[C] Cala il silenzio ad Oto

max 4 Genin+1 Chunin(o superiore)

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    Colui che è e si spera sarà

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    Rox mi ha chiesto una proroga di tre giorni oltre la settimana di scadenza,quindi ha tempo fino lunedi 12
     
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    Shoko Chinoike

    Genin di Yugakure no Sato



    Narrato - «Parlato»



    Il viaggio continuò senza soste. Mi ritrovai ad ammirare un paesaggio variopinto ma senza alcun punto di interesse, mentre facevo da apripista al resto del gruppo. Non mi andava di stare vicino agli altri, preferivo osservare il mondo dalla mia posizione avanzata, priva di intralci. Qualcuno provò a fare delle domande al signor Sonji ma quest'ultimo si rivelò del tutto inutile e mi chiesi se tutta quella missione non fosse frutto dell'immaginazione di un pazzo. Certo sarebbe stato a dir poco sconfortante giungere a destinazione e scoprire che tutto era nella normalità, tranne che nella testa del nostro mandante. Sospirai, cercando di cacciare quel brutto pensiero e di concentrarmi sul viaggio che stavamo facendo. E senza che me ne accorgessi, il sole iniziò a tramontare dietro le montagne, e un paesaggio cittadino ci accolse con la sua sinistra aura di silenzio. Non fu infatti l'assenza di luci a catturare la mia attenzione, quanto l'imperante immobilità di un villaggio che, normalmente, avrebbe dovuto ospitare tutta la vita di persone che rientrano dai campi, di bimbi che tornano a casa e di lavoratori stanchi che vanno a fare baldoria al bar del posto.

    Quel luogo mi era alienante, e iniziai a comprendere, almeno in parte, i motivi che avevano reso folle il nostro buon Sonji. Non mi sorprese nemmeno tanto quella sua patetica scenetta, con tanto di testate contro la porta. Sospirai, non sapendo come affrontare la situazione. Non ero molto brava con le parole, ma per fortuna uno dei nostri compagni intervenne per tentare di placarne la crisi. Ne approfittati per introdurmi.

    «Vado a fare un giro per il villaggio. Torno fra un'ora, o giù di lì, e vi dico se ho scoperto qualcosa.»

    Parlai a voce alta, sicura di essere udita da tutti, e iniziai dunque a rendermi utile. Non avevo tempo da perdere, perché dentro di me montava un'ansia nuova, un sentimento di preoccupazione che non ero in grado di descrivermi. Volevo capire cosa fosse successo, perché a dispetto della mia apparente insensibilità, celavo nel mio cuore sentimenti forti e contrastanti, fra la pietà e l'orrore. Qualunque cosa avesse fatto scomparire gli abitanti del villaggio, non aveva lasciato tracce apparenti, perciò dovevo focalizzarmi su ogni dettaglio, anche il più insignificante, per svelare il mistero.

    La prima cosa che decisi di controllare furono le porte delle abitazioni. Al momento del fatto, molti abitanti dovevano essere ancora nelle proprie dimore, intenti a fare ciò che più desideravano. Perciò mi accertai che le serrature fossero intatte, o presentassero segni di forzatura. Questo mi avrebbe rivelato se gli abitanti erano usciti di propria iniziativa o costretti da una forza superiore e maligna.

    La seconda cosa che cercai furono tracce di impronte per le vie principali del villaggio, perché una discreta quantità di persone, in fuga o rapite, dovevano aver sicuramente lasciato dei segni sul sentiero. Era impossibile che il clima avesse già cancellato tutto, o così sperai in cuor mio.

    Per ultimo, cercai nelle case, per valutare se c'erano stati furti, più o meno evidenti, di oggetti preziosi. Mi sarebbe bastato frugare un po' per capire se era stata l'opera di ladri privi di scrupoli o meno. Cercai gioielli, mobili di un certo rilievo, ryo, qualunque cosa avesse un valore. Se ne avessi trovato, avrei almeno potuto dedurre che gli abitanti avevano lasciato le proprie case senza portare con sé gli oggetti di valore, o che non c'erano state delle rapine nelle abitazioni.

    Fu insomma una ricerca mirata, per comprendere in parte come si fosse svolto l'esodo dei cittadini al di fuori del loro centro abitato. Presa nella mia solitudine, cercai con dovizia di attenzione ogni singolo dettaglio che potesse rivelarmi qualcosa. E dopo un'ora, compiuta la mia ricerca, tornai alla casa del signor Sonji come avevo pianificato di fare. Nel caso avrei condiviso le mie informazioni con gli altri membri della squadra.




    Info Pg


    Link Scheda: Shoko

    Note: Nessuna.


    Parametri:


    Stamina: 100
    Resistenza: 100

    Tecniche Utilizzate:


    Nessuna.


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    Il sole calò del tutto. Lo si poté capire dagli ultimi raggi che il sole ,coperto dalle nubi, stava emettendo, annunciando così l'ora del vespero e il calo delle temperature. Dinanzi agli occhi della giovane Guren si presentò uno scenario di un piccolo villaggio in balia delle ombre ,post pomeridiane, con delle semplici casette in legno semplici , dove in mezzo vi scorreva un fiumiciattolo.Insomma si notava che era un paesino rustico dedito all'agricoltura e all'allevamento. La genin , insieme ai suoi compagni di squadra si addentrò all'interno del paese, mentre il mandate , ossia il signor Sonji rispose in maniera frenetica e con un tono rotto alle domande poste dai giovani ninja.

    "Ovviamente è del tutto inutile chiedere indizi"



    Sbuffò a quel pensiero, mentre si aggiustava nervosamente la frangia che si era scomposta,dato il forte vento che si era alzato . In quel momento il vecchio mercante si precipitò verso una delle casette di legno con la porta rossa , iniziando a dare di matto e a non volerne sapere di dare informazioni,ma d'altronde come avrebbe potuto in quelle condizioni?Dopo che il signor Sonji chiuse la porta, si iniziarono a sentire dei tonfi che provenivano da quest'ultima,seguiti da una tiritera deprimente.La situazione non faceva che peggiorare. Shizuka avrebbe dato ascolto alle parole del compagno di squadra , Ken ,che in tutti i modi cercherebbe di tranquillizzare l'uomo, tentando poi di rispondegli:





    -E' un ottima idea quella di separarci. Magari non andando troppo lontano,altrimenti più che risolvere i problemi, potremmo provocarne altri.Io e Saiko ci occuperemo di provare a trovare altre piste.



    Dopo questa affermazione ,la ragazza dai capelli argentati avrebbe lanciato uno sguardo quasi fulminante nella direzione della ragazza dal copri fronte di Yu, per poi girarsi e seguire l'amico che si era già avviato nella casetta difronte per cercare varie tracce. Si sarebbe concetrata a fondo per risolvere quell'enigma, affidandosi a qualsiasi suo senso per sapere la verità, ma niente. Tutto taceva.Sembrava che niente fosse cambiato.Non c'era nessun segno di violenza e distruzione, l'unica cosa che mancava era la popolazione . Shizuka si sarebbe diretta verso l'edicola del villaggio, e cercherebbe qualsiasi pezzo di carta o periodico per saperne degli ultimi avvenimenti accaduti fino a quel momento. Infine nel caso avesse raccolto informazioni, si dirigerebbe verso la riva del fiume: analizzerebbe, nonostante il buio della sera,il luogo circostante,sperando di riuscire a ricavarne indizi per aiutare i propri compagni.



