Un tuffo nello stagno

Storymode x Dragon

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    Colui che è e si spera sarà

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    Fumo, sommesso e diffuso vociare, se avevi visto il mercato di un villaggio li avevi visti tutti, l'unico posto, spesso poco fuori dai centri abitati, in cui si commerciava, vendeva e spacciava tutto quello di cui ogni persona aveva bisogno, sia che tua avessi la necessità di fare la spesa prima di andare a lavorare in miniera o a comprare l'equipaggiamento per una missione era lì che andavi, ma se i più ci vedevano solo un luogo dove vigeva il libero scambio e la volontà nell'ottenere tutti quello che si voleva, per altri era un perfetto punto d'incontro per chi aveva poco interesse nel farsi vedere in giro e voleva farlo con discrezione. Proprio tra quelle chiassose bancarelle si aggirava il nostro Ryuga Senju, un neo Mukenin che forse nella sua inesperienza sperava di essere invisibile, in fondo che cosa lo differenziava dagli altri passanti? In fondo era solo un giovane come tanti altri che messo di fronte un scelta aveva preso una decisione imboccando una strada, dove poi questa l'avrebbe portato era però ancora un mistero, così nel frattempo si aggirava senza un preciso scopo cercando di intuire qualcosa che ancora gli sfuggiva, senza sapere che il fato stesse già tessendo le sue tele.
    IL ragazzo stava distrattamente guardando un banchetto che vendeva diverse armi da lancio quando sentì una voce
    maschile calda e quasi suadente rivolgergli la parola:

    "Guardali...tutti ostentano calma e tranquillità, cercano di portare avanti la loro noiosa routine come se non ci fosse una guerra che batte alle loro porte, sarebbero disposti a mettersi nelle mani di chiunque pur poter continuare a tenere la testa sotto la sabbia ed aspettare che passi la tempesta, che branco di ipocriti..."

    Il timbro suonava assai basso, tipico di persone alte o comunque di uomini corpulenti; prima che il giovane potesse anche solo girarsi e capire con chi avesse a che fare:

    "Non ti agitare, so perfettamente chi sei e che cosa hai fatto, per il momento ti posso dire che non siamo nemici, anzi sarei interessato a parlare di affari con te, fatti trovare tra due ore allo Stivale bucato e non dare nell'occhio"

    Quelle ultime parole suonarono più come una minaccia che come un consiglio e furono anche l'ultima che cosa che il Senju sentì proferire da quell'uomo, girandosi a cercare le sue tracce infatti si sarebbe reso conto di non avere nessuno alle sue spalle né nelle sue immediate vicinanze, chiunque fosse stato era riuscito a dileguarsi con incredibile rapidità. Tante sarebbero state le domande che avrebbero fatto a gara per affollarsi nella mente del ragazzo, ma cosa realmente avrebbe fatto? Era davvero saggio fidarsi di uno sconosciuto?

    The_DragonPartiamo con calma, l'ho ambientata ad Oto perché secondo la tua ultima pq il pg si trova là, descrivi quello che vuoi prima di arrivare in quel mercato, poi giocatela come vuoi, sta a te muoverti, per qualsiasi domanda od altro sono a portata di mp :rosa:
     
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    Voci, caos, merci di ogni genere, ecco il mercato di Oto, luogo nuovo, sconosciuto per il giovane ninja. Il suo lungo viaggio lo aveva portato in quello strano ma meraviglioso posto, completamente diverso dal suo villaggio d’origine. Il paese del suono, ex paese del riso, era da sempre stato il luogo d’origine di storie di ninja potenti e malvagi che sfornati da quel villaggio avevano creato non pochi problemi al mondo ninja, non che il villaggio della nebbia fosse stato diverso vista la loro lunga e lugobre storia della nebbia insanguinata. Ryuga viaggiò per il paese del suono godendosi quel nuovo panorama che si stagliava a perdita d’occhio tra foreste e campi di risaie, giungendo in fine in quel piccolo villaggio ninja. Scioccamente pensò che essendo passato poco tempo e che, probabilmente, il ninja rimasto vivo dei tre che Geralt aveva ammazzato sull’isola poteva essere morto pure lui, nessuno li lo avrebbe riconosciuto come traditore del suo villaggio e, magari, poteva visitarlo con estrema cautela. Vero anche che durante la sua permanenza in quel paese si era allenato non poco acquisendo maggior potere e apprendendo diverse tecniche che potevano tornargli utili all’occcorrenza, ma questo non poteva giustificare il suo abbassar la guardia in quel modo, eppure lo fece. Iniziò a gironzolare per il villaggio visitandone i quartieri periferici, preferiva evitare comunque le zone più centrali dove sicuramente si trovavano ninja più forti che avrebbero potuto crearli non pochi problemi. In quel suo girovagare giunse senza quasi accorgersene nel bel mezzo del mercato del villaggio, luogo perfetto per confondersi con la gente e ammirare l’infinito quantitativo di merce in vendita e magari poteva anche capitargli qualcosa di interessante per le mani. Tutto quel vociare, tutto quel caos di gente, tutti quei mercanti che urlavano a squarciagola cercando di attirare clienti alle loro bancarelle, distrassero a tal punto il giovane shinobi che non si accorse nemmeno di essere seguito. Un uomo, o almeno così sembrava dal timbro della voce, gli si era avvicinato alle spalle e, senza farsi vedere dal giovane, li parlò facendogli gelare il sangue. Quel tizio sapeva chi lui era. Il suo corpo si bloccò quasi paralizzato, ogni muscolo si tese pronto a reagire ed eventualmente difendersi, ma non ne fu necessario perché le parole del suo interlocutore portarono il discorso su un’altra spiaggia inaspettata.

    ”Cosa un incontro??”

    Si girò per affrontare quel discorso faccia a faccia, ma dietro di lui non c’era nessuno.

    ”Ma che cosa??

    Era sparito in un attimo e questo voleva dire che era un esperto, sopratutto un ninja. Ora le cose si stavano complicando, le parole del suo sconosciuto interlocutore erano da considerarsi veritiere, se fosse stato un assassino avrebbe scelto un altro momento per avvicinarlo e lo avrebbe fatto sparire con facilità. Si girò verso il mercante della bancarella e chiese informazioni su questo Stivale bucato ed ebbe fortuna, glielo indicò subito senza farsi problemi, forse quella era la sua giornata fortunata. Ora però doveva fare un’altra cosa importante, camuffarsi, non poteva permettersi che altri lo riconoscessero. Andò in un vicolo e semplicemente usò la tecnica della trasformazione per cambiare le sue sembianze e sperare di passare inosservato fino al raggiungimento del luogo del ritrovo.



