscerale dentro di lei. Hiro strinse la sua mano destra con tutto lo sforzo che le sue condizioni chiedevano. In quel momento i loro chakra erano in connessione e Yuka poté vedere dentro i suoi ricordi...


    [...]



    Il giorno dopo l'invasione di Fury, su Ishivar sorge un sole pallido, come se la stessa luce degli antenati avesse abbandonato il popolo della Speranza, privata della sua serenità in una notte e anche dei suoi pilastri.
    Fury fissava la sua mano adornata con gli anelli in cui aveva rinchiuso i Bijuu catturati. Gli mancava solo la Volpe e mentre i Cyborg pensavano alla detenzione degli Ishivariani, legandoli e incatenandoli ai muri delle loro stesse case, quelle poche rimaste, Fury osservava Hiro legato ad un palo, inginocchiato di fronte a lui e al suo trono di ossa.

    Sei fortunato che imprigionare i tuoi amici animali mi sia costato molto, perché altrimenti a quest'ora, la tua bella Volpe sarebbe dentro uno di questi.

    Si sfilò l'anello dell'anulare il cui simbolo riportava il numero "3" e glielo mostrò.

    Questo è stato il primo, apparteneva a Viraru Hoozuki, ma non ha saputo usare al meglio le capacità di Isobu, non trovi? Beh perlomeno adesso è in compagnia di sua figlia.

    Hiro, furente, iniziò a dimenarsi sul palo a cui era incatenato, segno evidente che se avesse potuto gli avrebbe staccato la testa di netto.
    Il cadavere di Hoshi giaceva dentro una bara che si trascinò dietro Yalta.
    Insieme a lei vi erano molti altri corpi defunti, quello di Mavis, la povera donna-oracolo, quello di altri Ishivariani suoi amici, anziani, anziane, donne, bambini, uomini.
    Fury si girò verso Ban rimettendosi l'anello al dito e poi gli ordinò qualcosa.

    Prepara il catalizzatore. Devo testare questi anelli affinché possa tirare fuori la Volpe e devo accumulare più chakra possibile. Sistemalo nei miei nuovi alloggi.
    Mi servirà più di un mese per poter essere pronto.
    Per i cadaveri lasciali al vaglio di Yalta, mentre i prigionieri mettili a lavoro sulla costruzione del palazzo, dei laboratori e delle armi.
    Poi seleziona qualcuno e vediamo se potrà essermi utile da cyborg.


    Ban non disse nulla, fece un cenno con la testa e si mise subito al lavoro. Qualcosa però mancava.

    Non vedo il cadavere di Andras, era insieme agli altri, no?

    Mio signore, il corpo deve essere in mezzo ai resti di tutti, ma a giudicare da com'era ridotto alla fine dello scontro, potrebbe anche non essere rimasto nulla.

    Suvvia Yalta, non prendermi per il culo, sarà rimasto poco, ma quel poco c'era. Non che mi interessi particolarmente, ma potresti metterlo nella lista dei "non-morti", no?

    Vuoi... Vuoi usare l'Edo-Tensei?

    Non mi pare di averti dato il permesso di parlare, piccolo surrogato di un esperimento. Non sono affari che ti riguardano più. Tra qualche tempo sarai morto, privato del tuo Bijuu e magari potresti ricevere lo stesso regalo dei tuoi amici defunti e avere la possibilità di vedere con i tuoi occhi la mia apocalisse.


    [...]



    Passarono i mesi.
    Gli Ishivariani rimasti in vita erano tutti schiavi di Fury e dei suoi. Mangiavano e bevevano poco, lavoravano tutto il giorno, sia sotto il sole cocente, che sotto la tempesta. Qualcuno ogni tanto provava a scappare, ma i cyborg di Fury erano come segugi eccezionali, con altrettanto intento di uccidere.
    Ogni settimana, Fury selezionava dei soggetti su cui rivolgere i suoi esperimenti malati, esperimenti da cui non si faceva mai ritorno, lasciando i parenti e gli amici con il dolore di non poter nemmeno onorare un corpo morto.
    Mese dopo mese, Hiro venne privato del chakra della Volpe poco per volta e ognuna di queste privazioni costava cara anche alla resistenza e al chakra di Fury.
    Hiro sapeva perché al suo nemico serviva tutto quel tempo per recuperare le forze, aveva visto tutto dentro la sua mente mentre era soggiogato dallo Sharingan.
    Decise che se fosse riuscito in qualche modo a sopravvivere, doveva far sapere al mondo tutte le informazioni che aveva immagazzinato.
    Così, qualche giorno prima di giungere a Suna come dei profughi, gli Ishivariani ebbero modo di cambiare il loro destino.
    Hiro era rimasto con poche gocce di chakra del demone, il quale oramai era per la maggior parte dentro l'anello numero 9 di Fury.
    Il corpo di Andras non era stato più trovato, no? Ma uno come lui non poteva morire in quel modo senza fare nulla, non credete?
    Una luce azzurra esplose improvvisamente da sotto la terra della Speranza e un fascio di luce ne venne fuori come un missile nel cielo, ricadendo in picchiata sul terreno e abbattendo parte del Palazzo di Fury con il suo schianto.
    Quella luce, che mise in allarme tutti, era Andras redivivo!

