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La vita di Mu con il maestro Karachi non prosegue molto bene. Non si trova più a casa sua con mamma e papà, non ha più le sue comodità, i suoi ritmi, i suoi spazi . . . Ogni cosa è un ostacolo, anche semplicemente le azioni quotidiane.
I primi giorni si ritrova spaesato e costantmente in ritardo a causa degli orari per lui inusuali. Fatica a stare dietro ai ritmi frenetici del maestro ed arriva abbattuto e triste a letto la sera. Eppure si addormenta sempre con espressione determinata.
Le giornate tipo cominciano con una sessione all'alba di "respirazione totale": compiono movimenti ritmici e definiti coordinandoli al respiro. Dopo una semplice colazione si fanno esercizi per irrobustire il corpo, cosa in cui Mushra fa fatica e non ci mette molto impegno. Prima e dopo pranzo ci sono rispettivamente due ore di studio per poi proseguire con pratica sulle arti magiche fino all'ora di cena. La sera fanno un breve incontro che finisce dopo un paio di secondi e di botte per il piccolo.
Banto è molto severo e rigido, ciò metteva in difficoltà Mushra inizialmente, conoscendo praticamente solo la gentilezza dei suoi genitori. Tuttavia si sta abituando a metterci carattere in quello che fa ed ora, dopo quasi due settimane, arriva presto a tutti gli allenamenti, tiene tutte le sue cose in ordine e non si fa più intimidire dall'atteggiamento del maestro.
Bene, oggi comincia l'addestramento speciale!
Il maestro Karachi ha promesso al piccolo di portarlo a seguire un addestramento speciale nel bosco, al fine di aumentare la sua padronanza del chakra e l'uso delle tecniche.
Ma non si sa mai cosa ha in serbo Karachi.
Ti vedo in forma piccoletto, fra quindici minuti ti voglio davanti al portone pronto a partire
Si Sensei!
In realtà aveva già preparato lo zaino la sera prima. Ha preso un cambio di vestiti, una borraccia di bambù, i suoi attrezzi ninja ed alcuni libri che sta studiando in questo periodo.
Maestro e allievo partono a piedi avventurandosi nella città, attraversano le sue vie placide recandosi al cancello Est del villaggio, da cui prenderanno il sentiero principale.
La strada dinanzi a loro è occupata solo da qualche viandante e mercante. Due ore di cammino passano finchè non imboccano un sentiero secondario che si arrampica su una collina verso nord.
Siamo quasi arrivati . . . oltre questo colle scorre il fiume Lesto, ci accamperemo in un bel prato oltre il suo corso, li vicino c'è un bosco perfetto per gli allenamenti.
Dopo dieci impegnativi minuti a risalire il colle, si apre davanti a loro un panorama mozzafiato.
Una distesa verde come non ne aveva mai viste in vita sua avvolge il fiume che scorre verso i monti a Nord. Un albero solitario sta da un lato del prato, mentre una fitta boscaglia si staglia all'orizzonte.
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Forza, non perdiamo tempo. Metti giù le tue cose e mettiti in posizione qui davanti a me.
Mushra esegue senza dire nulla e, attendendo ulteriori istruzioni, si piazza davanti a Karachi guardando nei suoi occhiali da solo sperendo di intravederne gli occhi.
Una brezza gelida comincia a soffiare scompigliando i capelli ai due.
Non sei malaccio ragazzino, ma se ti mando ad affrontare una missione così finirai sbranato dai lupi dopo dieci minuti.
In questi giorni ci dedicheremo a delle attività sul campo, a delle simulazioni e ad esercizi specifici per il tuo addestramento ottimale.
Cominciamo subito con questo esercizio per la fluenza dei simboli delle mani.
Copia i sigilli che compongo e cerca di starmi dietro.
Appena finisce di parlare il maestro Karachi compone il sigillo della tigre unendo le mani, tenendo indici e medi rivolti verso l'alto con la destra che avvolge la sinistra. Il segno della tigre è un tipico simbolo associato all'arte del fuoco.
