Giustizia Jashinista

Story Mode per Halan Drake

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  1. Roy90
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    La battaglia per Suna era ormai conclusa ma, seppur con un esito che si poteva definire vittorioso, non potevo che assaporare un gusto amaro per ciò che ne stava derivando. Non mi pentivo certo delle mie azioni, non avevo molta scelta in quel frangente soprattutto avendo visto ciò di cui Yalta era capace. Non potevo lasciare che un potere come quelle iniziasse a mietere vittimi tra noi immortali, era un qualcosa di blasfemo oltre che incredibilmente pericoloso... Non ci si poteva fidare di Fury e questa non era altri che la riprova di quanto inaffidabile fosse Dorian come guida del culto... Così, mentre macinavo chilometri nel deserto di Suna sul dorso della mia Idra e riflettevo su che fino avesse effettivamente fatto quel temibile nemico, il mio inconscio mi guidava già verso quella che avrei effettivamente selezionato come l'unica meta possibile in quella situazione. Mi serviva un rifugio in cui potermi stabilire e da cui coordinare le mie prossime mosse, un posto non lontano dai territori di Fury, visto che la mia priorità doveva essere sbarazzarmi di Yalta una volta per tutte, ma nemmeno fuoti portata da Yu verso cui avrei dovuto ben presto marciare nuovamente... In fine insomma, di luoghi con queste caratteristiche, oltre che ottimali peculiarità difensive, ne conoscevo pochi, il più utile e funzionale era una formazione rocciosa di imponenti dimensioni situata a nord del paese della terra. Lì era presente una caverna molto spaziosa e praticamente sconosciuta ai più, luogo perfetto per ciò che avevo in mente...

    A quanto pare è ora di procedere... Non come me lo sarei immaginato, ma alla fine il momento è giunto...

    Mi dissi tra me e me durante quel lungo peregrinare, dopo alcuni giorni di marcia, ero ormai giunto ai confini del Paese del Ferro. Fortuna voleva che ne corso dei miei lunghi viaggi avevo avuto modo di conoscere molte persone ed in particolare un commerciante di quella zona con cui avevo già trattato in passato e che non si faceva problemi a provvedere alle esigenze più disparate anche di gente poco raccomandabile... Purtroppo la persona in questione, tempo addietro, aveva avuto un "incidente", se così si poteva definire, ma la sua attività era andata avanti e potei comunque recuperare tutto ciò di cui avevo bisogno restando ben lontano dal centro di quel paese: Tetsu. Come al solito cercai di far durare la mia tappa lì il meno possibile, nè il clima di quella zona, nè tantomeno la gente difatti mi erano mai andate troppo a genio. Non tanto per i veri samurai verso cui nutrivo un certo rispetto, sopratutto per la loro fermezza di spirito, ma quanto più per il rovescio della medaglia, ovvero la gentaglia che si definiva tale ma che agognava solo violenza e potere senza dare minimamente peso ai precetti del Bushido verso cui si sarebbero dovuti consacrare. Quel genere di samurai li odiavo in particola modo, forse perchè in un certo senso mi ricordavano Dorian ed i miei "compagni" cultisti dediti unicamente ai loro tornaconti. Speravo quindi che restando lo stretto necessario non avrei incontrato nessuno del genere, ma non fui così fortunato... Ero ormai in cammino verso il Paese delle Terra da qualche ora e non mancava molto al raggiungimento del confine quando udii delle grida provenire dal risvolto di un sentiero pochi metri alla mia destra. Non riuscii ad evitare l'intromissione e lesto oltrepassai il picco roccioso che mi ostruiva la visuale, trovandomi quindi ad assistere ad una scena quantomai odiosa ai miei occhi. Un carro carico di merci arenato nella in una buca, un uomo ed una donna stesi al suolo privi di conoscenza e pieni di lividi, un bambino dal volto tumefatto e dal corpo insanguinato, con fare determinato stringeva una katana con entrambe le mani ed infine, davanti a lui, due ronin tanto impegnati a ridere da non accorgersi nemmeno della mia presenza. Non era difficile capire cosa stesse accadendo.

    Che splendida notte per morire...

    Pensai mentre i miei passi si facevano silenziosi tra le ombre e ben presto mi trovai esattamente alle spalle dell'ignaro samurai rinnegato ancora intento a deridere il coraggio che quel bambino stava dimostrando. Fu un attimo, afferrai con forza la spalla e la testa del cosiddetto uomo e, esponendo il collo, lo azzannai violentemente lacerando le carni fino a berne il sangue per poi gettarlo via con uno strattona della destra. Il tutto mentre il compagno cercava ancora di riprendersi dallo shock di quella visione improvvisa, non ebbe però modo di reagire oltre perchè io avevo già impugnato la mia grande spada nuova di zecca e, con un rapido e preciso movimento del bracciò recisi il suo capo lasciandolo rotolare al suolo... Ordunque, mentre il primo samurai si dimenava dal dolore per il profondo morso, io avevo già provveduto, attraverso sinuosi movimenti delle mani, simili ad una danza macabra, ad disegnare sul terreno un cerchio col sangue della stesso della vittima. La mia pelle iniziò a cambiare colore e linee nere si dipinsero di essa proprio mentre l'uomo, armato di nuova foga ed immensa ira impugnò la spada pronto a trafiggermi, cosa che gli lasciai fare con sguardo vuoto...

