L'Immortale bellezza del cristallo

Il tempo era ormai agli sgoccioli, secondi importanti mi separavano dal totale esaurimento delle scorte di chakra. Sentivo le energie scorrermi via ormai sempre più lentamente, le mie creazioni di cristallo esigevano il loro pagamento e dovetti sacrificare molto del mio potere per attuare il mio canto del cigno. Sembrava che tutto stesse per finire male ma con un grande colpo di fortuna riuscii a mettere a segno la mia semplice strategia. Le mie fidatissime lance di terra avevano fatto il loro lavoro, potevo sempre contare su quel jutsu e in effetti oltre il suo potenziale offensivo era possibile sfruttarle in svariate strategie e questa era una di quelle volte. Quasi non battei ciglio alla vista della carne lacerata di Dorian, mi ero quasi abituato alla sua indifferenza verso le ferite fisiche e non potevo farmi invadere dai sensi di colpa se il mio avversario non percepiva il dolore. In effetti la sua era un’abilità molto strana e non avevo mai incontrato una persona del genere magari, quella strana capacità proveniva da qualche chakra specifico come il mio ma dovetti frenare la mia curiosità: qualunque fosse il suo segreto Dorian non me l’avrebbe rivelato mai e poi mai. Ignaro del suo segreto continuai la mia offensiva e non riuscii a trattenere un salto al cuore quando le lance di terra lo trafissero al suolo e non appena dato il via alla tecnica un cerchio lo circondò. Sapevo perfettamente quello che stava per accadere e nel mentre una prigione cristallina lo circondava sciolsi le uniche due tecniche che avevo ancora attive. Mi ritrovai a mezz’aria circondato da una grande polvere cristallina originata dal drago che era appena svanito, concentrando il chakra sui piedi atterrai di fronte al mio avversario e cominciai a camminare lentamente verso di lui.

*Uccidilo, fallo diventare polvere*

Quel pensiero mi raggelò il sangue nelle vene, e mentre accorciavo lo spazio che ci separava sentivo una strana sensazione ribollirmi dentro. Potevo permettermi un atto così tanto crudele? Sentivo che non ero in me, la mia mano si posò sulla parete della prigione. Con un semplice pensiero potevo sbriciolarla e renderla polvere che il vento avrebbe spazzato via, con lo sguardo assorto stavo per compiere un gesto che avrebbe cambiato la mia vita.

KUMMAAA

Una voce lontana, un urlo pieno di vita mi fece trasalire. Come in una favola l’incantesimo venne rotto, insieme all’armatura di cristallo che lentamente si dissolse riportandomi una facile preda. Mi voltai verso quella voce e non feci altro che notare il mio amico Eryk. Correva verso di me facendosi strada tra i numerosi ragazzini e chiamando a gran voce il mio nome.

Ho visto tutto da lontano, sei stato grandioso!!!

Cominciò a strillare indicando il cristallo sotto la mia palma, per un attimo gli stavo per credere quando mi ricordai che il tempo stava per finire e da li a poco il cristallo si sarebbe dissolto portando Dorian con sé. Voltandomi verso il mio avversario mi schiarii la voce e evitai accuratamente il suo sguardo congelato.

Ora ti libero, ma finiamola qui con questo allenamento. Mi è piaciuto un sacco duellare con te, sei davvero uno spadaccino formidabile. Detto questo, spero che non sia arrabbiato per come sia finita, io penso che sia stato solo un colpo di fortuna.

Chiusi gli occhi e lentamente mi concentrai facendo scomparire tutto il cristallo che avvolgeva Dorian e facendolo riesumare vivo e vegeto. Speravo davvero che Dorian avrebbe deposto le armi, non potevo permettermi un altro minuti di allenamento: le mie scorte di chakra erano finite. Fortunatamente ero circondato da un sacco di ragazzini e con Eryk a fianco dubitavo che lo spara-palle del deserto sarebbe ripartito alla carica. Mi congedai rapidamente e corsi a farmi una bella doccia, il mio turno di lavoro sarebbe cominciato da li a breve e non potevo presentarmi ridotto in quello stato. Chissà se Dorian mi avrebbe odiato o mi avrebbe dimenticato, fortunatamente io preferivo senza ombra di dubbio la seconda!