[PQ] Mettere radici

PQ + sblocco elementale

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Hekisui's Ninja
    Posts
    1,177

    Status
    Anonymous
    ~ Mettere radici
    Narrato
    Pensato
    Parlato
    Madre
    Padre
    Altri


    Siamo a casa?

    Si, Genma. Siamo finalmente a casa.


    Il sentiero di terra e sassi serpeggiava agile tra gli alberi della foresta, come in una danza, o meglio una fuga elegante: curve sinuose aggiravano i grossi tronchi di alberi forse secolari, schivando il terribile destino di essere decapitato. La bellezza delle strade consiste nella loro libertà, sensazione che viene trasmessa dal pellegrino che con coraggio si mette in marcia seguendo il suo fido compagno all'avventura.
    Due persone avevano sposato quei sentimenti e avevano fatto loro quell'anelito, camminando silenziosamente in quel capolavoro della natura, forse storditi nella contemplazione o forse assorti nei propri pensieri più profondi.
    L'uomo era alto e possente, una spada di media lunghezza era assicurata da una robusta cintura alla sua schiena, in modo tale che la sua mano destra potesse velocemente carezzarne l'elsa e sguainarla in caso di pericolo. Quello che la gente non sapeva è che la sua arma più letale non era la lama di pregiata fattura, bensì la sua penna, con la quale era in grado di tradurre la realtà in racconti sensazionali, condividendo con il lettore pensieri e sensazioni, una sacra comunione.
    Takeo Shiranui era uno scrittore, un giornalista impegnato nel viaggiare e nel raccontare alle persone la realtà in tutte le sue sfaccettature, sebbene negli ultimi anni quelle maggiormente rappresentate parlavano di guerra, povertà e morte.
    Alla sua sinistra, con passo deciso ma con la mente rapita in chissà quali voli pindarici c'era Genma, suo figlio, un dodicenne molto atletico rispetto la media, ma che posto a fianco di quel colosso non poteva reggere il confronto. A dirla tutta, sebbene sotto la maglia ed il cappotto largo guizzassero dei muscoli tonici capaci di grande forza, le arti marziali non erano mai state il punto di forza del giovane apprendista Shinobi: una scazzottata l'avrebbe retta e magari anche vinta senza difficoltà, ma in caso di un tafferuglio basato su forza bruta e resistenza non avrebbe avuto chance.
    La mano destra del ragazzo si tuffò nella tasca omolaterale, riemergendo con un taccuino dalla fodera consumata e logora: all'interno la maggior parte delle pagine era scritta in maniera fitta, colma di appunti o disegni. Il ragazzo non aveva ereditato il dono della favella da suo padre, ma aveva imparato ad annotarsi tanto, forse troppi dettagli dei luoghi che attraversava nel suo viaggio, riempendo le pagine bianche con schizzi di animali o piante; caratteristiche del percorso, durata degli itinerari e distanze percorse, punti di interesse naturalistico, luoghi dove riposare o nascondersi in caso di problemi. Conoscendolo, nessuno avrebbe mai pensato che fosse così meticoloso, quasi un maniaco del controllo e dell'organizzazione.

    Facciamo una piccola deviazione, di qua. Si sente il rumore dell'acqua, possiamo fermarci un attimo per riprende un attimo fiato.

    Mmh.

    Un semplice verso, accompagnato da un'alzata delle spalle. Questa era una sua risposta tipica, la sua firma. Così distaccato da ciò che lo circondava, soprattutto dalle decisioni futili, da non sprecarsi neanche in una risposta complessa ed elaborata.
    Non lo faceva con malizia: sapeva che era una buona idea fare quella svolta, che in quella direzione c'era effettivamente un corso d'acqua da cui si stavano lentamente allontanando e che dopo qualche ora di cammino una sosta era più che meritata. Genma era fatto così, costantemente distaccato dalle incombenze superficiali che in ogni istante costringono le persone a dover fare una scelta: dolce o salato, mangiare in quel posto o in quello affianco ecc. Non aveva interesse a prendere parte in questa dialettica, i suoi pensieri andavano oltre le apparenze e le amenità, sino al cuore e al significato stesso delle cose.
    O più semplicemente non gliene fregava di niente.
    Seguì le orme del suo vecchio che, con delle acrobazie non proprio pulitissime ma sicuramente efficaci, si era arrampicato su dei rami a qualche decina di metri dal suolo, optando per un tragitto aereo più rapido e meno tedioso. Con degli agili passi fulminei, il ragazzo aveva iniziato l'ascesa lungo il tronco dell'albero più vicino, forte del suo Chakra che in quel momento risuonava armonioso tra lui ed il vegetale, un momento di condivisione mediato dal breve contatto fisico fra i due.

