L'oro di Suna

Per Pallid

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    Attacco Takeshii:
    - Tecnica del Corpo Sfarfallante + Impatto ascendente + Sforzo Extra Max: 40+45+20+4+10+6= 125 Riesce per Superiorità Combattiva
    - Tecnica del Corpo Sfarfallante + Impatto ascendente Riesce Incontrastata
    - Tecnica del Corpo Sfarfallante + Lancio di 2 Shuriken simultanei Riesce Incontrastata
    - Lancio di 2 Shuriken simultanei Fallisce per decisione arbitrale
    - Tecnica della moltiplicazione Fallisce per decisione arbitrale

    Attacco Naori:
    -Palmo Acquatico: Riesce Incontrastata
    -Tecnica della Moltiplicazione Oboro: Riesce Incontrastata [ Naori Numero 13]
    -Arte acquatica : armamento acquatico: Riesce Incontrastata

    Difesa Kenta:
    -Dispersione dei Mille Corvi: 60+35+10+5= 110 Fallisce per inferiorità combattiva
    -Gabbia di Sabbia: 60+35+12+6+4= 117 Fallisce per inferiorità combattiva
    -Sfere del Vuoto Fallisce per Decisione Arbitrale.

    Danni:
    - Kenta: [6+10+20+15]+[6+10+20+1]+[10+13+15]+[10+15+2]+[17+5+17]= 192 [KO]
    - Takeshi: //
    - Naori: //



    Resoconto: Qualcosa è cambiato, finalmente i due hanno deciso di darsi da fare è sono partiti alla ribalta! Il giovane Tai parte alla carica così veloce da non permettere nessun tipo di difesa al povero Kenta. Sbalzato di qua e di là viene praticamente colpito da qualsiasi cosa i due gli spediscono contro. E niente, sanguinante e svenuto è meglio che qualcuno gli porti aiuto perchè altrimenti ci lascia le penne!

    Situazione finale:
    - Kenta KO [OBBLIGO INFERMERIA PER 2 FERITE PROFONDE ALLA SPALLA DESTRA



    Commenti:
    @Kenta: Allora le prime due sono inferiori di riuscita e bona, per la sfera è palesemente metagame. Le Oboro possono muoversi quindi non puoi riconoscere la Naori tra le originali ergo capire da dove viene l'attacco. Non va Per la dispersione va in riuscita perchè la usi come strumento di confusione durante l'attacco imminente, non posso lasciartela andare così. Tra l'altro ricorda che i corvi vanno sempre direzionati con i movimenti delle mani e in ogni caso il malus lo avresti avuto anche tu visto che non avresti visto Taneki.

    @Naori: Niente da dire

    @Taneki: Solo che i due Shuriken che avevi lanciato stavano tipo a 12 metri da te (?) come puoi rilanciarli? Ricorda di ruolare il recupero di tutte le armi lanciate altrimenti vanno scalate!


    Per Exp fate i post finali e poi si vede :rosa:

    Per info/commenti/critiche disponibile per MP o nella sezione domande.
     
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    Uff...
    Aprii gli occhi improvvisamente, come destato da un sogno.Ma sì, era stato tutto un sogno probabilmente.
    La ragazza, la ragazza che mi aveva sfidato, il tizio che era intervenuto, tutto un sogno.
    Eppure sembrava così reale.
    Non appena riuscii a distinguere i colori intorno, una luce mi accecò e tutto divenne nuovamente buio. I miei occhi, per qualche istante, erano incapaci di vedere, come se una luce fin troppo forte li avesse accecati.

    Che abbia dimenticato la luce della stanza accesa?

