[Bijuu] Il Cercoterio della Terza Coda - Isobu

Akito, King, PNG medico

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    Tutto quello che era stato realizzato in tre anni stava finalmente dando i suoi frutti, e neanche la disfatta di Sakkaku fu di ostacolo ai suoi piani, perchè la scacchiera si era rivoltata da sola: le armate di tutti i villaggi si erano riunite a pochi chilometri dalle entrate della Pioggia, sicure di stare agendo in modo ottimale. Molte, moltissime discussioni erano state bruciate a riguardo: chi era contro il mandare in toto i militari, chi parlava invece di un inaspettato e possibile contrattacco dell'Amekage, chi di trappole su trappole volte a decimare i plotoni, ma alla fine una scelta era stata presa. Gli accordi parlavano chiaro: 1/10 delle forze armate sarebbero rimaste sulle retrovie per eventuali sorprese, mentre le restanti sarebbero partiti per chiudere unilateralmente ogni via di fuga della Pioggia. I Kage sapevano di non stare conducendo una campagna di conquista, bensì una crociata, volta unicamente a sedare il leader di Ame e chiunque lo sostenesse nella sua politica di soppressione del popolo. C'era anche chi voleva farlo prigioniero ed interrogarlo sui motivi del suo cambiamento, dato che nel suo primo regno aveva portato il suo regno nell'età d'oro, ma la maggioranza parlò chiaro: "Hi Sakkaku è troppo pericoloso per essere lasciato in vita, seppur da prigioniero. Le sue risorse sono inimmaginabili!". E così i martelli erano stati battuti: l'Amekage era stato condannato a morte. Ad insaputa del mondo tuttavia Kiri - la più umiliata dalle azioni della Pioggia - aveva escogitato un assassinio a tradimento, inviando il suo più caparbio ninja alla disfatta silenziosa del nemico. Ed il piano invero era riuscito: non appena gli eserciti varcarono uno ad uno i vari ingressi del Villaggio, Sakkaku dovette vedersela con un uomo in particolare, l'Anbu Signalis. Contemporaneamente allo scontro, le via della Pioggia furono invase rapidamente, mettendo in sicurezza i civili, ma sterminando con altrettanto zelo la resistenza. Perchè di questo si trattava. Le forze coercitive erano stimate sugli 1:30. Infine però, quando la "guerra" parve vinta dall'armata della liberazione, un assordante boato distrusse i 300 metri quadri circostanti al quartiere reale. Il palazzo non esisteva più, al suo posto si ergeva una creatura immensa, colossale, dalle fattezze per metà bovine e metà da polpo. Non ci fu un solo uomo che non ne capì l'identità: era il cercoterio delle Otto code!
    Il panico fu soltanto un canovaccio: i militari più vicini non sapevano se tremare e scappare, o stringere i denti e darsi alla battaglia. Nella collettività però si trovò la forza di gettarsi in un impeto disperato; alla creatura tuttavia fu sufficiente piazzare una tentacolata per rimandare al creatore cinquanta di quegli uomini!
    Gli urli e le pire abbaiarono nella notte piovosa, vociferando l'anticipo di una ritirata strategica da parte degli shinobi, ma il vero scenario orrorifico subentrò al manifestarsi di nuove sette ombre a impedirla. Difatti, proprio nei pressi dell'entrate da cui avevano avuto accesso gli eserciti, occhi scarlatti con tre tomoe all'interno, si accesero nell'oscurità, pronunciando in coro una sorta di formula:


    DAI ALBARN


    - DAI ALBARN.... -

    - ...ADESSO AVVERRA'... -

    - ...E CON ESSA GLI UMANI VERRANNO STERMINATI... -

    - ...E LA STORIA VERRA' RISCRITTA... -

    - ...DAL NOSTRO ADAMO... -

    - ...E DALLA NOSTRA EVA... -

    - ...GLI UNICI TRA GLI UNICI! -



    CITAZIONE

    - Rilascio: Morte dei contenitori!! -

    black_rock_shooter_by_micchan22-d5517iq


    All'altezza dei sette ingressi ci fu un'esplosione di energia, anzi di energie dai toni differenti. Ai piedi di esse degli ormai involucri vuoti privi di corpo e di anima, ma che erano serviti a lei, Tristania Uchiha, per annichilire le forze e le armi del mondo: i ninja! Solo in seguito sarebbe passata alla distruzione dei civili, ma doveva prima colpire le loro armi nell'epicentro, ciò che era divenuto AME! Tutto adesso aveva senso: le finte alleanze stilate dal primo suo burattino, Sakkaku, onde creare nella mente del mondo l'idea di una minaccia, sconvolgere in un secondo momento quelle per sortire un "effetto tradimento" ed infine simulare la sconfitta del fautore di ciò...ogni parola di quel romanzo era servito a riunire i ninja in un unico luogo per abbatterli...con i bijuu!
    Zona idraulica, lacustre, industriale, mineraria, eolica, fognaria e sotterranea. Quei luoghi - rispettivi alle code evocate - segnarono l'agguato delle creature e l'inizio della guerra, che ormai poteva dirsi uno sterminio. Non una sola via di fuga, non una sola speranza. Cosa ne sarebbe stato del mondo? Dai presenti sarebbe dipeso il destino del genere umano.


    CITAZIONE
    Zona idraulica - Ichibi: Possibilità per i ninja di colpire le cisterne in mezzo al campo di battaglia che indeboliscano Shukaku
    Zona lacustre - Matatabi: Possibilità di spingere il bijuu sul lago sfruttando le imbarcazioni e la rete fognarie e di scolo che c'è sui moli
    Zona industriale - Isobu: Piena di palazzi e piccole fabbriche ove i ninja possono sfruttare i parafulmini sui palazzi e i cavi elettrici, si possono anche sfruttare i motori e gli alternatori all'interno delle fabbriche per escursioni termiche o esplosioni
    Zona mineraria - Son Goku: Possibilità di utilizzare i materiali più duri e resistenti come difese contro i poteri dei Bijuu o come loro prigioni, in più si potranno sfruttare gli scavi come fosse o trappole
    Zona eolica - Kokuou: possibilità di far muovere le pale eoliche degli impianti per sfruttare correnti di vento potenziate o per dissolvere vapori, fumi o altro che si sfalda con attacchi d'aria, in più si possono sfruttare le stesse pale per danneggiare fisicamente il Bijuu facendole cadere
    Zona fognaria - Saiken: Possibilità di sfruttare le fognature come "tombe" per i Bijuu, per trappole, prigioni e altro. Colpendo le tubature si possono pure sfruttare getti d'acqua. All'interno delle fogne ci sono pure tubature di gas che si sfruttano con le fiamme ed esplosioni
    Zona sotterranea - Choumei: Ovvero la Zona dei sobborghi criminali, si potranno sfruttare le varie costruzioni al di sopra per creare degli impedimenti ai Bijuu, in più sarebbe saggio ricorrere ai vari cunicoli costruiti dai Mukenin per le fughe veloci per poter schivare attacchi devastanti.
    Quartiere reale - Gyuuki: Complesso più fitto di palazzi dove ci si potrà riparare dagli attacchi del bijuu o fargli cadere addosso gli edifici.

    CITAZIONE
    Isobu
    Resistenza=Stamina: 3000

    Fate il primo post, laddove descrivete tutti la partenza dalla vostra città, citando quanto riportato nel mio post. Dovete arrivare sino all'apparizione del bijuu da voi scelto. Considerata che gli eserciti prendono tutta la città, è ovvio che siate mescolati nelle etnie, quindi non fatevi troppe pippe mentali a riguardo. Io e Fury abbiamo scelto le zone in base alle possibilità di aiuto che avrete dall'interazione col luogo, ma ogni evento è personale e gestito dallo staffer di turno, che potrà aggiungere roba in base allo svolgimento dell'evento. Siamo indipendenti da questo punto di vista.
    Utilizzate lo stesso post per prepararvi il campo oppure attaccare (personalmente consiglio la prima opzione dato che poi tocca al bijuu attaccare :asd:). Ricordate che i bijuu hanno resistenza e stamina che coincidono, quindi quando attaccano spendono pure energia.
    Postate scheda come sempre e...che la morte abbia inizio. Prevedo tanti bonus morte utilizzati :please:
     
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  2. "KING"
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    Volava spedito in sella alla sua nuvola d'oro, che raggiungeva velocità mirabolanti!
    Indossava una semplice maglietta grigia e dei pantaloni in tela neri, larghi e comodi.
    Un paio di stivaloni, il tutto avvolto da un lungo mantello nero dotato di cappuccio.
    Un fascione, ed una Giara piena di Sabbia, pronta a diventare oro in qualsiasi momento.
    Tuttavia non gli serviva a molto, dato che era in grado di generare quel metallo praticamente ovunque estraendolo dal terreno in enormi quantità.
    Ma come diceva sempre il suo vecchio maestro Katoshi, non si sa mai!
    Non appena ricevuto il rotolo del Jinton, lo Tsuchikage disse ad Haru di prepararsi a raggiungere il suo esercito ad Ame ed eliminare i nemici di Iwa Sakkaku e Kishikumo.
    Haru fece solo in tempo a mangiare qualcosa prima di partire in fretta e furia verso Ame e la Guerra, armato solo delle sue forze, come al solito.
    Decise di portarsi dietro anche il rotolo del Jinton, ne avrebbe approfittato per iniziare a leggersi qualcosina durante il viaggio, ma sicuramente non sarebbe mai riuscito ad apprendere l'unione di tre elementi in così poco tempo.
    Aveva passato le prime ore di viaggio a studiare i glifi impressi con l'inchiostro sulla pergamena dell'antichissimo rotolo, ma non comprese fino a fondo i loro significati, alcuni glifi gli erano totalmente sconosciuti, forse noti solo ai sapienti della Roccia.
    Lo richiuse con cura e lo ripose all'interno della giara, in mezzo alla sabbia dorata.
    Dove tenerlo più al sicuro se non in un contenitore che teneva sempre con se e che conteneva una vera e propria estensione di se.
    Il paesaggio mutò rapidamente, dalle alte vette innevate e rocciose di Iwa si passò a foreste, valli, colline e pianure, fino ad arrivare alla Steppa del Paese della Pioggia.
    Haru aveva finalmente raggiunto Ame ma qualcosa non quadrava, gli eserciti riuniti si erano ammassati per tutta la città e stavano combattendo ferocemente.
    In pochi secondi individuò gli uomini di Sakkaku e quelli di Sherama, nonchè quelli della Kazekage, oltre a tutte le altre Nazioni riunite in una città.
    Uno schieramento di forze impressionante in grado di ridurre ad uno straccio una città intera.
    Ame si era ingrandita negli anni, ma comunque quello spazio pareva troppo piccolo per una così imponente massa di persone.
    Un bagliore scaturì dal palazzo del Kage, la cui cupola esplose accompagnata da un boato fragoroso.
    Dei tentacoli fuoriuscirono da essa e presero a distruggere ciò che avevano attorno.
    Una creatura demoniaca, un titano, una leggenda vivente aveva preso il posto del palazzo in tutta la sua immensità.
    L'Ottocode: Hachibi.
    Haru si apprestò a raggiungere la creatura, che già aveva decimato la zona circostante al palazzo, quando non potè fare a meno di notare una specie di distorsione davvero significativa, nei campi magnetici attorno alla zona che stava sorvolando.

