Il fratello premuroso ed il padre geloso

Max 6 Genin

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    A tutti i valorosi shinobi che leggeranno,
    il mio nome è Matsuda, e faccio parte di una agiata famiglia di artigiani del Paese del Fuoco. Il giorno xx/xx è prevista un’umile cerimonia nuziale tra mio fratello e la sua fidanzata, in una delle nostre proprietà vicino alla costa. Purtroppo temo per la sicurezza dell’evento a causa di alcuni banditi che hanno minacciato il funzionario che dovrebbe effettuare il rito, intimandolo di non unire i due in matrimonio. Alcuni giorni dopo abbiamo anche ricevuto una serie di minacce cartacee, tutte con lo stesso scopo di non far celebrare l’unione tra i due. Ciò nonostante, avendo già invitato molte persone e investito molti soldi nella cerimonia, rimandare la cerimonia sarebbe un duro colpo per la nostra famiglia, perciò chiediamo l’intervento di alcuni valorosi shinobi per un servizio di protezione. Non ho intenzione di pagare molto, ma penso che quello che vi invierò possa bastare per non classificare questa missione con il rango più basso.
    Grazie di cuore a coloro che accetteranno, le coordinate del posto vi saranno fornite solo una volta accettato l’incarico.
    Matsuda Quan.

    L’annuncio poteva essere letto nelle bacheche di ogni villaggio ninja. Curiosamente, un annuncio molto simile fece la sua comparsa il giorno successivo.
    CITAZIONE
    Intraducibili shinobi,
    sono Barrow, il grandissimo Barrow. Sono un eccellente mercante del Paese del Fuoco che ha accumulato una cospicua ricchezza durante il corso della sua carriera, tanto da attirare l’attenzione di mascalzoni e truffatori di ogni razza esistente. Uno di questi ha preso di mira mia figlia, insidiandola e portandomela via al fine di sposarla e poter mettere così le mani su gran parte dei miei soldi. Con una serie di minacce mi hanno anche costretto ad essere presente alla stessa cerimonia, infangando il mio onore in un modo INACCETTABILE! Voglio dunque una squadra di shinobi capaci che riescano ad interrompere il matrimonio e aiutarmi a riportare indietro mia figlia. Sono disposto ad offrire un supplemento di denaro a coloro che porteranno a termine la missione! L’evento si svolgerà il giorno xx/xx, nelle seguenti coordinate *******.


    Come avrete capito leggendo, si tratta di una tipologia di missione particolare, nella quale dovrete scegliere da quale parte stare. Ovviamente mi sembra banale sottolineare che sarete in schieramenti opposti e perciò avversari: chi vincerà riceverà delle ricompense aggiuntive, mentre il perdente qualcosina in meno! Gli schieramenti devono avere un ugual numero di partecipanti, quindi se siete in quattro vi dividerete in due squadre da due elementi. Il numero minimo di partecipanti è quattro, quindi la missione partirà una volta raggiunto questo numero.
    Potete ricevere o leggere la missiva dove volete, l'importante è che specifichiate a quale delle due volete partecipare sia nel post che al momento della prenotazione.

    Informazioni di servizio per la missione:
    - il tempo di risposta è sette giorni dall'ultimo post ed i turni sono liberi fino a quando non dirò il contrario;
    - chi avesse problemi nel postare è obbligato ad avvertirmi e io concederò dei giorni aggiuntivi senza alcun problema;
    - chi dovesse saltare il turno senza avvertirmi subirà un forte malus sull'exp finale la prima volta, alla seconda verrà direttamente escluso dalla missione senza ricevere alcun punto exp.


    Edited by ¬Nagi - 19/4/2017, 15:27
     
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    Il piccolo Raul era da poco diventato Genin e la sua esperienza nelle missioni era praticamente zero. Prima o poi però si sarebbe dovuto buttare, non poteva continuare ad esitare, e quale modo migliore se non una bella terapia d'urto? Quella mattina si diresse di buon ora nei pressi della bacheca del villaggio per poterla controllare e vi restò svariati minuti a leggere e rileggere le varie richieste provando a cercare la più adatta. Tra le tante però due attirarono la sua attenzione:

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    A tutti i valorosi shinobi che leggeranno,
    il mio nome è Matsuda, e faccio parte di una agiata famiglia di artigiani del Paese del Fuoco. Il giorno xx/xx è prevista un’umile cerimonia nuziale tra mio fratello e la sua fidanzata, in una delle nostre proprietà vicino alla costa. Purtroppo temo per la sicurezza dell’evento a causa di alcuni banditi che hanno minacciato il funzionario che dovrebbe effettuare il rito, intimandolo di non unire i due in matrimonio. Alcuni giorni dopo abbiamo anche ricevuto una serie di minacce cartacee, tutte con lo stesso scopo di non far celebrare l’unione tra i due. Ciò nonostante, avendo già invitato molte persone e investito molti soldi nella cerimonia, rimandare la cerimonia sarebbe un duro colpo per la nostra famiglia, perciò chiediamo l’intervento di alcuni valorosi shinobi per un servizio di protezione. Non ho intenzione di pagare molto, ma penso che quello che vi invierò possa bastare per non classificare questa missione con il rango più basso.
    Grazie di cuore a coloro che accetteranno, le coordinate del posto vi saranno fornite solo una volta accettato l’incarico.
    Matsuda Quan.

    Inizialmente lesse di sfuggita questo annuncio prendendolo comunque fin da subito in considerazione, notando poi il successivo non potè che riscontrare un certo collegamento

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    Intraducibili shinobi,
    sono Barrow, il grandissimo Barrow. Sono un eccellente mercante del Paese del Fuoco che ha accumulato una cospicua ricchezza durante il corso della sua carriera, tanto da attirare l’attenzione di mascalzoni e truffatori di ogni razza esistente. Uno di questi ha preso di mira mia figlia, insidiandola e portandomela via al fine di sposarla e poter mettere così le mani su gran parte dei miei soldi. Con una serie di minacce mi hanno anche costretto ad essere presente alla stessa cerimonia, infangando il mio onore in un modo INACCETTABILE! Voglio dunque una squadra di shinobi capaci che riescano ad interrompere il matrimonio e aiutarmi a riportare indietro mia figlia. Sono disposto ad offrire un supplemento di denaro a coloro che porteranno a termine la missione! L’evento si svolgerà il giorno xx/xx, nelle seguenti coordinate *******.

    Mmhhh... Davvero molto strano... credo proprio che accetterò la prima di queste due missioni... Questo Barrow è troppo egocentrico e sulle sue per i miei gusti

    Effettivamente sarebbe stato molto difficile per Raul prendere in considerazione la richiesta di Barrow: primo perché ne faceva molto una questione economica e le persone così non piacevano molto al giovane, secondo perché la richiesta proveniente dall'altro individuo sembrava molto di più essere scritta con il cuore, ad una richiesta d'aiuto come quella nn avrebbe mai potuto dire di no.
    Lo shinobi controllò quindi meglio la data ed il luogo per poi andare a dare la conferma di accettazione al Kage.
    Per Raul ogni scusa era buona pur di entrare nella residenza del kage, quel palazzo lo affascinata incredibilmente e molto spesso si incantava a guardarlo anche per ore. Questa volta però l'emozione per la sua prima missione lo portò a sbrigarsi in fretta di quella pratica per poi tornare in fretta a casa a prepararsi.
    Il resto della giornata passò relativamente tranquillo almeno fino al mattino seguente quando sarebbe partito. Si alzò e preparò abbastanza presto lasciando ai genitori un avviso con spiegazione della missione.
    La strada sarebbe stata relativametne breve ma non per questo se la prese comoda, odiava nel modo più assoluto fare tardi e per questo continuò a sfrecciare tra gli alberi della foresta di konoha fino ad arrivare nel luogo indicato. Lì iniziò a gurdarsi intorno in cerca del cosidetto Matsuda per avere migliori e più dettagliate informazioni.



    Edited by Roy90 - 8/4/2017, 15:27
     
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  3. Incursio92
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    Quello era un giorno come tanti a Konoha, o almeno così ho pensato al mio risveglio; il sole alto nel cielo azzurro, maculato da nuvolette bianche come la neve, la leggera brezza primaverile aleggiava nel paese ed i genin, come me, uscivano dal villaggio, lasciando il villaggio quasi desolato, certo per la sua protezione c'erano i chinin ed i jonin, ma di ragazzi come me non ce ne rimaneva neanche uno, apparte me.
    Scesi in salotto per far colazione col nonno, ma non lo trovai, c'era solo un biglietto sul tavolo:

    CITAZIONE
    Renji, mangia e prendi tutte le tue cose, ci vediamo al campo d' allenamento fuori il villaggio.

    Incuriosito mi sbrigai a fare ciò che dovevo a casa e dopo essermi preparato ed equipaggiato corsi al campo fuori il villaggio; arrivato nello spiazzo trovai il nonno, seduto sull' erba all' ombra di un albero, così lo raggiunsi sull' erba e gli parlai:

    Nonno, come mai mi hai fatto venire qui?

    Renji, ti ho fatto venire per parlarti di una cosa importante, sei diventato abbastanza forte e abile da passare al livello successivo di uno shinobi... partecipare ad una missione!

    Abbassai per un attimo lo sguardo al suolo, poi lo rialzai incrociando quello del nonno e risposi:

    Sapevo che sarebbe arrivato questo giorno, solo che non so da dove cominciare!

    Il nonno prese due volantini da dentro la tasca interna del kimono e me li diede:

    Fortunatamente mi sono permesso di prenderti due missioni che ci sono al momento disponibili, scegline una e presentati al palazzl dell' Hokage per dichiarare la tua scelta.

    Il nonno a quel punto si alzò lasciandomi da solo con quei volantini...

    CITAZIONE
    A tutti i valorosi shinobi che leggeranno,
    il mio nome è Matsuda, e faccio parte di una agiata famiglia di artigiani del Paese del Fuoco. Il giorno xx/xx è prevista un’umile cerimonia nuziale tra mio fratello e la sua fidanzata, in una delle nostre proprietà vicino alla costa. Purtroppo temo per la sicurezza dell’evento a causa di alcuni banditi che hanno minacciato il funzionario che dovrebbe effettuare il rito, intimandolo di non unire i due in matrimonio. Alcuni giorni dopo abbiamo anche ricevuto una serie di minacce cartacee, tutte con lo stesso scopo di non far celebrare l’unione tra i due. Ciò nonostante, avendo già invitato molte persone e investito molti soldi nella cerimonia, rimandare la cerimonia sarebbe un duro colpo per la nostra famiglia, perciò chiediamo l’intervento di alcuni valorosi shinobi per un servizio di protezione. Non ho intenzione di pagare molto, ma penso che quello che vi invierò possa bastare per non classificare questa missione con il rango più basso.
    Grazie di cuore a coloro che accetteranno, le coordinate del posto vi saranno fornite solo una volta accettato l’incarico.
    Matsuda Quan.

    La cosa strana era che il secondo incarico ed del tutto uguale al primo, solo che era richiesto dalla controparte:

    CITAZIONE
    Intraducibili shinobi,
    sono Barrow, il grandissimo Barrow. Sono un eccellente mercante del Paese del Fuoco che ha accumulato una cospicua ricchezza durante il corso della sua carriera, tanto da attirare l’attenzione di mascalzoni e truffatori di ogni razza esistente. Uno di questi ha preso di mira mia figlia, insidiandola e portandomela via al fine di sposarla e poter mettere così le mani su gran parte dei miei soldi. Con una serie di minacce mi hanno anche costretto ad essere presente alla stessa cerimonia, infangando il mio onore in un modo INACCETTABILE! Voglio dunque una squadra di shinobi capaci che riescano ad interrompere il matrimonio e aiutarmi a riportare indietro mia figlia. Sono disposto ad offrire un supplemento di denaro a coloro che porteranno a termine la missione! L’evento si svolgerà il giorno xx/xx, nelle seguenti coordinate *******.

