Accademia Dantes Inferno

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    Colui che è e si spera sarà

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    "Accenditi stupido affare..."

    Lo zippo continuava ad incepparsi, del resto aveva i suoi anni ma Kane ci era decisamente troppo affezionato per liberarsene, troppi ricordi erano legati a quel piccolo quadrato di metallo:

    "Oh finalmente!"

    Al quinto tentativo l'accendino diede segni di vita, cominciando lentamente a passare il suo inteso calore alla sigaretta che il sensei teneva delicatamente davanti alla sua bocca, pratica che divenuta per lui quasi una specie di rito. Alla fine quel dannato arnese era l'unica cosa di cui poteva lamentarsi no? Era ancora giovane, bello, aveva una moglie stupenda che lo attendeva a casa e soprattutto si trovava nel suo ufficio nel giorno più importante dell'anno, il giorno degli esami Genin! Ogni volta infatti che veniva il momento di valutare gli studenti più promettenti si ricordava del perché aveva intrapreso la via dell'insegnamento, ossia guardare i suoi alunni gioire di fronte al coronamento dei loro sforzi e del loro impegno, decisamente qualcosa di molto più appagante di tutte quelle sigarette che si fumava ogni giorno, ma nessuno poteva essere perfetto no? Finì di fumarsi la sua sigaretta guardando lo scorcio di cielo che usciva dalla finestra della sua stanza, il sole era alto nel cielo, ma sebbene non ci fossero nuvole in vista non sembrava essere al cento per cento, le calde ed umidi giornate estive erano purtroppo ancora troppo lontane; terminata la sua pausa buttò la cicca nel posacenere sopra la scrivania e si diresse a passo lento e tranquillo verso l'aula 7B, il palcoscenico per l'imminente spettacolo, ostentando una calma ed una tranquillità invidiabili, soprattutto se paragonata all'ansia che provarono tutti gli studenti fuori da quell'aula vedendolo arrivare, dal basso chiacchiericcio infatti che si sentiva lungo tutto il corridoio si passò ad un repentino silenzio, tutti si girarono a guardarlo, salutarono il loro insegnante e cominciarono a guardarsi l'un l'altro con aria più o meno preoccupata, come si poteva dargli torto, in fondo era il primo vero esame che dovevano sostenere, un po' di paura era quasi d'obbligo:

    "Bene bene ragazzi, mi fa piacere vedervi così numerosi, direi di iniziare subito no?"

    Il sensei cercò di stemperare la tensione con quella che doveva sembrare una faccia allegra e forse giocosa, inutile dire che non sortì alcun effetto. Nessuno ovviamente ebbe il coraggio di aprire bocca né di farsi avanti, perciò Kane, ormai abituato a quella prassi, si andò a sedere dietro la sua cattedra e scorrendo i nomi sulla lista di alunni che aveva davanti pronunciò il nome del primo "condannato":

    "Ok cominciamo con...Dantes Inferno!"

    L'insegnante avrebbe quindi atteso che il nominato fosse entrato nell'aula e non appena lui si fosse messo davanti a lui avrebbe cominciato con quella che sembrava a tutti gli effetti un'innocua domanda:

    "Ok ragazzo mio dimmi...perché vuoi diventare un ninja?"

    Detective-Conan Ecco la tua magica accademia :D Allora per cominciare ti dico che hai carta bianca sul come sei arrivato fuori dall'aula dell'esame, fammi conoscere il tuo pg, come si comporta,
    come si muove, cercando sempre di essere coerente con la sua storia e il suo carattere, a quel punto segui le linee guida che ti ho dato, descrivi il sensei(non l'ho descritto volutamente per darti libertà in quel senso) e tutto il resto, rispondendo alla domanda come farebbe il tuo pg :) Per qualsiasi dubbio contattami senza timore :)
     
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    Quella mattina dormivo serenamente, era come se tutto il peso che mi portavo addosso non fosse mai esistito o addirittura me ne fossi liberato, purtroppo era solo un sogno il mio, prima di liberarmi del peso che portavo sulle mie spalle avevo molta strada da fare, il primo passo era superare l' accademia e divenire un ninja a tutti gli effetti.
    Mio padre entrò silenziosamente nella mia stanza, pensando che dormissi profondamente, venne per svegliarmi quando di scatto aprì gli occhi e mi alzai come fossi un vampiro, con le braccia tese e parallele in avanti...

    AAAAAAAAAH

    Mio padre si prese un bello spavento...

    Ahahahahah... così impari ad entrare di soppiatto nella mia stanza! Secondo te posso mai dormire in un giorno come questo?!

