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Freddo, oscurità e paura furono le sensazioni che due ragazzi si trovarono ad affrontare. Il nulla più assoluto li avvolgeva, mentre il tempo sembrava essersi fermato e il ritmico battito affievoliva la sua forza ad ogni attimo del loro soggiorno in quella landa d'oscurità.
Il tempo reale per questo passaggio non fu che di qualche secondo, ma per i ragazzi sembrò quasi fossero passati anni dal momento in cui vennero trascinati di forza all'interno di quella realtà.
Realtà dalla quale vennero risputati fuori, facendoli ritrovare in un luogo differente dall'originario, anche se, era come se non avessero la minima idea di quale fosse quel posto, come se non riuscissero a ricordare cosa stessero facendo fino a qualche momento prima.
Si guardarono in giro più e più volte, notando delle imponenti mura di pietra tutt'attorno a loro, mentre svariate colonne si susseguivano in colonna, quasi come all'interno di una navata. L'unica via d'uscita era un grosso portone di pietra, dalla quale filtrava della nebbia dalla densità inusuale.
Al centro di quest'immenso posto, vi era situata una ragazza che con occhi spenti continuava a fissare i due individui.
Senza alcun preavviso la ragazza si mise in posa di combattimento e pronunciò le prime fredde parole.
Iniziamo.
In quel giorno d'inverno, due ninja con peculiarità, pensieri e credo differenti, si sarebbero dovuti alleare per sconfiggere una minaccia alla propria incolumità.SPOILER (clicca per visualizzare). -
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Ma cosa...
Scuoto il capo, volgendo lo sguardo attorno. L'oscurità in cui mi sono trovato per un istante sembra essersi volatilizzata, lasciando spazio a delle spesse mura di pietra. Tasto la parete di sinistra, riconoscendone l'ottima lavorazione e consistenza. Mi lancio, osservando più in là, accorgendomi di come lo spazio circostante sia ben di più di una semplice muraglia. Mi trovo in un'area circondato da colonne e mura di pietra. Guardo meglio, percependo grazie all'olfatto uno strano pizzicorio al naso.
!!!
C'è qualcun altro oltre a me.
Mi guardo alla mia destra, notando un ragazzo. Gli faccio un cenno, senza mutare l'espressione guardinga. La bocca si increspa leggermente, forse indicando un sorriso. Non voglio dare l'impressione d'essere un nemico. L'osservo meglio: lineamenti spigolosi e capelli di media lunghezza, spettinati. Sembra un mio coetaneo. Noto, poi, la presenza di un copri-fronte e di un giubbotto praticamente uguale a quello del Chunin che ho ucciso durante la mia fuga. Istintivamente la mano si dirige verso l'elsa della katana, ma, sperando di non aver destato abbastanza sospetti, scelgo di evitare lo scontro frontale nell'immediato. Lo continuo a squadrare, restando in attesa.
Respiro ancora, percependo un secondo odore. Questo però sembra diverso. Già, differente da tutti gli altri. Il mio sguardo volge verso la fonte di quell'odore, incontrando anche un certo strato di nebbia proveniente dalla fonte. La fonte, invece, è una giovane dagli occhi gialli e lo sguardo assente.
Ehi tu!
Esclamo facendo un passo in avanti. Sembra essere armata, noto, per poi osservare meglio anche la corazza che porta. E' sicuramente una guerriera, probabilmente una traditrice come me, visto l'aspetto un pochino equivoco. Improvvisamente, però, si mette in guardia.
Iniziamo.
Esclama, pronta all'azione.
Veramente? E' pronta a combattermi? Volgo lo sguardo verso l'altro giovane, osservandolo ora con un'espressione quasi divertita. Un sorrisetto ironico mi attraversa il volto, scoprendo i denti bianchi ed accentuando le rughe della fronte.
Tu invece, che mi dici? Vuoi combattere? Io credo che l'affronterò. Ma sicuramente non lo farò da solo...
Mormorai, iniziando a comporre l'unico sigillo del Bue. Il chakra divampò, irrorando ogni parte del corpo, ed esclamai con sicurezza:
Kage Bushin No Jutsu!
Pronto a generare ben tre copie della mia persona. Copie fisiche, pronte ad assistermi durante lo scontro. Avrei per prima cosa mandato all'attacco due di loro, al fine di testare le capacità dell'avversario. Avrei, prima di farle partire all'attacco, esclamato:
Se non ti dispiace faccio andare avanti due di loro, così se scegli di combattere puoi farti un'idea di chi stiamo affrontando... Almeno testiamo le abilità del nemico.