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    Hiro si accorse immediatamente, con la sua percezione sensoriale, del miracolo che portò suo padre nuovamente sul campo di battaglia.
    Fu a quel punto che ne approfittò per spezzare le catene che aveva con fatica corroso nel tempo di prigionia che gli sembrò infinito.
    Liberatosi, sapeva che Fury sarebbe intervenuto subito personalmente.
    Due cyborg di livello A si avventarono sul Jinchuuriki della Volpe che rispose incenerendoli con un potentissimo flusso di chakra Raiton.
    Poi scattò verso la fonte di chakra del padre adottivo.

    Papà! Sei vivo!? Come?

    La musica della Speranza



    Non c'è tempo, Hiro. Non resterò vivo a lungo purtroppo. Questa luce azzurra attorno a me è il potere di una tecnica sciamanica molto antica che si chiama "Respiro dell'anima". Poco prima di essere colpito fatalmente l'ho attivata, ma mi sono risvegliato solo qualche tempo fa in uno stato pietoso. Ho sprecato molto della mia possibilità di vita utilizzando la Forza dei Cento per recuperare il mio corpo per intero. Ora libererò tutti voi prima che possa scadere il tempo. Tu stai lontano da Fury, al resto penserò io.


    Però se parli del diavolo, spuntano le corna. Così fece Fury che si frappose tra i due teletrasportandosi in mezzo e colpì Hiro al volto facendolo ruzzolare via.

    Tu sei un gran figlio di puttana, sciamano. Però sei solo contro tutti.

    Ti sbagli. Io sono solo un morto che cammina, ma solo... mai. E adesso, se vuoi scusarmi...

    Andras con tutta la forza che aveva in corpo, decise di liberare tutte insieme le 8 Porte del Chakra, compresa quella della Morte.
    Il suo fisico poteva reggere tutto, dato che la Forza dei Cento era attiva. Sapeva che il Respiro dell'Anima sarebbe durato ancora qualche minuto, ma con la velocità che aveva raggiunto in quel momento, poteva fare qualsiasi cosa.
    Così, dopo aver sprigionato un'aura rossa, colpì in pieno volto Fury con un pugno sonoro. La mascella del detentore dello Sharingan si spezzò in mille pezzi ed ebbe molta fortuna nel non rompersi l'osso del collo, anche dopo essere volato via per cento metri ed essersi schiantato su una delle tante rocce del canyon.
    Andras, con la rapidità di un teletrasporto, localizzò tutti gli Ishivariani imprigionati in delle carceri costruite dai Cyborg e distrusse tutti i cancelli, le funi, le catene e qualsiasi altra cosa tenesse il suo popolo ancora in ostaggio o sotto tortura.
    Hiro intanto con il poco chakra rimasto della Volpe a Nove Code, decise di trasformarsi nella modalità Bijuu, che anche se debole, gli permetteva ancora di mantenere delle dimensioni enormi.
    Tirò fuori dalla sua schiena innumerevoli catene di chakra Uzumaki e con esse riuscì a caricare tutti i superstiti in groppa. Tutto questo avvenne mentre Andras fronteggiava con le sue arti marziali potenziate i cyborg che tentavano di impedire quell'evasione.
    Alcuni Ishivariani non riuscirono a salire su Hiro e rimasero indietro o uccisi dai cyborg nel resistergli.
    Andras era inarrestabile, i cyborg di livello S, tutti insieme non riuscirono a tenergli testa. Persino Ban perse entrambe le sue gambe bioniche per un attacco a spazzata del Capo Tribù d'Ishivar.

