Un lupo gioca con l’osso

Era ormai svariato tempo che mi trovavo a Kiri e, col passare del tempo ed esplorazioni varie, trovai un luogo molto vicina a quella che era la mia terra natia. Quel giorno decisi di dirigermi proprio lì ed una volta terminata la colazione uscii di casa incamminandomi attraverso le umide strade di quel villaggio a cui non ero ancora riuscito ad abituarmi del tutto.

Mamma... Papà... Spero stiate bene... La guerra è sempre più vicina...

Pensai mentre avanzavo a passo tranquillo verso la mia meta.

Devo impegnarmi negli allenamenti e presto sarò in grado di combattere come gli altri per difendere le nostre terre... Scappare non fa per me...

Continuai a ragionare ripensando alla decisione del mio Alfa, o meglio ex tale. Certo lui aveva messo al primo posto la sicurezza del branco, ma se le terre ninja fossero state sconfitte non ci sarebbe stato nessun posto davvero sicuro. Fu con quei pensieri in mente che, passo dopo passo, raggiunsi la piccola foresta situata non poi così lontana da Kiri e senza esitare mi inoltrai tra quelle fronde tanto simili ma così diverse da quelle di Hekisui e Konoha. Di lì a poco giunsi nella radura al centro che era proprio la mia meta e notai con sorpresa che vi era già qualcuno intento ad allenarsi. Quando il giovane si accorse di me, seppur con un attimo di esitazione, mi venne incontro durante il mio avvicinarmi e mi rivolse la parola

Ciao, sono Suzaku, come ti chiami?

A quelle parole sorrisi accennando un inchino e risposi in tutta tranquillità

Ciao, piacere di conoscerti, io sono Juza...

Per un attimo il giovane sembrò valutare una qualche idea o possibilità che non perse poi tempo ad esprimere

o sono venuto ad allenarmi...ti andrebbe uno scontro amichevole?

Niente di più adatto in effetti, anche io infondo ero li per quello stesso motivo ed avere un compagno con cui scambiare qualche colpo non poteva che farmi bene.

Perchè no... infondo anche io sono venuto per questo!

Risposi con decisione per poi concludere con tono più scherzoso

Ma mi raccomando... Vacci piano con me... Sono solo un novellino...

Sorrisi porgendo la mano a Suaku per poi arretrare e mettermi in guardia

Passò qualche istante durante il quale sia io che lo shinobi, mio avversario per quell'allenamento, ci adoperammo a studiare i movimenti l'uno dell'altro senza prendere alcuna iniziativa.

Che come me prediliga il corpo a corpo? Beh scopriamolo!

Decisi quindi di iniziare a testare le capacità di Suzaku con qualcosa di incisivo seppur abbastanza complesso, infondo quello era un allenamento e l'osare un pò oltre il solito sarebbe servito a mostrare anche i miei limiti. impastai quindi il mio chakra e composi i sigilli si una delle prime tecniche apprese in accademia, quella della moltiplicazione. Se fossi riuscito ad eseguire correttamente quella tecnica, ben cinque copie illusorie sarebbero apparse sul campo di battaglia. Al che subito ci saremmo ingegnati a circondare Suzaku con un preciso piano in mente. Di tre copie, una si sarebbe portata alle sue spalle ed altre due lo avrebbero accostato rapidamente da destra e sinistra. A quel punto io e le altre due copie avremo attaccato frontalmente per poi convergere in un'offensiva simultanea coadiuvata dalle altre.

Arrivo!!!

Non era però così basilare il piano da me elaborato, difatti lungo la mia corsa frontale avrei tentando di utilizzare un ulteriore jutsu che, tramite un rapido contatto visivo, mirava a paralizzare per un istante il bersaglio, istante che avrei sfruttato per ultimare quella mia combo.

Ed ora il gran finale

Un ulteriore sigillo, quello della tigre, atto a darmi una rapidità di movimento superiore al normale donando un effetto sfarfallante al mio corpo, avrebbe dato il via a quello che era il vero e proprio tentativo offensivo ovvero destreggiarmi in un movimento del braccio destro dapprima verso sinistra ed infine verso destra come a mimare un fendente. Se vi fossi riuscito però, il polso sarebbe passato a pochi centimetri dal petto senza colpire il bersaglio, motivo per cui innescai l'ultimo pezzo del puzzle, ovvero l'ingranaggio che faceva scattare la lama retrattile posizionata proprio sotto l'avanbraccio in questione. In questo modo sarei potuto riuscire a coprire la distanza mancante e colpire il bersaglio

Ed ora...

Avrei approfittato dell'eventuale riuscita del piano per rimescolarmi alle copie e prepararmi al prosieguo dello scontro.