    -Shizuka Guren
    -
    -Statistiche:
    -
    -Resistenza=200
    -Stamina=200
    -
    - Oggetti:
    -
    -Borsa porta oggetti: Filo d'acciaio 20 m
    - Taschino porta oggetti: Shuriken x3


    Edited by Stompo - 13/3/2018, 14:32
     
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    Hey, Axel. You haven't forgotten? You made us a promise. That you'd always be there... to bring us back.

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    Tutto ciò che sentii per quel viaggio non fu altro che puzzo di piscio ed erba, quell'acre odore paludoso che sferzava il mio olfatto. Uno schifo, insomma. In più quel maledettissimo vecchio decrepito camminava a perdifiato e di sicuro le sigarette che accesi durante il viaggio verso il villaggio non aiutarono. Almeno presi la decisione di tagliar subito corto con gli altri quattro, non volevo mi intralciassero. Però mi sarebbero potuti tornar d'aiuto, speravo nelle profondità recondite del mio cuore. Puntavo più che altro a diventare un One Man Army, insomma. Il clima che, probabilmente, pungeva sulla pelle degli altri quasi coetanei, non faceva altro che raffreddare quel già gelido animo che si celava dentro di me. Non lo pativo per niente, anzi, ne traevo conforto nel passeggiare in quel clima così rigido. Gli occhi, di tanto in tanto, puntavano verso il cielo cobalto costellato da nuvole di passaggio. L'unico motivo buono per esser lì. Sonji, nel viaggio, aveva detto poche, semplici parole. Tutti erano scomparsi, andati, andati. Sì, ma, tutti chi? Rimuginai fin troppo su quella frase, durante l'intervallarsi dei miei passi scanditi da parole di troppo da parte di Ken, che addirittura arrivò a chiamarmi Sensei solamente perché avevo racimolato un po' di esperienza in più di lui sul campo di battaglia. Trattenni a stento una risata d'animo, mentre congedai quella domanda con un banale "Fate quel che volete". Ecco, avevo già parlato troppo. Allo sfumare del sole non feci altro che apprezzar di più quella tramontana che mi ricordava, come un angelo custode, che non ero altro che uno Yuki, un purosangue. E tartassava i miei pensieri con la figura di Shinichi, anch'egli purosangue. Quasi non sopportavo l'idea di essere inferiore a lui, ma con un morso alla lingua ingoiai quel boccone che alla fin fine non era così amaro come me l'aspettassi. Alla vista di qualche focolare e lo scroscio che regnava sovrano sui nostri uditi capii che eravamo finalmente giunti nel villaggio tanto pianto da Sonji. Speravo di trovar del cibo, poi ricordai in un momento di apparente lucidità che erano TUTTI scomparsi. Ah, che sfortuna. Mentre Sonji prese a muoversi velocemente nei cunicoli del villaggio, fermai i quattro con me.

    Ascoltatemi bene, ora vi disegno una mappa del villaggio completa che ho tracciato in mente prima di iniziare a scendere questo viottolo. L'ho vista dall'alto e, se non mi ingannano le mie capacità, questa...

    Con l'indice indicai il terreno, mentre grazie al mio controllo sul ghiaccio disegnai l'intera mappa del villaggio nel modo più minuzioso possibile. Il tipico suono del congelamento istantaneo gracchiò il mio udito.

    ...dovrebbe essere la rappresentazione perfetta. Tenete gli occhi aperti. Ora andiamo.

    Seguii, facendo da capofila al gruppo, le orme lasciate dal vecchio dalla voce tremante. Entrai, accompagnato dalla porta rossa aperta di quella casa, mentre il rimbombare delle parole colme di pianto di quell'uomo sprofondò nel mio stomaco e strozzò la mia gola. Avevo anch'io dei sentimenti? Mi ricomposi vedendolo uscire sconsolato, spalle basse e capo chino, per poi prendere a sbattere la testa contro la porta, prima assiduamente, poi decrescendo e rallentando la potenza d'impatto, arrivando quasi alla più totale rassegnazione. Mi volsi verso di lui, in tono calmo e pacato. Avrei provato a calmarlo, rincuorarlo un minimo. Mi avvicinai al suo orecchio tenendo un tono basso.

    Signor Sonji, non si preoccupi. Le saremo d'aiuto, sicuramente. Deve solo fidarsi di noi, prendere dei profondi respiri e dirci tutto quello che sa. Un minimo dettaglio, qualcosa che l'ha insospettito. Ci dica anche come mai proprio lei è rimasto da solo, possibile non si sia accorto della scomparsa nel momento in cui tutto questo stava succedendo? Si fidi.

    Era l'unico modo. Non mi sarei mosso di un centimetro, dovevo instradare tutt'altra strategia con questa testa dura. Il resto l'avrebbero fatto i miei compagni. O sottoposti. Qualsiasi cosa.


    Yuichi Yuki
    S:250
    R: 400-20=380

    A&J:
    Uso dell'innata per creare la mappa

    Note:
    Dai ridammi i venti punti Resistenza :asd:

    Ah, ho usato le Conoscenze Geografiche di II° livello per la mappa del villaggio e le Conoscenze Popolari e Linguistiche di I° livello per provare a calmarlo e farmi dire qualcosa in più. Dai che entriamo nel vivo
     
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    Nulla, vuoto, i Genin si prodigarono, divisi in gruppetti, ad esplorare quel villaggio, ma non trovarono apparentemente nulla che potesse spiegare che cosa fosse successo in quelle inquietanti e vuote casette: tavole apparecchiate, pietanze ancora sui piatti, libri al proprio posto, case precise e pulite come se ci avesse vissuto qualcuno fino a pochi secondi prima, a primo impatto sembrava chiunque fosse stato lì sia come sparito nel nulla, non vi erano nemmeno tracce di fughe precipitose, il mistero sembrava davvero irrisolvibile con quelle minime informazioni e ogni posto che ispezionavano faceva venire nelle loro menti solo altri dubbi e faceva perdere un briciolo di speranza. L'idea di dividersi, venuta fuori da una veloce e rapida pianificazione, aveva permesso a Shoko, Saiko e Shizuka di esplorare gran parte di quel piccolo villaggetto, la prima stava continuando la sua solitaria ricerca casa per casa, lavoro non facile dato che di fatto non aveva idea di cosa cercare, gli altri due invece erano arrivati perfino alla riva di quel piccolo fiumiciattolo che scorreva a due passi dalle casette in legno, avevano dato un occhiata in giro, trovando però solo fango ed erba umida, questo almeno fino a quando Shizuka non notò un particolare diverso, nonostante la poca luce ormai del tutto assente la ragazza riuscì ad intravedere qualcosa in terra che stonava con il resto, luccicando alla luce di quella luna che nel frattempo era salita in cielo ad accompagnarli nello loro missione; a prima vista sembrava una specie di anello, non era facile capire di che colore o di cosa fosse fatto, avrebbe dovuto prenderlo in mano e guardarlo meglio, ma purtroppo sembrava che la fortuna non fosse dalla loro parte e la cosa davvero brutta era che si sarebbero presto resi conto di quanto questo fosse vero...
    In quello stesso momento Ken e il nostro Chunin avevano invece provato a seguire l'unica altra strada percorribile, ossia far ragionare il povero signor Sonji che sembrava ormai su di un altro pianeta, il modo in cui parlava, il suo tono di voce, la sua espressione stralunata, tutto sembrava intuire che la mente di quell'uomo fosse da buttare e probabilmente era davvero così, tanto che le parole del giovane Genin entrarono ed uscirono dalle orecchie dell'uomo senza sortire alcun effetto, poi però venne la volta di Yuichi:

    "Signor Sonji, non si preoccupi. Le saremo d'aiuto, sicuramente. Deve solo fidarsi di noi, prendere dei profondi respiri e dirci tutto quello che sa. Un minimo dettaglio, qualcosa che l'ha insospettito. Ci dica anche come mai proprio lei è rimasto da solo, possibile non si sia accorto della scomparsa nel momento in cui tutto questo stava succedendo? Si fidi."

    Forse fu il tono, forse fu il modo il cui il giovane gli si era rivolto, sta di fatto che l'uomo sembrò comprendere e ricevere quelle poche ma convincenti parole, la sicurezza che trasudavano fu tale che Sonji tornò per qualche secondo più presente a se stesso e riuscì a guardare con aria triste e dispiaciuta, nei suoi occhi si leggevano un senso di colpa e dispiacere sconfinati che sembravano riaffiorare insieme a spiacevoli eventi passati:

    "Fidarsi...noi...noi ci siamo fidati di lui...è venuto nelle nostre case, ha mangiato il nostro cibo, ci ha promesso la salvezza per tutti, ma mi ha dato solo la pazzia..."

    Le ultime parole furono pronunciate quasi con un soffio di voce, poi un improvviso brivido colse l'uomo, lo sguardo si fissò sul vuoto, divenne serio e disse quattro parole prima di svenire:

    Lazzaro,
    alzati e cammina...


    L'uomo cadde su se stesso privo di sensi, ma prima che le sue membra potessero anche solo toccare il suolo fu questo a venirgli incontro, aprendosi, smuovendosi e facendo fuoriuscire da esso delle mani, tante mani logore e piene di tagli e ferite che fecero largo a braccia altrettanto malridotte, poi apparvero delle teste coperte da brandelli di pelle e bocche sdentate, nell'arco di secondi i due ninja videro comparire intorno a loro decine e decine esseri umanoidi che stavano letteralmente uscendo dal terreno, ricordavano esseri umani ma avevano un aspetto logoro, al limite del terrificante ed emettevano dei versi macabri e raccapriccianti, chiunque o qualsiasi cosa fossero nessuno dei presenti aveva mai visto qualcosa del genere e se non avessero fatto qualcosa in fretta sarebbero presto stati travolti da quelle cose che lentamente avevano cominciato a muoversi verso di loro...



    E gli altri tre Genin? Shizuka e Saiko avevano appena trovato quello strano anello quando la terra sotto di loro cominciò a tremare e a prendere vita, anche loro assistettero inermi a quelle macabre apparizioni, ritrovandosi però isolati con alle spalle il fiume ed un piccolo casolare e con davanti diverse decine di quelle cose, in pochi attimi erano finita dalla padella alla brace, ma non come Shoko, lei infatti era ancora immersa nelle sue ricerche quando tutto avvenne: stava ispezionando un camino nel salone vicino all'ingresso, quando vide spuntare apparire dal terreno fuori dall'uscio prima una testa, poi un'altra del resto la porta era rimasta aperta, perché chiuderla quando non c'erano altre persone nelle vicinanze? Quel villaggio fantasma aveva improvvisamente preso vita e ora sembrava puntare a prendersi la loro...

    Tan-Dan-DAN! Plotwistone guys, siete tutti circondati esattamente da quello che pensate :D A voi decidere come muovervi, va da sé che dovete trovare il modo di fermarli, sta a voi però trovare come :asd:


    Edited by Stompo - 13/3/2018, 18:30
     
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    Quel terriccio presente vicino alla riva del fiume era umudiccio e fangoso, pieno di quegli esserini con varie zampette che Shizuka detestava tanto: Gli insetti. La notte ormai era giunta e diciamo che la sensazione di toccare quegli esseri e quel terreno madido d'acqua al buio era una delle sensazioni più orribili che la giovane genin potesse mai avere, ma in quel momento decise di non pesarci né alla orribile sensazione collegata al tatto, né al fatto che essendosi accovacciata, il suo bellissimo cardigan bianco era del tutto rovinato alle punte. Poteva dare di matto, ma continuò la sua ricerca. Ad un certo punto, in mezzo alla fanghiglia quasi del tutto coperto da un sasso di piccole dimensioni , notò un oggetto che rifletteva la luce della luna, ormai alta nel cielo.



    -Oh, Saiko! Ho trovato qualcosa. Vieni qua!




    La ragazza richiamerebbe il suo amico, mentre con la destrorsa sposterebbe il sassolino e prenderebbe l'oggetto ,che sbrilluccicava nel terreno. Nel caso l'amico fosse giunto vicino , pulirebbe il piccolo arnese dalla terra e sorpresa esclamerebbe:



    -Ma è un anello!




    Tenterebbe di analizzarlo per capirne il valore e la fattezza, ma soprattutto chiese al giovane Saiko:


    Perché un anello è-


    Non finì di domandare che sentì la terra tremare e successivamente creparsi a qualche metro di distanza dai due ragazzi. Shizuka si volterebbe nella direzione in cui il terreno si sarebbe spaccato e si chiese:


    "Un terremoto? Ora? Perché? E perché si è sentita in un solo punto?"



    Non fece in tempo a formulare quelle domande, che la ragazza ebbe la sua risposta. Forse in quel momento il terremoto sarebbe stata la cosa meno peggiore, che sarebbe potuta capitare. Qualcuno, o per meglio dire qualcosa ,si stava dimenando per uscire da quel terreno, e non era solo. Dinanzi agli occhi sbalorditi e inorriditi della giovane Kunoichi, vi erano degli umanoidi che erano visibilmente in uno stato di decomposizione.




    "Cadaveri?"



    Si fece quella domanda tra sé e sé quasi come se si volesse dare uno schiaffo e, sperare che quella scena se la fosse solo immaginata.Ma non era così. In un attimo di lucidità e di riflesso, richiamerebbe il chakra, ponendo le mani ,all'altezza del plesso solare, nel caprin sigillo , cercando di immaginarsi come sempre le due energie, una fisica e una mentale, che unendosi darebbero vita all'energia che andrebbe a scorrere nelle vene dell'apparato circolatorio apposito per il chakra. In quel momento avrebbe sentito il corpo avvolto da una patina azzurrina che indicherebbe il successo del richiamo della sua energia. Dopo di ciò guarderebbe a terra vicino alle di lei gambe, per cercare una sorta di oggetto-diversivo. Doveva tentare il tutto per tutto.