    Esaminai a fondo le due richieste e dopo aver fatto mente locale scelsi di stare dalla parte di Matsuda Quan, accartocciai l' altro volantino e corsi al palazzo dell' Hokage dove mi avrebbero dato la data dell' incontro e le coordinate del luogo.
    Il giorno dopo, avendo ricevuto le informazioni che mi mancavano, presi tutto il mio equipaggiamento e dopo aver salutato mio nonno uscì di casa e partì alla volta della mia prima vera missione ninja, una volta arrivato sul luogo dell' incontro mi sarei presentato al al mandante dell' incarico pronto a svolgere il mio dovere.

     
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    -E' assolutamente inammissibile una cosa del genere!!!! Non siamo partiti neanche da ventiquattro ore e quello stupido Genin si è cacciato subito nei guai! Avevate detto che le sue capacità erano ben sopra la media ma è evidente che le vostre erano solo parole al vento! Portarlo con noi è stato un errore madornale! Se quell'idiota avesse necessitato di cure mediche saremmo dovuti tornare indietro perdendo del tempo prezioso e mandando completamente all'aria la partenza di ieri. Come diavolo pensate di tenere sotto controllo un soggetto del genere? Avanti mi risponda!

    Dire che l'atmosfera si era fatta rovente sarebbe stato riduttivo e non perché era quasi mezzogiorno. La sera prima ero stato coinvolto in uno scontro con altri due ninja: Renji e Lif, o almeno così mi era stato riferito non appena aveva ripreso i sensi. Il combattimento a tre non era durato molto, forse un'ora ad esagerare, ma in quel lasso di tempo ci eravamo scannati gli uni con gli altri senza riserve, tra taijutsu e ninjutsu avevamo dato il meglio di noi ma purtroppo il mio meglio non era bastato a farmi uscire vincitore dallo scontro, anzi. L'ultimo ricordo che avevo era l'immagine della Luna mentre mi accasciavo al suolo privo di forze, avevo eseguito un quadruplo attacco Katon ma non seppi mai se era andato a buon fine, lo stesso Mashiro si era rifiutato di darmi i dettagli di cosa accadde dopo che svenni.

    -Ho solamente svolto il mio dovere. E' stato lei a premere perché facessimo i turni di guardia. Nel momento stesso in cui ho visto delle figure che rischiavano di minacciare il campo ho deciso di agire, le circostanze non mi permettevano di tornare indietro ad avvisare tutti voi. E' del tutto privo di logica che qualcuno si spinga in mezzo al deserto per combattere di sua spontanea volontà, ho fatto quanto mi era possibile per proteggere il suo carico di merce visto che ha evidenti problemi economici.

    Il volto del mercante divenne di un rosso accesso mentre alcune vene appena sopra le tempie cominciarono a pulsare sempre di più divenendo ben visibili. Sembrava quasi che dovessero esplodere. Con la mano destra tremante dall'ira si accarezzò la barba ed i baffi perfettamente curati come se quel gesto lenisse il suo furore nei miei confronti, gli occhi scuri dell'uomo mi fissarono intensamente come per capire qual'era il modo più semplice per farmi fuori. Avrei voluto mantenere lo sguardo omicida dell'uomo e ricambiarlo con uno di sfida ma il buon senso mi fece chinare il capo distogliendo così gli occhi dalla sua figura, la cosa mi bruciava perché sapevo di avere ragione ma sfidare un mercante che stavo scortando era l'ultima delle cose da fare.

    -TU STUPIDO RAGAZZINO IMPERTINENTE. ASPETTA CHE...

    Mashiro levò la mano destra con fare deciso intimando all'uomo di calmarsi prima che la situazione sfuggisse di mano, dopodiché decise di intervenire.


    -Prima di fare minacce avventante ci pensi bene. Il Genin ha evidentemente commesso un errore di valutazione che ha creato problemi sia a lei che a me, visto che mi sono preso io la responsabilità delle sue azioni. Non sarà lei a giudicare il suo operato e tantomeno gli altri presenti sulla carovana. L'unica persona a cui deve rispondere il ragazzo sono io e non lei. Si ricordi che nemmeno lei è nella posizione adatta per avanzare pretese e minacce, altrimenti sa benissimo che l'avrebbero fatta partire senza bisogno che ci fosse un Genin. Il discorso è chiuso qui.

    Il tono adottato dal Chunin non ammetteva repliche ed anche ci fossero state sapeva benissimo come chiudere la bocca al mercante. Cominciai a domandarmi quali fossero i motivi che impedivano all'uomo di agire come voleva, non era una rarità che i mercanti avanzassero delle richieste o altro visto che così permettevano il girare dell'economia e la crescita dei villaggi. Forse le mie supposizioni sui suoi trascorsi economici era addirittura rosee ed in realtà era messo ben peggio di quanto immaginassi. Solo teorie però.

    -Ho assistito all'intero scontro, non potevo certamente fidarmi a lasciare un Neo-Genin il compito di fare la guardia di tutti, di conseguenza ho osservato il tuo operato per tutto il tempo. Hai agito nel modo peggiore possibile, non ti sei accertato delle reali intenzioni degli altri individui senza contare che hai allargato il perimetro di guardia di tua iniziativa. Hai sbagliato su tutto.

    A quelle parole mi sentii mortificato ed anche se volevo ribattere continui a tenere la testa abbassata come in segno di scuse, scuse però che non avrei mai fatto e che nemmeno pensavo realmente. Mi stavo comportando come si aspettavano che mi comportassi, fingevo solo per non avere poi problemi in futuro ma per qualche strana ragione Mashiro se ne accorse. Mi indicò con l'indice un lato dell'accampamento dove non c'era nessuno e senza dire un parola lo seguii. Il Sole era alto nel cielo e picchiava come a voler distruggere qualunque sui cui posasse il suo raggio compresi me e Mashiro.

    -Inutile che fingi, so perfettamente che tipo di soggetto sei. Ho assistito allo scontro dall'inizio alla fine quindi ho inquadrato perfettamente il tuo carattere. Non ti scuserai mai per quello che hai fatto, prima ti sei limitato a chinare la testa ma non hai chiesto scusa. Non pensi di aver sbagliato.


    Cosa stava facendo? Mi voleva psicanalizzare? Trovava gratificante tutto ciò?

    -Anche fosse? Io ho agito nel modo che ritenevo più giusto e si mi ha osservato lo sa benissimo, chiunque si fosse trovato nella mia situazione avrebbe reagito così o in modo simile. So di non aver sbagliato.

    Un strano sorriso comparve sul volto del Chunin come per indicare che non c'erano speranze con ragazzi come me, scosse brevemente la testa in segno di negazione dopodiché estrasse una lettera da sotto il giubbotto che aveva in dotazione.

    -Questa è una missione di livello C, in teoria sarebbe spettata al Genin del quale hai preso il posto. L'incarico ci è pervenuto ieri mattina prima della partenza e poco prima che il Genin venisse bloccato in accademia. Prima che tu me lo chieda, il motivo per cui è stato ritenuto inidoneo alla scorta ed alla missione è perché è stato sorpreso mentre usava in modo del tutto inappropriato le sue capacità ninja nei confronti di normali cittadini.


    Senza che ebbi il tempo di replicare mi diede la lettera contenente tutte le informazioni della missione dopodiché si allontanò per tornare sotto la tenda vicino all'oasi nel quale eravamo accampati.
    Rimasi qualche secondo immobile con la missiva in mano a pensare a quanto appena accaduto. Eravamo passati da un argomento ad un altro in pochissimi istanti lasciando cadere il discorso relativo al mio comportamento per poi fare quell'uscita sull'altro Genin. Che necessità c'era di dirmi una cosa del genere? Probabilmente non l'avrei mai chiesto visto che non mi interessavano minimamente cose del genere eppure, nonostante affermasse di sapere che tipo di carattere avessi, se ne era uscito tranquillamente con la sua spiegazione. Che conoscesse anche gli altri aspetti del mio carattere? Una motivazione che aveva la sua logica però questo implicava il fatto che mi tenesse d'occhio già da prima della missione, addirittura prima dell'esame Genin. Cercai di allontanare quel pensiero perché rischiava di minare tutte le mie sicurezze.
    Mentre tornavo alle tende aprii la lettera e ne lessi il contenuto.

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    Intraducibili shinobi,
    sono Barrow, il grandissimo Barrow. Sono un eccellente mercante del Paese del Fuoco che ha accumulato una cospicua ricchezza durante il corso della sua carriera, tanto da attirare l’attenzione di mascalzoni e truffatori di ogni razza esistente. Uno di questi ha preso di mira mia figlia, insidiandola e portandomela via al fine di sposarla e poter mettere così le mani su gran parte dei miei soldi. Con una serie di minacce mi hanno anche costretto ad essere presente alla stessa cerimonia, infangando il mio onore in un modo INACCETTABILE! Voglio dunque una squadra di shinobi capaci che riescano ad interrompere il matrimonio e aiutarmi a riportare indietro mia figlia. Sono disposto ad offrire un supplemento di denaro a coloro che porteranno a termine la missione! L’evento si svolgerà il giorno xx/xx, nelle seguenti coordinate *******.

    Di nuovo mercanti. Questa volta però l'aiuto richiesto era per interrompere un matrimonio che non era da fare. Quali fossero le motivazioni del mittente non mi interessavano, indirettamente avevo accettato quella missione offrendomi come scorta della carovana. Che fosse quello il motivo per cui Mashiro aveva acconsentito alla mia richiesta fatta il giorno prima? Un'altra domanda che difficilmente avrebbe trovato risposta.
    Tornai dal resto del gruppo per passare le ore più calde della giornata all'ombra ed evitare così di incorrere nei tipici problemi dell'ambiente desertico. Più tardi saremmo partiti alla volta di Konoha dove anche gli altri mercanti dovevano svolgere le loro faccende così facendo il villaggio si era assicuro due piccioni con un fava. Certamente pensavano all'efficienza i piani alti di Suna.
    Dopo circa quattro giorni di viaggio giungemmo al Paese del Fuoco e poco dopo arrivammo alle porte di Konoha. Quella era la prima volta in assoluto che visitavo il Villaggio della Foglia, in passato era stato teatro di scontri ma questo si poteva affermare per qualsiasi villaggio in realtà. La guerra è sempre guerra alla fine, poco cambia quali siano le parti coinvolte. Ci saremmo fermati circa una settimana a Konoha per permettere ai mercanti di sbrigare nel modo più tranquillo possibile tutte le loro faccene commerciali, da quel poco che avevo capito durante i giorni di viaggio, la carovana avrebbe avuto come tappa i più importanti villaggi tra cui: Oto, Ame e Iwa.
    Dovetti aspettare quattro giorni prima di proseguire verso le zona indicata dalla missione, l'essere arrivato con così largo anticipo mi aveva dato tutto il tempo necessario per prepararmi. Fortunatamente per me non ero stato privato delle mie armi durante lo scontro quindi potevo ancora contare sul mio prezioso filo spinato inserito all'interno del borsello legato alla cintura. Dopo essermi congedato dal resto della carovana mi diressi verso il luogo dell'incontro pronto a conoscere il mittente della missiva. Sperando con tutto il cuore che non fosse stravagante come Mr. Unicorn.
    Lo speravo sul serio.


    Scheda Zend Izuki
    -Parlato
    * Pensato *

    -Parlato Mashiro
    -Parlato Mercante

    Spero vada bene, prima di postare ho fatto una richiesta per l'aggiunta di una tecnica. Volevo solo sapere se potevo utilizzarla oppure no durante la missione. Se qualcosa non va fatemi sapere che correggo
     
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  5. AurumVenator
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    Un giorno come un altro per un semplice soldato di Tetsu, in ronda sulle mura insieme ai miei compagni vidi un uomo entrare nell'ufficio del mio capitano. Mi risulto' strano, per via di un mancato avviso da parte di esso ma lasciai perdere, essendo concentrato sulla mia guardia. Era sera e il mio turno era finito scendendo le scale, vidi un insolita folla davanti alla bacheca degli incarichi, pensai: "Forse giornata libera domani? Qualche evento speciale forse?".

