[Esame chunin] Seconda prova #1

[Zend & Toshiro VS Yamashita & Raul]

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    Intervento!

    La pelle bruciava l'intero corpo di Zend. Pustole e bolle d'acqua avevano già preso a ricoprirne le braccia e bruciarne le vesti. Se non avesse ricevuto delle urgenti cure mediche in tempo, non ce l'avrebbe mai fatto. Era proprio ciò che i medici si premurarono di fare quando il giovane di Suna fu consegnato all'infermeria addetta all'esame. Ma quello fu dopo, poiché il ragazzo non arrivò sulle proprie gambe in quel luogo. Forse era stato il destino a fare in modo di renderlo ancora cosciente, anche solo per pochi istanti. Poteva sentire il dolore bruciante avvolgerlo, la pelle sciogliersi e spaccarsi. Più di tutto, poteva assistere alla vittoria indisturbata dei suoi avversari. Aveva assistito all'ultimo tentativo di Yamashita Kazuma di farlo fuori. Quel nuovo fuoco non l'aveva colpito ma le parole del Jonin che era intervenuto diedero ragione alla sensazione che altrimenti aveva provato. La sua sarebbe stata una morta certa. Il rosso di Konoha non aveva voluto risparmiarlo e lui era Figo grazie alla forza di qualcun altro. Ancora una volta si era mostrato debole.
    Ma quella volta, in diretta mondiale e difronte a tutta quella gente, qualcosa cambiò. La frustrazione del fallimento, l'impotenza, la rabbia per una condizione che sembrava essere dettata dal destino. La già fragile psiche del giovane dai capelli argentei vacillò. Sicchè a poche spanne da terra, mentre veniva retto dai due Jonin di Kiri che tentavano di caricarselo dietro, avvenne. Un ultimo sguardo di Zend, l'ultimo che solo Yamashita, Raul e Toshiro avrebbero potuto intravedere (poiché la squadra del pronto intervento era troppo impegnata in altro per rendersene conto), era diverso. Bastava poco per ricordarsi i brillanti occhi verdi del ragazzo. Per questo sarebbe bastata quell'unica occhiata per vedere qualcosa di nuovo. Occhi rossi, con un'unica tomoe nera al lato della pupilla. Bastò quell'attimo e Zend perse conoscenza. Solo per allora, avrebbe percepito una sensazione diversa, un torbido languore avvolgere il mondo. Era per lui la sensazione di star morendo? Avrebbe potuto chiedertelo più in là, ora il suo corpo era k.o. Svenne senza aspettare un attimo di più.
    La frustrazione aveva creato un nuovo Uchiha.

    Zend sblocca lo Sharingan al primo stadio. Gli unici ad averlo visto sono Noya, Yamashita e Raul. A fine post ruolerò dell'infermeria di Zend e assegnerò eventuali giorni di recupero.

    Noya, per te la scadenza resta oggi alle 23.59!

