Accademia Ryuga Senju

x The_Dragon

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    Colui che è e si spera sarà

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    Giro era seduto con lo sguardo perso nel vuoto e due grandi occhiaie, aveva dormito solo due ore quella notte per colpa di una maledetta zanzara che non era riuscito in nessun modo ad uccidere, non comprendeva perché quei dannati insetti continuassero a perseguitarlo, soprattutto data la stagione non ancora così torrida, in estate che cosa gli avrebbero fatto? Sbuffò e poi fece un lungo respiro, passandosi entrambi le mani sotto gli occhiali per cercare di darsi un svegliata, quel giorno non era come gli altri e non si poteva permettere di essere disattento o distante, lo doveva almeno ai suoi studenti...
    Già, il nostro Giro infatti era un Chunin che negli ultimi due anni aveva abbracciato la causa dell'insegnamento a Kiri, quello che veniva dai più definito il più florido villaggio del Continente, certo non era un lavoro facile, ma per uno come lui sempre pronto ad per aiutare gli altri e discretamente abile con i bambini quella professione riservava non poche soddisfazioni e quella raggiante mattina con un caldo sole ad abbracciare tutti i passanti era proprio uno di quei momenti, i suoi pupilli infatti avrebbe dovuto partecipare alla loro prima vera prova per diventare dei ninja, il temutissimo esame Genin! Tanto il sensei aveva preparato i suoi studenti, cercando di dargli tutti gli strumenti necessari affinché potessero saltare questo non semplice scalino, sarebbero riusciti in tale impresa? Giro, che nel frattempo aveva cominciato, tra uno sbadiglio e l'altro, a dirigersi verso l'aula 4T, lo sperava tantissimo, vedere la gioia dei suoi studenti quando gli consegnava il coprifronte era qualcosa di impagabile, bilanciata solo dalla tristezza che compariva sui loro volti quando non passavano l'esame, del resto per quanto gli dispiacesse non poteva fare passare tutti, magari non potevano lì per lì vederlo ma lo faceva per il loro bene.
    Per non perdersi troppo nei suoi pensieri, il sensei decise di velocizzare il passo, arrivò davanti alla stanza prescelta e senza troppi indugi spalancò la porta:

    "Buongiorno a tutti ragazzi!"

    Gli studenti, che fino a quel momento si erano dedicati a parlare, ridere e scherzare tra loro si ammutolirono, rispondendo subito al loro maestro e rimettendosi al loro posto; Giro posò la borsa che teneva a tracolla vicino alla cattedra, ma invece di sedersi dietro la cattedra decise di appoggiarcisi sopra per poter guardare meglio i suoi alunni:

    "Bene ragazzi...ci siamo no? Il tanto temuto giorno è arrivato...oggi avrete la possibilità di fare qualcosa di più di indossare un coprifronte, oggi voi avrete la possibilità di entrare in una grande famiglia che è il villaggio di Kiri, avrete la possibilità di aiutarla, di difenderla e di combattere per lei, siete pronti?"

    Quell'ultima domanda, purtroppo per quei ragazzi, era retorica, infatti dopo una breve pausa, Giro indicò a sorpresa uno dei suoi ragazzi che era seduto al suo banco:

    "Ryuga, sarai tu ad aprire le danze, non essere teso, alzati in piedi, rispondi alle domande in modo sincero e che tu credi corretto e andrà bene..."

    Il sensei attese che il giovane facesse ciò che gli aveva chiesto, prima di continuare con un tono calmo ed il sorriso sulle labbra:

    "Bene...adesso dimmi, perché vuoi diventare un ninja? Cosa ti spinge quali sono le motivazioni che ti spronano a seguire questo percorso?"