    Mi avvicinai e vidi due insoliti biglietti sulla bacheca e poco prima di poter scrutare il loro contenuto, il capitano disse a tutti: "Allora soldati hanno affidato due incarichi al nostro plotone, vengono da lontano, da Konoha nel Paese del Fuoco. Per chi volesse fare onore alla nostra squadra si segni sul foglio, vi avverto pero' non sono due passeggiate, quindi scegliete bene!".

    Dopo queste parole la maggior parte della squadra era gia' andata via visto la stanchezza della giornata, io invece rimasi, mi diedero molta carica le parole del capitano soprattutto perche' sicuramente svolgendo questi incarichi potevo essere visto con altra luce da parte sua. Mi precipitai e lessi il primo che diceva:

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    il mio nome è Matsuda, e faccio parte di una agiata famiglia di artigiani del Paese del Fuoco. Il giorno xx/xx è prevista un’umile cerimonia nuziale tra mio fratello e la sua fidanzata, in una delle nostre proprietà vicino alla costa. Purtroppo temo per la sicurezza dell’evento a causa di alcuni banditi che hanno minacciato il funzionario che dovrebbe effettuare il rito, intimandolo di non unire i due in matrimonio. Alcuni giorni dopo abbiamo anche ricevuto una serie di minacce cartacee, tutte con lo stesso scopo di non far celebrare l’unione tra i due. Ciò nonostante, avendo già invitato molte persone e investito molti soldi nella cerimonia, rimandare la cerimonia sarebbe un duro colpo per la nostra famiglia, perciò chiediamo l’intervento di alcuni valorosi shinobi per un servizio di protezione. Non ho intenzione di pagare molto, ma penso che quello che vi invierò possa bastare per non classificare questa missione con il rango più basso.
    Grazie di cuore a coloro che accetteranno, le coordinate del posto vi saranno fornite solo una volta accettato l’incarico.
    Matsuda Quan.

    Lessi attentamente quel pezzo di carta ma sinceramente non rimasi molto interessato, visto che di servizio di sicurezza ne facevo fin troppi gia' al villaggio, quindi sperai nel secondo che diceva:

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    Intraducibili shinobi,
    sono Barrow, il grandissimo Barrow. Sono un eccellente mercante del Paese del Fuoco che ha accumulato una cospicua ricchezza durante il corso della sua carriera, tanto da attirare l’attenzione di mascalzoni e truffatori di ogni razza esistente. Uno di questi ha preso di mira mia figlia, insidiandola e portandomela via al fine di sposarla e poter mettere così le mani su gran parte dei miei soldi. Con una serie di minacce mi hanno anche costretto ad essere presente alla stessa cerimonia, infangando il mio onore in un modo INACCETTABILE! Voglio dunque una squadra di shinobi capaci che riescano ad interrompere il matrimonio e aiutarmi a riportare indietro mia figlia. Sono disposto ad offrire un supplemento di denaro a coloro che porteranno a termine la missione! L’evento si svolgerà il giorno xx/xx, nelle seguenti coordinate *******.

    Notai fin da subito che i due incarichi erano correlati fra loro, ma ovviamente quest'ultimo mi diede fin da subito una botta di adrenalina, un recupero di un ostaggio? Come rifiutare un occasione di farsi valere per una giusta causa.
    Impiegai pochi minuti in questa decisione, infatti riusci a fermare il capitano che stava rientrando nel suo ufficio e gli dissi senza esitazione: "Scusi capitano, io sarei molto interessato al secondo incarico, mi posso inscrivere?"

    Lui mi guardo con fierezza e con un lieve sorriso mi disse: "Certo soldato, a quanto pare sei l'unico qui a voler portare un po' di onore al nostro plotone!"

    L'ultima frase la pronuncio con un tono piu' alto per farsi sentire dai miei compagni, che con un veloce sguardo indietro accelerarono il passo per la vergogna. In breve mi disse anche che sarei partito l'indomani e quindi di preparare il mio equipaggiamento e di farmi valere.

    Cosi' tornai a casa e elettrizzato dalla giornata lucidai la mia wakizashi e misi tutto il necessario nel mio borsello e andai a dormire. Il giorno seguente salutai la mia famiglia e iniziai il viaggio verso il Paese del fuoco per incontrare il datore della missione.

     
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    Matsuda, il fratello dello sposo, definito da tutti fin troppo paranoico, aveva speso un bel po' di soldi per ingaggiare quelli che si rivelarono essere due shinobi appartenenti al villaggio ninja del suo stesso paese. Prudentemente, non aveva indicato che la data nella missiva, lasciando così le informazioni più sensibili solo a coloro che avessero deciso di accettare veramente. E così sia Renji che Raul, appena ebbero comunicato alla segreteria del villaggio il loro desiderio di rendersi utili alla causa, ricevettero un'altra lettera, sempre da parte di Matsuda.
    CITAZIONE
    Valorosi shinobi,
    colgo il momento per ringraziarvi per la vostra infinita disponibilità. Purtroppo per ragioni ovvie ho preferito non rendere troppo pubbliche alcune informazioni tra cui il luogo dell'evento, anche perché sospetto che chi ci sia dietro ai banditi abbia qualcosa di veramente losco in mente... insomma, meglio essere prudenti, no? Proprio per questo vorrei voi vi infiltraste alla festa in borghese, ovvero con degli abiti eleganti che vi fornirò e tenendo nascoste armi o accessori vari che siete soliti utilizzare, per favore. Questo è un giorno speciale per mio fratello, e la presenza di ninja, anche se amici, potrebbe non essere gradita ai più. Mi scuso nel caso non gradiate le mie richieste, ma faccio tutto per non rovinare la cerimonia e far andare tutto per il meglio! **** °N **** °S, vi incontrerò a queste coordinate alle ore 11:00. Esse vi porteranno nei pressi di una locanda dove vi fornirò gli abiti e gli inviti alla festa.
    Cordiali saluti,
    Matsuda

    L'odore del mare regnava sovrano nel piccolo paese dove i due shinobi si ritrovarono dopo un breve viaggio durato qualche ora. Una volta giunti alle coordinate prestabilite, si sarebbero così ritrovati dinanzi ad una locanda dall'aspetto piuttosto classico e anonimo, con una insegna raffigurante un gallo rampante. Una rampa di scale permetteva l'accesso, e appoggiato alla ringhiera di queste un uomo, dai capelli biondi e l'espressione agitata, batteva nervosamente il piede contro il terreno. Vestito con degli abiti molto eleganti, quasi nobiliari, si scrutava attentamente intorno, come se stesse aspettando qualcosa.
    I coprifronti dei due shinobi di Konoha, arrivati quasi in simultanea sul posto, gli illuminarono gli occhi come una visione miracolosa. Subito gli corse incontro, sprizzante di gioia.

    Siete arrivati! Oh, sia lodato il cielo, andrà tutto per il meglio, che emozione!

    Si agitò le mani davanti alla faccia, come per riprendere la lucidità mentale, per poi ricomporsi, schiarirsi la voce con un paio di colpi di tosse, e cominciare a parlare con un tono leggermente più serio.

    *coff coff* Bene, valorosi shinobi, io sono Matsuda Godwin, e sono colui che ha richiesto i vostri servigi! E' un piacere fare la vostra conoscenza, ma non abbiamo molto tempo per i convenevoli, dobbiamo fare in fretta a prepararci per l'operazione di difesa del matrimonio del mio amatissimo fratello! Allora, ho preso una camera in questa locanda e vi ho messo dentro un gran numero di vestiti tra cui potrete scegliere. Andate a cambiarvi, io vi aspetterò qui. Chiedete alla bancone della stanza numero 12!

    Matsuda li avrebbe quindi aspettati nello stesso posto in cui aveva atteso fino a quel momento, dandogli tutto il tempo per cambiarsi ed escogitare i loro personali stratagemmi per portarsi dietro qualche arma che sarebbe sempre potuta tornare utile.

    Ok, voi due, Cursio e Roy, avete carta bianca sulle descrizioni e sulle interazioni tra voi, basta che fate quello che vi ha chiesto, ovvero cambiarvi gli abiti attuali con dei vestiti più eleganti che sceglierete voi nella descrizione. Ovviamente prima che me lo chiediate la missione è successiva al vostro allenamento con Yama, perciò voi già vi conoscete. Potete anche nascondere qualche arma nei vestiti, così da poterla utilizzare più avanti se riterrò coerente e accettabile il modo in cui l'avrete nascosta. Fermatevi all'uscita dalla locanda.

    -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------


    Dall'altra parte, all'oscuro del buon Matsuda, un uomo, subdolo e senza alcuno scrupolo nei modi di fare, aveva anch'egli ingaggiato lo stesso numero di shinobi per un incarico: sabotare un matrimonio, lo stesso matrimonio. Stavolta però furono un ninja di Suna e, paradossalmente, un samurai ad accettare l'incarico. Anche in questo caso il richiedente, il "grandissimo Barrows", aveva dato istruzioni alla segreteria del villaggio di dare indicazioni più dettagliate soltanto a coloro che avrebbero accettato l'incarico, lasciando ai burocrati anche una piccola mazzetta. Anche lui scrisse un piccolo messaggio ai due.
    CITAZIONE
    Vi aspetto alle 11:00, nello spiazzo nei pressi delle coordinate che ho scritto nella missiva. Mi riconoscerete dal vestito viola che indosserò per il matrimonio, e ovviamente dal mio illustre aspetto. Vedete di non dare troppo nell'occhio.
    Saluti,
    Salum Barrow

    Le coordinate scritte sulla missiva condussero i due guerrieri in una piazzetta di un modesto paesino di pescatori che sorgeva in prossimità del mare, a qualche dozzina di chilometri dal porto principale del Paese del Fuoco. Una atmosfera di serenità regnava sul posto così come sui volti degli abitanti. La piazza era circondata da edifici bassi, ed una costruzione che sembrava essere il municipio spiccava su tutte. Accanto ad esso, un uomo con un grosso pancione, vestito in abiti viola molto eleganti, attendeva circondato da due figuri dall'aspetto decisamente più rozzo, ognuno con una daga agganciata alla cintura.
    Il samurai ed il ninja ingaggiati, non avrebbero avuto problemi nel riconoscerlo come il signor Barrow a giudicare dai suoi modi di fare piuttosto raffinati e dal colore del suo vestito. Sarebbe toccato a loro il compito di approcciarsi e presentarsi a dovere, così che l'uomo potesse degnarli delle attenzioni che meritavano. Nel mentre che questi avrebbero proferito parola, i due bravi tenevano su di loro gli occhi fissi, e la mano destra appoggiata sulla lama.

    Oh oh, che piacere incontrarvi! Devo proprio dire che avete un aspetto proprio adatto a dei sabotatori di matrimoni, ahah! Veniamo al dunque: mi è giunta voce che quel moccioso di Godwin ha preso delle misure di sicurezza perché sospetta della mia buona fede, male male. Voglio che vi infiltriate non appena la celebrazione sarà sul punto più bello, come se fosse una scena di un film! Ovvero quando quel mostro metterà l'anello al dito della mia bambina... oh la mia graziosa Luserina!

    Che mostro!

    Che mascalzone, merita la gogna!


    Intervennero i due bravi. Il signor Barrow si soffiò molto rumorosamente il naso su di un fazzoletto ricamato, per poi spiegare il suo geniale piano ai due ragazzi.

    Vi infiltrerete alla cerimonia mediante un buco nella recinzione, e resterete nascosti tra i cespugli fino a che non vi sarà dato il segnale. A quel punto voi uscirete fuori, farete un po' di bordello come voi sapete fare, e trarrete in salvo la mia piccola! I miei uomini vi condurranno al buco nella recinzione, e mi raccomando di non farvi scoprire fino a quando non sarà il momento, altrimenti cosa li ho spesi a fare tutti quei soldi se non posso godermi la faccia che farà Godwin? Avete domande?

