Introduzione

Per Haruy *W*/

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    « Sanità mentale? Non ricordo di aver mai avuto un simile fastidio!. [cit.]»
    «Mi gioco anche la mia vita sul filo del rasoio.
    Se poi la vita è quella tua, farò anche d' avvoltoio!»

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    Asomoth, insegnami a combattere!

    Sollevai un sopracciglio guardandomi intorno, non vi era segno di vita in quella casa, nonostante qualche secondo prima stesse chiamando un certo Nozomi, quindi evidentemente si stava riferendo a me. Sollevai l'indice puntandomi la faccia, stava forse alludendo a me? Non mi conosceva neanche, perché chiedermi un tale favore nel bel mezzo di una cena? Sempre che quel pasto spartano fosse definibile tale. Sorrisi piegando la schiena e accennando un inchino, avrei dovuto rifiutare.

    -A malincuore...-

    Mi bloccai per un attimo, il tempo di non lasciar intendere un veloce pensiero. Quella serata mi stava divertendo e non ero ancora soddisfatto del tutto, quale miglior passatempo di mettere in imbarazzo una giovane Kunoichi? Certo, se dapprima volevo rifiutare a causa della voglia di combattere contro un tale bersaglio pari a zero, le infinite possibilità che si aravano davanti ai miei occhi mi stavano invogliando. Decisamente.

    -Devo accettare, prepara pure il tuo equipaggiamento. Non rifiuterei mai una proposta del genere da una ragazzina come te nonostante possa essere noioso. Come puoi ben capire, io sono un semplice Ninja con poca esperienza e non potrò aiutarti più di tanto, quindi perdona ogni mio errore, va bene?-

    Piegai la testa da un lato e sorrisi a trentadue denti, scivolando lesto verso la porta e girandone la maniglia, pronto ad affrontare una quieta notte ventosa che costituiva il sipario su uno spettacolo decisamente allettante. Volsi lo sguardo alle mie spalle ammiccando.

    -Forza Nabune, prima iniziamo, prima finiamo! Tranquilla ho in mente un posto perfetto!-

    Ci facemmo piccoli, due buie figure tra le immense palazzine di roccia, i pinnacoli ci facevano apparire come due piccole formichine, formichine con una meta precisa, formichine che si disperdevano come tutto il resto del mondo, in quel tetro lago nero che era la notte. Le strade ci permisero di uscire agilmente, ma il buio che avvolgeva quelle gole era evidente e con uno sguardo di intesa verso Nabune, alle porte che delimitavano la selvaggia natura ed il villaggio, schioccai le dita immergendo il braccio in un lago di fiamme, fiamme così intense da illuminare l'area attorno a noi permettendoci un viaggio sicuro. E squarciammo il lago con la nostra fioca presenza.




    Mezz'ora penso. Forse leggermente di più, ma non poté durare più di un'ora. Arrivammo alle Gole di Kumo, un posto caratteristico utilizzato per allenarsi, ed ero abbastanza sicuro di ciò, nonostante la logica mi dicesse che provare tecniche in mezzo a quelle rocce volesse dire morire schiacciati da qualche masso. Ma erano... dettagli trascurabili. Alzai il braccio muovendolo da destra e sinistra per cercare di vedere meglio, dal vento che soffiava, potevo chiaramente sentire una zona boscosa non molto lontana, ero nel posto giusto, posto dove tempo prima avevo incontrato quel ritardato che stronzeggiava in rima e l'altro tizio che si chiamava Otaku? Non ricordavo, ma dopotutto non ricordavo mai i nomi, quindi non me ne curai più di tanto. La zona era abbastanza spaziosa, e nonostante qualche masso posto ai lati del terreno, risultava un ottimo posto per allenare Nabune.

    -Arrivati. Vuoi riposarti o preferisci passare subito all'azione?-

    Scelse la prima opzione. Era piuttosto tenace, non potevo negarlo, ma avevo fatto quella domanda più per me che per lei, sarebbe stato difficile combattere con quel buio, ed avevo pochi modi per accendere un fuoco, ma forse un'idea efficace l'avrei potuta sviluppare. La parete di Roccia non era molto alta, saltai fin sopra essa per atterrare sulla pietra nuda a pochi passi dal terriccio boscoso, v'erano pochi alberi, ma ne avrei potuto prendere qualcuno in prestito. Non avere Caronte o Peste, risultava un handicap piuttosto pesante, non potevo distruggere il legno con facilità, potevo solo tentare di sradicarlo, oppure potevo tentare qualcos'altro di peggiore, tipo un Gian o lo sfruttamento di qualche tecnica Yoton, ma mandare in fiamme il boschetto non era mia intenzione.
    Scivolai le mani al di sotto del rotolo sulla mia schiena, posandolo per terra e richiamando Khamul. Il cavaliere scintillò attraverso la nuvola, mostrando l'armatura argentea sotto i raggi lunari. Ero inginocchiato perché avevo posato il rotolo in modo da trovare l'iscrizione di Khamul, e stavo rimanendo sopraffatto dalla bellezza della mia creazione, con gli occhi vacui che fissavano il cavaliere nella sua interezza. Scossi la testa sbattendo più volte le palpebre, non era il momento di perdersi nell'estetica delle mie stesse marionette. Khamul brandiva una Sargo, più utile alla fanteria di prima linea che ad un boscaiolo, ma avrebbe servito ampiamente quel ruolo. Mi alzai all'inpiedi impartendo a Khamul l'ordine di tagliare in due quell'albero. L'ascia vibrò passando attraverso l'albero come fosse aria, le braccia erano ancora salde sull'impugnatura e nessuna parte dell'arma mostrava la minima scheggia, ero quasi paralizzato dall'orgoglio che mi dava quel gesto così semplice. Un secondo colpo partì nel momento in cui l'albero si divise, andando a tagliare la parte superiore del tronco, fornendomi ben due parti da bruciare dopo. Richiamai Khamul facendolo fluttuare sopra il rotolo e indossai la cintura, tornando da Nabune con le due sezioni dell'albero alle mie spalle, sorrette da due fili di chakra invisibili ad occhio nudo.
    Sorrisi a Nabune abbassando la testa, un tronco fu scagliato a sinistra, sulla via del ritorno, e l'altro a destra, entrambi erano stati accessi qualche secondo prima dalle mie mani cariche di chakra Katon. E luce fu. Soddisfatto dal lavoro che avevo svolto, mi girai verso Nabune, darle le spalle era scortese, e aprii le braccia socchiudendo gli occhi.


    -Prego Nabune, iniziamo con ciò che preferisci.-

    Kuroda Akasuna
    Lascio l'attacco a Vanessa.
    Ho solo il rotolo gigante che devo ancora modificare per inserire le marionette al suo interno, spero non sia un problema ma sto aspettando la fine della missione "Vento sui Colli" per attuare tutte le modifiche. Se nessuno si fofre come arbitro, ricoprirò io quel ruolo.
     
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  2. Haruy
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    -A malincuore...-

    "Fai che abbia funzionato..."

    Devo accettare, prepara pure il tuo equipaggiamento. Non rifiuterei mai una proposta del genere da una ragazzina come te nonostante possa essere noioso. Come puoi ben capire, io sono un semplice Ninja con poca esperienza e non potrò aiutarti più di tanto, quindi perdona ogni mio errore, va bene?

    "Yay!...Ma...aspetta un secondo...io sono una schiappa a combattere..."

    In preda al panico avevo detto la prima cosa che mi era venuta in mente, ma la mia idea non fu delle migliori, nonostante si fosse definito un "semplice Ninja con poca esperienza" io lo avevo visto muovere contemporaneamente tre marionette, senza contare che mi aveva fatta diventare una di loro con chissà quale trucchetto "Questo tizio mi ha fatto persino svolazzare per la stanza...".

