Operazione Gufo Notturno

[Nova Shinigami]

Era ormai da tempo che la guerra contro Fury imperversava e tutto ciò che si era riusciti a fare era sopravvivere, almeno per i più fortunati. Le vittime per il mondo erano state gravissime ed indicibili, mentre sulla fazione opposta, sembrava che vi fosse la minima preoccupazione di quante truppe venissero sacrificate. In molti iniziavano però a pensare che le cose dovevano cambiare e che il momento di una riscossa era giunto, bisognava dimostrare di non aver paura del nemico, bisognava iniziare a prendere l'iniziativa e non solo tentare futili reazioni quando era già troppo tardi...

Si... La missione è ufficiale, sono riuscito ad ottenere il timbro di quei burocrati smidollati...

Due uomini confabulavano con fare quasi sospetto ed il primo passò un foglio al suo interlocutore che, visionandolo sorrise.

Ottimo... Ora me ne occuperò io... So già chi portare con me, infliggeremo un duro colpo al nemico e torneremo vittoriosi!

Rispose in tono perentorio salutando con un cenno del capo e lasciando la stanza in cui si era tenuto l'incontro, una delle tante assegnate al personale OSU sulla loro base operativa.

Dagli altoparlanti della nave risuonò un messaggio urgente, diretto a due dei membri attualmente presenti a bordo.

Hao Matsuyama e Enrin Sawada si presentino urgentemente nella sala conferenze quattro... Preparatevi ad una partenza immediata al termine del breafing!

Mentre il messaggio veniva trasmesso, la porta della sala appena nominata si stava aprendo lasciando che lo shinobi incaricato di condurre la missione vi accedesse, iniziando ad accendere uno dei grandi schermi presenti. Quando i due fossero entrati, avrebbe quindi potuto subito notare non solo l'uomo dalla bianca chioma ma anche una mappa del continente occidentale mostrata sullo schermo, in particolare fu il lembo di terra a nord del Paese delle Terra ad attirare l'attenzione visto che era in parte contrassegnato da una cornice rossa ed al centro esatto una croce del medesimo colore segnava un punto che si presumeva fosse importante.

Una volta che i due shinobi convocati furono giunti a destinazione, si trovarono al cospetto di Ghigen Shigaraki, famoso nei ranghi OSU per il suo fare solitario e per il suo sangue freddo. Sia Hao che la ragazza giunta con lui, restarono per un attimo interdetti nel notare la zona segnata dalla mappa sullo schermo, così in risposta al giovane, il bianco prese la parola.

Innanzitutto benvenuti... Accomodiamoci e vi spiegherò tutto, intanto vi tranquillizzo... Non ci sono rischi per il Paese della Terra, o almeno non più di quelli che corriamo anche in questo momento a causa della guerra in corso...

Nel mentre si accomodò facendo segno ai due di fare altrettanto

Il nostro obiettivo è a nord di quel paese, in territorio nemico... Troppo tempo e troppe vite sono passate prima di una seria risposta contro le forze nemiche, oggi avremo modo di infliggere un duro colpo al dominio di Fury ed al contempo guadagnare informazioni fondamentali per il prosieguo delle ostilità...

La mappa venne quindi ingrandita sulla zona designata mostrando una porzione molto specifica di territorio e Shigaraki enfatizzò l'attenzione sul canyon mostrato in alto a sinistra, sfruttando un puntatore laser.

Vedete quella zona che si snoda nella montagna? Sembra che lì da qualche parte ci sia una delle basi nemiche... A quanto pare si tratta di un centro che non solo produce Cyborg in grande quantità, ma si occupa anche di perfezionare un nuovo tipo di tecnologia che sembrerebbe in grado di donare a quelle aberrazioni tecnologiche il potere di uno pseudo-jinchuriki... Ne abbiamo avuto già diversi esempi e non possiamo permettere al nemico di avere il tempo di completare tali ricerche...

Con incredibile calma, rispetto agli argomenti in essere, Shigaraki si fermò qualche istante per sorseggiare dell'acqua da un bicchiere posto sul tavolo, per poi riprendere.