    *Sarà meglio atterrare e proseguire fra quei palazzi
    . . .
    Sembrerebbe la Zona Industriale della città, con tutte queste fabbriche e palazzoni che ci sono qua attorno.
    Ma qui non smette mai di piovere?*

    La distorsione si fece più potente, era atterrato in una via piuttosto isolata che seguì fino in fondo quando arrivò ad uno spiazzetto dietro ad un fabbricone, era vicino.

    -DAI ALBARN
    . . .-


    Il resto fu coperto da una tremenda esplosione che mandò in subbuglio i campi magnetici della zona.
    Ci fu un gran polverone ed Haru era sicuro che in mezzo ad esso stesse crollando anche qualche edificio.
    Notò diversi parafulmine sui tetti, probabilmente servivano per immagazzinare l'energia dei fulmini temporaleschi frequenti in quel villaggio, e sfruttarla per far lavorare i macchinari pesanti delle fabbriche.
    Aveva avvertito tre campi magnetici in quella zona, ma uno di essi era sparito, in prossimità della distorsione che aveva avvertito, dove apparve un campo magnetico davvero enorme.
    Vedeva a cosa apparteneva, ad un'altra creatura, che si credeva persa nelle leggende, come l'enorme demone che aveva distrutto il palazzo del Kage.
    Uno dei demoni codati, i Cercoteri e per la precisione il Tre Code, Isobu.
    Un gigantesco mostro marino dotato di una spessa corazza che ricopriva quasi interamente il suo corpo, tranne alcune piccole zone, tra cui il suo occhio sinistro e la zona attorno ad esso.
    Li vicino c'era anche una fonte di un campo avvertito prima, un ragazzo, ma in mezzo a quel polverone non ne distinse bene i lineamente ne se ne curò.
    La terza fonte era li vicino ma ancora non l'aveva avvistata.

    -Ehi tu, non intralciarmi e tieniti pronto!
    . . .
    Doton: Tecnica dell'indurimento!-


    Il corpo di Haru agì come una calamita per pezzi di roccia che, mi schiati al suo chakra, si mallearono formando un'armatura rocciosa in grado di resistere anche ai colpi più duri, ma sarebbe bastata contro un Biju?
    Una nube di sabbia dorata avvolse Haru e lo fece volare sollevandolo di appena una ventina di metri dal suolo.
    Nel frattempo, altre quattro ammassi di polvere d'oro, andarono simultaneamente a posarsi su altrettanti parafulmini in cima ai palazzi li attorno.
    Doveva esaminare in fretta la zona e trovare qualcosa che potesse sfruttare a suo vantaggio ma non vide nulla.
    Partì, volando basso verso sinistra dietro ad un magazzino, poi cambiò rapidamente rotta arrivando fino in cielo a venti, trenta, quaranta metri.
    Si voltò, ed iniziò la sua picchiata a spirale diretto verso la testa del bestione.
    Tese il braccio destro in avanti con la mano chiusa a pugno, ed effettuò, quando fu davanti al suo occhio sinistro, che riteneva uno dei punti deboli, virò bruscamente in direzione di esso cercando di colpirlo con quel colpo portato con tutta la potenza della Roccia, e tutta la rapidità del suo Oro.
    Tuttavia, il colpo nascondeva anche un secondo fine, la Magnetizzazione del bestione, che sarebbe stato così in balia di eventuali attacchi con armi metalliche, di cui lui, purtroppo, non disponeva, ma bastava usare un po' di inventiva.
    Questa era una delle abilità più versatili ed efficaci della sua abilità innata di manipolare i campi magnetici.
    La magnetizzazione avveniva per contatto e quel colpo sarebbe bastato a sortire tale effetto, soprattutto sull'area che era intenzionato a colpire: l'occhio sinistro.
    Dopo la picchiata si sarebbe allontanato, dirigendosi verso il tetto di un palazzo alla sua destra.
    Chissà che avrebbe fatto quel ragazzo, si sarebbe dato alla fuga o avrebbe combattuto noncurante della morte?

    *Spero che se la cavi, ma per ora non posso pensare a lui*






    [IMG]Haru Kamigawa[/IMG]
    E:600
    C:750-70-5-20-20-20-20-20=565
    Azioni:
    -Tecnica dell'indurimento
    -Sospensione del deserto (dorata :asd: )
    -Manipolazione Sakinx4
    -Picchiata sull'occhio sinistro di Isobu
    -Magnetizzazione Fisica di Isobu tramite la picchiata
     
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    La sera vado a letto con due bicchieri sul comodino. Uno pieno d'acqua e uno vuoto, nel caso abbia sete oppure no.

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    Narrato / Pensato / Parlato / Zekin / Altri / Haru


    Guerra.
    Fino a qualche giorno prima non mi sarebbe mai passato per la mente un pensiero simile. Quando ero un Genin avevo sentito parlare dei problemi che c'erano con Ame e altri vari villaggi, ma non mi interessavo più di tanto. Adesso però le mie preoccupazioni crebbero, o per meglio dire, nacquero. Una volta diventato Chunin non potevo non interessarmi degli affari del mio paese, della mia gente. Non ero più un bambino a cui interessava solo migliorare per se stesso non rendendosi conto di ciò che gli accadeva intorno. Tutte le grandi nazioni ninja erano in guerra ed io dovetti documentarmi sul tutto il corso degli eventi in fretta, a partire da Kishikumo fino alla battaglia delle Onde. Così venni a conoscenza di tutto l'accaduto e dell'imminenza invasione ad Ame.
    Mi ritrovo dunque sul tavolo della cucina a leggere e confrontare i vari documentati presi in prestito dalla biblioteca

    Akito!

    Zekin?

    Presto, ci hanno convocati al palazzo.

    A tutti e due?

    Si.

    Diamine, la cosa non mi convinceva affatto. Sicuramente gli anziani avevano un compito per noi, non era mai successo prima d'ora. Non esitai più di tanto e senza neppure prendere la mia roba mi recai col maestro dove richiesto.
    Dopo una breve conferenza fu deciso che io e Zekin dovevamo partecipare alla guerra ad Ame. Non avrei mai immaginato di dover partecipare ad una battaglia così feroce, anche se il pensiero mi eccitava, facendo ribollire ogni goccia di sangue nelle mie vene. La partenza doveva essere immediata con altri membri scelti dal villaggio, quali Viraru e Signalis. Corsi subito al mio appartamento prendendo tutto l'equipaggiamento che poteva servirmi quali tonici, shuriken, carte bombe ecc. Poi con Zekin ci recammo al luogo d'incontro con gli altri ninja per partire.

    Eccoci.


    34ysdmq




    Noi e altri ninja della nebbia cominciammo a marciare verso il campo di battaglia. Un generale di nome Signalis ci precedette aumentando il passo e arrivando lì poco prima. Non sapevo cosa mi attendesse, seppur la mia età fosse giovane avevo una certa esperienza nei combattimenti, ma non nelle guerre. Non avevo mai pensato di poter morire, seppur la mia difesa assoluta mi dava non poca sicurezza dovevo agire con cautela in qualsiasi contesto. Le abilità dei membri Kishikumo andavano ben oltre la mia immaginazione, nulla era a confronto loro il mio potere, maledicevo la mia mancata forza quel giorno. Sarei voluto nascere qualche anno prima, così da risultare più preparato ad un evento del genere ma non potevo condannarmi per questo. Avrei fatto la differenza in quella guerra, mi sarei distinto dagli altri, l'avrei potuto giurare.
    Durante la marcia non ci furono intoppi, niente di niente. Avanzavamo verso Ame come una tigre avanzava verso la sua preda, nel gruppo c'erano shinobi di diversi clan di Kiri, quali Hoozuki, Yuki, Yoton. Gli unici Kaguya eravamo io e il maestro, la nostra innata ci avrebbe dato un gran vantaggio in guerra, eravamo quel genere di combattenti che potevano buttarsi nella mischia e macinare qualsiasi cosa gli si parasse davanti. L'adrenalina mi ribolliva in corpo, avevo sempre desiderato partecipare ad una guerra e combattere con tutte le mie forze, quel sogno si stava avverando.
    Arrivammo dinnanzi uno degli ingressi del villaggio quando un gigantesco boato smosse terra e cielo.

    Ma che..

    DANNAZIONE È PROPRIO LUI! L'HACHIBI!!!!

    In lontananza, verso il centro del villaggio un colosso alto quindici piani sbucò dal nulla demolendo con un solo colpo il palazzo reale. La sua forma per metà piovra e metà toro non smuoveva dubbi, era il demone ad otto code, il Bijuu Gyuuki. Restai di stucco dinnanzi ad un mostro simile, avevo sentito parlare di creature del genere soltanto nelle mitologie, nelle leggende. Ma i miei occhi non mentivano, quell'imponente ammasso di chakra era capace di annientare interi eserciti soltanto con un jutsu, era qualcosa di terrificante. L'unica mia fortuna al momento era di trovarmi abbastanza lontano per non essere visto dal demone, ma non potevo scappare, prima o poi me lo sarei ritrovato di fronte.
    In preda al panico l'esercito si disperdette nella città, persi di vista Zekin e mi ritrovai ad avanzare da solo in una zona industriale, piena di alti palazzi e lunghi cavi elettrici, v'erano diverse fabbriche.
    I miei occhi erano vigili e le mie orecchie altrettanto, il nemico si poteva celare dietro ogni angolo e non dovevo mai abbassare la guardia, ma proprio mentre penso che il bijuu al centro del villaggio era il problema più grosso ecco che una catena di esplosioni bombarda tutto il continente.

    Aaargh!

    Caddi a terra tappandomi i timpani per i forti rumori, una di quelle esplosioni era avvenuta proprio nei paraggi e quando l'accecante luce scomparve, un urlo straziante mi fece alzare lo sguardo.
    !!!!!!!!
    Un altro gigantesco ammasso di chakra si formò lì vicino, rivelando un altro demone bestiale. Possedeva tre code con la quale annientava palazzi e sobborghi, aveva la forma di una gigantesca tartaruga, Isobu. Ancora non credevo ai miei occhi, non avevo tempo per pensare ad altro, dovevo fare qualcosa.
    Una miriade di rumori in tutta l'area mi permisero di creare una mappa sensoriale tramite l'udito di tutto il perimetro circostante, tutti i ninja si erano dati alla fuga mentre in lontananza qualcuno si avvicinava a piedi, un tizio sulla ventina, alto e dai capelli grigi. Non mi soffermai molto sul suo aspetto, avevo ben altro a cui pensare. In fretta presi il tonico da guerra dal borsello e lo ingerì, aumentando così le mie prestazioni fisiche.
    Combattere o morire!

    -Ehi tu, non intralciarmi e tieniti pronto!
    . . .
    Doton: Tecnica dell'indurimento!-


    Anche lui ha scelto di combattere, sa usare il doton!
    Non potevo lasciarmi sfuggire neppure i minimi particolari, dovevo studiare bene ogni cosa in modo da sfruttare l'ambiente e gli alleati nel miglior modo possibile. Non persi tempo e rilasciai anche un fumogeno rendendomi invisibile agli occhi del nemico, successivamente dal fumo creato avrei generato una precisa e identica copia di me stesso, in modo da ingannare il demone e fargli credere di avermi davanti mentre io facendo uso della mia grande abilità mi nascondevo alla sua destra.

