[Story Mode] Palam et Clam

per Atshushi

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    Kirigakure no Sato
    Palazzo del Mizukage


    Janbo si grattava il capo mentre - con un’espressione crucciata - cercava di dare un senso alla miriade di scartoffie che popolavano la sua scrivania.

    « Prima o poi annegherò in tutta questa burocrazia. »

    Si abbandonò sbuffando sulla sedia girevole e con la mano sul viso cercava di concedersi un attimo di riposo. Sfortunatamente per lui però la porta bussò ed un silenzio che sapeva d’attesa piombò nell’ufficio.

    « Avanti! »

    Un funzionario della Nebbia fece capolino per annunciare l’arrivo dell’ospite atteso. Con un cenno di ringraziamento fu congedato, liberando l’accesso.

    « Oooh! Atshushi! È sempre un piacere vederti! Guarda come sei cresciuto..ricordo di quand’eri ancora un piccolo girino! »

    Janbo accolse il ragazzo gesticolando mentre si faceva incontro e con un sorriso sincero ed il tono d’un padre premuroso prese le spalle dell’Uzumaki tra le sue mani per guardarlo da capo a piedi. Poi - tutto d’un tratto - si fece serio ed iniziò a girovagare per la stanza.

    « Dunque..ho inoltrato la tua richiesta agli altri vertici dell’Alleanza. A dir la verità non mi sono sembrati molto entusiasti a riguardo. » Disse abbozzando un sorriso d’imbarazzo. « Tuttavia, proprio tra qualche minuto si terrà un piccolo vertice..a Konoha. Si da il caso che qui siano sempre tutti troppo impegnati e il sol pensiero d’andarci da solo m’annoia tremendamente. »

    S’interruppe per un istante, allargando i confini delle sue labbra, questa volta mettendo in mostra i suoi bianchi denti.

    « Proprio per questo ti ho convocato! » Continuò energicamente. Ed avvicinandosi al Jonin gli diede un paio di pacche sulla spalla, ben assestate. « L’Hokage potrà arrogarsi qualche diritto in più sulla sentenza ed io, neanche a dirlo, sarò lì a supportarti! Takayuki è un uomo molto saggio e saprà ascoltati se esporrai con sincerità le tue necessità. Ma occhio..qualche parola di troppo e ti faresti un nemico molto potente..eh eh! »

    Il Mizukage era un gran chiacchierone, sempre disposto a tendere la mano al prossimo e tra le sue innumerevoli doti v’era l’impossibilità d’esser contraddetto. Atshushi non ebbe neanche il tempo di esprimersi che per l’ex spadaccino era già tutto deciso.

    I due lasciarono quindi l’ufficio e si diressero nella sala di dislocazione più vicina.




    Konoha
    Palazzo dell'Hokage


    Qualche istante dopo si materializzarono all’interno del Palazzo dell’Hokage. Ad aspettarli v’era un funzionario; un uomo dai capelli neri come la pece che portava una benda all’occhio destro. Si presentò con le dovute maniere e invitò i due kiriani a seguirlo. Appariva schivo e distaccato; rispondeva per monosillabi alle numerose domande del Nuruoki. Proprio quest’ultimo saltellava a destra e sinistra per evitare la scia d’impronte bagnate che il cicerone lasciava con i suoi calzari e quando buttò un occhio al di là delle finestre dei corridoi fece spallucce, in quanto un tiepido sole scaldava il villaggio e le strade apparivano decisamente asciutte.

    Arrivati davanti ad una massiccia porta metallica, Janbo e Atshushi vennero consegnati a due shinobi che avevano tutta l’aria di essere delle specie di guardie.

    « Buongiorno signori. Per motivi di sicurezza è consentito l’accesso soltanto al Mizukage. »

    Il metamorfo si sorprese dell’insolito riserbo e guardò il suo accompagnatore con sguardo mortificato.

    « Mi dispiace. Non sono stato avvertito a riguardo. Ti prometto che quando avremmo finito di parlare delle nostre cose ti sarà concessa un’udienza. »

    […]



    1 Ora dopo..

    La porta si aprì dall’interno e Janbo si affacciò sul corridoio cercando la figura di Atshushi. Quando lo trovò le pupille si dilatarono e con un cenno della mano lo invitò ad entrare. All’interno della stanza v’era un tavolo rotondo ed intorno a questo sedevano l’Undicesimo Hokage, la Nona Kazekage e l’Ottavo Raikage. Tutti seguirono con lo sguardo lo Sterminatore di Mukenin ed il padrone di casa si premurò di accoglierlo.

    « Bentornato a Konoha, Atshushi. Ti chiedo scusa per averti fatto attendere ma di questi tempi la prudenza non è mai troppa. Dopotutto, sarà giunta anche a te la notizia del vostro recente ammutinato. Chissà che non ti dia nuovo lavoro da fare in futuro. »

    La tagliente affermazione urtò la tenera sensibilità del Mizukage, il quale mise le braccia conserte e si fece tutto rosso in viso.

    « *Ehm! Ehm!* » Sgranchì la voce. « Non perdiamoci in inutili chiacchiere. Atshushi, spiega pure a questi signori il motivo della tua visita. »




    Eccoci qua tisy16 . Spiega al mondo on il motivo della tua richiesta. Presta molta attenzione ai dettagli e curane a tua volta quelli che desideri. Impresa ardua e delicata, degna di un personaggio come il tuo.

    Per domande o info contattami pure dove meglio credi.


    Edited by ¬Seto - 19/9/2022, 10:42
     
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    Era bastata l'ombra di un incontro con la massima autorità di Konoha per spazzare via ogni sicurezza dal giovanissimo jounin Atshushi Uzumaki.

    Sedeva sulla soglia di una delle tante finestre che si susseguivano lungo il corridoio. Fuori c'era un bel sole autunnale e la veduta sul villaggio era splendida. Aveva lasciato una Kiri piovosa e grigia per ritrovarsi in quel luogo scaldato dagli ultimi raggi di un estate già finita. Pochi metri alla sua destra, si innalzava minacciosa la porta dell'ufficio dell'Hokage, opportunamente chiusa. Al suo interno, vi era il Tredicesimo Mizukage Janzo e l'undicesimo Hokage Takayuki Furuichi. Lì dentro, avrebbe dovuto esporre verbalmente quanto aveva richiesto per iscritto tempo addietro.