L'idea è mantenere un basso profilo nella prima fase, individuare la base, infiltrarci ed una volta lì perseguire tre diversi obiettivi specifici... Erin, tu dovrai trovare e raggiungere il centro dati per impossessarti delle ricerche sviluppate fino ad ora... Hao, tu dovrai recarti nella zona detenzione e recuperare tutti i prigionieri tenuti lì come cavie... Io invece avrò il compito di far saltare l'intero sistema di produzione cyborg...

Un altro sorso d'acqua diede il tempo ai due interlocutori di metabolizzare il tutto

Detto questo, immagino saprete che non sarà facile... non sappiamo cosa ci aspetta una volta giunti lì e questo è il motivo per cui sono stati selezionati elementi di un certo calibro... Inquanto elitè dobbiamo essere in grado di reagire a qualsiasi situazione, dando priorità al completamento della missione...

Detto ciò si alzò dalla sedie incamminandosi verso la porta

La partenza è fra trenta minuti, appuntamento alla sala teletrasporti, da lì ci troveremo a circa tre kilometri dal confine e circa dieci dal nostro obiettivo... A presto!

I preparativi furono rapidi ma oculati, ognuno dei tre infatti si premurò di recuperare qualcosa di utile alla missione prima della partenza. Hao reperì delle trasmittenti, utilissime per le comunicazioni una volta che si fosse diviso dai compagni, che si premurò di consegnare prima di raggiungere il teletrasporto. Nella medesima occasione, anche Erin fece un dono ai due compagni, nella fattispecie un kunai dall'impugnatura particolare, un sigillo era infatti impresso su di essa.

Tenete questi sempre con voi, se necessario potrò raggiungervi immediatamente grazie ad essi...

Disse la ragazza per poi lasciare la parola a Shigaraki che aveva a sua volta qualcosa con sè, un rotolo decisamente grande che si premurò di fissare al meglio dietro la schiena.

Anche io ho qualcosa di utile, ma è presto per mostrarlo... Una volta che ci saremo riuniti tutti a missione compiuta, ci permetterà di allontanarci dalla zona più rapidamente!

Dicendo ciò indicò la stanza del teletrasporto ed iniziò il viaggio. I tre macinarono kilometri senza troppa difficoltà, sotto la guida attenta di Erin che sembrava totalmente a suo agio in quanto ad orientamento. Alcune voci in effetti la descrivevano come una cacciatrice di taglie dalle abilità ineguagliabili, nessuno era mai riuscito a sfuggirle. Giunti infine alla barriera posta a protezione del territorio di Fury, mostrò altre sue abilità peculiari, si occupò infatti di celare la presenza del gruppo ad eventuali capacità percettive nemiche, per poi aprire un varco e consentire il prosieguo della missione...

Bene, eccoci arrivati...

Disse Ghighen con un labile cenno della mano atto a fare da stop per la marcia ed indicando un riparo tra le rocce che avrebbe concesso loro qualche istante per programmare il da farsi. Giunti al coperto nell'anfratto roccioso della montagna, il caposquadra attese nuovamente un responso dall'unica ragazza in loro compagnia, difatti subito ella si diede da fare chiudendo gli occhi e concentrandosi.

Tutte le informazioni in nostro possesso sembrano essere corrette, ci sono centinaia di presenza nella montagna... Divise in tre aree principali. Queste sono però abbastanza distanti tra loro. Nella zona a nord del crepaccio c'è la maggior parte delle fonti di chakra, quasi tutte infime... Devono essere i prigionieri...

Mentre Shigaraki lanciava quindi uno sguardo d'intesa ad Hao, Erin continuò con l'analisi della zona

Verso la fine del crepaccio invece, a Sud-Est, percepisco poche fonti particolarmente distaccate dalle altre... Una di queste è anomala... Deve essere il laboratorio dove studiano il fattore pseudo-jinchurichi... Questo vuol dire che l'ultima zona a Nord-Est, centrale rispetto alle altre due, è la centrale di produzione... Ed è anche quella con più fonti di chakra potenti...