Rivolgendomi al giovane sconosciuto. Avrei continuato, quindi, presentandomi.
Io sono Geralt Aizawa.
Ben attento a specificare quale potesse essere il mio ruolo nella società. Assassino? Ladro? Cacciatore di Taglie? L'unica cosa certa è che sono un criminale per il mondo ninja e dei samurai. Un Ronin.
Comunque, le mie copie avrebbero seguito i miei ordini alla lettera, sussurrati come se fossero un team a cui spiegare la strategia da seguire. Una di loro sarebbe rimasta al mio fianco, pronta ad assistermi nel caso lo scontro mi avrebbe coinvolto in prima persona. Siccome non mi sarei sporcato le mani se non necessario optai per far fronteggiare alla giovane, che si trovava a debita distanza, due dei miei cloni. Si sarebbero mossi a zig-zag, per non permettere al nemico di capirne le intenzioni, finché correndo in fila, il clone più vicino avrebbe finto di inciampare a terra. Ciò avrebbe permesso al secondo clone di sferrare un potente Lariat sfruttando il fattore sorpresa.SPOILER (clicca per visualizzare)Ho un po' banalizzato il carattere prudente di Geralt visto che tanto è uno spin-off abbastanza particolare, dove i pg magari non dovrebbero starsi troppo a chiedere cosa ci fanno lì, ma solo darsele
Geralt Aizawa
Stamina: 400-35=365/3=122
Resistenza: 450
Azioni:
-Copia 1
Stamina: 122
Resistenza: 150-35=115
Azioni:
-Attacco coreografato e Lariat
-Copia 2
Stamina: 122
Resistenza: 150
Azioni:
-Attacco coreografato e finta di cadere a terra.
-Copia 3
Stamina: 122
Resistenza: 150
Azioni:. -
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Il nulla. Il vuoto. L’assenza di vita.
Il corpo e l’anima come trascinate verso un oblio perenne. L’angoscia ed il freddo opprimevano il mio corpo che incespicava nel tentativo di respirare. In mezzo a quel buio boccheggiavo, aggrappato all’istinto di sopravvivenza tendevo le mani a destra e sinistra cercando un appiglio, una qualunque cosa che potesse tirarmi fuori da lì. Una sensazione molto diversa ma al contempo estremamente simile a quella che spesso provavo a causa di tutti gli eventi di cui ero stato partecipe.
L’oscurità si diradò mostrandomi muri e colonne volte a definire un luogo ben preciso ma che io non conoscevo o del quale non possedevo memoria. Nemmeno ricordavo cosa stessi facendo prima di ritrovarmi in quel posto, le tempie pulsavano all’impazzata provocandomi un fortissimo mal di testa. Il dolore fu così acuto che mi costrinse a terra inginocchiandomi sulla rude pietra che vi era sotto di me. Istintivamente con entrambe le mani esercitati una forte pressione in prossimità delle tempie così da far diminuire il dolore e possibilmente di farlo smettere. Non mi dava nemmeno il tempo di pensare o capire cosa diavolo stesse accadendo. In mente avevo tutta una serie di domande che però non facevano altro che acuire il senso di dolore che stavo provando.
Mi alzai da terra cercando di focalizzare la mia vista su qualcosa che potessi usare come punto di riferimento. Dinnanzi a me vi era una ragazza che sembrava ben conoscere quel posto, il suo sguardo scrutava verso di me e non solo. Solo in un secondo momento notai la presenza di un’altra persona al mio fianco, ero stato talmente colto alla sprovvista da non rendermene subito conto.
Un cenno. Un mezzo sorriso. Uno sguardo indagatore.
Il dolore alla testa stava man mano diminuendo ma ancora non riuscivo a capire la dinamica degli eventi che mi avevano portato lì, tantomeno se ci fosse una correlazione tra i presenti. Era tutto dannatamente confuso.
-Ehi tu!
-Iniziamo.
Un brevissimo scambio di parole che nemmeno si poteva definire tale. La ragazza assunse una posa offensiva pronta probabilmente a scattare verso di noi o forse solo verso l’altro ragazzo. Era una situazione decisamente atipica alla quale però non sapevo come reagire. Dovevo considerarli entrambi miei nemici? Oppure non lo erano? O forse lo era l’uno e non l’altro?
