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Il rumore di metalli in collisione mi ha seguito per lunga parte del mio cammino, fino quasi al confine con le montagne. Quel suono vibrante si ripeteva a intervalli regolari, propagandosi nell’aria, solitario per kilometri prima di svanire. Le pause erano così costanti che anche una volta svanito mi sembrava che quel rumore continuasse all’interno della mia testa. Continuavo a ripensare a quell’uomo, chiedendomi cosa lo abbia spinto a scegliere una vita così solitaria, eremitica. Non riuscivo a capirlo, era ovvio, proprio io che ho combattuto tanto per uscire dalla mia reclusione. E vabbè…
Il viaggio di ritorno è stato lungo e faticoso, proprio come all’andata, non fosse per le fatiche accumulate da quando ho lasciato il villaggio per iniziare la missione. C’era da aspettarselo. Sono passati ormai giorni da quando mi è stato affidato l’incarico, l’arduo compito che mi ha portato fino ai confini del mondo su terre che nemmeno compaiono sulla maggior parte delle mappe. Terre disabitate, abbandonate, morte. Doveva essere una passeggiata, un piccolo incarico non ufficiale che avrei sbrigato senza difficoltà, ma non è stato proprio così. Certo è che a complicare la situazione ci si è messo quello sfortunato incontro sul mio viaggio d’andata, un imboscata da parte di tre furfanti che mi è costata un bello spreco di energie e pazienza. A parte quello si, è vero, non ho rischiato molto altro, nonostante stessi per venir liquefatto da un golem di lava di 50 metri. Alla fine tutto si è risolto con un bello spavento, non fosse che la missione non era affatto conclusa.
Ero ormai giunto ad Iwa, oltrepassate già da un pezzo le ardue cime dei monti a nord non restava che l’ultimo pezzo di tragitto, quello che si svincola nella roccia delle montagne senza neve. La dura roccia che ha dato il nome a tutto il paese. Ero sollevato, mancavano ormai poco più di un’ora e quell’odissea sarebbe finita, finalmente sarei potuto tornare a casa e mettere i piedi a bagno. Ma non così in fretta.
La pagherai per quel che hai fatto… la pagherai molto cara!SPOILER (clicca per visualizzare)
CITAZIONENome: ???
Età: 30-40
Villaggio di Appartenenza: ???
Grado Gerarchico: Mukenin
Taglia: ???
Storia: ???
Descrizione Fisica: Alto, muscoloso, con dei lunghi capelli neri legati da una corda dietro la testa. Presenta numerose cicatrici su tutto il corpo, segno di numerose battaglie.
Descrizione Personalità: Presenta numerosi segnali di squilibrio mentale, sintomi di pazzia, rigetto verso l’ordine e odio verso il prossimo.
Abilità NinjaCITAZIONEControllo Del Chakra: ??/250
Forza Fisica: 80/250
Agilità: 80/250
Resistenza: 60/100
Stamina: ??/100
Conoscenza dei Sigilli: ??/100
Ninjutsu: ??/250
Taijutsu: 100/250
Genjutsu: --/250
Una voce alle mie spalle mi ha fatto voltare di scatto, rivelandomi la presenza dell’ultima persona che avrei voluto incontrare in quella situazione. Forse non proprio l’ultima, ma sicuramente è stata una visita alquanto sgradita. Si trattava proprio di uno dei tre criminali che mi avevano attaccato nella prima parte della storia, quando ancora portavo con me il toro dorato. Capirai, un gruppo di furfanti, di ladri, aveva trovato nelle mie tasche un bottino ben più grande di quanto avessero probabilmente mai visto in vita loro, e dovevano essere tornati a reclamare la reliquia.
Senti, evitiamo combattimenti inutili, non ho più con me quell’oro…. Vedi! L’ho portato a sciogliere e questo è tutto quel che mi rimane. È solo un pezzo di metalli indistruttibile, non vale niente… perciò adesso andiam…
Neanche il tempo di finire la frase che uno shuriken che nemmeno avevo visto partire mi ha colpito al volto, graffiandomi sulla guancia destra. Una ferita lieve, ma un affronto di ben’altra portata. Era solo questa volta, cosa che avrebbe di certo semplificato le operazioni. Ma non era tutto li.
