È ancora presto per tornare a casa

x tisy

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    Non conosci bene una persona finché non ci combatti. (Seraph, Matrix Reloaded)


    Di ritorno dalla mia prima missione ero carico come una molla, ripensavo ai momenti da poco passati e mimavo con la lancia le azioni che avevo effettuato poche ore prima, come un bambino che ha appena imparato a fare qualcosa che gli piace e non si stanca mai di ripetere un esercizio. La mia immaginazione continuava a ricreare quelle rocce gigantesche ed io continuavo a distruggerle e a schivarle, muovendomi sulla roccia del percorso che stavo calcando come un folle in preda a un qualche delirio.

    Uh-wa! Wattaaa!

    Ero stato bravo, avevo mantenuto il giusto sangue freddo e al momento delle scelte decisive avevo preso le decisioni corrette. Ero felice, felice di aver salvato il signor Gino, che senza l’aiuto mio e dei miei compagni probabilmente non l’avrebbe scampata, e felice di poter tornare a casa con un successo. Questi pensieri mi rendevano felice, saltellavo qua e la come un coniglio alla prima giornata di primavera dopo un lungo inverno. Ma ecco che d’un tratto sentii qualcuno alle mie spalle chiamarmi.

    Ehi Atshushi, mitico! Anche tu per questa strada? ... Forte!

    Era il genin di Kiri con cui avevo appena combattuto in missione. Il ragazzo un po’ pallido proveniente dal paese dell’acqua era stato fondamentale nella riuscita delle nostre azioni, egli aveva tratto in salvo Gino permettendomi di mettermi in salvo quando la situazione si era complicata eccessivamente. Trai due con cui avevo collaborato era anche quello che avevo meno visto in azione. Egli infatti aveva agito lontano da me, e mentre ero riuscito a vedere le capacità del ninja che mi affiancava, i suoi poteri mi erano completamente sconosciuti. Mi sarebbe piaciuto saperne qualcosa di più, e visto che oramai ci potevamo considerare “amici”, sapevo che le cose non si sarebbero messe male in nessun caso. Perciò glielo chiesi.

    Sono ancora carico dalla missione! Che ne dici di un allenamento tra me e te? Ho ancora voglia di azione!
     
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    Atshushi Nasushimo


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    I
    Atshushi prima di fare ritorno a casa a Kiri doveva passare per la locanda nella quale aveva pernottato dopo essere sbarcato per recuperare lo zaino che aveva lasciato lì.
    Si era separato dai ragazzi con i quali aveva completato la sua prima missione in terra straniera. Una missione adatta a genin inesperti, ma divenuta improvvisamente rischiosa a causa della furia naturale degli elementi che avevano messo in concreto rischio la vita del Signor Gino, il loro datore di lavoro. Il genin di Kiri era felice per essere riuscito a salvare l'anziano signore, dimostrando ai presenti di essere una persona meritevole di portare il coprifronte.
    A Kumo faceva di nuovo caldo, ma il calore non lo infastidiva, anzi. Dopo ciò che aveva appena passato, non avrebbe più voluto vedere una nuvola in cielo. Tuttavia, sapeva che con ogni probabilità a Kiri avrebbe trovato o nebbia o pioggia.
    "Non vedo l'ora di raccontare a mia madre di questa missione."
    Camminava a passo spedito, assorto nei proprio pensieri.
    "Mi piacerebbe avere qualcosa che mi ricordi questa missione. Ma anzi! Voglio comprare un simbolo di questa terra da portare a casa!
    Atshushi mentre pianificava il suo ritorno a casa, ignorava gli altri viaggiatori con i quali condivideva la strada di terra polverosa.
    "Mi piacerebbe tanto raccontare a mia fratello di tutto ciò. Se solo potessi..."
    Stava diventando malinconico, ma non voleva perdere l'euforico compiacimento per la missione compiuta, per quanto non dimostrasse affatto di esserlo. Ma gli stati d'animo sono come il cielo: puo' chiaro e sereno o scuro e turbolento, ma non lo si puo' piegare alla propria volontà. E quella missione glielo aveva appena insegnato.
    -Ehi Atshushi, mitico! Anche tu per questa strada? ... Forte!-
    Una voce familiare lo costrinse a guardarsi attorno e tra i volti sconosciuti dei viandanti riconobbe il guerriero delle terre dell'Ovest. Lo individuò per il suo abbigliamento così insolito che serviva a nascondere i suoi tratti somatici, ma, in realtà, lo rendeva ancora più vistoso.
    Lo guardò negli occhi incorniciati dal velo che gli copriva la bronzea pelle del volto e lo salutò a sua volta.
    -Ciao Azibo! Mi fa piacere incontrati di nuovo.- Gli sorrise spontaneamente. Non gli dispiaceva la compagnia di un suo parigrado, ammesso che potesse definirlo così-
    Azibo sembrava su di giri e saltellava da una parte all'altra della strada.
    -Sono ancora carico dalla missione! Che ne dici di un allenamento tra me e te? Ho ancora voglia di azione!-
    Confermò la sua euforia dicendo ad Atshushi, senza giri di parole, di voler scaricare l'adrenalina in uno scontro amichevole. E perchè rifiutare? Il genin dal viso pallido aveva sperato di dover combattere nel corso della missione per poter testare le sue capacità, a cui non aveva mai potuto dare un metro. Non ancora.
    -Ci sto!-
    Si guardò intorno osservando i passanti con una smorfia dubbiosa.
    -Magari è meglio se ci allontaniamo dalla strada.-
    Disse.
    -Dovremmo trovare un posto isolato dove non daremmo fastidio a nessuno.[-/color]
    Suggerì.




