[B] Per riprendere quel che è nostro!

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    Salve ninja,

    la richiesta che porgo alla vostra attenzione, è davvero importante per l'incolumità del piccolo villaggio che sovrintendo ai confini di del Paese del Vento.
    Non è particolarmente difficile da raggiungere, bisogna solo ricordarsi di muoversi verso nord ovest da Suna.
    Seguendo il percorso, sarà l'unico villaggio in vista prima di subentrare all'interno del paese della pioggia... ma, credo di starmi perdendo in chiacchiere.
    Richiedo il vostro aiuto per via delle recenti sparizioni di persone con annesso riscatto.
    Siete la mia unica speranza.

    Firmato,
    Gon.


    Edited by Anyone™ - 21/6/2019, 21:11
     
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    || Kurosawa Guren || - || Suiden no naka ni kakusa reta suishō || -

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    Dopo aver affinato le mie tecniche ed abilità con un allenamento particolare che avevo fatto i giorni scorsi, mi sentivo pronto per fare il passo successivo: trovare una missione di rango B da svolgere. Mi capitava abbasnatnze spesso di passare al palazzo dello Tsuchikage per controllare la bacheca delle missioni, ma raramente trovavo missioni di rango B - normalmente se ne trovavano di rango C o D, che non erano neanche interessanti.

    Nel primo mattino, tornai nuovamente alla bacheca delle missioni per controllare cosa poteva offrire. All'inizio vidi solo le solite missioni di rango C o D, ma il mio occhietto cadde su una missione molto interessante...e anche di rango B - proprio quello che cercavo!

    Staccai la richiesta dalla bacheca e mi misi a leggerla:

    CITAZIONE
    Salve ninja,

    la richiesta che porgo alla vostra attenzione, è davvero importante per l'incolumità del piccolo villaggio che sovrintendo ai confini di del Paese del Vento.
    Non è particolarmente difficile da raggiungere, bisogna solo ricordarsi di muoversi verso nord ovest da Suna.
    Seguendo il percorso, sarà l'unico villaggio in vista prima di subentrare all'interno del paese della pioggia... ma, credo di starmi perdendo in chiacchiere.
    Richiedo il vostro aiuto per via delle recenti sparizioni di persone con annesso riscatto.
    Siete la mia unica speranza.

    Firmato,
    Gon.

    Avevo più o meno capito dove dovevo dirigermi, ma avevo prima bisogno di una mappa. Fortunatamente, ve n'era una proprio a fianco della bacheca.

    "Allora...questo piccolo paesino si dovrebbe trovare qui, all'incirca...da Iwa, per raggiungerlo velocemente, dovrei passare per le terre d'Ishivar...forse c'è qualche mercante che vi si deve dirigere, dovrei passare al mercato a chiedere..."

    Con la lettera in mano, mi presentai per accettare la missione e, essendo ancora un Genin, per ottenere un nulla osta per lasciare Iwa in autonomia per la missione - essendo di rango B, dovrebbe esserci almeno un Chunin che partecipa, per cui non avevo problemi da quel punto di vista.

    Ottenuto il nulla osta, andai al mercato per chiedere chi doveva andare, indicativamente, verso Suna. Chiedendo ai vari mercanti, solo uno scelse di ascoltarmi.

    "Buongiorno, per caso deve dirigersi verso Suna?"

    "Verso Suna? Sei fortunato, allora! Con i recenti avvenimenti, però, mi tocca passare per Ishivar per evitare brutta gente. Vedo che sei un ninja, per cui ti chiedo un favore reciproco: tu vieni con me -e poi scendi tranquillamente al confine con Suna- e tu in cambio tieni alla larga eventuali banditi. Ci stai?"

    "Una proposta interessante. Dovendo andare in quella direzione, mi conviene. Ci sto. E prima che mi scordo: conosce un piccolo villaggio a nord-ovest di Suna, per caso?"

    "Mi è capitato di passarci da quelle parti. E' sul mio percorso abituale - se vuoi, posso passare da lì."

    "Sarebbe gentile da parte sua, grazie mille!"

    Il giorno stesso, mi misi in viaggio assieme al mercante. In circa 2 giorni di viaggio arrivammo al confine con le terre d'Ishivar, e in altri 2 giorni e mezzo arrivammo al villaggio indicato dalla lettera della missione. Il viaggio fu pressochè tranquillo, a parte un gruppo di malcapitati banditi che ha provato a derubarci, solo per finire infilzata dai miei cristalli. Il viaggio attraverso Ishivar fu decisamente tranquillo, senza eventi particolari.

    Arrivati al villaggio, feci un inchino in segno di rispetto al mercante che mi aveva aiutato ad arrivare fin lì, e gli augurai buona fortuna per il proseguimento. Trassi fuori dalla tasca la lettera, e chiesi alla prima persona che vidi se conosceva un certo Gon.

    "Buongiorno. Sto cercando una persona di nome Gon. Sa dove posso trovarlo?"

    "Gon, hai detto? E' laggiù."

    "Gentilissima, grazie mille, e buona giornata."

    Mi avvicinai quindi all'uomo indicatomi, il quale mi riconobbe come shinobi, e mi invito a sedermi su una cassa lì vicino, in attesa di eventuali ninja che avessero partecipato. Sapevo già che sarebbe stata una missione difficile.

    Kurosawa Guren
    Stamina: 250/250
    Resistenza: 250/250

    Equipaggiamenti:
    Shuriken del Vento Demoniaco sulla schiena tramite Cintura Porta-Armi
    Borsello Porta-oggetti sulla parte sinistra della vita (20m Filo d'Acciaio)
    Borsello Porta-oggetti sulla parte destra della vita (Kunai x5, Tonico Coagulante x3)

    Protezioni:
    Testa - Coprifronte di Oto (+30)

    Azioni:
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    Bonus/Malus:
    //

    Note:
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    Provo a postare in prima persona.

    Narrato
    Parlato Saiko
    Pensato Saiko

    Erano giorni ormai che mi allenavo, sudavo e facevo combattimento mentale. In quel di Iwa non ero visto proprio di buon occhio, mi sentivo lasciato a me stesso, e tutti mi guardavano come se fossi un cadavere. Spesso avevo sentito rivolgermi domande stupide dai "più grandi" come "Con un ninja come te come poteva non cadere Oto?". Tutto ciò negli ultimi tempi non aveva fatto altro che rendermi sempre più nervoso, ma in un certo senso mi aveva stimolato ad allenarmi con più intensità, dovevo dimostrare a quegli estranei che Oto era caduta per altri motivi, perché l'avversario aveva un potere inaspettatamente più grande, perché c'era un'altra fazione in ballo e perché il fronte nulla avrebbe potuto contro una tale potenza bellica. Mi mancava solo la giusta occasione, il giusto momento.
    Mi trovavo per caso al villaggio, ero passato a comprare delle spezie per la cena che avrei preparato ai nonni, Shizuka e per sua madre e sentivo il solito vociferare in giro. Qualcuno avrebbe forse voluto dirmi qualcosa, ma al contempo facevo paura per le mie condizioni. Un chunin come me non dà in effetti tanto l'idea che dovrebbe, ma sapevo che la copertina nascondeva un mondo al suo interno fatto di racconti, così come quel mio involucro nascondeva delle discrete capacità ninja. Avevo voglia di riscattarmi subito e passai per la bacheca delle missioni, fuori il palazzo del kage e una su tutta attrasse il mio sguardo.

    "Ohoh! Una missione di livello B e non sembra neanche semplice. Sembra che qualcuno stia rapendo persone nel paese del vento. La mia occasione è arrivata. Chissà se Shizuka vorrà partire con me.

    Corsi a casa, o meglio nella tendopoli e presi tutto il mio equipaggiamento e corsi quindi alle porte del villaggio. Per strada mi ricordai di dove avvisare la mia amica e corsi quindi a cercarla, ma non trovandola lasciai detto alla madre.

