Accademia Shizuka Guren e Saiko Kirin

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    Colui che è e si spera sarà

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    Un cielo senza nuvole, il sole alto intento a guardare tutti con il suo caloroso sguardo, sembrava una mattinata ideale per qualsiasi tipo di attività all'aperto, fosse essa ricreativa o lavorativa, invece Lara era costretta a passarla al chiuso a far fare l'esame a degli stupidi ragazzini, dannazione gliel'aveva detto mille volte al suo superiore che non aveva la minima intenzione a stare a fare la babysitter a dei lattanti che non riuscivano nemmeno ad eseguire correttamente due sigilli consecutivi, lei era una giovane ninja talentuosa, aveva cosa assai migliori da fare, invece eccola lì, intenta a fare avanti ed indietro nel corridoio davanti all'aula a cui era stata assegnata, era talmente fuori di sé che quasi le usciva il fumo dalle orecchie:

    "Mi ha incastrata di nuovo dannazione...o ma mi sentirà, appena avrò finito con loro, mi sentirà eccome..."

    Rimase qualche secondo ferma sul posto a pensare a mille modi in cui vendicarsi con lui per quel brutto scherzo, ma in ogni caso, volente o nolente, adesso doveva sbrigarsi quella patata bollente; fece quindi due bei respiri profondi, nascose l'ira e la rabbia che imperversavano dentro di lei e appena si sentì meglio aprì spalancando la porta della classe esibendo un sorriso che aveva più dell'omicida che dell'allegra. I ragazzi all'interno, che fino quel momento si erano beatamente fatti gli affari loro, improvvisamente si zittirono, tornando di corsa ognuno ai propri posti e spostando subito il loro sguardo e la loro totale attenzione verso la donna che lentamente si stava avviando verso la cattedra; Lara diede uno sguardo generale a quella banda di marmocchi, prima di sedersi sulla sedia più grande ed importante dalla stanza, cercando nel frattempo di trattenere, quasi totalmente invano, un'espressione di noia con una spruzzatina di velato disgusto, cavolo quanto odiava i bambini:

    "Bene, come i più svegli di voi avranno capito sarò io a valutarvi per questo esame Genin; partiamo subito dal presupposto che non mi piace perdere tempo, se non sapete le cose vi mando a casa prima che possiate mettervi a piangere o chiamare la mamma, sono stata chiara?"

    Gli studenti furono fin da subito colpiti dall'ostilità che la donna sembrava avere nei loro confronti, in ogni caso nessuno osò rispondere a quella domanda retorica, cosa che sarebbe stata una mossa suicida a dir poco:

    "Ottimo, vedo che ci siamo capiti, cominciamo subito con..."

    Iniziò quindi a chiamare uno dopo l'altro ragazzi e ragazze e per quanto gli esaminandi fossero preparati, la pressione che lo sguardo e dell'atteggiamento ostile della loro sensei li spingeva nell'indecisione e nell'incertezza, due signore che permisero a pochi di lasciare quella stanza con il coprifronte, questo almeno finché non chiamò:

    "Shizuka Guren...in piedi è il tuo turno"

    La giovane si sarebbe dovuto alzare in piedi, in attesa di poter rispondere alle domande che le stavano per essere rivolte, come si doveva sentire quell'ennesima anima innocente arrivata con la testa sotto la lama del boia? Lara avrebbe atteso che la ragazza avesse eseguito il suo ordine, lo sguardo duro ed inflessibile puntato sui lineamenti delicati della studente:

    "Perfetto, allora dimmi quante e quali solo le arti...

    La donna non fece in tempo nemmeno a finire la frase che fu costretta ad interrompersi, dato che la porta della classe si spalancò improvvisamente rivelando il volto di un ragazzo sudato ed ansimante, probabilmente un ritardatario che si era dimenticato di mettere la sveglia; ad ogni modo a lei non importava il motivo, poteva esserci stata anche la fine del mondo, la cosa che la faceva imbestialire era che quel bamboccio l'avesse interrotta con la sua rumorosa entrata:

    "Come ti chiami ragazzino? Come diavolo ti permetti di arrivare con tutto questo ritardo? Pensi che siamo qui tutti ad aspettar te?"

    La donna lo cominciò a guadare negli occhi con aria furibonda, sembrava quasi esseri dimenticata della ragazza a cui si stava rivolgendo poco prima, purtroppo per loro però non era minimamente così; Lara avrebbe atteso le eventuali giustificazioni del ragazzo, prima di rivolgergli un sorriso al limite del malvalgio:

    "Beh già che sei qui immagino che tu sia pronto per l'esame no? Bene allora facciamo così: tu ragazzina, non restare lì impalata e mettiti affianco a questo baldo giovane davanti a me, vi voglio vedere bene in faccia mentre vi sento ripetere!"

    La richiesta della donna poteva sembrare inusuale dalla sua reazione, ma data la situazione aveva preferito cercare di cacciare via il ragazzo tramite l'esame piuttosto che insultarlo e prenderlo a calci nel sedere e doversi sentire le lamentele del suo superiore e dei genitori del ragazzo, insomma dal suo punto di visto aveva scelto il male minore. Non appena i due studenti si fossero disposti come la donna gli aveva gentilmente chiesto, lei avrebbe cominciato a guardarli a momenti alterni negli occhi:

    "Eccellente, ora guardatevi bene l'un l'altro, guardatevi negli occhi, quello che avete di fianco è il vostro compagno ninja, dovete sempre aver fiducia del vostro compagno, perché se lui sbaglia cadete con lui; perciò visto che l'esame vi deve preparare alla vita da Genin non vi indorerò la pillola: se uno di voi sbaglia a fare quello che vi chiedo io, vi boccio entrambi, quindi prima di parlare consultatevi, fate quello che volete ma non appena mia date la risposta definitiva quella è..."

    Lara disse tutto questo con un espressione ed un tono molto più calmo delle sue precedenti uscite, ma data la situazione sembrava molto più minaccioso di prima:

    "Dunque, la domanda è questa, quali e quante sono le arti dei ninja, voglio i nomi e delle descrizioni precisi, stupitemi"

    L'esame per i due aspiranti ninja era cominciato, volenti o nolenti erano finiti insieme in quell'inghippo e avrebbero dovuto trovare il modo, cooperando oppure no, di uscirne, se volevano diventare Genin, ma in fondo chi dei presenti in quella stanza non lo voleva?