Segue il segno del Cinghiale: mani una contro l'altra con le dita rivolte verso il basso e ripiegate all'interno, contro i palmi che si toccano. Poi viene il sigillo del Drago con le dita incrociate e mignoli e pollici tesi, rispettivamente verso il basso e verso l'alto, ricordando un po' la forma di un arco.
E via così andando sempre un pochino più veloci, ma senza perdere precisione.
Ad ogni nuova posizione delle mani Karachi aumenta velocità. Mushra inizia a faticare a mantenere un'elevata precisione nell'imposizione delle dita tant'è che ad un particolare veloce passaggio da "Serpente" a "Cavallo" due dita si sono un attimo prese dentro facendo sbagliare il bambino.
Karachi scatta come una faina e colpisce Mushra alla bocca dello stomaco con un pugno spedendolo a terra.
Hai già sbagliato? Mi aspetto di più da te signorinello!
Forza ricominciamo, quando non farai errori in queste inezie potrai riprendere fiato!
Con sguardo determinato e un po' boccheggiante, Mushra si rimette in posizione pronto a seguire i gesti del maestro.
Ricominciano con la stessa identica sequenza e lo stesso identico ritmo iniziale di prima, andando sempre più veloce.
Arrivati al passaggio complicato di prima, Mushra non ripete l'errore ma rallenta un po' l'andatura. Errore che gli costa caro poco dopo poichè, avendo Karachi accelerato ancora, non riesce più a star dietro ai suoi movimenti di mano e, nel tentativo di recuperare, dimentica un povero "Topo" che gli costa un altro pugno nello stomaco.
Se mi fai ricominciare un'altra volta ti colpirò con tutta la forza!
DA CAPO!
Mushra riprende l'esercizio noncurante della minaccia di Karachi Ha capito che deve solamente seguire il suo maestro, abbandonandosi completamente al compito senza distrazioni e senza pensarci troppo. Deve diventare automatico comporre i sigilli, come respirare.
Questo è lo scopo dell'esercizio e Mushra l'ha capito, per questo non fiata e non risponde al maestro.
Tigre, Cinghiale, Drago, uccello, Topo, Tigre, Serpente, Cane, Bue, Drago, Tigre, Serpente, Cavallo, Scimmia, Tigre, Scimmia, Cane, Drago, Tigre, Scimmia, Serpente . . . . .
L'esercizio va avanti trenta minuti filati in cui i due agitano le mani con una velocità assurda, impalati uno di fronte all'altro.
Finalmente il maestro si ferma e sorride al piccolo da dietro i suoi occhialetti da sole
Anche Mushra pare soddisfatto del risultato ottenuto.
Bravo piccolo, ora riposa cinque minuti.
Questa è una delle sequenze che dovrai imparare e padroneggiare. Fai questo esercizio ogni giorno finchè non riuscirai a completare la sequenza senza pensarci a velocità massima.
Poi continua ad esercitarti finchè non dimezzerai il tempo di esecuzione.
Mushra rimane in silenzio. Non ha memorizzato la sequenza, è troppo lunga e in sole tre ripetizione (interrotte due) non è possibile.
Nel boschetto ho nascosto dei rotoli contenenti questa ed altre sequenze di sigilli utili. Sono sette rotoli in tutto, torna quando li avrai trovati tutti poi potrai mangiare.
Eddai Sensei ho già fame, almeno uno spuntino!
Se vuoi mangiare qualcosa arrangiati, da me avrai cibo solo quando mi porterai i sette rotoli!. -
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Mushra sta cercando da più di un'ora nel bosco ma fino ad adesso ha trovato solo uno dei sette rotoli mancanti all'appello.
Non ha idea di dove possa avere nascosto gli altri, non sa quali indizi o tracce cercare, se ce ne sono, vagabonda a caso cercando ovunque vaghino caoticamente i suoi occhi.
Quel rotolo che ha con se l'ha trovato per puro caso nascosto nell'incavo di una radice di un albero.