    "Ohi Miyoko! Di' a tua figlia che le ho trovato una missione da fare. Credo che la precederò un pochino e mi avvierò. Ah sì è una livello B!!! Corri ad avvisarla."

    Detto ciò corsi definitivamente. Il testo della missione indicava che il villaggio era a nordovest di Suna, a piedi avrei impiegato alcuni giorni a raggiungerlo e forse neanche intero, perciò comincia a cercare qua è là nella speranza di trovare un passaggio almeno a metà strada. La mia ricerca fu ovviamente poco fortuita, da poco era partito qualcuno per la stessa destinazione, così decisi di avviarmi da solo. La strada non sarebbe stata poca, così comprai alcune razioni per il viaggio: ci avrei impiegato quattro giorni.

    Il viaggio fu tranquillo, ed arrivai nel grande deserto di Suna, assetato e stanco, ovviamente avevo sbagliato i calcoli e ci avevo impiegato un giorno in più. Arrivato al villaggio, affondai la testa in un secchio di acqua per rinfrescarmi, ricevendo ovviamente insulti da qualcuno che da poco aveva riempito quel secchio. Mi scusai e diedi le mie generalità, chiedendo dove potessi trovare Gon. Mi fu subito indicato e mi recai da lui, bagnato ma felice di essermi rinfrescato e di aver bevuto. Arrivato nel luogo indicato, diedi modo di capire che ero lì per la missione e che avrei voluto parlare con Gon, magari aspettando che qualcuno si facesse vivo.


    Resistenza 400
    Stamina 400
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    Testa Resistenza protezione: 30
    Busto Resistenza protezione: 100

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    La situazione nel mondo ninja si stava scaldando. Molte fazioni erano emerse e i ninja si trovavano in difficoltà. Speravo di non dover vivere in un epoca di guerra ma il fato aveva voluto che sarei stato uno di quei guerrieri a combatterla. Già avevo assaporato la mia prima battaglia e ne ero stato nauseato. Non potevo perdere, troppo cose avremmo perso. Ognuno di noi ninja combatteva per proteggere o difendere qualcosa o qualcuno, invece i pirati e gli jashinisti per cosa? Perché attaccare? Perché uccidere senza motivo...

    Come di consueto mi recai alla bacheca del villaggio. Volevo sapere se qualche missione era stata aperta e richiedeva l’intervento di ninja. Per la prima volta da un po’ di tempo fui attratto da una missiva. Alcune persone erano state rapite in un villaggio lontano e dovevano essere salvate. Il rango indicato era il B. Quindi era di livello elevato, forse troppo per le mie capacità da genin. Nello stesso momento che avevo letto quelle parole mi era montata una rabbia a partire dallo stomaco che dovevo per forza intervenire. Perché rapire degli innocenti? Sembrava il modus operandi di delinquenti, specie in un momento così critico. Dovevano essere dei veri sciacalli.

    Il giorno stesso partii per il villaggio del vento. L’unico modo per raggiungerlo fu prendere un traghetto e per potermi allontanare così tanto dal villaggio mi fu concessa un’autorizzazione speciale. Il viaggio fu rapido, o almeno mi sembrò tale. Mi aveva sempre divertito imbarcarmi e viaggiare via nave. Ogni volta potevi partire per qualcosa di nuovo. Già più di una volta ero partito carico di speranze però ogni volta era un misto di emozioni. Chissà cosa mi avrebbe riservato il fato questa volta.

    Arrivai dopo qualche giorno al porto del paese del vento, il paesaggio che mi si palesò fu totalmente differente da tutto quello che avevo mai visto. Lo stile delle abitazioni e di tutte le strutture era differente, la gente vestiva anche in maniera diversa. Anche quando ero stato a Kumo avevo potuto notare questa diversità. Kiri era abitato da gente di mare, invece Suna era un paese costellato dal deserto.
    Fui accompagnato da una guida locale per parte del tragitto. Anzi, fui più io ad aggiungermi alla sua carovana per poter avere più informazioni. L’uomo dai lunghi baffi diceva di chiamarsi Tom, e viaggiava come commerciante per quel paese da molto tempo. Fu molto ospitale per tutto il viaggio.

    Durante il cammino potei ammirare le distese di sabbia, il mare rosso del Paese del Vento. Mi inquietava la presenza di così tanta sabbia senza acqua. Visitai alcune oasi che mi permisero di abbeverarmi, probabilmente senza di esse l’uomo non si sarebbe mai stabilito in quei luoghi. Perfino gli animali sembravano aver abbandonato quel deserto. Solo qualche specie sopravviveva in quell’ambiente così ostile. Era davvero impressionante quell’ecosistema, il mondo poteva veramente essere vario.

    Mi separai da Tom a qualche lega dalla mia destinazione. Ci abbracciamo come se fossimo vecchi amici. Forse quell’ambiente così particolare e ostile consolidò rapidamente la nostra amicizia.

    Trovai la mia destinazione in qualche ora e mi trovai circondato da sconosciuti. Così chiesi di Gon. Mi fu indicato un posto lì vicino, una casa. Quando la trovai mi apparve vecchia però sembrava riparare bene dal sole. Entrai e parlai.

    -Siete Gon? Sono qui per la missione.

    Scheda
    Resistenza:450
    Stamina:150

    Note: Scusate il ritardo


    Edited by Capitan Steg - 10/7/2019, 14:47
     
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    -Parlato Shizuka
    -Pensato Shizuka
    -Parlato Miyoko
    -Parlato nonna di Saiko



    [Ore 6:00]

    Anche quella mattina mi svegliai molto presto. Sono sempre stata molto mattiniera,solitamente mi alzavo alle 8, ma da quando mia madre mi ha insegnato come apprendere la tecnica del nostro clan, sento il bisogno di dover fare continuamente esercizio per permettermi di "maneggiare" meglio il mio potere.Lavai e mi vestii con i soliti abiti comodi ossia: un pantaloncino nero che scendeva largo sui miei fianchi, una canotta color lilla aderente. Una volta vestita , mi diedi un'ultima occhiata allo specchio poggiato su un piccolo comodino, aggiustandomi la frangia, per poi uscire definitivamente dalla tenda.

    -Buongiorno, Signora!


    Salutai sorridendo, alla nonna di Saiko,che stava finendo di preparare la colazione. Era davvero una vecchietta in gamba, sempre felice e molto paziente per quel che mi riguarda.

    -Oh, buongiorno cara.Anche oggi vai ad allenarti così presto?

    -Eh,si.

    -Vuoi mangiare qualcosa?

    -No la ringrazio, ora devo scappare. Magari dopo potrei riuscirle a dare una mano con le faccende.

    Dopo questa mia affermazione, le sorrisi e mi voltai e infine mi incamminai verso il campo di allenamento.



    [Ore 8:30]


    -Mamma mia, che sudata!

    Esclamai portandomi la mano destra alla fronte per tamponare quelle gocce di sudore che rigavano la mia fronte.


    -Non immagino nemmeno se mi dovessi allenare sotto al sole del mezzogiorno.

    Questo era uno dei motivi per il quale mi piaceva alzarmi così presto. Presi l'asciugamano ,che avevo portato, dalla mia borsa e mi tamponai le zone del mio viso per asciugarmi il sudore.


    -Bene,credo che per oggi basti così.

    Dissi mentre rimettevo apposto l'asciugamano. Dopo di che ,misi tutti i miei arnesi che usavo per allenarmi,ossia gli Shuriken e il filo d'acciaio. Una volta sistemata, feci ritorno alla tendopoli dove soggiornavo con mia madre e la famiglia di Saiko.

    -C'è qualcuno?

    Non ebbi nessuna risposta. Non vi era traccia né di Saiko , né dei suoi nonni.

    -Perfetto, magari posso approfittare della casa libera, per concedermi una bella doccia.Si...A chiamarla doccia...E'una fontana con le tende!