    HIRO! IL TEMPO STA PER SCADERE! INIZIATE A CORRERE! VIA DA QUI E NON VOLTATEVI INDIETRO!

    Ma... tu...

    VATTENE! SUBITO!


    E proprio mentre, a malincuore, il giovane Hiro Jakson, si era deciso a portare in salvo tutti quelli che poteva, compresa Paninya, Jak, Angeline e Rebecca.
    Fury apparve dinnanzi alla forma demoniaca di Hiro e con i suoi poteri iniziò la rimozione forzata di quel che rimaneva della Volpe.
    La trasformazione fu sciolta e Hiro sentì che non era rimasto più nulla del suo amico Kurama dentro di lui.
    Il giovane divenne improvvisamente pallido e cadde a terra come un sacco di patate, soccorso dai suoi fratelli e da Paninya.

    Fine dei giochetti. Hiro non è più un Jinchuuriki. Essendo in parte Uzumaki, non morirà subito, ma il suo destino è segnato.
    Proprio come tutti voi. Ho appena deciso che non mi servite più e che... quindi... meritate tutti di bruciare nelle fiamme nere...


    Fury rivolse l'Amaterasu sul braccio destro di Jak Andrasson che iniziò a divampare facendolo urlare di dolore.

    E ora... Vediamo quanto posso espandere le fiamme... In fondo siete poco più di un centinaio, non ci vorrà molto... KAGUTSU...!!!

    Andras nuovamente pensò a zittire quel bastardo piombando su di lui e colpendolo alla bocca dello stomaco. Paralizzandolo per il dolore e interrompendo la tecnica.
    Poi evocò con la Tecnica del Richiamo Katsuyu e un rotolo bianco. Lo aprì e sigillò in tempo le fiamme nere al suo interno.
    La lumaca gigante non perse tempo e inglobò tutto il popolo d'Ishivar dentro il suo corpo appiccicoso.
    Angeline e Rebecca protestarono accanto al loro padre, mentre Paninya aiutava Jak a rialzarsi per il colpo subito.

    Papà! Cosa stai facendo!?

    Vi sto salvando tutti, Rebecca. E sto dando a tuo fratello la possibilità di continuare a vivere più di quanto non potrebbe adesso...

    Lacrime scesero dagli occhi di tutta la famiglia di Andras, tutto mentre Hiro con gli occhi semichiusi osservava per l'ultima volta suo padre, quella volta per davvero.
    Yuka poteva sentire tutte le emozioni provate dai presenti e iniziò a piangere durante l'esplorazione dei ricordi di Hiro.

    Non andremo via senza di te...

    Paninya... Io sono già morto... Sono in uno stato momentaneo, sospeso tra la vita e la morte. Ho solo il chakra per teletrasportarvi tutti da qui, ma se entrate in Katsuyu sarà più facile. Pensa ai nostri figli, pensate ad informare il mondo della minaccia. A quest'ora avranno provato tante volte a cercarci senza risultati. Ho avuto modo di percepire molta morte, ma anche pace. La guerra che è scoppiata con i Figli di Zero sta per concludersi, ma devono sapere che ce ne sarà un'altra che non abbiamo mai affrontato.
    Porta tutti a Suna, da Yuka. Posso mandarvi nel Paese del Vento, poi avrete un giorno di marcia in mezzo al deserto. Ora andate... Sopravvivete!


    Strinse sua moglie al petto, poi le sue figlie e infine strinse Jak con forza.

    Per Ishivar... Per la Speranza... DISLOCAZIONE!

    Così Katsuyu con tutti gli Ishivariani liberati svanì nel nulla. Lasciando che l'ultima brezza accarezzasse il viso dell'uomo che ancora una volta aveva anteposto le vite altrui dinnanzi alla sua.
    Fury si riprese giusto in tempo per vedere il sorriso beffardo di Andras poco prima che il suo corpo si smaterializzasse in polvere di chakra e si ricongiungesse alla natura che tanto amava.

    [...]

    Il popolo Ishivariano tratto in salvo uscì dal corpo di Katsuyu, anch'ella triste per la dipartita del suo amico, e appoggiarono momentaneamente il corpo di Hiro sfinito sulla sabbia.
    Angeline strinse sua madre disperandosi in lacrime. Jak si rivolse verso i superstiti e in lacrime richiamò con una tecnica gli strumenti musicali tribali e decise, insieme ad altri di suonare la "canzone della Speranza" o come la chiamavano loro la Ishvaltung

    In onore di mio padre... In onore di tutti coloro che abbiamo perso...