    Diamoci da fare, ragazzo.

    In tutta silenziosità mi muovevo di soppiatto attorno ai palazzi, aggirando il demone per studiarlo il più possibile. Sembrava avere una spessa corazza, difficilmente gli attacchi comuni l'avrebbero potuto danneggiare ma come tutti sanno niente può resistere alle capacità penetranti del raiton. Infatti mentre la mia copia avrebbe attaccato frontalmente il bijuu io avrei lanciato da tre punti diversi tre uchiha shuriken imbevuti di chakra elettrico, spostando continuamente nascondiglio in modo da far confondere il demone. Grazie alle mie abilità nel taijutsu le armi da me lanciate non avrebbero emesso alcun rumore e ciò avrebbe aumentato la loro efficacia contro il nemico. Dopo l'ultimo attacco mi sarei spostato ulteriormente non facendo il minimo rumore e preparandomi ad un eventuale controffensiva da parte di Isobu.
    Akito Kaguya
    Azioni Effettuate:

    - Ingerisco Tonico da Guerra ( +17 FF, + 26 AG)
    - Lancio Fumogeno
    - Moltiplicazione di Fumo
    - Attivo Omicidio Silenzioso
    - Lancio uchiha Shuriken + Raiton
    - Lancio uchiha Shuriken + Raiton
    - Lancio uchiha Shuriken + Raiton

    Azioni Copia Fumogena:

    - Fendente alla testa X4

    Resistenza: 580-3= 577
    Chakra: 370-15-30= 325


    Voglio ricordare che gli shuriken sono gli Uchiha shuriken, e non comuni shuriken. Stiamo attenti alle abilità :si2:
    Pace bene :please:

    Se avessi un po' di fortuna potrei paralizzarlo :sigh:
     
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    Ragazzi, sappiate che ovviamente io non terrò conto solo della riuscita - ovviamente, quella è la base da cui si parte, intendiamoci - però sarà in particolar modo la vostra capacità di scrivere ad influenzare il mio giudizio e soprattutto la correttezza: cosa che in questi primi post non ho visto, dato quel bello schiaffo di Metagame sull'Occhio Sinistro servito su un piatto d'argento :asd: E spero non ci sia da ridire su questo, perchè è stato confermato da più di un master come tale :sisi: Comunque sia, passiamo all'evento. :si2:

    Death is The Road to Awe


    Quando l'enorme creatura si vide arrivare davanti quei tre tizi dall'aria così sicura e spavalda di certo non si fece intimidire: davvero gli umani pensavano di poter avere a che fare con una bestia millenaria ed anche farla franca? Impossibile, l'età dei ninja dai valori sani era passata da moltissimo tempo, anche se a detta della creatura c'era stato solo un piccolo frangente di tempo in cui questa era esistita, poi nulla, null'altro.
    Poteva chiaramente percepire l'oscurità nei cuori di tutti gli esseri umani, poteva percepire l'oscurità nei LORO cuori. Fece roteare l'occhio in giro e si volse leggermente con la sua immensa mole per osservare tutto intorno. Per ora parevano esserci solo quei tre, e quella situazione cominciava già a dar lui un fastidio tremendo: non sopportava, non aveva mai sopportato la vicinanza di quegli esseri così deboli ed inetti, tanto che in passato aveva anche malvissuto una vita rinchiuso in un molle e flebile corpo, e non avrebbe mai voluto ripetere quell'esperienza.

    ... CHE SCHIFO.

    Ragazzi... State attenti, sarò anche un medico ma.. non faccio miracoli.

    Fu il commento del bijuu portato all'aria con voce profonda ed imperiosa, un qualcosa che sembrava provenire dall'interno della caverna, spaventoso ed assai inquietante. A lui, ovviamente, seguì il tizio medico che si erano ritrovati come alleato in quella strana battaglia. L'occhio con le tomoe della creatura li scrutava, imperturbabile, percorrendo tutto il campo di combattimento quasi con indifferenza, e nonostante fosse rosso di natura, si poteva notare la rabbia che montava nel ciclope, il chakra che irradiava tutto il suo corpo, rendendo la sua presenza assai pesante per qualsiasi sensore.
    Compì un passo verso i due, ma prima di aver modo di fare qualsiasi cosa, loro stavano già attuando le loro strategie, se così potevano chiamarsi quelle mosse. Il primo ad agire fu quello che una volta era un Mukenin, Haru Kamigawa, che ricoprì il suo corpo di uno spesso strato di roccia, per poi generare sotto di sè una nuvoletta di sabbia e partire in volo, così, non si sa per quale scopo. L'altro giovanotto, invece, ricoprì il campo con il suo fumo, generando una copia di fumo identica a lui, e rendendo a tutti i presenti quel Bijuu impossibile da vedere chiaramente, ma non per questo non percepibile: loro due possedevano sensi molto acuti, mentre il loro accompagnatore una bella dose di sensitività.
    Ed ora l'attacco! Haru Kamigawa partì ricoprendo moltissimi parafulmini, quattro, con la sua sabbia dorata, poi cercò di recuperare altezza e fiondarsi sull'occhio della creatura, ma forse fu sfortunato: Uno di quegli aggeggi, carico, fin troppo, di sabbia dorata, crollò improvvisamente, costringendo il giovane a deviare la rotta ed impattare contro la corteccia difesiva sul capo della bestia, che ora l'aveva leggermente alzato, e finendo per terra a causa dell'impatto, proprio dove si trovavano il suo compagno Akito ed il Ninja Medico. I tre shuriken, così come i fendenti del clone, andarono a schiantarsi contro la corazza della creatura, e tutti poterono percepire il suono metallico delle armi che vengono respinte.

    png

    *woooooohm*


    Un rumore vibrante si era adesso diffuso nell'aria, una strana concentrazione di energia sembrava opprimere tutti quanti, in particolare il ninja esterno, che a vederlo da vicino aveva un'espressione assolutamente sconvolta, con la bocca aperta e gli occhi sbarrati. Una strana luminescenza si diffuse nell'aria, ed adesso fu il ninja medico a parlare: parole tremanti, colme di paura.

    STA SUCCEDENDO QUALCOSA, C'E' UN ACCUMULO DI CHAKRA IMPRESS...

    Non ebbe il tempo di finire, infatti, che tutto quanto venne investito da una luce che esplodeva di potenza, ed i tre, davanti alla creatura, avrebbero avuto davvero, davvero poco tempo per... beh, per non morire. Ce l'avrebbero fatta? Chissà, ma nel frattempo quell'onda energetica di dimensioni colossali stava per abbattersi su di loro.

    Have Fun, valuterò la vostra difesa anche, ma non solo, in base ai post e tutto quanto, quindi badate bene a cosa, e soprattutto come scrivete.

    Difesa: R/S: 3000-300: 2700
    Caricamento Bijuu Dama e ricevere gli attacchi.

    Attacco: Lancio Bijuu Dama sui tre Shinobi.
     
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  5. "KING"
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    L'offensiva di Haru partì nel migliore dei modi: il suo corpo si indurì perfettamente, grazie alla roccia estratta dal terreno circostante ed al suo chakra con cui si mescolò perfettamente, dando vita ad una delle tecniche più devastanti del repertorio Doton: per l'appunto, la Tecnica dell'Indurimento, nient'altro che una versione potenziata della famosa Armatura di Terra.
    Certo, se avesse avuto il tempo, e l'opportunità, per farsi insegnare da Sherama l'evoluzione di quella tecnica, sarebbe stato tutto molto più semplice.
    Con quella tecnica, Sherama aveva raggiunto se non superato, la potenza e la velocità di Haru in modalità Stile del Ragno.
    Eppure, contro un mostro di quel genere, la differenza di potenza fra le due tecniche si poteva considerare trascurabile.
    Per quanto ogni aiuto in più non poteva far altro che migliorare la sua, anzi, la LORO situazione, avevano comunque un mare di merda in cui nuotare prima di uscirne vivi.
    Ad ogni modo, come già detto, la tecnica si adattò perfettamente al suo corpo rendendolo una vera forza della natura, ma se da una parte aveva incrementato a dismisura la sua potenza fisica, la sua velocità era paragonabile a quella di una tartaruga con tre zampe, anche solo in confronto all'altro ragazzo.
    Ma non era mai stato un problema per lui, contro avversari "comuni" non gli serviva nemmeno spostarsi: sceglieva una posizione, incrociava le braccia, e faceva far tutto al suo oro.
    Ma contro nemici con cui il semplice oro non bastava, era necessario anche spostarsi rapidamente, cosa più che fattibile sia per schivare che per attaccare, grazie ad una delle tecniche più banali del repertorio Sunajutsu: la Sospensione del Deserto.
    Ovviamente Haru indorava sempre la sabbia poichè con l'oro aveva un legame particolare, come fosse un estensione di se, e poi diciamocelo, era molto più forte ed irriducibile della semplice sabbia del deserto.
    Detto fatto, materializzò sotto ai suoi piedi la nuvola dorata con la quale partì all'attacco e, con l'oro rimasto, aveva "preso" dei parafulmini per chissà quale cazzo di motivo, solo lui lo sapeva, o forse manco lui.

    -Ragazzi
    . . .
    State attenti, sarò anche un medico
    . . .
    Ma non faccio miracoli.-


    *Un medico eh!?!
    Bene, sarà fondamentale se non chiudiamo lo scontro in fretta, e se gli lascio anche una sola opportunità di colpire!
    Quella corazza sarà un bel problema da superare, tuttavia con dei jutsu di tipo vento molto molto forti, dovrei riuscire a trapassarla
    . . .
    Stiamo a vedere ma
    . . .
    Quella parte del volto attorno all'occhio sinistro non è ricoperta dalla corazza
    . . .
    Che abominio!*

    Aveva così deciso di colpire l'unico punto scoperto del mostro, ma forse ci aveva messo troppa foga.
    Vuoi per la concentrazione, vuoi per il furore della battaglia, o vuoi perchè era già malandato, uno dei parafulmini crollò dal tetto proprio mentre Haru passava li vicino e, per evitare di essere impalato, colto alla sprovvista proprio mentre stava per portare il suo colpo magnetizzante, anzichè fare ciò che avrebbe comunemente fatto, ovvero bloccare il parafulmine e continuare la sua avanzata, fece la cosa più stupida che potesse fare: deviò bruscamente traiettoria e si sbilanciò, perdendo il controllo della sua sabbia dorata.
    Una serie di eventi lo portò a schiantarsi sul duro cranio del Cercoterio facendogli perdere quell'occasione unica di chiudere lo scontro in pochi istanti, e salvare la pellaccia.
    Almeno non aveva sprecato tutto quel chakra per niente, la tecnica dell'Indurimento l'aveva protetto dalla caduta da quella considerevole altezza.
    Ora si ritrovava accasciato a terra, vicino ai due Ninja con cui avrebbe dovuto collaborare.
    Già, da solo non sarebbe mai riuscito a farcela contro quel mostro, così come gli altri due non avrebbero resistito un solo secondo.
    Quello che si qualificò come medico non aveva fatto altro che starsene li fermo a tremare, il Rosso a cui aveva intimato di tenersi pronto, aveva rilasciato una cortina fumogena che avrebbe limitato le percezioni del bestione corazzato, ma anche le loro.
    Certo, Haru aveva un udito finissimo che gli consentiva di fare a meno della vista, ed inoltre, la sua percezione dei Campi Magnetici, gli garantiva un assoluto controllo di ciò che avveniva attorno a lui, ogni minimo cambiamento veniva captato dal suo chakra, che inviava immediatamente i dati rilevati al cervello trasmutandoli istantaneamente in informazioni.
    Non era stato affatto semplice arrivare a quel livello di controllo che, sul versante della percezione, lo rendeva praticamente identico ad uno Hyuga, se non anche meglio: uno Hyuga senza occhi non poteva usare i suoi poteri, lui poteva farlo sempre.
    Dopo tutto quel trambusto, il ragazzo sconosciuto lanciò tre shuriken contro quel bestione, ma non erano shuriken normali, e non gli serviva la vista per scoprirlo.
    Quegli shuriken sfrigolavano, ed alteravano i flussi magnetici, evidentemente qualcosa in grado di fare ciò era entrato in gioco, qualcosa la cui natura era strettamente legata e connessa al Magnetismo: l'elettricità.
    Eppure non era elettricità normale no, era chakra appartenente a quel ragazzo, che aveva cambiato la sua natura assumendo le stesse proprietà del fulmine, o Raiton.

