Giustizia Jashinista

Sangue, non solo illusorio, ma reale, il mio sangue versato al suolo, una profonda ferita lungo spalla e braccio destro... Una smorfia che da tempo non si mostrava sul mio viso tornò a farsi strada come riflesso di dolore misto a rabbia.




Questi due erano forti, molto, ma era qualcosa a cui dovevo abituarmi ormai. Coloro che avrei dovuto affrontare d'ora in avanti non erano semplici esseri umani come quelli sconfitti in passato, bensì immortali come me... Il consueto modo di combattere non sarebbe stato efficace e dovevo adattarmi, evolvermi... Il cambiamento infondo è uno dei requisiti fondamentali della sopravvivenza, la storia lo insegna, e quello che stavo per fare era il primo passo verso un tenebroso futuro!

I fratelli, convinti di avermi eliminato, stavano rivolgendo le loro attenzioni a Setsuko, ultimo nemico rimasto dinnanzi a loro e già pronta con coraggio a vendere cara la pelle. Erano totalmente ignari che mi trovassi alle loro spalle, avvolto da un silenzio quasi surreale, il vento solcava i miei lineamenti, ma non produceva il minimo rumore, i miei arti si muovevano sinuosi ma era come se non ci fosse il minimo atrito con l'aria. Un singolo sigillo venne compiuto dalla mia mano destra, mentre nella sinistra stringevo saldamente la spada... Una fitta nebbia si sarebbe dovuta ergere a quel punto mentre il mio essere si mescolava ad essa rendendomi una sorta di entità eterea, come se allo stesso tempo esistessi nel mondo materiale ma impercettibile come se non esistessi affatto...

Un passo, poi un altro, e con me avanzava l'inesorabile per colui che era ormai la mia preda designata, Koto, colui che aveva creato tanti problemi ai due giovani che ormai stavo considerando quasi dei compagni... Ma perchè? All'inizio li stavo ascoltando e mi dedicavo al rispondere alle loro domande perchè mi sarebbero potuti essere utili, ma ora il mio istinto di salvarli e proteggerli mi stava guidando, da cosa era scaturito? Dall'impegno e dalla forza dimostrata nel combattimento e colta dai miei occhi? Dalle loro intenzioni così affini alle mie? Non me lo riuscivo a spiegare ed infondo quello non era nemmeno il momento di farlo, decisi quindi di lasciare spazio ad un solo sentimento per quell'occasione, la "GIUSTIZIA", o almeno quella che io ritenevo tale!

Il movimento del braccio sinistro fu rapido e preciso, la lama si mosse nella nebbia fendendola e tentando di fare altrettanto con le carni, legamenti ed ossa che tenevano la testa di Koto ancorata al collo...

Chiudiamola qui!!!

Quel taglio sarebbe dovuto essere talmente rapido che la mia lama sarebbe stata pronta ad un secondo colpo ancor prima che la testa avesse toccato terra. Bersaglio? I capelli della sorella tenuti ancora ben saldi nella mano del corpo di Koto. Ero stanco di quel casino e non volevo più avere altre sorprese, i fratelli mi avevano causato già troppi guai ed era ora di chiudere definitivamente la faccenda. Separai la particolare spada di cui ero in possesso e, mentre la nebbia si diradava afferrai i capelli della donna che mi aveva causato tanto pene...

Come vedi... Sono io colui che porta il vero Giudizio di Jashin su questo mondo! Hakke no Fūin Shiki!

Tentai quindi di sigillarla all'interno della spada corta, componente della Buster Sword. Stessa sorte sarebbe quindi toccata al fratello, che avrei tentato di sigillare nella spada gemella, in onore al loro essere fratelli.

Vedila in questo modo, resterai in eterno sigillato vicino a tua sorella... Vi faccio questo favore perchè nonostante la vostra visione corrotta ed ottusa del culto, avete agito per Jashin credendovi nel giusto... Solo per questo non cancellerò del tutto le vostre esistenze dal mondo!

Se a quel punto tutto fosse finito e la calma si fosse nuovamente impadronita del luogo in cui ci trovavamo, mi sarei rivolto a Setsuko e Benjiro, ancora in allerta e con l'adrenalina a mille...

Calmatevi... Ormai è finita... Vi avevo detto che sarebbe andato tutto bene no?

Ed avvicinandomi, posi la mano sulla ferita ancora copiosamente sanguinante di Setsuco, lasciando che il mio chakra Suiton le alleviasse parte del dolore fermando l'emorraggia.

Così dovrebbe andare meglio... Sei stata brava!

E, dopo averle scompigliato un pò i biondi capelli, come un padre farebbe con la figlia da consolare, presi accuratamente la testa di Benjiro per poi avvicinarmi al suo corpo.

Mmh, non sarà facile allo stesso modo ma forse posso fare qualcosa anche per te amico mio...

Dopo aver quindi posto la testa lì dove sarebbe dovuta stare, tentati di sfruttare la mia capacità di controllo del sangue non solo per ricucire la parte tagliata, ma anche per ristabilire una adeguata circolazione tra le due parti.

Come va? Ha funzionato?

Attesi quindi che i due si rendessero pienamente conto che la fine di quel tragico intermezzo era giunta e di poter capire se stessero bene o meno.