    Sachigo Bon eccoci alla tua accademia, per cominciare hai piena libertà di descrivere quello che succede alla tua pg prima di arrivare nell'aula, fammela conoscere, come pensa, come si comporta, basta che alla fine arrivi a sederti in aula. Per il resto ho lasciato libere le descrizioni di tutto il contorno,
    compresa la sensei che lascerò descrivere a te, rispondi al quesito del sensei e per qualsiasi dubbio o altro sono a disposizione.
    |Omnimon| Bene, ti ho aggiunto in un modo molto diretto e poco banale(o almeno l'idea era quella XD) anche tu hai carta bianca su quello che ti succede prima di entrare in quell'aula, fammi conoscere tutte le sfaccettature del tuo pg e il suo vero io. Data la situazione avete inoltre la possibilità di interagire tra voi,
    il come è a vostra discrezione, basta che alla fine rispondete a quella pazza XD Per qualsiasi dubbio o altro sono a disposizione :)


    Edited by Stompo - 7/2/2018, 17:35
     
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  2. |Omnimon|
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    Parlato di Saiko
    Pensato
    Scritte sui biglietti
    [colore rosso] parlato custode della scuola
    [colore viola] Parlato dell’esaminatrice

    Driiiiin. È l’alba e la sveglia di Saiko suona. "Credo che resterò qua a letto ancora cinque minuti, poi mi alzerò. Ho tutto il tempo del mondo!" Queste le parole del ragazzo al suono della sveglia. In men che non si dica si riaddormentò; quei cinque minuti erano diventati due ore. Sentì bussare al campanello, ma mentre si alzò dal letto, indossò le pantofole e si recò alla porta di casa, fuori non c’era nessuno, o meglio c’era un biglietto il quale recitava: "Saiko ti aspetto in accademia! Non dimenticare che oggi abbiamo l’esame." Dalla scrittura subito capì chi dovesse aver lasciato quel messaggio: Shizuka Guren, sua amica d’infanzia. Saiko rientrò in casa e recandosi in cucina guardò la tavola sulla quale trovò la sua tazza preferita con disegnati alcuni shuriken e del latte fresco con un altro biglietto: ”Per Saiko, che questo ti dia il carico di energie per affrontare l’esame”. La nonna di del ragazzo era già al lavoro da poco prima dell’alba, così non riusciva a stargli sempre dietro. "Menomale che la nonna pensa sempre a tutto." Pensò mentre si fermò a sorseggiare con tutta calma il latte, non curante dell’orario. Al seguito si portò al bagno per darsi una lavata e sistemarsi prima dell’esame. "Cavoli. Avevo dimenticato che oggi fosse il giorno dell’esame. Per fortuna mi sono svegliato presto, ho tutto il tempo del mondo per prepararmi." Credeva davvero di avere molto tempo. Una volta terminato di rinfrescarsi andò in camera e aprì l’armadio. "Credo che oggi potrei indossare … QUESTA!" Urlò quest’ultima parola tirando fuori una maglia da sotto un mucchio di altri panni presenti nel suo armadio. Cadde all’indietro nel gesto e finì contro il mobiletto sui cui era poggiata la sveglia dove poté guardare l’orario: 08:45. La pelle divenne ancora più pallida del solito e un’espressione crucciata comparve sul volto. "SONO IN RITARDISSIMO!" . Si in effetti era in ritardo, come suo solito, come sua abitudine e come suo dramma. Questa mattina era stato così sbadato da richiudere gli occhi. Proprio questa mattina. Essendosi reso conto della situazione indossò quindi i primi pantaloni e il primo paio di scarpe che gli capitò a tiro e si lanciò letteralmente fuori di casa di corsa. Il sole era ormai alto nel cielo e una bella e dolce brezzolina gli accarezzava il volto mentre correva nelle strade e nei vicoli del villaggio. "Ma perché succedono tutte a me!?" Chiunque lo guardasse poteva pensare solo che questo ragazzo fosse pazzo, tanto da parlare da solo. Era in ritardo di ben quindi minuti rispetto all’orario prestabilito. Di sicuro lo avrebbero bocciato senza possibilità di appello, ma doveva tentare, almeno arrivare sul posto e scusarsi con l’esaminatore. Nella corsa arrivò fuori l’accademia ma non se ne rese conto e andò per altri duecento metri avanti. "AAAH! Ho sbagliato direzione devo tornare indietro!" Accelerando ancora un po’, tornò sui suoi passi e arrivò finalmente in accademia. Aveva il fiatone, non riusciva a spicciare neanche una parola, un fiato. Il guardiano della struttura, un uomo sulla sessantina con indosso un cappellino grigio e una tuta da lavoro, gli chiese le generalità, ma Saiko riuscì a spiccicare poche parole "Io…Esame…Saiko Kirin… che aula?" Il custode mostrò in volto la sua sensazione di sentirsi a disagio"Ehi! Ragazzo ma mi prendi in giro? Fammi controllare se ho il tuo nome in lista." Mentre controllava passava il tempo. Troppo tempo. "Ah eccoti! Sei nell’aula 2B. Mi raccomando fatti valere, anche se penso sarà difficile, Fantasmino. La vostra esaminatrice non è proprio di buon umore." Fantasmino. Questo nomignolo lo aveva accompagnato da sempre e tutto sommato gli si addiceva anche. Inoltre colei che lo avrebbe esaminato non era di buon umore e Saiko era in ritardo di venticinque minuti. Corse verso l’aula dove avrebbe sostenuto l’esame e sperò che le presentazioni fossero cominciate da poco. Cavoli, forse sono fortunato. Spalancò la porta e si ritrovò davanti ad un’esaminatrice piuttosto nervosa, con un’espressione mista tra esterrefatta ed annoiata per ciò a cui stava assistendo o forse per essere stata interrotta visto che rimase a bocca aperta. Indossava una tuta nera con delle scarpe con striature rosse, mentre sopra aveva una maglia che però rimetteva bene in mostra le curve; meravigliosi erano i capelli castani di lei che arrivavano a metà della lunga schiena. Ella si rivolse piuttosto furibonda al ragazzo "Come ti chiami ragazzino? Come diavolo ti permetti di arrivare con tutto questo ritardo? Pensi che siamo qui tutti ad aspettar te?" Saiko nonostante tutto trovò la situazione imbarazzante ma allo stesso tempo divertente. Solo lui avrebbe potuto far tardi il giorno dell’esame genin e solo lui avrebbe potuto trovare l’esaminatrice più arrabbiata del mondo in quella giornata. "Mi dispiace, Sensei! Sono stato sbadato e ho disattivato la sveglia e non mi sono accorto si fosse fatto tardi. Accetterò qualunque sia la sua decisione." Al sentire queste parole, l’insegnante gli risolve uno sguardo molto malvagio "Beh già che sei qui immagino che tu sia pronto per l'esame no? Bene allora facciamo così: tu ragazzina, non restare lì impalata e mettiti affianco a questo baldo giovane davanti a me, vi voglio vedere bene in faccia mentre vi sento ripetere!" Saiko fu sollevato della cosa, sembrò averla passata quasi liscia ed ebbe l’opportunità di sostenere l’esame. Notò intanto che l’esaminatrice si stesse rivolgendo ad una ragazza: era Shizuka. Il ragazzo le rivolse appena un sorriso cercando di far intendere che gli dispiacesse che lei fosse finita nei casini per sua colpa, ma in un modo o in un altro si sarebbe fatto perdonare. "Scusami tanto! Facciamoci valere lo stesso!" Disse lui cercando di incoraggiare entrambi data la situazione. Aspettandosi una parola anche dall’amica, cercò di capire in cosa consistesse la prova. "Eccellente, ora guardatevi bene l'un l'altro, guardatevi negli occhi, quello che avete di fianco è il vostro compagno ninja, dovete sempre aver fiducia del vostro compagno, perché se lui sbaglia cadete con lui; perciò visto che l'esame vi deve preparare alla vita da Genin non vi indorerò la pillola: se uno di voi sbaglia a fare quello che vi chiedo io, vi boccio entrambi, quindi prima di parlare consultatevi, fate quello che volete ma non appena mia date la risposta definitiva quella è..." Il tono sembrò essere calmo ma allo stesso tempo di un grave minaccioso "Dunque, la domanda è questa, quali e quante sono le arti dei ninja, voglio i nomi e delle descrizioni precisi, stupitemi" Al solo sentire quelle frasi prese subito la posizione richiesta, cominciò a guardare negli occhi Shizuka e il suo cervello cominciò a ragionare su tutte le varie arti ninja. <b> "Shizuka credo che possiamo collaborare, quindi, dei due la mente sei sempre stata tu, io posso darti un misero aiuto. Comunque che io ricordi le arti ninja sono tre e si dividono in Arti illusorie, insomma quelle in cui non credo di essere portato, arti in cui si usano calci e pugni e testate e tutto il resto, e poi le arti magiche cioè i ninjutsu. Tu che dici? Hai qualcosa da aggiungere?" sembrò essere molto ansioso di dare la risposta ma soprattutto sperava che questa fosse quella giusta. Forse era anche per questo che la sua risposta fu molto approssimativa e buttata lì, voleva fare una bella impressione ma per lui era tutt'altro che possibile; inoltro lo avrebbe scocciato parecchio far bocciare anche l’amica per la sua sbadataggine. "Sono il solito combinaguai!"
     