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    Fu mentre sputava sangue sul mio petto che si rese conto di cosa era accaduto e di chi io fossi... Così, mentre la sua anima lasciava il suo corpo, diretta al cospetto del sommo Jashin, e mentre il suo corpo esanime si accasciava al suolo, estrassi al spada dai miei visceri e la gettai via per poi volgere la mia attenzione al bambino ormai in ginocchio, con gli occhi sbarrati verso di me.

    Tranquillo... Non ti farò del male... Sei stato bravo a proteggere la tua famiglia... Non cambiare mai, lotta per ciò che ami! Sempre!

    Senza indugi mi lasciai quindi alle spalle il Paese del Ferro con i nervi più distesi, come se quelle vite spezzate mi avessero aiutato a rilassarmi, ignaro però che presto avrei avuto una notizia decisamente brutta. Ero ormai nei confini del Paese della Terra ed un'altra notte era trascorsa, il sole si innalzava timidamente dall'orizzonte quando un'ombra si stagliò nel cielo sopra di me... Mi ci volle qualche istante prima di riconoscere quella forma e quei colori che si avvicinavano proprio a me divenendo sempre più grandi.

    Melkor... Sei tu... Qual buon vento ti porta?

    Chiesi sorridendo al mio amico che però non sembrava per nulla in vena di perdite di tempo...

    Venti di sventura mi conducono a te Halan...

    Quelle parole pronunciate con tono cupo mi portarono sull'attenti, cosa poteva essere accaduto da averlo reso così serio e preoccupato?

    Orome... Dopo il tuo incarico, non è più tornato a casa...

    Ecco il motivo, come un fulmine a ciel sereno quella che era stata una mia preoccupazione e per cui mi ero raccomandato tanto al piccolo pennuto, era divenuta triste realtà... Istintivamente mi portai il pollice alle labbra per ferirmi e col mio sangue procedere all'evocazione del piccolo, ma questa non avvenne.. .Cosa gli era successo? Dovevo salvarlo, ma da solo era impossibile...

    Maledetto Dorian... Pagherai per tutto...

    Imprecai tra me e me per poi rivolgermi nuovamente al pennuto

    Non temere... lo riporterò a casa... Ma avrò bisogno di aiuto... Non posso farcela da solo... Dammi il tempo di organizzare il salvataggio e tuo fratello sarà di nuovo con noi!

    Con sguardo deciso allora Melkor prese nuovamente la parola

    Bene, lascia che ti aiuti per sbrigarci allora... Più tempo passa e più il mio fratellino corre rischi gravissimi...

    Non me lo feci ripetere due volte e montai in groppa spiccando lesto il volo verso nord. In quel modo i tempi erano certamente più brevi e non ci volle molto prima di intravedere all'orizzonte la meta. Una catena montuosa al centro di un fazzoletto di terra oltre i confini della "Terra", in quello che fino a non molto tempo addietro era un territorio di Fury, ma che ora risultava essere più una "Terra di Nessuno". Dopo che una delle basi del Falso Dio venne distrutta, quei confini rimasero abbandonati, nè reclamati dall'OSU nè ripresi dai cyborg. Quale posto migliore quindi per uno come me che da lì a breve si sarebbe dovuto ergere nel mezzo di ogni fazione del pianeta?

    Bene... Ci siamo... Appena pronto ti richiamerò per coordinarci al maglio... Ora però ho un altro favore da chiederti... Dovresti raggiungere Jiren ed informarlo delle sorti di Orome oltre che del mio intento di andare a salvarlo... Deve sapere inoltre che per massimizzare le nostre chance, ho intenzione di rintracciare Yalta e scoprire come è possibile che mi abbia quasi sottratto l'immortalità... In breve tempo saremo tutti pronti ad assaltare Yu...

    Dopo un cenno del capo, Melkor svanì in una nube di fumo bianco e mi lasciò solo ad un centinaio di metri da quella che sapevo essere l'entrata della caverna e che, a passo svelto mi apprestai a raggiungere per poi varcarla. Erano passati anni dall'ultima volta che avevo visto quella "struttura rocciosa" ed era rimasta così come la ricordavo. Diedi una rapida occhiata all'intero riscoprendo quanto fosse spaziosa e, lesto, tornai all'esterno facedo un giro del perimetro e creando delle incisioni su rocce ed arbusti. Incisioni che si sarebbero poi convogliate in un unico jutsu di protezione dell'intero stabile...

    Molto bene... ora devo iniziare a prepararmi... Mi servono informazioni su Yalta e su quel bastone... Domani vedrò di iniziare le ricerche... intato esplorerò meglio il rifugio e lo trasformerò in una base operativa di tutto rispetto!

    Conclusi avendo già in mente come strutturarlo...



    Ed eccoci qui... Sono andato un pò per le lunghe :please: Il jutsu usato è l'Hijutsu Barriera dei 5 Sigilli (Gofuu Kekkai). Devo inserire già nello specchietto o non serve?


    Edited by Roy90 - 30/3/2024, 12:06
     
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