    Aurum e Zend, voi non avrete molto da scrivere in questo post, ma è necessario per mantenere una certa simmetria tra le vostre due squadre. Dal prossimo post si entrerà subito nel vivo dell'azione, ed i protagonisti sarete proprio voi :*):
     
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    Ebbene il viaggio finalmente giunse al termine, dopo poco di un'ora di tragitto arrivai a destinazione dove trovai il richiedente e, sorpresa delle sorprese, un altro ninja che, come me, aveva accettato l'incarico. Avevo avuto il piacere di conoscere quel Renji poco tempo prima in un allenamento non finito esattamente nel modo migliore per lui e la cosa mi faceva restare leggermente perplesso sull'utilità che poteva avere in missione, ma quello poteva semplicemente essere stata una giornata no, meritava il beneficio del dubbio.
    Matsuda ci diede quindi un benvenuto rapido, ci indicò inoltre una delle stanze della locanda in cui avremmo trovato un abito adatto al matrimonio, avrei dovuto infatti restare in incognito tra gli ospiti a sorvegliare la situazione.

    Bene, vedrà che con noi a proteggere la cerimonia tutto andrà bene! Vero Renji?!

    Diedi quindi una pacca sulla spalla al ragazzo inducendolo ad entrare

    Su entriamo e scegliamo un bell'abito!

    Entrato raggiunsi il bancone dove una giovane signorina mi diede il benvenuto

    Buon giorno, vorremmo le chiavi della camera numero 12... Dovrebbe essere già tutto pronto

    Sorridendole aspettai quindi qualche istante che facesse il giro del bancone per poi precederci fino alle porte della camera aprendole e lasciandoci le chiavi.Giunto all'interno rimasi stupito dalla grande quantità di arbitri ,tutti in diverse taglie, tra cui poter scegliere.

    Bene, troviamone uno abbastanza comodo e che possa nascondere abbastanza bene le nostre armi


    Dicendo ciò adocchiai uno dei vari vestiti, un abito nero dalla giacca leggermente lunga dietro il sedere che subito provai. Mi andava a pennello e grazie alla sua struttura larga nella zona della vita mi consentiva di portare il mio taschino porta oggetti senza dare nell'occhio.

    Bene... io sono pronto... Tu a che stai Renji?

    Attesi qualche attimo che fosse pronto anche il mio compagno ed insieme ci avviamo nuovamente verso l'ingresso in modo da dare inizio alla missione

    A quanto pare dovremo essere solo delle vedette silenziose salvo brutte sorprese... Per fortuna che tu hai un occhio speciale che in questa situazione potrà esserci molto utile... Fa del tuo meglio!

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    Dopo aver comunicato di voler partecipare alla suddetta missione mi venne consegnata una lettera, non sapevo cosa fosse ma il vice mi spiegò:

    Questa lettera ci è stato raccomandato di consegnarla SOLO a coloro che accetteranno questa missione!
    Qui troverai le informazioni che ti serviranno!


    E così prima di scendere la lessi:

    CITAZIONE
    Valorosi shinobi,
    colgo il momento per ringraziarvi per la vostra infinita disponibilità. Purtroppo per ragioni ovvie ho preferito non rendere troppo pubbliche alcune informazioni tra cui il luogo dell'evento, anche perché sospetto che chi ci sia dietro ai banditi abbia qualcosa di veramente losco in mente... insomma, meglio essere prudenti, no? Proprio per questo vorrei voi vi infiltraste alla festa in borghese, ovvero con degli abiti eleganti che vi fornirò e tenendo nascoste armi o accessori vari che siete soliti utilizzare, per favore. Questo è un giorno speciale per mio fratello, e la presenza di ninja, anche se amici, potrebbe non essere gradita ai più. Mi scuso nel caso non gradiate le mie richieste, ma faccio tutto per non rovinare la cerimonia e far andare tutto per il meglio! **** °N **** °S, vi incontrerò a queste coordinate alle ore 11:00. Esse vi porteranno nei pressi di una locanda dove vi fornirò gli abiti e gli inviti alla festa.
    Cordiali saluti,
    Matsuda

    Sembrava che Matsuda, il mandante, aveva pensato davvero a tutto nei minimi particolari e poi capisco anche il perché di questo travestimento, era per non dare nell' occhio e non far mettere in allerta i banditi.
    A questo punto, avendo avuto le coordinate iniziai a viaggiare verso di esse, corsi attraverso la foresta, avevo poche ore a mia disposizione così accellerai il passo per fare il prima possibile.

    ORE 10:58



    Finalmente arrivai al luogo dell' incontro, nell' aria si respirava l' odore dell' oceano, davanti a me, a pochi metri, c' era la fantomatica locanda, così mi avvicinai ancora di più quando vidi un ragazzo di mia conoscenza che si avvicinava anche lui alla locanda...

    Hey, tu sei il ragazzo dell' altro giorno,
    non ho avuto il tempo per fare le presentazioni, mi chiamo Renji, tu? Sei qui per la missione del matrimonio?


    Attesi le risposte del ragazzo e poi, dopo aver fatto le presentazioni ci avviammo verso la rampa di scale che portava all' accesso, ma la via era bloccata da un uomo biondo, di bell' aspetto e vestito come un aristocratico, aveva sul viso un espressione preoccupata e con gli occhi giardava a sinistra e destra come a cercare qualcosa o qualcuno; una volta che ci vide il suo viso si rasserenò e dopo averci raggiunto ci disse:


    Siete arrivati! Oh, sia lodato il cielo, andrà tutto per il meglio, che emozione!


    Si ricompose velocemente e dopo aver fatto due colpi di tosse continuò:

    Bene, valorosi shinobi, io sono Matsuda Godwin, e sono colui che ha richiesto i vostri servigi! E' un piacere fare la vostra conoscenza, ma non abbiamo molto tempo per i convenevoli, dobbiamo fare in fretta a prepararci per l'operazione di difesa del matrimonio del mio amatissimo fratello! Allora, ho preso una camera in questa locanda e vi ho messo dentro un gran numero di vestiti tra cui potrete scegliere. Andate a cambiarvi, io vi aspetterò qui. Chiedete alla bancone della stanza numero 12!

    Bene, vedrà che con noi a proteggere la cerimonia tutto andrà bene! Vero Renji?!

    Prima feci un cenno di conferma con la testa e poi ci congedammo momentaneamente dall' uomo e ci dirigemmo al bancone della locanda...

    Buon giorno, vorremmo le chiavi della camera numero 12... Dovrebbe essere già tutto pronto

    L' addetta al bancone iniziò a cercare tra le chiavi e ci consegnò una chiave con inciso il numero 12...

    La stanza è in fondo al corridoio a sinistra!

    Dopo aver fatto cenno a Raul ci dirigemmo nella camera, al suo interno c'erano tantissimi abiti di lusso, ma solo uno aveva preso la mia attenzione...

    No-Game-No-Life-Sora-font-b-Noble-b-font-Uniform-font-b-Outfit-b-font

    Mentre lo provavo potevo constatare quanto fosse comodo e facesse respirare la pelle, all' interno della giacchetta c' era un taschino all' interno del quale misi il mio tonico da guerra e la mia lama retrattile era ben nascosta nel mio polso sinistro dalla manica abbastanza lunga da nasconderla.

    Bene... io sono pronto... Tu a che stai Renji?

    Io sono pronto!

    A quel punto uscì dal camerino vestito di tutto punto...

    A quanto pare dovremo essere solo delle vedette silenziose salvo brutte sorprese... Per fortuna che tu hai un occhio speciale che in questa situazione potrà esserci molto utile... Fa del tuo meglio!

    Certo! Stessa cosa per te, tieniti sempre pronto per ogni situazione, occhi e orecchie allerta!

    A quel punto invitai Raul a scendere e raggiungere Matsuda che ci stava attendendo lì dove l' avevamo lasciato.
     
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    Non avevo una precisa idea di dove mi stessi recando, le Terre del Fuoco mi erano completamente ignote ed a parte il villaggio di Konoha non conoscevo altro. Il muoversi attraverso gli alberi era una cosa del tutto nuova per me data la scarsa vegetazione delle Terre del Vento, non ero abituato alla presenza così massiccia dell'ombra fuori dalle porte di un villaggio. Le fronde degli alberi filtravano gran parte della luce garantendo una certa freschezza all'intero ambiente mentre dei piccoli spiazzi erano presenti qua e là così da concedere al Sole la possibilità di irradiare con tutta la forza che aveva quelle zone verdi. La cosa mi faceva provare un certo disagio e istintivamente cominciai a muovermi a zigzag verso le zone con una maggiore quantità di luce, in quei brevi istanti i raggi del Sole scaldavano la pelle rendendo più sopportabile il tragitto.
    Le informazioni che avevo ricevuto tramite la missiva erano state piuttosto scarne ed a parte le coordinate del posto non mi erano stato riferito altro. Questo avrebbe complicato di molte le cose una volta arrivato, ma fortunatamente per me c'era Mashiro. Non ebbi nemmeno il tempo di accorgermi della sua presenza che si palesò dinnanzi a me bloccandomi la strada. Cosa diavolo voleva adesso? Temeva che facessi qualche idiozia che potesse farlo sfigurare?


    -Questa è la seconda parte della missiva. Ho dovuto attendere che non fossi nei paraggi degli altri mercanti, soprattutto di Akira visto il pessimo comportamento che hai tenuto nei suoi confronti. Data la natura della missione e del suo richiedente ho dovuto prendere questa precauzione. I mercanti tra loro si conoscono e quando ci sono di mezzo contratti, merce e soldi bisogna prestare la massima attenzione.

    Mi limitai ad annuire al suo intero discorso mentre con una mano mi porse l'altra missiva. Tutto ciò che aveva detto aveva perfettamente senso, seppur le mie conoscenze economiche erano estremamente limitate riuscivo a comprendere che tipo di implicazioni ci potessero essere. Mercanti di una certa rilevanza che esportavano merce verso gli altri Paesi erano le fondamenta sulle quali si sviluppavano i villaggi, o perlomeno quella era l'idea che mi ero fatto fino a quel momento. Degli inutili artigiani come i miei genitori non sarebbero mai stati i pilastri sui quali si ergeva la forza economica di Suna. Pesci piccoli in un mare di sabbia destinati a scomparire sotto di essa.

    -D'accordo, procederò secondo queste indicazioni.

    Per qualche strana ragione le sue parole sembrarono avere un tono più comprensivo in netto contrasto con l'atteggiamento che mi aveva riservato la prima volta che l'avevo visto. Pensai che lo scontro avvenuto nel deserto potesse essere la causa di un suo possibile cambiamento ma il modo in cui mi aveva trattato il giorno dopo negava quello stesso cambiamento. Durante il viaggio aveva deciso di insegnarmi una nuova tecnica data le mie scarse capacità combattive ma anche in quel caso non si era sbilanciato, anzi aveva assunto un ruolo molto più accademico il che andava in netto contrasto con le parole che mi disse il giorno che sbloccai il mio elemento.
    Poteva sembrare stupido ma il non capire il suo comportamento mi faceva uscire di testa. Come diamine mi sarei dovuto comportare nei suoi confronti se nemmeno lui sapeva come comportarsi con me?
    Forse dietro tutto ciò vi erano delle motivazioni importanti, oppure semplicemente prima d'ora non aveva mai "badato" ad un Genin.
    Ne l'istinto ne la logica mi avrebbero aiutato a risolvere quel mistero.
    Presi la lettera e prima che potessi anche solo aprirla Mashiro era già scomparso, non provai nemmeno a guardarmi intorno per cercarlo perché tanto non lo avrei mai visto. Lessi quindi la missiva per avere finalmente le informazioni che mancavano.