    Si avrebbe accettato quella strana proposta e si sarebbe presentato all’incontro per cui si avviò nella direzione in cui il mercante gli aveva indicato. Non ci volle molto per raggiungere il posto, vi entrò senza indugi e ordinando da bere andò a sedersi ad un tavolo in fondo alla sala. Sapeva benissimo che il suo camuffamento non avrebbe ingannato il tizio che lo pedinava, era troppo bravo per cadere in una banale tecnica della trasformazione. Si guardò attorno cercando di trovare il suo segreto interlocutore.

    Ryuga Senju

    Tecniche usate: Tecnica della trasformazione del corpo.

    Stamina: 400-5=395
     
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    Il mukenin, dopo essersi rapidamente informato sulla posizione del luogo che gli era stato indicato ci si recò senza perdere un attimo, era spaventato per la facilità con cui il tizio gli si era avvicinato, ma era ancora di più curioso di sapere che cosa quell'uomo avesse in mente, anche perché se avesse voluto semplicemente farlo fuori o venderlo lo avrebbe potuto fare. Entrato nella locanda con il suo aspetto camuffato venne subito investito da un forte odore di alcool, fumo di tabacco e in generale grida goliardiche, basto al giovane un rapido sguardo in giro per capire come quella non fosse altro che una bettola di bassissimo livello piena di tanta gente dall'aspetto poco raccomandabile, un ottimo posto dove potersi incontrare con le persone in pieno giorno senza destare i sospetti degli occhi più inesperti; all'inizio il giovane non notò nulla di strano, poi accanto ad un tavolo con tre uomini impegnati in un gioco di carte vide un signore di spalle dall'imponente corporatura che stava sorseggiando un boccale di birra con aria calma e rilassata, sembrava che in qualche modo tutta quella confusione non lo toccasse minimamente e questo avrebbe certamente dato adito a diversi pensieri nella mente del mukenin, ma prima ancora che egli potesse dire o fare alcun che avreste visto quello stesso uomo alzare il braccio destro verso l'altro per poi muoverlo in avanti, quasi come se volesse che qualcuno si avvicinasse, ma che fosse rivolto a lui? Nessun altro sembrava abbastanza sobrio o libero per essere il destinatario di quell'invito, una chiara dimostrazione di come quell'uomo si stesse in realtà rivolgendo proprio al giovane traditore, come però avesse fatto a sapere del suo arrivo rimaneva comunque un mistero. Decidendo di avvicinarsi a quella figura in ogni caso il Senju avrebbe avuto modo di potersi mettere seduto davanti a quella misteriosa figura, riuscendo anche a cogliere i dettagli anatomici di quest'ultimo e notando la presenza di un altro calice di birra posto davanti alla sua sedia:

    "Bevi."

    Quella breve parola confermò i sospetti del giovane, la richiesta al limite dell'ordine era venuta senza alcun cambio di espressione ed era accompagnata dallo sguardo fisso di colui che l'aveva pronunciata; sia che il giovane avesse deciso di bere o meno l'uomo sarebbe dopo poco andato avanti:

    "Non commenterò la scelta di una tecnica così basilare, ma almeno sembra che all'accademia ancora insegnino qualcosa di utile. Non mi chiedere come mi chiamo, non ti interessa e se lo venissi a sapere ti dovrei uccidere, quindi diciamo che non saperlo ti fa un grosso favore e risparmia a me una seccatura..."

    Il suo tono era caldo, lento e misurato, nessuna espressione si leggeva sul suo volto che andava da un parola all'altra muovendosi appena:

    "Ad ogni modo voglio che tu raggiunga una palude a circa 5 chilometri a nord di questo letamaio e mi vada a cercare un rotolo, un mio contatto lo ha nascosto per me e voglio che sia tu a portamelo, fallo senza dare nell'occhio e sarai ricompensato"

    L'uomo finito di parlare bevve con un ultimo sorso quello che era rimasto della sua birra e senza aggiungere altro si alzò e se ne andò, non degnò nessuno di uno sguardo e al tempo stesso nessuno sembrò accorgersi del suo passaggio, chiunque fosse quel tizio sembrava essere in grado di passare inosservato anche in bella vista. Quando si fosse sentito pronto per svolgere il compito che l'uomo misterioso gli aveva affidato, sempre ammesso che avesse avuto intenzione di accettarlo, il giovane mukenin si sarebbe potuto trovare all'ingresso della fantomatica palude con un rapido giro in quel che restava del mercato, passo dopo passo quelle bancarelle infatti avrebbe subito notato un cambiamento del paesaggio, un aumento dell'umidità e una leggera nebbia che lentamente avrebbe cominciato a ridurre il campo visivo, che fosse davvero lì quello che l'uomo gli aveva chiesto di cercare? Solo esplorando quel luogo angusto a dovere avrebbe potuto avere una risposta.

    Bene, come al solito descrivimi tutto nel dettaglio fino all'arrivo nella palude, a quel punto scrivimi come ti metti a cercare quello che ti ha chiesto, vediamo come te la cavi :rosa:
     
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    Il locale era pieno di gentaglia e ubriaconi, quello era un vero postaccio. Dalla sua posizione poteva vedere più o meno tutti i presenti e, da bravo ninja, iniziò ad osservare i vari particolari di ogni singolo individuo lì presente cercando di studiarli e capire se tra loro vi fosse l’uomo che lo aveva voluto li. Oltre ad essere un ottimo ninja, vista la facilità con cui l’aveva trovato, contatto e poi lasciato solo come un verme a chiedersi se esisteva davvero o era stato frutto della sua fantasia, era anche stato molto furbo nel scegliere quella bettola come luogo di incontro perché luogo più adatto non c’era per discutere di certe cose alla luce del sole. Tra il tabacco, l’alcool e il caos nessuno avrebbe fatto caso a loro. Non si accorse subito che l’uomo che cercava era già li, ma i suoi sospetti iniziarono a prendere piede quando il suo sguardo si posò sulle spalle di un tizio che sembrava non aver nulla a che fare con quel posto, poteva essere lui il suo contatto?

    ”Che sia lui?”