    Sbiancai, mi ero andata a cacciare in un altro pasticcio, quel ragazzo sembrava essere veramente divertito dalla mia proposta ma io come cavolo avrei fatto a combattere con lui? I miei occhi continuavano a guardarlo ma senza metterlo a fuoco, l'ultima volta che mi ero allenata con qualcuno era con i miei fratelli ed ormai erano passati anni, senza contare che non sono mai riuscita a vincere neanche contro il più piccolo, come avrei fatto a sostenere anche solo cinque minuti di combattimento con Asomoth?

    Un uragano di domade stava radendo al suolo tutti i bei momenti passati insieme a quello sconosciuto "E adesso cosa faccio? Dovrei scappare? Rimarrà deluso da me? Perchè ha accettato una proposta tanto folle? Cosa vorrà farmi? Perchè non tengo mai la bocca chiusa?!"

    -Forza Nabune, prima iniziamo, prima finiamo! Tranquilla ho in mente un posto perfetto!-

    Un sorriso e una leggera ammiccata, non gli servì altro per convincermi, non so perchè ma c'era qualcosa in me che mi faceva sentire di conoscerlo da molto più tempo. Non assomigliava ai miei fratelli, neanche caratterialmente, tantomeno al mio papà quindi perchè sentivo di avere qualcosa in comune con lui?

    Le mie gambe si mossero da sole non per colpa di qualche trucchetto da marionettista ma a causa della mia dannatissima curiosità, volevo vederlo in azione, ed anche se la mia sconfitta era già segnata, ero certa che ci sarebbe stato da divertirsi in quello scontro. Lui era un ragazzo marionetta: piuttosto bizzarro, ed io Nabune Muzai: la pazza di Kumo, lo scenario era piuttosto allettante.

    Lo guardai, avevamo lo stesso sorriso "Ah ah Asomoth, me ne darai sicuramente tante ma cercherò di farti divertire", aveva già aperto la porta, era una serata piuttosto ventosa e la notte copriva di oscurità le abitazioni rocciose dei miei vicini, che dopo avermi vista entrare in casa con questo tizio avranno sicuramente qualcosa di nuovo da dire sul mio conto. Non mi importava, la curiosità ormai aveva preso il sopravvento, lo seguii senza proferire parola e ci avventurammo nella notte "Questo tizio conosce Kumo meglio di me, perchè mi ha chiesto di fargli da guida allora?", il pensiero che quella fosse stata una semplice scusa per passare un po' più di tempo insieme mi fece spuntare un sorriso ebete sul volto, fortunatamente Asomoth era davanti a me e non poteva vedermi. Uscimmo dal villaggio, davanti a noi si presentava solo la natura incontaminata interrotta da una serie di gole rocciose che formavano delle macchie più scure in un paesaggio tetro "Rischio di morire prima di arrivare alla meta...". Ma degli occhi smerlado di girarono nella mia direzione "Cosa? questo tizio sa anche leggere nel pensiero?" schioccò le dita, una luce così intensa che mi fece bruciare gli occhi, ormai abituati a quell'oscurità, costringendomi a coprirli con l'avambraccio "Merda...vuole combattere qui..?", pochi secondi dopo mi abituai alla luce, un percorso fiammeggiante ci illuminava il cammino "Una soluzione a tutto, ed io dovrei credere che sei un semplice Ninja con poca esperienza?"

    Camminammo per un'ora? Non lo so, non sono riuscita a mantenere la cognizione del tempo, ero troppo occupata a mantenere il passo di Asomoth e l'agitazione di combattere con un'estraneo mi spezzava il fiato tenendomi un nodo in gola. Arrivai a destinazione con un po' di fiatone


    -Arrivati. Vuoi riposarti o preferisci passare subito all'azione?-


    Presi fiato - Hey per chi mi hai presa? Ti ho chiesto io di insegnarmi a combattere, iniziamo!- potevi andare un po' più lento durante il tragitto, maledetto Asomoth.

    La giovane marionetta iniziò a guardarsi intorno, stava pensando a qualcosa, la paura di beccarmi qualche attacco nel bel mezzo dell'oscurità mi fece irrigidire tutti i muscoli, avevo ancora un po' d'affanno e non sarei mai stata veloce quanto lui. Fece un balzo su una parete rocciosa lì vicino, i miei occhi seguivano ogni suo singolo movimento nella notte, ero abituata a girovagare al buio dopotutto era il momento della giornata che preferivo. Si portò le mani dietro la schiena, prendendo un rotolo "Vorrà chiedere aiuto a qualche membro della band? Non pensavo di essere un'avversaria tanto temibile...". Inginocchiato a terra richiamò qualcosa da quel foglio bianco "U...Un...un...Un Cavaliere?!", i raggi lunari facevano scintillare quell'armatura argentea, oltre che ad un'arma che probabilmente avrebbe potuto farmi diventare un succulento spiedino se avesse deciso di usarla contro di me. Rimasi ferma, non sarei mai riuscita a scappare da quel ragazzo, sicuramente non mi sarei potuta difendere da un suo attacco senza farmi male sul serio e tantomeno potevo sperare che un qualsiasi mio attacco potesse andare a segno, ma c'era una cosa che avevo capito del mio sfidante: adorava divertirsi ed essere teatrale ed eccentrico. La mia unica possibilità era di stupirlo, o almeno catturare la sua attenzione e per farlo avrei dovuto studiare i suoi atteggiamenti. Distolsi lo sguardo dalla marionetta, dopo averla evocata erano passati parecchi secondi prima che iniziasse a muoverla, lui stesso era rimasto incantato dalla sua evocazione, tant'è che dovette scuotere la testa e sbattere più volte le palpebre prima di ritrovare la concentrazione "Interessante..."

    Il cavaliere si mosse alla carica contro un albero, tagliandolo in due, dopodichè Asomoth lo richiamò nel suo rotolo "Fortunatamente non dovrò vedermela con quel coso...", ritornò a terra posizionandosi di fronte a me con i due pezzi di legno che fluttuavano dietro di lui.

    "Vorrà mica prendermi a palate?" scagliò rispettivamente un tronco a destra ed a sinistra, una volta arrivati a terra mi resi conto che erano stati accesi ed illuminavano ciò che probabilmente sarebbe stato il nostro campo di battaglia

    -Prego Nabune, iniziamo con ciò che preferisci.-

    I suoi occhi verdi brillavano alla luce delle due torcie che si era appena fabbricato, a quanto pare non doveva essere un'amante del buio, era la seconda volta che si inventava qualcosa per illuminare ciò che lo circondava. Rimasi ad osservarlo ancora per un po', mi aveva lasciato la prima mossa e la cosa non poteva che mettermi ancora di più sotto pressione, deglutii cercando di mantenere la calma.

    "Sorprendilo Nabu...hai abbastanza informazioni..?" i miei occhi avevano iniziato a scannerizzare la figura del mio avversario mentre la mia mente associava tutto ciò a cui aveva assistito fino a quel momento ricavandone una strategia che forse mi avrebbe dato qualche speranza di colpirlo, o almeno di farmi il minor male possibile.

    Avevo intenzione di spegnere quelle torce, ero molto più abituata di lui a muovermi tra le rocce ed al buio e magari avrei potuto usare quel vantaggio territoriale per metterlo in difficoltà, per farlo avevo bisogno di un diversivo ed avevo già una chiara idea di cosa avrei dovuto fare.