    Lo Sterminatore di Mukenin, così era stato ribattezzato dopo aver sgominato i capi Lealisti scampati alla legge, era diventato improvvisamente il jounin più famoso e chiacchierato dell'Osu. Passare da uno stato di totale anonimità alla più assoluta notorietà era stato difficile da gestire per Atshushi. Se già mal gradiva aggirarsi per la navicella Osu, ora lo detestava completamente. Ogni ninja che incrociava non riusciva a non fissarlo e ogni sguardo era un miscuglio di sentimenti diversi: ammirazione, invidia, orgoglio, ribrezzo, gioia e paura. Già, paura. Aver ucciso una banda di assassini e guerrafondai aveva fatto sì che i "buoni" provassero timore nei suoi confronti.

    "Chi pensano che io sia? Hanno paura di essere sgozzati a sangue freddo perchè mi guardano di sottecchi?"

    Era davvero una strana organizzazione quell'Osu. Si riprometteva di difendere gli abitanti dell'intero pianeta e di sconfiggere chiunque si macchiasse di qualsivoglia crimine, ma agiva come un agnello al quale vengono date della zanne per difendersi.
    L'agnello sa che grazie ad esse i lupi scesi di notte dalla montagna temeranno di essere feriti, ma allo stesso ricorda come quelle stesse zanne avevano aperto il ventre di suo padre e di suo nonno ancora prima. Così le rigetta impaurito e fa di tutto per liberarsene. Perchè l'agnello preferisce svegliarsi con il collo nella morsa di un lupo piuttosto che diventare simile al suo predatore pur di vincerlo. E così si comportava l'Osu.

    Era noto che Fury aveva dato il via a una guerra senza quartiere, senza rispetto di alcuna vita umana o di qualsiasi ragionevole pudore. Ninja, donne, vecchi o bambini. Per Fury, nessuno faceva differenza. Egli vedeva il suo obiettivo e qualsiasi mezzo per raggiungerlo era giustificabile e consentito. Sia a lui, sia ai suoi soldati. Il suo pugno di ferro si sarebbe abbattuto sulle terre dell'est incurante di chi vi sarebbe finito sotto.
    L'Osu aveva unito tutti i villaggi sotto un'unica bandiera e, pertanto, anche i segreti erano condivisi. Ogni villaggio deteneva una o più tecniche che, per i loro pericolosi e poco ortodossi effetti, venivano catalogate come kinjutsu: proibiti.

    V'era della ragione in ciò, perchè resuscitare i morti o poter cancellare un villaggio dalle mappe con una singola tecnica poteva alterare in modo irreversibile la storia e l'ecosistema mondiale. Ma adesso, il nemico divino di tutto il mondo noto era quel tipo persona che non ha nè scrupoli nè limiti nè debolezze.

    Cominciò a passeggiare nel corridoio del Palazzo dell'hokage, arrivando da un'estremità all'altra con passi precisi e calcolati, contando quanti ne impiegava per arrivare alla porta dell'ufficio dell'Hokage. Cercava di capire se l'ingresso della stanza era esattamente al centro del corridoio, ma puntualmente perdeva il conto e doveva ricominciare. Troppi i pensieri che si inseguivano nella sua testa.

    ***


    Se si trovava lì, in quella situazione di ansia e stress, era soltanto a causa di una sua scelta. Atshushi aveva richiesto al proprio Mizukage di farsi latore della sua proposta ovvero di rendere fruibile i kinjutsu ai ninja più meritevoli e, quindi, aveva chiesto di poter leggere il rotolo nascosto a Konoha del Rasenshuriken.
    Chi meglio di lui poteva utilizzare una tecnica tanto pericolosa e dispendiosa in termini di chakra? L'arena virtuale aveva registrato i suoi parametri naturali ed erano superiori a qualsiasi altro jounin dell'Osu. In più, padroneggiava l'arte eremitica e ciò gli avrebbe permesse di sfruttare al pieno quella tecnica.

    Aveva visto i giorni passare fino a diventare settimane. Poi, una convocazione improvvisa. Janbo, il tredicesimo mizukage, lo convocava nel suo ufficio. Atshushi si era vestito come per andare in guerra. Non conoscendo la natura della convocazione, doveva essere pronto a qualsiasi cosa gli avesse richiesto la somma autorità della Nebbia. L'armatura a piastre di centipede, il mantello mimetico sulla spalle e tutta l'attrezzatura nascosta al di sotto di esso.

    < Al suo servizio! >
    Aveva esclamato con un inchino, entrando nel suo ufficio.


    CITAZIONE
    « Oooh! Atshushi! È sempre un piacere vederti! Guarda come sei cresciuto..ricordo di quand’eri ancora un piccolo girino! »

    "Dubito che si ricordi del piccolo girino che ero." Fu la prima cosa che gli balenò in mente, poi cercò di pensare a qualcosa da dire, ma la sua testa era vuota. Janbo lo aveva stretto nella sua morsa ferrea e lo scrutava come se avesse voluto scavargli nell'anima con quello sguardo. Fortunatamente, non si aspettava una risposta da Atshushi.

    CITAZIONE
    « Dunque..ho inoltrato la tua richiesta agli altri vertici dell’Alleanza. A dir la verità non mi sono sembrati molto entusiasti a riguardo. Tuttavia, proprio tra qualche minuto si terrà un piccolo vertice..a Konoha. Si da il caso che qui siano sempre tutti troppo impegnati e il sol pensiero d’andarci da solo m’annoia tremendamente. »

    Le sue parole lo lasciarono a bocca aperta, mentre Janbo sorrideva beato. Sapeva prima o poi avrebbe dovuto fornire maggiori spiegazioni per quella sua richiesta, ma non si aspettava dover interloquire direttamente con l'Hokage. Ancora una volta, non riuscì a proferir parola.

    CITAZIONE
    « Proprio per questo ti ho convocato! L’Hokage potrà arrogarsi qualche diritto in più sulla sentenza ed io, neanche a dirlo, sarò lì a supportarti! Takayuki è un uomo molto saggio e saprà ascoltati se esporrai con sincerità le tue necessità. Ma occhio..qualche parola di troppo e ti faresti un nemico molto potente..eh eh! »

    E così, nell'arco di quindici minuti, maledetta sia questa tecnologia che abbatte le distanze, si ritrovò nel palazzo dell'Hokage a Konoha. Lì, per fortuna, gli fu impedito di parlare subito con il capo del villaggio e dovette attendere, fin troppo a lungo, all'esterno dell'ufficio. Così ebbe l'opportunità di preparare un discorso adatto al tenore del colloquio che avrebbe dovuto affrontare.