    Come se stesse leggendo i suoi pensieri il tizio che stava tenendo d’occhio alzò un braccio e fece un chiaro segno di avvicinarsi. Ryuga rimase spiazzato, quell’invito era per lui oppure stava aspettando un’altra persona? La risposta gli fu presto chiara, perché guardandosi attorno notò che nessuno dei presenti aveva cagato minimamente di striscio quel gesto e continuavano tutti a farsi i cazzi loro bevendo e fumando. La scelta ormai era ovvia, stava chiamando lui e quindi decise di alzarsi ed avvicinarsi. Come avesse fatto a vederlo ancora non lo comprendeva, anche se le spiegazioni potevano essere infinite visto che ovviamente quello era un ninja esperto. Oramai questo era assicurato. Si avvicinò al grosso uomo, la stazza confermava la sua teoria, per di più la voce era la stessa. Si sedette davanti a l’uomo e solo allora notò che c’era già un boccale pronto per lui, tanto che l’uomo stesso ordinò al ragazzo di bere. Osservò il boccale con aria sospetta, poteva fidarsi? Beh se lo voleva morto avrebbe avuto mille e una occasioni per farlo, quindi abbassò la sua sciarpa e preso il boccale iniziò a bere, mentre ascoltava l’energumeno che gli esponeva le sue prossime direttive.

    ”Quindi non mi ammazza perché vuole usarmi... meglio così, potrei trovarmi con dell’ottimo materiale in mano e un possibile alleato futuro.”

    Finito di dargli le istruzioni, brevi e concise, l’uomo si alzò e senza proferir altra parola se ne andò lasciando il giovane shinobi solo in quella topaia. Bevette la sua birra con tranquillità, poi quando si sentì pronto si alzò è uscito da quel letamaio e, seguendo le istruzioni dell’innominato, si riavventurò nel mercato, ripercorrendolo tutto osservando di tanto in tanto qualche bancarella, giusto per non dare troppo nell’occhio cercando di fingersi interessato al materiale esposto. Così facendo gli ci volle un po’ per uscirne ed entrare in tutt’altra zona o ambiente, molto probabilmente quello che cercava, perché il clima cambiò quasi all’improvviso, senza quasi accorgersene era finito in mezzo ad una fitta nebbia creata sicuramente dalla capa di umidità che circondava la palude che stava cercando. Anche l’ambiente era cambiato, la cittadina aveva lasciato spazio alla vegetazione, il luogo forse poteva essere quello giusto, visto che la distanza datagli dall’uomo era più o meno quella. Ryuga si morse il labbro, perché quel tizio non gli aveva dato altre informazioni più dettagliate su dove il suo contatto aveva nascosto il rotolo? Questo gli fece rabbia.

    - Cazzo, questa nebbia rompe troppo le scatole! Vediamo di elimarla, poi vedremo come cercarlo!

    Decide di provare ad utilizzare una tecnica che avrebbe potuto aiutarlo con quella maledetta nebbia, per cui richiamò il chakra e cercò di attivarla. Se la tecnica avesse avuto effetto immediatamente delle nuvole nere cariche di pioggia si sarebbero addensate in cielo partendo da sopra di lui e raggiungendo i due kilometri di distanza. Immediatamente sarebbe iniziato a piovere, non sarebbe stato un acquazzone ma la pioggia sarebbe stata abbastanza potente da spazzare via la nebbia, ma non troppo per impedirgli di vedere. Ryuga adorava la pioggia, ma adorava di più quella tecnica, grazie ad essa poteva sapere tante di quelle cose che gli tornavano molto utili per sopravvivere. Infatti avrebbe fornito la posizione esatta è il potenziale di eventuli avversari che si trovavano nel raggio d’azione della tecnica. Ora doveva solamente trovare il rotolo, per cui decise di muoversi nella palude usando il controllo del chakra sotto i suoi piedi per non sprofondare nella melma e sarebbe andato a controllare ogni albero, arbusto o roccia che poteva essere un buon nascondiglio per il rotolo, controllandone ogni fessura o buco. La ricerca sicuramente non sarebbe stata breve.

    Ryuga Senju

    Tecniche usate: Tecnica della Tigre della pioggia.

    Stamina: 395-35=360


    Edited by The_Dragon - 28/10/2018, 16:45
     
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    Il giovane Mukenin sfruttò sapientemente le sue conoscenze dei jutsu acquatici per creare e poi disperdere una fittizia pioggia che fece abbassare notevolmente la nebbia, rivelando un paesaggio paludoso e abbastanza spoglio dominato da un modesto lago centrale di cui non si riusciva a vedere il fondo, nessuna traccia tuttavia del contatto né di qualsiasi altra cosa che l'acqua potesse rintracciare, sembrava a tutti gli effetti che fosse solo in quel ambiente poco ospitale. Più sicuro o magari anche solo più tranquillo, Ruyga cominciò la fatidica e faticosa ricerca, si mise a sollevare ogni roccia che trovò vicina, ogni cespuglio, ogni albero, le ore cominciarono ad alternarsi una dopo l'altra senza che niente riuscisse a portarlo al suo obiettivo, come si poteva del resto trovare quello che non era niente di più del proverbiale ago nel pagliaio? Ma soprattutto perché perdere tutto quel tempo in un'operazione apparentemente inutile? Se davvero era così importante quel rotolo perché lasciarlo lì senza protezione? Tante dovevano essere le domande che si stavano alternando nella mente del giovane, ma fu solo dopo la terza ora di ricerca che sarebbe diventato spettatore di qualcosa di incredibile, passando vicino al limitare del lago infatti si sarebbe presto reso conto di un punto sulla superficie dell'acqua dove risalivano delle bollicine, come se ci fosse qualcosa li sotto che respirasse o comunque che ne fosse in grado, certo all'inizio si trattava solo di poche bolle sporadiche ma dopo pochi secondi cominciarono ad aumentare notevolmente rivelando ben presto qualcosa che il Mukenin aveva probabilmente sentito solo in vecchie storie:

    ezgif_3

    Un gigantesco rospo arancione a strisce blu ricoperto da delle placche metalliche in alcuni punti del corpo fuoriuscì dall'acqua con un poderoso balzo e atterrò a qualche metro di distanza dal Senju che si sentì addosso fin da subito due gialli e strani occhi squadrarlo dalla testa ai piedi:

    "E tu chi diavolo saresti?"

    Finito di parlare l'anfibio si mise in quella che poteva essere definita una specie di posizione difensiva portando il braccio destro verso il ragazzo, inclinando leggermente il busto in avanti, e portando il sinistro dietro la schiena per reggere un rotolo di grosse dimensioni che teneva legato lì dietro, che fosse quello il rotolo che il giovane era stato mandato a prendere?

