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L'oasi della Pace è senza dubbio uno dei posti più fantastici che il paese del vento ha da offrire a coloro che si imbattono nel duro viaggio attraverso il deserto. Molte anime alla deriva, ormai rassegnate alla morte dopo giorni di viaggio senza meta, hanno trovato ristoro e salvezza in questo luogo da molti ritenuto sacro. Sacro e maledetto, per certi versi. Già, poiché in molti hanno cercato di impadronirsi di questo paradiso, per motivi di lucro, per sfruttare le risorse della zona, o anche solo per far pagare l'acqua ai poveri moribondi che giungevano qui per caso. Vi fu installato un primo accampamento mobile con alcuni bazar appartenenti a dei mercanti, poi fu costruita una torre da alcuni mercenari, poi ancora dei ricchi industriali si impossessarono della zona, con l'unica costante che tra un proprietario e l'altro fu versato il sangue di coloro che v'erano in precedenza. Per questo Suna stessa decise di intervenire, impossessandosi del luogo e vietando a chiunque di stabilirvisi stabilmente, lasciando il luogo disabitato e a disposizione di tutti. Un luogo dove potesse prosperare la pace, e null'altro.
Io personalmente ci andavo spesso ad allenarmi, era un luogo solitario, silenzioso, ma che nella sua imperiosa presenza riusciva a trasmettermi qualcosa. Inoltre lo spazio al di sotto della torre al pomeriggio era un vero paradiso, l'ombra rendeva la zona fresca, vi era acqua in abbondanza e numerose soluzioni per un ottimo allenamento ninja. Il terreno sabbioso si intervallava ad uno più fangoso a causa della presenza di abbondante acqua, la vegetazione era abbondante intorno alle sponde del laghetto centrale e forniva numerosi nascondigli. Alle spalle della vegetazione la sabbia si estendeva in piccole dune fino al deserto, con la presenza di numerose rocce delle più disparate forme e dimensioni. Il lago al centro dell'oasi era piuttosto largo, un diametro di almeno 40 metri, benché poco profondo, visto che nel punto più profondo bagnava un uomo adulto in piedi solo fino al ginocchio
Quel giorno ero li da solo, o almeno pensavo di esserlo...CITAZIONEPropongo un allenamento pacifico, descrittivo, no sangue, no violenza. L'evento è aperto a tutti ma per un solo partecipante. Grazie in anticipo della partecipazione
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THE OASIS
Narrato - - Parlato - "Pensato"
Il sole si levava alto nel cielo, i suoi raggi incendiavano il mondo, mentre la sabbia rovente bruciava i piedi di un giovane ramingo che pazzo quale era aveva deciso di affrontare da solo il tremendo deserto del paese del vento. Era in viaggio per allenarsi, un mese di tempo gli aveva dato Shaka prima doversi ritrovare e combattere con lui per valutarlo in previsione dei loro progetti futuri. Pazzo quale lui era aveva deciso di viaggiare per poter raggiungere quel potere che gli avrebbe permesso di crescere a tal punto a riuscire a tenergli testa. Il sudore colava vivido sulla sua fronte correndo sul collo e giù sulla sua schiena, la sabbia bollente penetrava nelle sue scarpe bruciandogli i piedi, la speranza di trovare un riparo sembrava sempre più vana, col passare delle ore la arsura non diminuiva, doveva trovare una soluzione. Gli venne in mente una soluzione assai comica, non fece altro che portare le mani davanti a se e comporre il sigillo della tigre, richiamando il chakra. Passarono pochi secondi nei quali il cielo sopra di lui si rannuvolò, oscurando il sole per due chilometri tutto attorno a lui, lentamente goccia dopo goccia iniziò a venir giù in fitta pioggia.
- Ed ecco che piove nel deserto!
Il giovane si mise a ridere per l’ironia della cosa, come poteva piovere nel deserto, lui era stato il primo a cambiare le leggi della natura stessa in quell’arido posto. Come un fulmine gli balenò in mente delle precise informazioni, cosa che oramai era abituato a sentire quando usava quella tecnica, ma questa volta non se lo aspettava visto che pensava di essere solo in mezzo a quell’inferno, eppure la pioggia gli aveva dato la posizione di un’unica persona nel raggio di due chilometri. Una sola persona che, da quel che poteva sentire, non era molto più forte di lui, anzi forse leggermente più debole. Senza pensarci due volte iniziò a correre verso la direzione in cui si trovava quella presenza, la pioggia gli stava dicendo tutto ormai.