Conclusa l'analisi, Erin riaprì gli occhi preoccupata volgendo lo sguardo verso Shigaraki...

Noi non dovremmo avere grossi problemi... ma da te ci sono sei presenze non troppo lontane dal nostro livello di potenza... Come ci muoviamo?

SPOILER (clicca per visualizzare)

Ebbene, inizia la fase di preparazione del piano... La situazione dovrebbe essere abbastanza chiara, se hai dubbi sai come contattarmi... Elabora un buon piano d'azione, puoi giocarti la narrativa come meglio credi, ovvero avanzare la proposta con Hao o lasciare che sia Shigaraki ad esporlo. Insomma fallo venire fuori come preferisci.

Concludi il post con l'inizio della messa in pratica del suddetto piano.

Il momento di dare il via alla fase principale era ormai giunto, il piano era pronto e tutti sembravano più che determinati a completare il lavoro in fretta. Hao, di conto suo, si avviò senza esitazioni nè troppe preoccupazioni rivolte agli altri due, probabilmente sicuro della buona copertura data dal piano B da lui suggerito. Non si poteva però dire altrettanto di Ghighen ed Erin che, senza darlo a vedere, stavano vagliando miriadi di possibilità e, chi in un modo chi in un altro, entrambi stavano valutando una possibile soluzione drastica in caso di emergenza.

Fortuna che non si sono sognati di cambiare il piano per me... Sarà divertente prendere a calci ben sei chiappe metalliche... Le ridurrò in mille pezzi insieme alla fabbrica... E se dovesse costarmi la vita... Beh almeno varrà quella dei miei compagni e della buona riuscita della missione...

Pensava il jonin dalla chioma bianca mentre si muoveva rapido e furtivo verso la sua direzione, assicurandosi di riporre il kunai della Sawada nel porta oggetti posto alla vita.

Dovrò sbrigarmi con la mia parte... Appena concluso dovrò precipitarmi da Ghighen e dargli manforte... Ho paura che sia stato troppo sconsiderato lasciare che vada da solo contro ben sei di quei mostri... Soprattutto se tra di loro c'è qualcuno con la tecnologia pseudo...

Anche Erin era tesa, ma anche determinata e scattante. Ad altissima velocità saettava nel canyon quasi impossibile da vedere da un semplice essere umano. Così ben presto tutti e tre si trovarono in posizione ed il leader del gruppo prese la trasmittente pronto a dare il segnale.

Bene... Ci siamo tutti? ... Apriamo i giochi!

Davanti agli occhi Hao, giunto nel posto indicato da una posizione rialzata in cime al crepaccio, si sarebbe spiegata una grande parete rocciosa caratterizzata però da un'anomalia non facile da notare, una sottile incanalatura verticale che dal basso si innalzava per circa quattro metri. Dovette ringraziare un grande uccello del deserto per essersene accorto, infatti questo, dopo aver attirato la sua attenzione in volo, si andò a posare su uno spuntone di roccia esattamente di fianco alla fessura. Ad una più attenta analisi, avrebbe potuto riscontrare che in quel punto vi era una sorta di grande porta camuffata, e quella linea non era altro che la zona di unione delle due metà chiuse. Oltre quella prima barriera doveva esserci la sua meta, come avrebbe deciso di approcciarsi al problema? Mentre la mente del Jonin riprendeva a lavorare, l'uccello spiccò nuovamente il volo risalendo verso il cielo e riunendosi ad altri due simili diretti a nord, attraverso un flebile rivolo di fumo.

