Viandanti nella Pioggia

PQ per Muada Tateyama & Ryuji Omura

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    Viandanti nella Pioggia

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    Sulle vibranti foreste del Paese della Pioggia, poco distante dall'accesso alle mura di Amekagure, scrosciavano impetuose le fredde piogge portate dal vento del nord, una cascata blu cobalto che trafiggeva ululando la fitta coltre di nebbia nelle prime ore del mattino.
    Solo un animale od uno spettro sarebbero riusciti a non farsi inghiottire dalla foschia che fondeva terra e cielo in un informe massa grigia e bianca, gonfiata dal vento e trafitta da timidi raggi solari.
    Il lupo, immobile, stringeva gli occhi d'ambra, intento a scrutare il grigiore.
    Sedeva impassibile nel fango del sentiero a pochi passi dalla pietra consumata di un piccolo tempio eretto in onore ad antichi dei senza piu' nome oramai.
    Aspettava, fissando uno spiraglio che solamente lui vedeva fra le cortine di pioggia, l'arrivo di qualcuno, di qualcosa, la probabile apparizione di un essere di carne e sangue o di ciò che soltanto i lupi sanno fiutare.
    La pelliccia folta, grigia sui fianchi, rossa e scura lungo la linea della spina dorsale, formava una cotta di scaglie spesse e lisce che, una volta passata la burrasca, avrebbero ripreso la forma dei muscoli irrigiditi.
    La criniera folta che gli pendeva dal garrese al petto come un collare di ciuffi filiformi rivelava, quando l'animale girava leggermente il collo verso sinistra, una staffilata scura che sembrava essere stata inferta da un artiglio oppure un kunai.
    Indagava le nebbie scalfite dall'acquazzone.
    Seduto, sull'orlo di una traccia da tempo senza odore, guardiano e sorvegliante attento di ombre nascoste, di cui il piccolo tempio di pietra a malapena si curava.
    Le zampe posteriori ben appiattite, seduto con la coda dritta e il posteriore sui rigagnoli d'acqua che solcavano il sentiero come se soltanto da quel punto e da nessun'altra potesse vedere quel che doveva vedere e aspettare.


    Seduto a sua volta, al riparo dall'acqua, sotto un albero secolare dalla corteccia grigia e rugosa al centro di una piccola radura costeggiante la strada principale, il giovane Tateyama stava facendo scorrere gli occhi scuri sulle pagine di un libro consumato dal troppo utilizzo. La copertina recitava Miroshi ed il Demone del Bosco.
    "Era una fiaba per bambini che narrava le gesta di uno Shinobi di un paese lontano, che nel suo viaggio di ritorno a casa dopo una guerra, si trovava a dover superare le insidiose prove di un demone serpiforme per attraversare la sua foresta. Illusioni, crudelta' e astuzia descritte con un linguaggio semplice e figurativo. La trovavo una lettura tremendamente affascinante."
    Una cappa pesante di colore grigio scuro gli poggiava sulle spalle larghe, chiusa sul petto ampio da un fermaglio dalla forma circolare ed ornato da una pietra blu opaco.
    Il volto pulito e serio era coronato da lunghi capelli neri, che ricadevano sulle vesti, tenuti in ordine dal coprifronte del Villaggio Nascosto della Pioggia.



    Muada Tateyama




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    Un nuovo giorno si stava palesando davanti a me, decisamente diverso dai soliti vissuti fino a quel momento; ero in un luogo sconosciuto, mai esplorato prima, senza acqua né viveri e con solo i miei strumenti ninja a disposizione per sopravvivere. Non era una delle situazioni più belle, ma dovevo assolutamente riuscire a resistere fino a che mio nonno Johan non fosse tornato a prendermi. D’altronde era solo un giorno, dalla mattina alla sera. Dopo aver approfittato di un vicino ruscello per rinfrescarmi e dissetarmi mi apprestai a fare un giro nella fredda foresta in modo da trovare del cibo, quello che però mi trovai davanti era qualcosa di ben diverso. Notai a non molta distanza uno shinobi, evidentemente del vicino villaggio di Ame, accomodato su una roccia a leggere.

    Oh… Un altro shinobi, non credevo avrei incontrato qualcuno in questa foresta… Chissà magari potrei fare un po’ di esercizi di riscaldamento con lui…

    Con questi pacifici pensieri ad accompagnarmi mi avvicinai cercando di attirare l’attenzione del ninja con dei colpi di tosse .