    Infine, dopo una lunghissima attesa, venne invitato ad entrare. Lì, ad accoglierlo, non c'erano soltanto Janbo e Takayuki, ma anche il Raikage e la Kazekage. Atshushi avrebbe dovuto parlare non a due capi villaggio bensì a quattro! E considerando le bestie codate che due di questi avevano con sè, in totale sarebbero stati in sei a valutare le capacità oratorie di Atshushi. Erano seduti intorno a un tavolo rotondo e lo scrutavano con sguardi indecifrabili. Soltanto negli occhi di Janbo vi era una luce benevola.

    Atshushi sentiva la gola secca, la lingua pesante e la mente sottosopra. Non sarebbe riuscito a dire una sola parola. Il discorso che aveva preparato poc'anzi era sparito, spazzato come polvere al vento. Mai, nella sua vita, si era ritrovato a essere l'oggetto dell'attenzione di tante persone così influenti. Se vi era un ago della bilancia in quella guerra, una buona parte era lì, davanti l'Uzumaki.

    L'Hokage, uomo dai lineamenti duri e taglienti, parlò per primo.

    CITAZIONE
    « Bentornato a Konoha, Atshushi. Ti chiedo scusa per averti fatto attendere ma di questi tempi la prudenza non è mai troppa. Dopotutto, sarà giunta anche a te la notizia del vostro recente ammutinato. Chissà che non ti dia nuovo lavoro da fare in futuro. »

    Sembrava aver scelto con cura le proprie parole e queste bastarono per sciogliere ogni esitazione nel cuore del jounin. A nulla servì la pezza messa da Janbo.

    < Se i ninja... > Si schiarì la voce e riprese con più enfasi. < Se i ninja continuano a tradire i propri villaggi e l'Osu, l'unica colpevole è l'Osu stessa. >

    Si sforzò di mantenere uno sguardo sicuro e determinato, sfidando quello dell'Hokage.

    < Il mio compito è quello di catturare i mukenin, ma resterei ben presto disoccupato se questa organizzazione di shinobi funzionasse meglio. Voi avete i vostri villaggi da governare e, pertanto, vivete all'oscuro da molte dinamiche dell'Osu. Ma se solo voi sapeste quante cose non funzionano al suo interno, non restereste così stupiti alle notizie di ammutinamento. Quanto a me, se avete da ridire sul trattamento che riservo ai mukenin, sono qui e sono pronto a ricevere critiche costruttive. >

    Spostò lo sguardo sul suo Mizukage. Speravo che capisse, soltanto ricambiando quel suo sguardo che non voleva metterlo in imbarazzo.

    < Parlò senza alcun timore di sembrare scortese perchè di belle parole ne sono state dette fin troppe. Se chiudo gli occhi, ciò che sento sono le urla di ragazzi feriti e di madri disperate. Vogliamo sconfiggere Fury continuando a comportarci educatamente e rispettando il buon costume? >

    Era il momento di affondare il colpo. Sarebbe andato dritto al punto, sperando che i ninja più forti al mondo preferisse la schiettezza alla vuota oratoria.

    < I vostri villaggi e il mio nascondono gelosamente jutsu millenari dalla potenza inaudita. A cosa serve custodirli se nel momento del bisogno non è possibile utilizzarli? Tanto varrebbe distruggerli a questo punto. Perchè dobbiamo avere paura di accendere un focolare se abbiamo freddo? >

    Bene, bene. Qualcuno aveva abbassato lo sguardo? Ormai l'enfasi lo stava investendo.

    < Esistono soltanto due rotoli con la tecnica del Rasenshuriken. Uno è qui, in questo villaggio e l'altro a Ishivar. Credete che Fury non lascerà ai suoi cyborg di impararne l'arte e di scatenarcela contro? Perchè noi non possiamo fare lo stesso? Tempo fa fui costretto a intervenire per fermare un furto di kinjutsu perpetrato da un mukenin e un cyborg. >

    Fece una pausa.

    < Questa guerra vogliamo vincerla o vogliamo lasciarci schiacciare da un nemico troppo grande per noi? >
     
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    Le alte cariche di alcuni dei principali villaggi del Continente Orientale ascoltarono in rispettoso silenzio la lunga orazione dell’Uzumaki. Tutti, tranne Yudai Nobunaga. L’Ottavo Raikage aveva iniziato a mostrare segni di insofferenza già alla seconda affermazione, poggiando con saccenteria il gomito sul tavolo per mantenersi il capo e mostrando un’espressione imbronciata. Fu il primo a ribattere non appena il Jonin di Kiri terminò il suo discorso.

    Yaaaawn.. sbadigliò sfacciato. Bel tentativo, ragazzo. Si alzò flemmatico dalla sua seduta riponendo la sedia come l’aveva trovata. Il coraggio non ti manca di certo. Conosciamo l’OSU molto meglio di quanto credi. Certo, ha vissuto qualche inconveniente di troppo ma presto mostrerà al mondo di cosa sono capaci gli shinobi uniti. Incamminandosi verso l’uscita si congedò con un cenno della mano. Abbi fede, Atshushi.

    Dopo qualche attimo di silenzio fu Yuka a prender parola.

    Il Raikage è fatto a suo modo, non ci badar troppo. Sorrise inclinando leggermente il capo. Comprendo i tuoi sentimenti e sono sicura che ciò che ti porta dinanzi a noi sono nobili propositi. Quello che intendeva dire Yudai è che intendiamo conferire ancor più centralità all’Alleanza. Rotoli come quello che chiedi di visionare hanno portato solo distruzione e divisione tra gli shinobi. Sono armi potenti..ma difficili da controllare. La minuta e graziosa donna s’alzò anch’essa dal suo posto e si prestava a guadagnare l’uscio. Non confondere la saggezza con la debolezza, mio caro.

    Janbo, che in cuor suo sperava il suo subordinato potesse ottenere quello che desiderava, dovette arrendersi. Si abbandonò su sé stesso rattristato e sbuffò cercando di non farsi notare.

    Yuka ha ragione! Intervenne il padrone di casa. Questi rotoli portano solo problemi. Giusto qualche giorno fa abbiamo subito un’incursione a palazzo da alcuni shinobi non identificati. Fortunatamente li abbiamo scovati in tempo per costringerli alla fuga. Pare mirassero proprio ad uno di quei rotoli ma sono riusciti solamente ad allagarci uno dei piani sotterranei. L’Hokage si concesse una breve pausa per poi completare il suo discorso. È ora che questi pericoli abbandonino le nostre mura.