    The_Dragon Bene, ecco a te la tua accademia! Come primo post vorrei che mi descrivessi al meglio il tuo personaggio, hai carta bianca su quello che gli accade prima di entrare in quell'aula, fammi conoscere tutte le sue sfaccettature fisiche e psicologiche, presentamelo al meglio e come vuoi, facendo attenzione a descrivermi anche tutto il resto( non ho volutamente descritto il sensei, per farti capire), fattp ciò rispondi al maestro, per qualsiasi dubbio o altro sono a disposizione tramite mp :rosa:
     
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    Ryuga Senju

    Era un giorno stranamente caldo e soleggiato, stranamente perché li a Kiri non vi erano facilmente giorni come quello. Forse tal tempo era un segno positivo per l’evento che di li a poco avrebbe coinvolto il giovane Ryuga rendendolo, probabilmente e finalmente, un ninja.
    Non gli era mai importato essere un ninja, quello status lo aveva sempre considerato brutto, perché reputava che fosse stato quello il motivo per cui avevano dovuto lasciare Konoha quando lui era piccolo, costringendo i suoi genitori a migrare verso quel nuovo paese. Vero che ora considerava Kiri casa sua e che non si ricordava praticamente nulla della sua precedente casa, ma comunque la cosa lo aveva colpito nel profondo a tal punto che non voleva essere un ninja.
    Le cose però era cambiate negli ultimi anni, infatti i suoi genitori lo costrinsero letteralmente a iscriversi e ad andare a scuola, cosa che li fece odiare quel posto fin dal primo giorno e lo fece chiudere ulteriormente in se stesso, però nel corso degli anni scolastici la sua idea anti-ninja era bellamente sparita e, senza quasi accorgersene, si innamorò di quel mondo di shinobi.
    Ryuga mise la mano davanti agli occhi per proteggersi da un fascio di luce che guarda caso gli arrivava diritto in viso penetrando dalla tapparella della finestra. Si stropicciò gli occhi e, stiracchiandosi, si alzò dal letto.
    Una volta sceso in cucina per fare colazione si accorse, dopo qualche secondo, di che giorno fosse, stampato sul calendario vi era una enorme croce rossa proprio su quel giorno, tale croce stava ad indicare una cosa importantissima per Ryuga, il giorno dell’esame per diventare Genin.
    Erano giorni ormai che non vedeva l’ora di farlo, si era preparato al meglio per poterlo superare, voleva a tutti i costi diventare un ninja e quello era il primo passo che gli avrebbe aperto la strada per quel nuovo mondo.
    Fece colazione in fretta e furia, corse a cambiarsi e, stando attento a non dimenticare nulla, corse giù per le scale e via fuori per la strada veloce come il vento verso l’accademia dove avrebbe dovuto sostenere l’esame.
    C’era una cosa però che gli dispiaceva, i suoi genitori, quella mattina purtroppo erano in missione per conto del Kage e non erano li a fargli gli auguri per la sua di missione.
    Ryuga cercò di scacciare quei pensieri via dalla sua mente e cercò di non pensare ad altro se non all’esame e a come superarlo.


    ”Chissà come andrà… dai che ce la facciamo! Non mi ferma nessuno!”

