Dall'altrove

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    Tetsu's Samurai
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    Le consiglio di restare a riposo per circa un paio di settimane, senza compiere sforzi fisici. Arrivederci, signor Aizawa.

    Fantastico.
    Alzo il capo, fino a sedermi.

    Sei un fallimento...

    Mormoro, guardando il mio riflesso allo specchio dall'altro capo della stanza. Il bianco del muro cerca in qualche modo di calmare il mio spirito, ma oramai sono completamente andato. I medici non sono stati in grado di darmi una risposta in merito: "è accaduto in fretta, forse un calo di pressione o un malore che non siamo riusciti ad identificare". Dopo circa un mese di attesa di risposte, vengo congedato in questo modo.

    Se ne sono lavati beatamente le mani...

    Mi dico, rialzandomi con espressione afflitta. Fallire una missione, un'esame anzi, per via un malore improvviso, senza aver la possibilità di fallirlo davvero. Sapete no? Quando si fallisce un'esame, una prova, c'è sempre un misto di rabbia e consapevolezza di non esser riusciti a dare il massimo. Ma se il fallimento dovesse dipendere da agenti esterni? Prendiamo il mio caso: ero lì, pronto a dare il massimo, carico, pronto a raggiungere il risultato. E cosa accade? Un fottuto malore. Svengo, come privo di forze, incapace di rimettermi in piedi.
    In questi casi, dove la mia responsabilità e ben poca, tutto diviene ancora più frustrante e fastidioso.
    Mi guardo attorno e mi accorgo che il medico, nel lasciare la stanza, ha chiuso la porta. Mi ha regalato un momento d'intimità, prima di lasciare libera la stanza.

    "TOC... TOC..."

    Un bussare improvviso, poi, mi riporta alla realtà.

    Chi è?!

    Domando allarmato. Che sia un mio superiore, giunto magari per ricevere un rapporto sul mio malore? Resto in attesa.

    "TOC... TOC..."

    Niente. Chiedo ancora, questa volta un po' infastidito. Persino negli ospedali c'è chi si diverte a far scherzi? Mi alzo dal letto un po' appesantito, le gambe ancora un pochino deboli, e noto come stia pian piano facendo sempre più buio. Il cielo sembra essersi improvvisamente oscurato, come se si fosse adombrato per qualcosa, o qualcuno. Resto in attesa, aspettando un terzo bussare.

    "TOC... TOC..."

    AVANTI!

    Ordino in tono perentorio. Stufo, osservo la porta.

    E' sempre stata nera?!

    Mi domando tra me e me, conscio di conoscere già la risposta, mentre la porta sia apre lentamente, quasi se una strana corrente la stessa spingendo. Ed uno strano soffio, proveniente dal corridoio oscuro, arriva fino a dove mi trovo, provocandomi un leggero brivido sulla schiena. Vado avanti, nonostante ora sia in allarme. Avvicinandomi alla porta mi accorgo come il soffio aumenti, udendo anche uno strano verso. Una sorta di rantolio. Giunto sulla porta cerco di aguzzare la vista, cercando con lo sguardo la fonte di quegli strani rumori. Il buio, purtroppo, ha invaso, oltre che i cieli, anche l'ospedale. La stanza alle mie spalle pian piano si sta oscurando sempre più, come se qualcuno avesse scelto improvvisamente di spegnere la luca che l'illuminava. Resto in attesa, per poi proseguire avanti. Non appena sono ad un paio di passi dallo stipite, alle mie spalle, la porta si chiude con un tonfo.
    Il soffio aumenta, mentre il rantolo è diventato un continuo gorgoglìo.

    Chi c'è?! Se è uno scherzo sappiate che il gioco è bello quando dura poco!

    Esclamo con tono esasperato. Indietreggio, senza però dare le spalle al corridoio, cercando di rientrare in stanza. La porta è chiusa ed un pensiero subito balena nella mia mente: la porta è chiusa dall'interno.

    RRRRROOOOAAAAH!


    Fine prima parte.
     