    Il Mizukage battè le mani per attirare l’attenzione e pose fine ai dialoghi.

    Bene, penso non ci sia più nulla da aggiungere. La ringraziamo per l’ospitalità ma è arrivata l’ora di levare le tende.

    Così si avvicinò ad Atshushi e prendendolo sottobraccio si avviò per la via del ritorno.

    Mi dispiace vecchio mio..per quello che conta, hai la mia più piena comprensione.


    Più tardi, quella sera..



    Locazione Ignota
    Paese del Fuoco



    Il movimento automatico venne azionato e la terra tremò per qualche istante. Un grosso lembo di terra si scoprì per consentire l’accesso ad un passaggio segreto nel bel mezzo della foresta.

    Su, ci siamo quasi.

    Tre shinobi della Foglia approfittarono dell’apertura prendendo le scale che ne erano scaturite.

    Abbiamo visite ragazzi.



    Direi che non ha senso cincischiare troppo.. Il rotolo non è più al Palazzo dell'Hokage, dovrai indagare e scovare la sua nuova posizione. Come avrai capito si sta muovendo. Puoi scrivermi in privato, in base alle domande che mi farai ti darò le risposte che cerchi. Potresti non essere l'unico ad averlo puntato.


    Edited by ¬Seto - 28/9/2022, 15:46
     
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    II


    Mai Atshushi si era sentito così umiliato.

    Si sarebbe aspettato un comportamento ben diverso dai leader dei villaggi più influenti. Se fosse stato in cerca di una conversazione di questo tipo, sarebbe andato ad attaccare briga in una taverna. Trovò la reazione del Raikage così irritante e provocatoria che fu costretto a subire in silenzio, con lo sguardo basso e i pugni chiusi così stretti da far scricchiolare l’armatura che ricopriva anche le mani. Rimase così per tutto il resto del colloquio, la voce della Kazekage fu un rumore lontano.

    Si ritrovò a seguire come un corpo svuotato dell’anima il suo Mizukage per i corridoi che portavano al teletrasporto. Ripensava alle parole dell’Hokage, chiedendosi se avesse potuto ottenere ciò che chiedeva se non ci fosse stato quel tentativo di furto. Forse avevano tentato di rubare proprio il Rasenshuriken. Non erano poi molti i kinjutsu custoditi all’interno del Villaggio. Atshushi lo sapeva bene. Stentava a credere a ciò che aveva appena vissuto. Se era davvero così che si tenevano le riunioni tra i kage per decidere le sorti della guerra, il Continente Orientale doveva prepararsi a vivere la sua era più buia.

    < Vada avanti lei, capo. > Disse a Janbo, quando questi lo invitò a usare il macchinario del teletrasporto per primo. < Io ho bisogno di sfogarmi un po’ nell’Arena Virtuale. Spero possa capirmi. >

    Fece un solenne inchino per salutare il kage e lo guardò sparire, teletrasportato nel villaggio di cui era il capo. Ma per Atshushi, non c’era in programma alcun teletrasporto.

    < Il fabbro di Konoha mi ha preparato una nuova katana. > Stavolta la menzogna era rivolta al ninja responsabile dei teletrasporti. < La voglio provare e quindi andrò a ritirarla prima di andare nell’Arena Virtuale. >

    ***



    Vagò un po’ alla cieca nei corridoi del Palazzo dell’Hokage illuminati dal sole. Cosa voleva fare? Sentiva lo spirito ribollire di rabbia per l’umiliazione subita. Essere trattato alla stregua di un genin che fa una bravata gli faceva perdere il lume.
    I rotoli segreti del Rasenshuriken erano custoditi in due luoghi. Un esemplare nel Palazzo dell’Hokage e un altro a Ishivar. Per puro senso di rivalsa, sentiva l’esigenza di recarsi nelle terre aride della Speranza e cercare lì il famigerato kinjutsu. Ma un’azione del genere non avrebbe fatto altro che portare a una prematura morte l’Uzumaki. Ora più che mai, capiva perché fossero così larghe le fila di chi disertava l’Osu. Perfino le parole della piratessa Lif assumevano sfumature diverse in quel momento. Un'organizzazione bigotta e retrograda che avrebbe dovuto garantire coesione e sicurezza nelle terra ninja. Le prospettive future per i ninja non potevano essere più cupe.

    Si ritrovò di fronte l’ingresso dei sotterranei. “Come ci era finito qui?” In cuor suo, quella domanda aveva già trovato una risposta. La voglia di trasgredire era tanta e il suo corpo si muoveva quasi da solo. Aveva vagati come uno zombie fino ad arrivare lì.

    Due ninja della foglia gli sbarrarono la strada.

    < Ho saputo che c’è stato un allagamento laggiù. Io posso risolvere il problema in un lampo. >

    Scostò il mantello e diede due colpetti sul rotolo gigante che portava sempre con sé dietro la cinta.

    < Sono un esperto utilizzatore di tecniche di sigillo. > Aggiunse.

    Le guardie si scambiarono due occhiate e lo lasciarono passare. Scese per una lunga scalinata a chiocciola. Sentiva l’odore pungente di umidità risalire dalle profondità della struttura. Si udivano anche le voci di due uomini discutere. Arrivato lì, trovò altri due ninja intenti a trovare una soluzione per sistemare quel pasticcio. In realtà, la sala nella quale terminava la scalinata non era raggiungibile. Anche parte della tromba di scale era allagata e ciò impediva a chiunque di raggiungere il livello più basso.

    “Così è qui che custodivano qualche kinjutsu.” Riflettè Atshushi.

    < Scusate, amici di Konoha. Sono Atshushi Uzumaki e sono qui per aiutarvi. Avete idee su come drenare l’acqua?>

    I due accettarono senza indugio un paio di braccio ed esposero le lore idee. Uno dei due ninja stava proponendo al collega di bucare in qualche modo il pavimento e lasciare che la terra risucchiasse tutta l’acqua. L’altro sosteneva che la cosa migliore fosse tirarla via un secchio alla volta. Era ovvio che fossero disperati.

    < Io avrei una soluzione più rapida. Essendo un Uzumaki, posso sigillare tutta quest’acqua in un rotolo. Così voi potrete controllare se vi sono altre perdite e dare una sistemata a questo posto. >

    I due sembrarono entusiasti. La prospettiva di risolvere il problema senza muovere un dito era davvero allettante. Così fecero spazio ad Atshushi. Il kiriano dispiegò il rotolo a terra e vi poggiò sopra una mano. Con l’altra fece un sigillo. Un rumore di succhio accompagnò il drenaggio dell’acqua all’interno del rotolo. Una sala in pietra, dalle pareti irregolari si aprì dinanzi ai tre ninja.