    Il fatto che tu riesca ad avere quel controllo, alla tua età, è sorprendete. Sei tutto tua madre!

    Pronunciò quelle parole con vero affetto, quello che solo un genitore può provare nei confronti del figlio, il quale rispose come al suo solito, per poi lanciarsi in avanti lasciandosi alle spalle l'uomo ed il suo caldo sguardo.
    La foresta che caratterizzava e contraddistingueva il Paese delle Verdi Acque era qualcosa di impressionante, un fenomeno naturale cui l'uomo non poteva che non ammirare, una bellezza quasi da stare male sopratutto se rapportato alla piccolezza dell'essere umano: oltre a procedere in avanti, Genma aveva lentamente preso quota sino ad issarsi come una bandiera sulla cima di uno di quegli alberi, in modo da poter ammirare l'esteso e quasi infinito tappeto verde, interrotto bruscamente a Ovest dalle imponenti montagne rocciose di Iwa e a Nord dal mare; a Sud, d'altro canto, quella che sembrava essere l'effige vegetale più maestosa si inchinava ad un verde ancor più intenso e rigoglioso, alla vera essenza della vita.
    Non per niente, canzoni e leggende venivano tramandate sulla foresta di Konoha.
    La destinazione dei due viaggiatori aveva le sembianze di una piccola oasi, una piccola enclave immersa e circondata da quei grattacieli smeraldo: un fiume largo forse un centinaio di metri attraversava quel luogo disegnando una docile ansa, l'acqua in quel punto scorreva lenta e regolare tant'è che era possibile scrutarne il fondo roccioso e popolato da pesci di medie dimensioni, anche in loro in cerca di riposo dopo aver nuotato per tratti più impegnativi.
    Al centro era emerso un piccolo appezzamento di terra, un isolotto sufficientemente largo per consentire a tre, massimo quattro persone di accamparsi lì.
    L' uomo canalizzò con naturalezza il suo Chakra nei piedi in modo da aderire saldamente alla superficie zaffiro.

    Fermiamoci lì, ok? Ah, che sta succedendo?!

     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Hekisui's Ninja
    Posts
    1,177

    Status
    Anonymous
    ~ Mettere radici
    Narrato
    Pensato
    Parlato
    Madre
    Padre
    Altri


    Un fiume nella foresta con la superficie liquida e dinamica, un Ninja e il Chakra.
    Un ostacolo invalicabile per un civile, costretto alla ricerca di un guado, ma non per un militare addestrato nell'uso di quella mistica energia, condivisa con tutto l'universo e arruolabile come preziosa alleata nei momenti di difficoltà.
    Takeo l'aveva fatto centinaia di volte, oramai non doveva più neanche pensarci o fermarsi un attimo per riflettere e concentrarsi, era diventato un gesto del tutto naturale, come camminare su una strada o lavarsi i denti la mattina presto, con gli occhi chiusi e ancora carichi di sonno.
    Era un qualcosa di meccanico, un riflesso insegnato e fatto assimilare al proprio organismo.
    I piedi sfiorarono il fluido e fecero normalmente presa arpionandosi su quella superficie virtuale. Ma oltre a quello, a poche decine di centimetri di distanza dal punto di contatto, piccole esplosioni di scintille cominciarono a guizzare fuori dall'acqua, come se quell'invasione avesse creato un cortocircuito in un delicato equilibrio e ora l'entropia la facesse da padrona, guidando il sistema verso il caos più totale.
    Il Ninja fece un balzo all'indietro per tornare sulla riva, Genma scartò di lato arrampicandosi sul tronco di un albero in modo da avere una panoramica globale del corso degli eventi.
    Perchè il manuale dei Ninja parlava chiaro, tutti gli elementi descritti potevano essere più facilmente ricondotti ad una più semplice e concreta causa: una trappola.