    *Ottima trovata, ma non basterà!*

    Non solo non sarebbe bastato, ma Haru percepì chiaramente che il bersaglio non era un punto ben preciso, ma qualsiasi parte del corpo fosse riuscito a prendere.
    Gli shuriken smisero di sfrigolare non appena impattarono contro la spessa corazza del Demone, e caddero rovinosamente al suolo senza nemmeno scalfirlo; le proprietà penetranti del Raiton non erano servite a molto, forse anche per le insignificanti dimensioni.
    Haru si rialzò in fretta dal suolo e rivolse la sua ira al ragazzo.

    -HEY TU; MA NON LI USI GLI OCCHI?
    COSA CAZZO SPERAVI DI FARE COLPENDO A CASACCIO CON DEGLI SHURIKEN???
    LA SUA CORAZZA E'
    . . .-


    -STA SUCCEDENDO QUALCOSA, C?E' UN ACCUMULO DI CHAKRA IMPRESS
    . . .-


    *Se n'è accorto anche lui, deve avere qualche abilità sensoriale!*

    Haru aveva avvertito una fortissima alterazione nei Campi Magnetici: stava nascendo un nuovo, gigantesco campo magnetico proprio davanti alla testa dell'enorme bestione.
    Una cosa del genere poteva solo nascere da un'ammasso di chakra talmente esoso e concentrato, da solidificarsi.
    Ne aveva sentito molto parlare nei libri di storia, l'arma più potente di un Demone codato: la Biju Dama.
    Un attacco in grado di contrastare, se non annichilire completamente, anche la devastante potenza del Kinjutsu Furia.
    Ma non poteva usare un simile jutsu li, o tutti gli eserciti dei Ninja sarebbero stati spazzati via in un istante da lui, anzichè dai biju.
    Eppure non gli andava per niente di morire, e finchè non gli veniva in mente qualcosa

    -AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
    . . .
    Stile del Ragno: Arte della Vita, Creazione del Paradiso e della Terraaaa-


    Un alone dorato avvolse istantaneamente il corpo di Haru, che era ora completamente irradiato dal Chakra Naturale accumulato dallo Stile del Ragno.
    Il Chakra Naturale rafforzò oltre ogni limite immaginabile il corpo e la mente di Haru, rendendolo molto, molto più potente.
    Anche il suo campo magnetico ora era cambiato, si stava preparando a rilasciare quell'enorme concentrato di energia che ora era in lui racchiuso in un unico momento dando così vita alla devastante tecnica Furore, ma poi gli tornò alla mente come un baleno.
    Non pensarci subito era stata una grave mancanza da parte sua.
    In un istante, che nel normale percepire dello scorrere del tempo equivale al battito d'ali di una mosca, ricordò di essersi già trovato in una situazione simile, appena qualche ora prima nello scontro con il suo nuovo Kage Sherama: lo Tsuchikage aveva usato la devastante mossa del Pugno Esplosivo, l'arma segreta degli utilizzatori del Bakuton.
    Contro quella devastante tecnica, da cui era impossibile difendersi Haru riuscì comunque a trovare qualcosa nel suo repertorio che ostacolò la sua completa distruzione: il Guardiano d'Oro.

    -HEY TU, MEDICO, RIPIGLIATI CHE DOPO AVRO' BISOGNO DI TE!-

    Il Guardiano d'Oro era un'impressionante concentrazione di sabbia dorata e chakra, un'estensione della mente di Haru in un corpo potentissimo.
    Oltre alla strapotenza fisica del guardiano ed alla sua mobilità e versatilità, aveva una caratteristica unica in grado, ancora una volta, di salvargli la vita, almeno questo era ciò che sperava: anche se colpito duramente, anche se i danni superavano la soglia della sua resistenza, era virtualmente indistruttibile in quanto nuovo Oro andava immediatamente a sostituire quello che veniva perso, e gli effetti dannosi di tecniche troppo potenti per resistergli, anzichè danneggiare direttamente il corpo di Haru, avrebbero intaccato il suo chakra.
    Infatti la peculiarità del Guardiano d'Oro è il poter resistere a qualsiasi attacco, a patto che Haru abbia abbastanza chakra da spendere per per garantire l'immediata sostituzione/riparazione del colosso.
    Ma sarebbe veramente bastato a contrastare quella sfera?
    Beh, Haru ne era certo e poi, che alternative aveva?

    *Non tradirmi*

    the_bad_asses_by_nick_ian-d379uzp

    La Polvere Dorata reagì subito al suo comando mentale ed al suo chakra, andando ad attaccarsi sotto ai suoi piedi ed a formare rapidamente un grosso filamento tubolare dorato che andava ad ispessirsi sempre più, fino a mutare completamente nel possente busto del Guardiano dal quale sbucarono due enormi e possenti braccia, ed una testa bicornuta.
    Eccola, la maestosa e più perfetta creazione dorata di Haru tenuta assieme da un ammasso di chakra impressionante.
    Il Guardiano rispose immediatamente al pensiero di Haru, come fosse lui stesso a pensare e scattò in avanti, a difesa del suo maestro.
    E tuttavia non poteva lasciare che quei due rimanessero coinvolti nell'esplosione, se lui fosse stato per miracolo in grado di resistere, quei due, da ciò che aveva visto fino ad ora, non avrebbero potuto nemmeno allontanarsi da quel luogo.
    Una volta il suo maestro, durante una pericolosa missione, gli aveva detto: "Madre Natura è un'assassina spietata, ma spesso, la sua brutalità è anche il suo punto debole, se capisci ciò che intendo hehehe"
    Chissà perchè gli erano venute in mente proprio in quel momento: per quanto potente e devastante potesse essere quel bestione e quel suo attacco, non poteva colpire tutto e tutti assieme, ma solo travolgere con la sua furia il suo obiettivo.
    Attese il momento esatto in cui la grossa sfera venne lanciata, e lo capì subito poichè il campo magnetico da essa generato, cambiò completamente; sfruttò il rimanente oro per creare una grossa nube che avrebbe sollevato da terra entrambi i suoi momentanei alleati.
    Successe tutto in contemporanea e nell'arco di frazioni di secondo: Haru scattò in avanti preceduto dal colosso, e proprio grazie a lui, si muoveva sospeso a mezzo metro da terra.
    Nel mentre i due alleati, il medico ed il ragazzino degli shuriken elettrici, sarebbero stati sollevati di decine e decine di metri, per poi cambiare direzione e puntare direttamente verso la testa del mostro, esattamente dove lui si era schiantato poco prima solo che stavolta, sarebbe stato attento, e li avrebbe lasciati sospesi a 4 metri sopra la testa del mostro.
    Haru fermò la sua avanzata quando vide i due sulla nuvola superarlo.
    La sfera stava per abbattersi contro di lui ed il Guardiano d'oro si preparò a riceverla portando le braccia davanti a se con le mani artigliate aperte.
    Nel momento in cui la sfera si fosse abbattuta sul guardiano, avrebbe anche tentato di fargli deviare il colpo verso sinistra, ma dubitava seriamente che fosse possibile una roba del genere.
    Il rumore, che lui percepiva acutizzato di molto, era davvero assordante ed era li li per sconcentrarlo, ma era troppo abituato a quei fragori per lasciarsi andare.
    Chiuse gli occhi, ed attese l'impatto dell'ammasso di chakra lanciato dalla creatura, con la sua più grande difesa.



    E:600+200=800
    C:565+200=765-150-5=610
    Azioni:
    -Attivazine Stile del ragno
    -Guardiano d'Oro
    -Sospensione su Akito ed il PNG medico

    ps immaginatevi il mostro dell'immi dorato perchè non so colorare ne graficare minimamente :asd:
     
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    La sera vado a letto con due bicchieri sul comodino. Uno pieno d'acqua e uno vuoto, nel caso abbia sete oppure no.

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    Mi ritrovai alquanto spiazzato dall'avvenimento dei fatti. Il tizio che mi ero ritrovato accanto di cui non sapevo ancora il nome aveva l'affinità all'elemento terra, inoltre sembrava poter usare una specie di sabbia dorata con la quale creò una nuvola sotto i suoi piedi per sfrecciare ad alta velocità attorno al bijuu. Mentre io riempivo l'aria di fumo lui era già partito all'attacco, non era uno qualunque.
    Non potendo utilizzare la vista cercai di seguire i suoi movimenti con l'udito, ma tutto ciò che riuscì a sentire fu un botto seguito da una caduta. Aveva forse sbattuto in qualche palazzo? Feci caso solo qualche secondo dopo ad un terzo ninja nostro alleato, da come parlava sembrava essere un medico, sarebbe stato abbastanza utile in quell'ardua battaglia.

    ... CHE SCHIFO.

