[C] Cala il silenzio ad Oto

max 4 Genin+1 Chunin(o superiore)

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    Colui che è e si spera sarà

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    Gemiti, guaiti, ossa e gambe striscianti sul terreno, grida agghiaccianti, tutti questi e mille altri rumori sinistri divennero sempre più intensi, trasformando sempre di più quel villaggio in un girone dell'inferno governato da quelle raccapriccianti cose che non sembravano minimamente intenzionate a fermarsi, sempre ammesso che avessero una volontà propria. I secondi passavano e sempre meno terreno si vedeva dall'alto dei tetti dove Yuichi e Ken si erano rifugiati, sempre più mostri infatti cominciavano ad aggredire spingendo e colpendo con forza le pareti esterne della casa del signor Sonji, il cui legno gridava sempre più forte la sua sofferenza crinandosi e spaccandosi sempre di più sotto la pressione a cui era contro la sua volontà sottoposto. Fu in quel momento in che i giovani ebbero un'idea, che fosse il signor Sonji quello che quei mostri volevano? Ken dal canto suo non poteva esserne certo, seguendo comunque le direttive di Yuichi si spostó sui tetti di case vicine, cercando di raggiungere i suoi compagni, arrivando all'ultima casa che guardava, potendo vedere con i suoi occhi come una marea di quelle cose stesse convergendo verso due dei suoi compagni di squadra, gli amici di Oto che nel frattempo si stavano difendo agilmente con delle mezzalune di kunai letali che si muovevano a destra e sinstra polverizzando quei mostri al semplice contatto, della ninja di Yu purtroppo non vi era traccia, che fosse stata rapita da quei mostri? Gli esseri umanoidi in ogni caso non risentirono minimamente del diversivo di Ken, continuando ad aggredire ferocemente la casa del signor Sonji su cui ancora si trovava il Chunin di Kiri e il proprietario dell'abitazione, anche se ancora per poco:

    Merde, siete pronte a morire?

    Quelle cose non potevano capire quelle parole, ma sentirono benissimo ciò che accadde dopo, protetta sia la casa con una barriera di ghiaccio che il signor Sonji con una cupola di ghiaccio infatti il Chunin richiamó il suo potere ancestrale, venendo ricoperto da un'armatura di ghiaccio appariscente e letale, creandosi uno scivolo di ghiaccio voló al livello del terreno e sfruttando i suoi capelli congelati cominció a mulinare devastanti fendenti che falciarono mostri a destra e a manca, gli essere non riuscivano nemmeno ad avvicinarsi allo Yuki, che nonostante I suoi poderosi attacchi avrebbe continuato a ritrovarsi circondato minuto dopo minuto da quelle cose che semplicemente continuavano a spuntare da terra da un lato e ad attaccare la casa dall'altro, distruggendo ad una velocità disarmante il muro di ghiaccio a sua difesa, per quanto avrebbe potuto continuare in quel modo?

    Elsarin perde il turno per aver passato I sette giorni senza dirmi nulla, al prossimo è out. La situazione è chiara, gli zombie inseguono gli otiani da un lato e attaccano una metá Yuichi e una metà la casa dall'altro, due giri di post prima del gg definitivo, a voi :rosa:


    Edited by Stompo - 28/3/2018, 12:25
     
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    ho leggermente modificato il post, da bimbo speciale ho perso un pezzo, c'è infatti una barriera di ghiaccio a difesa della casa, ma dura solo per il turno e vi lascerà altri due giri dopo questo giro. Elsarin mi ha comunicato che non potrà più postare e per nin far perdere tempo a nessuno ha deciso di lasciare la missione, quindi abbandona la missione, potrá prendere quando tornerá il minimo d'exp
     
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    - Parlato




    Colpo dopo colpo ,quelle creature ,che parevano provenienti dall'altro mondo, cadevano come se fossero fatte di burro. La tattica difensiva attuata dalla Kunoichi del villaggio del suono e dal suo migliore amico, stava funzionando sì, ma ben presto la giovane neo genin, si rese conto che quegli esseri putrefatti più cadevano "morti" a terra,per così dire, più ne comparivano altri dal terreno. Erano come dei funghi fastidiosi che spuntavano di qua e di là senza dare loro tregua.


    -Accidenti Saiko! Così non va...Sono troppi. Non possiamo colpirli tutti.A lungo andare ci stancheremo. Non possiamo aspettare. Dobbiamo salire su uno dei tetti, magari ci è più facile raggiungere i nostri compagni.



    Chioserebbe la giovane Guren dai capelli argentati al giovane shinobi, per poi arricciare il naso per così mostrare un' espressione di disgusto, per il semplice motivo che quei corpi lacerati e corrosi dal tempo, emanavano per l'appunto un tanfo insopportabile e soffocante. La situazione già di per sé non lasciava molto tempo per pensare, e "quell'aroma" di putridume di certo non aiutava a far ragionare la kunoichi del suono. In quel momento, Shizuka con la coda dell'occhio avrebbe visto il grande effetto della colonna di ghiaccio. Che fosse stato il chunin? Ma certo che lo era,non poteva che essere stato quello che aveva più esperienza di tutti,ad eseguire una tecnica del genere.Chissà forse un giorno Shizuka, sarebbe stata in grado di padroneggiare simili tecniche, ma prima di sicuro doveva venir fuori da quella situazione spiacevole. La giovane genin si sarebbe resa conto che in quell'istante non era il caso di lasciarsi andare alle solite elucubrazioni mentali, ma al contrario avrebbe dovuto pensare solamente a come fuori uscire da quella condizione.



    - Saiko,amico mio, seguimi.Dobbiamo salire sul tetto della casa più vicina, e cosi raggiungeremo così i nostri compagni di squadra.