    Scendi giù, tranquillo. Non è una trappola.. guarda

    L'uomo stava indicando una di quelle fontane di luce apparse magicamente dal nulla e che tanto rapidamente stavano scemando nel nulla. Poi poggiò nuovamente il piede sull'acqua e volutamente concentrò una quantità molto maggiore a quella necessaria per rimanere a galla, ottenendo come risultato il comparire di un gran numero di scintille, talune concatenate tra loro a formare delle piccole ed innocue saette.

    Guarda lì, quelle sono delle mangrovie, sono piante particolarmente sensibili al Chakra. Evidentemente le radici che corrono sotto il letto del fiume riescono a captare l'energia sotto ai nostri piedi, quell'elettricità deve essere il prodotto di questa trasmutazione..

    Eh?! Questo sarebbe il principio per cui tu e la mamma riuscite a eseguire Justu di elementi differenti?

    Si e no.. Premesso che non sono un esperto, quello che posso dirti è che esistono cinque diversi elementi cui si può manifestare il Chakra: Katon, Raiton, Doton, Suiton e Fuuton.. Ogni Ninja tende ad essere affine ad almeno uno di questi elementi, è qualcosa di congenito, non si può imparare. Quello che voglio dire è che non puoi imparare le tecniche di Fuoco se non sei predisposto a quelle, non importa quanto duramente puoi allenarti.. Dove ero rimasto, ecco sì: per far sì che l'energia si trasformi in elemento, devi imparare a trasformarla nello stesso. Guarda qui..

    Lo sguardo di Genma era attento, curiosamente interessato alle notizie che il suo vecchio gli stava dando, cercando di comprendere e memorizzare ogni singola informazione. Sebbene i suoi genitori riconoscessero del talento in lui, la sua formazione e il suo addestramento erano sicuramente più pratici e grezzi rispetto alla didattica su cui si fondavano le Accademie Ninja dei vari Villaggi.
    Takeo impugnò con la mano sinistra il polso dell'altra mano e cominciò a concentrare il Chakra sul palmo della stessa, facendo sì che un tenue alone azzurrino, difficile da scorgere alla luce del giorno, la circondasse.

    Come vedi, e come sai già fare, sto concentrando del Chakra nella mano. In questo stato l'energia è molto instabile, è volatile, faccio fatica a trattenerla sulla mia pelle.. Ma guarda che succede se ne cambio la natura..

    L'occhio destro dell'uomo si socchiuse per un attimo, a testimonianza dello sforzo e della concentrazione che quell'esibizione richiedeva per essere eseguita in maniera impeccabile. In un battito di ciglia, l'inconsistente e fugace alone blu fece spazio, trasformandosi, in un ammasso di energia elettrica, dinamica ma in qualche modo stabile, e certamente potente, molto più di quanto non potesse sembrare la forma precedente.

    Quindi, se ho capito bene, non appena toccherò l'acqua il mio Chakra verrà captato dalla pianta e si manifesterà in qualche maniera, giusto? Oltre alle scintille cosa può succedere?

    Esatto, bravo! Non so cosa accadrà, questa è stata una sorpresa anche per me! Solitamente si usa della carta speciale per identificare la natura elementale, questa è una situazione un po' anomala. Ma non avremo una risposta finché non proverai!