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    Shizuka si svegliò molto presto quella mattina. Era molto in ansia poiché sapeva che oggi avrebbe dovuto sostenere l'esame per salire al rango Genin. Si potrebbe dire che questo fosse il suo calvario, per meglio dire il suo peggior incubo, perché avrebbe dovuto farsi giudicare da una persona a lei sconosciuta, e le avrebbe potuto scorgere le debolezze. E in caso di fallimento totale? Come lo avrebbe spiegato alla mamma? "Sicuramente mi butterà fuori di casa e mi leverà dallo stato di famiglia" pensò aprendo la finestra per poi poggiarsi i gomiti e sporgersi leggermente in modo da affacciarsi. Ad occhio e croce poteva capire che erano all'incirca le sei, poiché il sole non era ancora sorto.Dinnanzi a sé , vide il solito paesaggio Otoano che ormai aveva già visto e rivisto da quella finestra, fu in quel momento che il suo viso venne carezzato dalla fresca e delicata brezza mattutina e un 'idea le affiorò nella tua testa : Doveva dare il meglio di sé , per superare l'esame e diventare una kunoichi a tutti agli effetti, e magari un giorno sua madre sarebbe stata fiera di lei. D'altronde il suo amico, Saiko fino alla sera precedente l'aveva incitata a dare il meglio di sé, perché lei valesse sul serio. A quei pensieri, schiuse leggermente le labbra e chiudendo gli occhi, si prese il viso tra le mani per poi farle scivolare tra i capelli per sistemarseli dietro alle orecchie in modo da mettere in evidenza la sua frangia . Disse tra sé e sé.

    -Bene! E' ora!


    Dopo aver finito di mettersi il suo solito vestito viola , il suo cardigan sfrangiato bianco e i suoi scaldamuscoli, si avvicinò allo specchio per sistemarsi la chioma in due codini alti. Dopodiché scense in cucina per fare colazione , con sorpresa vide Miyoko che aveva già fatto colazione, dato che c'era una tazza sporca sul tavolo. Di solito era sempre Shizuka che si alzava presto, per preparare la colazione. Possibile che anche lei avesse dormito poco? Chi lo può sapere. Era sempre stata severa con lei. Per la giovane Deishi era impensabile che la madre si stesse preoccupando davvero del suo esame, se non per paura del suo fallimento. Decise di non pensarci. Si diresse verso la porta d'entrata, si mise i sandali neri per poi alzarsi, fu in quel momento che senti una voce profonda e severa da dietro che le disse:

    -Non ti permettere di fallire.


    E dopo di quello il silenzio. Shizuka sobbalzò,ma non si girò conosceva troppo bene quella voce. Abbassò lo sguardo e strinse i pugni di entrambi le mani e infine annuii con il capo. Dopo di ché afferrò la maniglia per aprire la porta ed uscì. Era davvero ora. Il sole ormai era sorto, erano circa le sette e mezza, la giovane deishi si dirigeva verso casa di Saiko, perché tutte le mattine vanno insieme all'accademia. Si presentò dinanzi alla casa dell'amico,ma di lui nessuna traccia.

    -Sta ancora dormendo quello stupido? Ma come fa a ronfare tranquillo in questi momenti?Ora ci penserò io a svegliarlo.


    Disse mentre si avvicinava alla porta d'entrata. Iniziò a bussare ripetutamente. Probabilmente i passanti l'avrebbero presa per matta


    -Andiamo ti vuoi alzare? Ma come fai a dormire ,sapendo che c'era l'esame?

    Shizuka in cuor suo ammirava Saiko ,nonostante fosse imbranato, sia per i suoi modi di fare che per il modo in cui lui vede le cose, era completamente l'opposto suo.