”Che culo! Non pensavo di trovare qualcuno nel deserto!
Quella particolare tecnica oltre a permettergli di creare la pioggia dal nulla era in grado di fornirgli diverse informazioni su qualsiasi essere vivente venisse in contatto con essa, prima tra tutti la forza dell’individuo in questione, poi seconda ma non per importanza, forniva al ninja l’esatta ubicazione degli individui che ne venivano bagnati. Per questo il giovane mukenin sapeva esattamente dove andare. La distanza non era molta, poco più di un chilometro, per cui ci mise veramente poco a raggiungere il luogo in cui si trovava quella persona. Non credette ai suoi occhi, davanti a se vi era un’oasi, si passò la mano sugli occhi cercando di togliere l’acqua da davanti ad essi sperando che quello non fosse un miraggio, ma per fortuna non lo era.
”Che culo veramente! Non l’avrei trovata se non avessi attivato la tecnica... vediamo chi si nasconde qui...
Si mosse velocemente entrando nell’oasi guardandosi attorno. Quel luogo era circondato da rocce e carico di vegetazione, un lago ne dominava il centro, ma quello che attirò l’attenzione del giovane era una torre che svettava nell’oasi. Proprio da lì arrivava la posizione del suo obbiettivo, per cui corse nel fango procurato purtroppo dalla pioggia, che non smetteva di scendere e si mischiava con il la sabbia rendendo così più difficile camminarvici sopra. Una volta raggiunta la torre vide una persona lì davanti e rallentò il passo a pochi metri da essa. Visto il luogo avrebbe potuto sfruttarlo per ripararsi e rilassarsi prima di riprendere la marcia nel deserto, però quella presenza non avrebbe aiutato molto, sembrava un soldato da com’era vestito, misto a un viandante del deserto. Non vide su di lui alcun coprifronte, ma questo non voleva dire che non fosse un ninja di un villaggio nemico, beh poco importava al giovane in fondo era un mukenin e quindi qualsiasi ninja o soldato era un suo potenziale nemico. Per cui decise al volo che la soluzione più giusta fosse scoprire chi era spacciandosi per un viandante in cerca di riparo. Per cui alzò la mano in segno di saluto prendendo parola.
- Salve! Scusa se ti disturbo ma non in viaggio per questo maledettissimo deserto e questa pioggia mi ha colto di sorpresa... potrei accamparmi qui finché non smette? Ma come cazzo fa a piovere nel deserto dico io?? Che posto è mai questo?? È veramente un deserto??
Ryuga Senju
Resistenza: 400
Stamina: 400
Azioni e Tecniche usate:
- Usa la tecnica Tigre della pioggia per ripararsi dall’arsura scoprendo per puro caso la posizione di Azibo. (Sono stato autoconclusivo su questo sennò era complicato motivare la scoperta di quel posto così a caso, spero vada bene).
Edited by The_Dragon - 24/2/2019, 17:09. -
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SPOILER (clicca per visualizzare)arbitro io, attacco a Cagne. Riprenditi pure la stamina Dragon.. -
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“Come la pioggia nel deserto”. Cosi mia nonna era solita etichettare un evento che non si sarebbe mai realizzato, come il fatto che l’aiutassi a raccogliere le patate, o che le chiedessi di prepararmi il suo terribile minestrone di verdure brutte. In realtà negli anni io stesso ero riuscito a sfatare questo mito, era capitato durante i miei numerosi viaggi di imbattermi in qualche tempesta equatoriale, ma nonostante ciò la pioggia nel deserto era sempre un evento che lasciava spiazzati. Quel giorno ero alle rovine dell’oasi della pace, come una lucertola stavo immobile al sole a ricaricare le mie energie dopo l’allenamento del mattino, quando all’improvviso un enorme nuvolone arrivò di colpo ad oscurare il cocente sole, facendomi in primis ombra, e poi scaricando il suo contenuto acquoso sulla scena.
Ma che cacchio! Proprio oggi?