    Avrebbe affermato la kunoichi al suo migliore amico senza nemmeno volgergli lo sguardo , qualora l'avesse sentita, dopo di ché si sarebbe concentrata sia per intravedere la prima abitazione vicina sulla quale i due ragazzi sarebbero saliti,sia per non perdere il confronto contro quei mostri. Una volta individuata la casa, Shizuka avrebbe iniziato a muoversi nella direzione della casa che era situata circa 5 metri dietro di loro, sempre tentando di mantenere la posizione difensiva del filo con i due shuriken, nel caso in cui gli zombi avessero attaccato i due otoani. Così facendo, spingerebbe leggermente anche il ragazzo pallido posto al suo fianco, con il busto facendo forza sulle leve inferiori, aspettandosi che assecondasse i suoi movimenti,nel tentativo di non perdersi mai di vista.



    - Al mio tre, concentra il chakra sotto i piedi e scatta all'indietro quanto più veloce possibile.


    Avrebbe rivolto queste parole allo shinobi a denti stretti, con un tono stanco misto a disperato. Una volta che i due ninja di oto si sarebbero avvicinati alla costruzione in legno, tipica di quel piccolo ed inquietante paesino, la ragazza si sarebbe leggermente spostata sul fianco, ed avrebbe eseguito un balzo all'indietro, nel tentativo di non ostacolare l'amico, nel caso avesse eseguito nuovamente i movimenti della ragazza dai capelli argentati.


    -TRE!



    Avrebbe urlato in preda alla disperazione , cercando poi di riprendere con sé il filo con i due shuriken legati alle estremità, dopo di ché richiamerebbe la sua energia interiore per poi concentrarla sotto le piante dei piedi, in modo tale da permetterle la salita sulle pareti di quella casa per raggiungere così il tetto. La genin si sarebbe girata e poi scattata verso le pareti, portando il busto inclinato in avanti e le leve anteriori indietro, cercando così di darsi maggiore velocità nel muoverersi . Una volta salita sul tetto, nel caso in cui ci sarebbe riuscita, avrebbe aspettato Saiko ed insieme sarebbero saltati di tetto in tetto, fino a quando la giovane genin avrebbe visto e riconosciuto la figura di Ken, il genin che faceva parte della sua squadra, e gli sarebbe andata incontro nel tentativo di riunirsi.







    CITAZIONE
    -Statistiche:
    -Stamina=200-5= 195
    -Resistenza= 200-1=199

    CODICE
    Oggetti:
    -Borsa porta oggetti
    -Filo d'acciaio 20m
    -Taschino porta oggetti
    - Shuriken x3


    CITAZIONE
    Azioni:
    - Tentativo concentrazione chakra
    - Tentativo salita sul tetto della casa
     
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    La situazione era decisamente surreale, quelle creature sbucavano fuori da terreno ad un ritmo incessante e non sembrava esserci indizio su chi o cosa fossero realmente. Allontanandomi dalla casa di Sonji potei vedere ancora più chiaramente che quella mandria aveva come unico obbiettivo proprio quel posto ma il Chunin stava reggendo bene alle pressanti ondate. Infondo quei cosi andavano giù come nulla, il problema stava nel numero esorbitante di nemici.

    Di questo passo non andremo da nessuna parte... Dobbiamo riunirci e spostarci, la priorità dovrebbe essere capire se vogliono Sonji o semplicemente la casa...

    Il mio cervello continuava a lavorare a più non posso su quelle poche informazioni che avevamo mentre le mie gambe si muovevano come se avessero il pilota automatico, quando giunsero nel mio campo visivo due dei miei compagni sembrai tornare in me e li osservai mentre si preparavano a saltare verso una delle case, quella a loro più vicina. Dovevo aiutarli, se fossero caduti in quella massa putrida non so cosa gli sarebbe potuto succedere, scattai quindi verso la casa in questione e, proprio nel momento in cui si stavano lanciando, estrassi il mo filo di cenit infondendo in esso il mo chakra. Sentivo quell'energia scorrere dentro di me, dalla pancia si mosse verso il petto, poi le braccia, le mani ed infine avrebbe pervaso il suddetto filo piegandolo al mio volere. Se fossi riuscito a completare questo processo, avrei tentato di indirizzarlo a mò di frusta verso gli esseri che avrebbero potuto infastidire i movimenti dei due.

    Forza sbrigatevi... Dobbiamo riunirci il prima possibile!

    Facendo da copertura avrei atteso che entrambi fossero giunti nella mia posizione per poi esortarli a raggiungere la casa di Sonji

    Non c'è tempo da perdere...

    Avrei quindi iniziato a correre verso l'obbiettivo rivolgendomi ancora a loro

    Avete scoperto qualcosa di utile?

    Azioni:
    Stretta d'acciaio -10

    Resistenza 198
    Stamina 90
     
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    Narrato
    Parlato Saiko
    Scritte
    Pensato


    "Wow! Che fetore nauseabondo."

    Erano queste le parole che poteva dire Saiko, circondato da tutti quegli esseri i quali puzzavano di morte, una puzza che purtroppo rendeva difficile difendersi, nonostante questi umanoidi fossero fragili da cadere con pochi colpi; il vero problema non era la forza degli esseri, quanto il loro numero che sembrava crescere man mano che ne venivano tolti di mezzo alcuni. Saiko era ancora schiena a schiena con Shizuka, quando quest'ultima pensò che fosse il caso di provare a salire su un tetto, così da potersi riunire con Ken e il Chuunin. Il problema era come arrivare ad esso, la strada sembrava piena di mostri e l'unico modo per avanzare era continuare a stare nella stessa posizione e nel frattempo arrivare a portata di casa, così da poterci salire. Shizuka continuò ad usare quindi il filo e gli shuriken, e Saiko continuò ad usare il kama per tenere a bada i mostri che arrivavano dalla sua parte, ma la fatica cominciava ad aumentare.

    "Shizu, torno in un lampo!"