    Una voce alquanto tetra e cupa sembrò commentare lo svolgimento delle nostre azioni, non era un suono normale, ma qualcosa di abbastanza terrificante. La cosa che mi fece riflettere qualche attimo fu che provenisse proprio dal centro del campo di battaglia, ove si trovava il bijuu. Continuai quindi la mia offensiva, lasciando al mio posto un clone di fumo ad attaccare frontalmente il colosso mentre io mi spostavo lateralmente, aggirandolo. Durante il tragitto lanciai qualche shuriken infuso di Raiton verso il suo mostruoso corpo ma le piccole stelle rotanti seppur con tanto di forza penetrante vennero respinte dalla spessa corazza del tre code. Impressionante, non avevo mai visto qualcosa che potesse bloccare l'abilità perforante del fulmine, non c'era da scherzare.
    Questo scontro va oltre ogni mia immaginazione, la copia ha fatto cilecca, gli shuriken imbevuti di Raiton non gli hanno fatto un graffio.. La sua corazza sembra persino più resistente della mia armatura ossea, immagino quindi che neanche se lo attaccassi col corpo a corpo gli farei del male. Eppure dovrà avere un punto debole, tutti abbiamo un punto debole..
    L'enorme creatura non aveva neanche mosso un muscolo per difendersi dai nostri attacchi, io mi spostai ulteriormente andandomi a posizionare accanto al ninja della sabbia d'oro e il medico che cominciava a sudare freddo. Osservai attentamente il ciclope e soltanto in quel momento mi accorsi del suo strano occhio scarlatto con tre tomoe roteanti, inoltre sembrava non possedere zampe posteriori, si reggeva soltanto con quelle anteriori e le tre code.
    Bingo! Se ti perforo l'occhio potremmo guadagnare un bel vantaggio, lì non hai corazza.
    Tutto ad un tratto Isobu si curvò in avanti abbassando la sua enorme testa e preparandosi a qualcosa.

    -HEY TU; MA NON LI USI GLI OCCHI?
    COSA CAZZO SPERAVI DI FARE COLPENDO A CASACCIO CON DEGLI SHURIKEN???
    LA SUA CORAZZA E'


    STA SUCCEDENDO QUALCOSA, C'E' UN ACCUMULO DI CHAKRA IMPRESS...

    Volevo accertarmi dell.. !!!!!!

    Un rumore assordante annunciò l'imminente attacco della tartaruga gigante. Una gigantesca palla di pura energia ci venne scagliata contro ad una velocità a dir poco fulminea. Quell'enorme fascio di luce investì ogni cosa distruggendo persino il suolo sopra il quale viaggiava, stava arrivando.

    Così è questa la potenza di un bijuu.

    Contemporaneamente alle mie parole il ragazzo cominciò a sprizzare d'energia mentre io non potevo far altro che fissare quella teriosfera lanciatoci contro.
    Pensa, pensa, pensa! Non ho tecniche per contrastare tale potenza, dannazione!
    Mi venne spontaneo e immediato attivare la Membrana Ossea sotto la mia pelle, difficilmente mi avrebbe protetto da un attacco del genere ma non potevo fare altro. Il raggio di quella grossa sfera era troppo grande per schivarlo fisicamente, proprio mentre pensavo euforicamente ad una qualche difesa dal suolo cominciò a fuoriuscire un'immensa quantità di sabbia dorata, davanti al ragazzo del Doton si stava per formare qualcosa. Anche sotto i miei piedi si venne a formare qualcosa, della sabbia dorata stava per sollevarmi in aria. Quel ragazzo stava cercando di salvarmi!
    Azioni:

    - Attivazione Armatura Ossea

    Resistenza: 577
    Chakra: 325-50= 275
     
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    Dato che si sono richiesti gli arbitraggi, ecco a voi :si2:
    Se posso fare un piccolo commentino... KING, è stato un errore non mantenere l'Indurimento, ti saresti salvato con molta più resistenza. Akì, a me dispiace tanto, ma sapevate benissimo cosa avreste dovuto affrontare. PS. L'armatura ossea non protegge da Ninjutsu non solidi :nono:

    CITAZIONE

    Isobu

    Bijuu Dama: 300+360+30: 690


    Haru

    Attivazione Stile del ragno: Riesce
    Guardiano d'Oro: 275+250+20+10: 555
    Sospensione: Non riesce, per conseguenza.


    Akito

    Armatura Ossea: Riesce a priori.


    Danni & Note:
    - Akito: 750 Danni KO [MORTO]
    - Haru Kamigawa: 750 Danni
    - PNG Medico: 750 Danni


    Ormai una luce sinistra e contornata di neri bagliori aveva invaso tutta quella porzione di Ame, e per i giovani, ormai, sembrava che fosse stata detto davvero l'ultima parola. La ferina violenza di quella creatura di chakra puro s'era manifestata sin da subito, ed infatti quell'imponente raggio distruttivo investì tutti e tre i presenti prima che anche solo uno di loro potesse fare qualcosa, facendo sì che per un secondo tutti perdessero ogni percezione della vita.
    Il medico aveva cercato di ergere una grandissima difesa di terra, ma a meno di mezzo metro dal terreno era stata distrutta completamente da quella forza distruttrice.
    Il boato roboante si diffusa in un'area assai estesa, invadendo con una malefica luce tutta la porzione di Amegakure nella quale i giovani stavano combattendo, ed il rumore della muraglia laterale che cadeva a pezzi si diffuse un po' dappertutto, contornata dagli isolati rumori dei grossi cumuli di calce e cemento che si spaccavano al suolo, disintegrandosi a causa di quella violentissima ondata di pura energia primordiale.

    tumblr_mdhwu76AHG1qd75rbo1_500


    Tutti, probabilmente, poterono percepire un qualcosa in meno, una mancanza, una fonte che lentamente si spegneva: scomparve. Quando tutto fu tornato più o meno normale, sia Haru che il Medico poterono notare che tutta la parte di villaggio alle loro spalle era stata completamente rasa al suolo, ed Haru in particolare era in pessime condizioni: praticamente in fin di vita. Il medico, invece, era circondato da simboli neri che si creavano e scioglievano continuamente sul suo corpo, anche se pure lui era steso accanto all'utilizzatore del Sakin, sbattuto via per 100 metri a causa di quella potenza distruttrice. Isobu, tuttavia, non si era mica fermato. Ecco che nuovamente si stava avvicinando a loro, ormai a meno di 30 metri dai due.
    Il medico si avvicinò rapidamente ad Haru, cercando nel frattempo di scrutare attentamente l'aria circostante con un'aria afflitta.

    E' scomparso.. l'ha disintegrato.. Quel piccoletto è morto..

    Il suo tono era colmo di risentimento, tristezza ed anche una buonissima dose di rabbia, ma non si fece ripetere due volte ciò che doveva fare, ecco che infatti poggiò entrambe le mani sull'ex Mukenin, irrorandolo di pura energia verdastra per più volte, e rapidamente tutte le lesioni assai gravi sul corpo del giovane andarono chiudendosi, mentre la sua energia vitale riprendeva a scorrere copiosa all'interno del suo corpo. L'aveva salvato, sì.. ma per quanto?

    Il pg di Akito, a mio malincuore, davvero, è Deceduto.
    Haru recupera 300 punti Resistenza grazie all'intervento del Medico, e adesso tocca a KING attaccare. :sisi:


    Edited by Kashi - 3/4/2014, 19:59
     
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  9. "KING"
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    Corageous




    *Non tradirmi!*

    Fu questo l'ultimo pensiero che balenò nella mente di Haru quando si gettò incontro alla sua probabile fine.
    La forza del Chakra Naturale raccolto mediante lo Stile del Ragno, aveva avuto i suoi sbalorditivi effeti, potenziando oltre ogni limite corpo e mente di Haru.
    Anche il legame con il suo oro si era nettamente rafforzato, ed il Guardiano dorato che aveva creato era forte come non mai.
    E tuttavia già sapeva che non sarebbe bastato.
    Già sapeva che non avrebbe avuto scampo contro quell'attacco.
    Quella era la potenza di un Demone Codato: un accumulo di chakra in grado di sconvolgere completamente tutti i campi magnetici.
    Nella sua testa, così come nelle sue orecchie, c'era un tremendo ronzio quasi insopportabile.
    Il Guardiano d'Oro, tecnica difensiva massima di Haru, non solo non sarebbe bastato, ma non aveva nemmeno ultimato la sua creazione che venne distrutto dall'impatto con la sfera.
    I due suoi alleati, il medico ed il rosso, gridarono qualcosa ma era troppo tardi, ed erano troppo distanti.
    Haru aveva perso.
    Fu avvolto dalle tenebre, ed ogni secondo che passava lo avvicinava alla sua fine.
    La Sfera esplose impattando contro il non-guardiano, inghiottendo nella sua furia divoratrice tutto ciò che li circondava.
    Il corpo di Haru fu sottoposto ad uno stress mai provato prima, con una potenza pari a mille Funerali del Deserto che provavano a comprimere il suo corpo ad un granello di sabbia.
    Haru chiuse gli occhi e smise di resistere.
    Il dolore svanì quasi un istante dopo, e fu avvolto da una luce immensamente splendente.
    Era certo di essere morto.
    Era certo di aver varcato quei confini da cui non si può tornare da soli.
    Quando riaprì gli occhi, si trovava davanti ad un albero martoriato e mutilato, ma le cui foglie rosse erano ancora splendenti, seppur poche.
    Haru era completamente nudo e, anche se non l'aveva ancora capito, era steso al suolo.
    Il suo corpo era carbonizzato e si sentiva fatto a pezzi, non sarebbe mai riuscito ad alzarsi da solo.
    Ma finalmente aveva capito dove si trovava: nella sua mente.
    Quella luce immensa era la sua mente, l'albero era la sua anima, ed il suo corpo, beh il suo corpo era la sua vera essenza.
    Solo due volte era riuscito ad entrare nella sua mente, entrambe le volte il suo destino era cambiato drasticamente, e l'ultima era davvero recente.
    Per la precisione, qualche giorno prima, nelle segrete del palazzo dello Tsuchikage, dopo essere stato sconfitto da quest'ultimo e da Rogue nel pre-duello.
    In quell'occasione, aveva visto il frutto delle sue azioni malvagie sulla sua anima: l'albero era appassito e quasi morto, ma l'aveva dissetato rischiando di perdere la sua vera essenza.
    Non appena capì ciò, un bagliore avvolse il suo corpo ed una veste splendente lo ricoprì caldamente riempiendolo di energie speranze e felicità.
    Un bastone fatto della stessa materia si materializzò nella sua mano destra conferendogli il potere di cui aveva bisogno per tornare fra i vivi.
    Ma la sua anima era sconvolta e distrutta, si avvicinò all'albero-anima con sguardo tenero e colmo di compassione.
    Haru non era più lui, forse, aveva raggiunto finalmente quella consapevolezza di se che eleva alcuni uomini al di sopra degli altri, e non i ninjutsu più potenti e terribili, ma la consapevolezza di se.
    Già sapeva cosa fare per curare la sua anima, avrebbe dovuto bagnare le radici col sangue della sua vera essenza, ma non lo fece.
    Piuttosto, si levò la veste di pure luce che fino ad allora l'aveva sempre rassicurato, anche solo inconsciamente, ed il bastone che gli dava la forza di proseguire.

    *Ora devo trovarle in me queste cose, sarò io la mia veste e il mio bastone!*

    E si gettò sull'albero abbracciandolo ed abbandonandosi ad esso
    . . .
    Sputò una notevole quantità di sangue ed aprì gli occhi.
    Per un attimo credette di essere ancora nella sua mente, poichè non c'era nulla, poi una nuvola entrò nel suo campo visivo, e si accorse della pioggia che batteva ancora.
    Il medico era chino su di lui intento a curarlo, col volto coperto da strani simboli e glifi in continuo mutamento.