SPOILER (clicca per visualizzare)

Eccoci alla parte principale, vai con l'ingresso... Per info sai dove trovarmi... In base alla qualità dei tuoi post mi regolerò anche della sorte degli altri due nonchè di ciò che troveranno

Tutti e tre si trovarono senza troppi problemi ad iniziare la parte pratica di quella delicata missione. Mentre Hao ebbe la fortuna di trovare un passaggio di areazione, che lo condusse indisturbato all'interno della zona di detenzione, Erin stava già esplorando i corridoi che portavano al centro ricerche. Gli ci vollero solo pochi minuti per individuare alcuni scienziati e seguirli fino alla porta del laboratorio centrale, porta che arrestò la sua avanzata con la certezza che dietro di essa ci fosse ciò che stava cercando. Anche Ghighen fu relativamente fortunato nell'individuazione del bersaglio, nel suo caso infatti l'ingresso principale era in bella vista alla fine del canyon, sorvegliato da due di quelli che dovevano essere i sei cyborg ivi stanziati.

Il Matsuyama nel frattempo era giunto ad una delle uscite del condotto di ventilazione, uscita che gli avrebbe permesso di calarsi in una stanza che sembrava venire usata come deposito, scatoloni e cianfrusaglie varie infatti lo ingombravano disordinatamente, lasciando a malapena lo spazio per raggiungere la porta. Superandola ed avanzando nel grigio corridoio, sarebbe a brave giunto in un'ampia sala che dava a quello che sembrava essere proprio il lato opposto della grande porta vista all'esterno. A prima vista poteva sembrare un hangar anche se era
in dubbio che tipo di veicoli potesse ospitare. Sparsi in giro vi erano numerosi mucchi di casse ed infondo, frontalmente alla grande porta, un accesso alla zona più interna del luogo.



Proprio da lì infatti, per la gioia del nostro infiltrato, fecero capolino tre individui dal fare distratto, diretti verso una delle casse. Il Matsuyama era al sicuro ma avrebbe dovuto sbrigarsi a decidere come agire per andare avanti.

La frusta si muoveva ancora sinuosa nell'aria quando Hao si rese conto del pericolo, la fretta e l'agitazione però lo portarono ad un grossolano errore, forse dovuto anche alla sua scarsa esperienza contro i cyborg. Era infatti risaputo che questi erano in possesso di particolari scanner termici che rendono inutili certe tattiche. Anche di fronte a ben ventuno avversari, Hoippu non esitò difatti un solo istante a colpire con decisione l'unico bersaglio reale. Uno schizzo rosso cremisi bagnò il pavimento mentre il braccio dello shinobi venne letteralmente tranciato dal busto.

Ohh non romperlo subito Hoippu... Voglio divertirmi un pò anche io... Vediamo... Come potrei fare...

L'altra cyborg fece un passo avanti mentre delle venature verdastre iniziavano a splendere sul suo corpo e sulla strana arma che, collegata all'arto destro, continuava a cambiare forma. Per i due non sembrava esserci fretta e, forse, quel loro senso di superiorità sarebbe costato caro. Hao avevo un'occasione di contrattacco che non sempre viene concessa...

[Pochi istanti prima...]

Nel centro di comando verso cui era diretto Ghighen, un allarme silenzioso aveva allertato l'intelligenza artificiale posta a difesa della struttura. Tre intrusi avevano varcato il perimetro di sicurezza ed erano immediatamente stati posti sotto controllo dai sistemi difensivi. I cyborg ivi stanziati furono rapidamente riuniti e vennero date loro informazioni sui tre prima di far partire un segnale di disturbo che avrebbe reso impossibile qualsiasi comunicazione, segnale che avrebbe impedito a Sawada di avvisare i compagni quando si trovò a scoprire che i nemici erano in grado di teletraspostarsi all'interno della struttura. Tutte e sei le presenze infatti svanirono rapidamente per poi riapparire un istante dopo, divisi in coppie, in tre punti diversi, ovvero alle spalle di ognuno dei membri della Missione. Fu così che, nello stesso momento, tutti e tre si trovarono ad ingaggiare battaglia al medesimo istante, dovendo resistere ad un attacco a sorpresa. Chi più chi meno, i tre infiltrati ne uscirono però tutto sommato vivi ed in grado di proseguire, decisi a dare il tutto per tutto per portare a casa non solo la pelle ma anche dei concreti risultati.

