Insomma, la caccia a questi banditi ebbe inizio, ed a quanto pare i nostri giovani non vollero risparmiarsi nemmeno un pochino a giudicare dalla partenza. Quei tre correvano veloci, su questo non c'era dubbio, ma Inohana era una Chuunin abbastanza abile, tanto che srotolò tutti e 80 i suoi metri di filo e li fece volare verso di loro. Kuma, invece, creò una specie di scossa sismica sul terreno. Quegli attacchi erano senza dubbi rapidi e precisi, solo che i tre avversari parevano essere tutto tranne che degli sprovveduti. Ecco che infatti evitarono tutti e tre insieme quella corda, mentre con una rapida serie di sigilli uno dei tre - quello a sinistra - andò a creare una specie di muro gommoso che rispedì proprio nella direzione di Inohana e Kuma tutte le schegge generate dalla scossa sismica. Il vero problema era che quelle schegge sembravano essere più grosse e rivestite di quella strana sostanza gommosa, anche se le punte erano comunque estremamente acuminate, forse ancora più di prima, e lo si poteva benissimo notare mentre queste erano dirette verso le loro gambe. Ma ovviamente l'offensiva non si fermò di certo a questo, sarebbe stato troppo semplice. Quello del centro, invece, soffiò con una potenza assurda dopo aver gonfiato il petto, generando una folata di falci taglienti che andarono a velocizzare le schegge ed anche a cercare di colpire i giovani sul resto del corpo. Il terzo, invece, semplicemente afferrò il filo della ragazza cercando di strattonarlo e tirarla verso di sé.
Per quanto riguarda il ricercatore ed il giovane Alphonse, mano a mano che si avvicinavano a quell'arnese, anche il giovanotto avrebbe potuto notare che c'era qualcosa di estremamente familiare, anche se non proprio a primo impatto. L'altro invece si grattò la barba, fermandosi un secondo.
Hm... Sembra molto simile ai martelli pneumatici che ho visto giù...
Ed indicò la scritta impressa su entrambi i lati, che recitava "Mr.Hodokimasu": scritta rossa su sfondo bianco, nulla di particolare, scrittura squadrata. Notato questo particolare l'uomo si grattò ancora con più forza, avvicinandosi all'arnese e sbuffando leggermente.
Sono i martelli forniti dal capo-cantiere. E guarda qui.
Disse indicando prima una concavità nella roccia e poi il filo collegato al martello. Nella concavità erano presenti altri oggetti sempre con lo stesso marchio, come martelli, piccole mine e dei walkie-talkie che facevano le bizze. Il filo collegato al martello pneumatico, invece, sembrava penetrare in quella roccia, per poi venire fuori all'esterno, proprio dietro quel pinnacolo alto circa un metro, per poi buttarsi giù verso il cantiere.
HAAAAA...
Urlò l'uomo accasciandosi a terra e cominciando a respirare affannosamente, era stato colpito da un Kunai proprio al centro della schiena, ed anche se non pareva essere un punto vitale stava perdendo lo stesso molto sangue. Dietro di loro uno di quegli altri tizi mascherati con un'altro pugnale che roteava in mano, pronto a scagliarlo verso il giovane. Eppure era in attesa.
Nulla era andato a buon fine. Per sfortuna. Beh, in realtà potevo pensare di divertirmi ancora un pochettino con quei tre tizi. A differenza di quel che sembrava, il trio di scemi era abbastanza agile, o almeno così appariva, visto che tutti quanti riuscirono allo stesso momento a scansare il filo d'acciaio con un semplice salto. Un cavolo di salto era bastato per evitare il mio buon vecchio filo d'acciaio che ormai aveva fatto anni ed anni di vita, un po' come me. Già, quel filo ne aveva passate tante, ma praticamente mai era stato schivato con un semplice saltello di si e no due o tre centimetri. Vedere quei piedi sollevarsi da terra... Mi aveva fatto un po' incazzare. Incazzare, anche se non è la parola giusta, ma anche divertito. Finalmente c'era qualcuno che non finiva bloccato in circa 12 secondi dal mio filo e poi il tutto diventava storia. Invece con quelli là no, meglio forse! Almeno... Potevo divertirmi un bel po' di più. Anche se avrei preferito fargli del male subito e poi scoprire che cosa stavano combinando di male in quel punto di montagna con dei... Trapani? Trapani, penso. Almeno uno ne avevamo visto, quindi eravamo quasi sicuri che volevano scavare nella superficie rocciosa per arrivare verso... Verso dove? Dove pensavano di andare con quel trapano? Nel sottosuolo? Il trio di pagliacci che io e Kuma Shoton dovevamo “assicurare alla legge” alla fine riuscì nello scansare tutto senza complicarsi troppo la vita, per poi pensare a qualcosa per metterci in difficoltà. A volte è bello essere la legge: sai che devi prendere criminali o presunti criminali, menarli e portarli in un posto. La parte migliore era il menarli. E poi essere la legge ti permetteva di non infrangerla... O almeno così pensavo. In quel caso dovevamo solo prendere quei tre, sapere che volevano e, forse, lasciarli andare, anche perché non avevamo capi di imputazione per quelli là, quindi che li buttavamo in carcere a fare? Scavi? Potevano anche essere persone fidate del villaggio! Però al diavolo, io facevo quello che volevo, e vedere quei tre che scappavano mi infilava nel cervello un sospetto da debellare con le torture ed il sangue. Perché si sa, ogni cosa si lava col sangue. Mah, forse sono io che son particolare. Però vedere quei tre pensare ad una certa rivalsa non fece altro che confermare i miei piccoli sospetti su quel trio di personaggi stravaganti. Sembravano far le cose in contemporanea. Infatti i tre decisero di provare i loro attacchi in contemporanea. O almeno provarci. Non avevo molta voglia di capire cosa stavano facendo quei tre, ma soltanto di rispondere per le rime a quello che avevano intenzione di fare, ovvero ferirci o qualcosa. Uno dei tre cercava di prendersela in particolare con me, avendo afferrato il vecchio filo d'acciaio che avevo fatto partire allegramente verso il trio e di strattonarmi verso di lui. In quel modo poteva soltanto fare il mio gioco.