    Bene non c'è molto da dire, a te scegliere come giocartela, puoi provare a parlarci oppure puoi attaccarlo, a te la scelta :rosa:


    Edited by Stompo - 3/11/2018, 00:07
     
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    Goccia dopo goccia la pioggia iniziò a cadere fitta, la tecnica del mukenin andò a buon fine, breve fu l’acquazzone, ma bastò per diradare la nebbia e rivelare la vera natura di quel posto. Finalmente aveva trovato la palude che cercava, era giusto davanti a lui. Era stato abituato fin da piccolo alla nebbia, per cui sapeva che generando una pioggerella avrebbe risparmiato tante rogne potendo così vedere meglio. Per cui ora poteva iniziare la ricerca, cosa che gli si rivelerà infruttuosa, visto che per ben due buone ore rovistò in ogni singolo buco o anfratto che riuscì a trovare, ma senza risultati.

    - Inizio ad odiare questa mia scelta, chi cazzo me lo fa fare di cercare quel rotolo per lui? Quasi quasi me ne vado tanto difficilmente mi troverà...

    Con quella idea in mente e presa coscienza che stava fatticando per il cavolo, iniziò a muoversi con la seria intenzione di andarsene e lasciar perdere tutto, fregandomene altamente di quel tizio. *Pop*. Un rumore simile ad uno scoppiettio lieve attirò la sua attenzione, se non fosse stato per le sue orecchie sensibili non se ne sarebbe accorto. Il lontananza dalla palude provenivano diversi rumori simili, poté notare che sul pelo dell’acqua vi erano alcune bollicine, il rumore veniva da loro, inizialmente molto flebile ma sempre più rumoroso col conseguente aumento delle stesse, era sempre più ovvio che lì sotto vi fosse una qualche creatura che probabilmente respirando generava le bolle. L’aumento però era sempre più consistente chiaro segno che quel qualcosa stava emergendo.

    - Ma che caz...!

    Davanti ai suoi occhi schizzò fuori dal lago una creatura leggendaria secondo la concezione di Ryuga. Davanti a se aveva un rospo enorme, grande quasi quanto lui, ma molto più grosso, di un colorito arancione a strisce blu, ma la cosa che lo caratterizzava di più era l’armatura a placche che indossava.

    ”Non può essere vero... è davvero una di queste creature?”

    Ryuga aveva solamente sentito delle voci su quel tipo di creature, non aveva mai avuto l’onore di incontrarle. La creatura decise di lasciarlo letteralmente a bocca aperta perché gli parlò.

    - Cooosa??? Tu parli???

    Le parole gli uscirono senza pensarci, si accorse solo dopo averle dette che forse poteva essere risultato scortese nei confronti di quella creatura, per cui cercò di rimediare al danno vedendo che la creatura iniziava a mettersi in posizione di guardia, come se fosse un lottatore vero e proprio.

    - Scusami, non mi aspettavo che tu sapessi parlare, mi hai colto impreparato non conoscendo nulla su di te. Ricominciamo dall’inizio se ti va, mi presento sono Ryuga Senju, con chi ho il piacere di parlare?

    Solo in quel momento si accorse che dietro il rospo ci era un rotolo. La creatura stava cercando di proteggerlo, ecco perché si era messo in guardia in maniera così repentina, forse pensava che lui fosse lì per rubarglielo. Poteva essere quello il rotolo che stava cercando? C’era un solo modo per scoprirlo. Ora però doveva far capire al rospo che non aveva cattive intenzioni, per cui decise di sedersi a gambe incrociate davanti a lui, le mani appoggiate sulle ginocchia così da risultare al suo conversatore il meno minaccioso possibile, anzi il più cordiale e gentile possibile.

    - Per favore rilassati e non preoccuparti, non sono qui per farti del male. Sarò sincero con te, mi hanno incaricato di ritrovare un rotolo in questa palude, ma non so ne che forma abbia ne cosa contenga, per cui volevo chiederti se quel rotolo che proteggi può essere quello che cerco io. Il tizio che mi ha commissionato questo recupero mi ha detto che un suo contatto ha nascosto il rotolo qui.

    Ryuga si prodigò a descrivere dettagliatamente il tizio della taverna, magari poteva essere d’aiuto al rospo per fidarsi di lui.

    - Vedi non so il motivo per cui lo vuole e non mi import, non è nel mio interesse saperlo, ma se è quello li il rotolo che cerco tu puoi darmelo? Non voglio creare casini, quindi per questo te lo chiedo a te che forse potresti saperne qualcosa in più di me, se invece non è quello magari puoi saperne qualcosa di quel rotolo che cerco, magari hai visto chi lo ha nascosto e magari anche dove. Puoi darmi una mano?

    Rimase in attesa della risposta del rospo, pronto comunque a difendersi da un eventuale attacco, ma restando comunque in quella posizione rilassata e tranquilla, in modo tale da non mettere ansia o astio nei confronti del rospo. Voleva farselo amico e quale miglior modo se non essere sincero e gentile bei suoi confronti, ma al contempo non abbassando la guardia.
     
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    Il rospo ascoltò con sguardo sospettoso le parole del giovane rimanendo sempre sulla difensiva, non era un anfibio come tanti altri, il Senju di certo non poteva saperlo, ma lui aveva a che fare con le persone da tempo immemore, tanti ne aveva visti passare, tanti avevano cercato il rotolo che lui e solo lui possedeva, c'era stato chi aveva cercato di comprarlo, chi aveva provato ad ingannarlo e chi, invano, aveva provato a sfidarlo in combattimento, tutti in un modo o nell'altro avevano tentato di fare proprio ciò che lui era stato destinato a difendere fin dalla nascita e adesso un ragazzo uscito dal nulla voleva arrivare e prenderselo?

    "Non so chi sia questa persona di cui tu parli, ma già qualcuno nei giorni scorsi ha cercato di prendere il mio rotolo e non è finita bene per lui, vattene o sarò costretto a fare lo stesso con te"

    Gama, questo era il suo nome, non era stato sempre così scontroso e schivo con gli estranei, ma gli anni erano passati, il mondo si era fatto un posto molto più triste e buio, così a quel giovane come tanti prima di lui rispose in modo scocciato e seccato, giusto prima di cominciare a saltellargli lontano, quella palude stava cominciando a diventare decisamente troppo affollata per i suoi gusti e voleva evitare che diventasse un'attrazione turistica, nessuno avrebbe mai messo le mani sul rotolo senza la sua approvazione, nessuno! Ryuga aveva davanti a sé un'importante scelta, la prima delle tante che avrebbe dovuto affrontare nella difficile via che aveva scelto di seguire, avrebbe cercato di attaccare il rospo parlante per prendere il rotolo di cui aveva bisogno o sarebbe tornato da quell'uomo a mani vuote? Che cosa era più importante per lui, la morale, l'etica o la prospettiva di farsi un nuovo alleato in quel mondo ostile? Le strade erano aperte, stava al lui scegliere.