    Salve, io sono Ryuji Omura, vengo da Kiri e per una fortuita situazione mi sono ritrovato a dover passare la notte nella foresta, stavo per iniziare i miei soliti esercizi mattutini ma notandovi ho pensato di proporvi un allenamento amichevole. D’altronde allenarsi in compagnia è sempre più stimolante…

    Restai quindi per qualche attimo in silenzio

    Se per voi va bene prego… Iniziate pure…

    Feci quindi un leggero inchino rispettose e con un gesto della mano invitai il ninja a dare il via alle danze, sempre che avesse deciso di accettare. Ero forse stato troppo formale ma trovandomi in terra straniera di fronte ad uno sconosciuto all’apparenza molto serio e sulle sue mi sembrò il giusto modo di approcciarmi. A quel punto attesi quindi una reazione che, se fosse stata positiva, avrebbe innescato la mia messa in guardia abitudinaria: peso del corpo sulla gamba destra, con la sinistra leggermente avanzata e braccia alzate rivolte verso il mio avversario e leggermente distese.

    Ryuji Omura

    Resistenza 350
    Stamina 50


    Chiedo scusa per la brevità ma essendo un frangente inserito all'interno di un PQ che sto scrivendo per giustificare il viaggio ho cercato di non sovrapporre momenti descritti in quella


    Edited by Roy90 - 22/8/2017, 00:49
     
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    Attacco a Crees, in caso non abbiate deciso altrimenti
     
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    Non era un lupo solitario, né per aspetto né per impazienza. Non era un esemplare bandito, arrogante e abbandonato.
    Nello sguardo come nell'aspetto, non era impresso il marchio della solitudine. Era un lupo da branco, sicuramente un capo.
    Gli altri, di cui conosceva l'odore come se fosse il suo stesso, erano altrove. Le femmine , i maschi, i vecchi ed i giovani che formavano il branco lo aspettavano nel cuore della foresta, picchiettata dalle prime ruggini, aggrappata ai burroni, alle scarpate, ai dirupi di torrenti gorgoglianti, sul fondo delle unghie di roccia sventrate dal mare.
    Era uscito dalla boscaglia nel riflusso dell'alba bavosa, fiutando il vento portatore di pioggia, aveva costeggiato il margine del bosco e poi aveva attraversato i sempreverdi agitati da inchini vorticosi.
    Qualcosa si mosse nel tempo annegato, nel lamento oppresso del vento.
    Ancor prima che il fremito di un movimento percettibile segnasse la fronte corrugata della tempesta, il lupo drizzo le orecchie appiattite, alzò la testa e tese il muso annusando l'aria.

    Come due gemme di ambra liquida incastonate sotto la pallida linea delle sopracciglia inarcate, gli occhi brillanti di Muada rimasero un istante spalancati prima di restringersi fino quasi a chiudersi mentre osservavano il giovane straniero. L'espressione di sorpresa che si era palesata scomparve velocemente cosi' come era apparsa, mentre il libro veniva deposto a terra, con la lentezza guardinga di un predatore che ne osserva un altro.
    << Sei lontano da casa Ryuji Omura, e avanzi richieste insolite per uno sconosciuto in terra straniera, che si avvicina dalla boscaglia >>
    Una voce insospettabilmente melodiosa e controllata, ed una scelta di parole che rivelava molto dell' attenzione del giovane shinobi per il loro utilizzo.
    << Il tuo coprifronte... sei uno shinobi quindi? >>
    La domanda rimase la' appesa per un attimo, mentre lo sguardo indagatore del neo genin scrutava l'altro, ancora indeciso se esso rappresentasse una minaccia o meno. Certo sarebbe stato difficile per qualcuno superare i controlli del Paese della Pioggia, anche se non impossibile certo. Ma forse quel ragazzo era semplicemente quello che diceva di essere e quella una buona occasione per misurarsi con qualcuno.