- Eeeeeh. Il filo è solo mio...! -
- Kuma? Kuma Shoton? Ehi, sono Inohana e sto parlando con la tua coscienza! Mi serve uno scudo per favore, bel giovine. E... Penso serva in fretta. -
Speravo soltanto che quel pirla fosse in grado di capire che ero davvero io e che riuscisse a generare un buono scudo in fretta utile a parare entrambe da quel colpo. Io avrei soltanto pensato ad un pronto contro-attacco, visto che quel bravo ragazzo probabilmente era in grado di fare la stessa identica cosa che aveva fatto pochi istanti prima per proteggerci dai massi. Io invece avrei semplicemente usato le mosse che sapevo usare. Anzi. Quello che praticamente solo sapevo fare, ovvero fottere la mente di una persona comune. Avevo una parte del filo sempre con me, o comunque abbastanza vicino per sfruttare la mia particolare abilità che bloccava chiunque entrava in contatto con qualcosa su cui potevo infondere il mio chakra. A dir poco perfetto era il filo che quel tizio stava usando per strattonarmi verso di lui o comunque farmi cadere e farmi del male. Insomma, per qualsiasi cosa... Voleva stuprarmi? Oh, ma dai! Rimaneva il fatto che, una volta eseguita quella mossa rapida e fugace, avrei usato il mio bellissimo Sconvolgimento Spirituale per prendere il controllo del suo inferme corpo. Una volta fatto ciò lo avrei lanciato sui suoi due compagni e, con l'agilità dimostrata poco prima, gli avrei impresso nella mente il comando di legare velocemente i suoi colleghi. Colleghi di malefatte che però dovevano non mettere a segno quei colpi che avevano lanciato con qualche Ninjutsu ed evitare di farci del male. Poi, ci avrei pensato io. Ma... Ma perché sento qualcosa? Già. Alphonse era rimasto indietro e sentivo una strana presenza anche su di lui. Vi era un quarto complice? Allo stesso momento, sembrava che lo scienziato che aveva fatto la strada con noi non pareva passarsela bene. Qualcosa stava succedendo nei pressi della posizione di Alphonse.
- Ehi. C'è un quarto di voi? Rispondete. -
Dissi, molto gravemente. Ora la questione si era fatta seria. Forse lo scienziato di bianco era stato ferito. Dovevo ottenere risposte. In fretta.
Resistenza 300/300 Stamina 306/400 Azioni Inohana: - Tecnica della Trappola di Chakra per bloccare il cretino che vuole fare Ali Babà e fottermi il filo - Sconvolgimento su di lui - Rilascio Tecnica della Trappola di Chakra Azioni Tizio: - Lanciarsi sui due compari - Legarli col filo d'acciaio
Dato che Dan è andato via, muoverò io il suo PG e lo lascerò integro, non ha senso spappaglielo così Voi proseguite pure, io muoverò il pg di Dan secondo le mie direttive!
A quanto pare la situazione per Alphonse ed il giovane ricercatore si faceva difficile, anche se il Genin decise di non mollare, ed allora rimase lì, in piedi, fermo ad aspettare che l'altro facesse qualcosa, anche se l'uomo non accennava a muoversi, probabilmente paralizzato da una qualsiasi ragione che al momento non era stata ancora esplicitata. Il ragazzo, invece, fece qualche passo in avanti, lanciando al ricercatore una boccetta che l'altro a malapena prese. Piglia quella, servirà ad evitare che perda troppo sangue. E tu! Che diavolo state facendo? E perché avete i martelli pneumatici del Boss? Come li avete presi?
L'altro si limitò a girarsi il kunai fra le mani e guardarlo quasi con sufficienza, puntandolo verso il giovane come solo i cattivi più scrausi sanno fare. Poi si gettò alla carica del giovane che - seppur non molto esperto - era comunque un genin. Questo creò delle copie illusorie, cosa che riuscì ben presto a destabilizzare il cattivo, che puntò a quella proprio accanto all'originale, dando al giovane la possibilità di attaccarlo con un calcio nel ventre. In qualche secondo, comunque, gli fu addosso e riuscì ad atterrarlo, mollandogli un paio di cazzotti in faccia ed una ginocchiata nei testicoli, così da essere sicuro che non potesse muoversi nemmeno, poi fece il suo lavoro con il filo d'acciaio.
PARLA!