    Bene... - mi tremavano le gambe, ma se fossi riuscita anche solo a spegnere quelle torce mi sarei ritenuta soddisfatta del mio piano

    Si va in scena!

    Concentrai il chakra, avevo una immagine ben chiara nella mente, il batterista della band. Quel tizio con sei braccia aveva attirato la mia attenzione e riuscivo a ricordarlo abbastanza bene che avrei potuto prenderne le sembianze, Asomoth rimaneva incantato davanti alle sue marionette e forse lo avrebbe fatto anche davanti una copia. Se il mio piano fosse andato a segno avrei creato una copia della me marionetta in modo da averla di fronte a me in corrispondenza delle due torce, avevo intenzione di creare uno spettacolino che avrebbe tenuto occupata la mente del mio sfidante almeno per un po' di tempo.

    Utsusemi no Jutsu! - la tecnica della scudo dell'eco avrebbe amplificato e riprodotto la mia voce nei circostanti dieci metri, ma la mia intenzione non sarebbe stata quella di disorientare Asomotoh, bensì quella di riprodurre l'effetto eco presente nel teatro mentre lui si era esibito con la sua band. Conoscevo la canzone di chiusura del suo spettacolo e ricordavo che fosse una di quelle che a cui fosse più affezionato.

    Portai in alto tutte e sei le braccia e la mia copia fece lo stesso

    Il signore delle Marionette!

    La mia voce avrebbe risuonato in tutta l'area circostante, fino a raggiungere le profondità della gole rocciose che ci circondavano, avrei iniziato a cantare la canzone ed a ballare girando intorno al ragazzo, muovendo tutte e sei le braccia della mia marionetta per far mantenere gli occhi di Asomoth verso l'alto, nel frattempo con i piedi, sempre seguendo dei passi di danza inventati sul momento, avrei cercato di buttare del terriccio sulla prima torcia cercando di spegnerla. Anche se la mia copia avrebbe ripetuto i miei stessi movimenti non c'era modo di farla interagire con il terreno, così sarei stata costretta a muovermi a cerchio intorno al ragazzo fino ad arrivare alla seconda e ,se tutto fosse andato come avrebbe dovuto, anche quest'ultima sarebbe stata spenta allo stesso modo della prima.

    A quel punto sfruttando l'oscurità mi sarei posizionata dietro di lui e continuando il mio balletto avrei cercato di sferrargli un calcio su una caviglia, sperando che qualche pezzo di quella marionetta si staccasse dal suo binario e gli limitasse i movimenti.

    Azioni:
    Tecnica della trasformazione: 5 punti
    Tecnica della moltiplicazione: 5 punti
    Tecnica dello scudo dell'eco: 5 punti

    Calcio sulla caviglia: 1 punto

    Stamina: 150 - (5+5+5)/150 = 135/150
    Resistenza: 150 - 1 / 150 = 149/150
     
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    Aspettai impaziente una sua mossa, non mi aspettavo utilizzasse del tempo per elaborare una strategia, solitamente i genin si reputavano tutti dei geni e poi finivano per buttarsi di testa contro dei Rashoumon, questa ragazzina invece sembrava essere leggermente più preparata. Gli occhi scattavano velocemente in cerca di qualche aiuto, cercava un appiglio nell'oscurità e ciò non poteva che farmi sorridere leggermente. Ciò che avevo potuto estrapolare da quell'incontro durato un paio di ore era qualcosa di sommario, sicuramente era una ragazzina bizzarra e tenace, ma non sembrava brillare d'intelligenza.
    Incrociai le braccia. Quegli attimi si stavano prolungando un po' troppo, ma potevo perdonare tutto in nome della buona creanza, dopotutto mi aveva chiesto di insegnarle a combattere, quindi potevo anche aspettare una sua possibile offensiva. Ma per quanto ancora?


    Bene..

    Aggrottai un sopracciglio inclinando la testa. Che stesse finalmente per attaccare? A giudicare dal movimento continuo delle sue gambe, o per qualche fenomeno naturale si stava tramutando in gelatina, oppure stava cercando di dirmi che apparteneva al clan della Vibrazione. Potevo anche capire il perché di quella reazione, doveva avere una certa paura di me, era anche abbastanza palese. Si, come no.

    Si va in scena!

    La guardai incuriosito, che strategia le poteva mai essere venuta in mente? Al momento non potevo difendermi utilizzando le marionette, non volevo utilizzarle per vari motivi, principalmente perché non mi avrebbero aiutato a metterla in imbarazzo, non più di quanto sapessi già fare. Non possedevo nemmeno il mio equipaggiamento standard, senza Peste e Caronte avevo perso un bel po' di danno, ma poteva importarmene poco, dopotutto avevo ancora un centinaio di Jutsu dalla mia parte, avrei potuto annullare qualsiasi sua offensiva.
    Nabune unì le mani per comporre dei sigilli, una tecnica che conoscevo bene ma utilizzavo raramente. Una nuvola bianca si espanse dalla sua posizione, diversi riverberi candidi furono esaltati dalla luce del fuoco, riverberi che contrastavano ampiamente con i colori spenti e grigiastri intorno a noi. Quando la patina di fumo si diradò, ciò che potevo scorgere attraverso essa mi lasciò leggermente interdetto. Una figura rosea con sei braccia prese il posto di Nabune, un essere che conoscevo bene ma che tradiva la sua stessa essenza. La pelle era stata colorata per il concerto, per renderla più "umana", un rosa che celava la mia prima Marionetta, ma non avevo ben capito a che cosa stesse puntando quella nanerottola. Una seconda nuvoletta bianca occultò la mia vista, ma stavolta si frapponeva tra me e Nabune, quindi non poteva trattarsi che della Tecnica della Moltiplicazione, anche perché avrei riconosciuto facilmente quei sigilli. Adesso, il campo di battaglia si trovava con zero nuvole, ma due Asura una dietro all'altra. Le dodici braccia si mossero verso l'alto, facendo apparire le due Nabune-Asura, come dei candelabri.
    Forse avevo capito a cosa mirava Nabune, forse mi aveva visto fermo dinanzi Khamul, ma come poteva aver capito in così poco tempo che ero rimasto come ipnotizzato dalla mia creazione? Importava poco, la stessa cosa non poteva accadere con Asura che non era neanche una marionetta creata da me, era un semplice prodotto di scarto buttato via da qualcuno, una marionetta rinnegata, un po' come me. Lasciai che Nabune continuasse i suoi giochetti, non poteva importarmi più di tanto cosa volesse fare in generale, ma nel dettaglio. Mi ero probabilmente imbattuto in una persona piuttosto interessante.


    Utsusemi no Jutsu!

    La sua voce si espanse nell'aria circostante, non riuscivo a rintracciarne la fonte, questo certamente non poteva aiutarmi a distinguerla tra le due copie, e dovevo ammettere che era una buona tattica per una ragazzina che sembrava essere uscita dall'accademia da poco meno di qualche ora.

    *Se una ragazzina riesce a metterti in difficoltà, puoi pure andartene in pensione Kuroda*

    Sentenziò Gyuki, secco. Rimasi stizzito per qualche attimo prima di replicare con un semplice:

    *Se dovessi finire in pensione, mi dedicherò a trovare il modo migliore per servirti a cena. Stai zitto.*

    Gli occhi scivolarono ai piedi delle due Asura, solo una di loro poteva proiettare un'ombra, solo una di loro poteva essere la vera Nabune. Sorrisi per un leggerissimo istante.

    *E magari adesso sei pure contento*

    *STAI ZITTO.*

    Il signore delle Marionette!