    Scheda
    [color=red]Riepilogo:

    Status Atshushi:
    Resistenza: 100
    Stamina: 150
    Note:
     
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    Arbitro io, attacco a Tisy
     
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    Atshushi Nasushimo


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    II
    -Molto bene. Allora scostiamoci dal sentiero.-
    I due ragazzi lasciarono il sentiero polveroso e si addentrarono tra la povera flora del paese del Fulmine, lasciandosi dietro qualche albero e qualche pianta grassa si ritrovarono in una piccola fenditura tra due speroni rocciosi, sufficientemente ampia per diventare il teatro del primo scontro di Atshushi. C'erano alcuni massi e due o tre arbusti spinosi. Per il resto, erano completamente soli, Atshushi ed Azibo.
    -Qui credo che potrebbe andare bene.-
    Osservò Azibo, o meglio, la figura alta e slanciata che apparteneva al suo avversario. La punta acuminata della sua lancia riluceva minacciosa. Un po' a disagio, Atshushi disegnava delle linea con il sandalo sul terreno cercando le parole giuste.
    -Senti, noi non siamo di questo posto. Ehm, quello che voglio dire è che... Sì, qui siamo ancora in mezzo al nulla. Insomma, forse è meglio se evitiamo di ferirci gravemente.-
    Aveva paura di passare per codardo.
    -Non voglio dire che non dobbiamo usare armi affilate, anzi, sarò il primo a lanciare un kunai, ma proporrei una sorta di... come si diceva... primo sangue, ecco. Cosa ne pensi?-
    *
    Era ora di iniziare lo scontro. Atshushi sentiva lo stomaco vuoto e la testa gli girava. Aveva paura di sbagliare. Non ricordava più alcuna tecnica e forse non sapeva neanche più come mettere le mani per eseguire sigilli.
    "Scimmia, toro, cinghiale..."
    Li ripeteva mentalmente, poi passava alle tecniche.
    "Raiton, moltiplicazione, scudo dell'eco..."
    Ed intanto il tempo scorreva. Una folata di vento spazzò il terreno alzando un sottile strato di polvere che si frappose tra i due sfidanti.
    Tentennare non aveva senso e l'ansia stava offuscando i pensieri del genin. Aveva sempre fantasticato su come affrontare un momento del genere ed aveva elaborato le più svariate tattiche nei duelli combattuti all'interno delle pareti inviolabili della propria mente.
    Bastava scegliere uno degli schemi provati e riprovati dalla sua immaginazione nei momenti di noia e metterlo in pratica nel mondo esteriore, quello tangibile popolato da esseri umani con coscienze proprie e distanti da quella di Atshushi.
    Cominciò ad impastare chakra, restando fermo, immobile. Sarebbero apparse delle sfere lucenti che, aleggiando all'altezza del capo del genin, si sarebbero scagliate contro Azibo per ferirlo.
    Le mani si unirono e si separarono impastando chakra che si riversò intorno al genin creando otto copie dello stesso. Era una tecnica accademia, ma è proprio la sua estrema duttilità ed utilità in qualsiasi situazione ad averla resa un jutsu indispensabile per chiunque voglia fregiarsi del titolo di ninja.
    Ma quello era solo l'inizio. Atshushi, mimato dalle sue copie estrasse un kunai dal taschino sulla gamba e finse di caricare il suo avversario minacciando un attacco corpo a corpo. Invece, si arrestò di colpo a pochi metri dal guerriero creando delle sfere lucenti che si innalzarono a un palmo di distanza sopra la piccola schiera di genin prima di scagliarvisi contro.
    Quell'attacco avrebbe ustionato Azibo, ma lo avrebbe anche accecato impedendogli di evitare il kunai scagliato da Atshushi il quale non avrebbe neanche rivelato la sua posizione all'interno della formazione di cloni grazie alla momentanea ma eventuale cecità del suo rivale. Dalle mani delle copie, infatti, sarebbero spariti i kunai impugnati in precedenza dal momento che l'originale lo aveva scagliato io. Invece, di nuovo all'unisono, presero dal borsello il cavo d'acciaio, senza farne alcun uso.
    Decise che poteva bastare così poichè non voleva usare altre tecniche in modo tale da mantenerle come carte coperte da rivelare in caso di contrattacco.




    Scheda
    Riepilogo:
    1)Sfere lucenti
    Tecnica della Moltiplicazione del Corpo x8
    2)Sfere lucenti
    3)lancio kunai
    Status Atshushi:
    Resistenza: 100-1=99
    Stamina: 150-10-5-10=125

    Note:Spero di non aver combinato casini
     
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    Giravo attorno ad Atshushi come una trottola, braccandolo impaziente nel ricevere una risposta. Alla fine anche lui si rivelò carico per un combattimento e non dovetti nemmeno insistere, accettò subito e volentieri.

    Ci sto! Magari è meglio se ci allontaniamo dalla strada. Dovremmo trovare un posto isolato dove non daremmo fastidio a nessuno.

    Ero d’accordo, perciò ci spostammo fuori dal sentiero principale, nell’insenatura tra due versanti che offriva uno spiazzo perfetto, un perimetro circolare abbastanza grande da offrire diversi spunti. Il luogo andava bene a entrambi, così ci sistemammo ai posti di combattimento, uno di fronte all’altro a una decina di metri uno dall’altro.

    Senti, noi non siamo di questo posto. Ehm, quello che voglio dire è che... Sì, qui siamo ancora in mezzo al nulla. Insomma, forse è meglio se evitiamo di ferirci gravemente. Non voglio dire che non dobbiamo usare armi affilate, anzi, sarò il primo a lanciare un kunai, ma proporrei una sorta di... come si diceva... primo sangue, ecco. Cosa ne pensi?

    Non era molto chiaro, anche perché dalle mie parti un primo sangue è una sorta di insaccato che solo i più vecchi tra gli abitanti osano ancora mangiare. Una pietanza primitiva e vomitevole, e il solo sentirla nominare mi fece avere uno sforzo di vomito. Ripensandoci capii che le intenzioni del ragazzo erano quelle di evitare di farci eccessivamente male. Ero d’accordo.

    Sono d'accordo sull'andarci piano, hai la mia parola! Ma non mi piace il primo sangue, preferisco una salsiccia o un salamino...

    Ci guardammo in un momento di incomprensione, in quel momento la diversità tra le nostre culture venne fuori. Ero curioso di vedere come combattesse un ninja, sicuro che ci sarebbero state differenze anche nell’approccio alla lotta. Quindi mi misi in posizione di guerra, alzai le braccia coi palmi aperti rivolti in avanti, in una rudimentale posa difensiva.

    Fatti sotto!