Q-quelli s-sono del boss... Che è il nostro boss e non il vostro... Anche lui è dei GiroVoid Saber... Ma tanto i tuoi compagni non sopravvivranno e nemmeno tu... Ghghgh Nel frattempo, ad una distanza considerevole dal trio, ecco che Inohana e Kuma ingaggiano un combattimento con gli altri tre banditi, lotta tutt'altro che facile, a dire il vero. In primis i ragazzi devono difendersi dall'offensiva degli avversari, anche se ci riescono solamente in parte, ahimé, perché non stanno parlando con degli scemi contrariamente all'avversario farlocco che è capitato ad Alphonse. Purtroppo Inohana non riesce ad attivare la sua bella trappola di chakra, perché il ragazzo riesce a strappare dalle sue mani tutto il filo metallico e tirarglielo via, facendola cadere per terra e facendole prendere due schegge abbastanza grandi fra le clavicole: una a destra ed una a sinistra. Kuma, invece, riesce ad annullare solo in parte quell'offensiva, perché una di quelle schegge gli graffia il collo mentre una si pianta nella sua spalla con forza. Fortunatamente lo scudo del ragazzo che riusciva a manipolare il Cristallo venne generato in tempo, permettendo ai due di pararsi da quel poderosissimo colpo di vento che a loro non fece assolutamente danno, anche se riuscì a frantumare quella creazione senza problemi, riducendola in semplici mattoncini di cristallo chiaro e trasparente. Eppure anche in quel casotto, Inohana riuscì parzialmente a prendere il controllo del suo avversario per qualche secondo, permettendogli solamente di mettersi in mezzo a quel colpo di vento che lo prese in piena faccia, sfigurandogliela completamente e facendolo cadere in terra inerme, con ancora quegli ottanta metri di filo tutti avvolti intorno al corpo e sparsi per terra.
Le ultime parole, o meglio pensieri, di Inohana mi avevano messo in guardia sull’ipotetica possibilità della presenza di altri ninja al di fuori dei 3 bastardi che avevamo davanti. Il viso della ragazza non lasciava presagire nulla di buono e la mia preoccupazione crebbe al pensiero di Al: l’avevamo lasciato solo con il ricercatore e la possibilità di essere attaccato anche lui erano davvero alte, dovevamo chiuderla in fretta e raggiungerlo. Purtroppo le mie aspettative e quella della mia compagna superavano di gran lunga la realtà e adesso eravamo costretti a vedercela contro i tre mascalzoni che prima scappavano affannosamente dalle nostre grinfie. Adesso si erano ritorti contro di noi e non sembravano avere intenzioni amichevoli. Ovviamente non ci siamo fatti trovare alla sprovvista, eravamo due chuunin e non potevo di certo scappare da tre uomini pescati chissà in qualche vicolo e pagati per svolgere chissà quale sporco lavoro. Inohana mossa da un impeto di grinta e coraggio partì con la prima mossa e cercando di dargli man forte provai a fare del mio meglio, le nostre tecniche viaggiavano parallele dritte verso i nemici e mirate per atterrarli in poco tempo. Ma ecco che in pochi secondi le nostre aspettative crollarono di fronte ad un dannato muro di gomma, gli avversari avevano spedito indietro i nostri attacchi e Inohana mi avvertì della possibile presenza di qualcun altro. Ad un tratto il mondo si colorò di rosa, una spessa parete si frappose tra me e i nemici. Il materiale particolare di cui era composta era cristallo generato dal mio chakra particolare, grazie ad un’elevata affinità con il chakra vento e terra potevo creare a mio piacimento qualsiasi creazione di cristallo. Mentre la struttura ancora si assestava fu colpita dal violento attacco nemico, con gli occhi piantati sulla parete speravo e pregavo con ogni cellula del mio corpo. La mia compagna si era affidata alle mie capacità e non potevo deluderla, i primi secondi passarono come ore: le pietre intaccavano il cristallo sempre di più, numerose crepe si formarono e ad un tratto la breccia fu completa e fummo investiti da una potete folata rocciosa. Tra polvere e cristallo mi ritrovai a terra, ancora cosciente ma completamente confuso. Fortunatamente la mia folata di vento che avevo generato quasi per istinto aveva atterrato uno dei tre mascalzoni e adesso potevamo vedercela alla pari.
Ino.. tutto ben… AHH
Avevo poggiato le braccia al suolo e tentato di fare leva sui gomiti quando una fitta alla spalla sinistra mi costrinse di nuovo a terra, con lo sguardo e con la mano trovai ciò che mi aveva provocato tanto dolore. Una modesta scheggia mi si era piantata a fondo sulla spalla, il sangue usciva in piccoli rivoli e lentamente sentivo il braccio intorpidirsi. Ignorando quasi completamente un brutto graffio al collo posai la mano sana sulla spalla e afferrai il corpo estraneo. Per qualche secondo rimasi fermo e mi preparai psicologicamente a ciò che stava per accadere. Una trazione, uno strappo e un dolore lancinante. Il sangue usciva più copioso, rimosso il corpo estraneo non incontrava ostacolo e si riversava sulla giacca, per fermare il piccolo sanguinamento presi la sciarpa dalla tasca dei pantaloni e goffamente cercai di tamponare e legare il braccio ferito.
Ora… mi avete fatto un po’ arrabbiare brutti bastardi.
Con un po’ di fatica mi rimisi in piedi, adesso potevo muovere liberamente il braccio anche se con qualche fitta di dolore, i due rimasti si stavano accertando delle condizioni del compagno quando si accorsero di non aver finito il loro lavoro. Non potevamo pazientare ancora, il tempo era agli sgoccioli e dovevamo raggiungere in fretta Al, poteva trovarsi in pericolo e con lui c’era un innocente.