    -E va bene, tanto peggio per te!


    Sbuffo e tirò fuori dalla borsa un bigliettino, in cui scrisse semplicemente che si sarebbero visti direttamente in accademia. Infilò un bigliettino sotto la porta, e andò via verso la scuola. Una volta marcate le porte dell'accademia , si diresse all'interno verso l'atrio ove vi era una bacheca con tutti i nomi degli studenti che dovevano sostenere l'esame. Lesse il suo e quello di Saiko. "Ah, se quell'imbranato non viene subito, mi sentirà" Pensò mentre si precipitava in classe.Si sedette all'ultimo banco, poggiando poi gomito che servirà d'appoggio per la testa. Tutti i ragazzi in aula erano tesi, altri che ripetevano le varie tecniche, altri ancora parlavano dell'esaminatrice che oggi sarebbe venuta a valutare. La loro espressione era di paura più totale.

    -CAVOLI, RAGAZZI, MA VOI AVETE CAPITO CHI DEVE VENIRE A GIUDICARCI?!QUELLA DONNA E' TANTO BELLA QUANTO MALVAGIA.

    -Già! Si dice che la sensei Lara, sia un vero demonio e non ha né pietà, né pazienza

    Shizuka sgranò gli occhi." Lara?! Quella stessa Lara che tutti temono e che quasi nessuno dopo un suo colloquio ne esce vivo? Siamo messi bene" pensò appoggiando la testa sul banco cercando di consolarsi. Dopo dieci minuti, si spalancò la porta. Era lei. Stava entrando. Tutti corsero ai loro posti senza fiatare. La donna aveva dei bei lineamenti, era alta e slanciata. I capelli erano castani e lisci, ed erano raccolti in una coda alta. I suoi occhi erano taglienti e blu ,sembrava quasi che se ti fossi soffermato a guardarla più di 10 secondi ti avrebbe fatto a fettine. Si presentò ed aggiunse

    -"Bene, come i più svegli di voi avranno capito sarò io a valutarvi per questo esame Genin; partiamo subito dal presupposto che non mi piace perdere tempo, se non sapete le cose vi mando a casa prima che possiate mettervi a piangere o chiamare la mamma, sono stata chiara

    Nessuno dopo quell' affermazione osò parlare, ci fu il silenzio.Sembrava quasi che nessuno avesse mutato i pensieri,era come stare in apnea da terrore.

    -"Ottimo, vedo che ci siamo capiti, cominciamo subito con..."

    Tutti in quel momento avrebbero voluto darsela a gambe e ritentare l'anno successivo, anche perché poche persone venivano promosse. Shizuka da una parte non voleva che arrivasse il suo turno , dall'altra era impaziente di farlo voleva saperlo in quel preciso istante. Iniziò a tamburellare le dita sul banco nervosamente. Si guardò attorno e vide che Saiko non era ancora arrivato. " Maledizione! Sta ancora dormendo, quello stupido?" snudò i denti e li strinse per la rabbia,ma poi una voce disse:

    -"Shizuka Guren...in piedi è il tuo turno"

    il cuore della giovane perse un battito a sentir che quella donna la stesse chiamando. Si alzò in piedi, camminò nella maniera più composta possibile a testa alta, con un'espressione neutra in viso, mascherando il fatto che stesse morendo d'ansia. Arrivò davanti a lei guardandola negli occhi , in modo da farle capire che non avesse paura di lei. La sensei la guardò fissa negli occhi , probabilmente per metterla a disagio,ma la studentessa non batté ciglio. Fu allora che la donna le domandò:

    -"Perfetto, allora dimmi quante e quali solo le arti...

    In quel momento si spalancò la porta , e un ragazzo pallido varcò la soglia. Era Saiko. Entrambi si girarono di lui ,prese dallo spavento del rumore improvviso. " Accidenti, Saiko, sei un disastro ora sicuramente ti mangerà vivo" pensò fra sé e sé. La donna che le stava davanti si ricompose più velocemente e andò vicino al giovane domandandogli:

    -"Come ti chiami ragazzino? Come diavolo ti permetti di arrivare con tutto questo ritardo? Pensi che siamo qui tutti ad aspettar te?"


    Era davvero furiosa, nessuno aveva il coraggio di parlare, nessuno fiatava l'atmosfera ormai era tesissima.


    -"Beh già che sei qui immagino che tu sia pronto per l'esame no? Bene allora facciamo così: tu ragazzina, non restare lì impalata e mettiti affianco a questo baldo giovane davanti a me, vi voglio vedere bene in faccia mentre vi sento ripetere!"

    -CHE COSA?!

    Shizuka urlò, senza dare conto che davanti a lei ci fosse la sua esaminatrice. Ma ella la ignorò completamente, e continuò:

    -"Eccellente, ora guardatevi bene l'un l'altro, guardatevi negli occhi, quello che avete di fianco è il vostro compagno ninja, dovete sempre aver fiducia del vostro compagno, perché se lui sbaglia cadete con lui; perciò visto che l'esame vi deve preparare alla vita da Genin non vi indorerò la pillola: se uno di voi sbaglia a fare quello che vi chiedo io, vi boccio entrambi, quindi prima di parlare consultatevi, fate quello che volete ma non appena mia date la risposta definitiva quella è..."

    La deishi rivolse un sguardo accusatorio e pieno di rabbia nei confronti dell'amico. E gli sussurò:

    -Fantastico !Che altro ci può succedere ora?


    Infine la sensei concluse con una domanda che era per entrambi e non si potevano mai nella vita permettersi di sbagliare.

    -"Dunque, la domanda è questa, quali e quante sono le arti dei ninja, voglio i nomi e delle descrizioni precisi, stupitemi"

    LA ragazza dalla chioma argentata, continuò a guardare il ragazzo, mentre lui cercava di rispondere alla domanda posta dalla sensei. Lo conosceva fin troppo bene quel suo modo di fare. Stava cercando di scusarsi con lei, nel guaio in cui l'aveva cacciata, tutto ovviamente fatto anche per sdrammatizzare la situazione che era molto tesa. Tipico di Saiko. Fu allora che la ragazza si sentì in colpa, perché doveva rimanere lì fin quando non si sarebbe buttato giù dal letto. A costo di fare entrambi tardi e di essere bocciati,ma questo non doveva importare, loro erano amici e fin quando erano uniti, niente poteva accadere. Saiko fece in modo di passare la parola alla sua compagna. E Shizuka , aggiunse rivolgendosi alla sensei:

    -Grazie, Saiko. Beh, le arti ninja più importanti sono tre: Ninjutsu,Taijutsu e Genjutsu. Il Taijutsu sono una serie di tecniche fisiche basate sull'arti marziali ; Genjutsu è tutto cio che concerne le tecniche illusorie , dove io e ilmio amico qui siamo totalmente negati, fa riferimento alle arti illusorie ; Il Ninjutsu , come ha detto il mio compagno, sono le arti magiche e per essere eseguite c'è bisogno del chackra e la combinazione di svariati sigilli. Dal Ninjutsu possono essercene altre sotto generi di arti. Se vuole possiamo elencarne altre. Ma prima di tutto vorrei dire una cosa.