    < Ecco fatto! Controlliamo che non ci siano altre perdite di acqua. >

    Accompagnò i due ninja nel passare a rassegna pietra per pietra la stanza.

    < Avete avuto un po’ di problemi quaggiù. > Provò a dire, mantenendosi sul vago. < Non mi capacito di come si possa sperare di rubare dal Palazzo dell’Hokage. >

    CITAZIONE
    < Quei due furfanti sono riusciti ad eludere i nostri sistemi di sicurezza..ho la vaga impressione che ne conoscessero il funzionamento. >

    CITAZIONE
    < Comunque, anche si fossero spinti oltre, non avrebbero trovato nulla di quello che cercano. I rotoli stanno viaggiando verso un posto sicuro. >

    Atshushi ci riflettè un momento.

    < Se conoscevano il funzionamento di qualcosa che dovrebbe noto a pochissimi, dovevano essere molto organizzati. > Portò una mano a grattarsi il mento, mente l'altra la sorreggeva dal gomito.

    < Non pensate che ci possa essere il rischio che questo allagamento fosse un diversivo? Qualcuno di tanto abile da eludere la sicurezza difficilmente compierebbe poi un pasticcio tanto grossolano. > Disse riferendosi all'allagamento della stanza. < Se il loro scopo dal principio fosse quello di colpire mentre i rotoli erano in movimento verso un altro luogo? In tutti i libri di strategia consigliano di colpire l'obiettivo sensibile mentre si sposta da una zona sicura all'altra. >

    < Spero che il rotolo, o rotoli che siano, abbiano sufficiente protezione durante il loro percorso...> Sapere quante persone erano di scorte a quei rotoli poteva essere un buon punto di partenza per seguirne le tracce.

    Ma i due ninja non sembrarono prendere bene l’insinuazione di Atshushi.
    CITAZIONE
    < Questi sono affari di Konoha! Piuttosto, sei il famoso Sterminatore di Mukenin..perchè non vai alla caccia di quelle due teste calde? Il nostro Pakkun è sulle loro tracce. >

    La situazione sembrava più grave del previsto. Atshushi desiderava mettere le mani sul kinjutsu del Rasenshuriken, ma l’idea che questo finisse nelle mani sbagliate a causa della testardaggine dell’Hokage lo rendeva nervoso. Era davvero preferibile impiegare uomini e risorse per proteggere qualcosa che sarebbe più utile se condiviso con gli alleati?

    < Scusatemi se vi sono sembrato impertinente. > Accennò un inchino. < Ora devo andare. In bocca al lupo per tutto! >

    Risalì dai sotterranei con le idee ben chiare.

    “I kinjutsu di Konoha non sono più qui e ora non saprei come raggiungerli. Non posso seguire le tracce di ogni gruppo di ninja che si è allontanato da Konoha. L’unica cosa che posso fare è seguire Pakkon per mettermi sulle tracce di quei due ladri di tesori.”

    Si sarebbe concentrato sugli odori che c’erano nell’aria, per identificare quello più simile a un cane. Ad ogni modo, avrebbe cercato le tracce lasciate dalle quattro zampette dell’animale lì intorno, proseguendo fino all’esterno del palazzo. Avrebbe dovuto mantenere un’aria vaga e poco sospettosa, ritardando le operazioni. Una volta identificata la pista giusta, l’avrebbe seguita fino al perimetro del villaggio, scavalcando le mura e addentrandosi nella Foresta del Fuoco. Su un ramo, lasciò una copia d’ombra con l’incarico di accumulare chakra eremitico.

    Non appena avrebbe avuto il potere della natura dalla sua, ogni forma vitale in un ampio raggio sarebbe stata individuabile. Ad ogni modo, Pakkon non sembrava essere stato attento a cancellare le proprie tracce e ciò permise al jounin di Kiri di seguirle agevolmente.

    Saltò di ramo in ramo, di pianta in albero, fino a quando il paesaggio non cominciò a mutare intorno a lui.

    “La foresta della Morte.” Rabbrividì al pensiero di addentrarsi al suo interno.



    Edited by tisy16 - 3/10/2022, 11:29
     
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    Dinanzi alla ferma volontà dei Kage, Atshushi non potè far altro che ritirarsi. Janbo preferì non proferir parola, seppur con il suo buon cuore condividesse parte della legittima frustrazione dell’Uzumaki. Così ne assecondò il proposito e abbandonò da solo Konoha.

    La situazione nei sotteranei era tutt’altro che vicina alla risoluzione. Dopotutto, destinati ad un lavoro decisamente poco gratificante, erano stati preposti shinobi di bassa lega.

    < Ho saputo che c’è stato un allagamento laggiù. Io posso risolvere il problema in un lampo. >

    < Sono un esperto utilizzatore di tecniche di sigillo. >


    I due sorveglianti non ebbero difficoltà nel riconoscere il loro interlocutore, famoso in tutto il mondo ninja, e si scambiarono un paio d’occhiate ambigue. L’accesso a quei luoghi era severamente vietato ai non autorizzati ma ora ch’erano spogli d’ogni tesoro quella regola perdeva di significato. Almeno questo è quello che balenò in mente ai due scansafatiche, forse allettati dalla possibilità di levar le tende quanto prima. Per di più, le ultime circolari interne al palazzo invitavano ad una più calorosa accoglienza nei confronti dei compagni dell’Alleanza. Così senza proferir parola e con un movimento impacciato, i sorveglianti concessero il passaggio al generoso ospite.

    In fondo alla scalinata si intravedeva un alto colonnato in duplice copia, al centro di una sala le cui dimensioni si potevano immaginare dalle mura perimetrali. L’acqua aveva allagato completamente l’area e quel poco ch’era stato fatto risultava proprio dal segno che il liquido aveva lasciato sulle colonne.

    Una coppia di ninja s’affannava per risolvere quell’enorme pasticcio. Portavano enormi rotoli sopra la testa con i quali sigillavano modesti quantitativi d’acqua di volta in volta, imprecando sonoramente per l’ignobile sorte toccatagli.