    Domandai fra me e me.
    Tentai di rigirarmi sul letto, ma non vi riuscii. Qualcosa mi bloccava.
    Non ero su un letto. Non ero sdraiato su di un posto comodo. Ero disteso, con le gambe che toccavano quasi terra.
    Nel frattempo i miei occhi stavano riprendendo a vedere, ma non persi tempo. Mi concentrai sull'ambiente circostante affidandomi all'udito.
    Sentivo un rumore di passi leggeri, spesso difficoltosi. Erano passi di chi, come usavo fare spesso anch'io, correva in fretta sulla sabbia. Non potevano essere nulla di diverso.
    Qualcuno, o qualcosa, mi stava trasportando.
    Con decisione, tentai di sollevare il capo, ma qualcosa me lo impedii. Mi accorsi che, stranamente, la mia spalla era molto calda: più del normale. Volsi il mio sguardo a destra, verso la zona accaldata, finché i miei occhi, finalmente tornati a vedere del tutto, inorridirono.
    Un taglio piccolo ma piuttosto profondo sanguinava a vista d'occhio. Chi aveva osato? Chi diavolo avrebbe potuto ridurmi in quello stato? E poi, di colpo, la risposta giunse da sola.
    Una goccia di sudore cadde sulla mia fronte, proveniente dall'alto. Non era un sogno. Avevo realmente affrontato quei due ragazzi e, probabilmente, quelle si erano rivelate le conseguenze.

    Però... Non male, ma figli di puttana non mi accopperete con così tanta facilità!

    Piccoli pezzenti, mi avevano ridotto piuttosto male. Eppure ricordavo di essere in netto vantaggio. Ma sì, probabilmente qualcosa doveva essere andato storto.
    Il giovane intanto mi trasportava in fretta, con espressione quantomai preoccupata. Grondava di sudore, infondo non ero molto leggero e procedeva a velocità notevole.
    Sentii la rabbia, il disprezzo, crescere dentro di me. Dipendere da qualcuno, io? Non volevo essere aiutato, soprattutto da due codardi incapaci di affrontarmi da soli!
    Non volevo essere aiutato, anche se ne avevo bisogno. Non per orgoglio, non per futili sentimenti di auto-affermazione o di rispetto. Semplicemente non volevo l'aiuto di due aggressori. Scelsi,perciò, di non rimanermene in silenzio. Dovevo approfittare di quel momento.

    Piccolo Kiriano, hai paura di ricevere una bella punizione eh?

    Domandai con tono malevolo, notando con rammarico di averlo fatto con un filo di voce. Mi accorsi, poi, che anche la shinobi l'aveva seguito, udendo un altro paio di passi leggeri seguirci con rapdità. Ah, dunque c'era anche lei? Bene, perfetto, non potevo chiedere di meglio. Non mi avrebbero di certo abbandonato in mezzo alle dune, quindi sfruttai il momento per addossargli un grosso senso di colpa sul groppone.
    Dovevano sentirsi due vermi, due inetti, due incapaci. E come tutti gli inetti, come tutti gli incapaci, dovevano sentirsi sali. E' o non è un inetto chi, pur di sopravvivere si affida alla forza di altri inetti per non venire trascinato via dalla corrente? Due molluschi, ecco cos'erano.
    Collera, rabbia, invidia, crescevano a vista d'occhio mentre la confusione aumentava. Sicuramente in altre circostanze sarei stato più compassato ed attento con le parole, ma non era quello il caso...

    Voi... Piccoli codardi siete in debito con me. In debito per avermi aggredito. Perché sì, è quel che è realmente accaduto.

    Coff.. Coff..


    Tossii, sputacchiando una leggerissima quantità di sangue. Non ero morente, ma di certo parlare non poteva farmi bene.

    V-Voglio sfidarvi di nuovo. Ma questa volta, uno per volta, codardi. Appena mi sarò ripreso del tutto vi verrò a cercare per rendervi il favore...

    COFF, COFF, COFF....


    Di nuovo, ma quella seconda volta fu priva di sangue ma molto più forte della precedente.

    Da soli, in un uno contro uno, sapete entrambi come sarebbe finita...
    Datemi i vostri indirizzi, scriveteli da qualche parte, vi-vi comunicherò quando e dove il debito verrà riscosso. Kenta della Sabbia, ricordatevi q-q-questo nome.