Non mi importa un cazzo del tuo oro, tu devi pagare per quello che hai fatto alla mia compagna, ed il prezzo da pagare è la tua vita… proprio come tu ti sei preso la sua!
Ero shockato, mi ero totalmente dimenticato di come nel mio combattimento avessi accidentalmente ferito la ragazza della banda in un brutto punto del petto, proprio in prossimità dei maggiori organi vitali. A quanto pare la tizia era morta, ed ora qualcuno cercava una giusta vendetta. Avrei voluto ribattere, cercando di giustificarmi o di spiegare il malinteso, ma l’uomo non era assolutamente disposto a sentir ragioni, tanto da attaccarmi senza nemmeno darmi la concreta possibilità di parlare. È sfrecciato in mia direzione, brandendo ben tre spade alla volta. L’unica cosa che ho potuto fare è stata attivare l’armatura di terra quanto più possibile, in modo da evitare che i miei arti venissero tranciati dalla potenza dei suoi colpi. La tecnica ha assorbito in parte i due fendenti che costituivano il suo attacco, lasciandomi però di fatto a corto di chakra, completamente. Solitamente mi tengo un po di energie per evocare Olisir e farmi trasferire il suo chakra, ma tutto è success così in fretta che non ho potuto nemmeno accorgermi che avevo di fatto esaurito le forze.
Tecnica del richiamo!
Un pacco clamoroso, la tecnica non si è attivata, ed io ho sprecato l’unico momento di tregua che mi era stato concesso dopo il primo attacco. Il mio fallimento infatti mi ha lasciato scoperto e spiazzato, aprendo la strada al suo secondo attacco. Inevitabilmente il calcio della sua katana mi ha colpito alla tempia, facendomi cadere. Mi aspettavo a questo punto un fendente verticale, un colpo che se ben portato mi avrebbe decapitato istantaneamente, ma a quanto pare il mio rivale aveva in serbo per me qual cos altro.SPOILER (clicca per visualizzare)Azioni: Armatura di terra x2
Resistenza: 250
Stamina: 129 - 100 = 29
Edited by cagnellone - 28/10/2014, 14:47. -
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Quando ho aperto gli occhi, dopo qualche secondo in cui il male alla testa oscurava qualsiasi altro impulso inviato al mio cervello, mi sono accorto che il mondo era sottosopra, visuale che, unita alla forte pressione nella zona cervicale del collo, mi ha suggerito che fossi stato legato a testa in giù. Subito dopo è arrivato il dolore, un dolore sparso su tutto il corpo, un terribile e fastidiosissimo bruciore che mi affliggeva in numerosi punti. Già perché non ero stato legato da una comune fune, ma da diversi metri di filo spinato, diabolica trappola in cui ero già finito tempo addietro. Contorcersi era inutile, non solo non avrei mai avuto le forze per liberarmi da quella situazione, ma ogni sforzo non avrebbe fatto altro che lacerare ulteriormente la mia pelle, aumentando danni che già di loro erano ingenti. Già perché il sangue fuoriusciva copioso dalle mie ferite, unendosi il zampilli che mi percorrevano tutto il corpo per poi sfociare dalla testa, gocciando a terra in un piccolo laghetto rossastro.
Finalmente sveglio, porco Iwariano… ho voluto aspettare che tu ti riprendessi prima di iniziare lo spettacolo! Adesso pagherai per ciò che hai fatto!
Le sue parole non mi lasciavano presagire nulla di buono o rassicurante. L’uomo, ghignante in viso, ha estratto poi una delle lame che portava legate alla vita, passando la sua lama sulla mia carne scoperta. Sebbene non esercitasse praticamente pressione, l’arma era talmente affilata che sentivo la mia pelle aprirsi come burro al suo passaggio, in un’iniziale sensazione piacevole che lasciava poi spazio ad un dolore atroce, lancinante. Il male, già di per se insostenibile, era incrementato dalla massiccia dose di veleno che avrei scoperto ricoprire l’arma dell’uomo.
