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CITAZIONEEgregio Lee.
Siamo lieti di convocarla quest'oggi al dojo di Tetsu per sottoporla ad un allenamento speciale sul taijutsu e sull'arte della spada. Non si preoccupi di nulla, è una semplice prassi per testare costantemente le abilità dei guerrieri di Tetsu. Noi samurai non possiamo permetterci di farci trovare impreparati ad un'eventuale guerra. Si rechi in palestra alle 16:00 in punto, un samurai del suo stesso rango la attenderà lì per la prova.
Segretario del Generale.. -
Kote.
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•Chapter I
Era piuttosto frequente il fatto che mi recassi al Dojo del Villaggio in modo da allenarmi nell'uso della spada sia per conto mio o con qualche collega, infatti nostante prediligessi fare pratica nella selvaggia natura incontaminata ricca di bestie selvagge con loro era impossibile affinare la mia tecnica di spada e l'abilità nel Taijutsu. Solamente confrontandomi con combattenti marziali dotati di una buona tecnica potevo avere la speranza di migliorarmi e di certo orsi, lupi ed altri tipi di bestie selvagge non erano in grado di destreggiarsi in questo.
Ciò non toglie che però quest'oggi mi trovavo nel maestoso ed imponente Dojo di Tetsu per tutt'altro motivo: un test di valutazione delle mie capacità. Era la prima volta che sentivo parlare di questa cosa e non avendolo mai fatto prima non avevo idea di cosa potesse essere. Dal contenuto della missiva ricevuta diverse ore prima mi era impossibile capire se si trattasse di un semplice combattimento o di qualcosa di ben più complesso, per questo non appena il sole era alto nel cielo lasciai la mia abitazione e preso con me tutto il mio equipaggiamento mi ero recato al Dojo con diverse ore d'anticipo. Avevo bisogno di prepararmi al meglio in modo da essere pronto a qualsiasi evenienza di conseguenza una lunga ed accurata meditazione nel luogo dell'allenamento non poteva che farmi bene.
Pur trattandosi di una struttura in vecchio stile e non particolarmente articolata il Dojo principale di Tetsu era un luogo di allenamento molto usato dalle forze militari del villaggio ed i semplici abitanti, per questo si disponeva su diversi piani ed un elevato numero di stanze al fine di dare disponibilità a molti di praticare.
Vi era addirittura una zona adibita esclusivamente ad i Samurai e non accessibili ad i comuni civili in quanto strutturata in maniera molto diversa: dotata di stanze molto più ampie e composte da materiali di alta qualità che conferivano una maggiore resistenza all'architettura faceva si che coloro che volessero destreggiarsi nelle nobile Arte del Guerriero e, perchè no, nell'uso di Ninjutsu potesse farlo senza grandi ripercussioni sull'edificio stesso.
Infatti nonostante fosse una cosa piuttosto rara e non molto ben vista non era impossibile trovare Samurai abili nelle Arti Magiche importate dal mondo ninja.
Entrato nell'edificio non dovetti fare altro che presentarmi alla reception e consegnare la lettere in modo che il gentile ed efficiente personale potesse indicarmi la stanza a me assegnatami.
*Mmmh, a quanto pare la cosa si fa piuttosto interessante...*
Pensai notando che la stanza in cui dovevo dirigermi si trattava proprio di una di quelle riservate agli allenamenti dei Samurai.
Giunto sul posto mi sedetti al centro della stanza e, vestito come mia consuetudine, chiusi gli occhi iniziando a rilassare corpo e mente cadendo in una profonda concentrazione.
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Una stanza abbastanza grande avrebbe ospitato il combattimento dei due ragazzi sull'arte marziale. E Lee si trovava già sul dojo, seduto al centro della camera a gambe incrociate. Era arrivato con diversi minuti d'anticipo ed era plausibile vista la rigidità alle regole su cui venivano addestrati i samurai. Erano severi e molto attaccati all'ordine, difficilmente uno della loro casata disobbediva agli ordini. Il generale si premurava di risolvere questioni del genere addirittura personalmente, per rendere l'organizzazione più seria possibile. I samurai di Tetsu non erano molto diversi dai normali ninja, ma ne erano invece altrettanto pericolosi. Abili nelle spade forse quasi al pari degli spadaccini della nebbia di Kiri, e quell'imminente combattimento ne sarebbe stato la prova.