    Il sole sorgeva di fronte a loro e Rebecca, impugnando due daghe delle sue le alzò al cielo. I suoi occhi, gonfi d'ira e bagnati dal dolore si illuminarono.

    ...e per vendicarli... NOI CI RIPRENDEREMO LA NOSTRA TERRA AD OGNI COSTO





    Edited by F u r y - 24/4/2020, 16:41
     
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    Le immagini scorrevano nella mente di Yuka veloci come se un film venisse proiettato a velocità tripla su uno schermo che era il suo cervello.
    Improvvisamente la visione terminò bruscamente, destando la Kazekage da quella sorta di trance in cui era entrata con il contatto del chakra di Hiro.
    L'interruzione fu causata da un forte colpo di tosse sofferente di Hiro.

    N... non... ho... più... tempo...

    Delle lacrime scesero dagli occhi di Hiro copiose, sentivo il morso della morte su di sè. Il chakra di Shukaku non era bastevole per mantenerlo in vita.
    Yuka se ne rese conto subito: quelli erano gli ultimi minuti di vita di un eroe.

    Yuka... E'... impo... importante... Fury... lui... cerca delle... persone... loro sono le... chiavi... del... suo... potere....

    Un altro colpo di tosse. Hiro si rese conto di non riuscire più ad emettere un suono con la sua voce, così in lacrime richiamò l'ultima di goccia di chakra per sigillare il resto dei suoi ricordi che riguardavano il passato di Fury che ha letto nella sua mente mentre era sotto ipnosi e anche le sue intenzioni.
    Le lacrime divennero una piccola sfera cristallizzata, grande quanto una perla e Yuka la raccolse prontamente tra le sue mani.

    Lì... c'è... tut... tutto... Vince...vincete... Per me... per Andras... per... il...

    L'ultimo respiro.
    L'ultima fiamma di vita.
    CITAZIONE
    Hiro ebbe l'impressione di essere ritornato bambino. Attorno a lui non c'erano più Yuka, Paninya, Rebecca, Angeline, Jak o altri.
    Era tutto buio attorno a lui tranne che per la luce di un fuoco intenso acceso di fronte a lui. Si accorse subito che accanto, sia alla sua destra che alla sua sinistra, c'erano due figure che non aveva mai incontrato, ma che erano così chiare nei suoi ricordi.
    Una donna dai capelli rosati con indosso una lunga veste bianca e un uomo dai capelli rossi e con gli occhi degli Hyuga che indossava un mantello e un giubbotto scuro. Non ebbe dubbi e rise felice.

    Mamma! Papà!

    Tutto si spense in Hiro e Yuka non poté fare altro che rimanere con il suo lascito tra le mani e contorta dal dolore insopportabile di perdere ancora una volta qualcuno che amava. Altrettanto fecero Paninya e i suoi figli. Yuka strinse il corpo del suo amico defunto al petto e le venne in mente che aveva anche perso Hoshi, la persona più vicina ad una migliore amica per lei.

    [...]

    Venne creata una pira funeraria per Hiro Jakson, come era usanza per gli Ishivariani. Yuka dopo la cerimonia fece disporre immediatamente la costruzione di un distretto di Suna, proprio fuori il villaggio, come residenza degli Ishivariani sfollati.
    Jak Andrasson venne eletto capo della Tribù d'Ishivar prendendo il posto del defunto padre, ma sfortunatamente non tutti furono felici della proclamazione.
    La prima notte degli Ishivariani a Suna, Angeline decise di lasciare il suo popolo insieme ad una decina di uomini fedeli ai propositi di vendetta della ragazza.
    Si era proposta capo Tribù per raccogliere le forze e attaccare Ishivar, vendicando la morte di suo padre e del fratello adottivo, ma la sua idea era stata bocciata dai restanti membri della sua famiglia e anche su proposta di Yuka che intendeva informare tutto il mondo di ciò che era successo e aspettare una decisione votata all'O.S.U.
    La figlia guerriera di Andras non intendeva attendere la politica, avrebbe fatto di tutto per eliminare Fury e non era intenzionata a voltarsi indietro, nonostante il vento del deserto, quella notte, asciugò le sue lacrime, generate dal dolore di aver abbandonato la sua famiglia.
    In qualità di Kazekage, Yuka conservò il ricordo cristallizzato di Hiro e inviò immediatamente dei messaggi a tutti gli altri Kage e a Severa. L'intero O.S.U nel giro di un giorno sarebbe stato allertato e si decise, alla luce dei fatti che avevano cambiato nuovamente l'assetto mondiale, di riunirsi a Konoha per affrontare la realtà e risolvere in qualche modo i problemi che stavano per sorgere con i piani di Fury.