    Shizuka si girò verso Saiko per poi inchinarsi e aggiungere:

    - L'idiota non sei tu. Sono io. Dovevo starti vicino fin quando non ti saresti alzato a costo di buttarti stessa io dal letto. Perché è così che fanno gli amici. E tu lo sei. Al diavolo questo esame, tu sei più importante. Perciò...

    La ragazza si rialzò, e si rivolse all'insegnante guardandola fisso con gli occhi pieni di determinazione, senza importarsi di niente e nessuno continuò:

    - Se ci deve bocciare che lo faccia ora.Lei stessa ci ha detto che tra compagni se uno sbaglia cade anche l'altro. E così sia...Siamo pronti al verdetto.

    -parlato - pensato
     
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    Che gigantesca seccatura, tutta la giornata rovinata per questi dannati esami e adesso che voleva prendersi una piccola vendetta quei due marmocchi, nonostante la pressione e l'ansia che gli aveva messo addosso, riuscivano anche a rispondere bene? Certo la risposta del ragazzino era al limite della sufficienza, soprattutto in confronto alla ragazza che era stata quasi enciclopedica, ma se c'era qualcosa che non le si poteva dire era di essere scorretta, irascibile, furiosa, quasi cattiva a volte ma sempre nel rispetto di quelle che erano le regole. Lara ascoltò con molta attenzione quello che dissero entrambi, non soffermandosi minimamente su quello che i due si stessero dicendo tra di loro, per lei potevano essere amici, nemici, per lei erano un fastidioso ostacolo alla sua sessione mattiniera di allenamenti:

    " Se ci deve bocciare che lo faccia ora.Lei stessa ci ha detto che tra compagni se uno sbaglia cade anche l'altro. E così sia...Siamo pronti al verdetto."

    La risposta della ragazzina, uscita al termine della sua accurata descrizione della teoria richiesta, fece in qualche modo esplodere quel sentimento di rabbia che la sensei faticava a tenere al suo posto, non che ci volesse tanto in realtà considerando l'indole fumantina della donna, in ogni caso lei fu costretta a stringere con forza il bracciolo della sua sedia e pensare ad altro per qualche secondo per non dare fuoco a tutta l'aula, non perché le importasse qualcosa di quei marmocchi, solo per non dover perdere ulteriormente tempo a compilare inutili scartoffie; non appena si fosse calmate e il suo volto fosse tornato ad un aspetto meno da assassina e più da donna sul filo di una crisi di nervi, Lara puntò il suo sguardo prima sulla ragazzina e poi sul ritardatario:

    "Mi rincresce davvero, ma al momento non vi posso dire nulla, la tua risposta è stata impeccabile, quella del tuo amichetto invece lasciava parecchio a desiderare, ma era comunque al limite della decenza, confido che si impegnerà di più sul pratico per il vostro bene..."

    La sensei si fermò per un istante, levandosi una ciocca di capelli che nel momento d'ira le era caduta davanti alla fronte prima di riprendere:

    "Non vi rilassate comunque, quella domanda era solo di riscaldamento, ora viene il bello: tu ragazzina eseguimi una perfetta tecnica della trasformazione, tu invece fammi una corretta tecnica della sostituzione; inutile dire che vale il discorso di prima, solo che stavolta non vi potrete dare suggerimenti, o le sapete oppure tornate la prossima volta"

    Lara indicò prima Shizuka e poi Saiko, rivolgendosi a loro con un tono deciso e duro, se con la prima richiesta c'era andata leggera, con la seconda non voleva più scherzare. I due erano riusciti a fare un discreta squadra nonostante la pressione portata dalla donna, ora però avrebbero dovuto dimostrare non solo di saper cooperare, ma anche di avere le conoscenze per potersela cavare per conto loro, anche perché un ninja che non era in grado di eseguire le tre tecniche accademica alla perfezione non meritava di essere trattato come tale.

    Bravi mi siete piaciuti entrambi, ottimo lavoro! Omnimon a te devo chiedere però di separare il narrato dai discorsi diretti, guarda come faccio io o anche come ha fatto diligentemente Sachigo, così il testo finale risulta più scorrevole e gradevole alla lettura no? Ora avete un'altra bella richiesta da gestire, ponete attenzione ad utilizzare il condizionale o altri stratagemmi per far capire che volete eseguire la tecnica, starà a me poi decidere in base a ciò che scriverete se riusciranno o meno. Ricordatevi di mettere sotto spoiler il link della scheda, lo specchietto con le azioni ed il consumo adeguato di stamina, così cominciate ad abituarvi a farlo dato che è una prerogativa di ogni post combattivo che farete, come al solito per qualsiasi cosa sono a disposizione :)
     
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  5. |Omnimon|
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    Parlato
    scritte
    Pensato
    [colore] PArlato altrui


    L'esame Genin era cominciato nel più brutto dei modi: la sensei nervosa e nevrotica, Saiko in ritardo e inoltre aveva fatto finire nei guai anche la sua amica Shizuka, in quanto se uno dei due, quasi sicuramente lui, avesse sbagliato, entrambi avrebbero fallito. Era sempre più deciso a riuscire nel suo intento di superare la prova e con l'aiuto di Shizuka ci sarebbe riuscito sicuramente. La ragazza di apprestò a completare la risposta molto approssimativa di Saiko il quale le aveva scaricato tutta la responsabilità:
    "Grazie, Saiko. Beh, le arti ninja più importanti sono tre: Ninjutsu,Taijutsu e Genjutsu. Il Taijutsu sono una serie di tecniche fisiche basate sull'arti marziali ; Genjutsu è tutto cio che concerne le tecniche illusorie , dove io e ilmio amico qui siamo totalmente negati, fa riferimento alle arti illusorie ; Il Ninjutsu , come ha detto il mio compagno, sono le arti magiche e per essere eseguite c'è bisogno del chackra e la combinazione di svariati sigilli. Dal Ninjutsu possono essercene altre sotto generi di arti. Se vuole possiamo elencarne altre. Ma prima di tutto vorrei dire una cosa."