    Tocca al gruppo 2 postare DOPO NOYA, scadenza il 19/07 alle 23.59
     
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    Parlato Zend



    Ouch! Tutto era riassumibile in questo modo.
    Toshiro riuscì difatti a prendere una bella botta, letteralmente ma soprattutto metaforicamente.
    Gli fu chiaro come il Sole che la sua fine del suo esame era arrivata. Solo che in questo caso il Sole non era il Sole, bensì un ninja di Konoha intenzionato a vincere lo scontro. Iil desiderio di Yamashita di riuscire nella prova era ben più forte di quello di Noya, fu evidente al piccoletto e agli spettatori sugli spalti.
    Il genin di Hekisui venne letteralmente spazzato via da un jutsu dell'arte del vento, una tecnica talmente potente che il ragazzo rimase senza fiato non perché spazzato via – o meglio, non solo per quello – ma perché si scontratosi con l'evidente ed enorme divario esistente tra lui e il ninja di Konoha. No, probabilmente tra lui e moltissimi altri genin che partecipavano all'esame.
    Venne scaraventato lontano, a parecchi metri di distanza dal rosso della Foglia, praticamente nello stesso punto in cui si trovava prima di tentare un attacco. Ottimo. Erano proprio soddisfazioni, ritornare al punto di partenza, guardare i propri sforzi andare in fumo. Una goduria davvero.
    A fermare la sua volata fu un albero, che per fortuna e sfortuna si trovava in mezzo. Sfortuna perché la botta si fece sentire, tanto. Fortuna perché probabilmente avrebbe potuto finire ancora più lontano.
    Zend d'altra parte si trovò in una situazione ben peggiore. Se, in un primo momento, agli occhi di Nishinoya il genin della Foglia era sembrato incredibilmente forte, quel che accadde dopo gli fece riconsiderare completamente la sua opinione del ragazzo.
    Forte rimaneva forte, senza ombra di dubbio, ma c'era una gran differenza tra utilizzare una tecnica efficace e una tecnica esagerata, ed evidentemente al rosso non era stata insegnata questa distinzione.
    Il compagno di Toshiro portò avanti una strategia ben più articolata della sua, indice di una più estesa ed efficiente capacità di raziocinio, l'abilità di pensare non solo alla mossa successiva ma anche alle due seguenti.
    Noya quello non era ancora in grado di farlo: la sua impulsività lo relegava ancora ad un modo di comportarsi, un modo di agire e combattere che non lo avrebbe portato lontano nel mondo... non nel mondo in cui aveva deciso di far parte perlomeno!
    Non sarebbe mai riuscito a cambiare quel tratto di sé, avrebbe continuato ad agire impulsivamente, quello che però doveva imparare a fare era cercare di vedere oltre all'immediato. Non 'pensare prima di agire', questo era estraneo alla sua persona, piuttosto pensare mentre agiva. Quello era un tratto di cui doveva impossessarsi, ma per farlo necessitava di tempo ed esperienza.
    Lo scontro tra jutsu elementali fu uno spettacolo terrificante, in grado di lasciare il rumoroso Noya ancora una volta senza parole. Due volte in un giorno, da segnare sul calendario.
    Le fiamme si mescolarono le une con le altre per una frazione di secondo, il tempo necessario affinché la tecnica utilizzata da Yamashita prendesse il sopravvento su quella del genin di Suna e lo travolgesse.
    Mai sarebbe riuscito a levarsi dalle orecchie le grida di Zend.
    Toshiro aveva vissuto in una torre d'avorio fino a quel momento. Non aveva mai visto nessuno soffrire così, tanto meno urlare in preda al dolore in quel modo.
    A un primo grido ne seguì un altro, anche quello riuscì a far rabbrividire Noya. Non era in grado di muovere un muscolo, completamente succube di una visione straziante, animata solo dal rumore della sofferenza. Altro non vide, altro non udì.
    Il genin di Hekisui non si accorse di niente che non fosse Zend, della sua pelle che veniva bruciata, della sua espressione contorta dal dolore. Non si accorse di Yamashita, non si rese conto dell'intervento dei ninja a supervisione della prova.
    Provò a muoversi in direzione del suo compagno, desideroso di fare qualcosa per aiutarlo. Voleva che smettesse di soffrire, che smettesse di urlare... Quelle grida erano penetrate nelle ossa di Toshiro.
    Poi tutto d'un tratto non udì che un fischio. Il suono delle grida di Zend aveva momentaneamente abbandonato le orecchie del genin di Hekisui, sfumando gradualmente prima in un fischio poi in parole indistinte.
    Senza distogliere lo sguardo dal ragazzo, Noya colse un'ultima occhiata del ninja di Suna poco prima che perdesse conoscenza. Rosso. Gli occhi del ragazzo erano parsi a Toshiro non del loro colore naturale, bensì rossi come il fuoco.
    Ovviamente pensò di essersi immaginato tutto, del resto non sembrava essere in grado di fare niente che non fosse sedere a terra senza parlare. Tutto intorno a lui continuava ad andare avanti mentre lui non riusciva a muovere un muscolo. Era quella la vita vera?
    Avrebbe sentito altre persone gridare così? Avrebbe assistito ad altra sofferenza? Avrebbe causato lui stesso quella sofferenza?
    Questo era un aspetto a cui Toshiro non aveva mai riflettuto prima d'ora. Iniziò a farlo nel momento stesso in cui venne aiutato ad alzarsi e condotto fuori dall'arena.

    Scusate l'attesa, alla fine sono arrivato anche io :rosa:
    Non ho inserito lo specchietto perché Noya non ha fatto nulla tranne che rimanere basito e aver iniziato a farsi pippe mentali non indifferenti.
     