    "Chissà se possono vederci. Questo diversivo potrebbe servirci per guadagnare del tempo"



    Shizuka aveva sentito parlare di cadaveri ambulanti solamente nei racconti di paura o nelle leggende che si raccontavano per spaventare i bambini, non si sarebbe mai aspettata che un giorno le si sarebbero palesati davanti. Prenderebbe quel sasso , con la mancina ,di circa cinque centimetri , che notò di nuovo sul terreno e che in precedenza copriva l'anello appena trovato. La kunoichi infonderebbe il charka nel piccolo frammento di pietra in maniera tale da dargli più potenza. Nel frattempo guardò Saiko e con uno sguardo d'intesa,la genin gli fece capire che aveva un mezzo piano per poi portarsi l'indice della destrorsa alle labbra per indicargli di stare in silenzio. Avrebbe atteso un cenno da parte dell'amico, qualora l'avesse fatto, dopo di che si girerebbe verso la direzione in cui avrebbe sperato che il sassolino atterrasse,all'incirca 10 metri a sinistra da loro. La ragazza dai codini argentati, prenderebbe la mira e alzerebbe il braccio sinistro per poi piegarlo a circa 40 gradi. Infine caricherebbe il tiro per poi lanciare il sassolino. Nell'attesa che il quel corpicino roccioso fosse caduto a terra, Shizuka afferrerebbe il braccio sinistro di Saiko e lo inviterebbe a seguirla indietro di qualche metro sulla superficie dell'acqua del fiumiciattolo.



    - Shizuka Guren
    -
    CITAZIONE
    Statistiche:
    -Resistenza= 200-1=199
    -Stamina= 200

    CITAZIONE
    Azioni:
    - Lancio sasso di 5 cm
    - Richiamo del chakra

    CITAZIONE
    Oggetti:
    -Borsa portaoggetti: filo d'acciaio 20 m
    - Taschino porta oggetti: shuriken x3



    Stompo, non so se il richiamo del charka consuma stamina.Nel caso dimmi che modifico. Perdona l'ignoranza :unsure:
     
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    Shoko Chinoike

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    Narrato - «Parlato»



    Iniziai a provare una certa inquietudine quando notai che l'interno delle abitazioni sembrava perfettamente in ordine. Non c'era traccia di polvere, come se fossero state perfettamente mantenute in ordine. E le tavole: le guardai con sgomento, pensando che prima di scomparire quelle ignare persone stavano pranzando o cenando senza alcun pensiero. Mi avvicinai a una delle pietanze e ne assaggiai un boccone. Era freddo, ma buono. Avevo già esplorato altre cinque abitazioni, quella era dunque la sesta, ma lo scenario era sempre lo stesso senza traccia di qualche informazione o dettaglio significativo. Cosa poteva essere successo? Non avevo la minima curiosità, anzi, iniziavo a voler andare via il prima possibile da quel villaggio, ma il viso irato e deluso di mio padre, il frustino in mano e pronto a colpirmi, scatenarono in me una paura peggiore, quella del fallimento. Mi avvicinai a un camino ben tenuto, le mattonelle annerite dai segni del fuoco, quando iniziai a sentire dei lamenti alle mie spalle.

    Mi voltai rapidamente, ma non fui pronta a vedere quello che stava accadendo proprio fuori dall'uscio. C'erano delle figure orribili a vedersi proprio lì, all'esterno, e stavano spuntando da sotto il terreno! Mi prese un terrore improvviso e iniziai a correre velocemente verso la porta che avevo lasciato aperta, nel tentativo di chiuderla. Cercai di girare la serratura e sigillare bene l'ingresso. In ogni caso, decisi che non sarei rimasta in quella casa un minuto di più. Cercai velocemente una scala per salire più in alto possibile, o una finestra, per uscire di soppiatto e senza farmi vedere. Non volevo trovarmi quegli zombi tutti intorno a me, e perciò cercai di correre verso uno spazio aperto o di arrampicarmi sopra una delle tante abitazioni, complici la mia velocità e addestramento ninja. Qualunque cosa fosse successa, pregai Jashin di non prendermi, non ancora, non in quel modo orribile, nella stretta di mani morte e decrepite.

    Non avrei avuto pace finché non fossi riuscita a sentirmi al sicuro. Solo allora avrei pensato a un piano di azione. Primo fra tutti, scoprire se i miei compagni stavano bene, o se anch'essi avessero assistito a una scena di simile e inquietante terrore.



    Info Pg


    Link Scheda: Shoko

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    Resistenza: 100

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    Il mio tentativo di smuovere lo spirito del mercante si rivelò totalmente inutile, non sembrò nemmeno udire le mie parole. Si rivelò però più reattivo quando fu il nostro chunin a prendere la parola, anche se col senno di poi avrei preferito che continuasse a stare nel suo mondo. Quello che ne conseguì fu infatti qualcosa che sembrava uscita direttamente da un film dell'orrore. Sonji svenne all'improvviso e la terra iniziò a scuotersi lasciando che da essa si innalzassero degli esseri mai visti prima. I loro movimenti erano lenti e goffi ma la tensione era diventata ormai palpabile nell'aria.

    Cosa sono questi esseri? Cosa facciamo?

    Chiesi spiazzato, rivolgendomi al chunin. Lui poteva a vere certamente una soluzione o quanto meno uno straccio di piano sul come affrontare quell'apocalisse. Probabilmente la priorità sarebbe stata quella di riunire la squadra, era presumibile che anche gli altri fossero stati circondati nello stesso modo, ma come farsi strada? La mia specialità era il corpo a corpo e sinceramente ero un pò intimorito dall'avvicinarmi e quei cosi. Aspettando una risposta cercai però di rendermi comunque utile e con cautela mi avvicinai a Sonji, prima di tutto mi accertai che respirasse ancora ed infine lo tirai su, facendo attenzione a non avere sorprese anche da lui, infondo era una strana coincidenza che quel pandemonio fosse arrivato proprio mentre lui sveniva, e tentai di trasportarlo in cima al tetto di casa sua. Per farlo mi avvalsi delle mie abilità ninja concentrando il chakra sotto la pianta dei piedi, così facendo avrei mantenuto una maggiore stabilità ed aderenza mentre scalavo la parete dell'abitazione. Da li ne avrei anche approfittato per dare uno sguardo dall'alto al villaggio e nel caso individuare gli altri membri del gruppo.

    Siamo circondati, questo villaggio p maledetto!

    Azioni:
    Trasporto Sonji -1 (con la mia forza dovrei esserne in grado)
    Concentrazione del chakra -10

    Resistenza 199
    Stamina 90
     
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    Narrato
    Parlato Saiko
    Scritte
    Pensato


    "Cavolacci! Non riesco a trovare nulla di nulla."