    Pensai, leggermente frustrata della situazione. Non credo che mi farò l'abitudine a lavarmi così. Mi diedi il pizzicotto sulla pancia e mi andai così a farmi la doccia. Dopo di ciò, mi rivestì e tornai nella tenda dove questa volta vidi mia madre, che aveva appena appoggiato la spesa.

    -Shizu!

    Non mi diede nemmeno il tempo di rivolgerle il mio primo saluto mattutino, che urlò il mio nome, al che mi sbigottì.

    -C-COS?

    -Quel ragazzotto pallido

    -Si chiama Saiko,mamma

    Aggiunsi ritornando in me, roteando gli occhi per i suoi modi strani di chiamare Saiko.

    -Sì,lui, mi ha raccomandato di dirti che entrambi parteciperete ad una missione di livello B,che credo abbia trovato affissa alla bacheca delle missioni

    Oh! Sarà meglio sbrigarsi!Ma...Aspetta. Lui dov'è?

    Non lo so. Ti conviene vedere le indicazioni sulla bacheca

    -Cavolo!Accidenti a te,Saiko. Potevi avvisare mia madre del luogo in cui ti saresti diretto.

    Fantastico! E io che volevo riposarmi. Ora mi tocca anche andare di corsa,stupido Saiko

    Io l'ho sempre detto che quel ragazzo è troppo strano.

    Aggiunse mia madre alzando gli occhi al cielo.

    -Mamma , ti prego. Non iniziare...Ora devo andare.

    Mi voltai, quando mia madre mi prese per il braccio.

    -Aspetta,Shizu! Portati questi contenitori. C'è un po' di cibo, non si sa mai.

    -Grazie,Mamma!

    Dopo essere uscita dalla tenda, presi la mia borsa con tutto il mio solito occorrente per le missioni , e mi diressi verso la bacheca e la guardai, per poi trovare la famigerata missione di B. La lessi

    CITAZIONE
    CITAZIONE
    Salve ninja,

    la richiesta che porgo alla vostra attenzione, è davvero importante per l'incolumità del piccolo villaggio che sovrintendo ai confini di del Paese del Vento.
    Non è particolarmente difficile da raggiungere, bisogna solo ricordarsi di muoversi verso nord ovest da Suna.
    Seguendo il percorso, sarà l'unico villaggio in vista prima di subentrare all'interno del paese della pioggia... ma, credo di starmi perdendo in chiacchiere.
    Richiedo il vostro aiuto per via delle recenti sparizioni di persone con annesso riscatto.
    Siete la mia unica speranza.

    Firmato,
    Gon.

    Una volta finito, presi staccai uno dei foglietti della missione , per capire dove dovessi andare e mi incamminai finalmente verso il luogo d'incontro con Saiko e il signor Gon.

    Aspetta che ti prendo,Saiko.



     
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    Le infinite distese di sabbia, solcate dal vento sibilante, erano l'unica cosa che si riuscisse a vedere.
    Sabbia... sabbia fino a perdita d'occhio.
    Granelli così minuscoli da essere alzati dal vento, quasi come se anche loro volessero scappara dalla calura dettata dal continuo battere del sole.
    Seppur periodo invernale, in quelle distese si percepiva il continuo combattere tra l'estate e l'autunno, rimanendo bloccati in un impasse.
    Ma questo non sembrava intimorire i quattro giovani ninja che con la loro volontà di ferro riuscirono ad arrivare a destinazione.
    La destinazione non era altro che un piccolo villaggio tutt'altro che ricco, ove le case sin dalla distanza risultavano ben più che malmesse.
    Le porte del villaggio, se così le si voleva chiamare, non erano altro che dei pali di legno incastonati nella sabbia, e subito al di fuori, si poteva notare un uomo anziano che guardava l'orizonte.
    Non sembrava nessuno in particolare, non saltava all'occhio e non apriva bocca... si limitava solo a fissare le distese sabbiose.
    I ninja arrivarono uno dopo l'altro, ognuno chiedendo indicazioni come meglio poteva e tutti, alla fine, vennero indirizzati proprio al vecchio signore imbambolato.

    Siete finalmente giunti...

    L'uomo dalla folta chioma bianca si girò verso i quattro ragazzi e fece l'accenno di un inchino, che per via dell'età non riuscii a completare.
    Fatto ciò, senza aggiungere neanche una parola, invitò i quattro a seguirlo verso la sua abitazione.
    Anch'essa nulla di speciale, ma alla fin fine, svolgeva bene il suo compito.
    Entrarono tutti e l'uomo cominciò a preparare del te' da offrire ai propri ospiti.

    Scusatemi la poca parlantina, ma l'età si è portata via anche quella...

    L'espressione triste e le movenze di chi ne ha viste molte, fecero ben capire che il tempo non era stato magnanimo nei suoi confronti.
    Non appena il te' fu pronto, Gon lo servì ad ognuno e poi si sedette al tavolo, dove avrebbero discusso.

    Vi ringrazio infinitamente per aver intrapreso questo lungo viaggio ed essere finalmente giunti... non potevo chiedere più di così... ma...

    Dopo una piccola pausa, l'uomo riprese a parlare.

    ... mi piacerebbe conoscere i vostri nomi e i vostri gradi ninja. Sapete, anche io alla vostra età volevo divenire ninja, ma non ho mai avuto il coraggio di provarci.

    Attese le risposte dei quattro e continuò.

    Sono felice... Ma non posso pretendere che vi mettiate in marcia in questo momento. Il tramonto è ormai alle porte e non è per niente sicuro viaggiare la sera in questa terra. Quindi, prego, approfittate della serata per rifocillarvi e svagarvi, siete miei ospiti.
    Non è molto, ma all'interno del villaggio abbiamo un mercato aperto a qualsiasi ora e anche una sala giochi... divertitevi... domani parleremo.


    Post un po' così, scusatemi, devo riprendere la mano dopo tutto il tempo che ho passato senza scrivere. Comunque, fate un po' come vi pare... andate a dormire, andate al mercato, andate alla sala giochi. Vedete un po' voi, descrivete tutto come meglio credete, l'importante è che non siano sfarzose. In base a cosa farete potrebbero accadere cose... o anche no :please:
     
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    |Gon


    [Premessa]



    Mentre aspettavo il signor Gon, notai che altri 3 ninja erano sopraggiunti al villaggio, ed erano stati tutti indirizzati alla stessa persona. Uno non lo conoscevo minimamente, ma gli altri due ninja li riconobbi quasi subito: erano Shizuka e Saiko, coi quali io e Dadi eravamo fuggiti da Oto nell'invasione seguita alla sconfitta nel Mare delle Sirene. Non mi aspettavo certamente loro qui in missione!

    |/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\|



    Siete finalmente giunti...

    Gon era un uomo anziano, che aveva l'aria di un uomo di poche parole, forse anche a causa della sua avanzata età. Senza dire altro, ci invitò a seguirlo fino a casa sua. Guardandomi attorno, notai che questo villaggio non solo era estremamente esposto ad attacchi di banditi, ma le case stesse erano alquanto malmesse, come se fosse stato dimenticato dal mondo.

    Nel frattempo, ero giunto assieme agli altri a casa dell'anziano, che si mise a prepararci un tè caldo.

    Scusatemi la poca parlantina, ma l'età si è portata via anche quella...

    Osservando Gon, vidi che il tempo non era stato molto clemente con lui. Era come se avesse un'aura di tristezza attorno a sè, di chi ne ha viste di tutti i colori nella sua longeva vita. Volevo provare a chiedergli il perchè di quella strana espressione sul suo volto, ma non ne ebbi il coraggio: mi sembrava di andare a toccare un tasto a lui assai dolente.

    Vi ringrazio infinitamente per aver intrapreso questo lungo viaggio ed essere finalmente giunti... non potevo chiedere più di così... ma...