    Raggiunta l’accademia corse nella sua aula, la 4T, dove trovò già gran parte dei suoi compagni.
    Si guardò attorno e vide il suo migliore amico Sokka, che si stava sbracciando per salutarlo, manco fossero sugli spalti di una arena, ma lui era fatto così e ormai Ryuga non gli dava più peso, lo accettava così com’era. Si sedette vicino a lui e subito iniziarono a chiacchierare parlando dell’esame che di li a poco dovevano sostenere. Sokka era un fascio di nervi e poco ci mancava che svenisse per via dell’ansia che lo stava sopraffacendo. Ryuga invece era molto tranquillo, non era tipo da farsi prendere dell’agitazione, anzi era stranamente sempre calmo nei momenti di crisi, questo era il suo punto di forza, per di più aveva una mente molto logica e questo essere calmo lo aiutava a ragionare velocemente in quel tipo di momenti, dandogli così la possibilità di risolvere facilmente le situazione di crisi.
    I due si persero letteralmente in chiacchiere, a tal punto che non sentirono la porta della classe aprirsi, ma si accorsero che il loro maestro era entrato nell’aula solamente quando questo parlò rivolgendosi alla classe. Subito i due si girarono di scatto ricambiando formalmente il saluto al maestro.
    Giro, così si chiamava il maestro di Ryuga, non era un tipo strano, anzi tutt’altro, a prima vista poteva sembrare un nerd, un secchione, con quei suoi occhiali e la sua espressione intelligente, ma conoscendolo meglio si poteva vedere il buon e bravo professore che si stagliava sotto la scorza. E’ vero si a prima vista poteva sembrare un nerd e… lo era. Però era una brava persona e si vedeva che ci teneva a loro, aveva fatto letteralmente di tutto pur di farli arrivare preparati a quel giorno e ora era li davanti a loro, pronto ad iniziare quella giostra assieme a loro.
    Fece un breve discorso sull’essere ninja, sul villaggio paragonandolo ad una famiglia e sul difenderlo.
    Ryuga aveva un concetto diverso di famiglia e non lo associava minimamente al villaggio, perché sennò se lo avesse fatto avrebbe voluto radere al suolo tal posto, perché in quel momento non provava altro che rabbia nei confronti della sua famiglia, ma non a tal punto da fargli del male. Lui non riusciva proprio a vedere il villaggio come una famiglia, ma le persone che lo abitavano erano per lui molto di più, quel luogo era comunque casa sua e lo avrebbe sempre protetto.
    Ed ecco che l’esame iniziò, guarda caso con chi? Proprio lui. Infatti il maestro finito il discorsetto dette il via alle danze e alzato il braccio indicò proprio il qui presente Ryuga Senju invitandolo ad aprire tali danze.
    Ryuga si alzò come gli aveva chiesto il maestro e si apprestò a rispondere alle domande che gli pose.


    ”Ecco ti pareva proprio con me dovevano iniziare! Vabbè…”

    -Ecco maestro, non mi ha fatto una domanda semplice, posso risponderle dicendo che inizialmente non mi importava diventare un ninja, quindi quello che mi ha spinto a frequentare questa accademia e di conseguenza a diventare un ninja sono stati i miei genitori. Loro volevano che io seguissi le loro orme, soprattutto mio padre, quindi mi hanno letteralmente trascinato qui. Ora però le cose sono cambiate e lo è anche il mio modo di vedere il mondo dei ninja. Reputo questo villaggio la mia nuova casa, ho imparato fin da piccolo ad amare questo luogo e non voglio che gli succeda nulla, soprattutto alle persone che lo abitano, per cui ho deciso di intraprendere questo cammino non per i miei genitori ma per il villaggio, ma anche per me stesso, perché sento che questa via che sto percorrendo mi farà trovare il mio vero posto nel mondo. Ecco questo è il succo, spero le vada bene come risposta.

    Ryuga si zittì, aveva parlato più di quello che avrebbe voluto, non era tipo così loquace ed aprire così se stesso agli altri era un enorme passo avanti per lui e di contro un enorme sforzo, ma ora era in ballo e doveva ballare. Si strinse le mani fra loro incrociando le dita, come a fare il sigillo del serpente solo che era capovolto, cioè all’ingiù, e con le braccia rilassate poste lungo il corpo davanti a se, con le mani ad altezza del bacino. Quel simbolo, non sapeva perché, ma lo aiutava a calmarsi e gli permetteva come avevamo detto prima di non farsi sopraffare dalle emozioni in queste situazioni non semplici.
    Ora aspettava che fosse il sensei a parlare e a continuare quell’esame.


    spero che così vada bene ^^ se non va bene dimmi pure che sistemo ;)
     
