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Premettendo che questo mio piccolo "sfogo" non è quel che vuole sembrare, vorrei porvi un dilemma che sta rimbalzando troppo spesso nella mia mente. Cartaceo o E-Book? Senza elencare i pro e i contro di ognuno, voglio andare dritto al punto: leggere in E-Book è una storpiatura? Avere un'applicazione che sostituisca una libreria è un calcio nelle palle a Dante, Goethe e Pirandello? La faccio tragica, lo so, ma io sono vittima di quel clichè chiamato "inguaribile romantico". Non mi piacciono questi smartphone poliedrici che sanno tutto (e posseggono letteralmente) della nostra vita; non sopporto questa velocità di comunicazione che annulla le distanze; non posso tollerare le persone che stanno al cellulare al tavolo di un bar; far sapere al mondo (a quei 4 tizi che mi seguono ndr.) cosa faccio e quanto piena sia la mia vita. Quindi quando leggo voglio stringere in mano qualcosa che sia una reale e che non cambi con due colpi di polpastrello. Voglio girare le pagine e rovinare la copertina tenendo maldestramente il libro in mano. Eppure mi vedo costretto a ricorrere al digitale perchè vivo in due in una camera pensata per una persona. La mia collezione di libri non trova spazio qui e se ne acquistassi di nuovi non avrei neanche un comodino dove poggiarli per leggerli. Spendere soldi per un ebook mi irrita, ma è sempre meglio scendere a qualche compresso piuttosto che rinunciare a una passione, no? Beh, perdonate il delirio, ma volevo che qualcuno mi riportasse con i piedi per terra dicendo: "che siano lettere su carta o bit su una memoria, il valore della letteratura non cambia" e cose simili. Immagino che sicuramente qualcuno spenderà tempo per farlo. Voi cosa ne pensate, preferite il cartaceo o vi lasciate corrompere dai vantaggi del digitale?
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Ciao, anche per me tenere in mano un libro vero è sicuramente più appagante. Vero è però che bisogna tenere conto anche, come hai detto tu, dello spazio necessario per tenerli. Altro punto da non sottovalutare è la comodità. Io per esempio, non avendo più molto tempo a disposizione, facendo un lavoro che non occupa la mente, mi sto vedendo costretto a ricorrere agli audiolibri. OK, non nego che la tecnologia comunque mi piaccia (anche se non mi piace che altri possano avere costanti informazioni su di me), però si, un libro vero è assolutamente preferibile, ma scendere a compromessi è sicuramente meglio che rinunciare. Ciò che conta alla fine è leggere, dove e come sono solo dettagli.
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Personalmente ho scoperto la lettura degli e-book da qualche anno!
Sono da sempre stato scettico a causa del naturale feeling di tenere un libro in mano, di girare le pagine e di tutti i romanticismi che sappiamo tutti! Però ho piacevolmente scoperto come una tecnologia del genere non cancelli del tutto la possibilità di leggere un libro cartaceo, di certo è insostituibile la sensazione di tenere in mano ciò che ti piace (malandrini, non è un doppio senso!) ma è anche giusto scendere a compromessi!
In questo caso la trovo una tecnologia molto azzeccata e rispettosa per la sua controparte "originale", i kindle riescono a darti una quasi-perfetta emulazione di una pagina di un libro, pochi hanno quell'illuminazione che rende il tutto più alieno e "tecnologico"! Non ci vedo nulla di male nel portarsi dietro un aggeggio piccino picciò che ti permette di immergerti nella lettura anche quando sei in metropolitana, alla fermata del tram e così via! Data la sua versatilità lo preferisco ai libri proprio nelle situazioni in cui si abbozza una lettura "frettolosa". Da questa considerazione mi trovo quindi incline ad usare il kindle perché posso metterlo via in fretta, senza paura di sgualcire pagine o copertina, soprattutto se si trattasse di un libro voluminoso e che occupa pure un discreto spazio!