    Si prese una pausa per riprendersi, e poi continuò il discorso.

    ... mi piacerebbe conoscere i vostri nomi e i vostri gradi ninja. Sapete, anche io alla vostra età volevo divenire ninja, ma non ho mai avuto il coraggio di provarci.

    Osservai i volti dei miei compagni ninja: nessuno sembrava avere la forza di rispondere... Non sapevo cosa provocasse ciò, ma l'atmosfera era talmente cupa che non avevi proprio la volontà di proferire parola.
    Per rompere il ghiaccio, decisi di prendere la parola.

    "Comincio io: mi chiamo Kurosawa Guren, grado Genin, adepto manipolatore* dell'Arte del Cristallo - molto piacere. E già che ci sono, la ringrazio del tè offertoci."

    Dopo di me, anche gli altri diedero la loro risposta. Alla fine, l'anziano riprese a parlare.

    Sono felice... Ma non posso pretendere che vi mettiate in marcia in questo momento. Il tramonto è ormai alle porte e non è per niente sicuro viaggiare la sera in questa terra. Quindi, prego, approfittate della serata per rifocillarvi e svagarvi, siete miei ospiti.
    Non è molto, ma all'interno del villaggio abbiamo un mercato aperto a qualsiasi ora e anche una sala giochi... divertitevi... domani parleremo.


    Dopo aver salutato Gon con un inchino, uscii sull'uscio, raggiunto poco dopo dagli altri. Decisi di lanciare una proposta agli altri.

    "Io propongo di riposare in vista della missione: non sappiamo cosa ci aspetta di preciso. Voi cosa proponete di fare?"

    Kurosawa Guren

    *Adepto manipolatore = innata 2° grado, ndr

    Stamina: 250/250
    Resistenza: 250/250

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    Borsello Porta-oggetti sulla parte destra della vita (Kunai x5, Tonico Coagulante x3)

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    Bonus/Malus:
    //

    Note:
    //


    So he sembra scarno, ma ho un blocco mentale al momento, per cui...prendetelo così com'è :s



     
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    Infine raggiunsi il signore di nome Gon. Sembrava molto anziano, da tempo doveva aver superato il fiore dei suoi anni e forse l’età aveva anche un po’ appannato la sua concentrazione. Ci invitò dentro la sua austera abitazione e ci offri del the. Era bollente però dolce. Ci fermammo tutti a berlo intorno ad un tavolo. Eravamo una combriccola di quattro ninja diversi. Non conoscevo gli altri però sperai che nessuno di noi facesse la fine dell’altro gruppo che avevo conosciuto nella precedente missione.

    Io sono Suzaku Kaguya, provengo da Kiri e sono un genin. Spero di poterla aiutare e salvare il villaggio dal pericolo che incombe.

    Fui un po’ sofisticato nella mia presentazione ma volevo fare bella figura, evitando di sembrare subito timido e chiuso.
    Un altro ragazzo si era presentato ed aveva dichiarato di essere un adepto manipolatore del cristallo. Chissà cosa significava. Che potesse sfruttare il cristallo come arma?

    Uscimmo dall’abitazione che si era fatta sera, da lì a poco il sole sarebbe tramontato. Il signore ci aveva suggerito di riposarci però aveva anche dato altre possibilità.

    Anche io penso che riposarci sia la scelta più saggia, però vorrei visitare il mercato aperto 24h. Vorrei vedere se in questo luogo così lontano da Kiri posso trovare qualcosa di nuovo. Magari qualche strumento utile.

    Poi mi soffermai sul pericolo che aveva ventilato dall’anziano e feci un ragionamento ad alta voce.

    Dopotutto il signore ha semplicemente detto che il pericolo si trova al di fuori del villaggio e se fosse così minaccioso da richiedere un coprifuoco non lascerebbero aperto il mercato tutto il tempo, o la pensate diversamente?

    Se qualcuno di loro avesse paventato qualche ipotesi peggiore supportata da informazioni che io non avevo avrei cambiato la mia idea e non mi sarei recato al mercato. In caso contrario sarei passato lì per un’ora o più e poi mi sarei andato a riposare in attesa di nuovi dettagli.

    Resistenza:450
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    Note: Quindi il mio pg si vuole recare al mercato, ovviamente però potrebbe cambiare idea se tutti gli dicono che è una pessima idea.
    Ps: Mi dispiace zyliath per il ritardo 😅 (e per il post scarno.....)
    Pps: magari per evitare altri rallentamenti potremmo mettere per i turni da settembre dei limiti al tempo per postare, che ne dite?
     
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  9. |Omnimon|
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    Narrato
    Parlato Saiko
    Pensato Saiko

    Ero da poco arrivato al villaggio. Attesi pochi minuti prima di vedere tutto il mio team di compagni al completo, e tra questi con grande piacere vi era qualcuno che conoscevo, Kurosawa Guren. Sembrava essere partito anche lui per questa missione e me ne compiacqui. Pensai che così i rapporti tra i ninja otoani potessero restare forti. Stavo per salutarlo, accennai appena ad una sillaba, quando arrivò Gon. Notai con la coda dell'occhio Shizuka, forse avrebbe voluto uccidermi per la mia partenza spedita e senza attese. Il mandatario della missione ci condusse a casa sua e lì cominciò a parlarci, ci diede poche informazioni sulla missione, ma ci invitò a riposare la notte, data la ormai tarda ora e il pericolo all'esterno del villaggio.

    "Ma con chi crede di avere a che fare? Potremmo partire anche subito, ma forse dovremmo fare scorte e ricevere più informazioni sulla missione."

    Fu così che ascoltai i miei compagni presentarsi e di conseguenza feci lo stesso.

    "Piacere, il mio nome è Saiko Kirin, Chunin di Oto, ormai occupata."

    La mia fu una presentazione piuttosto breve e concisa ma speravo facesse l'effetto desiderato. Mentre i miei compagni decidevano sul da farsi, chiesi al signor Gon alcune cose.

    "Se non le dispiace signor Gon, vorrei avere più informazioni sulla missione, non ci ha detto nulla e nell'avviso era scritto ancora meno. Per cui vorrei prima delle delucidazioni così da poter eventualmente organizzarmi con gli altri membri della missione. Ah, se possibile una mappa del villaggio."

    Stranamente stavo facendo funzionare il cervello, una cosa che accadeva solo in missione a quanto pare. Volevo sapere quanto più possibile sulla missione e poi chiedere ai miei compagni di team le loro effettive abilità. Di Shizuka sapevo quasi tutto, ma per quanto riguarda gli altri due, sapevo meno di zero. Da quanto avevo capito io e la mia amica eravamo i più alti in grado e quindi era nostra responsabilità occuparci degli altri due, ma la cosa valeva anche al contrario. Mi vennero in mente alcune domande da porre.

    "Nella missiva si parlava di sparizioni:
    Da quanto tempo spariscono persone? Che tipo di persone sono scomparse, mercanti, ricchi, poveri? Sono avvenuti altri strani eventi oltre le sparizioni o che possono correlarsi ad esse?"




    Avrei aspettato una risposta dal signor Gon per poi chiedere dove fosse la mia stanza dove poter riposare e mettermi a meditare. Gli altri partecipanti alla missione erano dello stesso avviso, cioè riposarci. Chissà cosa sarebbe successo.