L'esaminatore, Izzu, sarebbe arrivato diversi secondi dopo l'orario prestabilito. Con l'armatura e il caschetto tipico dei samurai entrò nel dojo, cercando di svegliare il suo futuro avversario dalla trance di cui era vincolato.
- Ehm ehm.. Sergente Lee? .. Sergente? Lee? -
Non sembrava svegliarsi, finché non venne sobbalzato da un grido disumano.
- SERGENTE!!!
Le sembrava il momento adatto? -
...
- Ad ogni modo, io sono Izzu, Izzu Momosuke. Oggi è stato convocato per un allenamento speciale basato sul taijutsu. È severamente vietato usare qualsiasi tipo di Ninjutsu durante questo scontro, pena la perdita all'istante della prova.
Ah, e dato che non porta nessun tipo di armatura.. -
Si tolse caschetto e tenuta, restando con un semplice kimono nero e i tre foderi su cui teneva le tre katane.
- Preferisco combattere alla pari. Detto questo, si prepari. -
E dopo qualche secondo di tensione, partì all'attacco! Fulmineo e scattante come una lucertola si avvicinò all'avversario in men che non si dica e sfoderando una delle tre spade usò due diversi tipi di decapitazioni sul corpo avversario, per allontanarsi successivamente con un balzo acrobatico all'indietro e lanciare direttamente in volo quattro uchiha shuriken dritti al petto nemico.SPOILER (clicca per visualizzare)Azioni Eseguite:
- Decapitazione della Luna Crescente allo stomaco
- Decapitazione Frontale alla spalla destra
- Lancio di quattro Uchiha Shuriken
Resistenza: 550-10-10-1= 529
Chakra: 150
No, non puoi usare la luce intermittente del corpo perché è praticamente un ninjutsu. Potresti invece usare per esempio la decapitazione illusoria perché è prettamente taijutsu anche se c'è una sostituzione di mezzo.SPOILER (clicca per visualizzare)Informazioni PersonaliCITAZIONENome: Izzu
Cognome: Momosuke
Età: 25
Villaggio di Appartenenza: Tetsu
Grado Gerarchico: Sergente
Taglia: 5500 Ryo
Abilità NinjaCITAZIONEControllo Del Chakra: 20/250
Forza Fisica: 70/250
Agilità: 105/250
Resistenza: 55/100
Stamina: 15/100
Conoscenza dei Sigilli: 10/100
Ninjutsu: 10/250
Taijutsu: 90/250
Genjutsu: 10/250. -
Kote.
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•Chapter II
I minuti passavano, le ore anche, tant'è che ero caduto in uno stato di concentrazione talmente elevato che ci volse un urlo disumano per ridestarmi. Di rado ero solito perdere la cognizione del tempo e del luogo in cui mi trovavo durante le mie meditazioni, ma per un qualche strano motivo quest'oggi era successo. Che fosse per l'ansia del non sapere cosa sarei dovuto andare a fare nell'allenamento oppure più semplicemente perchè mi ero lasciato andare un pò troppo, questo non lo sapevo con certezza, se non fosse stato per il rumoroso e scontroso richiamo da parte del samurai tutto bardato in armatura dinnanzi a me mi sarei ancora ritrovato in uno stato di trance.
Rimanendo in silenzio ed osservando il nuovo arrivato con occhio indagatore la prima cosa che mi venne in mente è che fosse l'incaricato di testare le mie abilità. Cosa di cui ebbi conferma non appena, intento a spogliarsi della sua armatura, si presentò come un certo Izzu Momosuke. Avente il mio stesso rango mi espose in cosa consisteva il misterioso allenamento speciale e le poche ma fondamentali regole che avremmo dovuto seguire: un semplicissimo combattimento marziale in cui l'uso dei Ninjutsu è severamente vietato. Ed io che mi aspettavo chissà cosa...
Rimanendo con aria seria e piuttosto impassibile lasciai la mia posizione di meditazione alzandomi in piedi. Osservando nuovamente da una posizione più consona alla situazione colui che sarebbe diventato dì lì a poco il mio avversario notai che anche lui come me si portava appresso ben 3 spade. 3 Katane per l'esattezza.
Dalla folta capigliatura grigiastra ed i piccoli e vispi occhi rossi mostrava sul suo volto un'espressione alquanto sicura di se ed orgogliosa, palesando il tipico atteggiamento del classico Samurai dedito all'ordine e rispettoso del Bushido. Un'abile spadaccino forgiato da numerose battaglie, probabilmente quasi andate tutte a buon fine tra l'altro. Insomma: il solito samurai visto e rivisto.