    Saiko aveva girato alcune case, ovviamente vuote, ma aveva trovato meno indizi di quante persone del villaggio fossero presenti. Per questo il ninja otoano si era diretto subito alla piazza ma nulla uscì fuori per far capire cosa potesse essere successo. Insomma nonostante si fosse dato da fare, non era servito ad un bel nulla. Nel frattempo si era stizzito poiché il chunin e l'altro ragazzo, Ken, non si erano mossi da vicino il signor Sonji, al contrario sembravano avere l'intenzione di restare lì a guardarlo, forse era un modo per risparmiare le energie. Aveva notato anche le due ragazze darsi da fare, Shizuka ovviamente sembrava essere riuscita a trovare qualcosa, infatti chiamò subito l'amico per fargli vedere le sue scoperte. Saiko si diresse dall'amica con calma, osservando la sua felicità e curiosità, ma allo stesso tempo era anche lui curioso di scoprire i suoi rinvenimenti.

    -Già, a lei non manca nulla per essere un buon ninja, se non un po' di fiducia in se stessa.

    Il ragazzo cominciò a ripensare a quante volte l'amica aveva dimostrato grandi doti al confronto di lui che, nel suo piccolo, non aveva grandi talenti, se non quello di ammalarsi e coltivare la terra. A proposito di terra cominciò a guardare dove si trovava l'amica, alle sue spalle vi era un fiume il quale scorreva senza grande velocità ma neanche tanta forza, il giusto sufficiente a bagnare la terra che vi faceva da bordi. Dopo poco arrivò vicino all'amica la quale si era mossa da poco a raccogliere un oggetto sbrilluccicoso da terra.

    "Yo! Cos'hai trovato?"

    Il ninja otoano non riuscì quasi a sentire la risposta dell'amica a causa del terreno che cominciò a tremare. Sembrava un terremoto in atto, ma questa impressione svanì subito non appena cominciarono ad uscire mani dal terreno seguiti poi da braccia, teste, toraci e gambe, insomma figure umanoidi che però sembravano tutt'altro che vogliosi di fare la conoscenza del gruppo di ragazzi.

    "Che diavolo sono 'sti cosi ?"

    Saiko osservò Shizuka prendere un sasso a fargli un cenno di intesa che il ragazzo percepì come un segnale di comando a stare zitto e fare il minor rumore possibile. Passarono pochi istanti in cui notò la ragazza richiamare il chakra e così fece lo stesso, per poi guardarla lanciare un sasso e afferrarlo per un braccio. Lui la seguì, gli piaceva essere condotto in questo modo, anche quando giocavano, ma quella non era il momento di giochi, c'erano degli esseri indemoniati che sembravano avere l'intenzione di ucciderli.

    - Cazzo, se questi fossero gli abitanti del villaggio non potremmo attaccarli. Ma ci sarà un modo per farli rinvenire? -

    Il ragazzo nel tempo necessario a dirigersi verso il fiume provò a richiamare il chakra sotto la pianta dei piedi, il sufficiente per camminare sulla superficie dell'acqua, mentre l'amica continuava a trascinarlo. Nel contempo pensava ad un piano da applicare.

    - Non credo di conoscere alcuna tecnica in grado di resuscitare i morti o di cambiare la personalità alla gente. Mi serve un piano!

    In seguito però , arrivati sulla superficie dell'acqua, si accorgerebbe che Shizuka non ha concentrato il chakra sotto la pianta dei piedi e quindi, poiché ella in questo stato non può camminare sulla superficie del liquido del lago, Saiko proverebbe a caricarsela sulle spalle, lanciandole un'occhiataccia in segno di disapprovazione della dimenticanza dell'amica.

    Scheda di Saiko Kirin
    Azioni: Concentrazione del chakra (piedi per camminare sull'acqua)
    CITAZIONE
    Resistenza 200 punti
    Stamina 200-10=190 punti

    CITAZIONE
    Kama x1 Nel cinturino sul fianco destro
    4 Shuriken nel borsello porta-armi sul fianco sinistro.


    Edited by |Omnimon| - 18/3/2018, 18:37
     
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    Come volevasi dimostrare. L'atmosfera ancor più cupa gravò sul peso delle nostre spalle nel momento in cui il vecchio iniziò a perdere il proprio equilibrio, lasciando che la gravità facesse da padrona sul suo corpo robusto, portandolo a sfiorare il pavimento con il capo. L'orrore che si palesò davanti ai nostri occhi non era niente in confronto a ciò che vidi ad Ishivar, tuttavia feci un'espressione di disgusto nel sentire quel viscidume di braccia e mani solcate da tagli profondi, ferite di chissà quale provenienza. Lo squarcio creatosi nel pavimento, dalla quale si liberarono tali mani e braccia, lasciò spazio a decine di umanoidi che parevano più zombie che altro. Lo schifo e il puzzo putrido di carne in decomposizione quasi mi diede il voltastomaco. Le urla di lamento che promulgavano riecheggiavano per quella casa, accompagnate da molesti passi flaccidi quanto gomma bagnata che sbattevano su brandelli di parquet. Era uno spettacolo osceno a dir poco.

    Cosa facciamo? Prendi subito Sonji e portalo sul tetto. Al resto ci penso io.

    In quel momento non mi preoccupai ne di Ken ne del resto della squadra. Dovevo, come prima cosa, aver campo libero per operare. Nel momento in cui Ken avrebbe seguito le mie direttive avrei compiuto l'intera opera di purificazione dello schifo generale che stava prendendo il sopravvento. Davanti a me avevo una ventina, forse trenta, schifosi esseri ripugnanti che puzzavano di piscio e marcio. Balzando all'indietro su di un tavolo, erigendomi in una posizione quantomeno più elevata rispetto a quei non morti, avrei potuto sentire i miei capelli rinvigorirsi, prender vita ed infine allungarsi. Le fibre che li componevano sarebbero state impregnate di chakra ed avrebbero affilato le punte in modo tale da parere degli spini. Monitorando con sguardo attento l'intera opera dannata che si palesò a noi, avrei cercato di colpire tutti - o quasi - con un'unica spazzata di capelli. Le punte si sarebbero conficcate nelle carni ormai maciullate ed avrebbero quasi sicuramente scarnato le ossa di quegli esseri. Una volta impegnati nel difendersi dalla mia tecnica, i miei piedi avrebbero solcato le pareti della casa, per poi sfondare una finestra con un calcio ed infine sopraggiungere al tetto. Da lì la situazione mi sarebbe stata molto più chiara e, in surplus, avrei potuto adocchiare la zona in cui il resto della compagnia s'era diretta. In cuor mio speravo che quegli esseri schifosi non avessero raggiunto pure loro. Dopotutto l'inesperienza può causare brutti scherzi. Però, purtroppo, le mie speranze erano malriposte. Già dal mio arrivo sentivo puzzo di marcio per tutta questa storia e, infatti, avevo più che ragione.


    Scheda

    R: 380-18=362
    S: 250

    A/J:
    Tecnica della Criniera del Leone Selvaggio
    Concentrazione del Chakra per raggiungere il tetto.
     