    Rimasi attonito, aggrottai il sopracciglio sinistro lasciando cadere la testa sulla medesima spalla, che cosa poteva avere in mente? Mi immaginavo qualcosa di ben più complesso di un semplice... di... una presa per il culo? Come se il casino che avessi in testa non bastasse. Sospirai, osservando quell'ovvia replica del mio spettacolo, le Asura danzavano intorno a me, disegnando un grosso cerchio.
    Il tutto durò una decina di minuti, il tempo che Nabune ci mise per lanciare la terra, coi piedi, verso i tronchi in fiamme. Spegnere dei tronchi con del terriccio. In una zona rocciosa. Con i piedi. Tronchi che bruciavano da parecchi minuti. Ed io che l'avevo pure apostrofata come intelligente. già dopo circa tre minuti mi misi una mano in faccia per la vergogna che provavo al suo posto, mentre il balletto continuava imperterrito e solo una delle due Asura sollevava quel polverone. Poteva ballare la Polka o un Tip Tap a quel punto. Oppure un Can-Can, sarebbe stato sicuramente più gradito di quello scempio, ma passiamo oltre. Tutto quell'angoscioso avvenimento si concluse con un calcio alle caviglie. Un misero calcio alle caviglie datomi di soppiatto nel modo più basso e penoso che potesse mai essere visto sulla faccia della Terra Ninja. Persino la storia di quel ninja che aveva protetto un campo di carote d'oro da un branco di talpe ninja assassine, sembrava quasi una storia seria. Non sapevo se ridere o piangere, non potendo fare la seconda, stetti semplicemente in silenzio guardando il vuoto, con un vacuo sguardo stampato in faccia. Per quel gesto l'avrebbe pagata cara, non poco!


    -Capisco Nabune, sto per... no. No. Aspetta forse... un dolorino... no. Quindi... io dovrei insegnarti a combattere hm? Prima lezione. Non si colpisce il sensei alle spalle, non si danno calci quando non si riesce nemmeno a dare un pugno ad una formica e non si perde la dignità lottando contro la terra. -

    Dal momento che si trovava alle mie spalle, feci un mezzo giro con la testa per averla sotto gli occhi.

    -Ho detto che non sono bravo, non che sono un ritardato mentale tetraplegico. Penso che tu abbia altre qualità Nabune... pensavo. Non credi che sia meglio colpire il proprio avversario con le proprie tecniche? Capisco l'utilizzo dei Taijutsu... ma...-

    Cercai il modo migliore di dirlo scegliendo accuratamente le parole, tutto per non ferirle l'orgoglio misero che le poteva essere rimasto.

    -Non mi sembri una persona che allena molto il suo fisico. Posso consigliarti l'utilizzo di Ninjutsu offensivi per tentare di scalfirmi un minimo?-
    Resistenza: 1200-5=1195/1200
    Stamina: 650/650
    Azioni:
    - Provare pena.

    Note: Penso che dovrebbe subire il contraccolpo da Carbonio o almeno qualche danno morale.
    Le lascio un altro turno d'attacco.
     
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    Arbitraggio



    Azioni:

    Nabune

    • Tecnica della Trasformazione: 15+40+2+7=64

    • Tecnica della Moltiplicazione: 15+40+2+9=66

    • Tecnica dello Scudo dell'Eco: 15+40+3=58

    • Calcio alla Caviglia: 10+15+5+6=36



    Kuroda:

    • :please:



    Resoconto:
    Per essere la sua prima volta, la genin si impegna non poco, e riesce a tirare fuori qualche trucco ben congegnato, tuttavia l'abisso di esperienza e potere tra i due sembra immenso, tanto che la giovane genin non può neanche scalfire l'enorme Jonin, in parte a causa della sua mancanza di tecniche offensive.

    Danni:

    • Kuroda: 5



    Note:
    //
    Attacco a Nabune
     
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  5. Haruy
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    Video ---> Soundtrack


    Un completo fallimento...
    Sapevo che non avrei avuto possibilità contro questa dannata marionetta, ma addirittura coprirsi la faccia? Cosa si aspettava! Se gli ho chiesto di insegnarmi a combattere c'era il presupposto che io non sapessi farlo. Ho continuato il mio "spettacolino" nel tentativo di spegnere quei tronchi encandescenti ma fallii anche in quello, il senso di frustrazione mi aveva completamente buttato a terra il morale, il tutto, infine, venne condito dal fatto che il mio calcio era stato completamente inutile, anzi, mi ero fatta male io al suo posto.

    -Capisco Nabune, sto per... no. No. Aspetta forse... un dolorino... no. Quindi... io dovrei insegnarti a combattere hm? Prima lezione. Non si colpisce il sensei alle spalle, non si danno calci quando non si riesce nemmeno a dare un pugno ad una formica e non si perde la dignità lottando contro la terra. -

    ...

    "Un pugno ad una formica...non si colpisce alle spalle...devo sentirmi dire queste cose da un tizio che non fa altro che prendere per culo le persone?...Asomoth...mi parli di dignità?... non sai che tasti stai premendo con queste battutine..."

    La rabbia e la tristezza si stavano fondendo in un unico sentimento, che non saprei neanche descrivere, so solo che nella mia testa cominciavano a figurarsi immagini in cui perdeva sangue da qualsiasi parte del corpo, se non fosse stato che quella che avevo davanti era una marionetta contro la quale non avevo speranze.

    "Sarai anche più bravo di me...mi stai anche simpatico, nonostante tu sia uno strafottente di merda, ma non deridermi se mi sto impegnando a fare qualcosa..."

    Girò la testa di mezzo giro per guardarmi negli occhi

    -Ho detto che non sono bravo, non che sono un ritardato mentale tetraplegico. Penso che tu abbia altre qualità Nabune... pensavo. Non credi che sia meglio colpire il proprio avversario con le proprie tecniche? Capisco l'utilizzo dei Taijutsu... ma...-

    .....

    "Pensavo? Proprie tecniche? Anche io pensavo che fossi più sveglio Asomoth, credi davvero che se avessi avuto altre tecniche non le avrei usate contro di te?!...Mi fai tornare in mente mio..."

    -Non mi sembri una persona che allena molto il suo fisico. Posso consigliarti l'utilizzo di Ninjutsu offensivi per tentare di scalfirmi un minimo?-

    Scalfirmi...un...minimo....

    Mille pensieri annebbiarono la mia mente, il verde dei miei occhi venne oscurato dal grigio dei miei sentimenti, rendendoli quasi dello stesso colore della notte.

    "Mio padre diceva le stesse cose...mia madre aveva il tuo stesso sguardo deluso ed i miei fratelli mi prendevano in giro allo stesso modo...tu...non capisci..."

    Asomoth...credo che tu mi abbia sopravvalutata... - Sorrisi, lo sguardo grigio e vuoto, gli occhi strabordavano di lacrime ed una risata insensata riempì la mia gola - AHAHAHAHAHAHAAHAHHA Vuoi che io ti attacchi di nuovo...AHAHAHHAHA SI! DI NUOVO ASOMOTH! ero furiosa e depressa allo stesso tempo e non so perchè in quello stato riuscivo a ragionare freddamente, annullando completamente la Nabune che sono di solito.

    Mi avvicinai a lui, non mi importava più se mi avesse attaccata o meno

    Scalfirti...Come pretendi che io possa farlo a mani nude? Sei una marionetta, non so neanche di che materiale tu sia fatto, ma una bamboccia molliccia come me non potrebbe mai farti nulla...Ahahah--AHAH...Eeeeh...non trovi sia divertente?