*Chi sa se anche lui pratica il Kenjutsu...*
Mi chiesi sorvolando sull'ultima sua affermazione portando la mia attenzione più sulla sua persona che su ciò che usciva dalla sua bocca. Onestamente non mi interessava più di tanto chi era colui con il quale sarei andato a combattere, ma cercare di capire cosa sapeva fare. E' vero che il motivo di questo combattimento era valutare le mie capacità, non dovevamo mettere in gioco le nostre vite un un duello all'ultimo sangue, ma in ogni caso non dovevo trattenermi e quanto meno prendere la cosa alla leggera.
Volevano vedere di che pasta è fatto Chul-Moo? Ebbene gli avrei accontentati.
Allontanatomi di un paio di metri in modo da metterne su per giù una cinquina tra di noi risposi alla sua presentazione con un semplice.
- Le auguro un buon combattimento Momosuke-san... -
Prima che quest'ultimo, senza tanti giri di parole o convenevoli, partisse all'attacco sfoderando una delle sue Katane. Un assalto decisamente irruento ed assente di strategia, cosa che in un certo senso quasi mi aspettavo da uno come lui. Non mi aveva dato modo di levare i pesi nascosti sotto le mie vesti intorno ad i polsi di conseguenza se non volevo finire con il rovinarmi i vestiti ed alla peggio con un paio di brutti tagli per il momento era il caso di usare le mie gambe. Di recente avevo apportato delle modifiche ad i Sandali in mio possesso e questo sarebbe stato il primo e vero combattimento in cui li avrei testati.
*Vediamo un pò se sono all'altezza delle aspettative*
Pensai aggrottando le sopracciglia, inarcando leggermente la schiena in avanti e flettendo le gambe in modo da prepararmi all'imminente scontro.
Adoperando il mio Taijutsu difensivo per eccellenza, ovvero la Konoha Gouriki Senpuu, feci pressione sul pavimento con la pianta del piede destro in modo da sfruttare la chiodatura dei sandali per sprigionare più potenza esplosiva. Infatti ne arretrai ne mi accinsi a spostarmi lateralmente, bensì sfruttando tale Taijutsu avanzai verso Izzu con l'intento di colpire con una spazzata portata con la gamba sinistra l'avambraccio con il quale mi stava attaccando. Appena alzai tale arto decisi di incrementare la velocità dello stesso usando una propulsione dei sandali alla massima potenza, al fine di intercettare il fendente diretto verso di me e, proseguendo con l'esecuzione della tecnica, farlo ruzzolare tramite la spazzata destra all'altezza delle caviglie.
Dannatamente semplice come controffensiva, ma alle volte è proprio la semplicità che permette di ribaltare le sorti del duello a proprio favore. Fatto sta che decisi di rieseguirla in maniera analoga nei confronti del secondo fendente che Izzu decise di usare contro di me. A questo giro, a giudicare dal caricamento della spada, sembrava un tantino diverso da quello di prima, tant'è che anche io decisi di variare un pò: per prima cosa non usai una propulsione massima dei sandali, secondo invece di mirare al suo avambraccio decisi di tentare di disarmarlo colpendo proprio la sua mano. Onestamente infatti non mi andava di difendermi ancora una volta da un terzo fendente.
Infine mi limitai semplicemente ad eseguire un semplice scatto laterale di appena un paio di metri alla mia destra nel tentativo di schivare le armi da lancio con il quale Izzu sembrò terminare il suo assalto. Mossa alquanto strana. Strana nel senso che fossi stato io in lui avrei fatto ad inizio del combattimento in modo da valutare le capacità avversarie. Infatti adesso io bene o male mi ero fatto un'idea delle sue abilità e lui ovviamente altrettanto; solo che nel farlo avrebbe potuto farsi anche parecchio male.
Cmq sia non dovevo fare totalmente affidamento sulle informazioni acquisite in quanto poteva sempre nascondere qualche asso nella manica.
Infatti io mi ero solamente limitato a reagire usando gli arti inferiori, quando invece è con quelli superiori e le spade che riesco a dare il 100%.