Guardai il cielo stupito, la pioggia bagnava il mio viso però in modo piacevole, era una precipitazione leggera, non come quelle a cui ero abituato in passato. La accolsi ben volentieri, riprendendo la mia posizione comoda al suolo. Non ci volle molto però prima che un altro strano episodio disturbasse la mia tranquillità. Sentii un rumore, non ci badai più di tanto perché non mi aspettavo di trovare qualcun altro in quella giornata, fin quando una voce non mi costrinse ad aprir gli occhi.
Salve! Scusa se ti disturbo ma non in viaggio per questo maledettissimo deserto e questa pioggia mi ha colto di sorpresa... potrei accamparmi qui finché non smette? Ma come cazzo fa a piovere nel deserto dico io?? Che posto è mai questo?? È veramente un deserto??
Un ragazzo mi sovrastava, parlandomi con aria amichevole. Poteva avere la mia età, sembrava un tipo in forma ma non portava copri-fronte, quindi forse non era un ninja. Ma non poteva essere nemmeno di Tetsu, visto che non portava una spada. Mi alzai in piedi, presentandomi con un sorriso.
Ciao, io mi chiamo Azibo, vengo da Ishivar. Questa è l’Oasi della a Pace, appartiene a Suna, è un punto di ristoro nel deserto. Io ci vengo per allenarmi di solito, c’è parecchio da fare, più che in altri posti. Tu sai combattere? Mi sembri un tipo in forma.
…
Ah interessante. Senti, se ti va, io penso di passare qui il resto della giornata, e visto che mi sembri un tipo a posto, pensavo che potremmo allenarci insieme. Pensavo a uno scontro amichevole, addestramento di base, niente di che. Che ne dici?
…
Fantastico. Allora direi che possiamo iniziare!
Poggiai le armi più pericolose in segno di pace, per questo rinunciai ai miei tohmawak, riponendoli nella tunica che era arrotolate sulla sabbia. Portai con me la lancia ma esclusivamente perché mi serviva per attivare alcune delle mie tecniche. Radunai le mie cose, poi insieme ci dirigemmo a ridosso del laghetto. Tramite il controllo del chakra camminai sulle acque e mi diressi all’interno del lago, a circa 7 metri dalla riva e una decina scarsa dal mio avversario. A quel punto diedi il via alle danze, cercando di avvantaggiarmi come potevo fin da subito. Estrassi la lancia, fingendo di voler fin da subito utilizzare la mia arma più pericolosa. In realtà volevo creare un diversivo per nascondermi nella boscaglia attorno allo specchio d’acqua. Perciò mulinai la mia arma nell’aria, creando un’onda d’aria repulsiva tramite la tecnica del grande cannone del vuoto.
Gōkūhō!
Non mirai però al mio avversario, piuttosto più in basso. Il mio obbiettivo era colpire lo specchio d’acqua, in modo da alzare una grossa massa d’acqua, creandomi una piccola copertura ed eseguire in seguito la tecnica della moltiplicazione, in modo da creare tre copie e disperdermi insieme alle stesse, due a destra e due a sinistra, verso la boscaglia. Giunto nei pressi del bordo del lago mi sarei diviso dalla copia, la quale avrebbe finto di saltare su un albero, mentre io mi sarei nascosto negli arbusti bassi. Uguale avrebbero fatto le due copie dall’altro lato del campo. A quel punto attesi la mossa del mio avversario.CITAZIONEScheda
Azioni: -Tecnica del Grande Cannone del Vuoto (10 stamina)
- Tecnica della Moltiplicazione del Corpo (5 stamina, 3 copie)
Resistenza: 400
Stamina: 100- 10 - 5 = 85
Resistenza protesi: 200
Stamina protesi: 200
Note: //
Edited by Cagnellone - 24/2/2019, 19:33. -
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THE OASIS
Narrato - - Parlato - "Pensato" - - Parlato Rospi
il ragazzo si girò e prese in simpatia il nuovo arrivato. Non un briciolo di dubbio o timore nel suo sguardo, lo trattò fin da subito in modo gentile, cogliendoli però impreparato con una domanda che il proprio non si sarebbe aspettato. “Sai combattere”. Ryuga sorrise quasi istintivamente nel sentire tale domanda, a quanto pareva non lo conosceva, non sapeva chi o cosa era lui, per cui tranquillo di questa nuova scoperta si apprestò a rispondere.