    Resistenza 400
    Stamina 400
    Protezioni:
    Testa Resistenza protezione: 30
    Busto Resistenza protezione: 100

    Equip:kama, kunai

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    -Parlato Shizuka
    -Parlato Gon


    Il Sole baciava quelle distese di sabbia finissima, lo si poteva capire dalla sensazione abbastanza fastidiosa tra le dita dei piedi.Inoltre non si poteva certamente dire che fossimo nella stagione invernale, dato che c'era un clima torrido e afoso, completamente diverso da Iwa. Ogni tanto mi portavo una mano alla fronte, in modo che potessi quanto più possibile asciugare le goccioline di sudore che rigavano le mie tempie e le mie guance. Ero pronta ad esplodere in una coltre di rabbia, ma non sarebbe stato un vero comportamento da shinobi. Non potevo certo lamentarmi per quel poco di caldo che imperversava nell'intero paese. All'improvviso , tra le dune , intravidi le fatidiche porte del villaggio, e tirai un sospiro di sollievo. Una volta varcate le mura del villaggio,vidi tre figure che si stavano recando verso una casa,di cui due, mi erano molto familiare:Uno era Kurosawa Guren,che avevo già avuto occasione di conoscerlo;L'altro era Saiko,che avrei voluto tanto ammazzare. Ero pronta a saltargli addosso e tirargli uno dei miei pugni, per non avermi aspettato. Strinsi gli occhi e gli corsi incontro, chiudendo la mano destra in un punto. Ero pronta a sferrargliene uno ,quando ad un certo punto, riuscì a vedere una quarta persona:Il signor Gon. Rallentai. Una volta vicino , guardai attentamente l'espressione del nostro mittente. Aveva gli occhi infossati, come ci si aspetta da un uomo consumato dall'età.

    Siete finalmente giunti...

    Ci accolse con un inchino , per poi invitarci a prendere un té dentro la sua umile dimora per poi aggiungere:

    Scusatemi la poca parlantina, ma l'età si è portata via anche quella...

    A quelle parole, sul suo viso si dipinse un'espressione triste, mentre versava ad ognuno di noi la bevanda calda che aveva preparato, probabilmente qualche rimpianto gli era affiorato in mente.

    ... mi piacerebbe conoscere i vostri nomi e i vostri gradi ninja. Sapete, anche io alla vostra età volevo divenire ninja, ma non ho mai avuto il coraggio di provarci.

    Tra un sorseggio e l'altro, aspettai che tutti i mie compagni di team si presentarono e a mia volta anch'io,posando la tazzina davanti a me.

    Piacere. Io sono Shizuka Guren. Una semplice e fiera chunin di Oto.

    Accennai un inchino con il capo. Una volta fatto ciò, risollevai il capo e rivolsi un'occhiataccia a Saiko.

    Sono felice... Ma non posso pretendere che vi mettiate in marcia in questo momento. Il tramonto è ormai alle porte e non è per niente sicuro viaggiare la sera in questa terra. Quindi, prego, approfittate della serata per rifocillarvi e svagarvi, siete miei ospiti.
    Non è molto, ma all'interno del villaggio abbiamo un mercato aperto a qualsiasi ora e anche una sala giochi... divertitevi... domani parleremo.


    Ascoltai le varie domande di Saiko, e le varie proposte degli altri due miei compagni di squadra, ed aggiunsi:

    Beh, io credo che seguirò l'opzione di Suzaku. Vorrei farmi un giro qui intorno, per poi rincasare quanto più velocemente possibile, per riposare. Giusto per controllare ciò che c'è intorno. La ringrazio infinitamente per il té , e per la sua ospitalità. Ci vediamo a breve.

    Mi inchinai nuovamente, ed uscì dalla porta di quella casa.

     
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    Suzaku, Kurosawa, Saiko e Shizuka, due Chunnin e due Genin in un villaggio nel deserto di Suna. Un villaggio lontano dal resto della civiltà, sul confine tra due nazioni, dimenticato da ogni autorità, abbandonato alla propria povertà. Ancora non sanno in che situazione si sono cacciati, non hanno idea del vero significato della parola "panico"...
    Mentre il sole tramonta sulle calde dune del deserto, i quattro Shinobi hanno una breve consultazione con Gon, colui che ha deciso di prendere la situazione in mano richiedendo l'aiuto delle autorità dei Villaggi Ninja. Gon è un vecchietto strano, anche se l'aspetto non lo suggerisce: viso scavato quasi completamente nascosto da una folta chioma argentea ed una lunga barba ben pettinata; braccia e gambe scheletriche, schiena ingobbita, pelle bruciata dal sole, vesti logore. Ha un espressione fissa, che non muta mai. Piuttosto inquietante, considerando i piccoli occhi incavati nei pozzi oscuri della sua scatola cranica. Persino quando sorride pare che qualcosa non vada per il verso giusto, perchè le labbra si deformano in un sorriso, ma gli occhi... quelli no, quelli fissano.
    Il gruppo decide di dividersi per qualche tempo: Kurosawa e Saiko vogliono riposare, e scelgono di restare in casa di Gon, mentre Suzaku e Shizuka lasciano la casa per far visita al mercato di cui aveva parlato Gon. Queste scelte, come scopriranno, si riveleranno decisive, perchè è proprio quando il sole tramonta che tutto si ripete...


    Kurosawa & Saiko

    Prego, miei cari giovani, seguitemi.

    Gon fa cenno ai due Shinobi di seguirlo lungo il buio corridoio dal pavimento in legno scricchiolante. Quindi prosegue verso la stanza infondo al corridoio, non molto grande ma abbastanza da accogliere 4 materassi imbottiti di foglie, un armadio vuoto ed un tavolino su cui sono poggiati una brocca d'acqua, qualche bicchiere, una ciotola con dei biscotti ed una grossa candela accesa, unica fonte di luce. La camera preparata per i ragazzi è molto spartana, ma non si può pretendere di più da una realtà così povera.
    Appena i tre varcano la soglia della stanza, senza dire nulla Gon si dirige verso la finestra spalancata e serra prima i pesanti scuroni, e poi le ante della finestra. Quindi torna verso la porta e prima di chiudersi anche questa alle spalle, si rivolge un'ultima volta verso i due Ninja:

    Durante la notte girano le iene del deserto tra le case del villaggio, e possono essere molto rumorose. Spero che la finestra chiusa basti a tenere i solo versi lontani dai vostri sogni.

    Dice sorridendo a modo suo. Poi continua:

    Io aspetterò in soggiorno il ritorno dei vostri compagni. Sarò lì tutta la notte: sono vecchio e spesso il sonno non arriva. Quindi se durante la notte avete bisogno di qualsiasi cosa, mi trovate lì. Vi auguro un buon riposo!

    Poi la porta viene chiusa. Nonostante ciò, i due ragazzi sentiranno distintamente i passi del vecchio allontanarsi sul pavimento scricchiolate, poi il rumore di una finestra che si chiude, poi di una porta, poi di nuovo i passi, il rumore delle finestre, delle porte, dei passi... i suoni continuano finché ogni singola porta e finestra della casa non vengono chiuse a dovere. Solo a quel punto cala il silenzio.

    [Un'ora e mezza più tardi...]

    Urla. Si sentono riecheggiare per tutto il villaggio. Sono strazianti, terribili. Gon li aveva avvertiti che "le iene del deserto possono essere molto rumorose" ma questi non sembrano affatto i versi di un branco di iene. Qualcosa, in queste grida, le fa sembrare umane. Non importa quanto legno e vetro separi i due ragazzi dall'esterno: urla del genere sarebbero capaci di svegliare anche un orso in letargo.