Non vi preoccupate, ora vedrete come vi riduco come il vostro compagno, Ino se permetti io mi prendo l’altro, tu pensa a quello della gomma per favore.
Con le mani cominciai a comporre i sigilli necessari, velocemente i restanti pezzi del muro di cristallo cominciarono a muoversi e vorticare in un unico punto, qualche secondo e un drago di cristallo prese vita nel campo di battaglia. Pronto ai miei comandi mi accolse nella sua groppa e mi portò subito in aria. Dall’alto potevo schivare meglio qualsiasi tecnica nemica e osservare il campo di battaglia con molta più facilita, purtroppo per il nemico adesso dovevano vedersela con me e con il mio fantastico animaletto. Ad un mio cenno mentale il drago cominciò la sua avanzata, a pochi metri dal suolo si muoveva serpeggiando e raggiungendo in fretta il nemico.
Forza, abbraccia il mio animaletto!
Alzai il braccio e attorno a me cominciarono a crearsi centinaia di cristalli di piccole dimensione, portando il braccio in avanti questi scattarono verso il nemico e miravano alla sua carne. Sperando di centrare la maggior parte dei cristalli mi issai in piedi sul dorso del drago e spiccai un salto verso l’alto, avevo infatti ordinato al drago di schiantarsi dritto sui due bastardi.
Vediamo se ti piace questoooooo!
Mentre cominciavo a cadere verso il suolo sulla mano destra si concentrò una gran quantità di cristallo così da formare una micidiale lancia cristallina che terminava in una punta luccicante al sole. Era la prima volta che entrava in diretto contatto con il cristallo, sentivo il braccio circondato dalla mia stessa creazione ma non sembrava aver intaccato minimamente il mio organismo. Se tutto procedeva secondo i miei piani dovevo precipitare dritto sul nemico con il braccio teso e la lancia pronta ad incidere e trafiggere il nemico.
Riassunto
◕Equipaggiamento: •Lama Retrattile x1 [Braccio Destro] [Nascosta] • Filo d'acciaio x 20m
◕Azioni: - Attivazione Drago di cristallo - Danza selvaggia degli shuriken - Schianto Drago di cristallo - Attivazione Lancia di cristallo - Attacco dall'alto con Lancia di cristallo
Ed ecco che succede una sottospecie di patatrac. Forse perché non si riesce a capire un gran cacchio di nulla di cosa è successo in praticamente pochi istanti di tempo, rimane soltanto il fatto che la giovane amica di nessuno con un fidanzato strafigo (?) si ritrova per terra e con qualche cosa che non è proprio a posto. Infatti ha qualche sorta di scaglia piuttosto grande di masso conficcata nelle scapole. Doloroso al contatto, come dimostra la smorfia tutt'altro di piacere che ha sul viso mentre guarda quei tizi, ma in realtà riesce comunque ha resistere abbastanza da non urlare e non mostrare più sofferenza di quella smorfietta in faccia. Ma quel che la rende forse un pelo più tranquilla, a discapito della faccina poco felice, è vedere quel che succede qualche istante dopo. Non si capisce proprio benissimo come, ma a quanto pare una persona del trio finisce per fare una fine paragonabile a quella di un libro scritto da qualche sadico. Infatti, nonostante gli sforzi per impedire di essere colpito, il tizio si ritrova praticamente senza volto, in una scena al limite del raccapricciante, completamente sfigurato e con avvolti attorno al suo corpo i metri di filo della rossa.
- Ugh! Sto bene... Ma loro no. -
Pronuncia, in un sodalizio appena firmato con quella che sembra la morte in arrivo per i nemici della morettina con più tette che... Che cosa? Che cosa può essere comparato a quelle grosse poppe? Nulla probabilmente! Anche il suo collega Kuma sembra aver risentito di tutto ciò che è appena successo, trovandosi ferito praticamente nello stesso punto della ragazza, la quale però è già in terra quando lui appoggia le sue braccia sul terreno, la titana si rialza. La smorfia in viso è scomparsa. Anzi. Ne è presente un'altra. Una più sadica, più malvagia, più incazzata e cattiva sul suo bellissimo visino che, con gli occhi, osserva prima un tizio e poi l'altro. Nonostante qualche rivolo di sangue che le sgorga sul corpicino color roseo, lei è là, in piedi, quasi come se non avesse subito nemmeno un danno. Quelle schegge nelle scapole non le fanno più male, no, anzi le mostrano un piccolo angolo del suo corpo. Quello pieno di collera. Nessuno le può toccare il suo fisico tranne amici e soprattutto il suo amato. Figurarsi se qualcuno può ferirla o addirittura creare un qualche problema permanente al suo stesso corpo. Il respiro si fa un pelino più lento, più aggressivo, meno curato, mentre la sua pancina tonica e gli addominali dalla forma simile ad una V si contraggono e si rilassano alternativamente, in un moto tra la calma e la furia totale.