- Piacere di conoscerti Azibo, io sono Lee, un ninja di Kiri. Per quanto riguarda la tua domanda, anche se un po’ insolita, si so combattere e bene.
Ovviamente decise di non rivelare la sua vera identità, ormai ne aveva passate di tutti i colori per essere così sciocco da rivelare al primo sconosciuto il suo vero nome. Comunque la conversazione prese una piega inaspettata, infatti i due si ritrovarono ad affrontarsi in un incontro di allenamento. Lo sconosciuto lo aveva letteralmente invitati ad affrontarlo aiutandolo ad allenarsi. Nulla di grave visto che era un allenamento non doveva far sul serio. Il giovane lo condusse al lago dove decise di dar il via alle danze. Ryuga si scostò i capelli davanti agli occhi zuppi di pioggia, che ancora cadeva dal cielo, mentre dalla riva osservava Azibo camminare sull’acqua e fermarsi a qualche metro da essa. Aveva portato con se solamente una lancia, arma insolita per un ninja, ma lui proveniva dalla mitica Ishivar, luogo mistico e unico che aveva solamente sentito raccontare dagli anziani del villaggio. Purtroppo non sapeva molto di quel posto solo che vi erano delle persone “speciali”, per cui Azibo era uno di quelle persone. Ora era curioso di capire il motivo per cui erano speciali, ma non per questo si sarebbe trattenuto.
Azibo partì all’attacco, afferrando saldamente la lancia colpì con una potente folata. Ryuga si preparò a ricevere il colpo, si morse il pollice destro e appoggio la mano destra per terra facendo ricorso alla sua tecnica preferita, la tecnica del richiamo. Davanti a lui, tra i due “avversari” sarebbe apparso un rospo, più precisamente Gama, il suo migliore amico. Gama è un rospo alto poco più di 170 cm, mentre è seduto sulle zampe posteriori, ricoperto da una armatura da samurai e placche ferrate sulle braccia, è specializzato nella difesa sopratutto, per questo fu la scelta di Ryuga. Però non gli sarebbe servito a molto, perché il colpo partito dalla lancia di Azibo colpì il lago alzando un piccolo tsunami d’acqua che coprì la visuale del giovane impedendogli di vedere cosa succedeva dietro di esso.
- Ma che cazzo... Gama scusa ma ho bisogno del tuo aiuto, mi sto scontrando con un conoscente, non dobbiamo fargli troppo male, lo voglio vivo e vegeto ok?
- Ma perché continui ad evocarmi in situazioni così stupide??
- Gama!
- Ok ok...
Ryuga si preparò a ricevere un attacco di qualche tipo visto il diversivo che aveva appena attuato il suo avversario.
Ryuga Senju
Resistenza: 400
Stamina: 400-36= 364
Azioni e Tecniche usate:
- Ryuga usa la tecnica del richiamo (-36) per evocare Gama il rospo guerriero a sua difesa per proteggersi dall’attacco che pensava fosse diretto a lui.. -
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CITAZIONEResponso nr. #
Attacco Azibo:
-Grande cannone del vuoto: [Riesce]
-Moltiplicazione: [Riesce]
Difesa Ryuga:
-Tecnica del Richiamo: [Riesce]
Danni:
Azibo: //
Ryuga: //
Narrazione Turno:
Come per qualsiasi scontro che si rispetti, le prime azioni non sono altro che mosse dedite allo studio dell'avversario. Se da una parte abbiamo Azibo che, con la tecnica Fuuton, riesce a creare un muro d'acqua che impedì la vista al proprio avversario, quest'ultimo, apparentemente chiamato Lee (per celare, giustamente, la propria fama da Mukenin), come risposta evoca Gama, un Rospo controllabile solo da chi, con maestria, ha appreso il patto con i Rospi. Azibo, riuscendosi a nascondere, crea così tre copie. Muovendosi sulla superficie dell'acqua, nascosto dalle gocce che ancora stavano bagnando l'atmosfera, non riesce tuttavia a nascondere la propria posizione in quanto Ryuga ha attivato preventivamente la Tecnica della Tigre. Come reagirà il Senju?