    Lo sapevo! Lei è sempre molto preparata sulla teoria; questa volta mi ha salvato il didietro.

    A questo seguirono delle parole molto belle per il ragazzo che si sarebbe potuto commuovere se si fosse trovato in un'altra situazione. Rimase comunque colpito dalle parole, tanto da volerla quasi abbracciare davanti a tutta la classe, ma non fece in tempo ad allargare le braccia che la compagna disse qualcosa di ancora più sorprendente. Sembrò che stesse sfidando la sensei a bocciarli e il ragazzo si passò una mano sul volto mentre una sensazione di disperazione lo attraversò dalla punta dei piedi fin sopra i bianchi capelli.
    Cavolo! Perché sta facendo la sfrontata proprio in questo momento!? Ero convinto di essermi salvato e invece...

    La sensei sembrò dapprima molto infastidita dalla frase di Shizuka, ma poi sembrò riprendere in un certo senso la calma, se così la possiamo chiamare, per fargli continuare la prova. Incitò in un certo senso lo studente, sfidandolo a fare molto meglio nella pratica che nella teoria. Sicuramente ci sarebbe riuscito: non era molto portato nel sapere, ma era più indicato nel saper fare. L'esaminatrice chiese allo studente di eseguire una perfetta tecnica della sostituzione.

    In questa classe non credo sia molto facile farlo, ma devo provarci.

    "Forza Shizuka, diamoci da fare!"

    Cominciò così Saiko a guardarsi intorno, cercando di immaginare con cosa sostituirsi, ma tutto ciò che aveva intorno erano sedie e banchi, per cui fu costretto ad optare per la sedia di un banchetto vuota, su cui probabilmente avrebbe dovuto sedersi lui, essendo situata presso uno dei due posti liberi ed era sicuro non fosse di Shizuka in quanto quando era entrato in aula, lei era alzata in prossimità dell'altra sedia libera.

    "Ripetiamo la teoria: la tecnica della sostituzione permette di sostituirsi ad un oggetto che si trovi entro dieci metri dall'utilizzatore. Il ninja e l'oggetto devono essere avvolti da fili di chakra così da poter letteralmente invertirsi di posto.

    Fece un sospiro. La tecnica della sostituzione sarebbe potuta essere molto utile in svariate occasioni, ma in quel preciso momento non riusciva a sentirsi a suo agio per eseguirla. La trovava molto più indispensabile in battaglia che in quel frangente, ma non avrebbe obiettato: quella strega della sensei lo avrebbe silurato fuori dall'aula prima ancora che potesse esporre il suo credo ninja.

    Allora la prima cosa da fare è richiamare il chakra dal proprio corpo.

    Saiko chiuse gli occhi e immaginò al proprio interno una fiamma, che doveva raffigurare il chakra, e cominciò a pensare a come farlo fluire adeguatamente. Era piuttosto nervoso e dal suo volto poteva notarsi chiaramente. Era piuttosto spaventato di fallire, ma si sarebbe concentrato al massimo per farcela.
    Ciò che doveva fare ora era pensare di manipolare il chakra per avvolgere l'oggetto. Spalancò le palpebre così da poter osservare bene l'oggetto; era circa a tre metri da lui, poteva benissimo raggiungerlo.

    "Sento il chakra che mi avvolge, spero di riuscire a fare la tecnica correttamente.

    Nella propria mente cominciò a pensare ai sigilli: non li ricordava nel corretto ordine.

    <u>Sono sicuro fossero cinque, si iniziava sicuramente con la pecora, era seguito dal sigillo del cinghiale e poi era cane o bue prima? Cavoli! Sono una frana anche in questo?


    Per un attimo che al ragazzo sembrò interminabile quel dubbio si insinuò forte nella sua mente, tanto che il flusso di chakra che sentiva, sparì in un lampo. Cominciò a guardarsi nervosamente intorno, ed incrociò per un secondo lo sguardo della sua amica, così determinata e pronta a tutto per superare quell'esame. La madre la mattina le doveva aver fatto la solita ramanzina sul fallimento, così da spronarla e Saiko non poteva essere da meno.

    Lei è così pronta e io mi faccio deprimere da uno stupido dubbio? Ah Saiko, quanto sei stupido. Cosa ti piace di più, il bue o il cane? Sicuramente la carne di bue, quella di cane non la mangeresti per nulla al mondo. Quindi metti quello stupido animale cornuto avanti.

    Era finalmente arrivato ad una decisione: avrebbe eseguito i sigilli nell'ordine pecora, cinghiale, bue, cane e infine serpente. Ritornò con la mente ad immaginare il flusso di chakra così che fluisse interamente nel suo corpo e guardò meglio la sedia con sui si sarebbe sostituito così che questo imprimesse nella sua mente la giusta posizione.

    ORA!

    Saiko cominciò a sperare che il chakra lo stesse avvolgendo nel modo corretto e che dei sottili fili di chakra avessero avvolto la sedia nel modo giusto, confidava inoltre che il chakra usato fosse sufficiente. Fu allora solo dopo due minuti di concentrazione che cominciò ad eseguire i sigilli e lo disse
    Kawarimi no Jutsu!

    Una nuvola di fumo avvolse il ragazzo che chiuse gli occhi per paura del fallimento nell'esecuzione della tecnica.

    Forza Saiko! Non puoi aver fallito!

    SCHEDA SAIKO
    Azioni eseguite:
    -Tecnica della sostituzione

    Resistenza 100-5=95
    Stamina 100-5=95
     
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    In quell'istante non si era resa conto di essere sfrontata,per una volta stava lasciando andare che le emozioni facessero tutto. Di sicuro non voleva farsi bocciare,ma dato gli ultimi esiti,la situazione stava per peggiorare, e lei si sentiva abbastanza colpevole per il suo amico pallido. Ma d'altronde dopo le parole della sensei, si rese conto che non poteva di certo bocciarli ,dato che bene o male anche Saiko aveva risposto alla domanda, lei aveva solo cercato di esporre al meglio i concetti che lui aveva accennato, anche perché sulla teoria era molto più brava lei, poiché passava i pomeriggi sani a ripetere fino allo stancarsi degli occhi.Ma era la pratica che la terrorizzava perché quasi mai riusciva ad avere un'immagine nitida del flusso del chakra che scorreva attraverso nei suoi tsubo.Ed ecco che la sensei accunciò che avrebbero dovuto praticare due delle tre tecniche che bisognava aver appreso alla perfezione altrimenti chi non le sapeva fare non aveva il diritto nemmeno di guardarlo il comprifronte. L'esaminatriche le ordinò di svolgere la tecnica della trasformazione, mentre a Saiko la tecnica della sostituzione.
    Pensò alla svelta e in quel momento si era girata verso l'amico , e un sorrisetto malizioso le comparve sulle labbra per poi girarsi verso la donna e pensò:

    "Beh, posso provarci. Male che vada non lo passo e ritenterò l'anno prossimo"

    In quel momento sentì Saiko che incitava entrambi a fare del proprio meglio, e contagiata dal suo spirito rispose:

    -Sii!