    E così fece. Capii dal suo primo attacco che tipo di ninja fosse, immaginai prediligesse le arti magiche poiché, praticamente senza muoversi, generò intorno a se un assembramento di piccole sfere luminose, le quali in un attimo mi si scagliarono addosso. Come una stupida gazza restai incantato dalla lucentezza di quegli artifizi, non collegavo quelle lucette a nessuno degli elementi classici e cercavo di capire a cosa potessero servire. Quando capii la loro pericolosità era ormai troppo tardi, quando mi furono addosso la loro luce accecò i miei occhi e mi trovai costretto a schivarle alla cieca. Tentai di rotolare via da punto in cui mi trovavo ma fu inutile, le sfere lucenti mi colpirono e la loro luce ustionò il mio corpo in più punti. Piccole bruciature per fortuna, ma dovevo stare più attento. Inoltre ero rimasto accecato da quell’attacco, e nei primi secondi di panico cercai di difendermi come potevo, estraendo la lancia e roteandola attorno a me per colpire chiunque fosse nel raggio del mio legno. Un’azione inutile. Poi per fortuna la vista iniziò a ritornarmi e mi tranquillizzai. Purtroppo però avevo perso un giro e ora il campo di battaglia era cosparso di copie del mio rivale. Immaginai si trattasse della tecnica della moltiplicazione, un jutsu che anche noi di Ishivar avevamo iniziato a padroneggiare e di cui conoscevo tutti i segreti. Mi concentrai per riconoscere al più presto quale potesse essere l’originale. Osservai il campo di battaglia, una folata di vento mosse la polvere dal terreno e la trasportò con sé nel suo tragitto. Atshushi partì, e con lui le sue copie. Cercai di capire più possibile dai suoi movimenti prima che passasse all’attacco, cercai di osservare dove i suoi passi alzassero polvere dal terreno. C’era poco tempo, infatti nuovamente egli richiamò le sue sfere luminose. Avevo notato che la prima volta che erano state evocate queste erano comparse vicino al suo corpo, perciò doveva essere nuovamente così. Per questo fissai il punto esatto dove queste erano state ricreate, convinto che quella fosse anche la posizione del mio rivale. Questa volta inoltre cercai di evitare di rimanere accecato, dopo aver localizzato il punto d’origine cercai di portarmi la stoffa del mantello davanti alla faccia, in modo da proteggere gli occhi dalla luce. Ad occhi chiusi quindi cercai di lanciare il mio jutsu, che probabilmente Atshushi mi aveva gia visto usare, lo stesso che utilizzai per difendermi dalle rocce in caduta durante la nostra missione. Questa volta il mio obbiettivo era di respingere le sfere con un’ondata d’aria repulsiva, in modo da disperderle e non venire colpito.
    CITAZIONE
    Scheda

    Azioni:
    - Schivata (1 resistenza)
    - Difesa con lancia a vuoto (1 resistenza)
    - Raffica del vuoto (10 stamina)

    Resistenza: 150 - 1 = 149
    Stamina: 100 - 10 = 90

    Resistenza Protesi: 200
    Stamina Protesi: 200

    Note: Ho già descritto di subire il primo attacco perchè c'è una differenza di riuscita notevole e, diciamo, che volevo subirlo. Poi, non so se ci riesco, ma tutta la mia azione è finalizzata a riconoscere il vero nemico, anche perchè visto che è un post di attacco a testa mi piacerebbe poter almeno provare ad attaccare. Comunque provo a localizzarlo col trucchetto della polvere, poi in teoria quando crea nuovamente le sfere io dovrei localizzarlo, e visto che poi lui non si muove più, dovrei ora sapere dov'è. Poi ho provato a dire che nel secondo attacco di sfere lucenti mi copro gli occhi, in teoria se non sono uno stupido dopo che rimango accecato una volta non ci casco di nuovo :lol: ma è una mia strategia narrativa, non so, io ci ho provato... e poi un'ultima cosa, la difesa con la lancia è un azione per far vedere come si rimanga spaesati dopo aver subito la tecnica delle sfere lucenti, è l'azione che perdo perchè sono abbagliato dalle sfere, mi sembrava carino farla vedere. Scusate se ho azzardato un po di mosse, ma siccome era parecchio che non combattevo vorrei rinfrescarmi la memoria su cosa posso e non posso fare. Per me va benissimo anche se fallisco tutte le mie strategie, è giusto per capire. Se c'è qualche dubbio sentiamoci :)
     
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    Responso nr.1 #


    Attacco -:Atshushi Nasushimo
    -Sfere lucenti:65+40+6+19=130 Riesce perché incontrastato(Infligge bruciatura lieve)
    -Tecnica della Moltiplicazione del Corpo:65+40+2+11=118 Riesce perché incontrastato(8 copie, originale 7 su un d8)
    -Sfere lucenti:65+40+6+8+5=124 Riesce perché incontratato(Infligge bruciatura lieve)
    -Lancio kunai: 10+10+1=21 Riesce perché incontrastato (Infligge una ferita profonda)

    Difesa -:Azibo
    -Schivata Fallisce per decisione del giocatore stesso
    -Grande cannone del Vuoto Fallisce per decisione arbitrale

    Danni:
    Atshushi://
    Azibo:75(10 danni di bruciatura a turno+5 danni di ferita profonda a turno)

    Narrazione Turno:
    Un nuovo scontro prende il vivo a Kumo, coinvolgendo due compagni di missione che, dopo aver portato a compimento il loro lavoro da shinobi, decidono di divertirsi un altro po'. Il primo a cominciare le danze è il ninja di Kiri, sfoderando una tecnica insidiosa che prende alla sprovvista l'Ishivariano, provocandogli delle sul petto ed accecandolo momentaneamente, non un ottimo inizio per quel povero ragazzo; Atshushi però, non contento del suo lavoro, porta il tutto al livello successivo, creando otto copie di se stesso per confondere il suo avversario e poi riproponendo la tecnica delle sfere lucenti, riuscendo nuovamente a colpire il suo avversario, apparentemente impreparato a quello specifico attacco, e a crearsi una finestra dove poter colpire Azibo con un kunai da lui lanciato,
    provocando ulteriori danni, bruciature e tagli allo shinobi di Ishivar...
    Che lo scontro fosse già giunto al termine?



    Situazione Finale:
    Atshishi a 5 metri da Azibo, 8 cloni del kiriano in campo ma Azibo sa dovè l'originale, attacco all'Ishivariano.