La vedi questa, questa è Daisy… Daisy è la più affilata e bella delle mie spade, nonché la più letale… vedi questo riflesso trasparente sulla lama, ecco, è uno dei veleni più potenti al mondo, in grado di uccidere una persona in poco meno di un ora di atroci sofferenze che si divamperanno per tutto il tuo sterile corpo…. Buahuahuhuhauha
Ora capivo perché mi sentivo così strano, era come se fossi stato sotto effetto di qualche droga particolare, sentivo i rumori sempre più lontani e la vista ogni tanto mi traballava a destra e a sinistra, in uno sbatter d’occhi decisamente innaturale. Non potevo far niente, ero completamente inerme, abbandonato al mio triste destino. Avrei fatto di tutto per evitare una morte del genere, ma nulla potevo di fronte ad una situazione tanto scomoda e complicata. Per mia fortuna l’uomo non aveva intenzione di lasciarmi morire, volevi egli stesso infatti togliermi la vita di persona. E così, dopo mezz’ora di sofferenze indicibile e pensieri scossi, ha deciso di farla finita.
Bene, hai sofferto abbastanza, ora però mi sono stufato di vederti pisciare sangue e bava dalla testa… mi fai schifo…. ma non preoccuparti, è giunto il tuo momento finalmente!
Giunta ormai la fine, tutto per un attimo è tornato a farsi lucido, potevo vederlo nitidamente estrarre la seconda, e più grossa, delle sue lame, per poi impugnarla con entrambe le mani. Sorrideva il bastardo, mentre le sue braccia portavano il filo della sua lama in posizione perpendicolare al mio collo.
Aspetta, è stato un errore, io non volevo...
Tutto inutile, le mie parole non hanno nemmeno minimamente rallentato il mio avversario, deciso più che mai a porre fine alla faccenda a modo suo. Quando ha caricato il colpo la vita mi è passata davanti in un lampo, ho rivissuto ogni attimo, scoprendo mio malgrado di aver ben pochi momenti belli da ricordare. La lama ormai era giunta, ed il mio carnefice aveva buon motivo di esultare, urlando alla mia fine.
WUAAAAAAA, MUORIII!
*PIC!*AHIAAAA! *PIC PIC* AAAARGH! GRRR *PIC PIC PIC PIC* MA CHE DIAVOLO…?!
Ma proprio nel climax della scena, il momento in cui la mia testa sarebbe dovuta schizzare via dal collo in una festa di sangue, il corpo del mio rivale ha tremato, esitando come scosso da un impulso. Si è nuovamente agitato un paio di volte, poi numerose altre, in una specie di balletto sgraziato indotto da un qualche fastidio sparso. Non riuscivo a spiegarmi cosa stesse succedendo, quando osservando meglio ho potuto risalire alla verità. Sul corpo del mio rivale erano presenti infatti alcune piccole api, che mano a mano hanno iniziato a radunarsi sempre più numerose, fino a ricoprirlo in toto. Scappava il maledetto, in un inutile fuga presto raggiunta da tutto lo sciame di insetti.
GWAAAAAAH… ANDATE VIAAAA!!! AAAAAARGH!!
I piccoli insetti morivano uno ad uno dopo aver rilasciato il proprio pungiglione venefico all’interno della carne designata come bersaglio, fino a che ogni esemplare non si è sacrificato, ognuno per la stessa causa. Il corpo del brigante era dilaniato, gonfio come una palla in ogni punto, specialmente in faccia, nella quale nemmeno più si riconoscevano i tratti somatici. Eppure si muoveva ancora, non sconfitto, e piuttosto incazzato. Dopo essersi infatti ripreso da quello strano evento, ha riversato la sua rabbia contro di me, l’unico con cui poteva effettivamente prendersela. In quel momento, nonostante non riuscissi a credere inizialmente di che fortuna avessi beneficiato, mi è sembrato quasi meglio se tutto quell’ambaradam non fosse successo, visto che a conti fatti non aveva che agitato ancor di più il mio rivale.
…è colpa tua, tutta colpa tua…. TUAAAA!