    Prese una pausa e tentò di concentrarsi per ricordare alla perfezione i sigilli, ma prima ovviamente doveva esporre la tecnica e richiamare il chakra.


    -Allora,la tecnica della trasformazione, come dice il nome, serve per trasformarti in qualsiasi cosa sia della tua stessa taglia. E'molto utile in battaglia , ma prima di eseguirla,bisognerebbe richiamare il chakra.


    Shizuka andrebbe a comporre il sigillo della pecora per richiamare il chakra, prima di trasformarsi.Chiuderebbe gli occhi tentando di vedere all'interno di sé il flusso che le scorreva nel corpo. Ad un certo punto vedrebbe sempre più nitido un'immagine di un cristallo rosso e un cristallo blu ,rispettivamente energia mentale e fisica, che si andrebbero a fondere nel plesso solare della giovave, infine quindi questa energia andrebbe a scorrere dentro l'apparato circolatorio apposito del chakra. La giovane deishi a quel punto si dovrebbe sentire avvolta da una patina azzurrina ,che le conferirebbe l'utilizzo del chakra e penserebbe:

    "Forse ce l'ho fatta. Ora non mi resta che immaginarmi la sua figura"

    La ragazza immaginerebbe l'aspetto fisico di Saiko , i suoi capelli, i suoi occhi , il suo sorriso e i suoi modi di fare,in modo tale da averne sicuramente un'immagine nitida della sua figura. Infine andrebbe a fare mente locale per ricordare i sigilli che vengono eseguiti per attuare la tecnica. Riaprirebbe gli occhi per rivolgere lo sguardo all'insegnante

    "Dunque...Cane,Cinghiale e...Accidenti, ultimo dovrebbe essere quello della pecora. Coraggio, Shizuka! Non essere insicura proprio adesso. Sei stata sfrontata con la sensei, esitare proprio ora?! FORZA!"

    - I sigilli sono: Cane, Cinghiale e Pecora!

    Annuncerebbe per poi richiudere gli occhi e schiuderele labbra. Infine eseguirebbe i tre sigilli necessari dichiarati. Aprirebbe gli occhi di nuovo e direbbe:

    -HENGE NO JUTSU!

    Dopo la sua affermazione, verrebbe avvolta da una nuvola di fumo, sperando nell'esito positivo della sua prova.

    -parlato
    -pensato

    -parlato tecnica
    -
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    - Scheda di Shizuka
    -Azioni eseguite:
    -Tecnica della trasformazione
    -
    -
    -Resistenza 100-5= 95
    -Stamina 100-5=95
     
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    Colui che è e si spera sarà

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    La tensione in quell'aula era palpabile, tutti i presenti, alunni ed interrogati compresi avvertivano quell'alone che serpeggiava nelle mente di tutti, come se ci fosse qualcuno che gli sussurrava all'orecchio in modo sinistro che avrebbero fallito, che non erano pronti e forse in parte era vero, non tutti in quella stanza avevano ciò che serviva per diventare Genin o per lo meno non ancora, ma la domanda cardine al momento era un'altra: avevano Shizuka e Saiko l'abilità e le conoscenze necessarie per passare di grado? L'unica persona che poteva rispondere a questo quesito era seduta davanti ai due giovani ragazzi e malgrado l'umore poco pacifico e l'inesistente voglia di essere lì non si perdeva nessun particolare dell'esercizio che aveva chiesto loro di fare, come una statua fissava immobile ogni sigillo, ogni movimento, solo gli occhi sembravano potersi muovere passando dall'uno all'altra con repentini spostamenti. Che cosa pensava Lara in quel momento? Beh facendosi spazio tra l'orgoglio e la rabbia che erano i padroni del suo cervello, andando in profondità si potevano trovare una serie di appunti che lei a livello inconscio faceva ai due esaminandi, sigilli eseguiti lentamente, rapidità nel concentrare e controllare il chakra uguale alla rapidità che una tartaruga aveva nel camminare, soprattutto il ragazzo che sembrava non ci si stesse nemmeno impegnando, ma alla fine l'unica cosa che poteva parlare era il risultato finale, infatti solo nel momento in cui i due marmocchi avessero finito le sequenze di sigilli e le avessero mostrato l'eventuale riuscita delle tecniche, lei gli avrebbe dato il giudizio definitivo:

    Kawarimi no Jutsu!

    HENGE NO JUTSU!

    I due ragazzi quasi urlarono i nomi delle loro tecniche, venendo l'una ricoperta da una nuvola di fumo, per poi riapparire come esatta copia di Saiko, l'altro invece sparì per un istante lasciando al suo posto una sedia, la stessa su si era precedentemente seduta Shizuka. Lara rimase quasi stupita dal risultato finale, le preparazioni ed i sigilli non era stati perfetti, soprattutto quelli di quel lavativo ritardatario, ma in entrambi i casi i ragazzi erano riusciti in quello che gli aveva chiesto di fare, dire che la cosa la scocciava era un eufemismo:

    " Wow, complimenti non so come ma siete riusciti, malgrado i diversi errori, ad eseguire le due tecniche con successo, strabiliante..."

    La donna era visibilmente scocciata dalla cosa e il suo tono di voce sarcastico lo rifletteva in pieno, sbuffò un paio di volte ragionando per conto suo in silenzio prima di prendere dal suo borsello due coprifronte con il simbolo di Oto inciso sopra e lanciarli a Shizuka e Saiko:

    "Toh! Prendete questi cosi e levatevi dai piedi prima che cambi idea, mi avete fatto perdere già troppo tempo..."