    CITAZIONE
    Vi aspetto alle 11:00, nello spiazzo nei pressi delle coordinate che ho scritto nella missiva. Mi riconoscerete dal vestito viola che indosserò per il matrimonio, e ovviamente dal mio illustre aspetto. Vedete di non dare troppo nell'occhio.
    Saluti,
    Salum Barrow

    Ciò che vi era scritto completava l'altra missiva ma qualcosa non tornava, d'accordo il fatto che si trattasse di mercanti ma per quale motivo suddividere in due parti una richiesta di missione? Ciò che non sapevo era che c'era una seconda versione dei fatti in merito a quel matrimonio che non s'era da fare. Se mi fossi diretto in prima persona alla bacheca avrei visto sicuramente l'altro annuncio parallelo a quello che mi era stato assegnato. Le cose erano andate diversamente e tali rimanevano.
    Il mio viaggio continuò per un'altra ora buona prima di raggiungere il villaggio di riferimento. Pareva essere un posto piuttosto tranquillo che si affacciava sul mare, gli abitanti che riuscivo a vedere in giro erano pochi e parecchio indaffarati. Certamente non avevano tempo da dedicare ad un estraneo giunto da molto lontano.
    Rallentai il passo e mi godetti per qualche istante la camminata verso l'edificio più grande del paesino osservando attentamente il mare. Era la prima volta in assoluto che avevo il piacere di vederlo.
    Non fu affatto difficile riconoscere l' "Illustre" Barrow: un uomo in carne che indossava vestiti di un viola sgargiante. Insieme a lui vi erano anche due uomini il cui aspetto invece non era affatto raffinato, chi fossero mi sfuggiva ma se erano di fianco a lui sicuramente anche loro avevano a che fare con il ricco mercante. La sua posizione economica era messa ben in risalto anche dagli anelli che portava alla mano e dalle rifiniture del proprio abito, niente avrebbe fatto pensare il contrario di quell'uomo. Adesso capivo pienamente le parole di Mashiro, se le sua disponibilità economica era così grande come sembrava poteva tranquillamente fare il brutto ed il cattivo tempo, nei limiti del possibile. Mi avvicinai tranquillamente ad esso portandomi a circa un metro e mezzo di distanza.


    -Sono Zend Izuki, Genin di Suna. Sono qui per adempiere alla sua richiesta.


    Mantenni un tono di voce quanto più neutrale possibile e chinai leggermente il capo in segno di saluto e rispetto. Ovviamente la mia era una finta cortesia dettata dalle circostanze, quello era il modo in cui dovevo comportarmi per non avere problemi. Se Mashiro fosse stato presente, e non escludevo tale possibilità, avrebbe sicuramente scosso la testa in segno di dissenso. Le sue parole non sarebbero bastate a far cambiare il mio atteggiamento.

    -Oh oh, che piacere incontrarvi! Devo proprio dire che avete un aspetto proprio adatto a dei sabotatori di matrimoni, ahah! Veniamo al dunque: mi è giunta voce che quel moccioso di Godwin ha preso delle misure di sicurezza perché sospetta della mia buona fede, male male. Voglio che vi infiltriate non appena la celebrazione sarà sul punto più bello, come se fosse una scena di un film! Ovvero quando quel mostro metterà l'anello al dito della mia bambina... oh la mia graziosa Luserina!

    Il mio aspetto era di una semplicità disarmante: maglia lunga bianca, pantaloni grigi con legati alla cinta il taschino ed il borsello porta armi, scarpe anch'esse grigie. Al suo confronto ero scialbo e del tutto privo di eleganza, anche solo immaginaria. Peccato che avessi con me del filo spinato che l'eleganza l'avrebbe fatta letteralmente a pezzi, oppure bruciata a seconda dei casi.
    Dopo una brevissima pausa durante la quale ebbi modo di udire la sgraziata voce dei suoi due collaboratori, cosi parevano, riprese il discorso.


    -Vi infiltrerete alla cerimonia mediante un buco nella recinzione, e resterete nascosti tra i cespugli fino a che non vi sarà dato il segnale. A quel punto voi uscirete fuori, farete un po' di bordello come voi sapete fare, e trarrete in salvo la mia piccola! I miei uomini vi condurranno al buco nella recinzione, e mi raccomando di non farvi scoprire fino a quando non sarà il momento, altrimenti cosa li ho spesi a fare tutti quei soldi se non posso godermi la faccia che farà Godwin? Avete domande?


    Avrei voluto domandare come si aspettasse che un piano tanto banale potesse funzionare, se Godwin aveva preso delle precauzioni allora il buco nella recinzione era una pessima idea poiché l'intero perimetro sarebbe stato sorvegliato. Visto che era stato invitato avremmo potuto farci passare per lui ed intervenire direttamente dall'intero, così si che le cose sarebbero state movimentate e per alcuni anche più divertenti. Se avessi provato a contraddire il suo piano non sapevo quali sarebbero potute essere le conseguenze, sicuramente non positive questo era certo.


    -Ha una mappa della zona che possa darci un'idea della zona della cerimonia? In questo modo potremmo elaborare qualcosa in caso di emergenza.

    Avrei voluto aggiungere molte altre cose a quella semplice frase ma ognuna di esse metteva in dubbio la posizione dell'uomo e l'intelligenza sua e dei suoi uomini. Dovetti stare zitto ed attendere l'evolversi degli eventi, vi era anche un'altra domanda che però non osai fare: qual'era il limite a cui ci saremmo potuto spingere con quel ""mascalzone"" del futuro marito della figlia?
    Se aveva già messo in atto delle contromisure per evitare sabotaggi era evidente che non scorresse buon sangue tra i due uomini ed il matrimonio era un pretesto per farsi la guerra. Se da una parte la malafede era ben riposta dall'altra temevo che il matrimonio oltre ad essere una questione di soldi era una mera questione di posizione, che era ben peggio.

    Scheda Zend Izuki
    -Parlato
    * Pensato *

    -Parlato Mashiro
    -Parlato Barrow

    Mi sono dovuto inventare quella roba sui mercanti per motivare la consegna ritardata della missiva. Se qualcosa non va fammi sapere che correggo
     
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    Aurum ha un esame in questi giorni, perciò siccome me lo ha detto ha quattro giorni in più per postare.
     
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    Matsuda Godwin
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    "Buongiorno Yamashita, mi fa piacere vederti anche oggi, cosa ti posso offrire?"

    "Buongiorno a lei, guardi mi dia il solito, sa che sono un tipo abitudinario"

    Pagai il pane, salutai l'uomo con un gesto del capo e mi diressi con calma verso casa. Era una calda giornata primaverile e quella mattina mi ero recato dal panettiere per comprare qualche filone. Sorrisi pensando a quanto fossero cambiate le mie abitudini, qualche settimana fa non avrei mai fatto una cosa del genere ma...come dire erano cambiate un bel po' di cose. Allenarmi con Sunako mi aveva permesso di capire l'importanza di una serie di cose che prima mettevo sempre da parte. Non mi ero infatti mai reso conto di quanto trovassi interessante la storia che avvolgeva il nostro villaggio, il solo pensare che lo stesso Hokage aveva creato le due tecniche più potenti che possedevo mi aveva fatto venire la voglia di saperne di più. Cominciai perciò a leggere, documentarmi, ogni cosa che scoprivo mi faceva venire altra sete di conoscenza e finita Konoha passai agli altri villaggi e così via fino a farmi una modesta conoscenza degli eventi e delle persone che avevano lasciato il segno nella storia. Il passo successivo fu il voler applicare quello che avevo appreso e così mi immersi nell'archeologia, cominciai via via a scoprire un lato di me che non avevo mai avuto modo di conoscere. Ma questo come poteva spiegare il perché avessi cominciato ad andare tutti i giorni dal fornaio? Con questa nuova passione per la storia cominciai a diventare un assiduo frequentatore della biblioteca e tra un libro che prendevo e uno che riconsegnavo mi fermavo a fare quattro chiacchiere con il proprietario. Era un uomo brillante e dalla mente giovane e fresca malgrado l'età. A volte mi capitava di passare anche solo per parlare con lui, rimanendo lì le ore a sentire i suoi aneddoti sulla vita passata. In quelle occasioni mi tornava sempre in mente mio padre, lui cercava sempre il contatto con le persone, ci parlava spesso anche di cose che non lo interessavano davvero ma lo faceva solo per instaurare un legame con quella persona finendo per diventarvi amico. L'avevo sempre guardato senza capire il perché di questo suo atteggiamento ma finalmente lo avevo compreso. Le persone sono una fonte di costanti informazioni se gli si dà modo di parlarne e se sei gentile con loro ti rivelano tante cose, alcune apparentemente inutili ma ogni tanto nascondono delle gemme. Parlare con il bibliotecario mi permise ad esempio di mettermi al corrente sulla tesissima situazione mondiale, cosa che avrei potuto solo sospettare ma di cui non avrei mai potuto avere la conferma. La lista potrebbe andare avanti per ore ma il punto centrale era che cominciai a parlare con le persone, ad uscire, a salutare tutti e ad essere gentile e garbato con tutti, non potevo mai sapere quando il conoscere una persona o sentire un pezzo di un discorso mi avrebbe potuto far comodo. Ecco spiegato il perché mi trovassi con un filone di pane scuro a camminare per le vie del villaggio:

    "Oggi non ci sono molte persone in giro, ho ancora un paio di libri da leggere...forse mi conviene andare direttamente a casa, in biblioteca ci passo domani"

    Dalle poche anime per strada ero quasi tento di pensare che in quel giorno ci fosse una festa di mi ero dimenticato. Decisi quindi di accelerare il passo, cosa che mi permise di arrivare a casa in pochi minuti. Aprii la porta e posai la busta con il pane sul tavolo nuovo, mi era dispiaciuto buttare quello vecchio, ma dopo quello che gli avevo fatto non avevo avuto scelta. Incominciai ad incamminarmi verso le scale per salire nella mia camera ma mi cadde l'occhio su di due buste poste a terra alla destra della porta d'ingresso:

    "Cavolo non le avevo viste, vediamo che c'è dentro...speriamo sia una missione"


    Su di entrambe le missive erano posti i sigilli del Kage, cosa che mi rassicurò solo in parte dato l'ultimo spiacevole incontro avuto con il dottor Brown. Tirai fuori un kunai dal mio borsello e con delicatezza aprii la prima busta bianca:

    CITAZIONE
    A tutti i valorosi shinobi che leggeranno,
    il mio nome è Matsuda, e faccio parte di una agiata famiglia di artigiani del Paese del Fuoco. Il giorno xx/xx è prevista un’umile cerimonia nuziale tra mio fratello e la sua fidanzata, in una delle nostre proprietà vicino alla costa. Purtroppo temo per la sicurezza dell’evento a causa di alcuni banditi che hanno minacciato il funzionario che dovrebbe effettuare il rito, intimandolo di non unire i due in matrimonio. Alcuni giorni dopo abbiamo anche ricevuto una serie di minacce cartacee, tutte con lo stesso scopo di non far celebrare l’unione tra i due. Ciò nonostante, avendo già invitato molte persone e investito molti soldi nella cerimonia, rimandare la cerimonia sarebbe un duro colpo per la nostra famiglia, perciò chiediamo l’intervento di alcuni valorosi shinobi per un servizio di protezione. Non ho intenzione di pagare molto, ma penso che quello che vi invierò possa bastare per non classificare questa missione con il rango più basso.
    Grazie di cuore a coloro che accetteranno, le coordinate del posto vi saranno fornite solo una volta accettato l’incarico.
    Matsuda Quan.

    Una richiesta decisamente strana. Era una missione in tutto e per tutto e da quello che potevo leggere era stata classificata come missione C:

    "Bene era ora, finalmente potrò impiegare le mie rinnovate abilità!"


    Ero davvero contento di poter partecipare ad una nuova missione, mi sembrava passata un'eternità dall'ultima ed ero ansioso di mettere a frutto tutto il mio allenamento:

    "Perfetto, ora non mi resta che prepararmi ed andare, prima vediamo cosa dice l'altra lettera però..."

