Accademia Yami Jigoku

per Detective-Conan

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  1. Detective-Conan
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    Barbakos' Corsairs
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    CITAZIONE
    Narrato
    Parlato
    "Pensato"
    Parlato Yoko Okuta

    Si dice che la notte porta consiglio, era su questo antico detto che Yami puntava, dopo anni passati a studiare, a faticare e mettere tutto se stesso, era arrivata la fatidica notte prima dell' esame finale, la notte nemica di tutti gli studenti, quella che ti fa dubitare delle tue capacità, quella che fa crollare sicurezze e spezza i nervi.
    Quella notte Yami decise di fare una passeggiata attraverso il villaggio per andare sul pontile dove giornalmente navi di tutti i tipi e provenienti dai quattro angoli del globo attraccavano per fare affari col suo villaggio.
    Mentre camminava, osservava le luci ancora accese nelle stanze di alcune abitazioni e come un teatro delle ombre vedeva probabili studenti dell' accademia portarsi le mani alla testa per la confusione ed in certi casi si potevano anche udire le lacrime di alcuni; questi erano solo alcuni esempi della fragilità dell' animo umano di fronte ad un ostacolo importante della propria vita.
    Come un ombra nelle ombre camminava lungo il pontile, lasciando dietro di sé un leggero scricchiolio delle assi di legno calpestate ed arrivato alla punta si sedette alzando gli occhi al cielo stellato e con i suoi occhi scarlatti guardò la luna piena che solcava il villaggio e tutto il mare.

    Ti guardo e penso a quanto tu sia fiera di ciò che sei! Non hai timore del tempo che passa e sei certa che tu ed il sole vi seguite senza mai entrare in conflitto, ti mostri a noi esseri umani, sicura che tu sia irraggiungibile dalla nostra follia...no, non è per questo, io non mi sento intimorito dalla tua grandezza o dalla distanza che ci separa... io mi sento ispirato da te, io devo essere sicuro come te... io...

    Ad un tratto il silenzio che serpeggiava nel molo fu spezzato dallo scricchiolio delle assi del pontile...

    " Chi può essere in giro a quest' ora?!

    Yami rivolse lo sguardo dietro di sé e la vide, una ragazzina alta un metro e mezzo, di carnagione chiara, vestita con un abito elegante nero con sfumature verdi scure, coi suoi lunghi capelli argentati ed i suoi occhi verdi che lo fissavano...

    Yami, anche tu qui?! Se anche gli sfigati come te vengono qui, dovrò cambiare posto per rilassarmi muahahahah

    Quella ragazza si chiamava Yoko Okuta, una studentessa dell' ultimo anno, come Yami, dell' accademia nautica, ma di una classe diversa da quella del ragazzo.
    Fin da piccoli lei si è sentita messa nell' ombra di Yami e così non ha mai perso l' occasione di sfidarlo in qualcosa per mostrare la sua superiorità.

    Ah sei tu Yoko?! Ciao.

    Con freddezza ed indifferenza la salutò per poi alzarsi ed andarsene, non gli interessava che lei lo sfidasse per tutto, lui aveva i suoi obiettivi da inseguire...

    Al solito te ne vai?! Ti faccio la promessa solenne che un giorno riuscirò a farti accettare la mia sfida ed a batterti!

    Yoko prese un coltello nastosto e si fece un taglio sul palmo della mano per sugellare col sangue la sua promessa, sangue che prese a gocciolare sul velo dell' acqua; ogni goccia di sangue che si schiantava con lo specchio d' acqua sembrava un ticchettio delle lancette dell' orologio, per fortuna della distratta ragazza Yami era un tipo attento a tutto; un rapito balzo indietro ed atterrò la ragazza schivando il balzo di uno squalo attirato famelicamente dal sangue nell' acqua.
    Yoko aveva le lacrime agli occhi per il pericolo che era riuscita a scampare grazie all' intervento di Yami, infatti lì distesa a terra a guardarlo, con visibili solo i suoi occhi rossi e la luna coperta dal suo cappuccio nero...

    Vivi ancora, migliora di più, diventa ancora più forte se vuoi scontrarti con me! Fino ad all' ora sii più attenta quando fai qualcosa.

    Quelle furono le ultime parole che gli rivolse, dopo si voltò e tornò a casa perché aveva carpito le risposte che cercava da quegli eventi fortuiti.
    Finalmente sorgeva il sole su tutta Barbakos, il mare brillava come fosse un cristallo investito di luce, Yami si vestì con calmo e dopo essere uscito di casa procedette a passo altrettanto calmo e sicuro verso l' accademia nautica, a differenza degli altri studenti che correvano isterici per la città come fossero in preda al panico.
    La vista dell' accademia dallo spiazzale di fronte scatenò nel ragazzo un fremito che non aveva mai provato prima, forse era paura per l' ora zero che si avvicinava, forse era tornato il dubbio di non essere pronto ad affrontare l' esame o forse era semplicemente...

    Tu sei il mio ultimo ostacolo che mi separa dall' inizio della mia storia... FATTI SOTTO!

     
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8 replies since 3/4/2024, 10:26   141 views
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