    Esclamò il ninja di Oto per poi compiere il sigillo della tigre con la mano sinistra ed accumulare chakra negli arti e cominciare ad aumentare così la propria velocità, aveva infatti tutta l'intenzione di utilizzare la tecnica del corpo sfarfallante per aumentare la sua agilità e ottenere così una buona possibilità di attaccare velocemente e scappare subito in seguito. Si allontanerebbe quindi di circa due metri dalle spalle dell'amica genin per poi tentare ad eseguire una spazzata circolare con la gamba destra, tenendosi sull'arto sinistro, così da far rallentare l'avanzata di quegli esseri. Sarebbe quindi subito tornato alle spalle dell'amica con cui si sarebbero avvicinati alla struttura più vicina. Giunti qui avrebbero poi tentato di salire sul tetto, ma Saiko essendo un gentiluomo, avrebbe dato precedenza all'amica, per tentare quindi di guadagnare altro tempo.

    "Shizu, corri su, io ti darò un attimo per salire e ti raggiungerò subito. VAI!"

    Detto ciò il ragazzo avrebbe fronteggiato i mostri nello stesso modo di prima, utilizzando quindi la tecnica del corpo sfarfallante, in combinazione con la raffica della foglia, così da danneggiare gli arti inferiori degli esseri più vicini e far inciampare quindi quelli subito dopo, in modo tale da rallentarli e permettersi di salire in tutta "tranquillità", per quanto una situazione simile permetta una certa calma. Una volta rallentati i propri bersagli tenterebbe di concentrare il chakra sotto la pianta dei piedi, per poi salire sul tetto della casa, per riunirsi all'amica Shizuka e poi al resto del gruppo.

    Scheda di Saiko Kirin
    Azioni:Tecnica del corpo Sfarfallante x2, Raffica della foglia x2, Concentrazione del chakra (piedi per salire la casa)
    CITAZIONE
    Resistenza 200 punti -5 -5 (Raffica della foglia x2)
    Stamina 200 punti - 5 - 5 (Tecnica del corpo sfarfallante x2)

    CITAZIONE
    Kama x1 Nella mano destra.
    4 Shuriken nel borsello porta-armi sul fianco sinistro.
     
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    Hey, Axel. You haven't forgotten? You made us a promise. That you'd always be there... to bring us back.

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    L'insicurezza, in quel mero frammento di tempo lacerato dai ricordi di un passato non troppo gioioso, prese il sopravvento. Era come se ad ogni umanoide che avanzava verso me e verso la casa un frammento della mia stessa essenza si staccasse dalla vita terrena e fluttuasse nel vuoto più totale. Mi ripetevo sottovoce "andrà tutto bene, non ti preoccupare", ma il mio cuore batteva forte. Dopotutto non ero altro che un ragazzo nella sua fase post adolescenziale, avrei dovuto iniziare a sostenere la mia vita su di rocce chiamate gambe. Nella testa un fotogramma di mia mamma che cucina non fece altro che macerare quei nervi attorno alla cassa toracica, sul lato sinistro di questa. Un essere ignoto strappava pezzi secchi d'anima via legge del contrappasso, sia per analogia che per contrasto e purtroppo in quel momento n'ero l'unico testimone. Avrebbero potuto compiere degli studi su di me, porca puttana. Che malato mentale. Con lo sguardo perso nel niente avrei inalato il putrido puzzo di umanoide e non avrei fatto altro che non guardarmi più, mai più all'indietro. Sentivo il gracchiare delle unghie, per quante ve ne fossero, sul mio ghiaccio che poco a poco cedeva sotto i deboli ma numerosi attacchi di quegli esseri. Strideva nei miei timpani, avrei voluto solo scappare da quello schifo. Il chakra prese a vorticare nei miei recettori, sfrigolava per tutto il braccio destro ancora ricoperto da quell'armatura che aveva preso possesso del mio corpo. L'intera aura che aleggiava per l'arto si sarebbe plasmata grazie al chakra Fuuton in un arto ben più lungo del mio. Quel braccio simil demoniaco si sarebbe così allungato di venti metri e ad ogni fendente scagliato da tale mostruosità del mio corpo avrei lacerato più e più carni di quanto fatto pochi secondi prima.

    DOVE CAZZO SIETE? MUOVETEVI!

    Il mio pensiero non andò altro che al rimasuglio di quella che potevo considerare "squadra". Meh. Avevo fatto tutto io...


    PERDONAMI TANTISSIMO ma non avevo veramente niente da scrivere e sinceramente tirare ancora per le lunghe uno scontro così è abbastanza inutile.

    Scheda

    R: 352-35-35-35=247
    S: 250

    A&J:
    Palmo Violento dell’Onda della Bestia x3 descritto come da post
     
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    Una camminata disperata all'inferno, purtroppo quella era la migliore descrizione per quello che stavano passando i due ninja di Oto nel tentativo di riunirsi con gli altri membri della squadra, quegli esseri umanoidi cercavano di colpirli, di aggredirli, di graffiarli, di agguantarli, mille mani gli si buttavano contro costantemente dandogli a malapena il tempo di difendersi ma per fortuna i due Genin si dimostravano abbastanza agili da colpirli e farli diventare polvere prima che potessero fare degli effettivi danni. Quanto potevano continuare in quel modo? I muscoli delle braccia cominciarono a fargli male, le mani iniziarono ad intorpidirsi mentre a fatica ripetevano gli stessi perpetui movimenti, ma forse c'era una speranza! Dal tetto che volevano raggiungere infatti scese il giovane Ken, pronto a dargli una mano, almeno a parole:

    "Forza sbrigatevi... Dobbiamo riunirci il prima possibile!"