    Aprii l'altra letta interessato a sapere che cosa contenesse:

    CITAZIONE
    Intraducibili shinobi,
    sono Barrow, il grandissimo Barrow. Sono un eccellente mercante del Paese del Fuoco che ha accumulato una cospicua ricchezza durante il corso della sua carriera, tanto da attirare l’attenzione di mascalzoni e truffatori di ogni razza esistente. Uno di questi ha preso di mira mia figlia, insidiandola e portandomela via al fine di sposarla e poter mettere così le mani su gran parte dei miei soldi. Con una serie di minacce mi hanno anche costretto ad essere presente alla stessa cerimonia, infangando il mio onore in un modo INACCETTABILE! Voglio dunque una squadra di shinobi capaci che riescano ad interrompere il matrimonio e aiutarmi a riportare indietro mia figlia. Sono disposto ad offrire un supplemento di denaro a coloro che porteranno a termine la missione! L’evento si svolgerà il giorno xx/xx, nelle seguenti coordinate *******.

    Finii di leggere e rimase per qualche secondo a guardare il foglio con aria perplessa:

    "Sono io o queste due missioni mi sembrano opposte?Naaa mi sembra davvero troppo strano, sarà solo una coincidenza...Anche se..il giorno del matrimonio è lo stesso..."

    Avevo davanti a me la scelta tra due missioni dello stesso livello e sembrava proprio che parlassero dello stesso evento, sicuramente non avrei potuto farle entrambe, dovevo decidermi:

    "Mmm, così a primo impatto simpatizzo più per il fratello dello sposo che per il padre iperprotettivo nei confronti della figlia...Anche perché escludendo le minacce da una parte e dall'altra abbiamo un padre che non vuole che la figlia si sposi e un fratello che vuole il matrimonio...Sì penso che spalleggierò il fratello"

    Non era una scelta semplice, soprattutto perché più le leggevo e più mi rendevo conto della connessione che vi era tra le due lettere e la cosa mi lasciava abbastanza basito: richiedere l'aiuto dei ninja per una cosa così frugale era quasi irrispettosa, ma una persona in difficoltà era pur sempre una persona in difficoltà e non mi sarei tirato indietro. Presi perciò la lettera del fratello e lasciai l'altra sul tavolo e misi il pane dentro una credenza in cucina:

    "Quando sarò tornato si sarà sicuramente indurito...vabbé dai sarà sicuramente ancora buono..."


    Controllai il mio equipaggiamento un paio di volte e poi mi diressi verso il palazzo del Kage al fine di ricevere le informazione necessarie a raggiungere il posto. Probabilmente erano le stesse che erano stare riportate sull'altra lettera, ma non volevo rischiare di sbagliarmi. La camminata durò pochi minuti, così come il tempo per ottenere dalla segretaria del Kage le coordinate che mi servivano.Arrivato lì però la ragazza mi sorprese, consegnandomi un'altra lettera proveniente sempre dal precedente mittente. Prima di andare la salutai con un radioso sorriso e con un cenno del capo facendola arrossire al momento di restituirmi il saluto. Uscendo dal grande edificio rosso cominciai ad aprire la busta per scoprire il suo contenuto:

    CITAZIONE
    Valorosi shinobi,
    colgo il momento per ringraziarvi per la vostra infinita disponibilità. Purtroppo per ragioni ovvie ho preferito non rendere troppo pubbliche alcune informazioni tra cui il luogo dell'evento, anche perché sospetto che chi ci sia dietro ai banditi abbia qualcosa di veramente losco in mente... insomma, meglio essere prudenti, no? Proprio per questo vorrei voi vi infiltraste alla festa in borghese, ovvero con degli abiti eleganti che vi fornirò e tenendo nascoste armi o accessori vari che siete soliti utilizzare, per favore. Questo è un giorno speciale per mio fratello, e la presenza di ninja, anche se amici, potrebbe non essere gradita ai più. Mi scuso nel caso non gradiate le mie richieste, ma faccio tutto per non rovinare la cerimonia e far andare tutto per il meglio! **** °N **** °S, vi incontrerò a queste coordinate alle ore 11:00. Esse vi porteranno nei pressi di una locanda dove vi fornirò gli abiti e gli inviti alla festa.
    Cordiali saluti,
    Matsuda

    Ora avevo un'orario e un posto. Facendomi una rapida stima ci avrei impiegato poche ore di viaggio, il che fu una piacevole scoperta:

    " Possiamo dare il via alla prima missione vicino casa! Ok dovrei davvero smetterla ad esaltarmi così per queste cose..."

    Risi dei miei stessi pensieri per qualche secondo, poi cominciai a concentrarmi sulla missione e mi diressi a passo svelto verso le porte del villaggio. Superando con attenzione i passanti buttai un occhio ai vari orologi appesi fuori dai negozi:

    "Cavolo sono stretto con i tempi, devo aumentare il passo"

    Superai in corsa i limiti del villaggio, salutando con cenno del capo le guardie poste alle mura di cinta e poi immersi nel lungo sentiero in mezzo alla foresta che mi separava dalla mia destinazione. Complessivamente il viaggio fu tranquillo: il paesaggio rimase sempre uguale, lasciando a farmi da sottofondo le verdi chiome degli alberi mosse dal vento. Percorsi sempre sentieri ben battuti e non incontrai nessun viandante né ninja lungo la via. Fui costretto a fare un paio di pause per non arrivare completamente distrutto ancora prima di cominciare la missione e sfruttai quel tempo per controllare ulteriormente il mio equipaggiamento: da quando vi avevo posto i sigilli di dislocazione ero divenuto molto più attento a cosa mi portavo in giro, cosa comprensibile visto che avere un kunai in più o uno in meno poteva fare la differenza tra la vita e la morte. Capii di starmi avvicinando alla meta quando cominciai a sentire il fresco venticello tipico dei villaggi costieri, quella freschissima brezza che permette a coloro che vi abitano di poter avere un clima gradevole in ogni momento dell'anno. Non molto tempo dopo infatti cominciai a vedere le prima casette fare capolino all'orizzonte:

    "Perfetto, ci siamo, spero di essere ancora in tempo"

    Le coordinate mi condussero ad una vecchia locanda che recava come insegna un grosso gallo:

    "Beh...diciamo che l'insegna può piacere...come no... In ogni caso non ho tempo di fare apprezzamenti sul locale"


    Ero già sul punto di entrare nel locale, quando mi accorsi che sulle scalette che conducevano all'entrata erano occupati da due ragazzi e da un signore vestito talmente elegante che sembrava uscito da un ballo in maschera. I ragazzi erano di spalle e non si accorsero subito della mia presenza, con ogni probabilità erano altri ninja accorsi per la missione, sperai in cuor mio di non aver perso nessuna informazione fondamentale:

    "Siete arrivati! Oh, sia lodato il cielo, andrà tutto per il meglio, che emozione!"

    L'uomo sprizzò di gioia nel vederci così numerosi, sembrava che avesse ricevuto la notizia più bella della sua vita. Il tutto durò qualche secondo, dopo i quali il biondo riuscì a riconquistare un po' di contegno per darci i dettagli della missione:

    "*coff coff* Bene, valorosi shinobi, io sono Matsuda Godwin, e sono colui che ha richiesto i vostri servigi! E' un piacere fare la vostra conoscenza, ma non abbiamo molto tempo per i convenevoli, dobbiamo fare in fretta a prepararci per l'operazione di difesa del matrimonio del mio amatissimo fratello! Allora, ho preso una camera in questa locanda e vi ho messo dentro un gran numero di vestiti tra cui potrete scegliere. Andate a cambiarvi, io vi aspetterò qui. Chiedete alla bancone della stanza numero 12!"

    "Dobbiamo...vestirci per l'occasione?"

    Rimasi lì per lì stupito dalle parole di Matsuda, ma mi resi subito conto che aveva senso: nessuno avrebbe voluto ad una festa così importante dei ninja armati fino ai denti. Certo non sarebbe stato facile nascondere le armi in pomposi vestiti ma avrei cercato di fare il possibile. Vidi i due ninja dirigersi subito verso l'interno della locanda, così decisi di sfruttare l'occasione per presentarmi:

    "Ciao ! Scusate se mi presento così bruscamente mo ho fatto un attimo di ritardo..."

    I due si girarono sentendo la mia voce e ciò mi permise di inquadrarli meglio, quello alla mia sinistra era un ragazzo...inquietante, mi ricordava molto Cloud come impressione, anche se i due non si assomigliavano per niente:altezza normale, capelli corti bianchi, occhi rossi, pelle bianchissima, sembrava quasi un fantasma. L'altro invece:

    "...Ehi Raul ciao! Mi fa piacere vederti in forma! A quanto pare faremo un missione insieme! Sono sicuro che faremo un ottima squadra! "

    Mi girai a quel punto verso l'altro:

    "Per te che non mi conosci invece mi chiamo Yamashita Kazuma, molto piacere! Siamo un bel team di ninja di Konoha, facciamogli vedere di cosa siamo capaci"

    Mi faceva davvero piacere far parte di una squadra composta da ninja dello stesso villaggio, in qualche modo mi confortava.Terminati i saluti e le presentazioni ci dirigemmo verso la stanza indicataci da Matsuda. Fu Renji, questo era il nome del ragazzo sconosciuto, a prendere le chiavi. Lui e Raul sembravano andare molto d'accordo, era evidente che quello non fosse il loro primo incontro e forse era meglio così. Arrivammo nella stanza 12 e trovammo gli armadi pieni zeppi di vestiti eleganti e all'apparenza costosi. Per me che ero abituato a vestire con magliette, felpe e pantaloni della tuta quelli mi sembravano abiti di un'altra epoca. Raul e Renji non ci misero molto a trovare qualcosa di loro gusto, buttandosi su rispettivamente un abito nero ed un abito blu. Per me purtroppo la scelta non fu così semplice: non avevo mai indossato abiti del genere, alcuni indumenti non avrei nemmeno saputo come indossarli. Mi era capitato di vedere papà vestito a festa ma con abiti molto meno suntuosi e comunque non aveva mai avuto tempo di spiegarmi il giusto modo di portarli. Passai diversi minuti con gli occhi sgranati senza avere idea di come gestire la situazione, fino a che gli occhi non mi caddero su di un completo grigio scuro: era forse uno degli abiti più semplici, era composto da una giacca grigia, una camicia bianca, un paio di pantaloni lunghi in tinta con la giacca, una cinta e scarpe nere con calzini coordinati; vi era anche un altro oggetto, mio padre l'aveva definita cravatta, ma non avevo mia capito come andasse indossata:

    "Fantastico...non ho nemmeno il tempo di fare dei tentativi, penso che farò senza..."

    MI ci vollero diversi tentativi per riuscire ad allacciare e ad abbottonare tutto, ma alla fine riuscii nella mia impresa. Feci qualche passo e mi guardai allo specchio, mi sentivo quasi costretto dagli abiti, non mi sentivo molto a mio agio ma immaginai fosse la poca abitudine:

    "Dai nel complesso non sono male, sembro quasi una persona rispettabile..."

    Feci qualche giro per la stanza cercando di abituarmi agli abiti, non una cosa facile, in particolare mi faceva uno strano effetto andare in giro in veste ufficiale senza portare il coprifronte. Dopo qualche secondo però mi sentii molto più sicuro di me nei movimenti:

    "Ok...ora manca la parte difficile..."

    Avevo un borsello pieno di armi da dover nascondere in non più di sei tasche, per di più non avrei potuto caricarle troppo o avrei dato nell'occhio. Mi misi a rifletterci su per qualche secondo, saggiando nel frattempo la profondità dei suddetti spazi:

    "Nelle due tasche interne della giacca dovrei riuscire a nascondere un kunai ciascuna...Il filo di sicuro non me lo posso portare mmm... Se riesco a mettere gli Uchiha Shuriken in quelle dei pantaloni dovrei stare apposto"

    Tentai di mettere in pratica questo pensiero, ma poi mi fermai ragionando sul fatto di star probabilmente esagerando:

    "Quattro armi? se devo usare la tecnica della dislocazione per quattro volte vuol dire che sono nei guai e in più mi è più facile dare nell'occhio...Limitiamoci a due"

    Riposi gli Shuriken nel borsello e provai a mettere i Kunai nelle due tasche intere della giacca, uno per lato. Finita questa pratica sarei stato pronto per andare ed iniziare la mia missione:

    "Perfetto ragazzi, scusate l'attesa ma è la prima volta che mi vesto...così...comunque ora sono pronto, quando volete possiamo andare"

    Anche gli altri ragazzi erano pronti. Tutto era apposto, una calma apparente prima dell'imminente tempesta. Stavo per scendere uscire dalla porta, quando sentii Raul dire una cosa a Renji che attirò la mia attenzione:

    "A quanto pare dovremo essere solo delle vedette silenziose salvo brutte sorprese... Per fortuna che tu hai un occhio speciale che in questa situazione potrà esserci molto utile... Fa del tuo meglio!"