    < Scusate, amici di Konoha. Sono Atshushi Uzumaki e sono qui per aiutarvi. Avete idee su come drenare l’acqua?>

    Dalla tromba delle scale arrivò l’appello che aizzò l’attenzione dei braccianti, questa volta più per il cognome che per altro. Quindi saltellando sull’acqua raggiunsero il kiriano, ammirandolo come si ammira la divina provvidenza.

    I due assecondarono in tutto e per tutto l’Uzumaki, il quale con una facilità disarmante dispiegò il suo rotolo e l’acqua ne fu attirata fino all’ultima goccia. I tre poterono poggiare finalmente i piedi sul pavimento e con scrupolo passeggiarono per la stanza vigilando sull’ottimo lavoro appena svolto.

    < Avete avuto un po’ di problemi quaggiù. Non mi capacito di come si possa sperare di rubare dal Palazzo dell’Hokage. >

    < Quei due furfanti sono riusciti ad eludere i nostri sistemi di sicurezza..ho la vaga impressione che ne conoscessero il funzionamento. Comunque, anche si fossero spinti oltre, non avrebbero trovato nulla di quello che cercano. I rotoli stanno viaggiando verso un posto sicuro. >

    < Se conoscevano il funzionamento di qualcosa che dovrebbe noto a pochissimi, dovevano essere molto organizzati. Non pensate che ci possa essere il rischio che questo allagamento fosse un diversivo? Qualcuno di tanto abile da eludere la sicurezza difficilmente compierebbe poi un pasticcio tanto grossolano. Se il loro scopo dal principio fosse quello di colpire mentre i rotoli erano in movimento verso un altro luogo? In tutti i libri di strategia consigliano di colpire l'obiettivo sensibile mentre si sposta da una zona sicura all'altra. Spero che il rotolo, o rotoli che siano, abbiano sufficiente protezione durante il loro percorso...>

    Le congetture di Atshushi si insinuarono nei delicati affari di Konoha ed un campanello d’allarme suonò nelle coscienze di uno dei funzionari, il quale - nonostante subisse in qualche modo l’ascendente del famigerato Jonin - prese coraggio e si immolò.

    < Questi sono affari di Konoha! Piuttosto, sei il famoso Sterminatore di Mukenin..perchè non vai alla caccia di quelle due teste calde? Il nostro Pakkun è sulle loro tracce. >

    La Joker scricchiolò all’inchinarsi e con cortesia il proprietario si congedò, conscio di non poter ottenere ulteriori informazioni dai due.


    Foresta della Morte
    Konoha


    Il nero tartufo si spingeva in avanti per catturare e distinguere gli odori nelle vicinanze. Il buio era ormai calato e la foresta iniziava a popolarsi dei suoi abitanti notturni. Le fronde degli alberi erano smosse da una leggera brezza e su una di queste sostava il piccolo Pakkun. Ad una centinaia di metri due loschi individui camminavano con passo rilassato. Portavano un mantello nero con il cappuccio. Qualcosa però non tornava. Quei due erano troppo tranquilli. S’aggiravano per i territori del Paese del Fuoco come fossero in villeggiatura.

    All’odore dei due s’aggiunse quello di un uomo in arrivo. Pakkun si mise allerta e scrollandosi a destra e sinistra andò a generare alcune sue copie olografiche. Atshushi non ebbe problemi a riconoscere il vero esemplare ed approdò sullo stesso ramo.

    Nel frattempo però, gli uomini incappucciati si erano dileguati e le loro tracce s’interrompevano in uno spiazzo di terra privo d’alberi.

    < Dannazione! Mi sono distratto.. > esclamò imbarazzato il cagnetto.



    Dal fondo della scalinata partiva un lungo corridoio scolpito nella pietra, illuminato da alcune fiaccole risposte in appositi alloggiamenti a parete. Questi portava ad una sala perfettamente circolare al cui centro v’era un altare. Uno dei misteriosi ninja trafficò nel suo mantello e tirò fuori un grande rotolo per poi poggiarlo sul marmo levigato dell’altare. Infine i due si disposero dinanzi e con le braccia conserte assunsero una posizione d’attesa.

    < Sarà qui a momenti.. >

    Non appena il loro ospite si fosse fatto vivo, l'avrebbero accolto scoprendo parte delle loro carte.

    < Eccoti qui..Atshushi. A quanto pare non è poi così difficile attirare il famoso Sterminatore di Mukenin. > Disse il primo mentre si avvicinava al rotolo. < Eccoti il rotolo che tanto desideri. Lo abbiamo rubato qualche settimana addietro. Il suo sostituto sta viaggiando con all'interno uno dei nostri. Una volta arrivato a destinazione farà piazza pulita e si approprierà dei restanti tesori. > Un macabro sorriso fu tutto quello che l'Uzumaki riuscì ad intravedere. < Ad ogni modo..è l'ora di farla finita con questa stupida leggenda. Sei diventato una figura scomoda..per tutti. >

    L'uomo non si dilungò ulteriormente e appose le mani dinanzi a sè, ben ravvicinate. A poci centrimentri da queste si materializzò un cubo semi-trasparente al cui interno era visibile un nucleo.

    < Genkai Hakuri no Jutsu! >






    Dunque, con le tue conoscenze puoi trovare i tizi. Pare che ti stiano aspettando. Il loro scopo era quello di attirarti, fin dall'inizio (l'allagamento a Konoha è servito ad attirarti qua). Puoi facilmente intuire che l'obbiettivo è quello di farti fuori. Sei l'unico al corrente del loro piano, se li sconfiggi potrai decidere se aiutare Konoha o meno. La tecnica in questione è la Tecnica del Distacco del Mondo Primitivo (Jinton - Genkai Hakuri no Jutsu)..la puoi trovare nel repertorio del Jinton (polvere) :uuh:
     
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    III


    Atshushi riuscì facilmente a seguire le tracce lasciate da Pakkun e, non appena il clone lasciato indietro si dissolse, le capacità sensitiva da eremita gli permisero di mappare le presenze vitali intorno a lui. Grazie all'energia naturale, la sue gambe si muovevano più agilmente e in breve tempo riuscì a distinguere sia una presenza canina vicino a due uomini.

    Pakkun era appostato su un robusto ramo intento ad osservare i due malfattori in basso. Atshushi atterrò al sua fianco cogliendolo di sorpresa. Il cane fu distratto dall'arrivo dell'Uzumaki e si rammaricò per aver perso di vista i due uomini.