L’uomo è scattato in un lampo brandendo la sua spada, roteando su se stesso in un attacco che mi avrebbe letteralmente fatto a pezzi. Come prima, non ho potuto che assistere alla scena, come un verme davanti a un bambino che lo tiene in pugno, pronto a farne pezzettini.SPOILER (clicca per visualizzare)Resistenza: 150 (50 danni a turno per veleno e morte in caso di arrivo allo 0)
Stamina: 29
Resistenza bandito: 600 - 125 = 475
Edited by cagnellone - 28/10/2014, 14:08. -
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Correva in mia direzione, stringendo la spada con entrambe le mani con tanta forza e rabbia che i suoi bicipiti sembravano dover esplodere da un momento all’altro. Poi è saltato in aria, alzando la lama sopra la testa, pronto per l’attacco finale. Ma proprio un attimo prima che la sua lama tagliente riducesse il mio corpo in brandelli, eccolo svanire da davanti ai miei occhi, scomparendo dalla mia vista. L’uomo, ad un passo dal successo, è stato investito da una corrente d’acqua, un piccolo fiumiciattolo che lo ha trasportato per qualche metro, allontanandolo da me. Li finalmente ho capito che non eravamo i soli presenti in quel luogo, e che soprattutto non era giunta la mia ora. Forse. Poi una voce.
Qui c’è qualcuno che non si sta comportando nel modo giusto….
CITAZIONE
CHIIII, CHI HA OSATOO INTROMETTERSI??
Stava, opposto alla mia posizione, un ragazzo. Portava indosso colorati abiti gialli, molto appariscenti e carini, intervallati da linee nere. Dal suo modo di vestire, in particolare dai colori, ho capito che egli stesso fosse colui che mi aveva salvato, in entrambe le occasioni. A vederlo infatti sembrava anche lui un’ape, insetto che avrei scoperto padroneggiasse con maestria assoluta. Anche il furfante si è accorto della sua presenza, capendo, nonostante misere doti mentali, che quel giovane era la causa della sua rabbia.
Me la pagherai ragazzino!
Uno scatto, incredibile, tanto veloce da nemmeno riuscire a vederlo. Poi il suo corpo è ricomparso si, ma in ben tre punti, e con tre spade ciascuno. Se quel ragazzo voleva salvare la pelle sarebbe stato meglio per lui se si fosse sbrigato a spostarsi. Ma proprio quando mi aspettavo qualcosa, il giovane, che portava in fronte il simbolo di Iwa, non si è mosso, subendo il colpo in pieno. Ho visto la lama principale del bandito tagliargli la testa trasversalmente, per poi scoprire che in realtà quella era solo una copia acquatica. Non era l’unico dettaglio che mi era sfuggito però. Infatti, al terreno, vi erano tre kunai, disposti proprio intorno al nemico. Essi sembravano intercossi da una specie di carica elettrica, la quale non appena la copia d’acqua si è sfaldata si sono diffusi nel liquido che ha funto da conducente. La scossa che ne è seguito ha illuminato la scena, mostrando persino le ossa dell’uomo dai lunghi capelli per un istante, come ai raggi X.CITAZIONE
Attacco bandito:
- Danza della luna crescente: supporto
- Decapitazione frontale: 100 + 85 + 15 + 15 + 6 = 221 (colpisce la copia)
Difesa ???:
- Moltiplicazione acquatica: supporto
- Legame del fulmine: 100 + 100 + 8 = 208 (riesce)
Danni:
Bandito: 160
Alla fine il mio compaesano, colui che fino a quel momento e che alla fine della faccenda mi avrebbe salvato la vita, si è fatto vivo, mostrando il suo aspetto. Se ne era stato fino a quel momento seduto sul ramo di un albero, ben nascosto e lontano da guai e problemi. Qualcosa mi suggerisce che già da tempo addietro stesse seguendo la scena, anche se sinceramente non mi importava di esser stato salvato all’ultimo secondo o mezz’ora prima. La cosa che contava è che ero eternamente debitore verso quel tizio. Ma non era finita li, visto che il bandito non aveva affatto intenzione di gettare la spugna. Piuttosto, a seguito delle numerose umiliazioni fisiche subite ultimamente, il guerriero era su tutte le furie, ed anziché accusare la serie di colpi subita sembrava rinvigorito dal proprio dolore e dalla propria frustrazione.
IO TI AMMAZZO, GIURO CHE TI AMMAZZO!