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    Una goccia di sudore scorreva lungo il lato del mio viso, era il caldo a farsi sentire? O era la tensione a procurare quella risposta del mio organismo? Sta di fatto che un qualcosa di sconosciuto provocò non poca agitazione in me anche durante l'esecuzione di alcune delle mie tecniche. Il mio taglio della tigre ebbe degli intoppi fatali e proprio durante quell'evento importante, davanti a tutti i Kage, fallii miseramente l'esecuzione di quel jutsu per ben tre volte di fila. Sarà stata proprio la fretta di esecuzione a rendere imprecisa la performance, oppure il troppo impegno nel voler fare bene a dare l'effetto contrario? In ogni caso il risultato fu quello e c'era poco da fare. Per fortuna il mio compagno se la cavò alla grande senza problemi a parte un unico attacco subito. Le sfere lucenti che io conoscevo bene andarono a creargli delle ustioni sul corpo ed il rendermi conto di ciò mi fece sentire tremendamente in colpa.

    No... Questa è colpa mia... Se fossi riuscito a mantenere il sangue freddo come al solito ed il mio intervento fosse stato incisivo, avrei evitato che venisse colpito!

    Ecco un altro punto su cui focalizzarmi per rendere efficace la mia crescita come shinobi. Ora però non potevo mettermi a pensare a cosa stavo sbagliando, lo avrei potuto fare certamente dopo la prova. Era il momento di ritrovare la mia calma e finalmente dare una mano a Yamashita. Scattai rapidamente fuori dalla mia posizione e corsi verso gli avversari. Una rapida occhiata bastò a farmi capire che erano entrambi messi male, il Suniano in particolare si reggeva a stento in piedi.

    Zend mi sembra troppo mal concio Meglio non esagerare... Ha subito parecchi danni... Ricordo il mio primo scontro con Yamashita e non è stato bello... Siamo avversari in questo momento ma restiamo tutti shinobi con dei sogni e degli obbiettivi... Non ha senso infierire ora...

    Quei pensieri mi mossero in un certo senso a compassione e proprio in quell’attimo di esitazione vidi la comparsa di alcuni individui decisamente intimorenti che bloccarono Yamashita. Il mio primo pensiero fu quello di intervenire per aiutare il mio compagno ma la ragione fece breccia tra le nubi scure dell’istinto e mi fece fermare. Quegli individui erano un gruppo di Jonin e di certo facevano parte dello staff dell’esame, non sarebbe stata una buona idea attaccarli. Restai a distanza ad osservare ed in pochi istanti portarono via i nostri rivali lasciandoci a terra i rotoli… Cosa era appena successo? Da dove mi trovavo non potei sentire il discorso che c’era stato quindi mi avvicinai in gran fretta al mio compagno e chiesi notizie

    Cosa è successo? Abbiamo i rotoli?

    A quel punto non ci restava che affrontare la torre ed inserirli tutti e quattro indisturbati nell’apposita gabbia. Non persi tempo e li raccolsi porgendone uno a Yamashita.

    Ce l’abbiamo fatta! Prendiamo un rotolo a testa e portiamoli insieme alla torre!

    Sorrisi al mio compagno iniziai poi la corsa verso la torre e quindi la scalata, usai per comodità il chakra sotto i piedi per poter salire senza fatica fino alla gabbia dove attesi Yamashita per deporre i rotoli. Era rimasto solo quello da fare e la prova sarebbe finita, tutti i punti dei due Genin sconfitti sarebbero stati nostri; ma io ne ero davvero soddisfatto? La potenza incredibile di Yamashita mi aveva completamente eclissato e l'unica cosa che avevo provato a fare l'avevo anche fallita. Per quanto il risultato fosse stato positivo, dentro di me c'era molto poco a rallegrarmi. Quella sensazione stava quasi diventando una consuetudine in quell'esame, come nella prima prova così nella seconda. La mia speranza in quel momento era che almeno nella terza potessi dare prova di essere realmente adeguato alla concorrenza che mi circondava. Fu proprio quello a darmi determinazione nel deporre quei rotoli, erano la porta verso una terza prova che poteva darmi le soddisfazioni fin'ora non viste, anzi sostituite da amarezze e continui segni di lacune profonde nel mio essere.
     