    -E' scomparso
    . . .
    L'ha disintegrato
    . . .
    Quel piccoletto è morto
    . . .-


    Era evidentemente sconvolto dalla facilità con cui il Demone aveva polverizzato una persona, ma Haru non si era ancora reso conto di ciò che diceva.
    Era steso al suolo appena scampato per un soffio alla morte.
    Spostò gli occhi da una parte e dall'altra freneticamente e, attorno a se, potè notare solamente il nulla.
    Tutti i palazzi, le fabbriche, le strade
    . . .
    Tutto era stato spazzato via da una forza che, solo allora lo comprese, trascendeva il potere di qualunque essere umano.
    Nessuno su questa terra avrebbe mai potuto sperare di competere con uno di quei mostri da solo, e se ci fosse riuscito, la ricerca di Haru del Dio in terra si sarebbe conclusa.
    Capì il significato delle parole del medico solo allora, realizzando la portata della sua stupidità.
    Il rosso non c'era più, era morto, sparito nel nulla, annichilito, completamente disintegrato dalla furia di Isobu.
    Ed era tutta colpa sua.
    Non solo non aveva abbastanza forza da fronteggiare quella creatura, ma non aveva nemmeno abbastanza cervello da proteggere ne se stesso ne altri.
    Si arrabbiò tantissimo con se stesso per non essere riuscito a fare nulla se non schiantarsi contro la sfera di energia, ma non era quello il momento adatto di lasciarsi andare.
    Oppure sì.
    Curato parzialmente dal Ninja Medico, di cui non aveva scoperto ancora nulla, se non che era davvero dotato per essere ancora li ed avere abbastanza forza da curare se stesso ed Haru, si rialzò solennemente in piedi e lo scansò con un braccio, un po' infastidito dalla sua presenza, ma estremamente grato.

    -Divinità del deserto guida la mia mano ed i miei passi, conduci il mio cuore verso la serenità e conduci il mio furore sui miei nemici.
    Divinità del deserto risplendi ora su di me e in me e perdonami per i miei peccati
    . . .
    MEDICO SE HAI QUALCHE ASSO TIRALO FUORI SENNO TIENITI PRONTO A RICARICARE IL MIO CHAKRA!!!!-


    L'alone dorato caratteristico dello Stile del Ragno, che circondava il corpo di Haru aveva mutato colore diventando una luce purissima biancastra, con solo qualche sfumatura sfarfallante del vecchio oro.
    Gli occhi di Haru avevano raggiunto un nuovo livello di profondità con i quali fissava intensamente l'unico raccapricciante bulbo colmo di odio della creatura.
    Era più che sicuro che fosse quello il suo punto debole, quando il ragazzo scomparso aveva lanciato gli shuriken, Haru aveva avvertito chiaramente l'interferenza fin troppo familiare del Raiton nei piccoli oggetti metallici.
    E come Sefiro Mitarashi insegna, il Raiton può trapassare qualsiasi barriera ed ogni ostacolo, rendendolo l'elemento più pericoloso, ed adatto ad uno shinobi che sfrutta i Taijutsu.
    Certo si aspettava che fosse come tirare sassi contro una montagna, ma se nemmeno il chakra elettrico era servito a superare la corazza del mostro, forse nemmeno la Polvere avrebbe potuto.
    E chiaramente, l'unica cosa rimasta da fare era colpirlo all'occhio sinistro.
    Con solennità scostò i lembi del mantello con un movimento all'esterno del braccio destro, che sospese a mezz'aria con la mano aperta, come volesse attrarre qualcosa ad essa.
    In lontananza si vedeva ancora Ame, con i suoi palazzi ormai in rovina, dopo solo pochi minuti dalla comparsa dei Cercoteri, ed il Mostro con tre code che avanzava inarrestabile verso di lui.
    Kingdom-Hearts-BBS-Terranort1


    Il volto di Haru era come una maschera di pietra dai lineamenti duri e severi, che non lasciava trasparire altro se non furore e determinazione.
    Tutto era pronto per lo spettacolo conclusivo di quella che sarebbe stata una breve ma intensissima lotta.
    Haru si era reso conto di quanta differenza ci fosse fra lui e quella creatura, aveva capito che con le sue sole forze non l'avrebbe mai battuto.
    E allora perchè dire al medico di farsi da parte?
    Beh ma perchè Haru aveva in mente di rispondere per bene a quel mostro.

    -Doton: Tecnica dell'Indurimento!

    Nemmeno lui era uno contro cui degli shinobi comuni sarebbero potuti sopravvivere, ed era giunto il momento di far risorgere il Kami che aveva piegato gli eserciti del Continente in guerra perenne oltre il mare del Sud.
    Nuovamente il suo corpo venne ricoperto da uno spesso strato di roccia e chakra che, combinati alla perfezione, diedero vita al potente rivestimento di Haru che, in qualche modo, voleva avere più o meno gli stessi mezzi del Biju ovvero una corazza resistentissima, ed una forza spropositata in grado di distruggere intere zone di battaglia.
    Il rivestimento roccioso era azzeccatissimo per ripararsi dai super-colpi del biju, mentre per le tecniche devastanti
    . . .

    -Sakinjutsu: Inondazione del Deserto!

    Dal sottosuolo provenne un forte ed assordante rombo, come un fiume di detriti che cozzano fra loro e, come un vulcano in eruzione, un'immensa e spropositata quantità d'oro che sarebbe andata ad abbattersi come una valanga contro il mostro marino.
    L'immane quantità di polvere dopo che si sarebbe abbattuta sul Demone, non era tanto atta a danneggiarlo quanto a bloccarlo, ed a fornire ad Haru un vero e proprio deserto da sfruttare per le sue tecniche su larga scala con le quali avrebbe potuto abbattere un esercito in pochi secondi.
    Ma date le dimensioni del mostro, dubitava che sarebbe rimasto imprigionato a lungo, ma forse quel poco tempo gli sarebbe bastato.
    Un sorriso increspò le sue labbra, un sorriso amaro e già si immaginava cosa avrebbero detto.

    -Tecnica del Richiamo: Mà e Pà!-

    Poggiò ambo le mani coi palmi aperti al suolo e da esse scaturirono simboli neri concentrici, che andarono a formare gli intricati sigilli di richiamo.
    Una nube di fumo avvolse Haru e la zona immediatamente davanti a lui, segno del manifestarsi in campo dei due Rospi Eremiti.
    Erano alti poco più di trenta centimetri, piccoli e molto molto vecchi.
    Siamo sinceri, che utilità avrebbero potuto avere due rospetti sul viale del tramonto contro un Demone Apocalittico?
    Beh quei due rospetti però erano i Maestri dell'Arte Eremitica, e già una volta gli erano stati d'aiuto.

    -E' incredibile, i giovani d'oggi non sanno fare proprio niende da soli vero Mà?-

    -Hai proprio ragione Pà però questo qui a me sta simpatico, di sicuro è l'umano più carino a cui abbiamo concesso il dono non trovi?-

    Haru sorrise, ma non perse tempo.
    Mentre la Sabbia dorata formava una grande nuvola che sollevò tutti e tre, poggiò anche le mani sulle schiene dei due rospi rilasciando in essi il suo Chakra Doton per appesantirli.

    Doton: Tecnica della Roccia Aggravata!
    Questo non è per nulla il momento di perdersi in chiacchiere se non l'avete notato, quel coso mi sta massacrando.-


    -E solo ora hai avuto la bella idea di chiamare noi?
    Mpf sei uno stupido, ma non del tutto, forza Mà facciamo vedere a questo girino come combattono gli adulti!-


    -Isobu, è da 150 anni che non lo si vede in giro, e ci sono anche gli altri a quanto pare, non sarà semplice Pà, anche più dura di Pain forse-

    -Se avete finito-

    Haru era pronto, stava per portare i suoi potenti attacchi combinati con quelli dei due rospi eremiti.
    La nuvola dorata si separò in tre distinte sospensioni, ma controllate all'unisono ed in armonia da Haru con perfetta precisione.
    Ogni cellula del corpo di Haru pulsava per la fatica e per lo sforzo, e mentre lui dirigeva le nubi all'assalto del demone, i due Rospi preparavano la loro straordinaria offesa.
    Ma sputò dalla bocca un'impressionante quantità di Chakra Fuuton che si tramutò in cenere: un'abnorme quantità di cenere che sarebbe andata a ricoprire praticamente per intero il Biju.
    La Cenere di Mà era in grado di limitare parecchio le azioni degli avversari, ma Haru non aveva mai visto con i suoi occhi quella tecnica in azione, ne tantomeno sapeva che effetti avrebbe avuto su Isobu.
    Haru era sicuro che comunque, avrebbe tenuto occupato almeno un altro po' il demone, il tempo di permettere a Ma di usare la sua tecnica seguente, sempre atta a limitare i movimenti di Isobu.

    -Mà, sbrigati, io sono pronto!-

    -Zassenbaku!-

    Sembrava star facendo una linguaccia, ma questa si allungò a dismisura arrivando ad una lunghezza di 50 metri o forse anche più.
    Irradiata del Chakra Eremitico della rospa, si ricoprì di una sostanza viscosissima in grado di immobilizzare le mosse di qualsiasi avversario.
    Sleccacciò tutto il rospo, in particolar modo la testa cercando di tenergliela incollata al suolo e alle zampe in un blocco unico.
    Ma rimaneva il fatto che non si trattava di un avversario qualsiasi bensì di Isobu: un Cercoterio.
    Haru era tuttavia molto fiducioso, se c'era una cosa che aveva imparato in tutti quegli anni, era che uno scontro non era concluso finchè non ci si arrendeva, e lui non l'avrebbe mai fatto.
    Non avrebbe permesso che altre persone morissero a causa sua e della sua debolezza, non avrebbe permesso a quel mostro di uscire da Ame e seminare distruzione.
    L'avrebbe fermato a qualsiasi costo!
    La colla del rospo si sarebbe impastata anche con la cenere e con la sabbia dorata, rendendo certamente molto più ardui i suoi movimenti.
    Ma quello che importava ora, era chiudere la partita prima di lasciargli caricare un'altra Biju-dama, perchè in quel caso sarebbe morto per davvero.
    Come aveva detto anche il medico stesso, non faceva miracoli.
    Pà si era già messo all'opera e sputò dalla bocca una sottilissima e rapidissima lama azzura, si trattava sicuramente di chakra Suiton, Haru era convinto che fosse la sua terribile tecnica in grado di trapassare qualsiasi cosa:

    -Zassenzan!-

    Il getto d'acqua pressata a livelli inimmaginabili, e quindi dalla potenza offensiva mostruosa, era diretto proprio contro l'Occhio sinistro del Biju: il suo tallone d'Achille.
    I Rospi avevano già affrontato creature simili e combattevano assieme da secoli, sapevano cooperare ad un livello di armoniosità impensabile, ed avevano una potenza di tutto rispetto.
    Forse anche Haru sarebbe stato sconfitto da quei due piccoletti, ma per fortuna li aveva dalla sua.