    Dopo il suo lancio la donna li avrebbe cominciati a guardare male fino a che non fossero usciti dall'aula, voleva qualche altro ragazzo da interrogare e magari bocciare, così forse si sarebbe un minimo sfogata, cavolo quanto odiava fare quegli esami.

    Congratulazione siete diventati entrambi Genin! C'è qualche appunto che mi sento di farvi, nonostante il buon livello generale:

    @Omnimon Bravo con la divisione del testo, molto più chiaro e pulito, per il resto hai descritto benino la tecnica, occhio però che la sostituzione non ti fa comparire la nuvoletta addosso. L'ultima cosa che ti voglio dire poi riguarda i consumi, utilizzare un Ninjutsu di livello di D consuma solo 5 punti stamina, non resistenza(quella si consuma quando subisci danno o utilizzi dei Taijutsu), facci attenzione e consulta questo regolamento se hai dubbi.

    @Sachigo Ottimo elaborato, pulito, preciso, tecnica ben descritta, occhio solo che anche tu hai levato resistenza quando non dovevi, se hai dubbi controllati il link al regolamento che ho segnalato ad Omnimon

    Per il resto bravi, prima di aggiungervi tutto ciò che vi compete in quanto NeoGenin dovete però prima farmi il post conclusivo, dopo il quale vi darò l'exp, spero che quest'accademia vi sia piaciuta e ci si vede in game :rosa: Se qualche master mi desse intanto l'exp lo gradirei assai parecchio tanto XD
     
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    Saiko aprì gli occhi e cominciò a guardarsi intorno quasi incredulo di quello che poteva vedere: era in un altro posto rispetto a dove era partito, c'era riuscito, si era sostituito ad un oggetto. La sensei fu piuttosto sorpresa della cosa, anzi quasi indispettita.
    - Eheh! Non credeva che ci sarei riuscito!

    Si ritrovò vicino ad un ragazzo che non conosceva, poteva essere un po' più piccolo di lui, ma cominciò a fargli delle piccole smorfiette quasi a farsi beffe della situazione.
    La sensei ebbe in viso un'espressione scocciata della cosa ma non potè redimersi dal fare ciò per cui era là: assegnare i coprifronte. Saiko lo vide essere lanciato quasi senza neanche essere guardato e si affrettò ad acchiapparlo prima che toccasse terra.

    Sono un genin! Sono un genin! Gnegneregne

    Il neogenin cominciò ad intonare una canzoncina per la felicità mentre si dirigeva ad abbracciare l'amica.

    Lo sapevo che ce l'avremmo fatta, era tutto calcolato, persino il ritardo era solo scenico. Ciò che importa è che ora siamo Genin.

    La faccia mostrava un'espressione beffarda e felice allo stesso tempo. Gli occhi risplendevano di luce e felicità. Ad un tratto però avvertì un suono provenire dal torace, più precisamente dallo stomaco: aveva fame e non poteva nasconderlo.

    Bèh Shizuka, ora credo che possiamo andare a festeggiare. Mi permetti di offrirti del ramen al chiosco? Da bravo ninja cavaliere, devo offrire il pasto alla dama.

    Tutto ciò era detto mantenendo il sorriso sulle labbra e nel frattempo annodava il coprifronte alla testa.

    Da oggi comincia la mia vita da ninja!

    Si stava avviando verso la porta dell'aula, da cui era entrato poco fa, ma non potè fare a meno di girarsi ed inchinarsi per ringraziare la sensei per il lavoro svolto e per averli valutati quasi senza pregiudizi. Da oggi si sarebbe impegnato ad essere più puntuale e meno imbranato.

    Shizuka!! Ti aspetto fuori per decidere cosa fare, però ricorda, ho fame.

    Saiko si avviò nel corridoio dove poteva vedere tante porte di aule chiuse.

    Il mio l'ho fatto. Sfigati!

    Grazie Mille Stompo! In realtà ho confuso le tabelle e alla fine le ho unite, avevo già guardato il regolamento. Ti ringrazio ancora comunque per il suggerimento.
     
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    Appena la cortina di fumo scomparve, si toccò il viso e capelli, poi successivamente corpo e mani e vide che la tecnica era riuscita. A quel punto intuì che ce l'aveva fatta ad eseguire la tecnica. Era felice, avevano entrambi dato il meglio di loro per superare l'esame. A quel punto alzò lo sguardo verso la sensei, che pareva non battere ciglio, anzi dalla sua espressione si poteva evincere che era molto scocciata,e dopo che iniziò a parlare ne era la conferma. Dopo di ché mise la mano dentro una borsa ed è lì che il cuore di Shizuka cominciò a battere all'impazzata. Prese il coprifronte al volo, che la sensei aveva lanciato ad entrambi , in maniera molto meccanica. Non sapeva nemmeno lei come avesse fatto. Guardò il coprifronte, mentre la sensei annunciava la promozione e li minacciava di ripensarci. Non sentiva nemmeno la voce squillante e allegra di Saiko per quanto fosse immersa nei suoi pensieri.

    "Io...Ce l'ho fatta! Sono una Genin. E tutto inizierà da qui."

    Questi suoi pensieri furono interroti dal caloroso abbraccio di Saiko, che continuava a rallegrarsi e a cantare , fu allora che tornò nella sua forma , avvolgendoli nella nuvola di fumo,e scossa sorrise per il gesto Saiko. Il giovane pronunciò quelle parole allegre ,a cui normalmente lei gli avrebbe risposto in maniera scontrosa ,ma in quel momento era quello che voleva sentirsi dire. E alla sua proposta di mangiare ramen, non poté che accettare soprattutto perché se l'erano meritata, ma soprattutto perché era ora di andare via. Non voleva che la sensei ci ripensasse.


    -Certo che accetto, anch'io ho fame,sai? Ed è scontato che tu mi offra il pranzo.


    Aggiunse in maniera molto arrogante.Dopo di ché si legò al collo il nuovo coprifronte , e quando ebbe finito si inchinò per salutare e mostrare rispetto alla sua esaminatrice.Infine disse,rivolgendosi all'amico:

    -Dai, su!

    Si diresse verso la porta di uscita ed uscire con lui fuori. Durante il percorso , pensò a tutto quello che aveva fatto quella mattina, alla sua vittoria e alla mamma, poi sorrise spensierata.


    "Mamma, guardami sono una kunoichi!"


    -parlato
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    30 exp per Sachigo e 27 per Omnion :rosa:
     
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    Per te 44 Exp Stompo caro


    Edited by Stompo - 11/2/2018, 19:14
     
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