    Comminavo come una bambola caricata a corda, quasi non piegavo le ginocchia, e continuavo a guardalo mentre ridevo come una pazza isterica e piangevo contemporaneamente, se mi avesse lasciato camminare indisturbata mi sarei posizionata a circa un metro da lui o comunque più vicina possibile

    Asomoth... - per la seconda volta richiamai la tecnica dello scudo dell'eco a quella distanza speravo non solo di disorientrarlo ma anche di stordirlo leggermente, perchè se fino a quel momento mi ero trattenuta, ora non ne avevo più intenzione

    ASOMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOTH! - urlai con tutta l'aria che avevo nei polmoni, l'eco rimbombava nell'aria espandendosi nelle gole che ci circondavano - COME PUOI PENSARE CHE IO TI STIA PRENDENDO PER CULO?! HAI MAI PENSANTO.... - lo fissai, quei vitrei smeraldi riflettevano qualcosa di familiare, una luce che brillava:arancio, rosso, giallo "Il fuoco..." che illuminava il campo di battaglia, ciò che aveva risvegliato in me phanta-sensei, l'elemento che in quel momento mi rappresentava più di qualsiasi altro

    Ah...ahahahah...ahahahahhah...AHAHAHAHHAHA - dubitavo fortemente io potessi fare qualcosa a quel corpo freddo e scolpito in chissà che materiale, ma, volevo prenderlo a pugni.

    Lasciando le mani a penzoloni, tenendo la testa leggermente inclinata su un lato e ridendogli in faccia, concentrai il chakra su di esse. La luce delle fiammelle si rifletteva sulle mie lacrime e illuminava di una luce abbastanza inquietante i miei occhi che ormai si erano completamente fusi con il colore della notte.

    Secondo te...Asomoth...se ho fatto quello che ho fatto...l'ho fatto senza pensare?! - la mia voce continuava a riecheggiare ovunque in quel posto desolato e io continuavo a tenerla ad un tono troppo alto per la distanza che divideva me ed il mio avversario.

    Guardai la mia mano sinistra invitando a fare lo stesso il ragazzo - Mi ero dimenticata di saper fare questa cosa...Me l'ha insegnata una persona a me cara...forse una delle uniche ora come ora... - mentre parlavo la mia mano destra si spostava lentamente vicino la testa del ragazzo marionetta, speravo non la vedesse dato che stavo focalizzando l'attenzione sull'altra - Pensavo che tu...Saresti potuto essere... - lo guardai di nuovo negli occhi, era incredibile di come quel tipo fosse riuscito a ferirmi tanto profondamente nonostante non sapesse nulla della mia vita - Un pensiero stupido. SICURAMENTE STUPIDO!

    Avrei preferito tirargli un pugno, ma non gli avrei fatto nulla, anzi, mi sarei fatta male io e c'era il mio piede dolorante a ricordarmelo. Mi sarei semplicemente limitata a posargli la mano infuocata sui capelli, provando ad incendiarglieli.

    Non sono stupida Osamoth, quindi se non posso danneggiarti con attacchi fisici, posso almeno metterti a disagio?

    Se ci fossi riuscita avrei sfruttato quella distrazione per trasformarmi in uno dei massi che erano lì attorno, mentre la mia risata isterica continuava a riecheggiare nell'aria. Stavolta avrei aspettato io una sua mossa, dopotutto la cosa più intelligente che avrei potuto fare fino a quel momento sarebbe stata scappare via, ma la mia curiosità non era ancora stata soddisfatta, volevo vederlo in azione.

    CITAZIONE
    Azioni:

    Tecnica dello scudo dell'eco: 5 punti

    Richiamo Chakra elementale fuoco: 10 punti

    Tecnica della sostituzione: 5 punti

    Stamina: 135 - (5+10+5)/150 = 115/150
    Resistenza: 150 - 1 / 150 = 149/150
     
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    « Sanità mentale? Non ricordo di aver mai avuto un simile fastidio!. [cit.]»
    «Mi gioco anche la mia vita sul filo del rasoio.
    Se poi la vita è quella tua, farò anche d' avvoltoio!»

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    Capitava spesso una situazione del genere, non riuscivo a calibrare le parole, non riuscivo a trattenere la mia indole sadica, stronzate del genere. Ero quindi abbastanza abituato a delle reazioni di assoluta frustrazione, ricordavo bene i piagnistei di Yuka qualora non fosse riuscita a toccarmi minimamente o le levassi le mutandine a tradimento, ricordo anche i vari scontro con genin casuali che vivacizzavo un pochetto portandoli a morte, quasi, certa. Tuttavia non mi era mai capitato di trovarmi di fronte una situazione simile, apprezzo la diversità umana in tutte le sue sfaccettature, ma non posso desistere dall'ammettere che quella reazione mi fece salire un brivido lungo la schiena. Nabune perse la testa, completamente, lasciandosi andare alla più pura follia.

    Scalfirmi...un...minimo....

    Piegai la testa aggrottando il sopracciglio sinistro, Nabune stava parlottando ed un sinistro sorriso le dipinse sul volto.

    Asomoth...credo che tu mi abbia sopravvalutata...
    AHAHAHAHAHAHAAHAHHA Vuoi che io ti attacchi di nuovo...AHAHAHHAHA SI! DI NUOVO ASOMOTH!

    Nabune fece un paio di passi verso di me, vuota. Camminava lasciandosi andare alla forza di gravità come fosse un soldatino di legno privo di giunture. Le lacrime cominciarono a rigarle il volto, lunghe strade umide che terminavano nelle sue fauci sorridenti, un contrasto non poco insolito e abbastanza terrificante.

    Scalfirti...Come pretendi che io possa farlo a mani nude? Sei una marionetta, non so neanche di che materiale tu sia fatto, ma una bamboccia molliccia come me non potrebbe mai farti nulla...Ahahah--AHAH...Eeeeh...non trovi sia divertente?

    Scossi la testa mettendo le mani avanti... o indietro? Girai completamente il busto e le gambe facendo tornare la testa in una posizione più umana.

    -Nabune stai calma.-

    Asomoth...

    Esplose. La sua voce venne amplificata dalla Tecnica utilizzata prima, rimbombando ovunque quasi mi avesse posto in mezzo a delle casse.

    ASOMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOTH!
    COME PUOI PENSARE CHE IO TI STIA PRENDENDO PER CULO?! HAI MAI PENSANTO....
    Ah...ahahahah...ahahahahhah...AHAHAHAHHAHA


    Dovevo smetterla di prendermi gioco dei genin, diventavano sempre più terrificanti ogni singola generazione che passava. La mano destra di Nabune si illuminò di rosso, una fiamma prese vita, Katon?

    Secondo te...Asomoth...se ho fatto quello che ho fatto...l'ho fatto senza pensare?!

    Non che quella domanda fosse troppo lecita. Non riuscivo neanche a sentire i miei pensieri in mezzo a quel frastuono, e Nabune continuava ad affliggermi, ma perché? Che effettivamente non conoscesse Ninjutsu offensivi? A giudicare dall'attacco precedente c'avrei anche potuto credere.

    Mi ero dimenticata di saper fare questa cosa...Me l'ha insegnata una persona a me cara...forse una delle uniche ora come ora...
    Pensavo che tu...Saresti potuto essere...
    Un pensiero stupido. SICURAMENTE STUPIDO!


    Quello fu un pessimo schiaffo morale. Non mi aspettavo che quella ragazza potesse avere qualche pretesa simile, non credevo fosse interessata a creare un qualche tipo di legame con me o qualcosa di lontanamente simile. Mi sentivo un mostro, il più basso liquido trovabile nelle fogne di Ame dopo il noto Revanna. Il braccio di Nabune si stava avvicinando alla mia testa pericolosamente, voleva forse ledere la mia faccia? Non poteva sapere fossi immune a qualsiasi fuoco. Le bloccai il braccio mantenendo una presa salda e guardandola dritta negli occhi.