    Commenti Arbitro:
    Sinceramente non so da dove cominciare...
    L'allenamento che avete aperto e continuato vi impedisce(fino al suo completamento) di prenotarvi in missione,
    perciò leverò le vostre prenotazioni dato che non esiste che occupate un evento che al momento non potete nemmeno svolgere. Detto ciò, il concetto di duello al primo sangue(anche se è legato più al medioevo occidentale che a quello orientale, ma ok) è una cosa che ci può nei limiti stare come espediente narrativo on-gdr, ma solo in particolari casi e voi siete dei Genin che avete appena finito una missione, ok non vi volete uccidere ma non siete samurai, non seguite codici di onore, quindi mi fa storcere parecchio il naso, soprattutto perché mi sembra tanto un modo per cercare di finire il suddetto allenamento il prima possibile mantenendo il posto occupato in missione e a me la cosa non piace, per niente, dato che se aveste chiesto nei topic appositi qualcosa al riguardo vi avremmo senza problemi spiegato l'impossibilità di tale cosa. Detto questo e avendo chiarito all'inizio come andranno le cose in tal senso, passiamo all'arbitraggio:
    @Tisy Mi piacerebbe se potessi essere più specifico quando direzioni kunai e tecniche, non specifichi mai con precisione dove stai mirando e se questo in allenamento può essere più o meno sorvolato, in eventi importanti diventa determinante perché ti può portare a far fallire l'azione e quindi mettere in pericolo il tuo pg.
    @Cagnellone Non riesco davvero a capire il perché hai voluto prenderti il primo attacco, specialmente perché tutta questa grande riuscita di differenza non c'è( 15 punti di base, con lo sforzo extra o anche solo un lancio di dado fortunato lo raggiungi tranquillamente) e se anche facesse parte di qualche strana motivazione personale del pg o della situazione non l'hai minimamente resa. Leggendo quello che descrivi tra l'altro mi fai capire che non hai compreso il funzionamento delle sfere lucenti, la tecnica acceca solo se colpisce, non a prescindere, ergo nella difesa del secondo attacco non avevi bisogno di coprirti gli occhi, seguendo tra l'altro un ragionamento che non avresti potuto fare non avendo le conoscenze magiche ma quelle naturalistiche, insomma tutto questo porta il tuo pg ad eseguire una tecnica senza guardare, tecnica che tra l'altro non hai descritto ma ne hai solo citato il nome, specificando che avresti diretto tale difesa contro degli attacchi che non avevi modo di sapere di preciso da dove sarebbero arrivati(perché non conoscevi la tecnica così bene e perché c'erano 8 cloni in campo a confonderti).
    Giuro da quello che ho letto e dagli errori che sono usciti fuori si evince una fretta del tutto ingiustificata che ha sfociato nel metagame, prendetevi il tempo per fare i post, anche perché se li dovete fare così non serve a nulla, spero che nei prossimi post ci stiate un po' più attenti, vi ringrazio :)


    Edited by Stompo - 3/3/2018, 17:39
     
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    Subii l’intera offensiva, la prima tecnica utilizzata dal mio rivale mi lasciò spiazzato, e di fatto compromise tutto quel che cercai di fare per difendermi. Le sfere luminose mi colpirono più volte, riversandosi su di me a tempesta e bruciando ogni parte di pelle colpita. E pensare che a vederle sembravano innocue. Avevo commesso un grave errore di valutazione, e a causa della mia scarsa concentrazione fui colpito anche da un pugnale che mi causò una ferita sanguinante sulla gamba destra. Non avevo mai preso parte a una sfida con un vero ninja e mi feci trovare impreparato. Ma per fortuna ero ancora in piedi, e ora era il mio momento di attaccare. Ero riuscito a localizzare il corpo originale, e avrei dato il massimo per far vedere quanto valevo.

    Però, niente male amico! Adesso tocca a me!

    Strinsi nelle mani la mia lancia, ancor più forte di quanto stessi già facendo. Dimenticai per un istante il dolore delle bruciature, svuotai la mente e mi concentrai sull’ambiente che mi stava intorno, focalizzandomi infine su me stesso. Partii, caricandomi sulle gambe e scattando in avanti. Coordinandomi con la corsa allentai la morsa sulla lancia ed iniziai a farla roteare tra le mie mani, alternando la presa prima di una poi dell’altra mano, in modo da far compiere all’asta delle rotazioni complete. Aumentai la velocità della mia azione al massimo, la lancia roteava cosi vorticosamente da permettermi da nascondermi dietro ad essa. Stavo utilizzando una tecnica piuttosto complessa, il turbinio della mia arma avrebbe dovuto creare delle immagini intermittenti della mia figura, un’illusione a tutti gli effetti che avrebbe quanto meno dovuto distrarre il mio avversario. Giunto a una distanza abbordabile passai al vero attacco. Mollai la presa sulla lancia, sfruttando il vantaggio ottenuto composi il sigillo della tigre e mi spinsi in avanti con la tecnica del corpo sfarfallante, per ridurre ancor di più la minima distanza che restava da colmare, celandomi per un attimo in una nuvoletta di fumo per giungere dunque a ridosso del mio avversario. A questo punto sarei dovuto essergli addosso, non restava che affidarmi alla mia tecnica più potente, in modo da ribaltare l’andamento dell’incontro per portarlo dalla mia parte. Caricando il peso sulla gamba che avrebbe sostenuto la spinta del corpo mi sarei lanciato verso il mio avversario, ruotando il busto sull'asse del tronco per effettuare un poderoso calcio verso il suo torace, irrigidendo i muscoli per dare la giusta potenza al mio colpo.

    WATTAAA!

    Se fosse andata a buon fine la mia manovra avrebbe allontanato il mio avversario dalla mia posizione, lasciandomi tempo e spazio di estrarre la fionda dal mio taschino. Raccolsi tre sassi dal terreno di montagna su cui ci trovavamo e che era completamente cosparso di rocce di ogni dimensione. Caricando i rudimentali proiettili nella mia arma cercai di infondere il mio chakra fuuton nel colpo. Mi sarei affidato a una tecnica molto particolare, con la quale i colpi, una volta colpito un bersaglio, sarebbero esplosi, cogliendo di sorpresa il nemico, che difficilmente poteva aspettarsi un trucchetto del genere. Tirai quindi indietro l’elastico della fionda che afferravo con la mano della protesi, estrassi il chakra da quest'ultima e scagliai, un colpo dietro l’altro, mirando sempre al busto e confidando nella precisione della mia mira.