Dopo altri dieci minuti di pellegrinaggio decide di fermarsi. Continuando così a casaccio non andrà da nessuna parte, potrà trovarne massimo un'altro o due . . . e poi? Girare per giorni o settimane finchè non li trova tutti affidandosi al caso?
Sbuffa, alza lo sguardo al cielo ammirando per qualche secondo l'azzurro che filtra da dietro le poche foglie appese in questa stagione, poi riprende a camminare fermandosi nei pressi di uno degli alberi.
Dopo essersi guardato attorno con aria circospetta si cala i pantaloni e . . .
Ci voleva . . . Mi chiedo che criterio dovrei usare per scegliere dove cercare.
Potrei provare a dividere il bosco in zone, almeno ho le idee più ordinate di dove ho già guardato.
Inizierò a guardare dall'alto, dagli alberi . . .
Poi setaccerò lo stesso settore anche da terra per avere un punto di vista differente.
Finito di sgocciolare si tira su i pantaloni e si alloontana con nuova determinazione in volto.
Posso farcela . . .
Mushra comincia a correre ad alta velocità percorrendo trasversalmente il bosco.
Si guarda a destra e a sinistra ma non sembra alla ricerca di tracce tei rotoli.
Perfetto da quella roccia comincia il settore C . . . 1 finisce qua . . . 2 qua . . . 3 qua . . .
Finito di mappare il bosco si dirige verso il primo settore ed inizia a cercare, come pianificato, perlustrando la zona dai rami degli alberi. Da una maggiore altezza si ha una visuale più ampia e che consente di vedere oltre ad ostacoli che normalmente sarebbero frontali, bloccando la nostra vista.
Ma non si limita a guardare per terra, ma anche in tutti gli alberi. Ha diviso le varie zone mentalmente in modo da poter tener conto di ogni "elemento" del settore come alberi, rocce, buche e altri possibili nascondigli. Potendoli quindi controllare uno ad uno senza perdere il conteggio o mancarne qualcuno.
Ripete l'esplorazione della zona da terra, andando con più calma e sbirciando in ogni angolino.
Con questo metodo, che sembra lento, in realtà è riuscito a trovare facilmente quattro rotoli in "sole" due ore.
Purtroppo per gli ultimi due ore ci ha messo più del previsto ed è tornato da Karachi solo a tarda sera.
Il maestro lo aspetta davanti ad un fuoco con un sorriso stampato in volto. Vicino al fuoco ci sono due spiedi conficcati nel terreno per far arrostire due pesci belli grandi.
Spero tu non sia tornato a mani vuote
In risposta Mushra svuota ogni tasca a disposizione mostrando tutti i rotoli ottenuti.
Finalmente, sporco di fango e sudore e con qualche graffio, Mushra si siede al falò, esausto ma enormemente soddisfatto di essere riuscito nell'impresa.
Mangia e riposa poichè domani ci alziamo presto, sarà impegnativa!SPOILER (clicca per visualizzare)Continua. -
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Bene giovanotto, se vuoi diventare un vero Ninja, devi imparare l'arte del distacco.
E che cos'è?
Il sensei sbuffa del fumo dalla sua pipa e sul suo volto appare un ghigno beffardo. Squadra Mushra da dietro gli occhiali da sole con aria divertita.
Il bambino non capisce di cosa stia parlando il suo sensei.
Il mondo ninja è allo scatafascio e sai perchè?
Le nuove generazioni, dopo la caduta di Zero sono cresciute nella bambagia.
Io sono cresciut negli anni del terrore e sono ancora vivo, molti ragazzi invece non hanno fatto ritorno dai campi di battaglia perchè non sanno manco lontanamente cosa sia una guerra!
Mushra appare ancora più confuso dal discorso del maestro.
Perchè all'improvviso si è messo a parlare di guerra e tutto questo discorso?
Cresciuti con guanti di velluto non ci si può aspettare altro!
E tu non fai differenza Mushra, tuo padre ha capito tutto ed è per questo che ti ha affidato a me, uno della "vecchia guardia".