    -Ed ora tocca a me!
    Attaccate con tutta la vostra forza!-


    Le tre sospensioni furono schierate, Haru al centro, Ma in alto a sinistra e Pa in alto a destra.
    Giravano e si scambiavano di posizione mentre si avvicinavano rapidamente al mostro, ma Haru non voleva più perdere tempo: si sforzò così tanto che dovette chiudere un occhio a causa della forte resistenza del vento.
    D'improvviso smisero di ruotare e schizzarono tutti e tre assieme, Haru col braccio destro steso in avanti ed il pugno chiuso, Ma e Pa avevano invece i palmi aperti.
    In effetti, ma questo Haru non lo sapeva, un colpo tirato a mano aperta arreca più danni di un colpo portato col pugno, una tecnica molto usata dai maestri del Taijutsu, consiste nel colpire un punto preciso sulla fronte del nemico col palmo aperto, di modo che il cervello sbatta più volte con violenza contro il cranio che, ironia, dovrebbe proteggerlo ma, se fortunati, provoca una forte commozione cerebrale, nella maggior parte dei casi muore.
    Ma Haru questo non lo sapeva, e certamente avrebbe dovuto avere una mano di dieci metri minimo per sortire un tale effetto al Demone.
    No, a lui bastava colpirlo con tutta la sua forza e velocità.
    Dopo la prima scarica di picchiate, tutte coordinate in maniera perfetta da Haru, che aveva il massimo controllo sulla sua abilità, si sarebbero rapidamente divisi.
    Haru sarebbe schizzato in alto andando a compiere un giro della morte per poi tornare all'assalto del Biju, mentre i due rospi uno a sinistra ed un altro a destra.
    E tutti e tre, nel giro di pochi istanti, ripeterono l'operazione di "bombardamento" sull'unico grande occhio di Isobu, ed un'altra ancora.
    Tre volte in tutto Haru governò le nubi di sabbia dorata, contro quell'unica zona priva di corazza del nemico.
    La potenza di quei colpi avrebbe potuto abbattere come niente una montagna.
    Concluso l'attacco, i tre sarebbero stati riportati da Haru a terra, vicino al medico cui il Kamigawa aveva intimato di tenersi pronto a ricaricarlo.

    *...*




    HARU
    E:350
    C:610-35-280-70-40-40-5-5-5=130
    Azioni:
    -Inondazione del Deserto (Sakin)
    -Tecnica del Richiamo:Ma e Pa
    -Tecnica dell'indurimento
    -Tecnica della roccia aggravatax2 (Ma e Pa)
    -Tecnica della sospensionex3 (Haru Ma e Pa) (Sakin)
    -3 picchiate con la sospensione
    -----------------
    MA
    E:500
    C:500-35-35=430
    Azioni:
    -Nuvola di Cenere
    -Zassenbaku
    -3 picchiate con la sospensione di Haru
    -------------------
    PA
    E:500
    C:500-50=450
    Azioni:
    -Zassenzan
    -3 picchiate con la sospensione di Haru
    --------------------------------------
    :si2:


    Edited by "KING" - 6/4/2014, 14:12
     
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    Finalmente qualcosa sembrava essersi sbloccato nella mente del giovane, ed infatti rapidamente evocò le sue due ranocchie di fiducia, e date le circostanze, i saluti furono scarni e parchi, tanto che a quanto pare Haru decise di agire immediatamente, poi, ricoprendo quel campo di sabbia dorata, che lentamente sbrilluccicava e si bagnava a causa della pioggia incessante. Davvero uno strano panorama.
    Il suo corpo, invece, cominciò a ricoprirsi di rocce, proprio adesso che non serviva a nulla, ma chi capisce la logica dei ninja d'oggigiorno? Comunque sia, non sapendo nemmeno per quale motivo il giovane avesse appesantito e resi più forti i due rospi prima di mettersi e metterli sulle nuvolette di sabbia, ecco che il ninja medico osservò tutto quanto con estrema attenzione, facendo caso a tutti i loro movimenti, ma anch a quelli del bijuu.
    Infatti Mà generò una grossa nube di cenere, anche se per il medico non c'era alcun problema, perchè era uno dei sensori migliori di Kusa, e quindi occultargli la vista non sarebbe servito a nulla, anzi, era stata una mossa intelligente da parte dell'anfibio, anche perchè la creatura si ritrovò in un certo senso spaesata quando gli arrivò addosso il fascio d'acqua di Pà, che colpì quell'occhio in pieno e fece ritrarre per qualche istante la tartarugona corazzata.

    VI FATE BEFFE DI ME?! EH EH EH.

    E proprio mentre tutte quelle nuvolette dorate stavano volando verso il punto debole della creatura, una nebbia azzurra si levò altissima, più di quella di cenere, ed investì tutti quanti, compreso il ninja medico ed il piccolo manipolo che si era radunato ai lati, facendo cadere tutti in uno stato come di trance, tanto che gli attacchi volanti del Kamigawa furono interrotti, e tutti quanti rimasero lì, fermi, immobili.
    Tutti tranne il medico, che riuscì rapidamente a liberarsi dal Genjutsu nebbioso grazie al suo occhio della Mente del Kagura e lanciò un kunai colmo di chakra elettrico proprio verso la pupilla del mostro e... questo lo fece solamente incazzare ancora di più, perchè ruggì con potenza ed immediatamente tutta l'acqua nell'aria si condensò intorno a lui, prendendo la forma di una gigantesca onda. Il medico fu abile ad agire, creando una sfera di chakra che andò ad avvolgere il giovane, accelerando la produzione di energia magica all'interno del suo corpo, tuttavia non potendo far nulla dalla distanza per liberarlo da quell'illusione.
    E nel frattempo il povero Haru si sarebbe ritrovato in una tremenda illusione: l'immagine di Key Hyuga che squarciava il corpo di quella donna al Gold Saucer davanti a lui più e più volte, e quella donna avrebbe assunto di volta in volta l'aspetto di tutte le persone che avesse mai amato, ed alla fine l'aspetto anche di Mà e Pà, tutti quanti. Cosa fare? Nel frattempo quell'ondata sarebbe diventata sempre più grande, fino a quando non avrebbe cominciato a scorrere inesorabilmente verso tutti.
    E tutto ciò sarebbe stato seguito da una gigantesca bolla acquatica, che avrebbe seguito una traiettoria in linea retta, proprio diretta verso il gruppetto di Rospi e padrone. Ahi ahi ahi, che situazione difficile!

    Haru recupera 250 punti Stamina.

    Isobu
    R/S: 2700-18-35-35-225-40-100= 2247
    Nebbia Allucinatoria (Difesa) (Illusione descritta nel post)
    Tsunami (Attacco) (Su tutti)
    Imari (Attacco) (verso Haru, Rospi e Medico)
     
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    La furia cieca di Haru gli aveva permesso di resistere al potentissimo attacco del mostro, lasciandolo tuttavia ben conciato.
    Non credeva che il suo corpo fosse in grado di resistere a così tanto, eppure era ancora in piedi.
    Aveva un morto sulla coscienza, e la sua fine davanti agli occhi.
    Aveva appena richiamato sul campo di battaglia i due rospi eremiti: FUkasaku e Shima.
    I piccoletti si coordinarono subito come se si leggessero nel pensiero e, laddove Haru aveva miseramente fallito, loro riuscirono in pieno.
    Subito, con una maestria degna della loro fama, Shima sputò una gigantesca nuvola di cenere che ricorpì interamente il demone, scombussolandogli i sensi.
    L'azione diversiva fu rapidamente seguita da varie frustate di lingua che, con saliva e chakra mischiati assieme, creò una sostanza estremamente appiccicosa che si accollò principalmente attorno alla testa del demone, ma anche al resto del corpo.
    La lucida corazza si ricoprì in pochi secondi di polvere, sporcizia ed oro.

    *Perfetto, continuate così mentre io raccolgo le ultime forze per l'attacco più devastante che si sia mai visto!*

    Infatti, terminata l'operazione di leccaggio, Haru "appesantì" i corpi dei due eremiti i cui movimenti sarebbero stati molto più lenti, ma la loro forza sarebbe in compenso aumentata a dismisura.
    Sarebbe stato un attacco dalla potenza terrificante in grado di irretire qualsiasi mostro, se solo fossero riusciti a portarlo.
    Fukasaku, detto Pà, Sparò dalla bocca una sottilissima e pressatissima lama d'acqua, contro la quale nessuna difesa avrebbe retto, nemmeno le Porte dell'Inferno.
    Il getto d'acqua chiamato Zassenzan dal rospo, con una rapidità impressionante andò a colpire proprio l'occhio sinistro del mostro.
    Isobu lo chiuse per il dolore
    . . .
    Più che dolore sarebbe meglio chiamarlo fastidio
    . . .
    Isobu chiuse l'occhio per il fastidio ed arretrò per qualche secondo, esitando.

    -VI FATE BEFFE DI ME?!
    EH EH EH-


    Una voce arcana e potente, dal tono gutturale e spettrale.
    Una risata tetra e colma di odio e di piacere.
    Piacere per stare per eliminare un insetto tanto fastidioso probabilmente.
    Ma Haru non aveva ancora fatto la sua mossa, sollevò se stesso ed i rospi con la Polvere d'Oro quando, improvvisamente, e cogliendo il giovane Kamigawa totalmente alla sprovvista, "sputò" sul campo di battaglia una strana nebbia velata da un alone di mistero, che investì ed avvolse tutti i partecipanti allo scontro.
    Non riusciva a vedere una beata minchia in quella nebbia, ma poteva benissimo contare sul suo udito fenomenale.
    Peccato che Haru non sapeva che quella nebbia provocava allucinazioni.
    Una delle armi più subdole del demone, una spessa nebbia allucinogena in grado di mettere in difficoltà, almeno per poco tempo, anche il più abile degli shinobi.

    *Così non vedo niente, ma posso sempre percepire
    . . .
    Un momento, il suo campo magnetico è sparito nel nulla.
    Non è possibile che un campo magnetico, soprattutto di quell'entità, scompaia nel nulla da un momento all'altro, che sia a causa della nebbia?
    Ora che noto, non riesco più ad avvertire nessun campo magnetico*

    Il panico si stava insinuando nella mente di Haru ma, con un profondo respiro, ritrovò immediatamente la serenità.
    Se tale si può chiamare.
    Ad ogni modo, Tutti i presenti parevano essere scomparsi nel nulla, e l'unica cosa che poteva sentire, erano dei passi calmi ed inquietanti.
    Subito il panico tornò ad affiorare nella mente di Haru.
    Conosceva fin troppo bene quei passi: la camminata della morte.

    Sephiroth

    Sapeva già chi sarebbe sbucato come un'ombra dalla nebbia, mostrandosi in tutta la sua terrificanza.
    Key Hyuga: l'abominio di Konoha, il Dimenticato, lo Spettro della Paura, la Morte che Cammina.
    Il suo secondo maestro insomma.
    Con la sua lunghissima Katana menò un feroce, rapido e letale fendente.
    Fissava intensamente Haru, ma il colpo non era rivolto a lui.
    Un fiume di sangue disegnò un'arco a mezz'aria investendo il volto di Haru.
    Con un rapido movimento del polso riportò la spada nella posizione originale, e menò di nuovo un fendente, e stavolta Haru vide
    . . .

    *N...non pp..può essere
    . . .
    E' l..lei*

    Key Hyuga aveva appena trafitto una ragazza bellissima, dalla pelle ambrata ed il corpo dalle forme perfette.
    Il suo bellissimo e perfettissimo corpo era stato tagliato in due parti, all'altezza del busto, già col primo colpo.
    Il secondo, era solo per infierire su di Haru, che rimase a guardare stupefatto la scena.