    << Io sono Muada del Clan Tateyama ed immagino sarebbe tremendamente scortese da parte mia, se non accettassi il tuo invito. >>

    Si alzo' da terra, seguendo il gesto della mano del suo avversario che lo invitava a cominciare quello scontro.
    Si posiziono' ad una decina di metri distanza, sfruttando lo spazio della radura che si apriva in quella parte di bosco. Pochi alberi, oltre a quello sotto cui stava leggendo, si ergevano da soli come sentinelle sempre verdi, mentre la base di altri fungevano da monito di una recente disboscatura. Il terreno erboso era umido per la pioggia, che aveva appena smesso di venire giu'.
    Osservo' il suo avversario prendere una classica postura marziale, preparandosi a ricevere la prima offensiva. Sul volto pulito, bagnato e giovane, lo shinobi di Amekagure, sorrise di rimando. Non avrebbe fatto niente del genere, non pensava di averne bisogno.
    Le mani uscirono repentine dalla larga veste grigia, unendosi per formare i sigilli del Serpente e successivamente del Topo.
    Illusione Demoniaca: Tecnica della Visione Infernale (Magen: Narakumi no Jutsu
    Se fosse riuscito avrebbe utilizzato il genjustu per scagliare il suo nemico nel suo peggior incubo.
    Sia che il primo attacco fosse andato a segno oppure no, avrebbe cercato di utlizzare la Tecnica della moltiplicazione Oboro per confondersi fra i cloni e mentre 5 di questi sarebbero corsi incontro al kiriano mimando attacchi corpo a corpo, lui ed i restanti 5 si sarebbero sparpagliati, cercando riparo dietro i pochi alberi.
    Se fosse riuscito nel suo intento, si sarebbe quindi trovato sempre ad una decina di metri dal suo avversario, ma non visto al riparo di un tronco, da cui preparare la prossima offensiva.


    Muada Tateyama



    Azioni:

    -Illusione Demoniaca: Tecnica della Visione Infernale (Magen: Narakumi no Jutsu)

    -Tecnica della moltiplicazione Oboro

    -Spostamento



    Resistenza 150
    Stamina 190 (200-5-5)







    5qnz8



    Edited by Crees - 21/8/2017, 15:40
     
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    Lo shinobi restò per un attimo sorpreso dalla mia entrata in scena ma subito dopo tornò serio e composto come mi era parso in precedenza.

    << Sei lontano da casa Ryuji Omura, e avanzi richieste insolite per uno sconosciuto in terra straniera, che si avvicina dalla boscaglia >>

    Il suo tono di voce e le parole stesse rivelavano molto di quel ninja, proprio come il suo portamento. Sempre molto controllato e stabile, doveva avere una grande forza mentale ed un codice intransigente. Ricordava in un certo senso i samurai.

    << Il tuo coprifronte... sei uno shinobi quindi? >>

    Mentre discorreva notavo con quanta attenzione mi scrutava fino ad arrivare poi a presentarsi a sua volta.

    << Io sono Muada del Clan Tateyama ed immagino sarebbe tremendamente scortese da parte mia, se non accettassi il tuo invito. >>

    A quel punto si alzò ed accettando la mia richiesta si apprestò anch’egli a prepararsi a combattere, per quanto la sua fu una preparazione molto sbrigativa. Non assunse praticamente alcuna posizione particolare, si limitò solo ad accostare le mani per comporre dei sigilli.

    Ecco che arriva… Non devo farmi cogliere impreparato…

    L’offensiva però sembrava non arrivare mai, il tempo sembrò iniziare a scorrere a rilento e una folla iniziò improvvisamente ad accalcarsi intorno a me come se fosse comparsa dal nulla.

    Ma che succede? Da dove venite?

    Tutti sembravano ridere di me e primo fra tutti mio nonno, si faceva spazio tra la massa venendo a deridermi come tutti gli altri.

    Nonno!!! Perché? Anche tu? Hai sempre creduto in me!!!

    Sembrava tutto così surreale, il battito accelerava, la folla capitanata da mio nonno era sempre più opprimente ed il mio respiro si faceva affannoso. Non capivo cosa stesse accadendo fino a che improvvisamente tutti svanirono, solo le sensazioni di oppressione e di frastornamento restarono mentre il mio rivale si accingeva ad altri intenti, ovvero quello di creare numerose copie di se stesso. Da un momento all’altro mi trovai non solo affaticato, ma anche a dovermela vedere con ben undici Muada. Di questi però cinque iniziarono a correre verso di me, mentre gli altri sei si apprestarono a nascondersi dietro altrettanti alberi.