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    Un grido, forse un ruggito, si diffonde nelle mura del corridoio, finché, improvvisamente, la luce torna seppur soffusa. Di fronte ai miei occhi iniziano a delinearsi i contorni di una figura dagli strani lineamenti. Il mio naso percepisce uno strano odore, come se mi trovassi sotto terra. Non saprei tutt'ora definirne le caratteristiche. Ricordo, però, di aver percepito uno strano senso d'angoscia, ebbi la strana idea di immaginarmi sotto terra. Non morto, badate bene, ma sotto lo strato di terra che abitualmente gli uomini percorrono. Di trovarmi in una sorta di grotta buia ed umida, con qualcosa o qualcuno a governarla.
    La figura comincia a diventare più chiara ai miei occhi, mentre rimane anche lei in attesa. Resto ad osservarne i contorni incuriosito, rabbrividendo mano mano. Tratti bestiali, quasi immondi, cominciano a palesarsi di fronte ai miei occhi. Zampe pelose, con meno dita di un uomo normale. Braccia lunghe e anch'esse pelose, prive di qualsiasi linea morbida e gentile. I contorni della figura trasmettono rabbia e violenza.
    Rimango ad osservare immobile, pietrificato, mentre una luce rossastra inizia a penetrare nel corridoio. Il soffiare aumenta, finché la figura allarga le braccia. Così, un orrore venuto da chissà quale terra ostile si mostra ai miei occhi. Le quattro braccia si agitano minacciose finché riesco finalmente ad osservare l'essere di fronte a me, a pochi metri. Occhi rossi dardeggiano ai lati del volto dell'essere, costituito in gran parte da un'enorme bocca. Il soffio continua, mentre mi accorgo che ai piedi del mostro si è formato un cumulo di bava.

    RRRRROOOOAOAAAH!

    Un altro ruggito che, per la seconda volta, mi terrorizza. La bocca dell'essere si apre, mostrando fauci bestiali costituite da denti enormi ed affilati come rasoi. Apre le mani, rivelando artigli utili e facilitargli il lavoro. So cosa sta per accadere, ma i muscoli non rispondo al cervello. O viceversa? Non so, ma so di essere quasi paralizzato di fronte a quell'orrendo spettacolo. L'essere si prepara a caricare in avanti, pronto a nutrirsi delle mie carni umane. Ma qualcosa scatta in me all'improvviso.

    Non posso di certo farmi ammazzare ora! Devo diventare un cacciatore di taglie no?

    L'umanità mi salva. Mi impedisce di restare a guardare, pronto ad accettare un'inesorabile fine. Il mostro parte all'attacco, mentre mi accorgo d'essere disarmato. L'essere scatta rapidamente, ma rispondo a mia volta con altrettanta rapidità. Un'onda tagliente lo spedisce al tappeto, mi illudo anche d'averlo ucciso. Faccio un passo in avanti, ma l'essere si rianima improvvisamente. Non è ferito. Carica di nuovo, questa volta con maggiore violenza. Sono costretto a venirgli incontro, per poi schivare la carica mortale dell'orrore che si scaglia sulla porta della mia stanza da letto. La porta però sembra essere troppo persino per quell'essere, che viene respinto. Ne approfitto per porre entrambi i palmi in avanti e caricare il chakra. Le mani, vibranti, espellono dai palmi un'onda superiore rispetto alla precedente che, da quella distanza, abbatte il mostro ferendolo ad un braccio.
    Un lamento, ma niente di più.
    L'essere sembra essere pronto a rialzarsi ancora, ma questa volta son'io ad essere pronto. Carico avanti, pronto ad usare il Lariat. L'essere però riesce ad intercettare il colpo, atterrandomi con forza, per poi tentare d'azzannarmi. Con le braccia cerco di tenerlo lontano, a fatica, visto che sotto su questo campo l'essere si trova in enorme vantaggio. Nonostante la ferita ad uno dei quattro arti riesce a tenermi ancorato al pavimento. Con le gambe, perciò, son costretto ad una mossa pratica e quanto mai efficace. Con le zanne a pochi centimetri da me, sferro un colpo di tallone al ginocchio destro del mostro sopra di me, facendogli perdere per un istante l'equilibrio. In quell'istante, spinto dalla follia e dall'adrenalina del momento, ad un pelo dalla bocca dell'essere, sparo l'onda superiore tagliente che lo mette definitivamente al tappeto.
    Il mostro si rovescia al tappeto, dolorante al braccio ed ora anche alla bocca. Si lamenta, conscio di essere oramai alla mia merce. Sputa sangue dall'enorme bocca, forse ferita in maniera mortale.
    Mi rialzo, allontanandomi dalla carcassa dolorante e lamentosa del mio avversario, pronto ad infliggergli il colpo finale.

    Complimenti....