    [...]

    A qualche metro di distanza da lì, perfettamente fuori dalla portata del ragazzo e del rospo c'erano due figure incappucciate che osservavano la scena:

    "Sei sicuro di quello che dici? Per come parla non mi sembra niente di che..."

    L'uomo che aveva parlato era molto più piccolo e minuto dell'altro, il quale gli rispose senza nemmeno girarsi:

    "Il giovane ha decisamente del potenziale, nel suo sangue c'è qualcosa di molto potente che se ben indirizzato ci potrà tornare utile nei tempi che verranno, abbi fede amico mio"

    Breve post ma non c'era troppo da dire :rosa:
     
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    Le parole di Ryuga non raggiunsero il cuore del rospo, il suo sguardo diceva tutto, le sue parole poi confermarono i sospetti del ninja. Come poteva ora convincerlo? Capiva benissimo cosa provava il rospo, era il guardiano di quel rotolo ed era suo compito proteggerlo, chi era lui per arrivare lì e chiedergli in quel modo il rotolo. Come minimo doveva dimostrargli di essere degno di poterlo avere. Per questo le parole del rospo risuonavano vive nella mente del ninja.

    ”Il tizio che mi ha mandato qui non è riuscito a recuperare il rotolo da questo rospo e mi sta usando per fare il suo lavoro sporco... ormai mi è chiaro... ok se non vuole credermi sulla parola non ho molte altre scelte, dovrò prenderlo con la forza...”

    Ormai aveva deciso il suo futuro modus operandi, per cui portò la mano destra al suo Borsellino che teneva dietro la schiena e fece scattare la serratura aprendolo, questo gli sarebbe servito perché voleva usare il cavo d’acciaio contenuto in esso. La strategia era semplice, non voleva far danni al rospo ma solamente bloccarlo e impedirgli di scappare così da obbligarlo ad ascoltarlo.

    ”C’è qualcosa che non mi torna...”

    Non gli era sfuggito che la pioggia era terminata senza che lui l’avesse deciso, questo non sapeva come spiegarselo, molte potevano essere le opzioni, ma non gli era comunque sfuggito, per cui decise di rimanere all’erta, anche se non sembravano esserci problemi imminenti, per cui decise di dedicare la sua attenzione al rospo. Avrebbe cercato di mettere in atto il suo piano, per cui dando il via al tutto il corpo di Ryuga avrebbe iniziato a sprofondare nel terreno cercando di immergersi totalmente nella terra finì a sparire alla vista di chiunque. Se la cosa fosse andata in porto e il rospo girato di schiena non si fosse accorto di nulla, Ryuga sarebbe riapparso alle spalle dello stesso, ad un metro di distanza, li avrebbe cercato di catturare l’anfibio, sfruttando il probabile effetto sorpresa, tramite una sua tecnica imparata quando ancora faceva parte del villaggio di Kiri. Dal Borsellino che aveva aperto avrebbe fatto uscire il cavo d’acciaio che, teleguidato col chakra del ragazzo, sarebbe andato a legare il rospo come un salame, cercando di bloccargli braccia e gambe e busto, paralizzandolo completamente tramite l’uso del chakra della tecnica. Se il piano fosse andato a segno avrebbe potuto avere libero accesso al rotolo, prendendolo forse lo avrebbe aperto curioso di leggere quanto vi fosse scritto, visto che tali informazioni sarebbero sicuramente importanti visto che il rospo voleva proteggerle a tutti i costi. Voleva sapere cosa c’era scritto. Ma non lo fece, avrebbe avuto tutto il tempo più tardi. Comunque si sarebbe avvicinato al rospo guardandolo negli occhi.

    - Quello che ti ho detto prima era la verità, non volevo arrivare a tanto, non mi hai dato molta scelta. Ora se non ti dispiace potresti spiegarmi cos’è questo rotolo e perché e così importante?

    Ryuga Senju

    Tecniche usate: Assimilazione con tutto il creato, Tecnica della stretta d’acciaio.

    Stamina: 360-35-5=320


    Edited by The_Dragon - 4/11/2018, 14:04
     
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    Il Mukenin si mosse molto velocemente sfruttando la sua peculiare tecnica magica e si portò vicinissimo a rospo in fuga, ma quello di cui non aveva tenuto conto erano i riflessi dell'animale che sentendosi arrivare addosso il giovane con il filo d'acciaio in mano si spostò lateralmente con un rapido balzo evitando l'audace attacco:

    "Quello che ti ho detto prima era la verità, non volevo arrivare a tanto, non mi hai dato molta scelta. Ora se non ti dispiace potresti spiegarmi cos’è questo rotolo e perché e così importante?"

    Il rospo rise sentendo le parole del ragazzo, quasi come avesse raccontato una barzelletta, poi istintivamente rafforzò la sua presa sul rotolo prima di rispondere:

    "Esiste sempre una scelta, fare una cosa o non farla, a volta anche non schierarsi è scegliere inconsciamente qualcosa rispetto ad altro. Se mi fai questa domanda significa che non sei qui di tua spontanea volontà, ma come tanti altri prima di te sei stato mandato da qualcuno mosso da chissà quale motivo o movente, non ti sei chiesto il perché stai facendo questo e perché ti trovi qui?"

    L'anfibio fece una breve pausa, aspettando che il mukenin potesse metabolizzare appieno le sue parole:

    "Sei giovane, molto più di altri che hanno provato a fare quello che vuoi fare tu, ma se non capirai davvero il perché sei qui fallirai come loro. Facciamo così, evita questo attacco e forse ti risponderò"

    L'espressione sul volto dell'animale cambiò in un istante indurendosi e facendosi molto più decisa, poi flettendo le gambe e sfruttandole come una molla si lanciò ad incredibile velocità verso il ragazzo, mentre con la mano libera si affrettò a portare un colpo con l'esterno della sua lunga ed arancione mano palmata all'altezza del collo del suo avversario con il chiaro intento di stordirlo e metterlo fuori combattimento. Cosa avrebbe fatto il Senju? Sarebbe riuscito a capire il profondo ragionamento di quello che solo in apparenza era un animale? Ma soprattutto sarebbe stato in grado di evitare quel colpo? Il destino, come pronosticato dal rospo, era solo nelle sue mani.