    < Non preoccuparti. > Gli disse Atshushi < Non sembravano particolarmente attenti a non lasciare tracce. Pare proprio che vogliano essere seguiti. Comunque, è un onore per me conoscerti, Pakkun-san. >

    Fortunatamente, grazie alla sennin mode, ancora a sentire la loro presenza a pochi metri di distanza da loro.

    < Infatti sono ancora qui vicino. >

    La foresta morte era un luogo lugubre. A Konoha splendeva il sole, lì invece i raggi erano timidi e riuscivano debolmente a superare le fronde degli alberi. Gli alberi erano così alti da dare un senso di vertigine quando si alzava la testa al cielo.

    < Su andiamo. >

    Atshushi scese dall'albero e sentì svanire il contatto con la natura circostante. Le palpebre riassunsero una tinta chiara e le iridi degli occhi tornarono ad essere scure. Le impronte lasciate sull'erba erano ben marcate e riuscì a seguirle senza farsi aiutare dalla sensitività eremitica. Le seguì fino a una minuscola radura dove si interrompevano improvvisamente.

    Non fece nemmeno in tempo a chiedersi come avessero fatto a sparire così che il terreno si aprì davanti a lui. Una voragine nera abbastanza ampia da far passare un uomo di grossa stazza era tenuta nascosta da una botola abilmente mascherata da terra e erba. La porta restava sollevata, creando un contrasto innaturale tra il prato e la scalinata di pietra sotto di essa.

    < Pakkun-san, io e te aspettiamo qui. Sento puzza di trappola e dal momento che non c'è motivo di rischiare la vita inutilmente, manderò avanti un mio clone. >

    Atshushi creò una sua copia d'ombra e questa si avventurò per prima nel nascondiglio dei due ladri di tesori.
    Lui si sedette a gambe incrociate sul prato e congiunse le mani in grembo. Chiuse gli occhi.

    " Come avevo immaginato. Non si tratta di sprovveduti se sono riusciti ad entrare nel Palazzo dell'Hokage per tentare di rubare dei kinjutsu. Mi chiedo se tutti gli avvenimenti, a partire dall'allagamento, non rientrino in un loro più ampio piano. Ma allora perchè si sono lasciati trovare con tanta facilità da me e da quel cane? "

    A trovare una soluzione per i dubbi dell'Uzumaki sarebbe stata la sua copia. Terminata la scalinata, si sarebbe ritrovata in corridoio illuminato da deboli fiaccole incassate lungo le pareti. Percorso quel corridoio, lo attendeva un'ampia sala con un altare al centro. E finalmente potè vedere i malfattori che avevano reso ancora più restio l'hokage a concedergli il kinjutsu richiesto.

    CITAZIONE
    < Eccoti qui..Atshushi. A quanto pare non è poi così difficile attirare il famoso Sterminatore di Mukenin. > Disse il primo mentre si avvicinava al rotolo. < Eccoti il rotolo che tanto desideri. Lo abbiamo rubato qualche settimana addietro. Il suo sostituto sta viaggiando con all'interno uno dei nostri. Una volta arrivato a destinazione farà piazza pulita e si approprierà dei restanti tesori. > Un macabro sorriso fu tutto quello che l'Uzumaki riuscì ad intravedere. < Ad ogni modo..è l'ora di farla finita con questa stupida leggenda. Sei diventato una figura scomoda..per tutti. >

    "Come facevano a sapere qual era il rotolo che stavo cercando?! Sono stato il più discreto possibile nel compiere le mie ricerche. "

    < Quindi avete pensato bene di prendere due piccioni con una fava? Rubare i kinjutsu di Konoha e uccidere il tanto temuto Sterminatore di Mukenin >

    Sputò a terra.

    < Mi fa schifo questo nomignolo, ma provo ancora più repulsione per voi, fuorilegge senza ideali. Uccidetemi se ne siete in grado. >

    Provocarli non fu la migliore idea, ma un clone sarà sempre arrogante e avventato perchè non ha una vita da preservare. Uno dei due, protese le braccia verso di lui e urlò il nome di una tecnica sconosciuta per l'Uzumaki. Atshushi vide un fascio di energia bianca attraversare la sala per colpirlo e, non avendo trovato nulla con il quale sostituirsi, provò a trasformare il proprio corpo in acqua per diventare una pozzanghera sul pavimento di pietra. Impastò rapido il chakra suiton e provò a trasformarsi a liquefarsi per poi sgattaiolare alla sua destra di quattro metri circa, sperando di essere più veloce dell'attacco nemico.


    Riassunto Azioni


    Azioni
    - 1 clone nel post precedente
    - 1 clone
    - accumulo di eremitica
    -
    Clone #2
    - Sostituzione Acquatica (Mizu Kawarimi)

    parametri
    Resistenza: 1500
    Stamina: 1500-50=1450/2=725
    Clone #2
    Vigore= 725-18=707

    Maestrie
    - Resistenza alle Illusioni III° Livello: Testa sulle Spalle
    - Nautilus III° Livello: Maestro dell'acqua
    - Scrittore dell'eterno - II livello:Chiave
    -Olfatto sopraffine

    equipaggiamento

    - Joker Koukaku Armatura centipede
    - Mantello mimetico
    - Meccanismo retrattile del Kunai (kunai equipaggiato) avambraccio sx
    - Lama Retrattile Avambraccio dx
    - Polsino Evoca-Arma Sx x1 uchiha shuriken del vento demoniaco a framm
    - Wakizashi Sopra il fondoschiena, parallela al terreno
    - x1 rotolo medio coscia dx
    - x1 rotolo gigante sulla schiena, di traverso

    Consumabili
    - x4 kunai
    - x3 kunai affilati di Kiri
    - x1 shuriken
    - x4 uchiha shuriken
    - x6 rotoli piccoli
    - 30m Filo d'acciaio
    - 30m Filo spinato
    - x1 Tonico Coagulante
    - x1 Siringa con Antidoto
    - x2 Carta bomba
    - x1 Fumogeno
    - x1 Gokan Sakusou
    - x1 Palla di Luce

    Conoscenze
    - Militaristiche strategiche II° Livello
    - Storiche III° Livello
    - Orientative e geografiche III° Livello

    note

     
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    Il cubo di polvere guadagnò metri e volume perseguendo il suo obbiettivo. Il clone di Atshushi venne quindi inglobato dal nucleo della potentissima tecnica e nessun suono accompagnò la sua scomparsa. Non una molecola sfuggiva al prestigioso Jinton, arte dalla silente distruzione. I due shinobi incappucciati abbandonarono il rotolo al centro di quella stanza e raggiunsero il vero Uzumaki all’esterno.