    La grande mano dell'uomo strinse la spalla del figlio a mo' di incoraggiamento, sospingendolo verso l'ignoto di quella prova che, seppur apparentemente innocua, aveva creato nel ragazzo gran curiosità ed un pizzico di timore.
    Le mani abbandonarono le loro tane di tessuto e si avvicinarono al petto a costituire il più basilare dei Sigilli, spesso presente in apertura delle tecniche ninja più semplici e primo strumento fornito alle nuove gemme per concentrarsi sulla loro energia interiore, per immaginare il suo moto e il suo propagarsi in ogni cellula del corpo, pervadendole e attivandole come una droga stimolante.
    Fece un bel respiro, quindi mosse prima il piede destro, poi il sinistro, e in un attimo si ritrovò sospeso su quell'acqua magica.
    Si guardò intorno alla ricerca di un qualche indizio, di un fenomeno rivelatore dell'arcano; il fiume sembrava assopito e non più responsivo a nessuno stimolo. Fece ancora qualche passo in avanti: numerose piccole bolle risalivano dal letto verso la superficie, come se improvvisamente fosse emerso dal terreno un getto d'aria. Col passare dei secondi il fenomeno non faceva che aumentare in maniera centrifuga, l'epicentro dello stesso sembravano essere i piedi del ragazzo.
    Gocce di sudore imperlarono la sua fronte, scivolando lungo le sue guance e allora capì: le bolle aprendosi al contatto con l'aria stavano rilasciando del vapore acqueo ad alta temperatura; non era un flusso d'aria a creare quel fenomeno bensì il calore.

    .. e fuoco sia!



    Edited by ¬Dan - 28/9/2022, 23:13
     
    .
  3.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Hekisui's Ninja
    Posts
    1,177

    Status
    Anonymous
    ~ Mettere radici
    Narrato
    Pensato
    Parlato
    Madre
    Padre
    Altri


    Erano passate almeno un paio d'ore dalla mistica rivelazione della natura del Chakra Genma, da quella confessione intima sulla propria identità di cui solamente suo padre era stato testimone, la persona che forse poteva già vantarsi del privilegio di conoscere la vera essenza del bambino, spogliato di tutti i quei filtri con cui aveva schermato e protetto la sua "vera" persona.
    Takeo si era seduto sul prato, riparato all'ombra di un albero e, armato della sua penna, scriveva e scarabocchiava appunti, idee e riflessioni su quel taccuino logoro e saturo di tutte le informazioni che il suo padrone gli comunicava, forte di quel loro rapporto così personale e confidenziale: spesso era solamente lui l'unico destinatario di quei pensieri, testimone privilegiato della generosa penna dello scrittore e custode dei suoi segreti.
    Genma, d'altro canto, non sembrava volersi fermare neanche un istante, crollando sulla riva del fiume solamente quando la mancanza d'aria e la velocità del suo battito cardiaco gli intimavano di prendersi una pausa, in modo da non superare un limite a cui poi sarebbe stato difficile tornare indietro.
    La giacca del giovane era appesa ad un ramo di un alto arbusto che si proiettava a ponte sulle acque limpide, come una canna da pesca in attesa che la preda abboccasse per divenire il pasto del paziente pescatore; il giovane invece si trovava al centro del corso d'acqua tentando di padroneggiare l'abilità recentemente scoperta.
    Il razionale dell'allenamento era semplice: allontanatosi dalle piante sensibili al Chakra, scorciatoia non desiderata per il successo, il ragazzo si era imposto di evocare il Chakra nelle sue mani per poi trasformarlo nella natura a lui affine, il Fuoco, il tutto mentre era intento a inviare continuamente energia ai suoi piedi al fine di rimanere a galla. Un'impresa improba che lo stava mettendo a dura prova.

    Dannazione, è impossibile! Ehi, vecchio..

    Calciò con frustrazione l'acqua, poi con un paio di balzi abbandonò il suo luogo di allenamento per piombare davanti a suo padre, sperando di ottenere almeno una dritta, una scorciatoia per risolvere quel rompicapo.

    Come fai a trasformare il Chakra in Raiton? Qual è il trucco per riuscirci, senza utilizzare quella pianta?

    Trucco dici? Non ci sono, ahimè! Non so come aiutarti Genma, è qualcosa che devi capire da solo.. E' una sensazione unica, personale: prova a visualizzare quell'energia diventare fuoco, se riesci a dipingere questa immagine in maniera nitida nella tua mente, il tuo corpo reagirà di conseguenza. E' questione di pratica, tutto qua. Riposati un attimo, stai consumando tutto il tuo Chakra, tra poco rimarrai senza energie!