    Sussurrai, accorgendomi di non aver più saliva in bocca. Tutto poi, sfumò, mentre le palpebre si fecero più pesanti.
    Il senso di impotenza era troppo, per riuscirlo a contenere. Non volevo, a mia volta, essere in debito con loro. Volevo restituire il favore ad entrambi. Affrontarli, sconfiggerli, soccorrerli e chiudere i conti una volta per tutte. Il debito, in realtà, era il mio per essere stato soccorso da quei due incapaci.
    Considerai, però, quanto la forza di un numero influisse sulle situazioni. Quanto, a conti fatti, la superiorità numerica sia importante in certi contesti. Ma persino il pensiero, poi, venne meno. Il buio giunse, senza bussare, riprendendosi quei pochi minuti di libertà concessomi.
    Il mio tempo, per quella mattinata, era giunto alla sua conclusione.


    Sì, il mio pg non è molto amichevole, ma le solite menate sul rispetto mi suonano scontate. Meglio un po' di sana rabbia, gelosia e spirito di vendetta no??
     
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    La sera vado a letto con due bicchieri sul comodino. Uno pieno d'acqua e uno vuoto, nel caso abbia sete oppure no.

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    Ancora una volta, l'adrenalina e l'istinto di battaglia avevano preso il sopravvento sul mio corpo e sul mio spirito, spingendo il fisico oltre il limite e la consapevolezza al di fuori della ragione per poter abbattere l'avversario. I miei colpi furono potenti e abbastanza micidiali per Kenta, tanto veloci da non permettergli alcuna difesa. L'avversario fu prima sbalzato in aria, poi colpito alla schiena e infine ferito dalle piccole ma letali lame dei miei uchiha shuriken. Come se non bastasse anche Naori si diede all'attacco, moltiplicandosi prima in una miriade di copie e poi colpendo ulteriormente Kenta con due piccoli shuriken acquatici. Il nemico cadde dunque per terra inerme, senza proferire alcuna parola.
    Avevo già visto quella scena, proprio contro Yohnai Kyutatetsu. Infatti nella mente mi tornò subito il ricordo di quell'allenamento, della mia esuberanza nell'aver esagerato contro quel povero ragazzo che cercava solo di divertirsi. Non avevo dimenticato quell'evento, il mio volto assunse un ghigno di malinconia. Ma quella volta era diverso, quel Suniano era diverso, la situazione era diversa. Non mi pentii della mia scelta in quell'occasione, odiavo i prepotenti e coloro che facevano uso della propria forza per prendersi gioco dei più deboli. Era stato arrogante nei miei confronti e in quelli della ragazza di konoha, ci aveva sottovalutato credendo di essere il re del deserto, un errore che gli era costato caro.


    - Tutto bene Naori? -

    Mi rivolsi alla kunoichi con un leggero affanno, evidentemente creato dallo sforzo precedente e dalla stanchezza accumulata. Poi cercai con la vista le armi usate per raccoglierle e conservarle, prima che la sabbia le coprisse del tutto. Non mi era mai capitato di sfoderare tutti e sei shuriken in un combattimento vero e proprio, si, un combattimento, perché quello non si poteva di certo chiamare allenamento amichevole. Mentre riunivo le piccole stelle metalliche dalla sabbia ne controllavo anche lo stato, assicurandomi della loro integrità. Per ultimi presi quelli dal corpo del nemico, estraendoli dalle sue carni. Le due ferite cominciarono a sanguinare moderatamente, mi accorsi di non poter lasciare quel tipo in mezzo al deserto in quello stato.

    - Il sangue non si ferma, dobbiamo portarlo subito all'ospedale. -

    Era un tipo abbastanza alto e pesante, avrei dovuto faticare parecchio per portarlo al villaggio. Per fortuna le porte non si trovavano lontane e caricandolo sul mio corpo cominciai a dirigermi verso il villaggio accompagnato da Naori.
    Camminavo a passo svelto, non riuscivo a correre ma facevo quello che potevo pur di sbrigarmi. Camminare sotto il cocente e caldo sole del deserto trascinando una persona era più che stancante. E proprio mentre mi accertavo della presa sul corpo inerme, dopo diversi minuti di viaggio, riuscii a sentire il ragazzo svenuto borbottare qualcosa. Sembrava in uno stato di veglia tra il sonno e la realtà.