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    Il sensei ascoltò le parole del giovane mantenendo sul volto quel tranquillo sorriso che aveva assunto dall'inizio dell'esame, osservò il ragazzo mentre cercava di tirare fuori quello che aveva dentro, una cosa decisamente non facile già normalmente, figuriamoci poi davanti ad altre venti persone e in un momento del genere! Ma Ryuga non esitò, si mostrò saldo sulle sue convinzioni e disse le cose tutte d'un fiato al sensei che al termine di quel breve monologo annuì leggermente facendosi per un istante serio in volto:

    "Mmm... l'essere un ninja per te quindi è una sorta di viaggio dentro te stesso, oltre che nel vasto mondo che ci circonda...va bene per il momento può bastare..."

    Giro terminò il discordo riacquisendo il suo proverbiale sorriso, poi si spostò lentamente verso il lato dell'aula opposto alla porta d'ingresso e si appoggiò al muro a braccia conserte:

    "Perfetto, adesso viene il bello: parlami delle tre tecniche accademiche, quali sono, cosa fanno ed i sigilli che le compongono, poi scegline una ed eseguila, prenditi tutto il tempo che ti serve perché la voglio fatta bene"

    Il momento della verità era arrivato, quella che ad una prima impressione poteva sembrare una banale domanda a piacere era in realtà molto complessa, oltre infatti al dover dimostrare una profonda conoscenza della teoria, l'interrogato doveva anche scegliere consapevolmente quella che sarebbe probabilmente stata la tecnica che sapeva eseguire meglio, perciò un errore anche minimo avrebbe dato a Giro tutti i dati che gli servivano per valutarlo; a dir la Giro non era particolarmente preoccupato per Ryuga, l'aveva seguito per anni e sapeva bene cosa il giovane fosse in grado di fare, era certo che se il ragazzo fosse riuscito a non farsi prendere dall'ansia e dalla paura sarebbe riuscito a raggiungere il suo obiettivo con ottimi risultati, ad ogni modo a lui non restava altro da fare che aspettare e vedere se i suoi insegnamenti avevano dato buoni risultati.

    Good ti sei mosso bene, ora si passa al piatto forte, rispondi alla domanda di teoria e poi passa subito alla pratica, fai attenzione all'esecuzione della tecnica e descrivila a dovere, non essere autoconclusivo ma utilizza invece tempi di dubbio per comunicare l'interesse nell'utilizzarla e soprattutto fammi uno specchietto finale dove metti la scheda in link, i consumi e la tecnica utilizzata, a seguito di quello che scriverai deciderò se la tua azione riuscirà o meno, a te :rosa:
     
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    Ryuga Senju

    La risposta di Ryuga strappò un sorriso al maestro, poco gli importò al giovane, non era tipo da smancerie, ma comunque da esso capì di aver dato una buona risposta.
    Le parole che seguivano convinsero il giovane di questo, il maestro sintetizzò il discorso in una maniera talmente semplice che fece pensare a Ryuga


    ”Bastava così poco?...”

    Ora però veniva il bello, l’esame vero e proprio iniziò. Il Sensei si spostò verso il muro dell’aula nella parte opposta a quella della porta, invitando il giovane a farsi avanti e lo interrogò sulle tre tecniche ninja che avrebbero dovuto imparare ad usare in accademia.
    Stavolta fu Ryuga a sorridere, questo era il suo forte, sapere a menadito la teoria.
    Per cui si schiarì la voce e rispose.