    Eh si, questo era un giorno troppo importante per me, non avrei mai potuto passarlo dormendo... era il giorno degli esami in accademia per decidere se sarei diventato un ninja o non fossi ancora stato pronto.
    Mi alzai lentamente dal mio letto ed aprì le ante della mia finestra per dar via libera ai raggi del sole di entrare e ridare vita alla mia camera.
    Il cielo azzurro ed il sole alto erano lo spettacolo che mi si presentava davanti, ma la temperatura mi ricordava quanto ancora mancasse al periodo che preferivo dell' anno così col sorriso stampato sul viso iniziai a vestirmi per dirigermi in accademia.
    Camminavo per le vie del villaggio, salutando qua e là le persone che conoscevo...

    Hey Dantes! Oggi è il gran giorno vero?!

    Facciamo il tifo per te! Fai del tuo meglio!

    Grazie mille a tutti! Non vi deluderò!

    Con una scarica di adrenalina data dalle parole d' incoraggiamento delle persone aumentai il passo da lento a veloce sino a correre più veloce che potessero portarmi le gambe.
    Una volta all' entrata dell' accademia mi unì ai miei compagni di classe e ci dirigemmo dinnanzi l' aula dove si sarebbe dovuto svolgere l' esame; lì attendemmo con ansia ed un nodo alla gola per alcuni minuti, sino a quando non vedemmo ilsensei avvicinarsi a noi.
    Era un uomo abbastanza giovane, sulla trentina, alto, capelli biondi ed occhi verdi, una volta davanti a noi, con il sorriso e la voce di un adolescente ci disse:

    "Bene bene ragazzi, mi fa piacere vedervi così numerosi, direi di iniziare subito no?"

    Purtroppo in quella situazione era difficile rasserenarsi, la paura nel gruppo era come un virus che ci contagiava tutti e non potevamo liberarcene...
    Una volta che entrò nell' aula e si mise seduto dietro alla cattedra iniziò a sfogliare il registro coi nostri nomi e disse:

    "Ok cominciamo con...Dantes Inferno!"

    Toccava a me per primo, quasi non ci credevo, così con passo lento entrai nell' aula e scesi le scale, però notai che più mi allontanavo dalle voci impaurite dei miei compagni e più mi sentivo meglio e sicuro di me, così col sorriso mi misi davanti al sensei e dissi:

    Eccomi, sensei

    Lui mi guardò, avevo la sensazione che mi stesse analizzando, e mi chiese:

    "Ok ragazzo mio dimmi...perché vuoi diventare un ninja?"

    Persi qualche secondo per riflettere sulle parole da dire e poi, con spontaneità risposi:

    Io desidero diventare un ninja perchè nel cuore porto gli insegnamenti e gli ideali di mio padre e poi...

    A quel punto mi voltai per mostrare le spalle al sensei, lì avevo il tatuaggio che mi ero fatto in occasione dell' esame...

    ... porto sulle mie spalle il peso della vita che un uomo ha dato per salvare la mia!

    Mi rimisi faccia a faccia col sensei e dissi:

    Io voglio diventare un ninja per avere il potere di proteggere coloro che mi stanno a cuore, anche a rischio della mia vita! Anche a rischio di avere un giorno tutto il mondo contro, ma voglio fare tutto ciò che è in mio potere per proteggere i miei cari.
     
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    Il sensei ascoltò con attenzione le parole del giovane che aveva davanti a sé, quella che aveva fatto al ragazzo era una domanda che rivolgeva a tutti gli esaminandi e per quanto potesse sembrare un modo banale per iniziare la conversazione non era così, anzi si poteva quasi dire che rispondere correttamente a quella domanda aveva un discreto peso sull'eventuale riuscita o meno dell'esame. Certo, a quel punto qualcuno poteva arrivare a chiedersi: ma come poteva esserci una risposta giusta ad una domanda del genere? Lo stesso Kane da giovane se l'era domandato più e più volte prima di chiedere spiegazione al suo vecchio sensei, uomo da cui aveva imparato l'arte dell'insegnamento e questi, dall'alto della sua esperienza, gli aveva detto di vedere se la risposta arrivava dal cuore. Filosofico si potrebbe pensare, quasi ingenuo, ma anno dopo anno il nostro sensei dai capelli biondi e gli occhi verdi aveva sempre di più compreso e fatto suo il messaggio che quelle parole celavano: se il ragazzo ti rispondeva con il cuore, se quando parlava vedevi una scintilla nei suoi occhi, allora significava che davvero credeva in quello che diceva, che avrebbe fatto di tutto per raggiungere quello scopo e soprattutto che aveva una qualità fondamentale per diventare un ninja, una ferrea determinazione.
    Fu proprio questo che passò per mente di Kane sentendo le parole del giovane Dantes, leggeva nei suoi occhi che il ragazzo era convinto di ciò che voleva raggiungere e avrebbe fatto tutto quello che era in suo potere per riuscirci, decisamente perfetto; il sensei sorrise al ragazzo annuendo leggermente con la testa:

    "Cavolo bel tatuaggio! Sono contento di sentire che sei mosso da un così forte proposito, sono certo che se sarai determinato riuscirai nei tuoi obiettivi, ma per farlo dovrai avere, oltre al cuore, anche la testa e soprattutto un'ottima conoscenza di quello che sai fare e di quello che sapranno fare i tuoi nemici, perciò..."

    Kane fece una breve pausa nel parlato, sia per creare un po' di suspance, sia per ragionare su cosa chiedere al ragazzo, si portò l'indice ed il pollice sotto il mento e cominciò delicatamente a muoverli con piccoli movimenti circolari mentre rifletteva:

    "Parlami brevemente delle tre tecniche accademiche, quali sono, cosa fanno, i sigilli richiesti e poi scegline una e mettila in pratica, se vuoi pensarci un attimo prima di darmi la risposta fai con calma..."

    Finì la frase tirando fuori dalla tasca un coprifronte con sopra il simbolo di Konoha nuovo di zecca, mettendolo in bella evidenza sopra la cattedra, poi rimase fermo in attesa, lo sguardo puntato sul ragazzo, era curioso di vedere come avrebbe reagito a quel gesto e soprattutto se avesse risposto correttamente alle sue richieste.

    Bene, fin qui mi sei piaciuto, se ti posso dare un consiglio metti all'inizio o alla fine dei tuoi post uno spoiler dove dici a chi appartengono i colori dei discorsi, così da rendere più chiara la situazione a chi legge :)
    Ora però entriamo nel vivo, fai ciò che ti ha chiesto il sensei, ricordati di utilizzare lo specchietto con le azioni e consumi e soprattutto il condizionale o altri stratagemmi per manifestare la volontà di eseguire la tecnica, sarò io poi a decidere, in base a ciò che scriverai e a come lo scriverai, se la tecnica riuscirà o meno(leggiti questo regolamento se hai dubbi).
    Come al solito per qualsiasi cosa sono a disposizione :)


    Edited by Stompo - 7/2/2018, 12:06
     
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    Le parole mi uscirono dalla bocca una dopo l' altra, la spontaneità di esse divenne come automatica, sentivo nel profondo ognuna di esse, credevo in ciò che dicevo ed anche il sensei pensava che ci credessi, almeno questa è l' impressione che ho avuto quando i nostri sguardi si incrociarono alla fine del mio discorso.
    Uno sguardo compiaciuto, ecco quello che mi si presentava davanti, questo mi incoraggiò ancora di più a mostrare ciò che avevo da offrire a questo villaggio, l' emozione iniziò a scorrermi in tutto il corpo partendo da un leggero tremore al cuore che si andò espandendo sino alla punta delle dita e dei capelli...

    "Cavolo bel tatuaggio! Sono contento di sentire che sei mosso da un così forte proposito, sono certo che se sarai determinato riuscirai nei tuoi obiettivi, ma per farlo dovrai avere, oltre al cuore, anche la testa e soprattutto un'ottima conoscenza di quello che sai fare e di quello che sapranno fare i tuoi nemici, perciò..."

    Con il sorriso sul viso risposi:

    Grazie sensei! Certo! E' per questo che si viene all' accademia! Qui ci insegnate a conoscere a fondo noi stessi, il nostro potenziale e ad evitare il più possibile di farci cogliere impreparati dal nemico.

    Improvvisamente il sensei iniziò ad accarezzarsi lentamente il mento con fare pensieroso, quella suspance mi stava uccidendo, non sapevo proprio se stavo facendo una buona impressione o stavo solo mostrando il sogno di un moccioso che non era pronto per la vita vera di uno shinobi...

    "Parlami brevemente delle tre tecniche accademiche, quali sono, cosa fanno, i sigilli richiesti e poi scegline una e mettila in pratica, se vuoi pensarci un attimo prima di darmi la risposta fai con calma..."

