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Il frastuono cominciò lentamente a diminuire, nonostante parte del soffitto fosse caduto per sbarrare la strada agli inseguitori sentivo ancora la paura che mi paralizzava i muscoli, non era questo il momento di lasciarsi sconfiggere così facilmente. La scacciai via con violenza, dovevo mantenere la calma e non farmi imprigionare dalle emozioni, solo sangue freddo e concentrazione mi servivano per uscire da quell'inferno sotterraneo. Non volevo che questo maledetto posto fosse la mia tomba, non era giunto ancora il mio momento. Sistemai il sacco sulle mie spalle, non potevo liberare ora lo sfortunato ostaggio poiché mi sarebbe stato d'intralcio durante la risalita. Il buco da cui eravamo caduti ci aspettava lì. Cominciai la scalata verso il cielo, lentamente cominciavo a tastare i sassi così da eliminare quelli instabili e concentrarmi su quelli che potevano sorreggere il nostro peso, doveva essere un'operazione delicata e importante, se fossi caduto potevo dire addio ai sogni di gloria.Sembrava essere passata un'eternità, erano passato giorni o solo poche ore dall'ingresso in quella dannata grotta, non ne potevo più di stare lì dentro, volevo rivedere il sole e sentire l'aria sulla pelle. Sono sicuro che all'esterno il caldo sarebbe stato soffocante, un prezzo da pagare per raggiungere la salvezza. Un prezzo che avrei pagato volentieri. Sembrava che la scalata fosse quasi finita ma un piede messo in fallo mi fece rabbrividire, il tempo sembrò quasi arrestarsi: il corpo si fece ad un tratto pesante, la presa mi sfuggì dalle mani, il buco nero che mi risucchiava verso il basso, la fine stava arrivando.Ti ho preso! Una mano forte e sicura mi afferrò il polso, potevo sentirne la forza, con facilità mi tirò su e mi salvò la vita, la semplicità e sicurezza del suo gesto mi lasciarono completamente senza parole,sbalordito da quel comportamento sicuro, volevo essere lui.Gli altri sono sotto? Ci vediamo a Suna, porta a casa l'ostaggio mentre io penso agli altri.Come apparve se ne andò, si gettò dentro l'oscuro passaggio e non si vide più, l'orlo del mantello bianco fu l'ultima visione di quel ninja. Mi aveva lasciato un incarico e dovevo portarlo a termine, presi il sacco e lo trasportai fuori dalla grotta, lo aprii e liberai l'ostaggio, una bambina venne fuori dal sacco, spaventata e tremante, mi guardò negli occhi. Potevo vedere la sua generosità in ogni singola lacrima che scendeva dai suoi enormi occhi marroni. Si fiondò sul mio petto grondante di lacrime, poteva finalmente sfogarsi. Fu strana la sensazione di essere un appoggio per qualcuno, mi sentii felice nel salvare quella vita.Poggiai una mano sulla sua testa.Sei salva ora.
La prima domanda che mi pose non fu abbastanza ovvia. Cosa ci si poteva aspettare da una bambina che aveva passato chissà quali immani difficoltà e aver ricevuto chissà quale trattamento da alcuni spregevoli ninja traditori?Devo fare la pipi!Mi sconvolse così tanto che crollai a sedere nell'ardente sabbia, potevo sentire ogni granello sotto i palmi. Mi sentivo felice, direi quasi euforico. Tutto stava andando per il meglio, avevo salvato la bambina, sicuramente quel ninja avrebbe salvato anche le persone rimaste lì sotto e avrebbe dato una lezione a quei maleducati manigoldi. Del resto per il portentoso anbu della sabbia non sarebbe stato difficile rimuovere gli ostacoli da me creare a prendere a botte quei brutti ceffi. Al solo pensiero di vedere il viso di quel maledetto mukenin gonfio di botte potevo sentire la felicità uscirmi da tutti i pori della pelle. Ma tornando alla bambina, una nuova situazione di pericolo si era appena creata. Emergenza bagno! Altro che missione pericolosa, una bambina con un urgenza simile poteva scatenare i più potenti malefici su di me.Perchè non ti metti dietro quella roccia, giuro che non spio. Croce sul cuore!Mi spostai di qualche metro e aspettai, le spalle rivolte alla roccia e gli occhi sul deserto sconfinato che mi aspettava, un'altra traversata. Potevo sentire il caldo salire in spire e accarezzarmi la pelle, il calore provocava strani effetti sull'orizzonte, linee argentate si districavano su tutto il piano. I famosi miraggi del deserto? Speravo che non ci fosse spuntata un oasi miraggio da qui a poco, io del resto ne capivo molto poco.Ecco fatto, allora aspettiamo qui la mamma e nonna o torniamo a casa? Io so la strada!La ragazza era intelligente, aveva capito tutto della situazione, nonostante l'età era davvero brava a nascondere la preoccupazione, come faceva a stare così tranquilla sapendo la mamma e nonna ancora in balia di quei cafoni? Mistero. Approfittai della situazione per farmi guidare fino a Suna, il villaggio che sorgeva nascosto tra le dune del deserto. Portai la piccola in braccio per tutto il cammino, ebbe solo il tempo di spiegarmi la strada e poi si assopii durante la camminata. Confessai a me stesso che nonostante l'età le sue indicazioni furono precise infatti in qualche ora arrivammo a destinazione. Volevo raggiungere la mia guida che mi aveva accompagnato e tornare finalmente a casa, volevo godermi un meritato riposo e la mia ricompensa, dopo tutto avevo svolto un lavoro discreto e salvato un ostaggio.A presto!Con un abbraccio la simpatica ragazzina mi salutò prima di raggiungere il ninja medico che l'avrebbe controllata, ma stava bene, nessuna preoccupazione traspariva né dal mio né dal suo volto. Non posso dire la stessa cosa della mia guida, mi aspettava con l'anbu che mi aveva salvato, una faccia contorta mi accolse. Cosa avevo fatto?