    - COFF, COFF, COFF....

    Da soli, in un uno contro uno, sapete entrambi come sarebbe finita...
    Datemi i vostri indirizzi, scriveteli da qualche parte, vi-vi comunicherò quando e dove il debito verrà riscosso. Kenta della Sabbia, ricordatevi q-q-questo nome. -


    Non risposi alle provocazioni e allo sfogo dell'avversario ormai sconfitto, ma mi limitai a stare in silenzio aspettando che il sonno prendesse nuovamente il sopravvento su di lui per rivolgermi a Naori.


    - A quanto pare non ha capito la lezione. È abbastanza testardo. -

    Trascorsa una buona mezzora arrivammo finalmente alle porte del tanto atteso villaggio ove le guardie si occuparono del giovane, portandolo velocemente in infermeria. Ci avevano osservato per tutto l'incontro dalle torri e a quanto mi disse una di loro, il mio superiore li aveva già avvertiti del nostro scontro. Quest'ultimo uscì dal villaggio proprio qualche secondo dopo, intimandomi di fare retro front per tornare a Kiri. Non ebbi neanche il tempo di riposare, non avevo scelta. Salutai Naori e mi incamminai verso i confini del paese del vento, prendendo la via del ritorno.

    - Hei boy, l'hai conciato proprio per le feste quello lì. -

    - Avrà la sua rivincita, prima o poi. -
    Ognuno ha il suo carattere, non c'è problema
     
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  4. Pallid_Emperor
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    Kenta
    Takeshi
    Naori
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    I colpi di Takeshi furono rapidi e micidiali e insieme ai colpi provocati dai shuriken acquatici di Naori, Kenta cadde per terra senza sensi.

    Abbiamo vinto...

    La ragazza si mise in ginocchia, era esausta nonostante la vittoria. Era la prima volta che vinceva in un allenamento, si ricordò l'allenamento contro Mokou, le fiamme che uscirono dalla sua bocca e che bruciavano il suo corpo.

    Tutto bene Naori?

    La ragazza si alzò e sorrise.

    è stato un allenamento incredibile, certo che era un tipo arrogante...

    Allungò la mano verso Takeshi per stringerli la mano.

    Grazie per avermi aiutato. Siamo una bella squadra noi due, mi piacerebbe essere in squadra con te di nuovo.

    Dopo la stretta di mano il ragazzo di Kiri si avvicinò a Kenta.

    Il sangue non si ferma, dobbiamo portarlo subito all'ospedale.

    La ragazza si avvicinò.

    Non conosco ancora nessun jutsu medico ma forse posso aiutarlo un po' con il mio justu acquatico per risanarli le ferite e tenerlo idratato.

    La ragazza richiamò il chakra, lo modellò e lo fece scorrere lungo le braccia per poi farla fuoriuscire dalle mani in un getto gentile d'acqua.

    Ho fatto tutto il possibile, adesso dobbiamo portarlo in Ospedale.

    Takeshi lo alzò e insieme lo portarono verso Suna.

    COFF, COFF, COFF....

    Da soli, in un uno contro uno, sapete entrambi come sarebbe finita...
    Datemi i vostri indirizzi, scriveteli da qualche parte, vi-vi comunicherò quando e dove il debito verrà riscosso. Kenta della Sabbia, ricordatevi q-q-questo nome.


    A quanto pare non ha capito la lezione. È abbastanza testardo.

    Se sei fortunato ci vedremo in Ospedale Kenta.

    Dopo aver portato il ragazzo in Ospedale la Senju ritornò al suo appartamento in quel villaggio Affascinante quanto era crudele e temibile. Si sdraiò sul suo letto e ben presto si addormentò.

    Azioni:
    CITAZIONE
    Palmo Acquatico

    Resistenza: 290
    Stamina: 15

    Mi sembrava giusto mettere il chakra usato.
     
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    Io prendo 17.
     
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