    - Ecco iniziamo col dire che le tecniche di cui andrò a parlare sono nello specifico tre, la Tecnica della sostituzione, la tecnica della trasformazione e in fine quella della moltiplicazione.
    Queste sono le tre tecniche ninja che abbiamo imparato qui a scuola, ognuna si caratterizza e diversifica dall’altra.
    La tecnica della sostituzione permette a chi ne fa uso per l’appunto di sostituirsi tramite sottili fili di chakra con un qualsiasi oggetto nelle vicinanze, tale sostituzione viene celata da una piccola ma semplice illusione magica. L’oggetto deve possedere la giusta dimensione, non è possibile farlo con oggetti piccoli. I sigilli per attuare questa tecnica sono Pecora, Cinghiale, Bue, Cane, Serpente.
    La seconda tecnica invece è quella della trasformazione, che consiste nel permettere all’utilizzatore di assumere le sembianze di un’altra persona, animale o oggetto. Attualmente è la più difficile da usare per noi studenti perché richiede un ottimo controllo del chakra, per di più appena si viene toccati la tecnica sparisce. Invece i sigilli per attuare questa di tecnica sono Cane, Cinghiale, Pecora.
    L’ultima invece è la tecnica della moltiplicazione, tecnica molto interessante che permette di creare delle copie illusorie di se stessi che fungono da diversivo per confondere l’avversario. Queste copie essendo illusioni non possono danneggiare il nemico perché non possono attaccare ne tanto meno difendere più di tanto il creatore perché appena vengono colpite spariscono. Devo dire che tra le tre è quella che preferisco per cui scelgo di mostrarle questa. I sigilli per questa invece sono Pecora, Serpente, Tigre.


    Detto questo si portò al centro dello spazio tra i banchi e la cattedra, pronto a dar dimostrazione della sua bravura, o almeno questo sperava.
    Inspirò ed espirò tranquillamente cercando di concentrarsi e richiamò a se le sue energie, il suo chakra. Aveva fatto quella tecnica tante volte, ma il farlo davanti a tutta la classe e ad un esame non era affatto semplice. Per cui cercò di isolarsi nella sua mente così da riuscire a non farsi distrarre da nulla.
    Portò lentamente le mani davanti a se e con una calma e una precisione fuori dal comune iniziò lentamente a comporre i tre sigilli che avrebbero dato vita a quella sua “clonazione”.
    Pecora... Serpente... Tigre... Uno dopo l’altro.
    Poi lasciò fluire il chakra, chiuse gli occhi un attimo e partì in quarta con la tecnica cercando di creare quante più copie di se poteva. Il suo massimo fino a quel momento era stato 5 per cui quel numero avrebbe fatto nulla di più nulla di meno. Sperava veramente di riuscire ad eseguire quella tecnica, ne valeva della sua promozione a Genin, ci teneva troppo. Cercò con tutto se stesso di eseguire la tecnica nel migliore dei modi senza sbavature. Ora non aveva altre scuse doveva farcela, per cui si buttò.


    Ryuga Senju

    Azioni: Uso della tecnica Moltiplicazione del corpo (-5) per creare 5 copie illusorie di se stesso.

    Statistiche
    Controllo del Chakra 30/250
    Potenza Magica 10/250
    Forza Fisica 10/250
    Ninjutsu 20/250
    Agilità 10/250
    Taijutsu 10/250
    Resistenza 10/100
    Genjutsu --/250
    Stamina 10/100

    Consumo
    Stamina: 100-5=95
     
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    Cosa accadeva quando si univa la teoria alla pratica? Beh la risposta era cinque cloni perfetti! Dopo aver ripetuto quasi come stesse leggendo il testo di un libro, Ryuga riuscì ad eseguire alla perfezione la richiesta del maestro, sia la quantità di chakra utilizzato infatti che i sigilli risultavano corretti, tutti dettagli che portarono alla comparsa di una nuvola di fumo che fece da sipario per altri cinque giovani Senju, tutti uguali all'originale:

    "Bene...molto bene! Vedete ragazzi è così che si esegue una tecnica della moltiplicazione!"

    Giro era entusiasta della performance del suo studente, con il sorriso sulle labbra si avvicinò ai cloni per controllarli minuziosamente, era una pura formalità dato che si era fin da subito reso conto della loro completezza; senza aggiungere altro il sensei scavalcò quel muro di copie illusorio e si piegò per prendere dentro la sua borsa qualcosa, nessuno dei presenti poteva vedere cosa stesse tirando fuori, visto che di fatto era coperto dalla scrivania, in quei secondi la tensione era palpabile, quasi sicuramente Ryuga, come anche i suoi compagni, si stava domandando se quello che aveva fatto bastasse per il superamento dell'esame:

    "Non penso ci sia altro da aggiungere no?"