    Il ragazzo tirò fuori un po' di filo di cenit con l'intento di guadagnare tempo in qualche modo, ma forse per l'ansia e lo stress della situazione non si rese conto dell'effettiva distanza, non riuscendo di fatto a fare alcunché per aiutare i suoi compagni, se non eliminando qualche essere che si trovava proprio sotto la casa, non riuscendo di fatto a liberare la strada.
    La giovane Shizuka, girata con lo sguardo proprio verso la loro destinazione, vide chiaramente tutta la scena e il fallimentaremio tentativo del suo compagno contro quella marea putrescente, probabilmente a quel punto si sarebbe chiesta che fine avesse fatto la ninja di Yu, anche lei sparita da tempo, chissà forse se le cose fossero andate bene lo avrebbe scoperto alla fine, in quel momento aveva sicuramente troppo poco tempo per mettersi a cercarla. In quel momento però non importava, se quello su cui aveva riflettuto era vero allora nelle sue mani aveva la chiave per salvare tutta la sua squadra, doveva solo arrivare alla casa che Yuichi stava difendendo con le unghie, con i denti da solo contro centinaia di quelle cose che lo attaccavano da ogni lato cercando di fargli la pelle, ma che venivano spazzate via ora da delle tecniche di ghiaccio, ora da delle poderose tecniche Fuuton che mietevano vittime ad ogni lato, era merito suo se quelle cose non avevano raso al suolo quello che sembrava essere per qualche motivo il loro obiettivo principale, protetto da quella forte barriera di ghiaccio che resse diversi minuti prima di frantumarsi in pezzi e cadere su quella marea vibrante di corpi:

    "Shizu, torno in un lampo!"

    Ma l'attenzione dello scontro era già altrove, Saiko infatti per dar del tempo all'amica decise di rompere la loro formazione e buttarsi eroicamente in mezzo a quelle cose falciandole con le sue tecniche taijutsu, cosa che permise a Shizuka di salire sul tetto in tutta tranquillità, anche troppa, ma senza il suo amico purtroppo, senza la protezione della ragazza il giovane eroe fu infatti accerchiato in un istante da quegli esseri che gli riservarono lo stesso trattamento che avevano avuto per Ken, la ragazza fece a malapena in tempo a girarsi per vedere il suo amico cadere a terra e sparire in quella marea omogenea di non-morte.
    La situazione ormai era chiara, dall'alto del tanto agognato tetto, la Genin di Oto, insieme al suo compagno Ken, poteva vedere come la situazione a terra fosse diventata praticamente ingestibile, se avesse tirato un sasso in qualsiasi direzione non sarebbe riuscita a farlo arrivare a terra, talmente era densa quell'apparentemente infinita folla di esseri, ormai le rimaneva solo una via praticabile, ossia cercare di riunirsi al Chunin sempre più allo stremo delle forze e provare a chiudere quella storia, ma doveva fare in fretta, senza la barriera di ghiaccio a proteggere la casa quelle cose vi si erano riversate contro con ancora più forza di prima, aveva poco tempo, se voleva davvero salvare tutti avrebbe dovuto farlo subi...

    *bum...bum... BUM... BUM*

    Degli scoppi sempre più forti attirarono l'attenzione di tutti i ninja rimasti, dal pozzo centrale cominciarono ad arrivar quei rumori sempre più intensi finché in un ultimo assordante boato tutta la struttura in pietra che costituiva il pozzo stesso si distrusse dall'interno per far uscire qualcosa di ancora più agghiacciante, una gigantesca mano che fece seguito ad essere ancora più grosso ed osceno dei precedenti:



    Quell'agghiacciante abominio alto sei metri e grosso tre non si perse tempo in convenevoli e cominciò la sua lenta ma inesorabile camminata verso la casa, schiacciando e spingendo senza ritegno i suoi simili, in quei pochi secondi la situazione sembrava essere riuscita a peggiorare ancora, il tunnel in cui i nostri giovani si erano addentrati diventava secondo dopo secondo più buio e stretto.

    Allora Ominmon il tuo pg è stato preso e messo KO, l'apertura creata dalle mosse di Saiko ha permesso alla sua amica di arrivare sana e salva sul tetto; per l'attacco di Roy la distanza era troppa per poter avere effetto, hai ucciso solo qualche essere vicino. Il resto mi sembra chiaro, avete ancora due turni prima che quel lento coso arrivi, esattamente quando la casa dovrebbe crollare. Shizuka e Ken possono saltare fino alla casa dove c'è il signor Sonji; Rox occhio che il prossimo è l'ultimo turno del Risveglio, a quel punto non ti consiglio di rimanere al livello del terreno quando torni normale... a voi :rosa:


    Edited by Stompo - 2/4/2018, 12:55
     
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    Il tempo scorreva e le varie possibilità di classificare quella missione compiuta si riducevano di secondo in secondo ,dato che quelle cose immonde fuoriuscite dal terreno sottostante, continuavano a distruggere e lacerare qualsiasi cosa capitasse loro a tiro.Questo era lo scenario apocalittico a cui la giovane Shizuka assisteva, mentre di tetto in tetto sarebbe andata avanti, senza fermarsi , per poter raggiungere il ragazzo del villaggio delle verdi acque, che a sua volta le stava venendo incontro.Una volta che la giovane Genin sarebbe giunta sul tetto della casa, ove lo shinobi di Hekisui si sarebbe situato, si sarebbe avvicinata alla di lui figura.


    -KEN!


    Avrebbe gridato il nome del Genin con un tono visibilmente nervoso,non dando nemmeno peso che al giovane avrebbe potuto dare fastidio, data la poca confidenza.Shizuka contava sul fatto che lo shinobi avrebbe passato questo suo gesto di "maleducazione", data la situazione di merda in cui si erano cacciati.