    "Un occhio speciale?? Che sia anche lui un Uchiha?? Mah non ha senso fare congetture ora ne parlarne, vedremo se durante la missione farà sfoggio di questo sua capacità, ora devo pensare ad altro"

    Presi quindi l'informazione e la misi da parte, senza reagire in nessun modo particolare, non volevo deconcentrarmi all'inizio di una missione. Cominciai a scendere le scale seguendo gli altri da Matsuda:

    "Ok ragazzi, buona fortuna a tutti, si va in scena"



    Edited by Stompo - 25/4/2017, 00:21
     
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    Aurum purtroppo non se la sente di continuare per vari problemi, chiede scusa per avervi fatto attendere.
    E' considerato escluso dalla missione. Potete continuare.
     
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    Matsuda attese gli shinobi fuori dalla locanda, battendo per tutto il tempo nervosamente il piede destro a terra e continuando imperterrito a fissare l'orologio ogni minuto che passava. Quando i tre ragazzi di Konoha, vestiti di tutto punto per la cerimonia, lo raggiunsero, egli porse subito loro tre lettere imbustate di colore avana.

    Oh, state benissimo, tutti e tre! Tenete gli inviti alla festa, e affettiamoci!

    Detto ciò, si sarebbe dunque incamminato insieme ai tre lungo la strada principale del villaggio. Dopo una camminata di circa dieci minuti, già le case erano sparite, lasciando spazio alla verdissima campagna. Il biondo Matsuda svoltò a sinistra, imboccando una stradina sterrata fino ad arrivare dinanzi un cancello di colore bianco, che impediva l'ingresso ad una modesta magione del medesimo colore.

    ristorante_villa_bianca


    Davanti ad essa vi era un enorme spiazzo libero in ghiaia, dove si potevano intravedere una moltitudine di persone intorno a ben cinque tavoli da buffet, sui quali si potevano vagamente distinguere una grande varietà di piatti resi colorati dalle cibarie che contenevano. Davanti il cancello, due giganteschi uomini, vestiti di tutto punto con camicia bianca e giacchetta nera, avevano il compito di sorvegliare l'entrata, facendo passare soltanto chi avesse un regolare invito alla festa. Quando i quattro arrivarono dinanzi a loro, uno di loro, quello con i capelli neri, proferì parola.

    Favorite i biglietti, per favore. E vi chiederei anche di restare fermi così potremo perquisirvi senza problemi.

    A quel punto, prima che il secondo uomo dai capelli castani potesse scoprire cosa i tre ninja nascondevano sotto le vesti, intervenne Matsuda.

    Ma come vi permettete?! Questi sono degli ospiti speciali che ho accompagnato io stesso, non vi permetto di perquisirli!

    Matsuda-sama, in realtà questi sono ordini di...

    Sono ordini miei.


    Il bianco cancello si aprì, e un ragazzo dai lunghi capelli neri e gli occhi verdastri si avvicinò ai presenti, restando dietro i due uomini dell'ingresso. Era piuttosto basso, e dimostrava sì e no dodici anni, ma l'espressione seria la diceva lunga su quanto fosse effettivamente maturo. Vestito con un giubbotto simile a quello dei chunin, guardò fisso negli occhi ognuno degli shinobi di Konoha per qualche secondo, per poi rivolgersi a Matsuda.

    Mi dispiace, ma Godwin-sama ha insistito per perquisire a fondo chiunque, senza alcuna eccezione!

    Yota, dubito fortemente che mio fratello abbia detto una cosa del genere, anche perché aveva insistito per non prendere misure di sicurezza così drastiche.

    E infatti è così, si può sapere cosa ti prende, Eiji Yota?

    Il ragazzo che esclamò la frase, era tutto l'opposto del suo addetto alla sicurezza: alto, dai bellissimi capelli biondi tagliati a caschetto, e vestito con un'eleganza da far invidia anche al più facoltoso dei nobili. Quando si avvicinò, Yota si fece da parte rimanendo zitto, così come le due guardie.

    Scusate il comportamento del mio addetto alla sicurezza. Sono Gizel Godwin, e sono lieto di ospitarvi al mio matrimonio, nobili signori! Matsuda, mi raccomando di farli ambientare il prima possibile. Ci vediamo più tardi.

    Grazie fratello! Beh, andiamo.

    Senza ulteriori impedimenti, ecco che i tre ninja si poterono mescolare perfettamente allo stuolo di invitati, uomini e donne vestiti tutti in un modo molto elegante. In disparte vi era una piccola orchestra, che intonava instancabile un allegro motivetto. I tavoli da buffet, coperti da una tovaglia bianca, erano cinque in totale, e su ognuno di essi vi erano pietanze ricercate dei più disparati gusti. Antipasti, dessert, carne, ci si poteva trovare davvero di tutto. Verso la direzione della villa, un arco floreale, con una gran quantità di sedie davanti ad esso: il luogo dove si sarebbe tenuto il matrimonio.
    Ok, voi paladini della giustizia dovete ambientarvi alla festa senza dare nell'occhio. Potete mangiare, interagire tra di voi, aggiungere dei dettagli descrittivi al luogo, o fare qualsiasi altra cosa che vi pare. L'importante è che non vi fate scoprire per quello che siete veramente :soso:

    -------------------------------------------------------------------------------------


    Barrow si grattò il mento con un sorriso malizioso in volto. Non aveva paura di un ipotetico insuccesso del sabotaggio del matrimonio, bensì sembrava voler semplicemente assistere a qualcosa di cinematografico, che quei due ragazzi sarebbero riusciti senza problemi a portar in scena. Alla domanda di Zend, egli rispose senza modificare minimamente espressione.

    Non è necessario, i miei uomini hanno già pensato a tutto e preparato il campo a dovere. Quando sarà il momento, uscirete direttamente dal cancello principale, come dei veri fuoriclasse, ohoh! Adesso seguite i miei uomini, io vi aspetterò con ansia alla festa!

    Non avendo il desiderio di udire altre domande, Barrow se ne andò da solo, imboccando la strada principale del villaggio e sparendo alla vista dopo poco tempo. I due ragazzi rimasero soli con i due bravi, che li condussero senza perdere altro tempo su una via secondaria che li condusse dentro una faggeta. Lì, dopo una breve camminata, ecco che si trovarono dinanzi ad una recinzione bianca, all'altro lato della quale vi erano circa tre file di arbusti che non permettevano di vedere cosa ci fosse nell'altro lato. Si riusciva soltanto ad udire una musica, probabilmente opera di un'orchestrola ingaggiata appositamente per allietare il rinfresco. Accuratamente nascosto da un cespuglio che sembrava essere stato piantato allo scopo, un buco scavato nel terreno permetteva l'ingresso passando al di sotto della recinzione. Non era abbastanza grande per i due uomini, così come non lo era per Aurum, così uno dei bravi, quello con una bandana in testa, si rivolse a Zend.

    Sei l'unico che può passarci, perciò entra e resta nascosto tra gli alberi. Appena il sole si sarà oscurato dovrai entrare in azione e fare un macello! Noi irromperemo successivamente e ti daremo una mano, tutto chiaro?

    Se Zend avesse deciso di seguire gli ordini, non avrebbe avuto alcuna difficoltà a passare sotto la recinzione strisciando, ritrovandosi così in mezzo agli arbusti. Vi era uno spazio non indifferente tra quegli alberi, così che i movimenti non risultarono essere troppo ostacolati, anzi il ninja di Suna sarebbe persino riuscito ad arrivare fino alla terza fila di arbusti, così da poter godere della vista sullo spiazzo di ghiaia dove vi erano sia gli ospiti che i ninja in borghese assunti da Matsuda. Sarebbe dunque dovuto semplicemente rimanere lì, ad osservare quella scena senza farsi vedere in alcun modo e aspettando dunque che il cielo limpidissimo, e senza nessuna traccia di alcuna nuvola, si oscurasse in qualche modo.
    Zend tu semplicemente rimani nascosto nella vegetazione, entrerai in azione il prossimo post, appena vedrai il segnale. Per la descrizione del luogo puoi rifarti alla parte finale del post che ho fatto per i tuoi avversari, ovviamente potendo anche metterci dentro qualcosa di tuo.
     
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  14. Incursio92
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    "Ciao ! Scusate se mi presento così bruscamente mo ho fatto un attimo di ritardo...
    ...Ehi Raul ciao! Mi fa piacere vederti in forma! A quanto pare faremo un missione insieme! Sono sicuro che faremo un ottima squadra!
    Per te che non mi conosci invece mi chiamo Yamashita Kazuma, molto piacere! Siamo un bel team di ninja di Konoha, facciamogli vedere di cosa siamo capaci"


    Un altro ragazzo si era aggiunto alla squadra, dal coprifronte potei vedere che anche lui apparteneva al villaggio di Konoha...

    Piacere di conoscerti, mi chiamo Renji Hyuga!

    Dopo aver fatto le presentazioni seguimmo le direttive di Matsuda e salimmo in camera a cambiarci d' abito per il matrimonio; una volta pronti scendemmo all' entrata dove Matsuda ci stava ancora aspettando per scortarci al luogo del matrimonio.
    Camminammo per diversi minuti all' interno del villaggio, sino ad uscirne completamente immergendoci nella verde campagna.
    Dinanzi a noi si presentò una maestosa villa di campagna, circondata da mur solide ed un cancello bianco, come unica entrata e uscita, sorvegliata da tre uomini della sicurezza.

    Favorite i biglietti, per favore. E vi chiederei anche di restare fermi così potremo perquisirvi senza problemi.

    Mostrai immediatamente il biglietto, ma prima che uno degli addetti mi mettesse un dito addosso per perquisirmi intervenne Marsuda:

    Ma come vi permettete?! Questi sono degli ospiti speciali che ho accompagnato io stesso, non vi permetto di perquisirli!

    A questo punto avvenne un battibecco riguardo chi fosse stato a dare l' ordine di perquisire gli ospiti dopo qualche secondo il cancello si aprì e comparve un uomo dal lunghi capelli neri, dal modo in cui si atteggiava mi dava la sensazione di essere il capo della sicurezza...

    Sono ordini miei.
    Mi dispiace, ma Godwin-sama ha insistito per perquisire a fondo chiunque, senza alcuna eccezione!


    Yota, dubito fortemente che mio fratello abbia detto una cosa del genere, anche perché aveva insistito per non prendere misure di sicurezza così drastiche.

    E così fece la sua comparsa anche il protagonista di quel giorno, lo sposo:

    E infatti è così, si può sapere cosa ti prende, Eiji Yota?
    Scusate il comportamento del mio addetto alla sicurezza. Sono Gizel Godwin, e sono lieto di ospitarvi al mio matrimonio, nobili signori! Matsuda, mi raccomando di farli ambientare il prima possibile. Ci vediamo più tardi.


    " Mmmm... come mai questa insistenza dell' uomo della sicurezza?! Ma poi contro gli ordini che gli erano stati impartiti, sarà meglio non perderlo d' occhio, non mi convince questa cosa! "

    Dopo aver ringraziato lo sposo della cordialità dimostrata ci avviammo verso lo spiazzo dove c'erano anche gli altri invitati, mentre camminavamo bisbigliai alle orecchie dei miei compagni alcune direttive che mi erano venute in mente date alcune mie conoscenze storiche...