Adesso che finalmente si era ricreata una piccola situazione di quiete sarebbe stato il mio turno di passare all'offensiva, tant'è che quindi avvicinando le mie mani e nascondendole sotto le larghe maniche mi adoperai a levarmi i pesi. Levati, aprii entrambe le braccia ad i miei lati ed una volta che portai le mani all'altezza delle spalle lo squadrai con un ghigno malizioso. Con tono serio e deciso nei suoi confronti gli dissi.
- Adesso è il mio turno... -
Concludendo la frase lasciando cadere i pesi, i quali, una volta a contatto con il pavimento, si conficcarono violentemente in esso causando un forte rumore sordo in modo da palesarne il tremendo peso.
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Edited by Kote - 9/10/2015, 12:43. -
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CITAZIONEResponso nr. 1
Attacco Izzu Momosuke:
- Decapitazione della Luna Crescente allo stomaco: 105+90+5+15+10= 225 (D100= 65)
- Decapitazione Frontale alla spalla destra: 105+90+5+15+4= 219-20= 199
- Lancio di quattro Uchiha Shuriken: 105+90+15+9= 219-20-20= 179
Difesa Chul-Moo Lee:
- Tifone della Foglia: 95+80+12+20+8+5= 220
- Tifone della Foglia: 95+80+12+10+10+5= 212
- Schivata: 95+80+5+1= 181
Danni:
Chul-Moo: 72
Izzu: 90
Narrazione Turno:
Lo scontro tra i due sergenti non è di certo un combattimento da prendere alla leggera. Entrambi partono in quinta, assestando entrambi un colpo ciascuno. La velocità e l'abilità di spada di Izzu sembrano molto alte, tanto che Lee non riesce ad intercettare la decapitazione della luna crescente, ritrovandosi con un lungo graffio allo stomaco. Poi parte la seconda decapitazione ma questa volta viene bloccata da un tifone della foglia, supportato dalla propulsione dei sandali modificati. L'esaminatore viene quindi scaraventato via ma tentando di non farsi vedere in difficoltà lancia in volo quattro shuriken che vengono comunque schivati da Lee, anche se per un pelo.
Situazione Finale:
Izzu a 20 metri da Lee. (Praticamente siete alle due estremità della stanza)
Attacco a Chul-Moo
Commenti Arbitro:
Vabbe, facciamo finta che aveva l'armatura dato che ormai l'avevo ruolata.
Sei stato molto fortunato, procedi pure con l'attacco.. -
Kote.
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•Chapter III
Se lo avevano scelto come mio esaminatore non doveva essere una mezza calzetta e nonostante l'apparenza in effetti sapeva il fatto suo. Infatti con quell'assalto frontale totalmente assente di strategia era riuscito a portare a segno uno dei due fendenti; il primo per la precisione. Inutile fu il mio tentativo di contrastarlo con una propulsione massima data dai sandali: mostrando una velocità impressionante ed una destrezza degna di un maestro di spada la sua fredda ed affilata Katana si scontrò con il mio corpo lacerandomi le vesti e lasciandomi un bel regalino alla bocca dello stomaco. Il dolore era piuttosto intenso, ma carico di adrenalina e per via del susseguirsi delle azioni quasi non ci feci caso se non dopo esser riuscito a schivare gli shuriken avversari. Anche lì la scampai per un pelo.
*L'ho preso troppo sotto gamba...*
Pensai piuttosto seccato portando la mano destra in concomitanza della ferita ed osservando il sangue rilasciato sul palmo della stessa. Per fortuna il taglio non era così profondo da sanguinare e non impediva i miei movimenti. Del resto non era di certo la prima volta che incassavo un colpo del genere, anzi ero abituato a ferite ben peggiori.
Levatomi i pesi e pronunciate le mie parole di sfida era giunto il momento di restituirgli il favore. Non avrei rifatto il solito errore di conseguenza anche se la cosa avrebbe portato lo scontro a concludersi nel giro di pochi scambi di colpi era giunto il momento di non risparmiarsi e dare il massimo: levati gli occhiali e riposti in una tasca interna delle vesti diedi modo al samurai di osservare i miei occhi carichi di determinazione. Non avevo aggiunto una parola, emesso un fiato, ma anche un novellino fresco fresco di accademia avrebbe iniziato a percepire il mio cambiamento di personalità. La mia faccia d'altronde parlava da se: da adesso in poi le cose si sarebbero fatte dannatamente serie.