    Questi cosi schifosi hanno incominciato ad uscire dalla terra da quando , io e Saiko, abbiamo trovato questo anello sulla riva del fiumiciattolo...Credo che sia collegato con la faccenda del perché questi abomini siano spuntati come dei fottuti funghi dal terreno...Dobbiamo sbrigarci




    La giovane otoana avrebbe spiegato ,frettolosamente, al suo compagno di squadra,tutto ciò che fino a quel momento aveva pensato di tutta la faccenda, e del ritrovamento di quel misterioso anello ,che era infilato all'anulare sinistro, che nel frattempo gli avrebbe mostrato. Fu in quel momento che dal pozzo centrale, collocato nella piazza principale del paesino, la kunoichi avvertì un tonfo secco, seguito da un boato agghiante che sicuramente non presagiva niente di buono. Un essere abominevole si sarebbe palesato da quel pozzo infernale.Shizuka,alla vista di quel mostro, si paralizzò. Per la paura? Non proprio.In quel preciso istante avrebbe molto gradito la presenza di Saiko, che con la sua parlantina, avrebbe sicuramente sdrammatizzato la situazione.La Genin del villaggio del suono, si sarebbe girata di scatto nella direzione in cui ella stessa ,e in teoria anche Saiko, era venuta; ma dello shinobi, nessuna traccia.



    DOVE SEI ,SCEMO?



    Avrebbe gridato la ragazza dalla chioma argentata, ancora voltata nella medesima direzione, nel tentativo di avere un cenno dal suo migliore amico,ma nulla arrivò. Non poteva essere vero. Nella mente della kunoichi, il suo Saiko non poteva essere morto.Un accenno di lacrime volevano scivolare sulle rosee della femminea figura,a solo pensarci.Ma sì, d'altronde lo ha sempre considerato un ragazzo dalle mille risorse, che riusciva sempre a scamparsela.Doveva solo aver fiducia in lui.



    Ken...Dobbiamo muoverci subito.Dobbiamo portare a termine la missione. E'nostro dovere da Ninja



    Avrebbe aggiunto con una voce bassa e rotta, per poi abbassare leggermente il capo.Quella frase detta al suo compagno ,qualora l'avesse ascoltata, probabilmente era la stessa che Saiko le avrebbe rivolto con un sorriso a trentadue denti,per darle la giusta carica. Dopo di ciò ,si sarebbe diretta nella direzione opposta per proseguire la corsa per raggiungere il misterioso Chunin che partecipava alla medesima missione dei due genin.Prima di proseguire, la kunoichi di oto avrebbe asciugato ,con un rapido gesto delle mani,le lacrime che le rigavano le guance, per poi fare un cenno per far capire al ragazzo del villaggio delle verdi acque, che era pronta per continuare a camminare sui tetti.Una volta che lo shinobi sarebbe partito, Shizuka lo avrebbe seguito a ruota.



    Il Chunin è con il signor Sonji?E l'altra ragazza?


    L'otoana avrebbe chiesto a Ken, con un tono freddo, ma preoccupato,e con ansia avrebbe atteso la risposta del suo "collega".



    Shizuka

    CITAZIONE
    Statistiche:
    -Resistenza=200-1=199
    -Stamina=200-5=195

    CITAZIONE
    Oggetti:
    -Borsa porta oggetti:Filo d'acciaio (20 m)
    -Taschino porta oggetti:Shuriken x3
     
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    La tensione che si respirava nell'aria era ormai sempre più palpabile. L'agitazione ed il panico tentavano violentemente di impossessarsi di noi e di certo era dura non carne preda. Shizuka fortunatamente riuscì a salire sul tetto ove mi trovavo io ma il suo stato mentale era tutt'altro che rilassato, nonostante tutto però riuscì a reggere abbastanza da espormi cosa avevano scoperto

    Questi cosi schifosi hanno incominciato ad uscire dalla terra da quando , io e Saiko, abbiamo trovato questo anello sulla riva del fiumiciattolo...Credo che sia collegato con la faccenda del perché questi abomini siano spuntati come dei fottuti funghi dal terreno...Dobbiamo sbrigarci

    Per quanto mi fosse possibile, ascoltai con estrema attenzione le sue parole ed in particolare presi l'anello per poterlo osservare meglio. Certo avevamo fretta e ci trovavamo in una situazione tutt'altro che rilassante, ma se davvero quell'anello poteva dirci qualcosa dovevamo correre il rischio e rallentare.

    Aspetta Shizuka...

    Le intimai osservando accuratamente l'oggetto e nel frattempo riprendendo

    La situazione è grave ma non dobbiamo farci prendere dal panico altrimenti finiremo in gabbia o peggio... Ipoteticamente, tralasciando il chunin che si occupa della marmaglia, siamo potenzialmente rimasti soli a combattere. Ciò vuole dire che dobbiamo collabora e tentare di ottenere il meglio possibile anche per il nostro capo.

    Ripresi quindi lo studio del manufatto sperando che potesse portarci a qualcosa. Fu più o meno in quel momento che un rumore sordo e ritmico invase la zona. Pochi istanti dopo dal pozzo centrale si palesò, come dispensatore di distruzione, un abominio terrificante

    Calma Shizuka!

    Intervenni prontamente

    Il nostro dovere ora è capire che rapporto c'è tra questo caos e l'anello... Vedrai che al resto ci penserà il chunin... Sà il fatto suo e noi gli saremmo solo d'intralcio...

    Azioni:
    Controllo approfondito sull'anello

    Resistenza 198
    Stamina 90
     
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    Narrato
    Parlato Saiko
    Scritte
    Pensato


    Aspetta Shizu!

    Saiko cominciò in breve a fare dei taijutsu per cercare di allontanare la marmaglia di umanoidi che gli erano vicini, ma ciò servì a poco, infatti non appena Shizuka, la sua fida amica si allontanò, il giovane otoano si ritrovò con le di lui spalle scoperte, nonostante il breve spazio tra lui e la casa, e alcuni di quegli abomini lo riuscirono a colpire. Il ragazzo cercò con tutte le sue forze di non soccombere e di salire sulla casa, per raggiungere l'amica, ma non ne ebbe alcun modo.

    Cazzo! Non voglio morire alla mia prima missione. Mi aspetta ancora un rimprovero da Shizu.