    Il maestro raddrizzò la schiena e con un rapido movimento della mano destra tirò verso il vero Senju una piccola placca di acciaio unita ad un piccolo lembo di stoffa che portava inciso sopra il simbolo di Kiri:

    "Congratulazioni Ryuga, da oggi sei un Genin di Kiri! Ora vai e rendi fiero il tuo villaggio come hai reso fiero me!"

    Giro completò le sue parole con l'accenno di un piccolo inchinò, un saluto quasi formale che rendeva però solenne il momento, da quel momento in poi quel ragazzo era un ninja a tutti gli effetti e come tale andava salutato, probabilmente se avesse avuto più tempo si sarebbe fermato a fare un bel discorso sull'importanza di quel riconoscimento, ma alla gli altri studenti stavano aspettando il loro turno e Ryuga...
    Beh era difficile pensare che non si sarebbe fiondato fuori dall'aula a festeggiare.

    Congratulazioni sei ufficialmente un Genin! Hai scritto tutto bene ed usato i tempo giusti, l'unico appunto che ti posso fare riguardo lo schemino, bada bene non hai sbagliato nulla sono solo dei consigli sulla forma:
    -Non ti preoccupare di mettere le stat, quelle le va a vedere il master dell'evento
    -Non serve descrivere anche nello specchietto l'azione che fai, ti basta anche solo scrivere il nome della tecnica
    o dell'attacco e basta, è nel post che si deve capire come usi tale mossa
    Questo è quanto, adesso fammi il post finale e poi ti do l'exp e le cose che ottieni con il passaggio di grado :)
     
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    Ryuga Senju

    La tecnica funzionò perfettamente, attorno a se poté vedere cinque copie identiche di lui che lo imitavano alla perfette. Il professore le esaminò attentamente senza tralasciare nulla, con fare soddisfatto dopo aver elogiato il giovane davanti a tutta la classe.
    Ryuga sapeva di essere portato per le arti magiche ma questo elogio gli procurò una tale gioia che si sentì soddisfatto di se.
    Dopo aver esaminato le copie il professore andò alla cattedra cercando qualcosa dietro la sua borsa, all’unisono Ryuga e le sue copie si alzarono in punta dei piedi e cercarono di sbirciare oltre la spalla del Sensei ma non videro nulla, era completamente coperto da lui.
    Ritornarono al loro posto nell’esatto momento in cui il Sensei si girava.
    Ryuga prese al volo qualcosa che il Sensei gli lanciò, puntando a colpo sicuro sull’originale.
    Il nano ora il giovane Genin stringeva il suo coprifronte. Finalmente era un ninja.
    Ryuga rispose al lieve inchino del professore con un altro inchino.
    Era contentissimo.


    - Grazie mille sensei! È un onore per me!

    Ryuga si legò il coprifronte al collo, poi si congedò e andò di corsa fuori dall’aula.
    Una volta uscito si lasciò andare all’entusiasmo e corse a festeggiare.
     
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    Bene, ti puoi prendere 33 exp, in più hai tutti i bonus per il passaggio di grado, che sono:

    - Aggiunta gratuita dell'abilita "Concentrazione del Chakra"
    - 60 punti parametrici da smistare nelle tue stat come meglio credi
    - Aggiunta gratuita di un borsello e di un taschino porta armi
    - Aggiunta gratuita delle 3 tecniche accademiche e di 3 tecniche lvl D a tua scelta
    - Aggiunta gratuita del coprifronte di Kiri che potrai disporre sul tuo corpo come vorrai

    Spero che l'accademia ti sia piaciuta, buona role :hat:
     
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