Avanzando a passo lento e pesante, quasi come se la mia intenzione fosse farlo riecheggiare nella grossa e silenziosa sala al fine di intimorire il mio avversario, iniziai ad estrarre con altrettanta lentezza le spade. La prima fu la Wakisashi che prontamente afferrai saldamenti tra i denti, successivamente fu la volta delle Katane: una per mano.
Non appena impugnai tutte e tre le mie fidate compagne di innumerevoli combattimi la distanza tra noi si era già dimezzata. Solo a quel punto portando il busto in avanti e contraendo ogni singolo muscolo eseguii un repentino cambio di velocità scattando come un razzo in direzione dell'avversario. Portando entrambe le mani sui fianchi incrociando gli avambracci al fine di mettere le lame in parallelo tra di loro e con la punta rivolta dietro le spalle era mia intenzione dare l'impressione ad Izzu di volerlo assalirlo con un attacco di spade. In verità questa era solamente una finta per catturare la sua attenzione in quanto, avvicinatomi quel che serviva, piantai violentemente il piede destro a terra e sfruttando ancora una volta i miei sandali rieseguii un Konoha Gouriki Senpuu. Sarei potuto sembrare ripetitivo, ma se volevo avere una chance di colpirlo avevo bisogno di stordirlo quel tanto da facilitare i successivi attacchi e di conseguenza non avevo altro Taijutsu che quello. Per non parlare che era l'unica tecnica con cui potevo sfruttare al 100% i miei nuovi sandali: oltre alla propulsione d'aria infatti con la prima spazzata in concomitanza del suo torace tentai di estrarre all'ultimo momento la lama riposta nella suola in modo da provare a sorprenderlo e colpirlo più facilmente, invece con la successiva spazzata destra alle sue caviglie mi limitai a tentare di colpirlo semplicemente con il piede e basta. Una combinazione di lama e piede con la quale potevo trasformare un semplice Taijutsu non armato in una pseudo tecnica di spada.
Per agevolare il tutto, però, nel momento in cui arrestai la finta feci ricorso ad una delle tecniche con cui spesso e volentieri cercavo di disorientare quanto più potevo il mio avversario: Mikazuki no Mae. Un paio di cloni illusori si sarebbero materializzati dalla mia persona affiancandomi non appena mi sarei ritrovato a neanche un paio di metri da Izzu tentando di colpirlo con il mio medesimo assalto da altre due angolazioni: da dietro le spalle ed al suo fianco sinistro. Il tutto nel giro di pochi istanti.
Una volta eseguito l'attacco di "sfondamento" era il turno di calcare la mano passando all'uso delle spade: iniziando a far compiere un movimento rotatorio alla Katana posta nella mano destra avrei utilizzato la Oborozukiyo al fine di rendere incostante e sfuggevole la mia persona ed a quel punto stringendo saldamente i manici di tutte e tre le spade in mio possesso non mi sarebbe rimasto altro da fare che fiondarmi sul bersaglio con l'intento di colpirlo con una feroce Ken Rendan.
L'attacco successivo sarebbe stato nuovamente una tecnica di spada, ma per variare un pò avrei deciso di tentare di colpirlo con una Uragiri. Anche a questo giro feci ricorso ad una tecnica per supportare la mia azione, cioè la Mikazuki no Mae. Come in precedenza le due copie avrebbero tentato di colpirlo una da dietro e l'altra da un fianco (il destro questa volta).
Infine per concludere in bellezza riproposi ancora una volta la Ken Rendan supportata dalla Oborozukiyo (quest'ultima eseguita con la Katana nella mano sinistra) con l'intenzione di mettere la parola fine a questo scontro.
La qualità di un combattimento non la si deduce dalla sua durata, ma più che altro dall'intensità dei suoi momenti. Special modo se i combattenti sono artisti marziali. Non ci vuole molto per valutare le capacità di un combattente corpo a corpo, questo è un dato di fatto, come anche il fatto che i migliori spadaccini sono coloro in grado di sconfiggere il proprio avversario con il minor numero di colpi possibile. Lo Iaido, lo stile tramandato da generazioni in generazioni nel nostro villaggio e che mi ero prefisso di imparare una volta acquisito un certo livello nell'uso delle spade, ne era ua prova inconfutabile. Non a caso i migliori Samurai del Paese del Ferro sono proprio coloro che padroneggiano tale stile.