- Eheheh... Come volete morire? Lentamente e dolorosamente... -
Domanda, in un grosso momento di collera per quel momento di sfregio non paragonabile a tanti altri. Semplicemente la giovane farà quel che le riesce meglio in quelle situazioni: scagliare fulmini a destra ed a manca. Infuriata, a dir poco, lo si nota dagli occhietti da cucciola e da quel terrificante sorrisino malvagio che compare sul suo viso, assieme ai pensieri di come si ritroveranno quegli “amichevoli esserini” non appena riceveranno la Lezione Purificatrice del Tuono. Non soltanto perché lei è una diretta discendente della Divinità del Tuono. Nooooh. Anche perché è piena di rabbia e può facilmente distruggere qualcuno con ben pochi problemi in qualche istante. Soltanto movimenti poco percettibili delle ditine della ragazza e quello sguardo beffardo, sanguinario, pieno di intenti poco carini e molto incacchiosi verso quelle persone che le hanno provocato dei danni tutto sommato piccoli al suo bellissimo corpo. Che cosa fa, quindi, la giovane di Kusa? Richiama a se il potere del Chakra, quello che le scorre nelle vene ogni secondo di vita, ed ecco che prepara la sua offensiva. E si tratta di un'offensiva a dir poco minimale, sappiatelo. Non intende far esplodere in chissà quanti pezzi quei due. Poco si cura delle parole di Kuma che le richiedono molto gentilmente di prendersi cura del tizio che sfrutta la gomma ma invece riesce a rendersi abbastanza bene di come il suo collega e partner momentaneo sia in grado di creare un BELLISSIMO ED AMOREVOLE serpentello, anzi drago, dalle dimensioni piccoline piccoline che improvvisamente parte da vicino a lei. E la bella ci pensa davvero poco a come chiudere in grande stile. Difatti ecco che dal cielo, dopo che esso pare essersi annuvolato quanto basta per creare dei lampi e far sentire il rumore del tuono, il suono della morte a quei due. Tutto ciò che andrà a preannunciarsi, forse, in pochi istanti dopo che la ragazza ha davvero palesato le sue intenzioni dopo essersi alzata ed aver offerto loro una “morte lenta e dolorosa”. Ma lei preferisce fulminare finché non esistono più le cellule del corpo del nemico. Con tantissimo affetto e ben poca cura per i conduttori di elettricità ecco che Inohana tenta di scagliare addirittura quattro, distinti e poderosi fulmini dritti dritti sul terreno. La collera c'è, ma anche la lucidità per tentare di mirare proprio sopra le testoline piene di amore e di tanta felicità che si ritroveranno forse distrutte da quei fulmini che paiono così terrificanti alti nel cielo. Però è anche abbastanza lucida da sentire un qualche cosa. Che stanno combinando gli amori? Da chiedere al quarto, giustamente, perché di quei tre forse non rimarrà altro che un piccolo cumulo di cellule ed una carcassa da mangiucchiare per gli animali che si cibano di tutto ciò.
Sì, insomma, a quanto pare i due giovani - Inohana e Kuma - non se lo fanno ripetere due volte prima di agire, ma la cosa pare essere anche parecchio comprensibile, dato che effettivamente è abbastanza noioso dover rincorrere dei dementi che non hanno nient'altro di meglio da fare che impedire ad un villaggio di essere ricostruito. Il primo ad agire è il cristallino - va che bel Joke, era la punta di diamante... Ok basta - Kuma, che prima genera il suo drago di Cristallo e poi esegue una serie di attacchi concatenati con la sua stupenda innata minerale, fino a quando praticamente quei tre non sono ridotti in fin di vita con delle ferite molto gravi, soprattutto dovute allo schianto del drago ed alle schegge derivate dalla rottura del Cristallo. La ragazza, invece, da sfogo a tutto il suo chakra elettrico ed alla sua rabbia, generando delle scariche di fulmini decisamente potenti che vanno a spaccare i cristalli dello Shoton ed elettrizzare a morte gli avversari, lasciando lì tre bei cadaveri fumanti e lasciando che tutto intorno si diffonda uno spiacevole odore di carne e peli bruciati, qualcosa di poco invitante, ahimé. In caso esaminassero quei corpi, comunque, i giovani potrebbero trovare delle cartine con delle misure ben dettagliate e disegni precisi, con una scrittura che è inevitabilmente uguale a quella con il quale il CapoCantiere si è firmato sul cartellino che aveva poggiato sul petto quando i giovani sono arrivati. Insomma, non ci sono più dubbi a riguardo, almeno per Alphonse, che adesso arriva con il tizio ben legato per mani e piedi e l'assistente che ne tiene l'altra estremità.
IL LORO CAPO E' IN REALTA' IL CAPO CANTIERE, DOBBIAMO AVVISARE TUTTI PRIMA CHE FU...
... Capo scappi! Hanno scoperto tutto!
Ed il bandito ancora vivo riesce ad azionare con un movimento dell'ancra il suo walky-talky, prima che questo sia effettivamente distrutto da un movimento di Alphonse, forse non troppo rapido per impedire quella comunicazione. Sì, insomma, i nostri giovani devono spicciarsi prima che quell'uomo sia fin troppo lontano per essere catturato.
Ben, penso sia chiaro cosa dobbiate fare, tesori. Scendete e provate ad appiopparlo, voglio dei bei post, altrimenti comincia l'inseguimento! Have fun!