    Che ninja subdolo… Quello doveva essere un Genjutsu… Non avevo mai affrontato questo tipo di attacchi… Dovrò stare attento, ma ora la cosa importante è stanarlo. Sarà tra questo gruppo attaccante o tra quelli che scappano?

    Valutai per un istante la situazione generale e mi preparai quindi a restituire a quello shinobi la sofferenza, seppur illusoria, che mi aveva fatto provare. Con la differenza che il dolore che avrei causato io sarebbe stato molto fisico, aveva toccato un tasto molto dolente e non l'avrebbe passata liscia.

    Azioni:
    //

    Resistenza 350
    Stamina 50


    ... Che dire... con le illusioni non so mai che fare xD la prima volta le becco e zitto vista la situazione del mio pg xD
     
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    Attacco Muadai:
    - Illusione Demoniaca: Tecnica della Visione Infernale: Riesce perchè non contrastata [D100=4]
    - Tecnica della moltiplicazione Oboro: Riesce perchè non contrastata

    Difesa Ryuji:
    -


    Danni:
    Muada Tateyama
    Ryuji Omura 20/5+13+20/5+8+5= 34


    Narrazione Turno:
    Il lupo solitario della Pioggia e la belva di pura energia della Nebbia incrociano i propri passi e, come era solito fra Shinobi, ad incrociarsi sono anche le loro lame. A prendere l'iniziativa è Muada che manda in confusione l'altro gettandolo in un Genjustu: poche istantanee della propria più profonda paura, tanto brevi quanto efficaci per far tentennare l'artista marziale, che, una volta ripresosi, vede sull'altro fronte un piccolo contingente di 11 unità, da cui l'avanguardia si stacca per andarlo ad ingaggiare: Ryuji rimane impassibile, serrando i propri muscoli, mentre calci e pugni lo trapassano, facendogli infine conoscere la natura di quegli ologrammi, ma non la posizione dell'originale, ancora confuso fra tutti quei cloni.



    Situazione Finale:
    Ryuji accerchiato dalle 5 copie, Muada a 10 metri, insieme alle restanti 5 copie, la sua posizione è sconosciuta



    Commenti Arbitro:
    Roy, ho calcolato i danni della Moltiplicazione Oboro come se fosse la tecnica dei Servitori di Nebbia, questo perché è un po' irreale vedersi 5 avversari piombarti addosso e non fare nulla: nel senso, sebbene siano illusioni, cosa che tu appuri solamente dopo l'attacco, c'è una certa quota di stressa dell'incassare quei finti colpi, tipo spasmi muscolari ecc..
    E per il Genjustu vero e proprio, puoi solo pensare che sia un Gen, non hai conoscenze magiche che ti aiutino in quelle deduzioni.
    Attacco a Roy