Mi portai istintivamente sulla difensiva quando l’altro ragazzo si fece avanti.
-Tu invece, che mi dici? Vuoi combattere? Io credo che l'affronterò. Ma sicuramente non lo farò da solo...
-Non ho nemmeno idea di chi sia tu, del perché mi trovi qui e di chi sia quella ragazza. Nemmeno riesco a ricordare cosa stessi facendo prima di trovarmi in questo posto!
Ebbi appena il tempo di finire quella frase che il ragazzo creò dei cloni che furono mandati verso la ragazza in modo decisamente offensivo mentre uno rimase in posizione. Quel gesto unito alla frase detta in precedenza mi diede la conferma che i due non stessero insieme, o almeno questa era la risposta più logica che si potesse trarre dalle loro azioni e parole.
-Se non ti dispiace faccio andare avanti due di loro, così se scegli di combattere puoi farti un'idea di chi stiamo affrontando... Almeno testiamo le abilità del nemico. Io sono Geralt Aizawa.
-Non ci capisco nulla! Io sono Zend Izuki, potresti spiegarmi cosa diavolo sta accadendo? Chi è quella lì e perché dovremmo affrontarla?
Mi fece estremamente strano presentarmi visto che era una cosa che non accadeva spesso. Magari sentendo il nome si sarebbe ricordato dell’Uchiha comparso sugli schermi del torneo di Kiri o magari sarei stato fortunato e non sapeva nulla del mio conto. D’altronde non sapevo nemmeno se il mio interlocutore stesse dicendo il vero.
Quell’eccesso di ingenuità mi sarebbe potuto costare molto caro.
Come sarebbero andanti gli eventi da quel punto in poi?SPOILER (clicca per visualizzare)Scheda Zend Izuki
-Parlato
* Pensato *
-Parlato Geralt
Ho deciso un approccio più tranquillo per iniziare ahaha. -
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Dopo qualche secondo in cui i due ragazzi cercarono di capire chi fossero e come comportarsi gli uni contro gli altri, il ragazzo dal Geralt richiamò sul terreno tre copie fisiche di se stesso, le quali avrebbero aperto lo scontro di li a breve.
Il ragazzo lanciò due delle tre copie in avanscoperta, mentre una la lasciò al suo fianco.
Per quanto la situazione sembrasse essere a portata di mano del ragazzo, si sarebbe ben presto accorto che la ragazza con la quale stava per andarsi a scontrare non era da prendere sottogamba.
La coreografia che le copie si inventarono sul momento avrebbe potuto prendere di sopresa quasi chiunque, ma non Envy... no, lei riusciva a percepire ogni piccolo movimento all'interno del luogo in cui si trovavano e la caduta di una delle due copie, che fece spazio all'attacco della seconda, non la preoccupo' minimamente, anzi, non cercò neanche di schivare il colpo.
La sua unica reazione fu quella di indurire i muscoli del collo, aspettando quello che sarebbe dovuto essere un impatto devastante ma che non gli sortì alcun effetto.
Non sapete fare di meglio?
Una frecciatina mirata all'orgoglio dell'argenteo, che avrebbe sancito il vero inizio dello scontro.
Riprovateci!SPOILER (clicca per visualizzare)CITAZIONEResponso nr.1 #
Attacco -Geralt Aizawa:
-Tecnica della moltiplicazione superiore del corpo: Supporto - Riesce
Attacco -Geralt Aizawa [copia 1#]:
-Corsa e caduta: Supporto - Riesce
Attacco -Geralt Aizawa [copia 2#]:
-Lariat: 100 +150 +14 +3= 267 [E' uscito 1 per quanto riguarda il dado dello svenimento.]
Attacco - Zend Izuki
-//[font]
Difesa - Envy:
-Parata muscolare [collo] : Riesce a priori
Danni:
Envy= 82 - 125= -43= 0
Narrazione Turno:
//
Situazione Finale:
Copie ad un paio di metri da Envy. Geralt + copia #3 e Zend a circa 15 metri di distanza da Envy.
Commenti Arbitro:
Shane, la ragazzotta possiede l'udito fenomenale, quindi sente tutto
Detto ciò, riattaccate! Voglio vedere qualcosa di combinato tra di voi. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Tanto per capire, avete intenzione di continuare o chiudo?.
[Evento Natalizio] Envyx Zend e ShaneH |