    Ragazzi,conosco alcune nozioni di tattiche di guerra storiche, uno dei metodi classici di sabotaggio è avere complici tra le fila nemiche, quindi proporrei di dividerci:
    Yama tu sembri essere a tuo agio tra questa gente, tu infiltrati tra gli invitati e tieni d' occhio la situazione mettendoti in condizione di poter sempre proteggere gli sposi; Raul tu indaga spiando gli addetti alla sicurezza, se c'è un infiltrato sarà tra loro, ed inizia proprio da quel Eiji Yota, non mi convince molto!
    Io invece mi vad ad appartare un attimo per attivare il mio Byakugan e dare un occhiata in giro, ci rivediamo nello spiazzo.


    A quel punto mi avvicinai a Matsuda e gli dissi:

    Le chiedo scusa signor Matsuda, avrei bisogno di andare alla toilette, potrebbe indicarmela?

    Una volta dentro al bagno mi ci sarei chiuso dentro ed avrei compiuto i dovuti sigilli per attivare il mio...

    " Byakugan! "

    Grazie ai miei occhi avrei controllato tutto ciò che avevo attorno per individuare cose strane o chakra che appartenevano a persone che si nascondevano o erano indesiderate.

    R: 150
    S: 100-5= 95
    A&J:
    - Attivo Byakugan!
     
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    Colui che è e si spera sarà

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    Scendemmo le scale tutti un po' impacciati, non era facile come sembra muoversi con quel tipo di vestiti. Una cosa andava detta però mi piacevano, certo non erano comodi come una tuta o un paio di pantaloni normali ma mi piaceva davvero come mi stava la giacca. Al piano terra trovammo ad aspettarci Matsuda che sembrò contento del nostro "travestimento":

    "Oh, state benissimo, tutti e tre! Tenete gli inviti alla festa, e affettiamoci!"

    Ci porse delle busta sul marroncino chiaro, sicuramente gli inviti di cui ci aveva parlato. Ero quasi sul punto di aprirlo e vedere il contenuto ma non ne ebbi il tempo: il fratello dello sposo infatti si avviò a tutta velocità verso il luogo dove si sarebbe svolta la cerimonia:

    "Pazienza...soddisferò la mia curiosità più tardi"

    Matsuda ci guidò in aperta campagna lungo un percorso immerso nel verde, era davvero suggestivo vedere gli ampi campi perdersi a vista d'occhio, con la fresca brezza marina che li pettinava seguendo il proprio capriccio. Quando ero piccolo i miei genitori erano soliti affittare una casa in un posto come questo e passarvi i periodi di licenza di papà, a volte trascorrevo anche intere settimane a correre a piedi nudi sull'erba, a rincorrere i fiori portati via dal vento...

    "Ok basta ricordi Yamashita concentrati, a missione finita avrai tutto il tempo di pensare ai bei vecchi tempi"

    La camminata durò una decina di minuti, al termine dei quali ci trovammo di fronte ad un suggestiva villa di color bianco, sembrava costruita su due piani e presentava uno spazioso giardino sul quale gli inviati ridevano, bevevano e assaggiavano pietanze da lunghi tavolo pieni di cibo. Stavo già cercando di immaginarmi come sarebbe stato camminare senza dare nell'occhio tra le persone quando venimmo fermati al cancello di ingresso:

    Favorite i biglietti, per favore. E vi chiederei anche di restare fermi così potremo perquisirvi senza problemi.

    Fu un omone dai capelli neri a palare:

    "Fantastico...non siamo ancora nemmeno arrivati e già ci scoprono, se ci controllano i vestiti ci scopriranno subito...ora cosa facciamo?"

    Cercai di rimanere calmo, sebbene l'ansia cominciava via via ad aumentare. La mia mente aveva già cominciato a pensare ad un piano eventuale di fuga, in caso le cose si fossero messe male ma fortunatamente non fu necessario:

    "Ma come vi permettete?! Questi sono degli ospiti speciali che ho accompagnato io stesso, non vi permetto di perquisirli!"

    Matsuda, forse avendo capito la situazione, decise di forzare la mano. Incrociai mentalmente le dita e sperai nel suo successo:

    "Matsuda-sama, in realtà questi sono ordini di..."

    "Sono ordini miei."

    L'ultimo a parlare fu un ragazzetto con i capelli scuri e gli occhi verdi, aveva aperto il cancello d'ingresso e si era messo dietro gli altri uomini:

    "Ma chi diavolo è questo tizio?"

    Era piuttosto basso e dimostrava si e no dodici anni, sarebbe sembrato a prima vista uno appena uscito dall'accademia, ma ad uno sguardo più attento si poteva notare il suo giubbotto molto simile a quello che avevo visto portare ai Chunin di Konoha e il suo sguardo...quelli erano gli occhi di chi ha calcato diversi campi di battaglia. Sembrò squadrarci per qualche secondo, prima di rispondere al nostro accompagnatore:

    "Mi dispiace, ma Godwin-sama ha insistito per perquisire a fondo chiunque, senza alcuna eccezione!"

    Da come parlava sembrava essere il capo della sicurezza e la cosa non mi piaceva per niente. Lui non era un sempliciotto come glielo si leggeva in faccia:

    "Yota, dubito fortemente che mio fratello abbia detto una cosa del genere, anche perché aveva insistito per non prendere misure di sicurezza così drastiche."

    "E infatti è così, si può sapere cosa ti prende, Eiji Yota?"

    Una terza voce ruppe la spinosa tensione che si era andata a creare. Spostai lo sguardo sul nuovo arrivato e rimasi di stucco ad osservare la sua eleganza, portava un vestito che faceva sembrare quello di Matsuda uno straccio da quattro soldi. Spostò il suo sguardo prima su Yota e poi su di noi:

    "Scusate il comportamento del mio addetto alla sicurezza. Sono Gizel Godwin, e sono lieto di ospitarvi al mio matrimonio, nobili signori! Matsuda, mi raccomando di farli ambientare il prima possibile. Ci vediamo più tardi."

    "Lo sposo eh? Avrei dovuto immaginarlo, guardandolo bene noto una somiglianza con Matsuda, capelli biondissimi come il fratello, tagliati però a caschetto. Forse il suo intervento sarà la nostra fortuna..."

    "Grazie fratello! Beh, andiamo."

    Nessuna delle guardie ebbe da obiettare, in fondo non vi era nessuna prova ne sospetto che gli desse l'autorità di contraddire lo sposo. Mi venne subito da pensare alla situazione, di fatto quel Yota aveva cercato di agire contraddicendo gli ordini di colui che lo aveva ingaggiato, che fosse solo un presentimento di una persona scrupolosa o forse che era qualcos'altro sotto? Non avevo modo di saperlo, sicuramente non avrei mai abbassato la guardia. Mentre eravamo intenti a dirigerci nel cuore della festa vidi Renji avvicinarsi e cominciare a dire delle cose a bassa voce, cercai di rallentare il passo in modo da sentirlo meglio ma continuando sempre a camminare in avanti per non dare nell'occhio:

    "Ragazzi,conosco alcune nozioni di tattiche di guerra storiche, uno dei metodi classici di sabotaggio è avere complici tra le fila nemiche, quindi proporrei di dividerci:
    Yama tu sembri essere a tuo agio tra questa gente, tu infiltrati tra gli invitati e tieni d' occhio la situazione mettendoti in condizione di poter sempre proteggere gli sposi; Raul tu indaga spiando gli addetti alla sicurezza, se c'è un infiltrato sarà tra loro, ed inizia proprio da quel Eiji Yota, non mi convince molto!
    Io invece mi vado ad appartare un attimo per attivare il mio Byakugan e dare un occhiata in giro, ci rivediamo nello spiazzo."


    A quanto pare non ero l'unico ad aver dubitato di quel ragazzetto. Dividersi sembrava il modo migliore per gestire un'area vasta come quella, ma c'era una cosa che non mi era chiara: cos'era questo Byakugan di cui parlava? Da come ne parlava sembrava una tecnica che gli permetteva di acuire la sua percezione, in ogni caso sembrava sicuro di sé e non era il momento di perdersi in spiegazioni. Gli risposi a bassa voce, cercando sempre di guardare dritto davanti a me:

    "L'idea di dividerci mi piace, è sicuramente la strategia migliore, solo occhio Raul con quello Yota, non so se te ne sei accorto ma da come si comporta sembra molto sospettoso nei nostri confronti, cerca di non dargli modo di esserlo ancora di più. Cercherò di mischiarmi tra gli invitati, voi dopo riunitevi nel prato, io invece rimarrò vicino agli sposi, in questo modo darò meno nell'occhio e potremmo far pensare ad eventuali talpe che siete solo voi due gli "imbucati"

    Gli altri sembrarono d'accordo con la mia idea, perciò senza aggiungere altro ci dividemmo per cominciare il nostro lavoro di protezione. L'interno della casa lasciava davvero senza parole, infatti oltre ad una piccola orchestretta che allietava gli invitati con delle soavi canzoni, tutto l'arredamento rifletteva la gioia e la felicità che quel matrimonio voleva rappresentare: boquet dai colori vivaci decoravano ogni stanza, così come delle fresce candele profumate che disperdevano nell'aria un piacevole aroma di vaniglia, tutto era colorato e gioioso, persino i dipinti appesi alle pareti sembravano essere intrisi di tutti quei sentimenti positivi apparendo vivi come non mai. Rimasi quasi stordito da come appariva quel posto, senza dubbio affascinante ma forse un po' troppo per il mio personale gusto. Cercai di non farmi distrarre troppo da quello che mi circondava e spostai lo sguardo sulle persone che si muovevano intorno a me: ricche commercianti, giovani rampolli nobiliari, tutti sembravano sentirsi migliori in qualche modo degli altri, ostentando questa cosa attraverso vestiti sgargianti ed esagerati, per loro la vera grandezza sembrava essere quella del portafoglio. Camminavo cercando di non intruppare nessuno, rispondevo con un sorriso a chiunque incontrassi lungo il mio cammino cercando di dirigermi al centro dell'evento e soprattutto cercando di raggiungere gli sposi. La moglie non era ancora arrivata, solo lo sposo si spostava da una parte all'altra della villa per salutare persone, stringere mani, conversare con parenti e amici, sembrava davvero felice di quell'evento, come se lo stesse aspettando da tutta una vita. Per non dare troppo nell'occhio, mentre osservavo gli spostamenti del festeggiato mi fermavo occasionalmente davanti ai buffet con un piatto in mano, prendevo due o tre pietanze e poi mi allontanavo senza mangiarle e dopo un po', facendo attenzione a non essere osservato, posavo il piatto pieno su di un altro tavolo, oppure mi facevo riempire un bicchiere di vino, me lo portavo alla bocca e facevo finta di bere, appoggiando le labbra al vetro prima di tornare in mezzo agli invitati ed ascoltare distratto le loro conversazioni:

    "Hai visto che stupenda festa caro? Mica come il matrimonio dei Mashimuda..."

    "Hai perfettamente ragione cara...anche se i loro antipasti erano di gran lunga più buoni di queste porcherie..."

    Dopo un po' mi resi conto che le loro conversazioni, indipendentemente dalle persone, andavano sempre a toccare gli stessi punti, principalmente i loro recenti affari, vecchie celebrazioni pubbliche o futuri impieghi di lavoro:

    " Nessuno menziona minimamente il recente attacco a Konoha ne la tensione che si percepisce in tutti i villaggi, come se loro per qualche ragione ne fossero fuori, sono davvero senza parole..."

    Più tempo passavo tra di loro e meno sopportavo gli invitati, come potevano fregarsene completamente di quello che accadeva fuori ? Davvero pensavano di essere talmente il centro del mondo da non doversi preoccupare del pericolo che aleggiava sul villaggio della foglia? Fortunatamente non era per loro che ero lì, ma bensì per tenere sotto d'occhio lo sposo, cosa che tentavo di fare cercando di non farmi notare.
     
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