Dopo essere stato colto alla sprovvista, Hao si ricompose e, seppur con non poche difficoltà, riuscì a tenere a bada il suo istinto distruttivo per dare spazio alla vera priorità della missione, ovvero salvare i prigionieri. La sua astuzia nel far sembrare di voler sopraffare i due nemici con il numero funzionò, infatti entrambi si prepararono a difendersi da un attacco diretto.

Ahahahah Abbiamo un ragazzo coriaceo... Mi ricordi qualcuno... Ahahahah Forza fatevi avanti tutti insieme!

La formosa Cyborg era la più assetata di battaglia al contrario del compagno che manteneva sempre un atteggiamento freddo e distaccato, ma ciò non bastò comunque a fargli intuire cosa le quattro copie poste intorno a loro stessero per fare. Quando entrambi se ne resero conto era ormai tardi e la copia che si stava trattenendo nel perimetro era già intenta in un'ulteriore azione.

Ma che... Cosa cazzo fai maledetto!!!

Imprecò Nebula rilasciando una enorme quantità di vapore verdastro che però, fortunatamente, non danneggiò la copia inquanto venne subito richiamato e consolidato in una moltitudine di lance scagliate futilmente contro la barriera. Si era lasciata trasportare dalla sua superbia ed aveva anche permesso alla copia rimasta nella barriera con loro di procedere con un ulteriore jutsu forse anche peggiore di quello, quando i simboli neri infatti la raggiunsero, nulla potè per contrastarli al contrario di Hoippu che, dall'alto della sua lungimiranza fece in tempo a rimuovere la particolare maschera che gli copriva il viso prima di finire paralizzato completamente... Così, mentre le cinque copie tenevano sigillati e paralizzati i due cyborg, un denso fumo violaceo iniziò a permeare lo spazio isolato anche se con una certa lentezza. L'originale, in tutto ciò, pareva libero di procedere nei suoi intenti di salvataggio.

[Nel frattempo...]

Mentre le altre due battaglia si sviluppavano in modo non troppo favorevole per i due shinobi, l'I.A. che gestiva il posto avvisò gli altri quattro cyborg dei problemi imminenti, da entrambi i fronti quindi, uno di loro si sarebbe dovuto staccare per intervenire nella prigione. Ghighen fu però particolarmente bravo a sfruttare il momento di distrazione che ne derivò e, mentre i suoi avversari ebbero un attimo di distrazione, egli scatenò una delle sue tecniche più letali, utile anche ad iniziare la distruzione della fabbrica in cui era giunto e che avrebbe dovuro comunque distruggere. Decine di lance glaciali iniziarono a scaturire tutt'intorno allo Yuki e, laddove uno dei due riuscì a reagire prontamente, l'altro cyborg finì per essere completamente trafitto fino a perdere ogni funzione vitale. Il gelo che ne derivò sembrò addirittura riuscire a congelarne il nucleo.

Bene... Ora siamo solo io te... Vuoi provare a voltarmi le spalle per fuggire? Fà pure, non avrò problemi a colpirti alle spalle!

Altrove invece, nel laboratorio di ricerca, anche Erin si trovò in una situazione similare. Al contrario del compagno non riuscì però ad impedire che uno dei suoi due avversari riuscisse a fuggire. Tutto ciò che potè fare fu indebolirlo in modo decisamente efficace riuscendo a far fluire di colpo il suo chakra Jinton tra i circuiti metallici di quel grosso ammasso robotico che pareva quasi un arsenale vivente. Fu così che mentre il metallo reagiva alla destabilizzazione accellerativa del Jinton, il cyborg si ritrovò teletrasportato a circa venti metri da Hao che era intento nei suoi affare. Ad Erin non restava quindi che concentrare tutti i suoi sforzi sull'unico nemico rimasto e portare a termine la sua missione.

[Prigione...]
Pioneer era ormai in posizione e la sua nuova missione era assistere Hoippu e Nebula, ormai immobilizzati. Senza esitare si apprestò quindi a sollevare il suo pesante arto robotico e, da esso, accingersi a rilasciare un potente raggio di puro chakra diretto verso uno dei quattro che tenevano in piedi la barriera.