[D] Pulizie d'inverno

per Dan, Shane e roxas

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  1. ShaneH
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    Nella casa di Kazuki Ikari non erano abituati alle situazioni di tensione. O meglio, c'erano abituati in quanto la vita aveva messo sia Naoko, sua madre, ché Hiro, suo nonno, di fronte a numerose avversità ma sembrava non avessero gli strumenti per gestirne di nuove. Quel giorno, la causa di tensione era la prima missione di Kazuki. Con dei ladruncoli di basso rango come parenti, tutte le situazioni di tensione coinvolgevano quegli stupidi dei suoi cugini, il fratello di sua nonna defunta e di conseguenza suo nonno. Memore di tutte le discussioni e drammi causati da quei diavoli, Kazuki aveva mantenuto un profilo molto basso riguardo ciò che avrebbe dovuto fare quella mattina. Si era limitato a comunicare a sua madre e a suo nonno di non disturbarlo il giorno prima della missione, di farlo riposare durante la notte per svegliarsi concentrato e focalizzato sul primo incarico ufficiale ricevuto. Non erano abituati neanche i vicini a sentire tutta quella tranquillità nelle mura domestiche di casa Ikari e per questo incuriositi si erano affacciati un paio di volte dalle loro finestre per provare a capire cosa fosse successo quel giorno. L'impicciona moglie del vicino di casa di Kazuki, una grassa e impertinente vecchietta in pensione, suppose col marito, intento a pulirsi la pipa, che probabilmente fosse successo qualcosa di grave. D'altronde Hiro era abbastanza chiassoso e tutto il vicinato ormai ci aveva fatto l'abitudine. Il marito della vecchietta però non assecondò la curiosità della moglie, concentrato com'era nel strofinare ogni angolo e circonferenza della sua amata pipa.
    Mentre il quartiere studiava i rumori della casa di Kazuki, quest'ultimo usciva dalla sua stanza vestito di tutto punto. Una tuta vecchia e consumata, logora delle fatiche dell'addestramento accademico, spiccava poiché scolorita dai troppi lavaggi, come se qualcuno con una cannuccia ne avesse aspirato tutto il colore. La tuta, inoltre, faceva a pugni con una fascetta gialla legata tra i capelli del giovane Kazuki fin troppo accesa e colorata. L'abbigliamento del ragazzo era già di per sé un programma, poiché era l'esatta manifestazione del suo stato d'animo in quel momento. Da un lato era quasi svuotato dalla tensione del momento, dalle occhiate guardinghe di sua madre che lo osservava di sbieco dalla cucina, ma dall'altro emozionato per la prima mansione ufficiale ricevuta. Nonostante ciò, Kazuki convenne con sé stesso che il giallo avrebbe dovuto prevalere su tutto quel senso di vuoto e che le emozioni avrebbero dovuto sopperire ai timori causati dalle responsabilità. Perciò salutò sua madre con un bel sorriso ed esclamò:

    Se tutto andrà bene questa sera comprerò qualcosa io per cena, a più tardi!

    Fece un cenno con la mano, per poi sparire alla vista della donna, aprire la porta di casa ed uscire fuori. Percorse lo spazio che lo separava dalla Porta Est del villaggio di Oto. Proseguii diretto verso l'esterno, ma...

    ALT! Dove vai ragazzino? Non sai che questi sono i confini del villaggio?

    Domandò lo shinobi di guardia che lo squadrò infastidito. Era il terzo ragazzino che oggi passava di lì, ergo più lavoro per lui fin dalle prime luci della mattina.

    Sì, mi scusi, ma devo raggiungere la dimora del pastore Nagami per un primo incarico da genin.

    Anche tu? Prego, segui il sentiero di fronte a te e raggiungerai la casa del pastore.

    Sembrava, quindi, che non avrebbe svolto la missione da solo. Le parole dello shinobi di guardia fecero riflettere Kazuki sulla possibilità che ci fossero altri shinobi come lui volenterosi di dare una mano. E se fossero arrivati ben prima di lui? Si sarebbero potuti prendere tutti gli onori e anche le ricompense dell'incarico! Come se si fosse accesa una luce, Kazuki cominciò a camminare a passo sempre più spedito per raggiungere in fretta l'abitazione. Nel suo girovagare per le paludi, aveva imparato da tempo a barcamenarsi su quei terreni accidentati e in pochissimo tempo si ritrovò di fronte al casolare di Nagami. Lanciò uno sguardo al recinto di pecore, carico di dispiacere poiché per sua natura non avrebbe esitato a parlare con loro o ad accarezzarne qualcuna. Ma, già sudato per lo sforzo, decise che avrebbe dovuto raggiungere immediatamente l'interno della casa del pastore. Bussò, udendo delle voci all'interno, ma senza aspettare un invito ad entrare spinse avanti la porta.

    Buongiornosonoquiperlamissioneesonoungenin!

    Esclamò tutto d'un fiato, annunciando al pastore e ai suoi probabili compagni tutto il suo nervosismo.


    Dan se vuoi puoi già ruolare che il tuo pg conosce il mio. Avrebbe senso.

    p.s. scusate il ritardo
     
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6 replies since 9/2/2024, 14:49   127 views
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