    Non sono stupida Osamoth, quindi se non posso danneggiarti con attacchi fisici, posso almeno metterti a disagio?

    Sospirai. Cercai di obliterare quel singolo momento perché solo immaginarselo rende il tutto fottutamente spaventoso.

    -Nabune calmati, ho sbagliato, ma ti chiedo scusa va bene?-

    La ragazza non pensò minimamente alle mie parole, e quando le lasciai il braccio si volatilizzò divenendo una roccia, come se già non fossi abbastanza scosso da tutto, Nabune si trasformò in una roccia proprio davanti ai miei occhi.
    CITAZIONE

    Arbitraggio



    Azioni:


    • Tecnica dello scudo dell'eco: Riesce

    • Passata di Capelli Glamour: 10+15+8=33

    • Tecnica della Trasformazione: Riesce



    Kuroda:

    • Presa: 250+170+20+3=443



    Resoconto:
    Dopo la trasformazione di Nabune in qualche Joker dalle più disparate turbe mentali, tenta di dar fuoco ai capelli di Kuroda che prontamente ne coglie il braccio fermando ogni sua azione. La ragazza si ritrova quasi immediatamente libera dalla morsa di Kuroda, tuttavia si trasforma in roccia facendo finta di niente, come se non stesse accadendo nulla.

    Danni:
    //

    Note:
    //

    Sbuffai scrollando le spalle, mi avvicinai a quel grosso macigno carente di affetto e mi sedetti accanto ad esso accarezzandone la superficie.

    -Su Nabune, non fare così. Vuoi essere mia amica? Va bene, ma non devi più fare una scenata così spaventosa, se me lo prometti ti insegno pure qualche trucchetto, che ne dici?-

    Sorrisi sollevandomi da terra e mettendo una distanza di almeno dieci passi tra me e lei.

    -Forse ho qualche tecnica facile anche per te.-

    Concentrai il chakra sulla fredda superficie di Cenit liberando una grossa cortina di fumo dal mio corpo, una grossa nuvola grigiastra che prese il controllo del campo di battaglia quasi immediatamente, limitando fortemente la vista di qualsiasi persona in almeno un centinaio di metri di raggio.

    -Questa è la Tecnica della Cortina Fumogena, unita alla tua tecnica sonora dovrebbe divenire una bomba, immagina di apparire alle spalle dell'avversario per farlo spaventare! Non potrebbe vedere nulla, quindi è ottima per guadagnare tempo, l'esecuzione è sempice, nessun sigillo o qualche posizione particolare, concentra il chakra sulla pelle e stampa nella tua mente l'immagine di un fumo candido come quello che crei con le tecniche accademiche!-

    Mi avvicinai, mentre parlavo, alle sue spalle di soppiatto. La afferrai gridandole all'orecchio.

    -BUH!-

    E corsi via ridendo. La Cortina Fumogena che avevo creato, andava a contrastare l'esecuzione di Nabune, avrei dovuto dissipare la mia tecnica per permetterle di imparare quella che le stavo insegnando. Agitai le mani nell'aria creando grandi cerchi. Il vento soffiò con forza, richiamato dalle mie braccia che crearono una poderosa corrente d'aria, essa si fece strada attraverso le rocce sollevando polvere, terra e detriti, ma dissipando la cortina che avevo creato, mandando tutto in... fumo!

    -Ah! Quasi dimenticavo. Visto che non hai tecniche offensive, che ne diresti di impararne una semplice? Questa!

    Misi la mano sinistra dentro la bocca, rivolgendo le fauci verso il cielo. Estrassi dalla bocca un lungo ago biancastro che risplendeva sotto la luce dei tronchi infuocati, era un semplicissimo Ago Volante Perforante, ma creato con l'utilizzo dell'elemento acqua, diciamo che era una sorta di copia che sicuramente non avrebbe potuto sostituire la tecnica standard.

    -Questa è la Tecnica degli Aghi Volanti Perforanti, ti basta concentrare la saliva in bocca, mischiarla col chakra, impastare con la lingua per creare la materia e poi darle forma mettendo sempre la lingua a... "cannuccia"? Diciamo che devi semplicemente stringere la lingua e lanciarla con essa come fosse un vero e proprio Senbon, uno Spiedo no? Conosci? Vabbé, provaci, tanto ho tutta la nottata da dedicarti. Ah, un'ultima cosa.-

    Lanciai l'ago contro i tronchi in fiamme avvicinandomi a Nabune e guardandola dall'alto verso il basso.

    -Il mio nome non è Asomoth o Osamoth o Oshawott. Il mio nome è Kuroda, il piacere è tutto mio.-
    Ovviamente per impararle entrambe devi spendere 90 punti exp.
     
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  7. Haruy
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    follia

    -Nabune stai calma.-

    Quelle furono le ultime parole che Asomoth riuscì a pronunciare prima che io esplodessi in tutta la mia folle rabbia, credo di averlo spaventato un pochino, tant'è che quando iniziai a camminare verso di lui non si allontanò neanche di un passo.

    Il mio tentativo di dare fuoco a suo capelli non andò a buon fine, vedevo i miei occhi riflessi nei suoi, due macchie grigiastre nel verde più puro,
    teneva il mio braccio ben fermo, ma io non opposi resistenza a quella presa. La mia forza non avrebbe mai potuto competere con la sua e di coglierlo di sorpresa non se ne parlava, in più era anche veloce e furbo "Per un attimo avevo dimenticato perchè aveva attirato la mia attenzione..."

    -Nabune calmati, ho sbagliato, ma ti chiedo scusa va bene?-

    Mi trasformai comunque in sasso, odiavo farmi vedere piangere e quello stupido me lo aveva fatto fare per due volte in un giorno solo, iniziavo quasi ad odiarlo. Ero abituata a fare figuracce, ad essere ridicola e a non sapermi comportare, ma avere una reazione del genere con un completo estraneo non era da me.

    Fingere di essere un sasso gelido e confondermi con l'ambiente mi fece sentire leggermente più a mio agio, anche se lo avevo fatto proprio sotto gli occhi del mio avversario.

    A quella mia reazione lui fece qualcosa di davvero inaspettato, scrollò le spalle e si mise a sedere accanto a me iniziando ad accarezzare la mia nuova "corazza gelida"



    -Su Nabune, non fare così. Vuoi essere mia amica? Va bene, ma non devi più fare una scenata così spaventosa, se me lo prometti ti insegno pure qualche trucchetto, che ne dici?-

    Come sarebbe a dire "Vuoi essere mia amica? Va bene?" - per un attimo mi sentii davvero pietrificata - "come fa a dire certe cose con tanta leggerezza?" probabilmente lo stava facendo solo perchè gli facevo pena, non avevo intenzione di farmi insegnare nulla da lui, non dopo quello che mi aveva fatta diventare cinque minuti prima. Senza contare che odio essere aiutata solo perchè l'altra persona prova pena nei miei confronti, non ho mai accettato questo genere di atteggiamenti, avrei potuto prendere in considerazione la sua richiesta solo se me la fossi meritata, non mi ero lasciata aiutare neanche dopo la morte della mia famiglia.

    Ma Asomoth non mi lasciò il tempo di tornare alla mia forma originale che balzò in piedi e si allontanò di circa dieci passi da me.

    -Forse ho qualche tecnica facile anche per te.-

    Tornai alla mia forma Nabbesca

    Ascolta Asomoth io...