    Il post mi sembra chiaro, decidi come evitare il colpo e eventualmente come rispondere al rospo :rosa:
     
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    Il rospo evitò brillantemente l’attacco spostandosi agilmente di lato, come avesse fatto ad intuire l’arrivo di Ryuga a quest’ultimo fu sconosciuto, probabilmente poteva avere un qualche capacità che gli aveva permesso di non essere preso alle spalle. L’anfibio si mise subito al sicuro allontanandosi dal giovane, per di più strinse ancora di più la presa sul rotolo che portava con se, segno che li dentro c’era veramente qualcosa di importante. La curiosità di Ryuga era alle stelle, ma quello che seguì dopo il suo gesto lo fece ricredere. Il rospo in tutta risposta alle sue parole si mise a ridere e la risposta che diete a tal verbo non stupirono più di tanto il giovane. Il rospo lo accusò di non sapere il motivo per cui era li.

    ”Fallire? È ovvio perché mi hanno mandato qui, ormai mi è chiaro, ma cosa dovrei fallire?”

    L’atteggiamento del rospo cambiò, le parole colpirono il giovane come un fulmine, ora doveva difendersi e se ci fosse riuscito avrebbe colmato la sua curiosità a quanto detto dall’anfibio. Quest’ultimo caricò il suo peso sulle gambe, cosa che non passò inosservata al giovane shinobi, chiaro segno che voleva scattare contro il giovane.

    ”Mi attaccherà fisicamente!”

    L’intuizione di Ryuga fu giusta, infatti il caricare il peso in quel modo sulle gambe era un chiaro segno di voler scattare in avanti verso il bersaglio e per la sua esperienza uno scatto voleva dire avere l’intenzione di colpire fisicamente, quindi poteva essere che il rospo fosse abile nel Taijutsu, ma poteva anche sbagliarsi. Lo scatto del rospo però era veloce, per fortuna però Ryuga aveva notato quel particolare che gli aveva permesso di prepararsi, soprattutto dopo che il rospo aveva deliberatamente dichiarato che voleva attaccarlo. Cercò di evitare il colpo facendo ricorso a tutte le sue energie, sforzandosi il più possibile per attuare la sua tecnica ne minor tempo possibile, così da evitare che il rospo lo colpisse. Se il suo sforzo fosse andato a buon fine il suo corpo sarebbe sprofondato letteralmente nel terreno sparendo così dalla vista di chiunque, soprattutto del rospo. Questa tecnica era la stessa che aveva usato poco prima per giungere indisturbato alle spalle del rospo, l’Assimilazione con tutto il creato, questa tecnica permetteva al ninja di fondersi con qualsiasi superficie solida, in questo caso la terra stessa, permettendogli di muoversi in essa sparendo alla vista di chiunque guardasse nella sua direzione.

    ”Bingo!”

    Il giovane si sarebbe mosso di qualche metro oltre il rospo riaffiorando dal terreno tornando visibile. Si schiarì la voce e prese la parola.

    - Sai avrei voluto ridere anche io delle tue parole, ma non lo farò perché capisco e ammiro la tua determinazione nel perseguire il tuo compito. Vero che sono curioso di sapere quello che contiene quel rotolo ma hai ragione tu e non voglio costringerti a rivelarmi qualcosa che non puoi o non vuoi dirmi. Sappi che non sono uno stupido, ho capito che chi mi ha mandato qui mi ha usato e ingannato per rubarti il rotolo, ma non sono un ladro, per cui non lo voglio. Non voglio sottrartelo, men che meno di consegnarlo nelle mani di quei bastardi. Ti chiedo scusa se ti ho attaccato prima ma volevo mettere alla prova la tua determinazione nel proteggere quel rotolo per capire quanto realmente fosse importante per te. Ora l’ho capito. So che per te non conterà molto, ma hai la mia parola che non cercherò più di sottrartelo, anzi non serve neanche che mi riveli il suo contenuto, lascia stare.

    Ryuga era sincero e sperava che il rospo capisse le sue intenzioni. In fondo aveva ragione a rimproverarlo come aveva fatto, in fin dei conti si era comportato nel modo sbagliato pur di colmare la sua curiosità. Ora però avrebbe aiutato il rospo a salvaguardare quel rotolo, se mai lui glielo avrebbe permesso, in caso contrario se ne sarebbe anche andato lasciandolo in pace. Però la sensazione che qualcosa non quadrasse non lo lasciava in pace, colpa della sua tecnica che aveva smesso di funzionare. Non ne conosceva il motivo per cui avesse smesso di piovere senza il suo ordine, ma il solo fatto che fosse successo voleva dire che qualcosa non andava nel verso giusto.

    - Senti non centra nulla con tutto questo, ma poco fa una mia tecnica per far piovere e diradare la nebbia che circondava questo posto è stata interrotta non da me, ci sto pensando da un po per capirne il motivo, per caso sei stato tu? So che è una domanda stupida in questo momento, ma ho una strana sensazione al riguardo e vorrei capirne il motivo.

    Lasciò intendere che la sua preoccupazione era reale, sapeva che in quella situazione non era la domanda più adatta ma la preoccupazione che lo attanagliava aveva bisogno di risposte per essere placata e magari era stato proprio il rospo a interrompere la sua tecnica, anche se aveva qualche dubbio in proposito, ma tanto valeva provare a chiedere così da confermare o eventualmente escludere quella ipotesi.

    Ryuga Senju

    Tecniche usate: Assimilazione con tutto il creato con sforzo extra al massimo (50 punti stamina= bonus +20).

    Stamina: 320-35-50=235
     
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    La strategia difensiva del ragazzo andò a buon fine, come per magia infatti il giovane sparì in un istante fondendosi con il terreno sottostante evitando in toto l'attacco; in quel momento il Senju non poteva saperlo, ma nell'istante in cui il rospo si rese conto di aver mancato il bersaglio gli comparve un rapido e fugace sorriso che però sparì una frazione di secondo dopo. Ryuga ricomparve poco tempo dopo e si rivolse all'anfibio con voce calma e rilassata, era evidente che non volesse combatterlo e questo arrivò subito all'animale, che avesse sbagliato il suo iniziale giudizio? Che forse il giovane avesse qualcosa in più dentro di lui? Le sue parole erano calde e forti, gli ricordarono qualcosa che non vedeva ormai da parecchio tempo...

    "No, non ho idea della pioggia di cui tu parli, probabilmente ero già sott'acqua in quel frangente. Apprezzo comunque le tue parole, ma ti ho fatto una promessa, meriti di sapere che cos'è questo..."