    [...]

    Nel frattempo ad Ishivar durante la notte...



    ...Fury guardava la luna piena sopra il cielo stellato del Paese della Speranza. Si era curato le ferite riportate contro Andras in poco tempo e aveva finito da poco di sistemare i cyborg danneggiati.
    Fissando la luna fu colto da un senso di nostalgia.
    Quando era solo si lasciava trasportare dai ricordi e ritornava per le vie affollate di Kameros in compagnia di suo fratello Dundelvann.

    Ho commesso un errore, fratello. A quest'ora sapranno tutto del mio segreto, di chi sono veramente e tu te la starai ridendo ovunque tu sia.
    Però ride bene chi ride ultimo e nonostante questa brutta piega, giocherò la partita a scacchi contro coloro che hai preferito a me.
    Se solo non fossero così idioti, capirebbero che quello che faccio è solo per proteggere l'intera umanità e questo pianeta. Solo io posso respingere gli invasori dal cielo, solo io posso diventare il dio salvatore. Perché non lo capiscono?
    Perché tu, fratello, non l'hai capito?
    Non sono pronti, nessuno di loro lo è. E visto che hanno deciso di contrastarmi, poserò la mia lama su di loro con più forza se è necessario.
    Questa nuova Grande Guerra Ninja sarà solo il preludio prima della battaglia finale, ma per allora sarò pronto, sarò completo e i miei poteri supereranno quelli di nostro nonno Hamura.


    Improvvisamente attivò il suo Sharingan e si teletrasportò in un luogo in cui non andava da secoli e quel luogo era quello che stava fissando fino ad un attimo prima di scomparire: la Luna.
    Era circondato da un deserto di terra e pietre grigio, ma vi camminò come se sapesse perfettamente dove andare.
    Poggiò il palmo sul terreno a suoi piedi e si illuminò di azzurro innescando un sistema meccanizzato che apriva un passaggio sotterraneo.
    Vi entrò dentro precipitando per metri e metri nell'oscurità.
    La caduta sembrò durare un'eternità, ma poi un flusso di chakra arrestò l'impatto col terreno e lo fece levitare adagiandolo senza ripercussioni alla fine del fosso.
    Davanti a lui vi era una parete di roccia con delle iscrizioni apparentemente incomprensibili a chiunque, ma non per Fury.

    "Gli occhi del figlio aprono la sala dei padri." Ora posso farlo.

    Lo Sharingan Eterno iniziò a vorticare velocemente e come per magia, le scritte sulla parete si illuminarono aprendo una specie di cancello di roccia segreto che iniziò ad alzarsi dal basso verso l'alto come una saracinesca.
    Fury varcò quella soglia e oltre vi era una stanza composta da pietre luminescenti azzurre, esattamente com'era la Grotta dello Spirito ad Ishivar.
    Al centro della sala quadrangolare speciale vi era un leggìo di pietra con sopra una specie di mappa che non sembrava essere quella del nostro mondo, piuttosto sembrava una mappa stellare.
    Sulla colonna portante del leggìo vi era un'altra iscrizione.

    "Chi possiede gli occhi del padre, potrà conoscere la posizione dei suoi fratelli." E qui non posso andare avanti... Ancora per poco... Appena riavrò il Rin'negan saprò quanto manca al vostro arrivo e per allora farete la fine di coloro che vivevano qui, sulla luna.

    Macabramente, alle spalle di Fury, in penombra, vi era una montagna di ossa umane. Scheletri, crani, arti, tutti ammassati e tutti portavano la testimonianza della risolutezza e della forza di colui che da vivi abitanti della Luna, discendenti della stirpe di Hamura, li aveva trasformati in ossa e polvere compiendo il suo primo genocidio preludio del secondo che lo portò a ciò che quel mostro rappresentava...

    Fine...
    ...per il momento.
    Richiedo formalmente exp libera per questo e per l'altro evento
     
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    Colui che è e si spera sarà

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