Nulla toglie che si possa comunque preferire un libro cartaceo o addirittura digitale, del resto fa anche parte del processo di evoluzione tecnologica trovare queste "discrepanze" tra i pareri! Come pensiero totalmente soggettivo mi ritrovo d'accordo con l'idea di far coesistere banalmente queste due realtà: se da una parte esiste il kindle per praticità dall'altra esistono i libri per una lettura più tradizionale. Allargando un po' il discorso è così che tratto la tecnologia, non sostituisce ma si integra nella mia vita senza prendere il posto di niente!
Se si vuole ancora allargare il discorso all'uso dei social mi ritrovo sia in disaccordo che in accordo con te: trovandomi in una situazione in cui tutti i miei amici sono sparsi nell'italia trovo particolarmente difficile contattare tutti quanti uno alla volta ogni giorno, così tramite un post o una storia posso sapere quello che fanno - se particolare ovviamente, non che prendono un caffè - così da poter tenere il passo con tutti ed eventualmente mandare un messaggio o cominciare una conversazione proprio con quello spunto! Ovviamente non sto dicendo che il mio socializzare è totalmente rilegato al vedere cosa fanno gli altri sui social ma, appunto, è un modo con cui integro la tecnologia nella realtà! D'altra parte sono fortemente contro le persone che in compagnia prendono il cellulare e si mettono a controllare notifiche, storie e feedback di qualsivoglia social: se si sta insieme non c'è bisogno di chiudersi per un quarto d'ora sul cellulare!
In sostanza sono contento che la tecnologia possa annullare le distanze, ma con la giusta misura! Tento di vederla come un'opportunità più che una condanna!
Edited by Kuma° - 30/12/2019, 11:32
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CITAZIONE (Kuma° @ 30/12/2019, 10:09) ...tramite un post o una storia posso sapere quello che fanno - se particolare ovviamente, non che prendono un caffè - così da poter tenere il passo con tutti... Con questa breve affermazione hai definito alla perfezione il motivo per cui quando sento la parola Social la associo a qualcosa di negativo. Io non li condanno, anzi, li uso. Ma l'utilizzo che ne fa la maggior parte della gente è malsano. Se tutti usassero i social come fai te (e come faccio io), sarebbe una gran cosa.
CITAZIONE (tisy16 @ 30/12/2019, 00:06) La faccio tragica, lo so, ma io sono vittima di quel clichè chiamato "inguaribile romantico". Non mi piacciono questi smartphone poliedrici che sanno tutto (e posseggono letteralmente) della nostra vita; non sopporto questa velocità di comunicazione che annulla le distanze; non posso tollerare le persone che stanno al cellulare al tavolo di un bar; far sapere al mondo (a quei 4 tizi che mi seguono ndr.) cosa faccio e quanto piena sia la mia vita. Quindi quando leggo voglio stringere in mano qualcosa che sia una reale e che non cambi con due colpi di polpastrello. Invece sono totalmente in disaccordo con questo e con il resto delle cose che dici. Critichi (giustamente) l'utilizzo che la gente fa degli smartphone, e concludi che quindi anche gli e-book sono da disprezzare. Non mi piace chi, quando esprime un opinione, la condisce inserendoci di tutto e trasformando un discorso potenzialmente sensato in un pastone incoerente. Non c'è un minimo collegamento tra il discorso "smartphone, social, alienazione" ed il discorso "cartaceo vs e-book" se non che entrambi (smartphone e e-book) sono alimentati da una batteria. E quindi non si riesce ad essere ne in accordo ne in disaccordo con te, perchè hai mischiato troppe cose senza coerenza. E' un bruttissimo vizio questo, mi spiace dirtelo così brutalmente. Si chiama "Far di tutta l'erba un fascio". Non ha senso disprezzare "la tecnologia" per come la gente usa i social
Secondo me gli e-book sono una gran cosa perchè frenano un po' l'industria della carta e la distruzione delle foreste che, come ben saprete, porta ad accumulo di anidride carbonica in atmosfera, quindi surriscaldamento globale per effetto serra e squilibri climatici. Gli e-book sono il perfetto esempio di come la tecnologia possa trasformare una semplice idea in qualcosa di molto efficace.
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3 replies since 30/12/2019, 00:06 105 views
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