    Esclama una voce alle mi spalle.
    C'è una seconda figura a quanto pare nel corridoio. Questa volta i suoi contorni mi son subito chiari e ben delineati. E' un essere seduto a terra, a gambe incrociate, ad occhi chiusi. O meglio, vi sono, dove in un uomo normale dovrebbero esserci degli occhi, quelle che hanno tutta l'aria di sembrare delle palpebre. Osservo la figura in attesa, mentre rabbrividisco per la terza volta nel giro di pochi minuti. La figura è nuda, ma la pelle che la ricopre non è la pelle d'un uomo normale. Segnata dal tempo è tutta una serie di grinze, piaghe, e fori. Il colore scuro della creatura, inoltre, risalta proprio le piaghi e i buchi sul corpo di essa, mostrando una sostanza gelatinosa all'interno del corpo, sotto la pelle. L'addome, inoltre, presenta un foro più grande dove noto la presenza di un teschio umano. Questo dettaglio mi mette in guardia ulteriormente, pronto di nuovo a dare battaglia. La creatura a terra non emette più alcun suono, dev'essere svenuta od anche morta.

    Non credevo che un altro uomo, oltre me, sarebbe giunto fin qui.. Perché non ti siedi un secondo, Geralt Aizawa? Credo che tu abbia bisogno di qualche chiarimento. Aspetta però, prima ammazza quell'affare, non vorrei che interrompesse la nostra chiacchierata.

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    Resto per un attimo a metà tra lo scosso e l'impaurito. Un'altra di quelle strane creature si è rivelata ai miei occhi ma lo ha fatto, questa volta, con la parola e non con la violenza. Sembra pacifica quest'ultima, in una posa piuttosto emblematica che, sinceramente, mi rassicura. Non sembra mostrare alcun tipo d'ostilità. La paura resta, però, nell'osservare una tale aberrazione della natura.

    C-C-o-sa sei?

    La mia voce purtroppo è tutt'altro che rilassata e non dissimula quelle che sono le mie emozioni ed il mio stato d'allerta. Domando in modo piuttosto maleducato, forse, ma la domanda sembra esser fuoriuscita dalla mia bocca senza darmi la possibilità di impedirglielo. Resto in attesa, mentre la figura respira profondamente.

    Prima il Due-Bocche...


    Sussurra, indicandomi il mio precedente avversario. La creatura chiamata "Due-Bocche" sembra essersi ripresa un po' dall'ultimo colpo ed, addirittura, sembra cercare di tornare in piedi. Mi avvicino al nemico, puntandogli entrambi i palmi in pieno volto. L'essere resta immobile, conscio di essere al capolinea. Il suo soffio mi puntella il viso per l'ultima volta.

    Bene, ora veniamo a noi! Chi sei e cosa sei? Dove ci troviamo?

    La morte dell'altro mostro sembra aver giovato al mio spirito ed alla mia lingua.

    Calma Geralt, un pezzetto per volta. Io sono un uomo come te, comunque.

    Pausa. Resto ad osservarlo meglio, completamente inorridito questa volta. Come può essere un orrore tale un uomo come me? Mi osservo le mani, mi tasto il volto, i capelli, come se fossi mutato anch'io in qualcosa di più feroce e mostruoso. Fortunatamente ho tutto al posto giusto.

    O meglio lo ero... Adesso sono una creatura di questo luogo. Il RE di questo luogo mi ha assegnato a questo corridoio insieme al Due-Bocche che hai conosciuto. La creatura in questione era il mio guardiano.

    Guardiano?!

    Già...

    Borbotta, un'espressione infastidita in volto.

    Dopo aver cercato di fuggire da questo luogo, il RE mi ha confinato in questo corridoio con quell'immondo essere a far la guardia affinché non me ne andassi in giro per le stanze dell'edificio. Quando, come te, tentai di andarmene da qui, procurai al RE qualche grattacapo di troppo. Anziché uccidermi, il mio SIGNORE mi ha permesso di restare in vita, vegliando su questo corridoio che, come puoi vedere, ha ben tre sentieri da percorrere. Una è la stanza da dove provieni tu e queste due porte, una alla mia destra ed un'altra alla mia sinistra, rappresentano due vie per arrivare ai piani più in basso dell'edificio. Purtroppo però negli anni ho cominciato a venir contaminato dal male e dall'orrore che rappresenta questo posto, trasformandomi in questa terribile creatura. Non tornerò mai più ad essere un uomo, credo. Ma tu... TU HAI UNA POSSIBILITÁ!

    Fuggire? RE? Vie?! Ma dove diavolo sono capitato?!

    Aspetta scusami, vai piano per favore. Dove ci troviamo? Ancora non l'ho capito! E "Due-Bocche" cosa diavolo è? Io ero in ospedale, pronto ad andarmene a casa mia. Non possiamo chiedere aiuto ai Samurai miei colleghi? Loro ci tirerebbero fuori da qui in un baleno.

    Ahahahahah ma sei veramente un illuso! Pensi di essere nel TUO mondo?! Quest'edificio rappresenta la porta collega il tuo mondo all'Altrove.