In realtà il suo non era che un disperato tentativo finale, i danni erano evidenti su tutto il suo corpo ed era insperabile anche solo provare a ribaltare la situazione in suo favore. Ma quel tipo non brillava per saggezza o intelligenza, ed il suo attacco finale non ha fatto altro che sancire la sua, di fine. Prima che anche solo potesse ultimare il suo scatto, in modo da almeno provare a mandare a segno un’offensiva, il suo corpo è stato ricoperto da una sostanza melmosa e trasparente, dal colore giallognolo. Sembrava pece, ma quando il ragazzo di Iwa ne ha presa un poco sulle sue dita per poi mangiarsela, ho capito che si trattasse in realtà di miele. Era abbastanza intuitivo adesso che ci penso. In ogni caso la dolce marmellata ha riservato al samurai un amaro finale, visto che di fatto ha sancito la fine dell’incontro. Dal nulla sono di nuovo spuntate infatti numerose api, che in un nonnulla si sono riunite in un gigantesco sciame che ha ricoperto per intero il nostro nemico, lasciando a terra inerme, come morto.
Piacere, io sono Hotaru Kamizuru… passavo di qui per caso, stavo cercando qualche ape da aggiungere alla mia scorta ed ho visto che eri in difficoltà. Avevo sentito degli odori particolari e così mi sono avvicinato, poi ho visto il tuo copri fronte e non ho potuto far altro che aiutarti. Siamo compagni d’altronde, no? Prendi un po del mio siero, ecco, ti aiuterà a sconfiggere il veleno...SPOILER (clicca per visualizzare)
Nome:Hotaru
Cognome:Kamizuru
Età: ??
Villaggio di Appartenenza: Iwa
Grado Gerarchico: Chuunin
Taglia: ???
Ryo: ?? (comunque pochi)
Esperienza Totale: +/- 1500
Storia: [Rivelato in seguito]
Descrizione Personalità: Buono, altruista, Hotaru è il perfetto esempio di un ragazzo disciplinato ed educato, un vero e proprio ninja al servizio del bene. Molto legato alle persone che gli stanno a cuore, si potrebbe definirlo geloso in molti suoi atteggiamenti. In combattimento è uno shinobi molto intelligente e caparbio. Odia tutti coloro che si oppongono al bene, nemici contro i quali fa venir fuori la sua vena rabbiosa.
Controllo Del Chakra: 90 (+ 10) = 100/250
Forza Fisica: 10/250
Agilità: 10/250
Resistenza: 25/100
Stamina: 40(+25%) = 50/100
Conoscenza dei Sigilli: 35/100
Ninjutsu: 100/250
Taijutsu: 10/250
Genjutsu: 0/250
Chakra Elementale#1: Acqua
Chakra Elementale#2: Fulmine
Armi:
- Kunai x3
Accessori:
- Fori d'aria x1 (sinistra)
- Zippo x1 (borsello)
- Lima x1 (borsello)
- Sacca porta nettare x1 (legata in vita)
- Rotolo di api di riserva medio x4 (nel giubotto)
- Coprifronte Iwa (protezione 15, testa)
- Giubotto ninja (protezione 50, busto)
- Borsello porta oggetti
Tecniche
Livello D:
- Tecnica della Sostituzione (Kawarimi no Jutsu)
- Tecnica della Trasformazione del Corpo (Henge no Jutsu)
- Tecnica della Moltiplicazione del Corpo (Bunshin no Jutsu)
- Tecnica della Moltiplicazione Oboro (Oboro Bunshin no Jutsu)
- Onda Tagliente (Zankuha)
- Tecnica della Fuga (Nawanuke no Jutsu)
Livello C:
- Tecnica del Velo di Nebbia (Kirigakure no Jutsu)
- Taglio Divino Acquatico (Mizu Kamigiri)
- Tecnica della Moltiplicazione Acquatica (Mizu-bushin no Jutsu)
- Muraglia Tempestosa (Haran Banshō)
- Tecnica dei Mille Pungiglioni (Hachi Senbon no Jutsu)
Livello B:
- Tecnica del Richiamo (Kuchiyose no Jutsu) [Ape Regina Gigante]
- Sostituzione Acquatica (Mizu Kawarimi)
- Carica Intensa (Bakurai)
- Legame di Fulmine (Kaminari Shibari)
- Sfera di Plasma (Purazuma Booru)
- Tecnica del Miele d'Ape (Hachimitsu no Jutsu)
Livello A:
- Tecnica della Bomba d'Api (Hachi Bakudan no Jutsu)
Abilità Speciali:
- Olfatto sopraffine
- Accumulo molecolare d'acqua
Kekkei Genkai: Clan Kamizuru (IV stadio)
Il ragazzo era di una bontà assurda, lo si capiva subito sia dai suoi occhi che dal suo modo di parlare, gentile e pacato. Mi ha slegato con molta grazia, evitando che il filo spinato aumentasse i graffi che già numerosi ricoprivano il mio corpo. Poi mi ha curato, con un siero a dir poco miracoloso, il quale ha placato in un attimo le mie atroci sofferenze. Ero libero, non potevo crederci, fino a pochi minuti prima non avevo una minima chance di salvare la pelle ed ora ero sano e salvo, praticamente illeso. Avevo già messo in conto di morire, o comunque di perdere almeno qualche arto.