    CITAZIONE
    Azioni:
    - Nebbiosa Notte Lunare (18 resistenza, supporto)
    - Tecnica del Corpo Sfarfallante (5 stamina, supporto)
    - Folata della Foglia (18 resistenza)
    - Attacco con Tirador + Scoppio ad aria compressa x 3 (3 punti resistenza, 30 stamina) [chakra della protesi]

    Resistenza: 149 - 75 - 15 - 18 - 18 - 3 = 20
    Stamina: 50 - 5 = 45

    Resistenza protesi: 200
    Stamina protesi: 200 - 30 = 170

    Note: Non ho descritto bene la tecnica di difesa del primo turno, è vero, l’avrei descritta nel post successivo se fosse andata a buon fine. È che non sapevo se sarei stato cieco o no, o cosa sarebbe successo di preciso (in effetti non avevo compreso la tecnica delle sfere lucenti) per questo non sapevo bene come comportarmi. Mea culpa.
    Le conoscenze naturalistiche non le ho ma avendo subito la stessa tecnica pochi secondi prima ho pensato che potevo capire come funzionava.
    La differenza tra la sua riuscita con la tecnica e una mia semplice schivata è 21, per questo avevo già descritto di averla subita. Non era una strategia, era “consapevolezza” :lol: Comunque scusate io (e nemmeno tisy) non volevo comportarmi scorrettamente, pensavamo di finire il combattimento per poter partecipare alla missione. Era semplicemente voglia di giocare, non c’era la volontà di comportarsi in modo scorretto. Mi dispiace. E questo non c’entra niente con la decisione di non farsi eccessivamente male. Io e il suo pg siamo di ritorno da una missione in cui abbiamo collaborato, abbiamo faticato e l'abbiamo scampata bella, non vedo perché dovremmo affrontarci nell’intenzione di farsi eccessivamente male. Mi sembrerebbe anzi incomprensibile il contrario.


    Edited by Cagnellone - 3/3/2018, 18:44
     
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    Atshushi Nasushimo


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    Tutto fu un gran successo. Azibo, il guerriero delle terre dell'Ovest, incassò uno dopo l'altro i colpi del ninja di Kiri. La tecnica delle sfere lucenti si rivelò particolarmente efficace. Nonostante il combattente dalla bronzea pelle tentò di coprirsi gli occhi onde evitare l'accecamento conseguenziale alla seconda fase dell'attacco del ninja di Kiri, non riuscì ad evitare il kunai scagliato dalla breve distanza. Atshushi non riuscì a capire se fosse rimasto accecato o, semplicemente, per sforzarsi di ripararsi dal colpo abbagliante si fosse distratto a tal punto da non scorgere il kunai scagliatogli contro.
    Atshushi rimase in attesa della controffensiva del suo rivale, compiaciuto e baldanzoso per la perfetta riuscita del suo attacco.
    Azibo sembrava provato per gli attacchi ricevuti e sanguinava dalla gamba colpita dal kunai.
    "Spero di non aver esagerato."
    Ma in fin dei conti non aveva sferrato colpi eccessivamente gravosi. Le sfere incandescenti che aveva utilizzato, infatti, erano una tecnica più adatta a fare da diversivo piuttosto che a provocare danni nell'avversario.
    Nonostante ciò, Azibo era pronto a riscattarsi e scattò verso Atshushi roteando la sua grossa lancia.
    Il genin di Kiri credeva di essere ancora mimetizzato tra le sue copie, ma il guerriero dalla pelle bronzea puntava dritto verso il corpo originale, facendolo trasalire.
    Doveva restare calmo, di nuovo. L'agitazione uccide più delle katane.
    Se Azibo era riuscito, chissà come, ad individuare il vero Atshushi tra le copie, ciò significava che poteva essere vittima di un jutsu che richiedeva un contatto oculare o tattile. Ovviamente, il kiriano preferì optare per il contatto visivo prima di provare il freddo acciaio della punta dell'arma del suo rivale.
    Convogliò il chakra nei bulbi oculari sperando di riuscire ad incrociare lo sguardo di Azibo prima che la sua lancia incrociasse la carne del genin della Nebbia. Se la tecnica di Atshushi fosse andata a buon termine, avrebbe paralizzato il suo avversario vanificando qualsivoglia attacco diretto al ragazzo dalla pallida carnagione.




    Scheda
    Riepilogo:
    Tecnica della Paralisi
    Status Atshushi:
    Resistenza: 99
    Stamina: 125-5=120

    Note:Mi dispiace davvero tanto aver dato l'idea di quello che posta tanto per completare l'evento e portare a casa una manciata di exp. Non era mia intenzione. Tra me e Cagnellone non c'è stato alcun accordo atto a fare ciò anche perchè gli unici messaggi che ci siamo scambiati sono stati quelli in chat pubblica che, come si puo' ben notare, a malapena sono serviti a coordinarci.
    Ho fatto proporre al mio pg la modalità del primo sangue per il semplice fatto che egli non vuole nè massacrare il suo avversario nè vuole finire martoriato. Ha una personalità piuttosto indefinita per ora e sicuramente non diventerà una bestia assetata di sangue in uno scontro amichevole.
    I miei post sono stati scritti nell'arco di poco tempo, ma unicamente perchè oggi ho avuto più tempo rispetto al solito e,
    soprattutto, non ho dovuto prima scrivere tutto con carta e penna prima di trascriverlo su computer. Questo mi ha fatto risparmiare molto tempo.
    Inoltre, la mancata specificazione del punto in cui il mio pg ha mirato lanciando il kunai e le altre tecniche è dovuta ad una mia pecca come giocatore. Già dalla mia scorsa esperienza, avevo l'abitudine di non definire la direzioni degli attacchi il cui esito era incerto, ovvero sottoposto a giudizio del master. Sicuramente sfrutterò la strigliata per tentare di corregermi.
    Per concludere, ci tengo a ribadire che non era mia (ed oserei dire nostra) intenzione infrangere il regolamento. Infatti oggi avrei avuto anche tempo per scrivere il primo post della missione, ma ho preferito non farlo proprio per evitare di accavallare due eventi. Non credevo che la semplice prenotazione della missione costituisse già di per sè un'infrazione. Ergo, ribadisco le mie scuse a te Stompo e a tutta l'utenze del gdr. Non accadrà più-
     
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    Responso nr. 2#


    Attacco -:Azibo
    - Folata della Foglia +Nebbiosa Notte Lunare + Tecnica del Corpo Sfarfallante:45+45+10+15+6+19=140 Riesce per superiorità combattiva(-15 alle azioni del turno successivo)(fratture delle ultime due coste)
    - Attacco con Tirador + Scoppio ad aria compressa x3[chakra della protesi] Riesce per mancata difesa



    Difesa -:Atshushi
    - Tecnica della Paralisi:65+40+4+10=119 Fallisce per inferiorità combattiva

    Danni:
    Atshushi:30+17+15=62+119=181(-15 alle azione del prossimo turno)(fratture ultime 2 coste)
    Azibo:15


    Narrazione Turno:
    Stanco di fare da sacco al giovane Kiriano, Azibo decide di cominciare a fare sul serio e sfoderando una serie di movimenti eleganti e rapidi riesce a prendere di sorpresa il suo avversario con la sua tecnica più potente, un calcio tanto forte da far volare via il povero Atshushi. Atterrando al suolo, il ragazzo sente subito un forte dolore nella parte bassa del torace, del resto delle coste rotte fanno davvero male, quasi da togliere il respiro. Non contento, l'Ishivariano lo bersaglia con diversi proiettili della sua fionda carichi del chakra del vento, ferendolo sul petto e sull'addome, peggiorando la poco rosea situazione del Kiriano, che dopo le fratture si vede perforate anche il polmone destro, arrivando a terra senza aria ad un passo dalla morte, non la fine che probabilmente si aspettavano per il loro duello al "primo sangue".