    Il fumo lo avvolse "Inutile tentare di parlarci ora, meglio che prima finisca di spiegarsi" non vedevo più nulla, era una tecnica davvero interessante e forse mi avrebbe fatto comodo, mi piace creare diversivi

    -Questa è la Tecnica della Cortina Fumogena, unita alla tua tecnica sonora dovrebbe divenire una bomba, immagina di apparire alle spalle dell'avversario per farlo spaventare! Non potrebbe vedere nulla, quindi è ottima per guadagnare tempo, l'esecuzione è sempice, nessun sigillo o qualche posizione particolare, concentra il chakra sulla pelle e stampa nella tua mente l'immagine di un fumo candido come quello che crei con le tecniche accademiche!-

    Ascoltavo le parole provenitenti da quella cortina di fumo assiminandole tutte, la mia concentrazione era totale "Ahahah effettivamente sarebbe davvero fic..." mi sentii afferrare

    -BUH!-

    AAAAAAAH! - il ragazzo corse via ridendo, doveva davvero divertirsi a prendersi gioco di me - Asomoth prima che tu...

    Una fortissima folata di vento cominciò a spazzare via tutto il fumo e fece cadere me a terra Tsk! Volevo, Volevo dirti...

    -Ah! Quasi dimenticavo. Visto che non hai tecniche offensive, che ne diresti di impararne una semplice? Questa!

    "Ma perchè continuo a provarci? Non mi ero ripromessa di lasciarlo finire per poi rifiutare il suo aiuto?"
    effettivamente era così, ma la mia indole mi spingeva a provare ad interromperlo tutte le volte, forse perchè una parte di me sapeva che la voglia di provare quelle tecniche avrebbe potuto avere la meglio sui miei pensieri iniziali.

    "Che cosa...SCHIFOSISSIMA!" Asomoth si era messo una mano in bocca, mentre la teneva spalancata rivolgendo il viso verso l'alto, aveva afferrato con due dita qualcosa che assomigliava ad un ago biancastro su cui si rifletteva la luce dei due tronchi infuocati

    -Questa è la Tecnica degli Aghi Volanti Perforanti, ti basta concentrare la saliva in bocca, mischiarla col chakra, impastare con la lingua per creare la materia e poi darle forma mettendo sempre la lingua a... "cannuccia"? Diciamo che devi semplicemente stringere la lingua e lanciarla con essa come fosse un vero e proprio Senbon, uno Spiedo no? Conosci? Vabbé, provaci, tanto ho tutta la nottata da dedicarti. Ah, un'ultima cosa.-

    ...Ma... - la sua ultima frase mi aveva spiazzata, avrebbe aspettato anche tutta la notte per fare in modo che io imparassi queste due tecniche...

    -Il mio nome non è Asomoth o Osamoth o Oshawott. Il mio nome è Kuroda, il piacere è tutto mio.-

    Kuroda... - era un nome molto più carino di Asomoth - Kuroda..si, è..è un bel nome...

    Anche se ora sapevo il suo vero nome, mi sentivo comunque presa in giro, questo ragazzo si stava dimostrando gentile...ma ciò è accaduto solo dopo la mia scenata da pazzoide, probabilmente i suoi sensi di colpa erano veramente forti, ma dubito si fidasse di me, dopotutto non mi aveva neanche detto il suo nome reale "Beh, a questo punto non mi rimane che accontentarlo, magari se imparerò le due tecniche si sentirà libero di andare...non voglio perda altro tempo con me..."

    Mi sollevai e mi sgrullai di dosso tutta la polvere che il vento di prima, gentilmente offerto da Kuroda, aveva fatto appiccicare sui miei vestiti

    Va bene sensei, ora ci provo.. - sorrisi amareggiata, non ero affatto felice di imparare quelle tecniche, non in quel modo e non per quei motivi - Iniziero dalla seconda delle due, perchè credo sia quella un pochino più complessa per me...

    Per tutta l'agitazione e la stanchezza, la saliva che avevo in bocca non era molta, quindi ci volle un po' prima che riuscissi ad accumularne la quantità necessaria. Mentre mi ripetevo in testa tutte le istruzioni datemi dal ragazzo marionetta lo guardavo, non in un punto preciso, semplicemente mi limitavo ad osservarlo "E' un vero peccato...Kuroda..." avevo abbastanza saliva, chiusi gli occhi e cercai di concentrare il chakra su di essa. Sentii la saliva diventare più pastosa, quasi solida, ciò mi fece capire che era il momento di posizionare la lingua a "cannuccia" per dargli la forma che desideravo. Stranamente la cosa mi riuscì con una certa disinvoltura, non avevo mai provato nulla del genere, eppure sembrava che la mia lingua sapesse già quello che avrei dovuto fare. Aprii le fauci, imitando il gesto che Kuroda aveva fatto poco prima, posai ciò che ero riuscita a creare ai piedi del sensei, sperando avesse una forma decente.

    Mi dica cosa ne pensa... - lasciandogli a disposizione ciò che avevo appena creato, feci una decina di passi per allontanarmi da lui.

    Non voglio farle perdere tempo, quindi proverò subito l'altra tecnica posizionai le mani leggermente distanti dal buso e divaricai le gambe "Devo immaginare di essere fumo...non è molto difficile per me..." - chiusi gli occhi - "Sarebbe bello essere così leggeri, volatili e con la capacità di nascondere qualsiasi cosa, soprattutto se non si è proprio soddisfatti di quel "qualcosa"..." concentrai il chakra sulla pelle e sperai che una cortina di fumo stesse coprendo interamente la mia figura, soprattutto perchè, avevo bisogno di dire una cosa molto importante al mio sensei e rimanere al coperto mi avrebbe aiutata a non imbarazzarmi troppo. Per evitare di bloccarmi a metà del discorso, decisi comunque di mantenere gli occhi chiusi

    Kuroda...spero che la mia esecuzione di entrambe le tecniche l'abbia soddisfatta, non voglio trattenerla oltre. Le chiedo scusa per la scenata di prima e non si doveva sentire obbligato a fare qualcosa per "aiutarmi" - lasciai cadere le braccia lungo i fianchi - Odio davvero profondamente fare pena alle persone e queste due tecniche non le ho meritate...la ringrazio per avermele insegnate, ma non posso garantirle che le userò negli scontri con gli altri genin, non sarebbe giusto nei loro confronti, tutti si stanno impegnando per migliorare ed io ho ricevuto il suo aiuto solo perchè non sono riuscita a controllarmi, come sempre... - sospirai - Per quanto riguarda il fatto di essere sua amica, beh... Mi farebbe piacere, ma vede, io ho un concetto molto profondo di quel genere di legame e dal suo tono di voce ho potuto capire che "la sua proposta" si basava su qualcosa di molto più superficiale - avanzai verso di lui per cercare di guardarlo negli occhi, sperando che il fumo non intralciasse troppo l'incrocio dei nostri sguardi - Credo che... lei abbia già fatto abbastanza per me, quindi, se lo ritiene giusto, può mettere fino a questo incontro sensei.. - accennai un sorriso - e può tranquillamente dimenticarsi di me, non si senta in obbligo solo per ciò che ha visto prima, so cavarmela da sola. Lo faccio da più di quanto lei possa immaginare...

    CITAZIONE
    Azioni:

    Tecnica degli Aghi perforanti: 5 punti
    Tecnica della cortina fumogena: 10 punti

    Stamina: 115 - (5+10) /150 = 100/150
    Resistenza: 149/150

    Accetto di imparare le tecniche e spendo l'exp necessaria.
     