    A quel punto mise sulla cattedra il coprifronte ninja con lo stemma di Konoha, alla vista gli occhi mi si illuminarono ed il cuore mi si riempì d' emozione, però vedendo che il sensei mi osservava decisi di concentrarmi sulla sua richiesta, anche se era difficile perchè riuscivo a sentire l' odore di nuovo proveniente dal coprifronte...

    Allora sensei, le tre tecniche accademiche che ci avete insegnato sono: la Kawarimi no Jutsu, tecnìca mediante la quale, usufruendo di sottili fili di chakra, ci difendiamo da attacchi nemici sostituendoci con sassi o tronchi d' albero per usarla si usano i sigilli Pecora, Cinghiale, Bue, Cane, Serpente.

    Feci una breve pausa e poi continuai...

    Poi abbiamo la Henge no Jutsu, tecnica con la quale possiamo mutare il nostro aspetto in persone, animali o anche oggetti, molto utile per far perdere le proprie tracce al nemico, per utilizzarla si usano i sigilli Cane, Cinghiale, Pecora, ed infine...

    Mi fermai un attimo, per concedermi una piccola risatina e poi dissi:

    ... la Bunshin no Jutsu, tecnica con la quale possiamo creare copie di noi stessi fatte interamente di chakra e si usano i sigilli Pecora, Serpente, Tigre... mi scusi se mi sono permetto di ridere prima, ma l' ho fatto perchè questa, tra le tre, è la mia preferita, perchè per me rappresenta quella che più si addice a chi non vuole arrendersi all' avversario, infatti se per lei va bene intendo fare questa.

    A quel punto chiusi gli occhi e mi concentrai sul flusso di chakra del mio corpo, iniziai a muoverlo nella direzione da me voluto e poi compiendo i dovuti sigilli...

    " Pecora, Serpente, Tigre... "

    ... tentai di utilizzare la tecnica:

    " Bunshin no Jutsu! "

    Narrato
    " Pensato "
    Parlato Dantes
    "Parlato Sensei"


    Dantes Inferno
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    S: 100-5= 95
    A&J:
    - Tecnica della Moltiplicazione del Corpo ( 5 copie )
     
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    Il sensei lo vedeva, quasi riusciva a sentire quanto quel ragazzo fosse determinato a raggiungere gli obiettivi di cui aveva poco prima parlato, ancora prima di fare la domanda era pronto a scommettere che quel ragazzo non lo avrebbe deluso e infatti fu proprio quello che accadde, ascoltare la risposta di Dantes fu come sentire qualcuno leggere da un libro, dettagliato e preciso, si percepiva da come descriveva le tecniche che ci aveva dedicato ore ed ore di studio, era arrivato a memorizzare tutti gli aspetti fondamentali di quelle tecniche che erano a tutti gli effetti la base su cui ogni ninja imparava a costruire tutto il resto, davvero un lavoro impeccabile. Kane ascoltò ogni parola del ragazzo, passando da uno sguardo allegro e tranquillo ad un'espressione di genuino stupore, non gli capitava di sentire tutti i giorni una tale precisione nella ripetizione delle tecniche accademiche, nonostante tutti gli studenti alla fine riuscivano a memorizzare bene o male gli aspetti fondamentali delle suddette, pochi raggiungevano tali livelli di conoscenza; Dantes parlò a ruota libera, senza incertezza né esitazione, arrivando alla fine anche a sorridere quasi come se non sentisse la pressione che quell'esame avrebbe dovuto mettergli addosso:

    "... la Bunshin no Jutsu, tecnica con la quale possiamo creare copie di noi stessi fatte interamente di chakra e si usano i sigilli Pecora, Serpente, Tigre... mi scusi se mi sono permetto di ridere prima, ma l' ho fatto perchè questa, tra le tre, è la mia preferita, perchè per me rappresenta quella che più si addice a chi non vuole arrendersi all' avversario, infatti se per lei va bene intendo fare questa."

    Il sensei sentendo le parole del giovane si limitò semplicemente ad annuire con il sorriso sulle labbra, non aveva nessun appunto da fargli e in ogni caso non voleva interrompere quell'apparentemente continuo flusso di pensieri. Arrivato alla fine della teoria, il ragazzo chiuse gli occhi e dopo qualche secondo di concentrazione eseguì correttamente i sigilli che aveva da poco ripetuto a voce, ma non con la stessa sicurezza con cui li aveva esposti, a Kane quel particolare risultò ben evidente, una concentrazione un pelino sbrigativa che il giovane era però riuscito in parte a bilanciare sul finale: una nuvola di fumo infatti ed un altro giovane Dantes in piena salute riuscirono a togliere ogni dubbio, insomma mancava solo il giudizio finale del sensei, che cosa avrebbe deciso? L'uomo rimase fisso a guardare la copia e l'originale cercando eventuali differenze od imprecisioni, mantenendo sempre la stessa espressione assorta che l'aveva contraddistinto poco prima di rivolgere al ragazzo la domanda centrale dell'esame; dopo un tempo che doveva apparire a tutti i presenti quasi infinito, Kane alzò il suo sguardo penetrante verso il ragazzo:

    "Bene, anzi molto bene Dantes, non ho molto da dirti, sei stato praticamente perfetto, ti meriti senza dubbio questo coprifronte, congratulazioni!"