    Questo era l'unico pensiero che gli riempiva la testa in quel momento: concludere la missione e tornare vivo a casa. Cominciò a ripensare a tutta la sua breve vita, fino a quell'istante e a tutti i momenti felici che aveva passato.

    Mi sa tanto che così finisce la storia del grande Saiko, ninja di Oto dalla salute cagionevole.

    Rivolse gli occhi al cielo prima di perdere i sensi.

    CONCLUDETE LA MISSIONE VOI!

    Scheda di Saiko Kirin
    Azioni: finito ko
    CITAZIONE
    Resistenza 190 punti
    Stamina 190 punti

    CITAZIONE
    Kama x1 Nella mano destra.
    4 Shuriken nel borsello porta-armi sul fianco sinistro.
     
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    Colui che è e si spera sarà

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    Artigliate, manate, urla, gemiti, lamenti, grida, il mare di mostri intorno al giovane Yuichi aveva raggiunto ormai delle dimensioni gigantesche, i suoi continui tentativi di bloccarli erano davvero ammirevoli, ma lui era pur sempre uno solo, mentre quegli esseri erano centinaia, era impossibile pensare che avrebbe potuto mantenersi concentrato per tutto il tempo e infatti alla fine, dopo interi minuti che tranciava ossa, muscoli e carni venne colto di sorpresa, una mano sbucò inattesa dal terreno e prima che si congelasse come un ghiacciolo riuscì a bloccare per un istante il piede del giovane facendogli perdere l'equilibrio e facendolo rovinare a terra, buttandolo dentro al suo peggiore incubo...
    Non appena la sua schiena toccò il pavimento decine di mostri gli si cominciarono a buttare addosso per cercare di ferirlo, di morderlo, in pochi istanti il buio calò sullo Yuki come il sipario che calava sul palco a spettacolo finito, ma lui non era un ninja normale, chiunque in quella situazione non avrebbe avuto scampo, ma la sua armatura ed il suo potere non erano solo per bellezza, tutti coloro infatti che cercarono di colpirlo finirono solo per colpire la corazza del giovane che attutì ogni colpo che gli fu portato prima di congelare gli impavidi attaccanti, almeno fino a quando non andò in pezzi a causa della mastodontica pressione offensiva a cui era stata sottoposta, sarebbe riuscito il Chunin con i minuti contati ed un gigante in arrivo ad uscire da quella pessima situazione?
    Per i giovani Genin sul tetto invece la storia era diversa, sfruttando quel breve momento di pausa che erano riusciti a fatica a ritagliarsi controllarono l'anello che la ragazza aveva trovato vicino al fiume, scoprendo che non si trattava di altro se non di una semplice fede su cui all'interno era inciso il nome "Sonji Nanake", che appartenesse al mittente della missione? O forse poteva essere persino della moglie? Niente sapevano su quell'oggetto, eppure se si fossero messi a ricordare si sarebbero resi in effetti conto che l'uomo, pur avendo fatto sempre riferimento a sua moglie nei suoi deliranti discorsi, non aveva mai mostrato la sua fede, che fosse tutto solo un caso? In un modo o nell'altro il tempo che avevano per risolvere quella tetra situazione stava per finire, il gigante mostruoso infatti, con i suoi lenti e pesanti passi era ormai a pochi passi dal povero Yuki che era letteralmente sommerso da quelle creature, dovevano agire in fretta, visto che ogni parete della casa era ormai ricoperta di solchi, crepe e brandelli di legno che volevano in ogni direzione, ormai avevano i minuti contati.

    Rox purtroppo non hai postato nei tempi e ti ho dovuto far saltare il turno, mi dispiace.
    Come immagino avrete capito avete un ultimo turno per fare cose prima che finisca il tutto; Rox ti ricordo inoltre che questo era l'ultimo turno del risveglio(che tra l'altro è stato ciò che ti ha salvato dall'andare ko), a voi :rosa:
     
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    In quell'attimo di tempo riuscii a guardare con attenzione l'anello e scoprii che altro non era se non la fede nunziale di Sonji... La cosa mi parve subito strana, quell'uomo era evidentemente molto attaccato alla moglie ed alla figlia e non avrebbe mai lasciato in giro la sua fede. Certo poteva essere della moglie, ma in tal caso dov'era quella del mercante? Cercai di ricordare se avessi notato una fede al suo dito ma più ci pensavo più ero certo che non ce ne fossero. Mentre questi pensieri si susseguivano freneticamente nella mia testa, qualcosa nel villaggio mutò, la mia attenzione si spostò sull'ambiente circostante, quegli abomini continuavano a spadroneggiare come una marea di morte che avanza inesorabile, il gigantesco mostro uscito dal pozzo iniziò a camminare lentamente facendo tremare la terra sotto i piedi, ma cos'è che i miei sensi percepirono come assente? La risposta mi sovvenne drammaticamente, mancava il caos generato dagli esseri smembrati e maciullati dal chunin. Non udivo più i suoni della distruzione dello Yuki.

    Oh no... Non sarà stato sopraffatto anche lui?

    Il terrore mi pervase per qualche istante ma volente o nolente dovevo mantenere il sangue fretto per quanto potesse essere difficile in quella situazione disperata. Si, disperata, non poteva essere definita diversamente. Nulla di razionale poteva essere sfruttato per risolvere ciò che stava capitando in quel villaggio

    Se non c'è più nulla di razionale possiamo fare...

    Dissi rivolgendomi alla ragazza che presumibilmente era rimasta la sola a potermi aiutare

    Non ci resta che sperare nell'irrazionale!

    Combattere era fuori questione, se nemmeno un ninja con abilità come quelle dello Yuki non aveva potuto niente contro quell'esercito degli inferi, certo due genin non potevano fare granchè! Allora strinsi l'anello nel pugno ed iniziai a correre.

    Seguimi!