    Il rospo prese con forza il rotolo, lo mise davanti a sé e lo aprì con la sua mano sinistra, rivelando un elenco di nomi che presentavano sotto di essi l'impronta di una mano:

    "In questo rotolo sono contenuti tutti coloro che hanno stretto un patto d'evocazione con i Rospi, io sono stato incaricato dal mio maestro di prendermene cura, di difenderlo con la vita di aggiungervi nomi che ritenessi meritevoli. Tanti anni sono passati da allora e pochissimi mi hanno convinto, tu però hai qualcosa che non riesco ancora a definire, uno strano presentimento che voglio chiarificare..."

    L'anfibio richiuse rapidamente il tutto, ma stavolta non lo rimise dietro la sua schiena ma semplicemente lo posò di lato:

    "E siccome non si conosce davvero una persona finché non ci si combatte..."

    Senza più il peso del rotolo l'animale riuscì a caricare il suo attacco con maggiore rapidità, slanciandosi nuovamente verso il giovane ma con la gamba destra in avanti mirata al centro del suo petto, per poi seguire sia in caso di impatto che di errore con un calcio rotante portato con l'altra gamba tirato contro il mento del ragazzo, una veloce e letale combinazione che richiedeva riflessi rapidi e delle mani veloci.

    Ok adesso si fa sul serio, difenditi e se vuoi attacca, se ti muovi bene nel prossimo post potremmo già chiudere il tutto quindi fammi sognare :rosa:
     
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    Chiedo scusa per l'enorme ritardo :cry:

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    L’attacco del rospo andò a vuoto, il giovane fu abbastanza veloce e pronto con i riflessi da poter evitare senza alcun problema l’attacco fondendosi con il terreno circostante e sbucando poi in un secondo momento alle spalle dell’anfibio. Le parole che pronunciò in seguito ebbero un riscontro più che positivo sull’animale che fedele al suo modo di essere mantenne la promessa fatagli e iniziò a spiegargli cos’era quel misterioso rotolo che si portava appresso. Un patto per le evocazioni, o meglio era il rotolo contenente l’elenco di tutti i detentori di quel patto. Quella rivelazione lasciò spiazzato il giovane shinobi, aveva già sentito parlare di quel tipo di tecnica, lo aveva studiato in passato ma non gli era mai capitato di vederne uno, quello era il primo, un evento unico. Le parole del rospo illuminarono il volto del giovane, da quello che aveva capito poteva essere che anche il suo nome finisse lì su quel rotolo, ma solo se il rospo lo avesse ritenuto degno, perché quello era il suo compito, era il guardiano di quel rotolo.

    ”Non può essere vero… quello è veramente il rotolo per il patto di evocazione con i rospi?”

    L’idea di poter acquisire un tale potere lo entusiasmava, non poteva crederci, avrebbe dimostrato al rospo quanto valeva, una occasione così non poteva perderla, non ora che sapeva di cosa si trattasse.

    - Sarei onorato di poter essere valutato da te.

    Le intenzioni del rospo erano chiare, voleva valutarlo per vedere se era degno di finire in quell’elenco e per farlo scelse un metodo molto semplice, con il quale il giovane era pienamente d’accordo, combattere. Ovviamente Ryuga non avrebbe mai attaccato l’anfibio con l’intento di ferirlo, per cui decise di optare per una strategia più contenitiva, chissà se la sua idea avrebbe funzionato. Il rospo dopo aver messo giù il rotolo scattò verso il giovane che pronto cercò di fare la cosa più ovvia.

    ”Se ha funzionato una volta…”

    Cercò di fondersi nuovamente con il terreno provando ad evitare così l’attacco del rospo dando però nuovamente fondo a tutte le sue energie in modo tale da cercare di essere più veloce possibile visto che anche l’anfibio ora sembrava essere leggermente più rapito. Se l’assimilazione fosse andata a buon fine il giovane sarebbe riapparso immediatamente qualche metro dietro le spalle del rospo, conscio che probabilmente sarebbe stato inutile tentare di prenderlo alle spalle di sorpresa, cercò comunque di utilizzare una sua tecnica speciale che lui adorava tantissimo. Una volta uscito dal terreno avrebbe composto un unico sigillo, quello del Topo, così facendo dai suoi piedi si sarebbero diramati sul terreno dei segni circolari di colore nero che avrebbero cercato di bloccare sia fisicamente che il chakra di chiunque ne fosse entrato in contatto. Il raggio d’azione della tecnica era molto ampio quindi sicuramente avrebbe coinvolto il rospo se questo non avesse evitato la tecnica ovviamente. Se il tutto avesse avuto successo il giovane avrebbe fatto un sorriso al rospo sciogliendo poi la tecnica e parlandogli.

    - Ti ho convinto?

    Ryuga Senju

    Tecniche usate: Assimilazione con tutto il creato con sforzo extra al massimo (50 punti stamina= bonus +20), Barriera di confinamento.

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    Lo scontro, inizialmente partito con il piede sbagliato, aveva ormai assunto tutto l'aspetto di un vero è proprio esame, da quando il rospo ed il ragazzo avevano smesso di parlare infatti quella palude sembrava quasi sparita, ai due contendenti sarebbe quasi sembrato di essere in mezzo al nulla, c'erano solo loro e nient'altro. L'anfibio aveva ormai smesso di giocare, ma probabilmente il ragazzo non se ne era ancora reso conto, difatti vedendo praticamente lo stesso attacco cercò di replicare la sua precedente difesa, ma si trovò purtroppo per lui in errore, prima che riuscisse a portare a termine la sua tecnica infatti il rospo gli fu addosso e con tutto lo slancio del suo movimento lo colpì in petto facendolo cadere per terra qualche metro più indietro, malgrado non sembrasse l'animale era capace di generare una notevole forza. Rialzatosi in piedi comunque il ragazzo non fece abbattere ed anzi eseguì una tecnica di confinamento di notevole livello, soprattutto per la sua giovane età, riuscendo ad intrappolare il rospo in quella che sembrava a tutti gli effetti una trappola ben congegnata:

    "Ti ho convinto?"

    Al giovane Mukenin venne da sorridere vedendo come la situazione era andata a risolversi, certo come minimo di aver fatto una buona impressione data la rapidità con cui aveva posto fine a quello scontro, almeno in teoria...

    "Non male, non male davvero, ma non montarti troppo la testa..."

    L'anfibio, in un primo momento immobile e bloccato sul posto, piegò improvvisamente le gambe e assestò un deciso calcio al mento del giovane che si ritrovò nuovamente a terra con la testa leggermente scombussolata; i simboli neri scomparvero rapidamente dal terreno, anche se a conti fatti non erano davvero riusciti nel loro intento, il rospo aveva in quel momento un notevole vantaggio e avrebbe potuto chiaramente continuare ad attaccare, ma invece rimase a distanza e si mise semplicemente in posizione difensiva di combattimento:

    "Se continui a percorrere sempre gli stessi percorsi non scoprirai mai che cosa si cela nelle altre vie, non avere paura di esplorarle perché solo scoprendole tutte potrai arrivare alla grandezza..."