    Suzaku & Shizuka

    Decidendo di dirigersi verso il mercato, i due hanno un piccolo assaggio della reale povertà del villaggio. Piccole case dappertutto costruite direttamente sulla sabbia precaria, quindi spesso pendenti ed inclinate, se non mezze sprofondate. Le strutture, in legno oppure in fango, sono decrepite, con pareti intere tenute insieme da corde di canapa e soffitti crollati e sostituiti da vecchi teli logori. In strada e sulle soglie delle case, gli abitanti impegnati nella loro sopravvivenza sembrano totalmente noncuranti della presenza degli Shinobi. Volti stanchi dall'aspetto vecchio, sia che appartengano a ventenni, sia a ultrasessantenni, e vesti sporche e sdrucite. Nessun mendicante; probabilmente lì non c'è nulla da mendicare. Quanto alla "sala giochi" a cui si era riferito Gon, davanti a cui passano i due ragazzi nel dirigersi lungo lo stradone principale in direzione del mercato, non si tratta d'altro che un recinto di bastoni con qualche gioco per bambini come barattoli in cui lanciare sassi o bocce giocate con pietre più ovali che rotonde.
    Giunti al mercato illuminato di candele quando il sole è oramai tramontato quasi completamente, la povertà è ancora più evidente. Le bancarelle ci sono, ed anche la gente, ma in vendita non c'è sicuramente quel "qualcosa di nuovo"in cui sperava Suzaku. Qualche ortaggio rinsecchito o ammuffito, carne secca e tempestata di mosche, ma per lo più contenitori di grossi insetti vivi e morti di cui la maggior parte della popolazione si nutre. Ma anche attrezzi, tutti rigorosamente arrugginiti e smussati.
    Mentre i due si aggirano tra i talismani di quel degrado, si accorgono che la gente comincia ad abbandonare il mercato. Accade tutto in fretta, ed inizia quando l'ultimo raggio di sole si spegne nel cielo: le bancarelle chiudono una dopo l'altra e la gente sparisce nelle proprie abitazioni.

    [Un'ora e mezza più tardi...]

    Passata un'ora e mezza da quando i due ragazzi hanno lasciato la casa, le stesse grida strazianti giungono anche alle loro orecchie. Anzi, li circondano in ogni direzione. A volte sembrano provenire dal lontano deserto, a volte sembrano emesse da qualcuno proprio alle loro spalle. Ma attorno a loro è buio e non sembra esserci anima viva. Nelle luci delle poche candele dimenticate accese, niente si muove. Poi, passato qualche minuto di pura confusione, accade l'impensabile: un movimento rapido e repentino, come una grossa ombra che compare dal nulla e scatta, e Shizuka viene colpita! Il suo compagno fa appena in tempo a voltarsi per vedere l'ombra assalirla e trascinarla via nel buio. Lei è stata colpita alla testa ed immediatamente ha perso conoscenza, senza nemmeno capire cos'è accaduto. Lui non fa in tempo ad inseguirla, perchè viene trascinata via ad una velocità incredibile. Un attimo dopo Shizuka è sparita e Suzaku resta lì, da solo, al buio, circondato dalle urla che non smettono.



    Sachigo, ti chiedo di rispettare i colori dei dialoghi. Gon parla con il giallo e Suzaku parla in blu. Se li mischi diventa più difficile per me e per gli altri capire chi dice cosa ;) La legenda che userò io è questa:
    - Kurosawa Guren
    - Saiko Kirin
    - Suzaku Kaguya
    - Shizuka Guren
    - Gon

    Steg, mi faresti un favore se linkassi la scheda in ogni post come fanno gli altri.

    Bene, passiamo alle cose serie. Zyl ed Omni, scegliete come reagire ai rumori. Le opzioni sono varie, ad esempio tornare a dormire per aspettare la mattina dopo, oppure aprire le finestre e buttarvi in mezzo al villaggio. Se andate in soggiorno a chiedere spiegazioni al vecchio, lo trovate lì, sveglio.

    Sachigo (come lo abbrevio il tuo nick?) tu puoi ruolare solo fino al momento in cui vieni colpita e perdi conoscenza.
    Steg, tu devi decidere cosa fare: puoi cercare aiuto in giro, puoi cercare la fonte delle urla, puoi tornare verso la casa di Gon (correndo ci metti circa mezz'ora) oppure puoi seguire le tracce lasciate nella sabbia dall'ombra, che si inoltrano nel deserto.

    Postate nell'ordine che volete.

    P.s.: ad eccezione di Steg che è molto forte, i vostri PG non sono particolarmente forti, e questa è una missione di rango B, comincia ad essere seria. Quindi per cavarvela dovete impegnarvi nello scrivere: ruolate bene, ragionate su quello che scrivete, rendetelo piacevole da leggere e non fate fare ai vostri PG le scelte sbagliate :nana:


    Edited by a n s - 3/9/2019, 13:36
     
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    || Kurosawa Guren || - || Suiden no naka ni kakusa reta suishō || -

    Parlato | Pensato | Altri
    |Gon


    Alla fine, ci eravamo divisi: io e Saiko avevamo deciso di andare a riposare, in modo da essere pronti per partire in missione il giorno successivo assieme agli altri, mentre Suzaku e Shizuka decisero di andare a fare un giro al mercato nominato precedentemente da Gon.

    Mentre i due si allontanavano, l'anziano ci fece cenno di seguirlo dentro casa sua. Chiamarla 'casa' era un'iperbolia, in realtà: si trattava di una bettola di legno decisamente instabile, che sembrava crollare da un momento all'altro, dato che tutte le case del villaggio erano costruite direttamente sulla sabbia, senza alcune fondamenta solide.

    Prego, miei cari giovani, seguitemi.

    Non mi aspettavo molto da una realtà così povera ed apparentemente dimenticata dai grandi villaggi: infatti la stanza in cui avremmo dovuto riposare era decisamente spartana, e vi era il minimo indispensabile per dormire e rifocillarsi. Mentre mi sedevo sul materasso da me scelto, vidi che Gon andò a chiudere le finestre prima e la porta poi, infine ci diede un'informazione.

    Durante la notte girano le iene del deserto tra le case del villaggio, e possono essere molto rumorose. Spero che la finestra chiusa basti a tenere i solo versi lontani dai vostri sogni.
    Io aspetterò in soggiorno il ritorno dei vostri compagni. Sarò lì tutta la notte: sono vecchio e spesso il sonno non arriva. Quindi se durante la notte avete bisogno di qualsiasi cosa, mi trovate lì. Vi auguro un buon riposo!

    Poi la porta si chiuse. Nell'assordante silenzio della notte, udimmo distintamente i passi dell'anziano che provvedeva a chiudere ogni porta e finestra della casa...poi, un silenzio come di tomba calò. Nel frattempo, io avevo slacciato la mia cintura di cuoio e l'appoggiai a terra, accanto al mio materasso; quindi, mi sdraiai e provai a prendere sonno.

    Non riuscii subito a dormire, però, perchè ero preoccupato per Shizuka e Suzaku: avevo una brutta sensazione che mi ronzava per la testa, come di qualcosa di terribile che sarebbe successo...ma alla fine, scrollando la testa, riuscii finalmente ad addormentarmi.

    [Casa di Gon, stanza da letto, circa un'ora e mezza dopo...]



    Il mio breve e leggero sonno venne continuamente interrotto da terribili urla che, grazie alla vicinanza ta le case, riecheggiavano nel villaggio. Pensando che, all'inizio, fossero solo le iene del deserto - come precedentemente informati dallo stesso Gon - scrollai la testa e ricominciai a dormire...ma poi i miei tentativi di ricominciare a dormire si interruppero bruscamente quando sentii un'altra serie di urla: questa volta non animali, ma decisamente umane. Di soprassalto mi alzai immediatamente dal giaciglio, indossai la mia cintura di cuoio e, aperta la finestra della stanza dove io e Saiko dormivamo, saltai fuori dalla stessa: l'istinto mi disse di andare a vedere nell'unico luogo possibile all'interno del villaggio, ovvero il mercato, dove ricordavo che Shizuka e Suzaku vi si erano diretti.

    Aggiungerei che le urla che sentii erano talmente assordanti che chiunque - e sottolineo chiunque - si sarebbe svegliato di soprassalto, come m'era successo - azzarderei a dire che si sarebbe svegliato persino un animale in pieno letargo, per quanto riecheggiavano.

    La sensazione che ebbi avuto prima, mentre tentavo di dormire, si era purtroppo avverata: qualcosa di grave era successo, e già potevo intuire che questa missione sarebbe stata decisamente dura. Cosa fosse successo di preciso, non lo sapevo, ma certamente avrei porvatoa chiedere a uno dei due, non appena fossi riuscito a trovarli, nel buio della notte.