    PS: non riesco a caricare i dadi, tengo lo screen e ci provo più tardi
     
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    Decisi di iniziare quello scontro con un approccio difensivo, probabilmente a causa di quello che vidi durante i primi momenti dell'incontro. Quell'incubo mi aveva messo quasi in condizione di temere l'errore in ogni mio tentativo ma non potevo restare in quelle condizioni. Muada non poteva fare ciò che voleva indisturbato, dovevo reagire e farlo in fretta, prima di perdere del tutto ogni possibilità di dimostrare il mio valore.
    Dopo il breve momento di paralisi psicologica che mi portò ad incassare quei, seppur illusori, colpi diretti, riuscii quntomeno a rendermi conto che il mio vero rivale era tra i sei shinobi che si nascondevano. Poteva essere un problema per me dover tirare a sorte su quale di quegli avversari fosse quello reale, ma pensandoci un istante in più trovai la soluzione perfetta che faceva al caso mio. Ero a circa dieci metri dal gruppo fuggitivo, ancora circondato dai cinque attaccanti ed in quella situazione avevo una sola tecnica capace di farmi trovare con la minima fatica l'unico bersaglio che valesse la pensa tentare di colpire.
    Tirai un respiro profondo e tentai di spiccare un salto verso l'alto, dopodichè formando un arco con la gamba destra provai a scaricare al suolo tutta la potenza distruttiva che riuscii ad accumulare in quel gesto. Poteva sembrare una tecnica futile ed effettivamente fatta da una persona comune non sarebbe stata nulla di più, ma se ad eseguirla sono shinobi che focalizzano tutta la loro crescita sulle capacità fisiche, anche quel semplice gesto può risultare devastante. Se fossi riuscito nel mio intento avrei generato un'onda d'urto capace di spazzare cia qualsiasi cosa nel raggio di dieci metri da me e questo mi avrebbe dato modo di riconoscere l'unico corpo reale tra gli undici che vedevo. A quel punto avrei potuto dare inizio alle danze ed il mio "partner" non ne sarebbe affato stato felice.
    Per prima cosa una volta individuata la preda mi sarei prodigato nel tentare uno scatto alla massima velocità, cosa che mi avrebbe anche permesso di prendere la giusta rincorsa per eseguire un poderoso calcio volante direzionato in pieno petto di Muada. Senza dare modo di riprendere fiato avrei quindi tentato di mantenere il controllo sui movimenti del malcapitato piazzandomi precisamente alle sue spalle in modo da poter tentare un'ennesima tecnica atta a spazzare lontano quello shinobi; con un rapido movimento di gambe ed una prima finta alta tentai di colpirlo nelle zone basse con una forte spazzata. Se fino a questo punto fossi riuscito nei miei intenti avrei tentato di concludere definitivamente l'incontro così come lo avevo iniziato: spiccando un salto verso l'alto e cercando di andare a bersaglio con il tallone solo che questa volta l'obbiettivo non sarebbe stato il terreno ma lo stomaco dello shinobi, nel caso in cui fosse ancora a terra. La mia sequenza di colpi sarebbe stata il più rapida ed inesorabile possibile, se fosse riuscita avrei certamente causato ingenti danni e la mia speranza era proprio quella di concludere il tutto con quelle sole tecniche. D'altronde uno dei principi cardine delle Arti Marziali era proprio quello di ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo!

    Il mio modo di approcciarmi agli incontri è molto diverso dal tuo... Tu sarai anche più tattico ma io sono più distruttivo!

    Azioni:
    Sacro colpo di tallone -10
    Scatto con boost per colpo successivo -1 (support)
    Entrata dinamica -5
    Ombra imprigionante -5 (support)
    Vento della foglia -10
    Sacro colpo di tallone -10

    Resistenza: 316-41=275
    Stamina 50


    Dan scusa per la questione copie xD avevo letto male e non mi sono difeso perchè non avevo capito mi stessero attaccando. Mi era parso di capire che sei andassero a nascondersi e cinque mi ronzassero intorno senza fare altro. :asd:
     
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    Da dietro la lignea protezione, il giovane genin del clan Tateyama, osservava con i suoi occhi profondi e dal taglio vagamente ferale l'avversario subire gli effetti delle sue arti illusorie. Per quanto come shinobi mirasse ad essere equamente abile in tutti i campi marziali, provava un intima ed atavica fascinazione per i genjustu ed i suoi contorti risvolti sulle menti che venivano manipolate.
    Il bosco intanto brulicava di vita curiosa e risentiva della frenesia della fauna piu' impressionabile, come gli stormi di alcuni uccelli, che avevano lasciato gli alberi limitrofi per fuggire dallo scontro appena iniziato.
    Anche il vento sembrava essersi aquietato, lasciando al posto del suo lamento un silenzio irreale, probabile emissario di tempeste.
    Lo sguardo seguii i movimenti del kiriano, mentre le mani congiunte erano pronte ad eseguire un altra sequenza di sigilli, quando lo vide elevarsi e ricadere. Un onda d'urto di sorprendente potenza sferzo' la radura, palcoscenico dello scontro, travolgendo i tronchi tagliati, quelli ancora eretti, le foglie, gli arbusti e trapassando le copie illusorie. Distruggendo tutto sul suo cammino. Gli occhi sgranati ed il cuore accelerato davano ben idea di quanto fosse consapevole di doversi togliere dalla sua strada, prima che arrivasse fino al suo nascondiglio. Se fosse stato abbastanza veloce, e se fosse riuscito a muoversi abbastanza distante forse sarebbe riuscito ad evitarne i danni.
    Utilizzando la tecnica della sostituzione e sforzando il suo fisico al suo limite massimo avrebbe cercato di sostituirsi ad uno dei tronchi a terra, possibilmente il piu' lontano raggiungibile dai suoi fili di chakra. Se fosse riuscito in questo modo a scampare alla prima offesa, avrebbe cercato di sfuggire alla successiva, il calcio volante quindi, sfruttando nuovamente la Moltiplicazione del Corpo Oboro. Mimetizzato fra i cloni, gli avrebbe fatti disperdere, muovendosi con loro a sua volta, per la radura, in tutte le direzioni eccetto tre, in una replica non molto diversa dalla tattica di prima. Chissà quando l'avrebbe sfruttata per celare invece un attacco diretto e forse inaspettato.
    Mentre quindi tre copie sarebbe corse in contro al suo avversario per tentare di subire eventualmente la sua seguente concatenazione di attacchi, Lui e le restanti sette copie si sarebbero diradate al limitare della radura cercando sempre di sfruttare eventuali ripari per sfuggire allo sguardo del ninja del Villaggio Nascosto della Nebbia, provando ad evitare l'errore di prima. Rimanere nel raggio di tecniche ad area che avrebbero nullificato il suo tentativo di nascondersi. Muada quindi cercando di allontanarsi abbastanza, avrebbe forse perso il controllo sui cloni che sarebbero quindi scomparsi ad un certo punto, sperando pero' che la confusione, ed il muoversi fra i ripari naturali, gli concedesse di riuscire a nascondersi prima che questo succedesse.
    Se la spesa di chakra extra per evitare il potente e imprevedibile primo attacco non avesse fiaccato troppo lo shinobi della pioggia, compromettendo le sue capacita' di concentrazione e se, fosse riuscito nel suo intento di far perdere la sua posizione nascondendosi nuovamente alla vista dietro un albero centenario ad una distanza che gli sembrasse ragionevolmente sicura, avrebbe unito le mani per comporre i sigilli della Tecnica Dei Servitori di Nebbia.