    Situazione Finale:
    Attacco ad Atshushi, quest'ultimo a terra con il costato dolorante e un polmone perforato, con difficoltà a respirare a 10 metri di distanza da Azibo (necessaria infermeria la termine dell'allenamento)


    Commenti Arbitro:
    Sono contento che abbiate capito la situazione, scusatemi non vorrei essere sembrato più duro di ti quanto in realtà fossi, volevo solo stroncare fin da subito un atteggiamento che mi sembrava un attimino ingiusto nei confronti del regolamento e degli altri giocatori :)

    Per Kara era un giorno come un'altra, raccogliere era del resto era diventata da semplice passione a suo lavoro a tempo pieno, riuscendo con le sue conoscenze erboristiche e qualche rudimentale capacità medica che aveva appreso nel corso della sua modesta vita da trentenne a fare qualcosa che amava e che le permetteva di salvare ogni giorno più vite di quante mai avrebbe potuto sperare. In quel particolare giorno il destino aveva preparato per lei qualcosa di inaspettato, trasformando una tranquilla ricerca di erbe di montagna poco fuori da Kumo in una corsa contro il tempo:

    "Cosa...cosa è stato?"

    La donna avvertì tre schiocchi d'aria molto forti, seguiti da quelle che sembravano dei piccoli scoppi non troppo lontano da lei, si trattavano di rumori del tutto estranei a quel contesto, molto distanti da quelli che la flora e la fauna li vicino potevano offrire, perciò incuriosita si avvicinò a quello che pensava fosse l'origine di quegli strani rumori e quello che trovò la lasciò senza parole: un ragazzo, dato il coprifronte probabilmente un ninja, anche se non riconosceva il villaggio in quel momento, era a terra con entrambe le mani poggiate verso il petto e delle evidenti difficoltà respiratorie, Kara lo vedeva annaspare cercando con evidente impedimento di immettere aria nei polmoni; la donna ebbe quasi un sussulta vedendo quella scena, soprattutto perché davanti a quel povero ragazzo ve ne era un altro con in mano una specie di fionda e data la situazione non si capiva se fosse alleato o meno. La giovane erborista si trovava quindi di fronte ad una difficile decisione, rischiare la pelle avvicinandosi a quel giovane ninja che aveva bisogno di cure o darsela a gambe e avere la certezza di vedere il domani? L'indole della donna le fece scartare senza pensarci la seconda opzione, facendola scattare con passo deciso verso il ragazzo a terra, rivolgendo all'altro solo uno sguardo e delle brevi parole:

    "Non so se tu sia con lui o contro di lui, ma da quello che vedo è messo male, se non mi lasci intervenire non vedrà le prossime ore"

    Le parole di Kara furono tra le più serie che aveva mai pronunciato e non avrebbe potuto dirle in altro modo, arrivando sopra il ragazzo gli sollevò delicatamente la maglietta, tra i lamenti del giovane e quasi si prese uno spavento, diverse echimosi su tutto l'addome, all'altezza delle ultime coste nel lato destro del torace vi era un bozzo molto eloquente che le faceva venire in mente una diagnosi davvero critica, soprattutto constando che il ragazzo faceva sempre più fatica a respirare, doveva agire in fretta o l'avrebbe senz'altro presto:

    "Dai resisti bello, ora ci penso io a te"

    Passando da uno sguardo preoccupato ad uno concentrato, la donna mise rapidamente mani nel suo tascapane, tirando fuori una serie di un ungenti ed di pestati d'erba che portava sempre con sé per precauzione, con un rapido gesto aprì un'ampollina blu e vi prese con la mano un oleoso liquido verdognolo che cominciò a spargere con dei movimenti ampi e lenti sul petto del ragazzo, cercando di limitare al minimo i dolore che di certo doveva provare intensamente:

    "Con questo dovrei ridurre il dolore ed il gonfiore, fa un po' male ma vedrai che ti farà bene"

    Accompagnò le sue parole con un breve sorriso, sperando di fare forza al giovane sconosciuto, poi aprì un piccolo contenitore giallo, vi prese a piccole manciate un erba rossa che applicò delicatamente lungo tutto il decorso delle coste che sembravano rotte, non era molto ma non aveva altro e per lo meno, le due soluzioni insieme avrebbero ridotto il versamento e avrebbero diminuito l'infiammazione in quell'area, riducendo la pressione delle parti fratturate sul vicino polmone, non avrebbe risolto la situazione ma avrebbe dato al giovane qualche ora preziosa. A quel punto aveva fatto tutto il possibile per quel ninja, ora doveva solo portarlo all'ospedale, era disposta a farlo per conto suo, con le sue forze, non sapendo cosa aspettarsi dall'altra figura era pronta a farcela da sola, anche a costo di farsi venire un tremendo mal di schiena il giorno dopo, la salvezza di quella vita dipendeva ancora da lei.

    Come avete letto male male male, i proiettili con la tecnica del vento hanno fatto malissimo, facendo una quantità di danni tali da praticamente uccidere il pg di Tisy, essendo un allenamento "amichevole" abbiamo la magica guaritrice a salvare la situazione, ma non sarà un recupero totale, ci saranno dei malus più o meno permanenti, a seconda anche dei post di Tisy in infermeria. Per quel che riguarda il tuo pg Cagne non butta bene,sia che tu voglia aiutare la donna a portare il giovane Athushishsi sia che voglia darsi per lui si mette male, hai mandato in fin di vita un ninja di Kiri alle porte di Kumo da Ishivariano in un allenamento al primo sangue, le conseguenze le deciderò a fine evento con i master, ma di certo non lo ringrazieranno di certo. Modificatemi i post finali di conseguenza, quando l'avrete fatto darò exp, poi si vedrà.