    *Tutto questo non può ripetersi!*

    Poi il corpo della ragazza si trasformò rapidamente in quello del suo vecchio maestro: Katoshi-sama.
    L'anziano era in posa di combattimento, stava per portare uno dei suoi fulminei attacchi mortali, ma lo Hyuga agitò per la terza volta la spada, e per la terza volta Haru fu investito da un'ondata di sangue.
    Poi di nuovo si trasformò in una bellissima ragazza: la Kazekage Nami Drakeito, la guida spirituale di Haru prima dell'incidente al Gold Saucer.
    Anche lei sarebbe perita contro quel mostro, e fu così: un quarto colpo tranciò in due la vita della bella e forte Kage.

    *No
    . . .
    No
    . . .
    No
    . . .*

    Poi fu il turno del suo fratellino: Hiten

    -No
    . . .
    LUI NOOOOOOOOO!-


    Haru perse completamente la testa in quel frangente, il suo fratellino era la cosa che più desiderava tenere lontana dal male e dal pericolo, per questo non era più tornato a Suna, per questo era scomparso, e per questo, al suo ritorno, aveva stabilito la sua dimora nel deserto.
    Key Hyuga tuttavia poteva arrivare ovunque.
    Ma Haru non era più il ragazzino spaurito che aveva assistito impotente al massacro della sua amata senza nome, e di tutte quelle persone prima schiavizzate e prosciugate, poi lasciate liberare, ed infine trucidate, quando oramai erano convinti di essere in salvo.
    Haru aveva fatto troppi errori e continuava a farne, sapete chi non aveva sbagliato?
    L'Haru "malvagio" che agiva nell'ombra dello Hyuga, lui non aveva mai commesso errori.
    E si lasciò andare alla rabbia, ed al desiderio di proteggere ciò che amava.

    Golden_shenron

    Un gigantesco dragone dorato emerse dalla nebbia andando ad inghiottire lo Hyuga con le sue fauci.
    Il dragone inghiottì il nemico, ma a quanto pare a nulla era servito.
    Haru sentì la malefica risata dello Hyuga alle sue spalle.
    Il drago scomparve nel nulla quando quel mostro tagliò la testa al suo fratellino.
    Il cuore di Haru cessò di battere per un tempo che pareva lunghissimo, o forse il tempo si era fermato.

    *Questo
    . . .
    Questo non è reale
    Questo non può essere reale!*

    -KAI-

    Haru compose il sigillo della "Liberazione" che avrebbe spezzato il Genjutsu.
    Capì che si trattò di un'illusione quando la testa insanguinata di suo fratello minore si trasformò in Mà, ed il corpicino si restrinse in quello che divenne pà.
    Non potevano essere loro, non avvertiva già da un pezzo il loro campo magnetico
    . . .
    In effetti, non aveva avvertito il campo magnetico di nessuna delle vittime, ne tantomeno del carnefice.
    L'illusione si sarebbe infranta?
    Haru, ora più lucido nei pensieri, pensò ad un modo per uscire da quella situazione spinosa.

    *L'unica cosa che mi rimane da fare è fuggire.
    L'Indurimento mi può proteggere, ma fino a che punto?
    Inoltre
    . . .
    Sono stremato, e non rimane molto tempo prima che l'energia naturale dello Stile del Ragno si esaurisca.
    Trovato!*

    -Medico abbiamo fallito, è inutile morire qua è quello che vogliono Loro!
    Scappa più lontano che puoi da Ame!-


    Un'onda gigantesca avanzava impetuosa verso Haru ed il gruppetto di "persone" che stava tentando invano di ostacolare il Tre-Code.
    Lo Tsunami era paragonabile all'Inondazione Desertica usata in precedenza da Haru, ma ad eseguira era un gigantesco Demone Codato ed a riceverlo erano degli insettini.
    Haru poggiò le mani a terra ed immise in essa il suo chakra.
    Utilizzò la Prigione di Roccia come supporto alla difesa data dalla Tecnica dell'Indurimento.
    Non appena il suo chakra fu nel sottosuolo, interagì all'istante con la terra presente sotto i piedi di Haru, erigendo tutto attorno a lui, una spessa muraglia di roccia che si chiuse a cupola attorno a lui.
    In realtà voleva usarla per mascherare la sua prossima mossa, quella decisiva alla sua fuga.
    Avrebbe atteso fino all'ultimo prima di finire sottoterra grazie alla versatile tecnica del Pesce Sotterraneo, grazie alla quale Haru era in grado di "Nuotare" nella terra nella roccia sotto di loro.
    I due Rospi eremiti scomparvero nel nulla come erano apparsi su comando di Haru, svanendo in due nuvole di fumo.
    Una volta sottoterra avrebbe preso a "nuotare" il più lontano possibile da quel Mostro.
    Creò un "Terzo Occhio" fatto di Polvere d'Oro, grazie a quel jutsu avrebbe potuto vedere tutto ciò che accadeva al di fuori della cupola rocciosa della Prigione di Roccia.
    Poichè nello stesso momento in cui si immergeva nel terreno, fuori dalla Prigione di Roccia stava succedendo qualcosa.
    Dal suolo appena davanti alla cupola emerse Haru che prese rapido ad avanzare componendo un semplice sigillo, creò 8 copie illusorie di se stesso atte a disorientare il mostro, e saltarono tutti e nove in direzioni differenti.
    Itl vero Haru, nel frattempo, si sarebbe allontanato dallo scontro sperando che anche il medico fosse riuscito a fare altrettanto.

    *Devo avvertire lo Tsuchikage di quanto è successo
    . . .
    Devo informarlo di questo massacro, e della veridicità delle mie parole!
    No, delle parole del Matador*

    E:350
    C:130+250-70-35-10-10-10-5-=275
    Azioni:
    -Mantenimento Indurimento
    -Kai
    -Prigione di Roccia
    -Pesce sotterraneo
    -Terzo Occhio (Sakin)
    -Clone di Sakin
    -Moltiplicazione

    Ebbene sì, tento la fuga :sisi:
     
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    Ebbene sì, certe volte tentare la fuga, e magari riuscirci, è la cosa più saggia da fare: non per codardia o chissà cosa. Semplicemente serve riconoscere i propri limiti per imparare a superarli, così da dimostrare in futuro di potercela essenzialmente fare. Così fece, quel giorno, Haru. E fortunatamente anche il suo compagno medico, l'unico rimasto in vita, dato che il piccolo Akito era stato vaporizzato.
    Il medico, ridotto male com'era, ebbe la forza di sorridere al giovane e di guardarlo negli occhi mentre questo gli parlava, e cercò di avvicinarsi il più possibile ad Haru prima che quell'ondata li raggiungesse e li distruggesse. Lo vide avvolgersi in quella sua prigione di roccia e lanciò un ultimo saluto con il mento.

    -Medico abbiamo fallito, è inutile morire qua è quello che vogliono Loro!
    Scappa più lontano che puoi da Ame!-


    Non abbiamo fallito. Addio, Haru. E no.. non fuggirò.

    Mentre l'altro scompariva sotto terra ecco che lui si lanciò proprio contro quell'ondata, ricoprendo a sua volta il corpo di terra e perforando quell'ammasso d'acqua. Scomparve immediatamente alla vista di tutti, e gli astanti rimasero un attimo allibiti dalla scena, tanto che smisero immediatamente di attaccare ed osservarono quella scena senza intromettersi. Qualcuno esultò per quello che successe dopo, e forse con cognizione di causa.
    Con una piccola esplosione acquatica, ecco che il ragazzo, con ormai solo qualche pezzo della sua armatura di roccia ancora attaccato al corpo, venne fuori da quell'onda gigantesca, che sorpassò tranquillamente il punto in cui Haru si era sotterrato, distruggendo le sue copie, ma permettendo all'ex mukenin di fuggire tranquillamente. Ormai lui era uscito di scena, ma di certo lo spettacolo non era terminato.
    Il suo corpo, adesso, era ricoperto di simboli neri, che man mano si stava avvicinando al Bijuu cominciarono a sbiadire sempre più, e le ferite che inizialmente si erano rimarginate senza problemi sul suo corpo adesso si chiudevano a fatica, e qualcuna rimaneva aperta, così come il grosso ematoma che partiva dalla fronte ed arrivava alla parte sinistra del collo. La Creazione Rigenerativa, la soluzione finale di un qualsiasi medico.
    Con il corpo che ormai andava avanti a stenti, ecco che compose rapidamente dei sigilli di una tecnica conosciuta davvero da pochissime persone, e tutto intorno a lui fu improvvisamente avvolto dalla luce: la potenza sprigionata da quella tecnica era qualcosa di assurdo, tanto che anche la grossa tartaruga leggendaria fece qualche passo indietro, conscia del fatto che non avrebbe potuto contrastare, adesso, un qualcosa del genere.

    Minato_faz_o_Shiki_Fujin


    I movimenti del demone e quelli del ninja furono rapidissimi, tanto che un fascio di luce andò a ricoprire la creatura, e nel frattempo lo shinobi fece comparire accanto a sé una grossa conchiglia spinata totalmente composta di platino, con alcuni simboli incomprensibili impressi sulla parte liscia, quella laterale, che spiccavano in maniera spettrale su quel colore chiarissimo e luminoso, sul quale la pioggia batteva.
    Come se fosse una gigantesca mano, ecco che quel fascio divenne sempre meno luminoso e più nero, tanto che lo Shinigami evocato dallo shinobi si ingrossava al suo inscurirsi fino a diventare della stessa dimensione della creatura. Scagliò un colpo di wakizashi sulla corazza del bijuu, e nuovamente ci fu una grossa esplosione di luce. Tutti i ninja sensori nel raggio avrebbero percepito l'immediata scomparsa di due fonti di chakra: una piccola e... una gigantesca. Al posto loro rimase semplicemente quella conchiglia, sulla quale rimase impresso un gigantesco Kanji affiancato dal numero 3.
    Un ninja, un compatriota del medico, si avvicinò lentamente a quell'oggetto fra lo stupore degli astanti, l'afferrò e lo strinse qualche istante fra le braccia, alzandolo in alto per farlo vedere a tutti, perchè tutti si ricordassero il nome di quel giovane medico che aveva dato la sua vita per sigillare un demone. Fine della storia? In parte, c'è da dirlo, perchè non tutte le creature erano state soppresse e... c'era da capire di chi fosse quell'occhio demoniaco che impestava le pupille delle bestie.

    Fine, King, puoi prendere... 225 Exp :sisi:
    Akito nulla, dato che è morto :asd:
    Qualcuno mi assegni exp :si2:
     
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  13. Anselmo
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    260 exp a Kashi.
     
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    La sera vado a letto con due bicchieri sul comodino. Uno pieno d'acqua e uno vuoto, nel caso abbia sete oppure no.

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    Ma anche gli altri che sono morti hanno ricevuto exp, dandola ai prossimi pg :sisi:
     
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    Ah, really? Allora Akito prendi... 160 Exp :si2:
     
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15 replies since 30/3/2014, 16:09   738 views
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