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    « Sanità mentale? Non ricordo di aver mai avuto un simile fastidio!. [cit.]»
    «Mi gioco anche la mia vita sul filo del rasoio.
    Se poi la vita è quella tua, farò anche d' avvoltoio!»

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    L'area era ricoperta da un sottile strato di nebbia che andava ad impedire la visuale e imperversò lungo il campo di battaglia. Proveniente dalla Kunoichi, il fumo ricoprì l'area attorno a noi in tempi brevissimi. Rimasi abbastanza colpito dalla padronanza che Nabune aveva già acquisito.

    Kuroda...spero che la mia esecuzione di entrambe le tecniche l'abbia soddisfatta, non voglio trattenerla oltre. Le chiedo scusa per la scenata di prima e non si doveva sentire obbligato a fare qualcosa per "aiutarmi".

    Riuscivo a sentire la voce attraverso quel fitto velo grigiastro e potevo facilmente localizzare la posizione di Nabune che non sembrava essersi spostata di nemmeno un metro.

    Odio davvero profondamente fare pena alle persone e queste due tecniche non le ho meritate...la ringrazio per avermele insegnate, ma non posso garantirle che le userò negli scontri con gli altri genin, non sarebbe giusto nei loro confronti, tutti si stanno impegnando per migliorare ed io ho ricevuto il suo aiuto solo perchè non sono riuscita a controllarmi, come sempre...

    Sospirai. Sembrava uno di quegli sfoghi che hanno gli adolescenti durante le loro crisi di identità, non che fosse molto differente dalla reazione che aveva avuto prima. Nabune sembrava piuttosto lunatica a dire il vero.

    Per quanto riguarda il fatto di essere sua amica, beh... Mi farebbe piacere, ma vede, io ho un concetto molto profondo di quel genere di legame e dal suo tono di voce ho potuto capire che "la sua proposta" si basava su qualcosa di molto più superficiale.

    "Bam", beccato. Effettivamente il mio intento era proprio quello. Ovviamente non avevo intenzione di legarmi in modo particolarmente forte con quella ragazza, dopotutto non la conoscevo da nemmeno un'ora, eppure...

    Credo che... lei abbia già fatto abbastanza per me, quindi, se lo ritiene giusto, può mettere fino a questo incontro sensei... e può tranquillamente dimenticarsi di me, non si senta in obbligo solo per ciò che ha visto prima, so cavarmela da sola. Lo faccio da più di quanto lei possa immaginare...

    Abbassai il capo lasciandomi sfuggire un mugolio sommesso. Mi rialzai facendo forza solo sulle gambe, in modo innaturale ma consono al mio essere.

    -Mi dispiace Nabune, ma è meglio che vada al momento. Magari tornerò in futuro o chissà, ma capisco che la mia presenza non sia più richiesta. Tuttavia se passi da Suna vieni a fare un salto a casa mia, non sia mai che neghi il diritto ad una graziosa ragazzina come te di conoscerci meglio.-

    Saltai da una roccia all'altra sfuggendo totalmente dalla visuale di Nabune in un soffio. Forse sarei tornato, forse. Ma non a breve, non vi era nulla che mi ancorava a Kumo e purtroppo non avevo la benché minima intenzione di approfondire quella conoscenza. Ai miei occhi Nabune era solo un intralcio, uno dei tanti cittadini da difendere, troppo deboli per opporre la benché minima resistenza. Ma si sa, il futuro è sempre incerto.
    Io prendo il minimo SENZA l'exp da arbitro che non riscuoto perché non ho fatto praticamente nulla.
    Se qualcuno vuole correggere l'exp che sto per dare a Nabune, può scrivere pure sotto, capisco che l'allenamento sia risultato corto ed effettivamente non assomiglia minimamente a quello che avevo in mente, una P.Q. sarebbe stata meglio. Tuttavia penso di aver svolto il compito che mi ero prefissato.
    Nabune prende 30 punti exp e si intasca le tecniche.
     
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  9. Anselmo
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    Vabbenene :si2:
     
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  10. Haruy
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    Grazie :wub:
     
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  11. Haruy
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    -Mi dispiace Nabune, ma è meglio che vada al momento. Magari tornerò in futuro o chissà, ma capisco che la mia presenza non sia più richiesta. Tuttavia se passi da Suna vieni a fare un salto a casa mia, non sia mai che neghi il diritto ad una graziosa ragazzina come te di conoscerci meglio.-


    Con quelle parole Kuroda scomparve dalla mia vista e probabilmente anche dalla mia vita.

    Nonostante dal suo tono di voce avessi intuito che non era realmente interessato a fare amicizia, una parte di me continuava a sperare che sarebbe rimasto e che avrei avuto modo di conoscerlo meglio. Evidentemente non avevo nulla di speciale e non ero riuscita a catturare realmente la sua attenzione, come invece lui aveva fatto con me.

    Mi buttai a terra e rimasi a guardare la notte stellata, il vento soffiava nelle gole che circondavano quello che pochi istanti era stato un campo di battaglia, il tronco continuava ad ardere a qualche metro da me e lo scoppiettare del legno creava una melodia che scandiva il procedere dei miei pensieri

    "Cosa ti aspettavi Nabu? Che fosse rimasto? A fare cosa poi..? Neanche ti conosce, e di certo non avrai fatto buona impressione, gli hai urlato in faccia e poi...bha..." - mi portai un braccio sugli occhi - "E' mai possibile che io non sia capace...non sia capace di controllarmi..?" - sospirai e mi voltai su un fianco, cambiando di nuovo la posizione delle braccia e facendole diventare il mio "cuscino".

    Sentivo la roccia fredda a contatto con la mia pelle, era l'esatta raffigurazione della mia solitudine "Kuroda era freddo allo stesso modo...che fosse di pietra..?" - istintivamente mi portai una mano sulla caviglia, mi faceva ancora male dopo aver provato a tirargli un calcio - "Chissà se è una marionetta creata da qualcuno o...se è qualcosa di sovrannaturale, tipo un mutante!"

    Mi girai di nuovo, questa volta a pancia in giù, rivolgendo il mio sguardo a quelle fiamme che stavano divorando il legno "Quel cavaliere enorme ha tagliato questa bestia di albero come se fosse stato burro...non ci avrebbe messo nulla a distruggermi se avesse voluto..." - le fiamme brilavano ancora di un rosso intenso, ma una cosa attirò la mia attenzione, un luccichio familiare.

    Mi alzai e iniziai ad avviarmi verso la fonte del mio interesse, era qualcosa di lungo e biancastro, per metà conficcato a terra "Quello è..." mi accovacciai e lo raccolsi afferrandolo con due dita "L'ago creato da Kuroda.." - era l'ultimo ricordo rimastomi di quel ragazzo marionetta, ed era anche abbastanza schifoso dato che lo aveva tirato fuori dalla sua bocca "Eeeew..oh beh..." gli diedi una pulita con la maglia "E' l'ultima cosa che mi è rimasta di te Kuroda, e io non dimentico i miei amici..." lo sollevai verso lo Luna per osservarlo scintillare nella notte.

    Lo portai a casa con me e dopo averne levigato leggermente la punta, in modo tale che non potesse pungermi in alcun modo, ne feci una collana

    Magari un giorno ci rivedremo...e te la farò pagare cara per essertene andato senza neanche aver provato a conoscermi! E puoi contarci, se mai capiterò a Suna passerò a trovarti...PER SPACCARTI LA FACCIA!

    Con quella promessa iniziai ad allenarmi un po' più spesso, soprattutto per riuscire ad utilizzare Nozomi, avevo bisogno di lei per riuscire a battere quella marionetta dal corpo di pietra.
     
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10 replies since 26/7/2015, 20:13   252 views
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