    Kurosawa Guren

    Stamina: 250/250
    Resistenza: 250/250

    Equipaggiamenti:
    Shuriken del Vento Demoniaco sulla schiena tramite Cintura Porta-Armi
    Borsello Porta-oggetti sulla parte sinistra della vita (20m Filo d'Acciaio)
    Borsello Porta-oggetti sulla parte destra della vita (Kunai x5, Tonico Coagulante x3)

    Protezioni:
    Testa - Coprifronte di Oto (+30)

    Azioni:
    //

    Bonus/Malus:
    //

    Note:
    //




     
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    Il signor Gon aveva un aspetto inquietante e per tutta la conversazione mi aveva trasmesso un senso di inquietudine che mi faceva accapponare la pelle. Però non volli farlo trasparire agli altri ninja mentre discutevamo il da farsi.

    Una kunoichi appoggiò la mia idea di visitare il mercato del villaggio, infatti sembrava anche lei incuriosita. Il suo nome era Shizuka ed era una chunin di Oto. Aveva capelli argentei raccolti in due codini e pareva di qualche anno più grande di me. Aveva un espressione un po’ distaccata e questo mi intimidiva. Però saremmo stati compagni di missione quindi tentai di fare un po’ di conversazione mentre ci incamminavamo verso il mercato.

    -Shizuka, che te ne pare del signor Gon? Sembrava parecchio preoccupato...

    Volevo sapere la sua opinione, dopotutto era una missione di rango B e quindi la minaccia doveva essere seria.

    Il villaggio attorno a noi si mostrava come un posto decadente e sventurato. Le case erano pericolanti, gli abitanti avevano i visi scavati e gli occhi infossati. Sarebbe stato perfino difficile distinguere un adolescente da un vecchio. La situazione era desolante. Perfino la sala giochi che ci aveva indicato il signore non era altro che qualche roccia e alcuni secchi. L’aria che si respirava era pesante e nessun abitante ci degnava di uno sguardo. Pareva che fossero stati privati di ogni speranza, i loro sguardi erano vuoti ed ogni traccia di emozioni era scomparsa.
    Mi rivolsi alla kunoichi a bassa voce:

    -La situazione sembra grave. Non ho mai visto un villaggio così ridotto.

    Continuammo a ritmo cadenzato mentre i nostri piedi affondavano e riemergevano dalla sabbia. Finalmente arrivammo al mercato. Mi si strinse lo stomaco, la situazione era perfino più grave di quanto avessi pensato. Ogni bancarella metteva in vendita qualcosa di vecchio o stantio. Chi qualche attrezzo da lavoro, chi qualche strumento per difendersi arrugginito, chi delle verdure ammuffite e degli insetti vivi o morti. Niente che non fosse utile alla sopravvivenza. Da come potevo capire dalle espressioni dei volti e dall’atmosfera nessun abitante avrebbe mai comprato qualcosa che non gli fosse strettamente necessario. Anzi, sicuramente nessuno di loro ne aveva la possibilità e neanche la voglia di farlo. Era un luogo desolato e abbandonato dalle autorità del paese del vento.

    -Non vedo niente di particolare o utile. Però vorrei poterli aiutare comprando qualcosa, ma non penso gli servano ryo. Dobbiamo farci dire da Gon cosa sta accadendo qui.

    Intanto l’ultimo raggio di luce si spense e tutte le persone che avevano popolato quel mercato si erano volatilizzate. Mi guardai attorno e anche la fioca luce delle candele stava via via svanendo.

    -Qui sembra che abbiano chiuso tutto, forse è meglio raggiungere la casa di Gon?

    Aspettai la sua risposta.
    Volgemmo le spalle al mercato, ritornando sui nostri passi. Però la casa di Gon era lontana e al buio sarebbe stato molto difficile orientarsi. Ma non facemmo in tempo, era tardi, troppo tardi.

    Fui colto alla sprovvista, si era fatta da poco notte e il silenzio, almeno in quel momento, sembrava farla da padrone. Eppure delle grida stridenti, terrificanti ed assordanti ci circondarono improvvisamente. Ci circondarono, provenivano da qualsiasi parte mi girassi. E ciò che mi spaventava di più è che sembravano umane. Cos’erano? Cos’era tutto ciò?
    Anche Shizuka appariva allarmata. Tentai di guardarmi attorno ma non riuscì a scorgere nulla in quel buio così fitto. In un breve attimo Shizuka fu colpita, non feci in tempo a reagire ed un’ombra si allungò e la ghermì. Sparì in un lampo. Fu un così feroce attacco che nessuno di noi fu in grado di reagire. Ed ora mi ritrovavo lì, solo, intimorito e lontano migliaia di miglia da casa. Mi tremavano le mani, respiravo forte e troppo rapidamente. Non volevo essere lì, volevo trovarmi a casa, magari immerso in mare a pescare con una fiocina qualche bel pesce che poi mi sarei potuto gustare godendomi il tramonto. Ma non ero lì e Shizuka era stata presa e chissà cosa l’aveva catturata. Non potevo lasciarla così, non me lo sarei mai perdonato. Infatti mi ricordai dei miei compagni della mia missione precedente. Nessuno di loro era sopravvissuto e questo mi aveva scosso nel profondo. Non avrei lasciato morire anche lei senza provare a salvarla. Non poteva lasciarla a se stessa. Mi abbassai per vedere con la fioca luce della luna le tracce lasciate sulla sabbia. Scorsi qualcosa, il segno di un corpo trascinato. Lo seguii muovendomi a passo felpato. I miei muscoli erano tesi e pronti ad attaccare, ma cosa avrei fatto se quell’ombra mi avesse trovato per prima?

    Suzaku Kaguya
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    Azioni: prova a rintracciare il pg di Sachigo
     
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    PER RIPRENDERE QUEL CHE È NOSTRO!




    Narrato - - Parlato - "Pensato"



    Le infinite distese di sabbia, solcate dal vento sibilante, erano l'unica cosa che si riusciva a vedere.
    Sabbia... sabbia fino a perdita d'occhio.
    Ormai erano giorni che girovagava di villaggio in villaggio nel paese del vento, ma la sua ricerca risultava fino a quel momento infruttuosa, di Azibo non vi era traccia, nessuno lo conosceva, nessuno sapeva dove trovarlo.
    Una figura avvolta in un mantello marrone solcava le dune del grande deserto, uno shinobi celava la sua identità sotto di esso, Ryuga Senju era il suo nome, ricercato da diverso tempo dal suo villaggio natale, Kiri, ora compagno di disavventure del ninja Shaka e futuro membro dell’organizzazione che voleva costruire con lui, proprio per questo motivo si trovava lì in quel deserto, stava cercando Azibo, un ninja contro cui aveva combattuto in precedenza proprio in quel deserto, con l’intenzione di reclutarlo, ma per quanto cercasse in lungo e in largo non ve ne trovò traccia, forse non era un ninja di quel paese. Ormai stava per rinunciare alla ricerca quando, dal cielo, arrivò un piccolo falco che riconobbe essere il messaggero dei gemelli, allungò il braccio ed esso vi si posò, alla zampa aveva una lettera indirizzata a lui, la colse e lasciò andare il falco. Ancora si stupiva di come facesse tale animale a sapere esattamente dove fosse in giro per il mondo non mancando mai il bersaglio.
    La lettera era cifrata, ma per lui era facile leggerla e, stranamente, riportava un nuovo incarico a lui assegnatogli.
    Così diceva:
    “Salve arbusto, abbiamo intercettato una comunicazione diretta a Konoha, si tratta di una richiesta di aiuto da parte di un piccolo villaggio situato nel paese del vento, essendo tu il più vicino dovrai prendervi parte ed aiutare i ninja che sono stati mandati, dalle nostre informazioni sono tutti al massimo di rango chunin, dovrebbero essere in 4.
    Questo è il messaggio:
    Salve ninja,

    la richiesta che porgo alla vostra attenzione, è davvero importante per l'incolumità del piccolo villaggio che sovrintendo ai confini di del Paese del Vento.
    Non è particolarmente difficile da raggiungere, bisogna solo ricordarsi di muoversi verso nord ovest da Suna.
    Seguendo il percorso, sarà l'unico villaggio in vista prima di subentrare all'interno del paese della pioggia... ma, credo di starmi perdendo in chiacchiere.
    Richiedo il vostro aiuto per via delle recenti sparizioni di persone con annesso riscatto.
    Siete la mia unica speranza.