Beh, con tantissimo di quell'amore ciò che succede altro non è che la fine piuttosto cattivella quanto cazzutella del trittico di persone. Beh, una era già morta, o sbaglio? Chi sopravvive praticamente senza faccia, scherziamo? Ninja? No, titani, o che cosa ne sappiamo noi! Rimane comunque il fatto che il duo di “atleti” dello spirito e del corpo del bene semplicemente devasta i poveracci che si trovano su quel luogo mezzo montuoso mezzo chissà-che-cosa. Ed appunto, non appena il duo sopravvissuto si ritrova semplicemente avvolto dall'amorosa presa di cristallo del ragazzo di Oto, l'incacchiatura (?) della giovane degli Alberi finisce soltanto il lavoro facendo piovere una quantità di fulmini tanto assurda quanto dolorosa che centra in pieno i malcapitati, trasformandoli in cibo per avvoltoi. Un vero e proprio amore di fine per quei porelli! Inoltre, non è che sia successo altro. Nel senso, sono morti, son carne bruciata, hanno pure l'odore del bacon cotto la mattina sulla griglia. Mukenin grigliato? Mukenin morto male! Almeno questo è successo ai poveracci che si trovavano in quel luogo fino a pochi istanti fa. Ora? Niente, nulla di tutto ciò che loro erano. Se non corpi cadaverici che emanano un buonissimo odore di carne bruciacchiata e di sangue rappreso e qualcosa di boh, strano, ma molto apprezzabile alle narici della giovane Yamanaka. Gli piace quell'odorino, sa di qualcosa di molto gustoso e poco usato. Anzi. E' quasi un amore quell'odore. Lo assapora, lo gusta, respirandone a pieni polmoni la fragranza.
- Beh. Hanno sbagliato scelta... Che buon odorino che fanno ora. -
Dice con una certa freddezza e con tanto, anzi, tantissimo gusto sadico tra le labbra carnose. Un sorriso molto carino quanto atipico le compare sul bel faccino e sui lineamenti da ragazza piena di poppe toccabili soltanto dal suo amorotto, dal suo fidanzatone (?) e tanti altri aggettivi pieni di affetto e voglia di cose sessuali. Solo perché lei ne ha voglia, eh! Sia chiaro. (?) I due giacciono per terra, schiattati come minimo. E prima dell'intervento di eventuali rapaci ed animali piuttosto aggressivi che hanno intenzione di rovinare sulle prede che sono abbandonate al nulla, ecco che Inohana fa per avvicinarsi con passetti leggeri e la sua solita movenza sensuale atta a mostrare la maggior porzione di quelle toniche chiappe fantastiche di cui Madre Natura la ha dotata. Che bello essere delle gran fighe, eeh? Insomma, sculettando, la bellissima ecco che si è ormai avvicinata ai due cadaveri che son rimasti laggiù, ormai impossibilitati a muoversi per come sono rimasti (Still, porelli). La ragazza comincia a tastare i corpi bruciati, appena può, in cerca di qualche informazioni o qualcosa di simile e, con sua sorpresa, compaiono quelle che sembrano delle piantine. Ma a svelare il resto dell'arcano ci pensa qualcuno di conosciuto e le urla di un tizio. Semplicemente, controllando dalle piantine presenti sui cadaveri e dalle parole del tipo, si scopre che dietro tutto quanto pare esserci proprio il capo-cantiere, o comunque il tizio che li ha ingaggiati o addirittura roba del genere. In tutto ciò, si va a scoprire che il tipo è sotto il monte, è quello che hanno incontrato col camice bianco (?) e che è tutt'altro che buono. Forse, però, almeno lui può rimanere in vita.
- Mmm... Potresti togliermi le scaglie dalle scapole.. Kuma? Non che fanno male, eh, ma se rimangono troppo là quando le levo poi mi sa che lasciano una cicatrice. Ed io odio le cicatrici. Odio ogni cosa che comprometta la mia divina bellezza... -
Superba? Cazzo sì! Ma è davvero una gran figa Inohana. Sia chiaro. Superba a tal punto da dire “a me che mi interessa scendere subito e prendere quel tizio, io voglio essere una meraviglia”. E poi, a quanto ne sa, quel Kuma può pure creare dei grossi mostri volanti. E sarebbe anche un modo degno di una divinità come lei (Please) saltare sopra un Drago di Cristallo e fermare un tizio da almeno almeno una decina di metri di altezza centrandolo in pieno con lo Sconvolgimento Spirituale. O addirittura coi fili, perché no, più semplice e più “rilassante”. Però sarà comunque una cavalcata molto divertente! Non come quelle su Ban (Mai fatte, eh, semplice immaginazione) ma va comunque bene.
- Ooooowh, dobbiamo scendere? Senti, Kuma, facciamo una figata degna della storia. Crea uno di quei Draghi di Cristallo, noi ci saltiamo in groppa all'animaletto rosa e dall'alto io fermo il cantieraro che... Beh. Sta scappando. Figo, eh? -
Fa, preparandosi per saltare eventualmente sul Drago creato dal ragazzo di Oto e di mettersi in volo, facendo in modo che le sue belle e snelle gambe finiscano leggermente fuori dal corpo della bestia, in un modo di cavalcare simile a quello di una donna molto bella ed aggraziata. Non appena sarebbe comparso sotto il tiro dei suoi occhi il maestro del nulla, ecco che sarebbe scattata l'idea della morettina. Nelle sue intenzioni, dopo aver chiaramente recuperato il filo dai cadaveri, ecco che esso sarebbe ricomparso come per magia, mosso dalla fluidità del sistema di Chakra, nel vago tentativo di finire per attaccare ed intrappolare nell'eventualità il mastro-cantieraio (?) e di far finire le sofferenze di tutti con quella pagliacciata. Beh, dopo aver trucidato a sangue freddo tre persone, bloccarne una con del Filo in Acciaio sembra solo una formalità! Lei ci prova, con il suo stile da grandissima donna piena di forza, abilità e tanta figaggine nei suoi movimenti. Lascia che le sue energie si liberino nel tentativo di bloccare il tipo e finalmente concludere quella faccenda. E tornare a casa dal fidanzato, sia chiaro!