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    Ero nel vivo della battaglia, al centro dello scontro deciso per superare l'esame Chunin, era da tanto tempo che non mi sentivo che così concentrato, così carico, mi sentivo in grado di fare qualsiasi cosa, di affrontare qualsiasi avversario, non mi stupii infatti del risultato: il giovane dal ciuffo arancione venne sbalzato via in un attimo dalla mia tecnica, la lama del vuoto lo fece finire per terra ad una decina di metri di distanza e lì rimase per qualche secondo, evidentemente il colpo lo aveva sentito. Fu Zend però a provare appieno la mia determinazione e la mia forza, in passato infatti mi ero dimostrato superiore al ninja di Suna, riuscendo a sconfiggerlo in un colpo solo, certo ero stato senza dubbio guidato dalla rabbia del momento, ma era stata senz'altro una cosa notevole. Ora però era lui ad attaccare, forse in cerca di una piccola rivalsa personale, in fondo anche nella missione alla tenuta Goldwing non era riuscita ad avere la meglio su di me, vidi i suoi proiettili fiammeggianti venire verso di me carichi come non mai; purtroppo per lui però io non ero più lo stesso di quella volta, ero migliorato notevolmente, ero cambiato, avevo portato il mio corpo e la mia mente fino allo stremo, in modo da superare i miei limiti. Quando risposi alle sue tecniche con le mie, fu subito chiaro ad entrambi la differenza di potenza, le sue sferette di fuoco vennero inglobate dalle mie in un attimo e con l'energia restante i miei attacchi si diressero con furia cieca verso il ragazzo di Suna, bruciandogli la carne e facendolo urlare più volte dal dolore, il suo verso straziante fece crepitare lo stadio, mentre di accasciava a terra senza forze.La sua tecnica mi colpì, ma il dolore fu nulla in confronto alla possibilità di chiudere a mio favore quell'incontro, entrambi i miei avversari erano inermi di fronte a me, la foga della lotta accecò il mio giudizio, forse in un'altra occasione mi sarei reso conto del loro stato fisico, ma in quel momento sentivo solo passare il tempo, un ticchettio costante nella mia testa, la prova che sempre più velocemente volgeva al suo termine, volevo quei rotoli, a qualunque costo. Concentrai quindi il mio chakra, eseguii il sigillo necessario e la lasciai partire, la violenta onda di distruzione cominciò a diffondersi nell'aria, avevo gli occhi puntati sui miei bersagli quando...in un istante tutto cambiò. Davanti a me comparvero dal nulla due ninja, più un terzo che mi prese da dietro il braccio e me lo portò dietro la schiena, un altro mi toccò nel petto con una mano avvolta da uno strano bagliore verdastro, in un istante mi sentii debolissimo, come se mi fossero state prosciugate tutte le energie e il terzo, tirando fuori una pergamena, assorbì in qualche modo il mio attacco, facendolo sparire nel nulla e lasciando nell'aria solo l'odore acre di bruciato. Tutto questo accadde in una frazione di secondo, solo dopo riuscii a razionalizzare così bene, nell'immediato mi ritrovai solo accerchiato con un braccio bloccato, debole come non mai e accerchiato da dei Jonin. Istintivamente guardai verso i miei due avversari, anche loro erano stati avvicinanti dai tre ninja, stavano evidentemente venendo presi e portati al sicuro, probabilmente in infermeria o in un posto del genere, quasi sicuramente gli avrebbe fatto...

    "Cosa!?"

    Il mio sguardo si posò sul volto di Zend e d'istinto sgranai gli occhi. Le sue iridi, da verdi che erano, erano diventate rosse ed una tomoe nera molto familiare al loro interno, non avevo bisogno di altro per capire cosa stessi guardando...Zend aveva lo Sharigan...Zend era un Uchiha! Lì per lì non seppi davvero come reagire, ero totalmente sconvolto da quella rivelazione e istante dopo istante tutte le cose che ci erano successe assumevano un aspetto diverso...forse era per quello che ci eravamo scontrati così tante volte, in modo simile a come mi era successo con Mokou, istintivamente lo sapevamo, lo sentivamo, il richiamo del nostro sangue, che ci portava a sfidarci, a gareggiare, a combattere. In cuor mio sperai che nessun altro avesse visto quello che avevo scorto io, meno gente lo sapeva e meglio era, ma a chi potevo dire questa cosa? Probabilmente all'Hokage, sebbene non essendo un ninja della Foglia non sarebbe servito a molto...in ogni caso quello non era né il momento né il tempo per pensare ad una cosa del genere, stavo ancora facendo un esame. All'improvviso persi contatto visivo con il ragazzo e davanti a me comparve un ninja barbuto che portava io coprifronte di Kiri, sembrava essere anche lui un Jonin dal vestiario, mi rivolse uno sguardo privo di qualsiasi espressione:

    "Ora basta. Questo incontro è finito."