Situazione Finale:
Ryuga ancora sulla riva, Gama in parte a lui. Azibo nascosto tra gli arbusti a 10 metri sulla destra di Ryuga, una copia è sopra l'albero utilizzato da Azibo per nascondersi. Le altre due copie sono a 10 metri sulla sinistra di Ryuga, una a terra e l'altra sull'albero. Entrambi conoscete rispettivamente le posizioni dell'altro. Attacco al Senju Mukenin!
Commenti Arbitro:
Niente da commentare, primo giro di post, attuate le vostre strategie!
Edit: non mi ricordavo del fatto che Dragon ha utilizzato la tecnica della tigre. Ci siamo concordati via MP e non si riprende la stamina.
Edited by røxasv² - 25/2/2019, 15:31. -
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THE OASIS
Narrato - - Parlato - "Pensato" - - Parlato Rospi
La mossa difensiva di Ryuga fu alquanto inutile, perché come si poteva evincere dalla mossa del suo avversario il colpo di vento non venne scagliato contro di lui, ma bensì contro l’acqua del laghetto alzandola così a formare una grossa onda che coprì la visuale del giovane mukenin. Una volta che l’acqua ritornò al suo posto fu chiaro il motivo di tale azione, un diversivo. Azibo era stato saggio e furbo, oscurando la vista al suo avversario aveva avuto il tempo di creare delle copie illusorie e di confondersi tra esse. Lo sguardo di Ryuga saettò da una copia all’altra contandone sei, nelle quali vi era nascosto l’originale, per così dire visto che sapeva benissimo quale era. L’acqua continuava a scendere imperterrita dal cielo, il rospo si girò verso il suo evocatore e con fare perplesso lo interpellò.
- Ryuga purtroppo non riesco a percepire bene l’odore del nostro avversario con questa pioggia. Purtroppo lava via gli odori.
Sembrava quasi dispiaciuto per quello che stava succedendo. Ryuga li si avvicinò e sorridendo gli appoggiò la mano destra sulla spalla per rincuorarlo. Poi si avvicinò a lui e sussurrandogli all’orecchio li rivelò il suo piano.
- Stai tranquillo Gama, lo so che la pioggia lava via gli odori, ma la pioggia è la mia tecnica di localizzazione, quindi sappi che il nostro bersaglio è accucciato sotto gli alberi a una decina di metri alla mia destra, sotto la copia che ora sta appollaiata su quel ramo laggiù. Tu attaccalo con la tua lingua e catturalo, io lo prendo con quella tecnica, poi una volta catturato ci divertiamo.
Non servivano molte parole tra i due, perché la loro intesa era ormai diventata più che ottima, conoscevano tutto l’uno dell’altro per cui nei combattimenti avevano già le loro strategie ben delineate e con la frase “con quella tecnica” Gama sapeva benissimo a cosa si riferiva il suo evocatore. Il discorso era avvenuto usando la testa di Gama come riparo in modo che Azibo non potesse leggere le labbra di Ryuga scoprendone il piano. In fin dei conti non conosceva le reali capacità di quel ragazzo per cui si doveva premunire, sperando che la pioggia rendesse la vista meno buona anche per il suo avversario.