    L'animale sorrise dicendo questo poche ma sagge parole, alla fine delle quali fece una breve pausa per dare il tempo al giovane di metabolizzarle a dovere e muovendo la mano destra avanti a sé fece un sorriso ed un gesto di sfida verso il ragazzo :

    "Ora attaccami, fammi vedere che cosa sei in grado di fare"

    giphy

    Ti prendi 100 danni e hai un malus alle azioni del prossimo turno, non ti dico quanto tanto come avrai capito è poco importante, ora passa all'attacco e stupisci il rospo, la gif rende esattamente sia lo sguardo
    che l'espressione del rospo, a te :rosa:
     
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    Il sorriso sul volto del giovane sparì con la stessa rapidità con la quale era comparso. Si ritrovò disteso a terra con la testa scombussolata e un forte dolore al mento. Cosa era successo lo aveva ben capito, il rospo aveva spezzato la sua tecnica con estrema facilità sferrandogli poi un poderoso calcio al mento facendolo così ruzzolare a terra. La tecnica oramai spezzata si dissolse nel nulla, i simboli neri sparirono lasciando nuovamente il rospo libero da ogni vincolo.

    ”Cavolo! Non pensavo fosse così forte da riuscire a spezzare la mia tecnica... Non sono in grado di batterlo seguendo questa via... ok allora proviamo con il Mokuton.”

    Pian piano si rimise in piedi massaggiandosi il mento, cercando così di far passare il dolore pulsante che lo affliggeva. Il rospo era davanti a lui istigandolo ad attaccare, sia lo sguardo che la gestualità erano più che ovvi. Ryuga sorrise il rospo voleva metterlo alla prova fino alla fine, sapeva che il ragazzo non avrebbe vinto per cui logica imponeva che volesse vedere fin dove arrivava il suo potenziale. Si allontanò un paio di metri dal rospo, mettendo un po’ di distanza tra i due, poi si rimise in guardia. Aveva una idea su cosa fare per stupire il suo sfidante, sapeva di non poter vincere quindi decise di puntare allo stupore. Congiunse le mani davanti a se formando il sigillo del serpente. Un sorriso comparve sul suo volto. Fece ricorso al Mokuton puntando ad un albero situato ad una decina metri dietro il rospo così da provare a coglierlo di sorpresa. Provò a richiamare il chakra e ad attivare la sua abilità innata, cercò quindi di agire sul legno presente in quell’albero provando a creare quattro specie di liane fatte col legno, con esse avrebbe provato a cogliere di sorpresa il rospo cercando di catturarlo con ogni liana ad ogni arto. Non c’era intenzione di far male in quell’attacco ma solamente bloccare il suo avversario, per questo le liane non era appuntite così da non rischiare di ferire il suo nuovo amico.

    Ryuga Senju

    Tecniche usate: Abilità Mokuton sfruttandola per attaccare. (10 stamina)

    Stamina: 115-10=105
     
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    Il rospo era rimasto lì fermo ad attendere la mossa del giovane Mukenin, aveva fatto il possibile per punzecchiarlo e spingerlo a dare il suo massimo e alla fine non rimase deluso, nel corso della sua lunga vita infatti aveva visto ed affrontato molti ninja che avevano cercato di prendere il rotolo o anche solo poterci finire sopra e malgrado lui avesse un'ottimo memoria era certo di non aver mai affrontato di persona qualcosa che fosse capace di fare quello che quel ragazzo fece con apparente noncuranza, anzi la sorpresa fu tale che si ritrovò in un attimo legato per mani e piedi dal vicino albero da rami che si erano allungati come delle vere e proprie liane:

    "Wow, sei indubbiamente riuscito nel compito di sorprendermi, ho sentito parlare degli utilizzatori del Mokuton ma mai ne avevo visto uno in azione, sapevo che non eri un ragazzo come gli altri"

    La tecnica del giovane comunque non voleva offendere e il rospo se ne accorse subito, gli bastò fare leggermente forza per liberarsi dalla prese e tornare con le zampe per terra:

    "Bene bene, direi che ho tutto quello che mi serve per dare un giudizio su di te, questo scontro può tranquillamente terminare qui"

    L'animale parlò con aria tranquilla avvicinandosi a passo lento al rotolo che aveva precedentemente posato a terra, lo prese e lo aprì portandosi davanti al ragazzo:

    "Per quello che mi riguarda sei degno di mettere la tua firma qui con il tuo sangue, se vorrai farlo, in questo modo io e i miei simili potremmo aiutarti in battaglia"

    Il nuovo amico arancione di Ryuga aspettò pazientemente che il giovane prendesse la sua decisione e indipendentemente dalla sua risposta avrebbe chiuso il rotolo e prima di immergersi nuovamente nel laghetto paludoso e sparire nel nulla avrebbe riservato al ragazzo qualche ultima saggia parola:

    "Hai molto potere dentro di te, qualcosa che non si vede da tempo su questa terra, sta solo a te decidere cosa farne, fa però attenzione a chi ti circondi, perché in tanti bramano quello che la natura ti ha dato. Al nostro prossimo incontro ragazzo!"

    [...]

    I due uomini, celati alla vista del giovane e del rospo, osservarono tutto il breve combattimento senza fiatare, solo i loro occhi si muovevano seguendo senza difficoltà quel simbolico scambio di colpì, questo almeno fino a che non ne videro il risultato finale:

    "Wow, avevi proprio ragione, non avrei mai detto che un giovane smidollato come quello potesse essere un utilizzatore del Mokuton! Dobbiamo assolutamente portarlo con noi e sfruttarlo per i nostri scopi!"

    Malgrado non si potesse vedere in volto l'uomo sembrava assai euforico per la novità, lo scuro gigante invece si mantenne serio e calmo per tutto il tempo:

    "Certo che avevo ragione, lo sai che non sbaglio mai. Tranquillo per quello è già tutto in moto, se tutto andrà come credo sarà il ragazzo a volersi unire a noi e se così non dovesse essere lo costringeremo in altro modo..."

    Finto di parlare i due uomini si girarono nella direzione opposta e come delle ombre sotto il sole sparirono dalla scena.

    Bon hai superato con successo la prova del rospo, se vuoi accettare puoi mettere il tuo nome e prendere l'evocazione, fammi il post finale in cui decidi cosa fare e poi ti do cose :rosa:
     
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