    A quelle parole sentii la pressione sul mio braccio diminuire e in un attimo fui libero dalla presa:

    "Portate qui due in infermeria, subito. Quelle fiamme avrebbero ucciso entrambi."

    Le sue parole pesarono come macigni nella mia mente, fino a quel momento non mi ero reso conto che avrei potuto ucciderli entrambi, in qualche modo pensavo solo e soltanto alla gara, al fatto che dovessi sconfiggerli per prendere i rotoli e portare a termine il nostro obiettivo, ma cavolo... avevo davvero rischiato grosso, se non mi avessero fermato... non sarebbe finita per niente bene per me. Tirai dentro di me un sospiro di sollievo, sia per non aver dovuto fare ulteriormente male ai miei due avversari, sia perché avevo evitato di mettermi nei guai, l'avevo scampata per un pelo:

    "Devo stare più attento la prossima volta ed essere il primo a sapermi regolare, la forza è nulla senza il controllo, per un attimo ho rischiato di mandare tutto all'aria e di uccidere due persone innocenti..."
    Mi sentivo profondamente in colpo per quello che avevo quasi fatto, non ero certo che sarei riuscito a convivere con una cosa del genere, sarebbe stato decisamente una cosa devastante. Fu un tonfo a ridestarmi dal mio flusso di pensieri, due rotoli erano stati lanciati ai miei piedi dal ninja che si era messo a coordinare i suoi colleghi:

    "Prenditi i tuoi rotoli."


    Disse quelle poche parole e poi sparì come era apparso, lasciandomi solo a ripensare alla sconsideratezza del mio gesto. Rimasi per qualche secondo a guardarli immobili,per un attimo avevo quasi rischiato di perdere me stesso per ottenerli, ne sarebbe davvero valsa la pena? Un'altra domanda di cui intuivo la triste risposta. Dopo poco vidi uscire dal fogliame Raul, visibilmente confuso per quello che era accaduto:

    "Cosa è successo? Abbiamo i rotoli?"

    Curioso, ero stato presente a tutta la scena eppure mi sentivo confuso almeno quanto lui:

    "Si...da quello che ho capito abbiamo finalmente i rotoli..."

    Non riuscivo ad essere entusiasta come avrei voluto, tanto era successo che dovevo metabolizzare e mi sarebbe servito del tempo per poterlo fare a dovere:

    "Ce l’abbiamo fatta! Prendiamo un rotolo a testa e portiamoli insieme alla torre!"

    Raul mi porse uno dei due rotoli tutto contento, io gli risposi con un sorriso non troppo convinto e lo misi insieme all'altro nel borsello. Lo vidi subito scattare verso la torre e faceva bene, ogni secondo poteva essere prezioso. Scossi la testa e scrollai le spalle, non dovevo deconcentrarmi proprio davanti alla linea del traguardo, mi sarei fatto un esame di coscienza più avanti, ora dovevo portare a termine la prova. Cercai di fletterei i muscoli delle gambe al massimo per tentare di correre verso la torre il più velocemente possibile, volevo idealmente arrivare alla base della torre per cercare di capire come poterci salire; a quel punto, essendo senza una goccia di chakra, avrei cercato di arrampicarmi sulla struttura in legno della torre sfruttando gli appigli che avrei trovato nella struttura stessa, fino ad arrivare alla piattaforma centrare, luogo dovrei avrei depositato insieme a Raul tutti i rotoli in mio possesso, con la speranza di poter concludere positivamente la prova. Ancora una volta sembravamo essere arrivati alla fine di un'altra fase dell'esame, sarei riuscito questa volta a fare un buon punteggio, ero riuscito a dimostrare il mio talento? Ormai potevo solo aspettare.

    Yamashita Kazuma
    Azioni:
    -Corsa verso la torre
    -Arrampicata verso la piattaforma centrale
    -Posizionamento Rotoli

    Resistenza:158-5-1-1=151
    Stamina:0


    Edited by Stompo - 18/7/2017, 09:31
     
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    Le due squadre raggiunsero quasi contemporaneamente la piattaforma della torre. Le telecamere riuscivano a tenere sott'occhio entrambe e, al posarsi dell'ultimo rotolo, un forte rombo si sentì in tutta l'arena. Era il segnale: la prova era finita. Dagli altoparlanti la voce di Mio scoppiò in un ululato di gioia che fu ben accolto dal pubblico con applausi, fischi e un'ovazione da far paura. Sicuramente quella seconda prova aveva riservato più sorprese ed emozionato di più gli spettatori. La ragazza ai comandi della telecronaca si premurò infatti di ripercorrere i momenti salienti che videro le squadre protagoniste.