- Bene Gama iniziamo
Ryuga portò le mani davanti a se andando a comporre due semplici sigilli, Cane e Tigre, una volta attivato il suo chakra tra lui e Azibo, come a formare una barriera umana (es. quella del calcio), cercò di far apparire venti copie del mukenin pronte ad attaccare. Sfruttando il gran numero di copie Ryuga si sarebbe confuso con esse cercando di mantenere una posizione posteriore nel gruppo che, ammassato, sperava lo avesse coperto nella sua successiva azione, infatti come per magia, avrebbe provato a scivolare sotto terra sfruttando una sua tecnica segreta che, grazie al suo chakra, gli permetteva di fondersi con qualsiasi materiale, in questo caso la terra stessa. Le copie sarebbero partite in quarta verso le rispettive copie di Azibo, tre per ogni sua copia. Solo una sarebbe rimasta ferma sul posto fingendo da esca, infatti con essa voleva far credere al suo avversario che lui era rimasto fermo immobile ad osservare la sua azione offensiva. Il rospo invece avrebbe fatto uno scatto in direzione di Azibo, una volta raggiuntolo lo avrebbe attaccato con la sua tecnica “Frusta dell’amore”, con essa avrebbe fatto scattare velocemente la sua lingua contro di lui, puntando a legarlo come un salame e avrebbe iniziato a stringere così da non permettere al ninja di muoversi. In concomitanza Ryuga avrebbe fatto la sua mossa, infatti grazie alla sua tecnica sarebbe silenziosamente riapparso ad una decina di metri alle spalle di Azibo e componendo un solo sigillo, quello del Topo, avrebbe provato ad attivare quella famosa tecnica con la quale provò a bloccare in tutto e per tutto, ulteriormente, il ninja suo avversario. Se tutto fosse andato secondo i piani, da Ryuga sarebbero partiti dei segni neri che si sarebbero espansi istantaneamente in ogni direzione per una ventina di metri “sigillando” chiunque venisse a contatto con quei segni. Più esattamente avrebbe bloccato chiunque sia fisicamente, impedendone qualsiasi movimento anche il più piccolo, come se lo paralizzasse, ma sopratutto avrebbe bloccato anche il chakra di chiunque fosse stato a contatto con essi, impedendogli così di farvi ricorso. Per fortuna Gama sarebbe risultato immune a quella tecnica perchè era abbastanza forte da resistergli senza il minimo problema, come era già successo in passato. Se tutto fosse andato secondo i piani Azibo sarebbe stato completamente alla mercé di Ryuga, che non lo avrebbe mollato fino a quando non sarebbe svenuto per la stretta ferrea di Gama.
Ryuga Senju
Resistenza: 400
Stamina: 364-35-35-5-35=254
Azioni e Tecniche usate:
- Ryuga usa la tecnica della moltiplicazione di oboro (-5) come diversivo per “attaccare” le copie di Azibo in modo che creda di aver cannato il colpo.
- Usa la tecnica dell’assimilazione con tutto il creato (-35) per fondersi con il terreno e sbucare alle spalle del suo avversario.
- Infine usa la tecnica della Barriera di confinamento (-35) per bloccare completamente il suo avversario, si fisicamente che nel chakra, (la manterrà attiva nei turni successivi).
- Nel frattempo Gama attacca il suo direttamente Azibo usando la sua tecnica Frusta dell’amore tentando di bloccare Azibo legandolo come un salame, e seguendo le indicazioni di Ryuga, avendo seguito le copie anche lui mentre si allontanavano, capisce di quale stava parlando.SPOILER (clicca per visualizzare)uno dei 35 punti stamina che mi sono scalato è per la tigre della pioggia come concordato con Rox
Edited by The_Dragon - 25/2/2019, 20:01. -
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Riuscii nel mio intento e mi nascosi dunque tra le siepi, dalla mia posizione potevo osservare il mio avversario e decidere il da farsi in base alle sue mosse. Non ero un esperto in combattimenti, solitamente nelle varie occasioni preferivo tenermi fuori dalla lotta, e se si toglie la grande guerra solo una volta mi ero misurato in duello contro un’altra persona. In ogni caso mi piaceva questo tipo di allenamento, un vero avversario era certamente molto stimolante. Pensai dunque di lasciare a Lee la prima mossa, anche perché non appena raggiunsi la mia posizione scoprii che il mio avversario aveva evocato dal nulla un alleato animalesco, una gigantesca rana combattente, con tanto di armatura a placche di ferro. Era un esemplare incredibile, gigantesco, sarà pesato almeno 200 kili. La sua presenza mi scoraggiava, lasciava intendere fosse un combattente di livello, inoltre avevo letto che gli animali dei patti ninja erano addestrati perfettamente al combattimento, alla pari di un vero shinobi di livello.
Ma che diavolo fanno?