    Il sensei prese il simbolo distintivo dei ninja e lo allungò gentilmente al ragazzo, era certo che non sarebbe rimasto molto tempo nelle sue mani, così poco dopo aver dato tale oggetto al suo nuovo proprietario si riservò di fargli un ultimo augurio:

    "In bocca al lupo ragazzo, non perdere mai la convinzione e la determinazione che hai mostrato oggi e vedrai che andrai lontano."

    Un ultimo saluto, un ultimo sorriso e poi via, la porta dell'aula si riaprì sul mondo facendo passare un nuovo Genin, quanti altri studenti aspettavano di sbocciare come Dantes? Kane lì per lì non lo sapeva, ma forse era proprio quello il bello del suo lavoro.

    Molto bene Detective, hai passato con successo l'esame! Sei stato preciso sia con lo specchietto che con i consumi, si vede che hai già una notevole dimestichezza con la materia, cosa di cui sono felice. L'unico appunto che mi sento di farti riguarda la descrizione dell'esecuzione della tecnica, un po' sbrigativa e al limite, ma all'inizio ci può stare, cerca in futuro di dettagliarla meglio, rendendola anche un po' più incerta. Prima di aggiungerti tutto quello che un NeoGenin si merita fammi il post finale, così ti do anche l'exp :rosa: Se intanto qualche staffer la desse a me gliene sarei grato :D
     
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    Hey, Axel. You haven't forgotten? You made us a promise. That you'd always be there... to bring us back.

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    Eseguì la tecnica, anche se con un pò d' insicurezza, vabbè era concepibile, l' emozione ed il desiderio di non deludere sono fattori determinanti in queste cose... una nuvola bianca mi avvolse e poi accanto a me comparve una mia copia di chakra, e così sia io che la copia fissammo senza parlare il sensei per sapere il suo giudizio.
    Lo sguardo penetrante del sensei iniziò a guardare ambedue, era senza dubbio in procinto di analizzarci e vedere se vi erano imperfezioni tra noi... la suspance era incredibile, la tensione palpabile, a fatica trattenevo le gocce di sudore che volevano colarmi dai capelli...

    "Bene, anzi molto bene Dantes, non ho molto da dirti, sei stato praticamente perfetto, ti meriti senza dubbio questo coprifronte, congratulazioni!"

    Non potevo crederci, ce l' avevo fatta, l' autocontrollo che avevo finalmente lo potevo lasciare andare via, specialmente vedendo il sensei che mi porgeva il coprifronte ninja, le lacrime iniziarono a scendermi a frotte dagli occhi, non riuscivo più a trattenere l' emozione e la felicità, allungai la mano e presi il coprifronte...

    Grazie mille sensei, giuro che non deluderò le speranze che anche lei sta riponendo in me!

    Con gesto determinato mi legai il coprifronte in testa e con sguardo fiero ascoltai le ultime parole d' incoraggiamento del sensei:

    "In bocca al lupo ragazzo, non perdere mai la convinzione e la determinazione che hai mostrato oggi e vedrai che andrai lontano."

    Con il sorriso che esibivo dall' inizio dell' esame risposi:

    Si, sensei! E' stato un onore avere lei come sensei!

    Così dopo gli ultimi saluti ed una stretta di mano da shinobi a shinobi uscì dall' aula, mostrando a tutti i compagni il coprifronte ed incoraggiandoli a fare del loro meglio, dopo qualche secondo corsi fuori dall' accademia e correndo come un pazzo per tornare a casa a mostrare il coprifronte a mio padre urlai:

    MONDO... PREPARATI, STO ARRIVANDOOO!!!

    Narrato
    Parlato Dantes
    "Parlato Sensei"


    Grazie mille dei consigli e per avermi gestito l' accademia, sensei ^^
     
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    ty roxy :rosa: 31 exp for you Detective, di nulla ci si vede in gioco:D
     
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