    Edited by Stompo - 5/3/2018, 01:27
     
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    Puo' uno sguardo essere meno veloce di un movimento fisico? Atshushi non lo sapeva, ma sicuramente non lo doveva essere per forza il chakra, soprattutto se impastato goffamente.
    Il jutsu di Atshushi non riuscì ad interrompere l'attacco imminente di Azibo, il quale si scagliò sul gracile genin con un violento calcio che lo lasciò senza fiato. Sentì il terreno venirgli meno sotto i piedi e si rese conto di aver fatto un discreto volo soltanto quando atterrò sulla dura terra. Singhiozzò ansimando, tentando di riempire d'ossigeno i polmoni, ma avvertiva una fitta così intensa e lacerante che smise subito di annaspare tra la polvere che aveva alzato cadendo. Una nuova scarica di dolore lo colpí sull'addome, ma stavolta con piú intensitá. Fu una sensazione diversa, un senso di bruciore che gli scavava la carne. Chiuse gli occhi e sprofondò nell'oscurità.
    Sentì la voce di Azibo che gli parlava.
    -...Che ti fai dare una sistemata, avanti, Kumo per fortuna è ancora vicino, ti ci accompagno io…-
    Doveva essere svenuto perchè non aveva afferrato tutte le parole del ragazzo. Cercò di fare un cenno con il capo, ma notò un sottile strato di sudore sulla fronte scoperta di Azibo. Quelle perline lucenti risaltavano la sua pelle scura. Era un pensiero fuori luogo, ma aveva la testa ovattata e i pensieri non erano logici. Sensazioni ed opinioni varie si rincorrevano alla rinfusa nella testa del ninja mischiandosi e mescolandosi. Poi chiuse di nuovo gli occhi.
    Respirava a fatica perchè gli doleva l'addome.
    Udí una voce di donna, ma non sapeva se era reale o se stesso solo sognando.
    Un vento freddo gli soffiava dentro e voleva rannicchiarsi su sé stesso fino a scomparire da quella terra. Sentiva qualcosa di caldo sul petto, poi qualcosa di freddo e poi il buio, il buio più totale.
    Il suo ritorno a casa era stato posticipato.




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    Stamina: 90

    Note:Stompo, ho una domandina. Se qui non va bene, te la giro in mp. La riuscita della mia tecnica di difesa non andrebbe paragonata alla riuscita della prima tecnica di Azibo? Cioè, le due azioni avvengono in contemporanea ed ho tentato di descriverlo nel post. Non voglio essere polemico, voglio soltanto imparare a giocare. Oppure se la mia tecnica difensiva avesse contrastato quella del pg di Cagne, quella che da bonus riuscita al taijutsu del pg di Cagne, sarebbe da considerarsi metagame?


    Edited by tisy16 - 5/3/2018, 08:18
     
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    Ho modificato il mio ultimo post, leggete e modificate i vostri di conseguenza
     
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    Data la situazione ci penseranno direttamente i master, nessun altro posti altro prima di loro.
     
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    Per prima cosa, rinnovo il mio invito a leggere il seguente topic.
    Poi, sarò breve: la prossima volta non deve accadere una cosa del genere. Cagnellone, so che sei tornato da poco, non hai visto il regolamento e va bene. Ma capisci da te che il tuo pg è di Ishivar, un paese che insegna ai suoi abitanti la non violenza. Per di più, nel tuo bg non leggo di inclinazioni violente (che altrimenti avrebbero giustificato la cosa, anche se non ti saresti "salvato" lo stesso da un richiamo). Adesso, ho già letto sia quello che hai scritto in tag che in spoiler qui sopra. Capisco il tuo punto di vista però non giustifico la cosa.
    Per questo qui di sotto assegno ad entrambi delle indicazioni da inserire in scheda e seguire obbligatoriamente. Non è una vera e propria punizione ma spero che questi spunti vi servano, soprattutto a te, Cagn, per capire che in duello amichevole, rimane AMICHEVOLE. Calcoli o non calcoli.

    @Tisy, devi fare l'infermeria e per tre eventi (escluse pq) avrai sempre un malus di -10 su qualsiasi movimento fisico (quindi anche fare sigilli). Non è una punizione ma ti ha colpito più volte nello stesso punto, il tuo pg dovrebbe essere morto.

    @Cagn, devi fare un altro post dopo questo spoiler, ruolando che:
    al tuo ritorno al villaggio, verrai condotto davanti al consiglio degli Anziani del Villaggio. Ti diranno che le tue azioni sono state violente (il tuo pg non saprà come loro sappiano cosa è successo, ma lo sanno), e per questo hanno deciso di "punirti". Uno degli Anziani ti tatuerà un simbolo maledetto (sul palmo di una delle mani, in modo che il pg possa vederlo) con il chakra.
    On gdr sai che questo sigillo ti bloccherà istantaneamente chakra e prosciugherà la tua energia vitale (resistenza) se dovesse attivarsi. Sai anche che verrai constantemente seguito (in eventi come allenamenti e missioni in primis) da due png che dovranno monitorarti.
    In off gdr, per 5 eventi (escluse pq), dovrai giocarti il fatto di essere seguito da i due png e di avere il sigillo. Si attiverà quando il tuo pg compirà nuovamente azioni violente (che lo voglia o non). Ovviamente, se il tuo pg è in pericolo o deve rispondere ad una minaccia reale, tutto ciò non varrà. In ogni caso, il master in questi eventi valuterà lui stesso se sia il caso di intervenire di conseguenza. Sia chiaro che anche far dire al tuo pg "Andiamoci piano" e poi uscirtene con attacchi per nulla amichevoli, attiverà il sigillo.


    L'evento finisce qui, dopo il post di Cagnellone.
     