Continuo a non capire Sensei
Vuoi morire Mushra?
Il sensei si alza di scatto in piedi gettando a terra la pipa e levandosi gli occhiali. Squadra Mushra con un'espressione durissima, come un leone che sta per azzannare una preda.
Mushra comincia ad avere paura dall'atteggiamento improvvisamente minaccioso del sensei.
Fare il Ninja significa accettare di morire prima di ogni altra cosa.
Un ninja non deve tenere alla propria vita e deve essere disposto a sacrificarla in qualsiasi momento per la missione e per il villaggio.
L'espressione del sensei torna neutra ma Mushra non smette di essere nervoso.
Il discorso del maestro è qualcosa a cui ancora non ha pensato. Per lui essere un ninja voleva dire essere una persona molto potente che può risolvere le situazioni più complicate.
Niente di più sbagliato!
Un ninja deve saper reprimere e manipolare le proprie emozioni per far fronte ad ogni situazione. La vita è dura Mushra, fatti una corazza!
Non credo che mi piaccia come cosa
BWAHAHAHAHAH Oh Mushra, sei solo un bambino ma presto capirai.
Forza, prepara le tue cose per tornare a casa!
Sensei tu perchè hai deciso di fare il Ninja?
Chiede Mushra mentre iniziano a smantellare tutto e fare i bagagli.
L'espressione sul volto dell'uomo rimane imperturbabile, ma aspetta molti secondi prima di proferir parola nuovamente.
Io sono stato costretto Mushra.
Vedi io ho un'abilità particolare, i miei genitori erano morti in guerra e a quel tempo anche i bambini venivano mandati al fronte.
Mi hanno costretto a combattere fin da prima della tua età finchè non è saltata fuori la mia abilità innata quando stavo per essere decapitato . . . Così sono stato preso fra i ninja, mi hanno addestrato e rispedito a combattere in situazioni ancora peggiori
Ma perchè si fanno le guerre se le persone si fanno male e muoiono?
A questo non so risponderti nano, ora sbrigati che la strada è lunga!. -
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Sensei e allievo ripartono dopo la sessione di allenamenti speciali, pronti a tornare al Dojo.
Mushra prende i suoi bagagli e segue il suo sensei lungo il sentiero che riporta a casa. Camminano rapidi e pieni di energie, la giornata è bella e il malumore della conversazione di prima si sta dissipando.
Tutto sembra andare liscio nel viaggio di ritorno quando, dopo circa una mezz'ora di cammino, una bambina accompagnata da un cane sbucano dai cespugli tutti trafelati.
Il cane si agita, ringhia e abbaia in direzione dei cespugli, la bambina è piena di graffi su volto e braccia ed ha il vestito strappato in vari punti.
E tu chi sei?
Mushra, indietro . . . stai bene ragazzina?
Siete con loro? Kikkomaru aiutami!
Il cane però continua a ringhiare in direzione dei cespigli, ed infatti un grande Shuriken da battaglia dalle lame di circa 30 centimetri sbuca dal nulla sibilando e tagliando rami e foglie, diretto contro l'animale.
Mushra nota solo ora che il cane ha il muso sporco di sangue.
Il cane balza di lato con sorprendente agilità evitando lo Shuriken che si conficca nel terreno.
Mushra prende un Kunai e la catena pronto ad entrare in azione, ma il sensei rimane immobile e, anzi, fa cenno con la mano al ragazzo di rimanere fermo.
Due figure sbucano rapidissime dai lati del sentiero circondando il nuovo gruppetto appena creatosi.
Non vi vergognate ad andare dietro ad una ragazzina?
Le due figure appena arrivate non rispondono. Si tratta di due uomini avvolte in divise complete da ninja scure con un coprifronte senza simbolo del villaggio.
Il maestro Karachi fa un altro cenno a Mushra che significa rimani in posizione.
Il ragazzino è spaventato, ma confida nella forza del suo maestro e si sta solo domandando cosa stia accadendo e perchè quei dui stanno attaccando la ragazzina.