Caddi a carponi sulla dura terra, il fiatone mi mozzava il respiro e il braccio era rimasto inerme sulla mia destra. L’adrenalina era ancora in circolo, il cuore batteva all’impazzata e le pupille erano dilatate. Una perfetta arma da combattimento, in quel preciso istante non rappresentavo altro. Tutto sembrava essersi svolto in una manciata di secondi, neppure gli avversari si erano accorti del loro fato che bussava alle porte, ormai brevissima, vita. Mosso dal dolore e dalla rabbia mi ero fiondato con tutto me stesso sugli avversari, la mia creatura di cristallo aveva adempiuto a tutti i suoi doveri sacrificandosi in nome del suo possessore. La mia lama aveva intercettato una spalla e si era spezzata a metà lasciandomi ricadere a terra. Mosso da un comando mentale il braccio riacquistò la sua mobilità mentre il cristallo si sfaldava in volute rosa e in piccoli mattoncini colorati. Ciò che restava degli uomini era un ammasso di carne e cristallo ormai colorato di rosso, il drago si era schiantato dritto sui due nemici schiacciandoli al suolo e colpendoli con la sua disintegrazione. Mi voltai verso Inohana quando intercettando il suo sguardo una furia devastatrice si abbatte alle mie spalle, in pochi secondi il cielo si era annuvolato magicamente. Evidentemente la ninja aveva fatto qualcuna delle sue magie e in pochi secondi l’energia del cielo sembrava canalizzarsi in potenti e sfrigolanti fulmini che cominciarono a punire ciò che restava dei malfattori. Completamente senza parole rimasi seduto a terra, il fiato corto e il naso impregnato di un tale puzzo da farmi quasi vomitare, i primi conati risalivano l’esofago e ci mancava poco prima di sboccare di fronte a Inohana. I resti carbonizzati e fumanti infatti emettevano un odore tale da far inorridire chiunque ma non la ragazza, mossa da chissà quale spirito e coraggio sembrò perfettamente a suo agio tra le volute di fetore che si alzavano dai corpi spezzati e ormai neri. Sembrava anche in grado di buttarci su del sarcasmo con molta freddezza da lasciarmi da un lato inorridito ma dall’altro anche spaventato, non pensavo che la dolce fanciulla che accarezzava il tenero coniglietto si fosse trasformata improvvisamente in una sorta di arpia mieti uomini, ero sereno solo di una cosa: era mia alleata!
Direi che ci siamo andati giù pesanti, magari non meritavano una fine del genere, dovremmo seppellirli da qualche parte o…
Sorda alle mie parole Inohana avanzò mostrando ancora una volta le sue caratteristiche sensuali e ondeggiando le sue curve, in una situazione normale qualsiasi uomo ne sarebbe stato attratto ma dopo quello spettacolo a dir poco violento quella femminile sensualità di era trasformata in qualcosa di selvaggio che ad un occhio ben attento sembrava accentuare ancora di più le sue forme. Con molta noncuranza cominciò a perquisire ciò che era stato risparmiato dalla sua furia e dopo qualche secondo fu scoperta una busta contenente delle piantine e soprattutto alcuni documenti che portavano la firma del..
IL LORO CAPO E' IN REALTA' IL CAPO CANTIERE, DOBBIAMO AVVISARE TUTTI PRIMA CHE FU...
... Capo scappi! Hanno scoperto tutto!
Al e il ricercatore ci raggiunsero, portavano in spalla ciò che sembrava un quarto nemico ma messo a tappeto e quasi innocuo. Potevamo tirare un respiro di sollievo se non fosse che quella feccia aveva avvisato con una radiolina il fallimento della nostra missione e sembrava che il tempo a nostra disposizione fosse davvero poco. Dopo aver medicato Inohana dovevamo attuare un piano per scendere velocemente il costone della montagna e acciuffare quel bastardo che sembrava aver venduto il suo stesso villaggio per chissà quale somma di denaro. Fortunatamente la ragazza aveva un cervello spedito
Ooooowh, dobbiamo scendere? Senti, Kuma, facciamo una figata degna della storia. Crea uno di quei Draghi di Cristallo, noi ci saltiamo in groppa all'animaletto rosa e dall'alto io fermo il capo cantiere che... Beh. Sta scappando. Figo, eh?
Ben detto! Allora andiamo, il tempo che mi concentro per creare un altro drago e andiamo. Io mi occupo di guidarlo e tu… vabbè ma che dico tanto mi leggi nella testa, saprai di certo cosa fare. Lascio a te l’onore.
Composi il sigillo necessario, un cerchio apparve ai miei piedi e quasi dal nulla una creatura completamente rosa prese vita ai miei piedi. Le scaglie percorrevano tutto il suo corpo, la sua ferocia sembrava immensa e trovarsi un cucciolo del genere ai propri ordini mi piaceva, era fottutamente fantastico! Una volta salito in groppa mi voltai verso Inohana, gli tesi la mano per salire e una volta messi in posizione l’animale cominciò a lievitare per poi fiondarsi a tutta velocità verso valle. CAZZO SI, ANDIAMO A PRENDERE QUEL FOTTUTTO BASTARDO!