    Firmato,
    Gon.

    Buona fortuna arbusto.”
    Ryuga rilesse tutto due volte e maledisse i gemelli per quel nomignolo che ormai da tempo gli avevano affibbiato. Estrasse la mappa che aveva con se e cercò il villaggio, lo trovò quasi subito, per fortuna la mappa che gli avevano fornito i gemelli era molto dettagliata e comprendeva anche quel luogo, per cui senza perdere tempo si rimise in marcia puntando diritto a ovest. Non era molto distante, ma ci volle comunque il suo tempo per raggiungere il villaggio, quando giunse poté constatare le reali condizioni in cui versava e chiamarlo villaggio era un eufemismo. Le case erano catapecchie, la miseria prosperava ovunque, non vi era un luogo peggiore in tutto il globo. Ryuga abbasso il cappuccio del mantello e si legò al collo il coprifronte di Kiri. Si lo aveva ancora dopo tutte le sue peripezie, per cui perché non sfruttarlo a suo vantaggio? In fin dei conti avrebbero potuto riconoscerlo ma credeva nella sua buona sorte per cui avrebbe fatto buon viso a cattivo gioco.
    Arrivato ormai nel villaggio chiede informazioni ad un passante.


    - Salve signore, potrebbe gentilmente indicarmi dove posso trovare il signor Gon?

    Aspettò una risposta per poi eventualmente allontanarsi in direzione del suo obbiettivo, ma si sarebbe fermato comunque facendo finta di ricordarsi una cosa e chiedendo nuovamente informazioni al signore.

    - Mi scusi ancora buon uomo, per caso sa qualcosa delle sparizioni che avvengono in questa zona? Sono qui per porvi rimedio, per cui se ha qualsiasi informazione al riguardo mi farebbe solo che comodo, la prego.

    Fece scivolare una decina di monete nella mano del signore così da convincerlo a sciogliere la lingua, visto che dall’aspetto sembrava averne un gran bisogno.

    - Per il suo aiuto...

    Avrebbe aspettato la sua risposta e poi eventualmente si sarebbe mosso a cercare Gon presentandosi a lui come un ninja di Kiri mandato ad aiutarlo.



    Ryuga Senju

    Resistenza: 600
    Stamina: 600








    eccomi qui, come da autorizzazione di Ans mi intrometto nella vostra bella missione, non preoccupatevi non ammazzerò nessuno 😁
     
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  15. |Omnimon|
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    Narrato
    Parlato Saiko
    Pensato Saiko


    Shizuka e Suzaku avevano deciso di andare in giro a raccogliere informazioni ed eventualmente vedere il villaggio, ottima decisione poiché avrebbero potuto capire la conformazione del villaggio, ma a me questo non era sembrato rilevante e avevo deciso di andare a riposarmi. Avevo posto delle domande al signor Gon, ma non avevo avuto alcuna risposta, questi infatti ci aveva direttamente portato nelle nostre camere; questo comportamento mi aveva urtato e non poco.

    "Ma che modi ha 'sto qua?"

    Avrei alloggiato con Kurosawa, non era male come idea. Notai nel comportamento di Gon qualcosa di strano, infatti appena eravamo entrati in camera aveva cominciato a chiudere ogni finestra e aveva detto qualcosa riguardo delle iene del deserto che durante la notte avrebbero fatto parecchio rumore. In quel momento immaginai che forse queste iene avevano a che fare con le sparizioni, ma non potevo esserne certo, infatti da quel che ne sapevo queste iene avrebbero potuto raidare nel villaggio da anni, se non decenni. In fondo è pur sempre del deserto che parliamo. Mi accomodai sul mio letto e tolsi le scarpe. Kurosawa sembrava in un certo senso turbato da quell'assordante silenzio che trovammo nella casa per circa un'ora e mezza dopo che il padrone di casa aveva chiuso tutto. Cercai di tranquillizzarlo, ma in fondo anche a me questa storia non piaceva molto. Perché tutto questo mistero su queste sparizioni? Mi sdraiai sul letto e poggia la testa su quel cuscino impolverato, ma non mi aspettavo altro da quel posto così malandato. Nella mia testa passarono varie idee sulle sparizioni, tra cui anche quella che più mi sembrava adatta, cioè che gli abitanti se ne stessero andando altrove per cercare migliori condizioni di vita, ma anche se mi sembrava comica come soluzione, la scartai subito. Avrebbero dovuto portare cose con sé e questo non mi sembrava un motivo valido per assegnare livello B a questa missione. Tenni la mia attrezzatura ninja vicina al letto, già sfoderata così da essere pronto ad utilizzarla in caso di bisogno.

    [un'ora e mezza dopo]



    Passò più di un'ora da quando eravamo in quella camera, avevo a stento chiuso gli occhi, preoccupato per gli altri due elementi del mio team che non erano ancora tornati, e quel silenzio iniziale fu interrotto ripetutamente da urla e schiamazzi forse delle iene, da urti continui forse contro le strutture e altre cose. Però qualcosa in quelle urla non era normale, non mi convinceva, era troppo...umane. Non c'era infatti nulla di animalesco. Erano umane. Mi tornò in mente quello che già avevamo passato io e Shizuka in un'altra missione: degli zombi che sembravano impossibili da uccidere e che camminavano. Non potevo credere che fosse di nuovo la stessa cosa, ma ora ripensando alle condizioni del villaggio mi sembrava più che plausibile. Kurosawa ancora più sconvolto uscì di corsa da casa, cercai di dirgli qualcosa ma era già andato. Riuscii solo ad urlargli di entrare dall'ingresso principale al suo ritorno. In effetti iniziavo ad essere anche io preoccupato, ma avevo fiducia in Shizuka e credevo che avrebbe trovato un modo per cavarsela. Avrei dovuto seguire Kurosawa forse, ma decisi di restare lì a casa e di recarmi dal signor Gon. Avevo troppi per la testa. Chiusi di nuovo la finestra da cui era uscito il mio compagno, presi tutta la mia roba, indossai le scarpe e le protezioni e mi recai dal proprietario di casa. Era lì in effetti, sveglio come aveva detto che avrebbe fatto. Dato il fracasso all'esterno non mi stupiva che soffrisse di insonnia. Era lì un ometto molto calmo nonostante le urla.

    "Buonasera signor Gon, ci aveva avvisati del fracasso, ma queste non mi sembrano affatto urla di iene, ma umane. Mi vuole dire cosa sta succedendo in questo villaggio?"

    Il tono della mia voce era nervoso, ma cercai di tenere un contegno per non saltare addosso a quella persona che sapeva quasi sicuramente cosa stava succedendo nel villaggio. Speravo che parlasse nel più breve tempo possibile per poter uscire a cercare i miei compagni, ma per ora dovevo avere fiducia nelle loro capacità e aspettare che magari ritornassero.

    "Avanti Gon, mi parli di tutto ciò che è accaduto in questo villaggio dall'inizio delle sparizioni."



    Resistenza 400
    Stamina 400
    Protezioni:
    Testa Resistenza protezione: 30
    Busto Resistenza protezione: 100

    Equip:kama, kunai

    Azioni:--
     
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