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    In pochi attimi la situazione era diventata da tranquilla ad insostenibile, sia Ken che Yuichi potevano rendersene tranquillamente conto dalla loro posizione sopraelevata: sebbene infatti il Chunin fosse riuscito con il suo attacco a polverizzare senza difficoltà tutti i mostri nel raggio della sua tecnica, non passó un secondo che si ritrovó nuovamente accerchiato da altre creature non più belle delle precedente che erano prontamente riuscita dal terreno, un apparente incubo senza fine. Guardano dall'alto della casa del signor Sonji, che continuava a rimanere incosciente tra le mano del giovane Ken, si poteva vedere chiaramente che tutto il villaggio fosse infestato da quelle cose a malapena illuminate dai raggi della luna, i loro passi strascicati ed i loro lamenti sommessi si facevano sempre più intensi ed assordanti, rendendo difficile anche solo pensare, da dove erano saltate fuori? Chi o cosa erano? Ma soprattutto come si potevano fermare? Questi erano sicuramente alcune delle domande che avrebbero potuto affollare la mente di tutto il gruppo di ninia, ma solo i due in cima al tetto potevano rendersi conto di come quegli essere fossero inspiegabilmente attirati nella loro posizione, cose sia lontane che vicine puntavano alla casa, graffiando, colpendo e mordendo le dure pareti in legno che scricchiolavano continuamente sotto l'assalto di quella mandria di esseri, che volessero buttare giù la casa stessa per prendere loro?
    Destino non migliore sembrava toccare alla coppia di amici di Oto, il tentativo di distrarli infatti non aveva ottenuto alcun risultato, costringendo i giovani ad una ritirata attraverso il basso letto del fiume, che non sembrava in alcun modo fermare quegli essere che implacabili seguivano le loro prede con cattive intenzioni circondandoli da tutti i lati, i due Genin avrebbero dovuto inventarsi qualcosa per non farsi sommergere e il tempo non era a loro favore, anche se per loro fortuna non erano da soli: Shoko infatti, dopo essere fuggita da una finestra sul retro, poteva vedere distintamente i suoi due compagni di squadra fuggire verso il casolare,inseguiti da una folla sempre crescente di esseri inquietanti, che per vicini a lei qualche motivo sembravano non essersi ancora accorti della sua presenza, cosa avrebbe fatto? Avrebbe provato ad aiutare i suoi compagni o sarebbe rimasta nell'ombra nella sua relativa sicurezza?

    La situazione continua a non essere rosea. @Elsarin ti ricordo peró che tu non sai che sono zombie, te l'ho anche specificato, fa attenzione più avanti :)
    @Omnimon Guarda che io ho parlato di fiumicciatolo, ci sono due massimo tre dita d'acqua, non serve la concentrazione per attraversarla e di certo non èun lago, occhio XD
    @Sachigo Come ti avevo già accennato quello che volevi fare ti sarà possibile quando avrai sbloccato un elemento, al momento non ha fatto alcun effetto purtroppo :/
    In generale vi comunico che la Concentrazione non consuma Stamina, quel 10 che leggete nel regolamento è solo il requisito per usare l'abilità in quel modo, non il costo :)
    Vi dico inoltre che data la continua comparsa di zombie avete un massimo di tre giri di post per capire come fermarli, dopo i quali sarete sommersi e fallirete la missione(non morirete perchè è una C ma ho reso l'idea XD) A voi :rosa:


    Edited by Stompo - 19/3/2018, 14:38
     
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    La situazione peggiorò di secondo in secondo. Quelle orribili creature visibilmente corrose dal tempo , uscite fuori dal terreno, non diedero proprio peso al sassolino lanciato. La giovane Guren sperava di aver guadagnato un po' di tempo per poter scappare,ma non fu così. Shizuka avrebbe continuato ad andare indietro di un metro e mezzo, tentando di tirarsi il ragazzo dai capelli bianchi, ignorando completamente il suo invito a caricarsela sulle spalle,poiché in quel momento pensava solamente ad allontanarsi da quegli esseri dagli occhi vuoti, che sicuramente non avrebbero avuto buone intezioni se li avessero presi.


    - Saiko, seguimi! Senza fare domande



    La ragazza ,completamente terrorizzata al solo pensiero che quei cadaveri ambulanti li avessero catturati e molto probabilmente divorato le loro teneri carni, avrebbe imposto queste parole all'amico, qualora l'avesse sentita, senza rivolgergli lo sguardo, che era fisso su quelle creature immonde,per tenere d'occhio qualsiasi loro eventuale spostamento.


    - Dobbiamo tornare indietro. Dobbiamo raggiungere gli altri.



    Sentenzierebbe infine. La ragazza sarebbe scattata verso l'unica via libera da quelle mostruose figure,lungo la riva del fiumiciattolo, portando in avanti il femmineo busto per darsi uno slancio, mentre con la destrorsa infilerebbe l'anello trovato all'anulare della mancina.


    "Devo trovare una soluzione ed in fretta. La mia vita da kunoichi è appena iniziata non vorrei troncarla proprio ora"


    Shizuka si sarebbe girata per controllare se l'amico fosse stato al suo fianco , nel caso in cui l'avesse seguita. Dopo essersi accertata di ciò , si sarebbe voltata per cercare i suoi compagni di squadra, ma quell' atmosfera notturna non era d'aiuto, avrebbe visto solo quell'ammasso di putridume e carne decomposta, occupare quasi interamente le vie,quindi rendevano impossibile il passaggio diretto.Durate la corsa dei due giovani genin, la kunoichi avrebbe indirizzato lo sguardo sui tetti,vista la situazione critica per quanto riguarda le strade, e avrebbe individuato tre figure,la quale ipotizzò che fosse una del chunin, una del genin dai capelli particolari e infine quella della ragazza proveniente dal villaggio di Yu.


    "Con molta probabilità potrebbero essere loro...Ma il signor Sonji?"


    In quel preciso istante, dopo l'eventuale possibilità di averli visti, si sarebbe rincuorata del fatto che i suoi compagni di squadra stessero bene ,anche se magari non l'avesse dato a vedere ma un velo di mistero le attraversò la mente causato dalla domanda che si porse alla fine.
    .Una volta che i due giovani genin si fossero ritrovati la casa del signor sonji difronte ai loro occhi , la kunoichi si sarebbe fermata a circa un cento metri di distanza dalla casetta del vecchio mercante,in maniera tale da farsi vedere dai suoi compagni.


    - Saiko, cerco di starmene sulla difensiva e aspettare qualche indicazione dai nostri compagni che si trovano lassù...


    La ragazza dai codini argentati avrebbe rivolto queste parole al suo amico indicando poi la presunta posizione dei compagni sul tetto. Ed infine avrebbe aggiunto con un tono glaciale:



    - Ti copro,sì, ma ricordami che se dovessimo riuscire a scamparla da questa situazione ti devo riempire di cazzotti quando torneremo.