    La risposta criptica di Takeo lasciò Genma interdetto, bloccato al punto di partenza di questo viaggio nell'ignoto, sprovvisto di indicazioni o di una mappa, pdi cui tra l'altro conosceva a malapena la destinazione. I denti si stringevano nervosamente intorno allo spiedo di metallo che teneva in bocca, digrignando e sfogando la sua frustrazione contro quell'innocente arnese. E mentre si sforzava di trovare una risposta che gli consentisse di progredire e di ottenere dei risultati, doveva sopportare il fatto che il padre lo stesse semplicemente ignorando, intento nella sua oziosa scrittura, comodamente seduto sul prato, all'ombra e fumando la pipa.
    Takeo ispirò profondamente, ma ceneri contenute nello strumento non divamparono come immaginato, oramai addormentate in quella culla di nicotina e aromi speziati: l'aguzzino non aveva però finito di torturare i suoi prigionieri, tant'è che ricercò dalla tasca il suo accendino e con un movimento secco fece ruotare la rotellina di metallo, col risultato di evocare una potente scintilla che infiammò il gas fuoriuscente dal suo piccolo serbatoio.
    In un istante aveva evocato una fiammella sufficiente al suo scopo.
    Gli occhi di Genma si spalancarono, proprio come quando si riceve un destro nell'addome e l'impatto sembra quasi voler cacciare fuori dal corpo organi e tessuti anatomicamente meno ancorati al resto dei visceri.

    Sei un genio!

    Il giovane si precipitò nuovamente al luogo di allenamento, immotivatamente certo di aver trovato la chiave per risolvere il rompicapo. Tornò ad accumulare il Chakra, quindi convogliò parte di quel potere nelle mani, che si illuminarono del tenue e familiare alone azzurrino.
    Immaginò dunque di dover innescare il Chakra a trasformarsi nell'elemento desiderato e per creare quella scintilla chioccò vigorosamente entrambe le mani: il debole celeste divampò in una fiamma rosso vivo potente e calda, ma innocua nei confronti del suo padrone.
    Eccitato dalla riuscita del compito, provò a richiamare ancora più energia per tentare di farne aumentare le dimensioni ma così facendo ottenne l'effetto contrario: il suo cattivo controllo, infatti, ne causò la precoce dipartita, lasciandolo lì solo a fissarsi i palmi delle mani.
    L'acqua intorno a lui cominciò lentamente ad abbassarsi di livello, come se sul fondale, in corrispondenza della sia posizione, si fosse aperta una piccola botola che stava drenando quel liquido, ma solamente in quel preciso punto: intorno a lui, stranamente, i livello del fiume si stava innalzando, il liquido sotto di sé si stava ridistribuendo nelle zone circostanti.
    I suoi piedi toccarono presto il fondo terroso che si era destato e aveva iniziato a dare spettacolo con peculiari fenomeni geologici: ammassi di terra e si innalzavano ai suoi piedi, per poi infrangersi e riformarsi in cicli continui; il terreno si innalzava e abbassava ritmicamente, quasi a simulare un piccolo terremoto; piccole bocche vulcaniche si aprivano ai suoi piedi, eruttando masse di fango.
    Allo stremo delle forze, Genma sospese la concentrazione di Chakra, ammutolendo e bloccando ogni manifestazione del fondo del fiume e facendo si che l'acqua si ridistribuisse in maniera più naturale. Con gli ultimissimi sprazzi di energia saltò fuori da quella che stava divenendo la sua prigione acquatica, quindi guadagnò la riva, dove si sdraiò per riprendere fiato.
    Suo padre lo raggiunse immediatamente, preoccupatosi dal fatto che per qualche secondo il figlio fosse stato inghiottito dal liquido blu.

    Stai bene? Che stai facendo?

    Non ho solo l'elemento del Fuoco, a quanto pare..

    Poi lasciò cadere la testa sull'erba, concedendosi un po' di riposo


     
    .
  4.     +1   Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Masters
    Posts
    3,285
    Location
    Roma

    Status
    Anonymous
    puoi prendere 90 exp e sblocchi approvati :rosa:
     
    .
3 replies since 25/9/2022, 21:27   99 views
  Share  
.