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CITAZIONEResponso nr. 2
Attacco Chul-Moo Lee:
- Danza della Luna crescente: Riesce
- Tifone della Foglia: 95+80+12+20+5+10+10+5+7= 244
- Nebbiosa Notte Lunare: Riesce
- Lame Concatenate: 95+80+13+15+15+5+1= 224
- Danza della Luna crescente: Riesce
- Decapitazione Inversa: 95+80+8+20+15+3= 221
- Nebbiosa Notte Lunare: Riesce
- Lame Concatenate: 95+80+13+15+15+3= 221
Difesa Izzu Momosuke:
- Tecnica di Intercettazione: 105+90+7+10+10= 222
Danni:
Chul-Moo: //
Izzu: K.O
Uno scontro fulmineo, degno di nota di un vero samurai. I due contendenti sembravano esser partiti alla pari, ma dopo il primo scambio di colpì l'incontro terminò in neanche cinque minuti. Uno dei due sergenti aveva prevalso sull'altro, rivelandosi infine superiore sia che per agilità che per forza.
Dopo essersi levato i pesi dalle braccia, Lee si mise in posizione offensiva, sfoderando le spade. Izzu riconobbe subito quello stile, si trattava del kenjutsu, lo stesso di cui anche lui era capace. Egli si preparò quindi a riceverlo con una spada, sfidando perfino se stesso.
Ma non appena l'avversario si avvicinò e fece per colpirlo con le lame, i sandali di quest'ultimo si animarono nuovamente, aumentando all'improvviso la sua rapidità e rivelando il vero attacco, il tifone della foglia. Nulla da fare per Momosuke, era inutile cercare di bloccare il calcio all'ultimo secondo con la tecnica di intercettazione. Venne quindi sballottolato via come un gatto quando gli si viene dato un calcio per allontanarlo. Poteva sopportarne uno, ma non due. Si ritrovò anche un taglio nel torace, segno che una lama l'aveva tagliato.
Non ebbe neanche il tempo di rialzarsi che Chul-Moo era di nuovo sopra di lui, pronto a colpirlo con diverse tecniche di spade.
Ma l'esaminatore era diventato troppo lento affinché riuscisse a respingere i colpi, tant'é che gli venne anche la confusione vedendo i diversi cloni illusori del nemico.
Nulla. In men che non si dica, Izzu si ritrovò per terra quasi svenuto, ricoperto da tagli e sangue ovunque.
- Che dire.. Hai superato la prova.. ahah.. -
...
- Non preoccuparti per me.. stanno già arrivando i medici.. -
Izzu l'aveva previsto già ad inizio incontro. O lui o il suo avversario avrebbero fatto quella fine, e quel giorno era toccato a lui..SPOILER (clicca per visualizzare)Troppi bonus, e dovevo farlo anche con meno riuscita?
Prenditi i punti parametrici e 44 exp. A prescindere dalla durata hai fatto buoni post e hai combattuto bene. Anche se quei sandali li metterei al rogo
Appena fai il post finale assegnami l'exp e chiudi la discussione.. -
Kote.
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•Chapter IV
Detto fatto. Come immaginavo appena le cose si sarebbero fatte serie lo scontro si sarebbe risolto nel giro di pochi colpi, ma rimasi alquanto stupito di come riuscii a batterlo su tutti i fronti. Nonostante l'apparenza mi sembrava un samurai ben addestrato e fisicamente anche più preparato di me, ma come un principiante alle prime armi mi parve quasi di notare che non avesse idea di cosa avessi fatto. Forse una svista o che altro, fatto sta che combinando i miei sandali con il Kenjutsu finii per metterlo al tappeto in un lampo. Onestamente non mi aspettavo un risultato diverso, convinto di vincere e di mostrare le mie qualità ero partito all'attacco con l'intenzione di vincere ma mi aspettavo almeno un minimo di reazione; proprio come prima.
Rinfoderando le mie lame ringraziai il samurai del tempo che mi aveva dedicato in questo breve ma intenso allenamento e seguendo le sue parole me ne andai senza aggiungere altro. Nonostante non fossi malridotto come lui avevo bisogno anche io di riposo per riprendermi ed inoltre nel momento della sconfitta non c'è cosa peggiore di subire la compassione del vincitore. Per un samurai non c'è niente di peggio; per questo ripresa la mia roba lasciai il dojo senza neanche degnarlo un secondo di più.
..
BOSS DOJO #2 CHUL-MOO LEETaijutsu-Type |