    La Guren si sarebbe posta alla sinistra dell'amico, qualora il genin si fosse messo accanto della kunoichi, in una posizione non completamente frontale all'abitazione del loro mandante. Dopo di ché avrebbe infilato la mano destra nella borsa,ove vi era il filo d'acciaio che recentemente aveva ottenuto e che forse era proprio il caso di utilizzare, mentre l'altra mano avrebbe preso dal taschino posto sulla gamba sinistra , i due Shuriken che con molta cura tenterebbe di legare alle estremità del filo.Non mancava altro che eseguire i sigilli per attivare la tecnica recentemente appresa. Con molta attenzione avrebbe nuovamente richiamato il chakra, componendo il sigillo della capra. Una volta che l'energia fosse irrorata attraverso gli tsubo , Shizuka sarebbe stata in grado di eseguire i sigilli necessari per attivare la tecnica. La ragazza chiuderebbe gli occhi per concentrarsi, mentre divaricherebbe leggermente le gambe e fletterebbe le ginocchia, dopo di ciò comporrebbe in sequenza il sigillo della tigre, del cinghiale, del cane e della tigre. Nel caso in cui la tecnica sarebbe riuscita, infonderebbe una quantità di Chakra necessaria per manipolare il filo d'acciaio e i due shuriken legati alle due estremità, concentrando infine il chakra verso i palmi di entrambi le mani , per poi tentare di allargare le braccia a 180 gradi con i palmi aperti e formare così una sorta di mezza luna.La kunoichi sarebbe rimasta in questa posizione difensiva,pronta a qualsiasi pericolo e contemporaneamente attenderebbe le direttive dei propri compagni di squadra.




    Shizuka Guren

    CITAZIONE
    Statistiche:
    -Resistenza= 200-1= 199
    -Stamina= 200-5= 195
    CITAZIONE

    Azioni:
    -Corsa
    - Tentativo esecuzione tecnica della stretta d'acciaio
    -Tentativo tecnica della manipolazione degli Shuriken

    Oggetti:
    -Borsa porta oggetti : filo d'acciaio 20 metri
    - Taschino porta oggetti: Shiruken x3





    Stompo, qualsiasi cosa ho sbagliato dimmi che controllo, perché non ho idea di quanto consumi la corsa... :wacko:


    Edited by Sachigo - 24/3/2018, 12:30
     
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    Dalla posizione rialzata che riuscimmo a raggiungere, riuscimmo a renderci conto di qualcosa di davvero poco rassicurante. Le orde di esseri abominevoli che erano apparse si stavano dirigendo proprio verso di noi, e non si parla solo di quelli che ci aveva attaccato. Da tutto il villaggio ne stavano arrivando sempre di più ed a quanto pare con intenzioni tutt'altro che amichevoli. Non era facile mantenere il sangue freddo in quella situazione, il tempo stringeva e di soluzione non ve n'era nemmeno l'ombra.

    Alistar... Cosa avresti fatto tu?!

    Non potei che pensare a come si sarebbe potuto comportare il mio senei, non che ci fossero molte scelte ma una cosa era certa: avrebbe analizzato la situazione.

    Tutto ha avuto inizio con la strana frase di Sonji ed il suo svenimento... Poco prima aveva anche accennato alle promesse fatte da un uomo... Che sia lui la causa di tutto? Si ma dove lo andiamo a trovare? Dovremmo almeno ottenere una qualche descrizione dal nostro bello addormentato... Ahh è inutile pensare a questo ora... Devo concentrarmi su quello che posso fare ora... Si stanno riunendo tutti qui... Perchè?

    Più pensavo a ciò che stava accadendo più mi convincevo di una cosa, il bersaglio di quelle bestie non eravamo "noi" ma "lui". Cercavano di raggiungere il signor Sonji, altrimenti si sarebbero create delle zone di affluenza separate dato che in città ci sono gli altri.

    Signore... mi rivolsi quindi al Chunin Credo che queste... cose... siano attratte da Sonji... Pensa che sia una buona idea avere come priorità il riunirsi agli altri? Io avrei pensato di attrarre l'attenzione di queste creature provando ad allontanarmi con lui e tirandomele dietro, in modo che lei possa riunire il resto della squadra e trovare una soluzione. Magari gli altri hanno avuto fortuna e scoperto qualcosa... Io sono specializzato nel corpo a corpo e non vi sarei molto utile nell'affrontare questa mandria infernale... Posso però dare il mio contributo fornendovi il tempo che vi serve

    Se lo Yuki avesse acconsentito, mi sarei caricato in spalla il mercante ed avrei iniziato a correre di tetto in tetto sperando che le creature mi seguissero.

    Ragazzi vi prego... Trovate una soluzione!

    Azioni:
    Trasporto Sonji -1

    Resistenza 198
    Stamina 100

    Ho recuperato i 10 stamina che avevo erroneamente tolto per la concentrazione, visto lo spostamento ho ritenuto giusto togliere un altro punto in resistenza... Se non serve lo rimetto :sisi:
    A proposito della mia azione, ovviamente Ken ha proposto l'idea al capo ( :shifty: ), se la cosa verrà rifiutata e riceve ordini differenti si adatterà a quelli
     
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    Il puzzo di putrido era veramente fetido. Lo schifo arrivava al mio naso con una tale violenza da bloccarmi quasi del tutto le vie respiratorie. Era evidente che ci trovavamo in un mare di merda, anzi, di carne umana in avanzato stato di decomposizione. L'intero contesto era più difficile di ciò che pensavo, uscire da una tale situazione era veramente difficile. L'unica idea che mi venne in mente fu quella di ricongiungerci con gli altri, d'altronde l'unione fa la forza. Da questo punto di vista avrei potuto sfruttare proprio la mia capacità nel vedere anche nelle situazioni più disparate, quasi alla pari di un gufo che si sposta nella notte. Così, utilizzando la mia vista, cercai di scorgere le figure dei tre ragazzi mancanti all'appello. Scrutavo tra i tetti, illuminati dalla fievole luce lunare che da poco aveva preso il possesso della notte, cercavo tra le poche vie di quel villaggio piccolo. Se fossi riuscito ad individuarli, sicuramente la situazione si sarebbe portata a nostro vantaggio. Però l'incessante rumore di schifo e flaccidume che accompagnava quella macabra visione non accennava a fermarsi, anzi, aumentava d'intensità. Quegli esseri umanoidi non facevano altro che mugugnare ed emettere gemiti poco amichevoli, oltre che emanare fetidi odori dalle carni che sembravano ancora fumanti. Lo scricchiolio sinistro del legno, preso d'assalto da quei cosi, non prometteva niente di buono. E l'intera mandria continuava, intanto, la propria marcia verso l'obbiettivo, probabilmente Sonji.

    Signore... credo che queste... cose... siano attratte da Sonji... Pensa che sia una buona idea avere come priorità il riunirsi agli altri? Io avrei pensato di attrarre l'attenzione di queste creature provando ad allontanarmi con lui e tirandomele dietro, in modo che lei possa riunire il resto della squadra e trovare una soluzione. Magari gli altri hanno avuto fortuna e scoperto qualcosa... Io sono specializzato nel corpo a corpo e non vi sarei molto utile nell'affrontare questa mandria infernale... Posso però dare il mio contributo fornendovi il tempo che vi serve

    Bella considerazione, Ken. Hai azzeccato l'intero nodo della questione, l'intreccio. Non ti facevo così sveglio. Detto ciò, riunirsi sicuramente gioverà a questa situazione, ma da tuo superiore ti ordino di non permetterti più di pensare di rimanere da solo a combattere contro questi schifosi esseri. Ci penso io, non preoccuparti. Lascia qua il signor Sonji, è in ottime mani. Tu raggiungi gli altri, ricorda di stare in posizione soprelevata. Appena ti ricongiungerai a loro, fa in modo di tornare da me il prima possibile. E' un ordine. Ora va, ci penso io.