    L'Altrove? E cosa diavolo sarebbe?

    L'Altrove è un mondo terribile. L'oscurità del mondo che conosci, il male che monta negli individui del tuo mondo, del mio vecchio mondo, proviene dall'Altrove. L'Altrove è paura, oscurità e magia. L'Altrove è l'ignoto che divora ogni cosa. E' caos, violenza e morte. E Due-Bocche proviene da lì.

    Mi staresti dicendo che ci troviamo in una zona di confine tra il mondo reale ed un mondo demoniaco? Non è possibile questa cosa.

    Cosa credi che fosse quel soffio? E quel puzzo immondo? E' l'odore delle creature più ancestrali dell'Altrove. Hai una prova, anzi due, davanti ai tuoi occhi, Geralt Aizawa. Il male esiste e quell'essere che tu hai ucciso è soltanto un piccolo emissario del male. Il RE è un sottoposto dell'Altrove e gestisce questo posto. Umani troppo ambiziosi cercarono di attingere dall'Altrove il potere per assoggettare il tuo mondo e così, l'Altrove che padroni non ne ha, ha generato questo luogo.

    Ma cosa ci faccio qui proprio io? Non ho mai cercato di raggiungere un posto del genere!

    A questa domanda non so rispondere.

    Conclude l'essere.

    Ma non avere la presunzione di pensare di essere qui per tua scelta. L'Altrove ed il RE non sono entità comprensibili da noi mortali. Non sono umanamente avvicinabili. Non provare a comprenderli. Ne usciresti cambiato, distrutto.

    E cosa dovrei fare?

    Va a avanti. Più di quanto abbia fatto io. Raggiungi il RE e spera d'andartene da qui prima che sia troppo tardi. Le porte al mio fianco... Scegline una.

    Un forte dolore alla fronte inizia a confondermi i sensi dell'orientamento e della vista. Troppe, troppe informazioni, interessanti quanto tremende, mi stanno debilitando la mente. Confuso ed annebbiato tiro su col naso, per poi fare un bel respiro. Le ginocchia mia tremano e noto, dopo qualche secondo ancora di confusione, che la fronte mi suda in modo esagerato. Resto lì, incerto sul da farsi, per poi avvicinarmi alla porta alla sinistra dell'essere.

    Non mi hai detto il tuo nome..

    Non lo ricordo più.

    Detto questo volto il capo verso la porta allungando la mano per spingerla.
    L'odore dell'Altrove si propaga non appena giungo vicino allo stipite. Percepisco una brutta presenza al di là della porta, ma non so cosa aspettarmi. Non so cosa aspettarmi da un posto simile. Vado avanti, sperando prima o poi di svegliarmi da quest'incubo.


    Non mi sono ammattito. So che cozza con l'ambientazione di Naruto, ma ha tutto una spiegazione. Non vi preoccupate, fatemi andare avanti, al massimo poi mi revocate l'exp quando ho finito tutto.
    Chi me la valuta può farmi il favore di dirmi se per com'è scritta riesce a trasmettere un minimo d'ansia o soggezione? Grazie in anticipo!!

    Aspetto l'exp e continuerò al rientro dalle vacanze.
     
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    Ti voglio dare fiducia perchè so che sai quali sono i limiti del GDR e tutto il resto. Per come è strutturato questo incipit potrebbe uscire fuori una bella storia per il tuo pg sperando che non sia nulla di totalmente insensato, in quel caso mi dispiace ma dovrò revocarti l'exp.
    Ansia non me ne ha trasmessa più di tanto, ma questo dipende dal fatto che stavo ascoltando musica completamente opposta, soggezzione di Geralt si.

    Ti do 46 Exp per questa prima parte.

    Mi raccomando per il proseguimento, ti sto dando fiducia visto che presumo manchino altre due parti prima della conclusione.

    Edit: visto che non so dove vuoi andare a parare, perchè giustamente la PQ è nella tua testa, potrai fare richiesta per aggiungerti l'exp solamente quando la pq sarà ultimata. Intanto questa prima parte rimane valutata, nel caso ci fossero altre due parti te le valuterò quando entrambe saranno concluse.
    Credo tu possa capire il motivo di questa mia decisione.
     
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    va benissimo! Penso proprio che si possa fare, ma siccome gioca molto sul mistero non posso spiegare il perché! É da tanto che non ero così ispirato e pieno d'idee per una p.q. da più parti. Anni!
     
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    Puoi richiedere l'aggiunta dell'exp dato che mi hai spiegato le dinamiche della tua Pq. Per me non ci sono problemi, puoi andare in pace :hat:
     
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5 replies since 21/7/2018, 15:46   137 views
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