Stavano confabulando qualcosa, quand'ecco sparire il ninja nel nulla. Non riuscivo più a vederlo ne a sentire rumori, mentre il grosso rospo puntava deciso in mia direzione. Sembrava sapere dove mi trovassi, anche se ignoravo come potesse. Pensai a un’abilità sensoriale, ma non potevo esserne certo. Vistomi sgamato uscii dal mio nascondiglio per affrontarlo, ma mi spiazzò con una tecnica incredibile. Dalla sua bocca fuoriuscì la lingua, la quale si allungò a dismisura e mi avvolse nel giro di un secondo. Tentai di scansarmi ma non c’erano possibilità, la sua velocità era incredibile, nettamente superiore alla mia. L'unica cosa da fare a quel punto era provare a limitare i danni contraendo i muscoli per attutire il colpo. Mi afferrò, avvolgendomisi al busto, la sua stretta era micidiale, sentii le ossa scricchiolare sotto la sua morsa, le costole a fatica sorreggevano il peso della stretta. A fatica resistetti dall'urlare, chiusi per un secondo gli occhi e strinsi i denti in una smorfia di dolore, ma quando li riaprii capii che i miei problemi erano appena cominciati. Già perché dal nulla era apparso il mio avversario, che dopo aver composto un sigillo fece partire dalle sue mani una serie di sigilli che si espansero intorno a lui. Sentii di colpo tutto il mio corpo paralizzarsi non appena i sigilli giunsero ai miei piedi, e persino la mia capacità di richiamare il chakra fu compromessa. Ero spacciato, avevo perso, l’unica mia speranza era che il mio avversario avesse pietà di me e si accontentasse della vittoria. Passò qualche secondo ed elaborai un pensiero che probabilmente era la mia unica possibilità di scappare da quella presa. Pensai che il sigillo doveva essere un sigillo ad area, e visto che i kanji erano distribuiti al terreno, quella tecnica doveva agire finché io stesso poggiavo al suolo. Pensai che potevo uscire dalla stretta del rospo trasformandomi in gufo e volando via, l’unica possibilità che avevo era che il rospo, stringendomi nella sua morsa con forza, mi staccasse di qualche centimetro dal suolo.
Ugh… Arh! Cavolo, mi hai fregato, il tuo rospo è una creatura fantastica!
Le parole a fatica mi uscivano di bocca, poiché l’aria faticava a entrarmi nei polmoni a causa della stretta. Tentai di distrarli entrambi, visto che ero praticamente ormai sconfitto. Ma se fossi riuscito a far parlare il rospo, forse muovendo la bocca avrebbe mosso anche la lingua, e chissà. D'altronde per lui ero un peso irrisorio e se la sua lingua si fosse mossa in qualche modo c’era caso che potessi quanto meno avere un’occasione. Se solo mi fossi staccato per una frazione di secondo dal suolo, avrei tentato di trasformarmi e volare in cielo. Quindi mi rivolsi alla bestia.
Signor rospo… coff! Posso sapere il tuo nome?CITAZIONEScheda
Azioni: - Schivata (1 resistenza)
- Parata muscolare (1 resistenza)
- Trasformazione forma animale
Resistenza: 400 - 2 = 380
Stamina: 85
Resistenza protesi: 200
Stamina protesi: 200
Note: Ho tentato una strategia descrittiva, era l'unica mia occasione. Eventualmente mi scalo la stamina della trasformazione al prossimo turno, se dovesse funzionare. Ho fatto fallire la mia schivata perchè era ovvio, c'è troppo gap.
Edit: Ho chiesto una cosa in domande e la trasformazione animale è venuto fuori non consuma stamina quindi al di la della strategia dovrei poter trasformarmi
Edited by Cagnellone - 5/3/2019, 08:50. -
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Attacco Ryuga:
-Tecnica della moltiplicazione Oboro [Riesce]
-Tecnica dell'assimilazione di tutto il creato: [Riesce]
-Barriera di confinamento: [Riesce]
-Frusta dell'amore (Gama): 130+135+9+1=275: [Riesce per mancata difesa]
Difesa Azibo:
-Schivata [Fallisce a prescindere]
-Parata muscolare
-Trasformazione animale: [Fallisce per la Barriera di Confinamento]
Danni:
Ryuga
Azibo: (135/2+30+11)-23(parata muscolare) = 86
Narrazione Turno:
Scontro che si fa sempre più violento e strategico, da parte di entrambi. Il mukenin riesce a creare venti copie, le quali andarono a scontrarsi proprio con le altre copie create dal ragazzo di Ishivar: distrutte queste, Ryuga e il suo fedele compagno Gama, il rospo, riescono ad immobilizzare il proprio avversario. Futili tentativi di difesa da parte di Azibo che, purtroppo, si ritrova appeso come un salame a contatto con la viscida lingua del rospo. Tuttavia, alla domanda del ragazzo Ishivariano, Gama, preso da un attacco di deficienza, rispose con il proprio nome, lasciando così cadere a terra Azibo.