    E, per la prima volta in vita mia, mi ritrovai in mano le redini dell'incontro. O della missione, in questo caso. Avrei aspettato il momento in cui Ken si fosse diretto verso le altre figure, dalla posizione semi ignota. Mi chinai, verso il vecchietto che aveva creato tutto questo casino. Ero simil arrabbiato, ma l'empatia prese il sopravvento.

    Ti tirerò fuori da questo schifo, promessa di Yuki.

    L'unica cosa che mi venne in mente di fare non fu altro che un mero congelamento dell'intera casa. Poggiai le mani a terra, cercando di inglobare dentro alla mia barriera di ghiaccio il pover'uomo. Al termine della sua creazione mi sarei ritrovato in cima ad essa, ancora più in alto di quanto fossi prima. Decisi di attingere alla mia forza nascosta, da poco imparata a domare. Un fascio di luce mi avvolse, il freddo iniziava a leggersi nell'etere ed operare in modo da cristallizzare la composizione chimica dell'aria. Mi sentivo pregno di vita, di forza, controllato dal potere dei miei antenati, che come quella volta continuavano a ripetere come un canto gregoriano la parola "Hyoton". Riecheggiava nei meandri della mia testa, rimbombava e rimbalzava sulle pareti, ricordandomi chi realmente fossi e il motivo per cui ero lì. Abbassai lo sguardo, mentre gustavo l'armatura cristallina che ricopriva il mio corpo, per vedere la figura di Sonji collassata al centro della mia barriera protettiva.

    Merde, siete pronte a morire?

    Tono di sfida pregno di rabbia e disgusto. Un ringhio, un boato o quant'altro sovrastò lo sfrigolio del ghiaccio. Li avevo fatti veramente incazzare. Ma non mi feci prendere dal panico, nient'altro. Avevo affrontato situazioni ben più focose di questa. Convogliando il chakra nella sacca stomacale, previo componimento dei tre sigilli per la Mizurappa, avrei rigurgitato l'intero liquido Suiton sulla casa, cercando di rivestirne completamente le pareti esterne, compreso il tetto. Con uno sguardo, l'intero strato si sarebbe così cristallizzato, le molecole avrebbero iniziato a rallentare sempre più fino ad assumere la tipica consistenza del ghiaccio. Gli umanoidi avrebbero assaggiato non la polvere o il legno con i propri denti, bensì la mia arte. Presi così a scivolare su di quella superficie, sempre facendo ricorso alla mia capacità di controllare il Chakra, per gettarmi al centro di tale folla. Avrei cercato di attirare l'attenzione sulla mia figura, posta quasi nel punto nevralgico della massa di carne in decomposizione. Una volta che tali creature si sarebbero avvicinate fin troppo al mio corpo, i miei capelli avrebbero nuovamente preso vita, rinvigorendo le proprie fibre pregne anche di cristalli di ghiaccio. Dando spazzate a destra e a manca, avrei cercato di criodisintegrare tali brandelli di carne ed ossa in minuscoli pezzettini di ghiaccio che si sarebbero sciolti al sole, emanando il fetore tipico di quei non morti, ormai potevo chiamarli così. L'effetto desiderato si sarebbe propagato grazie all'estensione dell'armatura sui miei capelli. In tutto ciò non feci altro che pensare a Ken. Chissà, se in quel momento, fosse già arrivato a chiamare a raccolta gli altri. Riunirsi e cercare la soluzione era l'unica cosa da fare.


    Scheda
    R:380-35=345+55(Risveglio)=400-(10+20)-18=352
    S:250

    Azioni e Jutsu:
    -Barriera Glaciale
    -Attivazione Risveglio (Supporto)
    -Mizurappa
    -Congelamento Mizurappa
    -Tecnica della Criniera del Leone Selvaggio

    Note:
    Ho usato la vista sovrasviluppata per cercare gli altri tre, la concentrazione del Chakra per scivolare sul ghiaccio che ricopre la casa eeee basta ahah. Ah, per l'effetto Criodisintegrazione sui capelli, avevo chiesto nel mio topic di domande a Fury se fosse effettivamente possibile una cosa del genere e mi ha confermato. :sob:
     
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  15. |Omnimon|
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    Narrato
    Parlato Saiko
    Scritte
    Pensato


    Saiko e Shizuka erano nel fiumiciattolo, quegli esseri puzzolenti e decomposti li stavano inseguendo anche nell'acqua che per sfortuna degli amici otoani era bassa. Sulla riva opposta intanto non erano ancora comparsi quelle cose umanoidi, questo dava una piccola speranza di fuga alla coppia. Ad un certo punto la ragazza sembrò avere un piano che poteva essere la chiave per riunirsi al resto del gruppo. Saiko si lasciò trascinare nel suo piano e così la seguì, raggiungendo proprio la riva opposta del fiume e di lì cominciare a scendere verso la casa del signor Sonji che era l'ultimo posto dove avevano visto gli altri membri del gruppo. Ovviamente la puzza di putridume era opprimente e soprattutto quell'ammasso di carne sembrava riempire tutto il villaggio, senza lasciare quasi alcuno spazio per passare liberamente ed entrare di nuovo tra le case. Saiko così seguì l'amica sulla riva opposta del fiume e sarebbe poi corso fino a raggiungere il punto più vicino da cui era possibile vedere la casa del signor Sonji. Avrebbe poi cercato di identificare alla luce della luna le figure che erano presenti sul tetto della struttura che sembrava a quel punto essere il posto più sicuro. Non fece però in tempo ad aguzzare la vista che notò un'esplosione di ghiaccio, o almeno quello gli sembrava, arrivare da quella parte.
    "O è arrivato un attacco, o quello è il chunin."

    Riuscì appena a dire ciò che i due ninja otoani si fermarono. Shizuka aveva in mente un piano e perciò si mise di spalle al ragazzo che la seguì in modo da poter difendersi da ambo le parti.

    "Tu hai il filo, ma io ho qualcosa di più efficace, inoltre è l'unica cosa che saprei usare bene."

    Il ragazzo estrasse il kama, impugnandolo nella mano destra e si pose quindi in posizione di attesa, sperando che qualcuno del gruppo di partenza li raggiungesse per capire come agire ed uscire da questa situazione scomoda.

    Scheda di Saiko Kirin
    Azioni: Estratto Kama, Posizione difensiva
    CITAZIONE
    Resistenza 200 punti
    Stamina 200 punti

    CITAZIONE
    Kama x1 Nella mano destra.
    4 Shuriken nel borsello porta-armi sul fianco sinistro.


    Edited by |Omnimon| - 24/3/2018, 18:58
     
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