    Se fosse riuscito, il suo avversario avrebbe visto comparire sparpagliati per la radura, sfruttando il raggio della tecnica (venti metri) e con epicentro il reale Tateyama, ben otto shinobi ammantati di nero e resi reali dalle influenze illusorie del Justu.
    Immobili avrebbero osservato il loro nemico.

    Muada Tateyama



    jpg

    Azioni:

    -Tecnica della sostituzione ( Potenziata con la spesa di 50 stamina )

    -Tecnica della moltiplicazione Oboro

    -Spostamento

    -Tecnica dei Servitori di Nebbia



    Resistenza 150
    Stamina 80 (190-55-5-5)








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    Responso nr. 2


    Attacco Ryuji:
    - Sacro Colpo di Tallone: 50+40+5+13+5= 113 Riesce per superiorità
    - Entrata dinamica: 50+40+3+4+5= 102 Riesce per superiorità
    - Vento della Foglia: 50+40+5+3+5= 105 Riesce per superiorità
    - Sacro Colpo di Tallone: 50+40+5+3+5 Riesce per superiorità

    Difesa Muada:
    - Sostituzione: 40+10+2+17+20+8= 97 Fallisce per inferiorità
    - Moltiplicazione Oboro: 40+10+3+6+8-10= 57 Fallisce per inferiorità
    - Spostamento: 15+10+17+8-15= 35 Fallisce per inferiorità
    - Servitori di Nebbia: 40+10+5+15+8-25= +48 Fallisce per inferiorità


    Danni:
    Muada Tateyama 56+39+44+65= 204 KO
    Ryuji Omura


    Narrazione Turno:
    La differenza fra i due è troppa e premia il giovane senza abilità magiche che, non potendo applicarsi in quei campi, è costretto a migliorare unicamente le proprie caratteristiche fisiche: velocità e forza, sono questi due i colossi che Muada non è ancora pronto ad affrontare, non riuscendo a scampare ai molteplici colpi di Taijustu grazie alle proprie rudimentali conoscenze magiche.
    Ma questo è solamente il primo passo per la comprensione della propria strada e delle proprie attitudini.



    Situazione Finale:
    Muada a terra, KO. Non necessita di infermeria



    Commenti Arbitro:
    Fine. Per domande MP.
    Vince Roy.
    Roy: 27
    Crees: 30
    Me: Chi può dirlo? :si2:
     
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    La sera vado a letto con due bicchieri sul comodino. Uno pieno d'acqua e uno vuoto, nel caso abbia sete oppure no.

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