    Intimai a Shizuka

    Se siamo rimasti solo non abbiamo speranza ne di uscirne vittoriosi ne di fuggire... Possiamo solo sperare in qualcosa di folle per far cessare questa cosa assurda!

    La mia idea non aveva nessun fondamento logico, probabilmente sarebbe stato solo un tentativo disperato per evitare di stare con le mani in mano ad attendere la fine, ma chissà, magari se il mondo in cui vivevamo era abbastanza assurdo da far accadere quel caos, allora poteva esserlo anche per darmi ragione. Di tetto in tetto avrei corso a perdifiato, senza accenni di rallentamento, fino a tornare al tetto dove tutto aveva avuto inizio. Lì Sonji era ancora avvolto dalla barriera di ghiaccio ma non me ne preoccupai, scattai con tutta la forza che avevo in corpo infilando l'anello in tasca e componendo il sigillo della tigre. Con quello la mia intenzione era di irradiare di chakra il mio corpo ottenendo un surplus di potenza tale da poter tentare una Raffica della Foglia al massimo delle possibilità concesse dal mio fisico. L'obbiettivo era proprio la sfera di ghiaccio che racchiudeva Sonji, se fossi riuscito a colpirla e distruggerla avrei potuto tentare la mia follia.

    Accadrà davvero qualcosa? O semplicemente ho letto troppi fumetti per sperare in qualcosa di così semplice?

    Tirai fuori dalla tasca l'anello e senza indugi tentai di infilarlo alla mano dell'uomo ancora svenuto, a quel punto avrei ripreso fiato iniziando a guardarmi intorno... Sarebbe accaduto qualcosa di inaspettato? O la fine preannunciata si sarebbe abbattuta su di noi?

    Azioni:
    Rincorsa -1
    Corpo sfarfallante + Raffica della foglia (sforzo MAX) -10 -10 (-50)
    Infilo l'anello a Sonji :unsure:

    Resistenza 137
    Stamina 80
     
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    -Parlato



    Quella notte era davvero lunga.I minuti parevano ore e per la Genin la situazione era davvero insostenibile.Accanto a lei vi era il suo compagno di squadra, Ken, che attentamente analizzava quello strano anello ritrovato qualche ora prima, che fino ad allora considerava il simbolo della disfatta della missione. Shizuka avrebbe osservato il ragazzo, aspettandosi che il giovane le facesse un cenno di proseguire per avvicinarsi al Chunin, nonostante fosse impaziente data la condizione in cui i due giovani ninja si trovassero. In quel momento si sentì un boato, che avrebbe fatto girare Shizuka nella direzione della casa del signor Sonji, scoprendo così che anche il loro compagno di squadra più vecchio a livello di esperienza,stesse per cedere all'orda di quelle strane bestie proveniente dell'altro mondo.

    - No!


    Sarebbe sobbalzata la ragazza alla visione della caduta del chunin.

    - Aveva bisogno di noi...Dovevamo aiutarlo in qualche modo

    Avrebbe aggiunto infine Shizuka rivolgendosi allo shinobi di Hekisui, quasi come se fosse un rimpianto, un rimpianto che le servirà da esperienza nella prossima missione, se qualora fosse sopravvissuta. A quel punto iniziò a pensare che la situazione già critica di sua , si stava evolvendo ancora più tragicamente, e che ormai dovevano tentare il tutto per tutto, seguendo quasi meccanicamente i discorsi del ninja del villaggio delle verdi acque , e ragionare nella maniera più irrazionale possibile. Tanto non avrebbero avuto niente da perdere.

    OK!



    La femmina figura avrebbe reagito alle affermazioni del suo compagno di squadra,determinata a voler fare qualcosa per la missione. L'otoana avrebbe ripreso il filo d'acciaio con i due shuriken legati, alle due estremità dalla borsa e lo avrebbe mantenuto nella mano destra. Quando Ken si sarebbe avviato, la ragazza dai capelli argentati lo avrebbe seguito a ruota , tenendosi quanto più pronta possibile alle eventuali azioni di quei mostri e agli spostamenti dell'abominio fuoriuscito dal pozzo centrale.Una volta giunta a destinazione,la ninja del villaggio del suono , avrebbe intuito il "piano" avventato dello shinobi di romperere la barriera che difendeva il signor Sonji apparentemente svenuto,automaticamente Shizuka si sarebbe messa di nuovo in posizione difensiva , spalla a spalla con il suo compagno, e componendo prima i sigilli in sequenza della tigre, del cinghiale, del cane e della tigre . Nel caso in cui la tecnica sarebbe riuscita , avrebbe infuso il chakra nel filo d'acciaio, utilizzato in precedenza come arma difensiva e così divaricherebbe le braccia e concentrando il peso corporeo sulle ginocchia lievemente flesse.


    -Ti copro le spalle,Ken!


    La giovane genin avrebbe detto in tono frenetico , sperando che così facendo sarebbe riuscita nell'impresa di rendersi utile ed aiutare l'amico.





    Shizuka

    CITAZIONE
    -Azioni:
    -Tentativo tecnica della stretta d'acciaio
    - tentativo manipolazione degli shurike

    CITAZIONE
    -Caratteristiche:
    -Stamina= 200-5 =195-5= 190
    -Resistenza=200-1=199

    CITAZIONE
    Oggetti:
    -Borsa porta oggetti= filo d'acciaio 20m
    -taschino porta oggetti= shuriken x3
     
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    Hey, Axel. You haven't forgotten? You made us a promise. That you'd always be there... to bring us back.