Siete Ninja di Oto?
Anzichè rispondere sensei Karachi scompare alla vista dei presenti. Si odono due boati molto violenti e dopo un istante ricompare avvolto da una nuvola di fumo, con la pipa accesa e i due loschi figuri stesi svenuti ai suoi piedi.
Karachi emette una quantità spropositata di fumo dalla bocca che va ad avvolgere i due tizi fino a farli scomparire nel nulla.
Ragazzina ora verrai con noi e mi racconterai tutto!
Ch-chi siete voi?
La ragazza sembra impressionata dall'abilità di Karachi. L'adrenalina e l'agitazione della fuga devono essere calate, ha un aria molto meno spaesata e più lucida, anche se è molto spaventata.
Il cane sembra essersi tranquillizzato e si avvicina a Mushra per annusarlo.
Io sono Mushra piacere! e questo vecchio scorbutico è il mio maestro!
Allora ragazzina, comincia a parlare mentre torniamo a casa. Con noi sei al sicuro!. -
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Il quartetto procede il viaggio verso Oto senza troppi inconvenienti.
La ragazza, che si chiama Panko, proviene da una grande città commerciale del paese. E' l'erede di una delle ditte più importanti di Import-export e si occupa di carovane su tratte ad alto rischio.
I suoi genitori sono morti mentre suo nonno si è recentemente malato, la nuova moglie del nonno, che ha 40 e passa anni in meno di lui, a quanto dice la bambina ha avvelenato il nonno e assoldato degli assassini per eliminarla in modo da ottenere la compagnia.
Che strega!
Per fortuna Kikkomaru è sempre con me e mi ha difesa da quei tre e sono riuscita a scappare
Tre? Perchè non l'hai detto subito!
Il sensei si blocca e comincia a guardarsi attorno con il volto livido di rabbia.
A quanto pare c'è un terzo assassino in circolazione.
Ma perchè la ragazza non ne ha parlato prima?
E' stato Kikkomaru . . . lui mi voleva proteggere non è cattivo . . .
Fa la ragazza con le lacrime agli occhi.
Ora si collega il sangue sul suo muso. Deve essere stato lui ad eliminare uno dei tre aggressori. Ed ecco perchè puntavano più a colpire il cane che non a fermare la ragazza gli altri due.
Però, davvero in gamba il peloso!
Mushra accarezza il cane mentre Karachi dice alla ragazza di stare tranquilla e di riprendere il viaggio.
In serata arrivano alle porte di Oto.
Mushra porta Panko e il cane da noi e dalle la tua stanza. Tu metti un letto da un'altra parte e niente lamentele.
Io vado ad avvisare della situazione
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Qui sei al sicuro Panko!
Cosa?! E va bene, forza Panko vieni che ti mostro la casa . . . vedrai ti piacerà!
Arrivati al dojo Mushra mostra a Panko la sua nuova stanza. Assieme spostano le robe di Mushra in un ripostiglio, dopodichè continuano il giro della casa.
Mushra mostra a Panko il cortile, le stanze ed il Dojo vero e proprio.
Non è un castello, ma se vuoi puoi chiamare questo posto casa!
Il sensei è un tipaccio ma in fondo è bravo e mi vuole bene.
Vedrai che ti aiuterà!
Un ruggito rimbomba nella sala, Mushra pensa inizialmente a Kikkomaru, ma salta fuori che è stato lo stomaco di Panko.
Chissà da quanto è in fuga e non mangia poverina.
Ho fame . . .
E puzzi anche, vai a farti un bagno mentre trovo qualcosa da mangiare per te e Kikkomaru!
Così un nuovo ospite, anzi due, arrivano al Dojo di Karachi. Come sarà ora la vita di Mushra? Che ne sarà di Panko e Kikkomaru? Il maestro Karachi deciderà di aiutare o lascerà il compito a chi di dovere?SPOILER (clicca per visualizzare)Fine!. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)135 exp
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Allenamento Speciale[P.Q.] |