L’adrenalina in circolo sembrava essersi rianimata, sentivo il cuore battere forte e il cervello quasi impazzire, il capo cantiere stava per scontrarsi con una furia della natura e ovviamente quella furia non ero io. Inohana infatti sembrava quasi fremere al pensiero di mettere le mani su un altro umano da punire, chissà se l’avrebbe ridotto male come i suoi scagnozzi ma confidavo nel suo buon istinto e sul suo filo d’acciaio che ancora una volta volava dritto verso il suo bersaglio.
Siamo arrivati, “capo” .
Riassunto
◕Equipaggiamento: •Lama Retrattile x1 [Braccio Destro] [Nascosta] • Filo d'acciaio x 20m
Tutto è bene quel che finisce bene, almeno per quanto riguarda i nostri giovani, ovvio, dato che gli altri banditi sono completamente abbrustoliti ed ormai cibo per avvoltoi. Rapidissimo Kuma crea un grosso drago di Cristallo, sul quale riescono comunque a salire pure per un pelo Alphonse ed il povero uomo ferito, venendo sballottati un po', ma riuscendo più o meno nel viaggio senza impedimenti di genere. Il messaggio arriva pronto e chiaro, comunque, al capo cantiere, che immediatamente sente quel suo walkie talkie esplodere in un urlo e comincia a scappare, lasciando tutto lì e dandosela a gambe levate in una precisa direzione, mentre i suoi uomini lo guardano strano, almeno fino a quando quello più vicino a lui non comincia ad urlare alla vista dei giovani e collega tutti quanti i puntini. Anche tutti gli altri gli uomini cominciano a voltare lo sguardo verso di due, ascoltando per bene le loro parole e poi lanciando l'ultima occhiataccia verso l'uomo: è fin troppo palese che sia colpevole, anche se solamente dopo l'urlo dell'uomo cominciano a muoversi. Un tizio sulla cinquantina, con i capelli già bianchi e dei baffetti curati, una figura trasandata, che sembra comunque essere ancora piena di forze.
WAGLIO'! ERA LUI LO STRONZO! PIGGHIATE QUEL PIZZ E MERD!
SI CUMBA' PIGLIATELO!
TUTT'ADDOSS!
Ed eccoli che tutti quanti cominciano a correre, un'ondata di uomini che si muovono come fossero un unico corpo ed alimentati da quel solo scopo: bloccare e coricare di botte quel maledetto che gli ha rallentato i lavori per mesi. La ferocia con la quale quegli uomini corrono sembra qualcosa di sovrumano, così come si può leggere la rabbia nei loro occhi per quel tentativo di sabotaggio che li ha sottratti alle loro case per mesi interi, giorno e notte. Arrivati sulla parte piana di quel posto, comunque, Alphonse ne approfitta per saltare abilmente giù da quel drago in volo e porta con sé l'uomo, riuscendo ad atterrare in maniera morbida ed evitando che l'altro subisca ulteriori ferite rispetto a quelle che ha già. Si avvicina ad un paio di uomini che stanno lasciano i loro oggetti per cominciare a correre e gli dice di portarlo subito in città, ha ovviamente bisogno di cure mediche, e tutto quel sangue effettivamente non può mentire. Quei due cominciano ad allontanarsi rapidamente tenendo l'altro per le spalle, che finalmente può rilassarsi e lasciare che gli occhi si chiudano per qualche istante: tranquilli, non è morto, è solo spossatissimo e la ferita è visibilmente non mortale, nonostante sia comunque da non sottovalutare, dato che potrebbe prendere comodamente infezione. Anche Alphonse comincia a rincorrere l'uomo con la sua super velocità(?), ma ormai tutti quanti sembrano averlo raggiunto, e questo grazie ad un motivo ben preciso. La nostra Cow Girl(?) alias Vacca con il Filo di nome Inohana riesce a legarlo ben bene come una salame, e sotto le imprecazioni dell'uomo questo riceve tante di quelle botte da essere praticamente irriconoscibile alla fine del processo(?), ma comunque non si può dire che non sia vivo. Lo è, e merita di soffrire, a quanto pare. E proprio mentre quello là termina di essere picchiato(?), ecco che arriva l'uomo che all'inizio aveva accolto i giovani al villaggio, accompagnato dal capo dei ricercatori: entrambi paiono arrivare di corsa, in fretta e furia. A quanto pare, comunque, Alphonse si prende la briga di spiegare loro quello che è successo, mentre li porta ad avvicinarsi all'uomo, ad Inohana ed a Kuma.
Quell'uomo comandava dei tizi lassù, sulle montagne, attraverso dei Walkie Talkie, e quelli facevano crollare le rocce di lì, rischiando di ferire tutti quanti. Fortunatamente siamo andati là sopra e gliele abbiamo date di santissima ragione, penso siano crepati... E poi quell'uomo mi ha rivelato che questo boss non era altro che il loro boss e...
Ok ragazzo, grazie mille. Penso di aver capito cosa è successo. Uomini, sono costernato. Ci saranno più controlli, promesso, ma ora come ora ringrazierei questi tre ragazzi ed il loro coraggio! Portate quel verme al villaggio, oggi giornata libera per tutti, ve la meritate! Voi, bravi, tenete. Manderò una missiva ai vostri Kage.