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    Successe una cosa strana, quando arrivò il mio turno di attaccare fui rapito da una foga che mai prima d’ora mi era appartenuta. Era come se un fuoco si fosse appena acceso dentro di me, un ardente fiamma che mi guidò in una sconsiderata e violenta sequenza di azioni che macchiarono indelebilmente il mio onore. Non so dire di preciso cosa accadde, di colpo mi sentii eccitato come una belva, un animale, le voci nella ia testa si spenserò ed agii, in preda all’istinto. Non ero del tutto incosciente, riuscii a mettere in pratica la strategia che avevo pensato, eppure non riuscii a controllarmi nella potenza dei miei colpi. Colpii col primo calcio con violenza inaudita contro il petto di Atshushi, sentii la sua cassa toracica schiacciarsi sotto il peso del mio colpo, per poi vedere il suo corpo rotolare sulla dura roccia su cui ci stavamo scontrando. Avrei dovuto fermarmi, se fossi stato lucido di certo lo avrei fatto, ma non lo feci. Caricai per ben tre volte la mia fionda con dei sassi intrisi di potere fuuton, scagliandoli uno dietro l’altro contro il mio povero amico, che rimase inerme al suolo sotto una pioggia di colpi. Ci fu un attimo di silenzio, tutto sembrava immobile e per me fu come tornare alla realtà, come riprendersi dopo uno svenimento. Come tornare in me stesso, al mondo. E non fu bello quel che trovai al mio ritorno. Atshushi era disteso al suolo, agonizzante, stramazzava cercando disperatamente di respirare ma era evidente che non ci riuscisse. Sembrava dover morire da un momento all’altro, fu una scena orrenda.

    Oddio, ma che ho fatto?! Atshushi!

    Mi lanciai verso il mio compagno, e fortuna volle che in quel preciso istante un’altra persona si presentasse sul campo di battaglia, una persona senza la quale probabilmente non sarei qui a raccontare questa storia. Fu un incredibile colpo di fortuna, era una donna, un erborista in cerca di radici e fiori che per caso aveva sentito dei rumori e si era avvicinata alla scena. Vedendo le condizioni di Atshushi aveva intuito la situazione e aveva deciso di cercare di aiutare il povero ragazzo.

    Non so se tu sia con lui o contro di lui, ma da quello che vedo è messo male, se non mi lasci intervenire non vedrà le prossime ore

    No, non è come crede! Io non volevo, siamo amici. La prego, faccia qualcosa!!

    Alzammo le sue vesti per osservare meglio il torace, un ematoma violaceo era già comparso in prossimità delle costole. La donna mi spiegò che dovevo aver causato una frattura che aveva perforato un polmone. Sbiancai al sol pensiero della sua incolumità. Non potevo credere di aver fatto una cosa del genere. Per fortuna la signora sapevo il fatto suo, con diverse preparazioni medicò il ragazzo, stabilizzando le sue condizioni, e quanto meno tranquillizzandolo. Ma il problema era tutt’altro che risolto, bisognava portarlo subito da un medico. Nonostante le mie condizioni fossero tutt’altro che buone, mi armai di forza di volontà e di ingegno, e nel terreno di scontro, che non era spoglio come il resto di quelle terre, trovai due legni piuttosto elastici da usare come una rudimentale barella. Non sarei riuscito a trasportarlo in spalla da solo, stessa cosa la donna, e almeno stando li sopra non avrebbe subito dolori eccessivi nel trasporto. Il viaggio fu un inferno, non finiva mai, e solo dopo un interminabile attesa riuscimmo a giungere all’ospedale di Kumo. Atshushi fu ricoverato d’urgenza e io rimasi ad aspettare finchè non giunse la notizia che era fuori dal pericolo di vita. Solo dopo quel tempo, durante cui ebbi modo di riprendere anche le forze per il viaggio di ritorno, mi riavviai verso casa.

    ___________________________________



    Giunsi ad Ishivar dopo un viaggio interminabile, durante il quale mi torturai la mente per quel che era successo. Pensai, pensai tanto che sentivo il cervello pulsarmi nel cranio, avrei voluto dimenticarmi di quella storia alla svelta ma già sentivo che mi avrebbe assillato a lungo, anzi, che probabilmente non l’avrei mai dimenticata. Di certo lei non si sarebbe dimenticata di me, e me lo ricordò non appena giunsi al villaggio. Avrei voluto soltanto tornare a casa mia e riposare, dormire e lasciarmi alle spalle tutto quel che era successo quel giorno. Ma non fu così. Sull’uscio di casa c’erano due figure ad attendermi. Capii immediatamente di che poteva trattarsi. Intimarono di seguirli, non potei che obbedire. Fui portato dinnanzi a un consiglio di anziani che scoprii si era riunito apposta per discutere la faccenda.



    Mi sentii profondamente a disagio e pentito. Fui posizionato al centro, una vera inquisizione. Non riuscii nemmeno ad alzare lo sguardo per guardare le persone che mi stavano intorno, finché uno non si alzò per prendere la parola.

    Sai perché sei qui, vero Azibo?

    Sissignore.

    Queste cose non sono tollerate ad Ishivar e tra gli ishivariani. Siamo un popolo che rifiuta la violenza, e queste situazioni non possono essere soprassedute! Non possiamo tollerarle! Non vogliamo!

    Mi sentivo in crisi, non sapevo più che dire o che fare, provai a giustificarmi spiegando la situazione, spiegando quel che mi era successo e che non erano mie intenzioni. Ma loro non erano li, e vedevano la situazione dal loro punto di vista, oggettivo. Non potevano fare altrimenti. Alla fine delle disposizioni presero il loro tempo per decidere il da farsi, durante il quale dovetti attendere in disparte, da solo. Ero preoccupato, preoccupato per la mia carriera e la mia credibilità all’interno del villaggio. Temevo di essere espulso, imprigionato, ed immaginai gli scenari più assurdi e terribili. Fu un’attesa estenuante, ed infine fui convocato di nuovo, per conoscere la mia sorte.

    Abbiamo deciso che per un periodo resterai sotto controllo, e le tue azioni saranno limitate, in modo da punire la tua violenza ed evitare che questo riaccada. Ora avvicinati!

    Afferrò il mio braccio, pronunciò una formula e un sigillo comparve sul palmo della mia mano.

    Questo sigillo ti bloccherà istantaneamente chakra e prosciugherà la tua energia vitale se dovesse attivarsi. Si attiverà ogni volta che il tuo spirito ti indurrà a comportanti in modo violento. Sono escluse solo le situazioni di pericolo. In questo modo valuteremo la tua condotta. Ora puoi andare.

    Accettai la decisione del consiglio, avendo pronosticato il peggio quella situazione era un giusto compromesso. Poteva servirmi se fosse risuccesso un problema del genere, anche se ero sicuro si fosse trattato di un caso. Io non ero cattivo, ed ero il primo a torturarsi per quel che era successo.
    A questo punto chiedo l'exp del combattimento


    Edited by Cagnellone - 7/3/2018, 00:12
     
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