Hotaru, il mio nome è Xavier… non so cosa dire, non basterebbero tutte le parole del mondo per ringraziarti…. Ti sono debitore, da qui in eterno. Sappi che puoi chiedermi di tutto, e che io farò di tutto per te. Qua la mano, amico!
Ci siamo scambiati un grosso sorriso ed una stretta di mano da veri uomini, segno che andava a sancire di fatto la mia prima amicizia all’interno del villaggio. Sapevo che avrei rivisto quel ragazzo, e che le nostre strade di li in poi si sarebbero incrociate numerose altre volte.
Bene, adesso è meglio che vada, devo ultimare una missione e sono già parecchio in ritardo…
Ok Xavier, io vedrò di consegnare quest’uomo alle autorità, non si sa mai che riesca a tirar su qualche quattrino… bene, allora alla prossima!
Certamente! E grazie ancora!
Non riuscivo a credere alla fortuna che avevo avuto, ci ho ripensato per tutto il tragitto fino al palazzo del capo villaggio, dentro il quale sono entrato col sorriso stampato in volto nonostante il corpo ricoperto di ferite che ancora grondavano sangue, facendo si che ad ogni passo lasciassi un’impronta sanguigna sul lucido pavimento del locale. Mi guardavano tutti stupiti, come si guarda un pazzo. Io di rimando li guardavo, e sorridevo. Non sapevano a cosa ero scampato, e non avrebbero mai potuto immaginare che fortuna avessi avuto quel giorno. Sono così entrato nell’ufficio del Kage, con gli occhi sprizzanti dalla felicità.
Xavier, ma che diavolo ti è successo, per dio!?
Non si preoccupi, nulla che non possa guarire in qualche giorno. Ecco qua, sono riuscito nell’impresa, anche se non è stato facile come aveva detto lei. Ora però è meglio se me ne vado un po a casa a riposare… …ah, dimenticavo, ho un messaggio per lei: ...Il tempo non cancella le cose, i ricordi rimangono impressi nella mente di chi li ha vissuti, fino alla morte!
Il kage, che fino a quel momento sembrava più preoccupato delle mie condizioni che dell’oggetto tanto agoniato che gli avevo riportato, era rimasto shockato dalle mie parole, completamente stupito. Il suo sguardo, prima spensierato, ora era corrucciato e preoccupato, a tal punto da nemmeno rivolgermi più la parola, congedandomi con un segno della mano abbastanza grezzo. Poco importava, il mio lavoro era finito, ultimato al meglio. Non vedevo l’ora di tornare a casa per ficcarmi in un mare d’acqua calda e bolle di sapone, per tutto il resto della giornata, e forse della settimana.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Sinceramente non ho capito la questione degli arbitraggi e delle schede PNG, dato che nelle quest dovrebbe essere tutto narrativo, essendo qualcosa di personale e basandosi proprio sul narrato.. Ma ok, se ti diverte così va anche bene
Comunque... per me puoi prendere 41 exp :sisi. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Si, ho voluto fare una cosa diversa perchè mi divertiva.
Apifortuna |