Situazione Finale:
Nessuna copia di Azibo in campo, Ryuga al centro della barriera di confinamento, Azibo e Gama esattamente sul confine, Azibo è bloccato nella morsa di Gama. Palla a Azibo.
Commenti Arbitro:
Non ho potuto farti riuscire la trasformazione perché Ryuga ti ha bloccato il fisico e il chakra con la barriera di confinamento. Purtroppo è andata così. Tuttavia ti sei liberato, ti è andata bene col dado. Ricorda che sei ancora dentro alla barriera di confinamento, non conosci la posizione di Ryuga.
Per dubbi MP
Edited by røxasv² - 6/3/2019, 11:30. -
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Gama
Al pronunciare della parola sentii la pressione sulle mie membra alleggerirsi, la prima sillaba mi ruotò leggermente e con la seconda l’enorme rospo fu costretto a socchiudere la bocca, lasciandomi scivolare sulla saliva presente in abbondanza. Era il momento per tentare la trasformazione, ma purtroppo non una goccia di chakra scaturì dal mio cosmo. Ero completamente bloccato, in tutti i sensi. Non appena toccai il suolo, non riuscii più a rialzarmi, le mie membra erano completamente inutilizzabili, a fatica riuscivo a pronunciare delle semplici parole, essendo la mia mascella a sua volta bloccata.
Mi…arr…endo!
Pronunciate quelle parole non ci volle molto prima che quell’inferno finisse, nel giro di poco i numerosi sigilli che avvolgevano l’area in cui mi trovavo scomparvero nel nulla. Il mio avversario ricomparì innanzi a me, affiancando il suo fedele compagno animale.
Devo farvi i complimenti, non ho mai avuto una singola possibilità di competere con due come voi, e non sarei riuscito in molto altro nemmeno affrontandovi singolarmente, penso. In ogni caso è stato un piacere avere la possibilità di conoscervi a affrontarvi, a nome di Ishivar vi porgo i miei omaggi.
Mi inchinai a loro in modo rispettoso, calando il capo sul suolo per qualche secondo. Dopo di che mi rialzai e salutai il duo, prima di riprendere deluso la strada di casa. Se quella era la forza degli shinobi in giro per il mondo, dovevo di certo migliorare per poterci stare in mezzo!CITAZIONENota: non avevo più possibilità mi sono arreso, con Dragon eravamo d accordo per uno scontro amichevole quindi ho pensato di concludere già col post finale, non avendo praticamente nulla da fare in questo post, ne da dire. Bella pe tutti, quando sarò piu forte spero di giocarmela
Edited by Cagnellone - 11/3/2019, 20:44. -
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THE OASIS
Narrato - - Parlato - "Pensato" - - Parlato Rospi
Gama fecce un errore veramente da stupidi. Parlò lasciando cadere così il loro avversario, fortuna volle però che la tecnica di Ryuga funzionò molto bene bloccandolo completamente. Lo sguardo severo di Ryuga fu visto dal suo amico che conscio di aver sbagliato abbassò lo sguardo. Delle flebili parole giunsero alle orecchie del mitico duo, il loro avversario si stava arrendendo senza opporre altra resistenza, era ovvio che non potesse fare altro vista la situazione, ma un po’ lo deluse sperava fosse più forte, eppure in qualche modo sentiva che gli aveva impedito di esprimere tutto se stesso.
”E va bene...”
Ryuga sciolse la tecnica che teneva imprigionato il suo avversario, in fin dei conti quello era un allenamento. Ora Azibo poteva muoversi liberamente, intanto Ryuga si avvicinò al suo rospo così da potergli dare una pacca sulla spalla. Azibo iniziò a parlargli, le parole lo fecero sorridere, non era mai stato ringraziato da un avversario sconfitto, per lui era ironico, ma gli fece piacere.
- Devi ancora farne di strada per poterci superare, ma penso ce la farai molto presto. È stato un piacere anche per noi. Alla prossima.
Azibo raccattate le sue cose prese la via di casa, mentre Ryuga rimase ancora in quell’oasi fantastica, sentiva che doveva restare lì, per cui lo fece.. -
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