    Che colpi di scena, eh gente? Abbiamo visto un incontro lampo tra Yamashita e Zend! Il poverino della sabbia che ci ha spiazzato durante la corsa della prima prova, ha rischiato grosso contro il Rosso di Konoha.. eh, non è stato molto sportivo da parte tua attaccarlo mentre era praticamente già k.o., Yamashita!
    E comunque per i rispettivi compagni di squadra, Toshiro e Raul, non è che ci sia molto da dire.. almeno quello col ciuffo biondo ci ha provato!

    E che dire dell'altra metà campo? Shiro e Keine hanno fatto faville e il biondino ha di nuovo usato il drago di cristallo! Ha intrappolato Lìf, peccato perché sembrava proprio sicura di se la ragazza! E Yuichi avrebbe sicuramente dato del filo da torcere a Keine con il suo suiton, peccato per la mira! E quindi che dire.. facciamo un breve riepilogo: sono rimasti senza rotolo Zend, Toshiro e Yuichi. Le regole sono regole..


    Sì, faceva ovviamente riferimento al fatto che, chiunque avesse perso il rotolo sarebbe stato bocciato, ma c'era di peggio. Qualcosa che Mio non aveva accennato ma sarebbe benissimo potuto essere capito.

    Ma, c'è un ma! Ecco, avete perso il rotolo, ragazzi.. ma non il VOSTRO rotolo. Sono andati a zero i punti dei vostri compagni per cui.. Zend, Toshiro e Lìf sono BOCCIATI!

    Scoppiò quasi subito in una risata fragorosa, battendosi la mano sulla coscia.

    Non ditemi che l'avete bevuta! Nessuno verrà bocciato, per ora! Però c'è da rifare la classifica,
    qui! E andiamo subito a vederla!


    Sul tabellone, apparvero dapprima i nomi di tutti i candidati, seguiti (come nella prova precedente) da un punteggio:
    CITAZIONE
    Toshiro: 45/100

    Zend: 75/100

    Yamashita: 80/100

    Raul: 35/100

    Lìf: 70/100

    Yuichi: 60/100

    Shiro: 85/100

    E ora vediamo come siamo messi in generale! Ormai manca solo al terza prova!

    E, manco a dirlo, i maxi schermi rimandarono la grande immagine della classifica totale del programma. Ormai era chiaro chi potesse realmente aspirare a diventare chunin e chi invece, avrebbe fatto meglio a tentare la prossima volta.
    CITAZIONE

    CLASSIFICA

    - Shiro 175/200
    - Zend 155/200
    - Yuichi 115/200
    - Lìf 115/200
    - Yamashita 110/200
    - Toshiro 95/200
    - Raul 90/200


    Proprio niente male! Sembra che ne vedremo delle belle! E le vedremo sapete quando? Tra tre giorni! Ci ritroviamo qui il 25 del mese! BUON PROSEGUIMENTO!!

    Calò così il sipario sulla seconda prova.

    CITAZIONE
    I topic per la terza prova verranno aperti oggi stesso. Tuttavia passeranno 3 giorni on. Siete liberi di fare pq se volete. Potete acquistare jjutsu/armi finché non postate per la prima volta. Per qualsiasi dubbio scrivetemi.

    Siete stati bravi e avete mantenuto un ritmo serrato, grazie della collaborazione! Passo adesso ad assegnare l'esperienza (sono stata un po' di larga manica :tada!: )

    Akito e Nagi possono prendere entrambi 40 (20*2).
    Zend: 66
    Noya: 62
    Stompo: 62
    Roy: 60
    Yama: 64
    Roxas: 64
    Kuma: 66
    Keine: un gomitolo di lana


    PS: per le valutazioni farò il solito topic dopo questo. Forse stavolta dopo aver aperto la terza prova. Non c'è bisogno della conclusione, aggiornate le schede e andate in pace :selmo:
    E che qualcuno assegni exp anche a me, solo in questo evento, nell'altro ho fatto solo 2 post che sono identici a questi, ma qui ne ho fatti altri 2. Quindi valutate il tutto come 3 post, please :rosa:
     
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    Prendi il massimo, non ricordo se raddoppi anche tu o meno, poco importa :sisi:
     
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