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    feed me, oblivion



    Il silenzio è ciò che spaventa più di tutto. Rimanere da soli con la propria coscienza che si inarca su se stessa, le emozioni e i pensieri che si intrecciano in un lugubre disegno mentale che cazzo, spaventa fin troppo. Riemergono dal vuoto le paure, le ansie. Premono con violenza per risalire dalla nicchia creata dal nostro subconscio per proteggerci da un male che solo noi abbiamo creato e solo noi possiamo distruggere allo stesso tempo. Mi sentivo debole sotto quella massa di putride carni che, come quel miscuglio di emozioni, premeva con violenza sulla mia cassa toracica quasi mozzandomi il respiro. Le orecchie sentivano un rumore sordo, non avevo idea di ciò che stesse succedendo. Capii anche che il rinvigorimento creatosi dal richiamo dei miei antenati stava lentamente scemando, si disgregava in minuscoli pezzetti di ghiaccio innocui ormai a tali umanoidi che sembravano aver sviluppato velocemente anticorpi per proteggersi dall'intenso freddo che bramava le loro carni. Le mie mani cercavano di dimenarsi, per spostare quanto più schifo possibile, invano. Il panico stava prendendo il sopravvento, le sinapsi non fungevano più come di consueto. Stavo lentamente cadendo nel baratro dell'impazzimento, ancora una volta. Ansimavo, mentre a stento molecole d'aria riempivano lentamente i miei polmoni. Non vedevo niente, cazzo, niente di niente. Ero nel buio più profondo, la mia paura più recondita. Avrei voluto che, in quel momento, gli altri avessero potuto far qualcosa. Ma niente, ero in balia di loro e di me stesso. Ero il fautore del mio destino, che in questo caso non stava promettendo niente di buono. Cercavo di ragionare, ma si sa, a mente non fredda e lucida è pressoché impossibile. Un brainstorming, idee confuse senza filo logico bombardavano le pareti craniche, uscivano dalla corteccia prefrontale come una lama rovente che squaglia il burro. Cercai in tutti i modi di congiungere le dita, scivolando sotto al viscidume. Drago. Tigre. Coniglio. Questa la serie di sigilli prefissata per convogliare il chakra nei punti di fuga. Un convoglio d'acqua avrebbe così spinto con violenza quegli umanoidi nell'aria una volta cercate di unire le mani a mo di triangolo. Avrei potuto così, forse, rivedere la luce lunare. Il plenilunio che batteva quella notte trasudava magia da tutti i fasci lunari. E, di sicuro, quella non sarebbe stata la mia ultima notte.


    Scheda

    S: 250
    R: 345-100-10=235

    A/J:
    Mizurappa

    Note:
    Sì, lo so, ho perso un turno e questo post fa schifo. Ma ho zero ispirazione, più tutti i cazzi per la testa che ho in questo periodo che mi stanno togliendo tantissimo tempo e blah blah non ho scusanti. Vabbè, vediamo di finirla presto che è durata fin troppo :asd:
     
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    Colui che è e si spera sarà

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    Calma...
    Silenzio...
    Pace...eterna?


    Il sole sorse alto sul piccolo villaggio, i suoi lenti raggi toccarono ogni punto di quello che era stato fino a poche ore prima un violento campo di battaglia, ma che ora appariva completamente deserto. Dove erano finiti quei mostri? Che cosa era successo? Questo si chiesero senza dubbio i giovani ninja non appena ripresero uno dopo l'altro i sensi e riuscirono ad alzarsi in piedi, con la testa e la schiena dolorante si sarebbero guardati intorno e avrebbero visto i segni di distruzione che quella marea di morte di era portata dietro, pezzi di legno ovunque, porte delle abitazioni a brandelli, mura esterne delle case piene di graffi e tagli, tutto ciò che li circondava gli ricordava quello che si erano trovati davanti, ma la cosa più sconvolgente era un'altra: la casa del signor Sonji, un tempo una delle più vistose ed appariscenti, era stata rasa al suolo, la continua pressione impiegata da quegli esseri aveva fatto cedere i muri esterni, provocando la caduta del tetto sulla struttura in legno, facendo collassare tutta la casa su se stessa, nulla ormai ne rimaneva in piedi.
    E il mandante della missione? Lui che fine aveva fatto? Cercando in giro non l'avrebbero di certo trovato e provando a ricordare avrebbero visto solo immagini confuse, nello specifico dopo il tentativo fallito di Ryu nel rompere la cupola di ghiaccio che il suo compagno aveva posto a difesa dell'uomo, il resto era finito tutto molto in fretta, la casa era collassata e i giovani Genin si erano visti cadere a terra affianco al Chunin che aveva provato con scarso successo a difendersi per un'ultima volta, lui che da solo era riuscito a tenere a bada quelle cose per un tempo inimmaginabile; alla fine però fu tutto vano, in un istante vennero sommersi dalla marea di creature urlanti capeggiate da quell'essere gigantesco che fu l'ultima cosa che videro subito prima di perdere i sensi, una pessima fine per un incubo che non sembrava voler terminare.
    Così andò, il villaggio era in rovina e disabitato, il signor Sonji era sparito insieme al suo anello che i giovani avevano trovato vicino al fiume, probabilmente portati entrami via da quelle cose che si erano anche loro dileguate senza lasciare alcuna traccia, fortunatamente il gruppo ritrovò sia la ninja di Yu, svenuta e priva di forza dietro un'abitazione che l'altro Genin di Oto che si era alla fine sacrificato per niente, tutti avevano dato il massimo ma non erano riusciti nel loro intento, qualsiasi cosa fosse successa lì era ancora un mistero ben lontano dall'essere risolto, ai ninja non restava che tornare ai loro villaggi, fare rapporto, per quel giorno il loro lavoro era finito.

    Fine della missione, purtroppo non siete riusciti a portarla a termine mi dispiace :( Ho intenzione di aprirne in ogni caso un'altra che sarà collegata a questa a livello di trama, così magari chi la intraprenderà avrà la possibilità di scoprire qualcosa di più su chi c'è dietro a questo attacco; per il momento in ogni caso fatemi il post finale così vi do l'exp :)
     
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49 replies since 16/2/2018, 13:38   1548 views
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