    Uno dei due si levò il cappuccio per scoprire il suo volto.


    chrollo

    < Non siamo qui per giocare. >


    Il Jonin di Kiri avrebbe presto percepito l’entità del pericolo. Infatti, a qualche centinaio di metri da lui, il suo clone incaricato di accumulare l’energia naturale fu colpito prima di poter assolvere il suo scopo e - come il suo simile poc’anzi - finì per restituire il chakra all’originale.

    Gli aggressori sembravano aver studiato a fondo le abitudini dell’Uzumaki. Assicurandosi di non lasciare nulla al caso avevano preparato un piano perfetto, con l’obbiettivo di mettere sotto scacco il Jonin di Kiri.

    Così, lo shinobi a volto scoperto frugò nel suo mantello attingendo ad un taschino porta oggetti ed estraendo un kunai. Accennando un ambiguo sorriso lo portò dinanzi al suo naso. I suoi bulbi oculari si sbiancarono completamente mentre alcune venature comparvero sulla sua regione temporale. Con un movimento fulmineo del braccio scagliò il kunai verso Atshushi. Quando l’arma stava per raggiungerlo la dislocazione produsse il suo effetto ed il nemico scambiò la sua posizione con essa ritrovandosi a mezz’aria. Spinse dunque il suo busto in avanti e protese il braccio destro verso il volto del kiriano, puntando indice e medio nella zona orbitale.



    Nel frattempo, la squadra di ninja di Konoha stava per posizionare il rotolo nel luogo designato dall’Hokage. Una nuvola di fumo si liberò e la trasformazione si interruppe. Al posto del rotolo un uomo dall’espressione beffarda si palesò e senza perder tempo si scagliò all’attacco.



    Parto con le mie scuse per l'inaccettabile ritardo. Ho preferito fare questo post essenziale per rompere gli indugi.

    Penso che ormai ti sia chiara la delicata situazione in cui ti trovi. Come se non bastasse sei l'unico dell'alleanza a sapere dell'imboscata. Ora sta a te. Sopravvivere, Morire, Salvare altri ninja, Recuperare i rotoli..dipende tutto dal tuo Atshushi e dalle sue scelte.

    PS: In questo turno puoi contrattaccare..
     
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    IV


    Non si può sapere di essere finiti in una trappola, fino a quando non ci si ritrova con le spalle al muro. Gli eventi di avevano preso una piega del tutto imprevedibile. Atshushi si era recato a Konoha per chiedere di poter visionare un rotolo con un potente kinjutsu. Il fato aveva voluto che proprio quel rotolo fosse stato oggetto di un tentato furto la notte precedente al suo arrivo. E, infine, l'ambizioso piano di un mukenin aveva messo a punto quel piano perfetto per attirare Atshushi proprio dove lo voleva. Non era più un pessimo scherzo del destino se dei fuorilgge avesse cercato di rubare proprio il kinjutsu richiesto dall'Uzumaki. Ora, quei mukenin non solo erano riusciti ad aggirare le difese del Palazzo del kage, ma avevano fatto di Atshushi Uzumaki, il ninja più ricercato del continente, una facile preda.

    I meccanismi di attivazione della trappola scattarono tutti contemporaneamente. Il clone mandato in avanscoperta fu colpito dal raggio di luce e, più che sparire in una nuvola di fumo, si sentì annientato a livello molecolare. Come se ogni cellula del suo essere si fosse separata da lui per diventare polvere. Altrove, la copia in meditazione venne colpita alla spalle, senza la possibilità di identificare nè la fonte nè l'entità dell'attacco. Così Atshushi si ritrovò isolato nella radura.

    < Preparati Pakkun. > Avvertì il segugio di Konoha. < Stanno arrivando e sono più preparati di quanto pensassi. >

    Aveva tutte le informazioni ricevute dal suo clone.

    < Pakkun, devi correre a Konoha. I rotoli che stanno spostano stanno per essere trafugati. Dì al tuo Hokage che è caduto come un babbeo in questa trappola. Puoi anche riferire letteralmente le mie parole. Questo è quello che succede quando ci si comporta da retrograda. >

    Atshushi non sarebbe mai stato in grado di difendere il resto dei rotoli da quei mukunin. L'unico obiettivo oggettivamente raggiungibile consisteva nel recuperare il rotolo del Rasenshuriken ed eliminare quei due pericolosi mukenin.

    Dalla scalinata che conduceva sottoterra, emersero due figure. Una era alta e dal portamento imperioso. Scoprì il capo dal cappuccio, liberando lunghi e sottili capelli neri gli ricadevano sulle spalle. Occhi grandi e neri come l'ossidiana.

    < Invece sembra proprio che abbiate messo su un bel gioco soltanto per arrivare a me. >

    Fece scivolare il piede destro all'indietro, assumendo una posizione di guardia. Aveva di fronte a sè un ninja abile e veloce. Il suo clone era stato colto alla sprovvista ed era stato disintegrato. "Sapevano anche della copia nelle retrovie. Probabilmente sanno tutto di me e di come combatto. Non sarà facile."

    La tensione era palpabile nell'aria. Da un lato Atshushi e Pakkun, dall'altro i misteriosi mukenin. Quello che aveva parlato in precedenza estrasse un kunai dal taschino e, mentre lo scagliava contro il kiriano, qualcosa nel suo sguardo mutò. I suoi occhi, da neri come la pece, divennero bianchi e grandi come due pleniluni. Le vene della fronte e degli zigomi gonfie e tese per lo sforzo.

    Atshushi stava per schivare il kunai in arrivo, quando il mukenin gli si parò davanti, a poco meno di un palmo di distanza.

    "Maledizione! Mi ha fregato... di nuovo!"

    Quando un bambino ha paura, la vescica smette di opporre resistenza e lascia fluire i liquidi corporei. E allo stesso modo avrebbe provato a fare Atshushi, cercando di liquefarsi per diventare una pozzanghera sul terreno. In quello stato liquido, avrebbe potuto evitare l'attacco del nemico e spostarsi alle sua spalle. Lì avrebbe riassunto fattezze umane caricando tutto il chakra nel palmo della mano destra. Chakra scuro e blu che vorticava a velocità elevata.

    < RASENGAN!>

    Avrebbe provato a colpirlo sulla schiena, con una forza tale da spezzargliela e spedirlo a metri di distanza. La priorità era recuperare il rotolo e metterlo al sicuro. Catturare o uccidere quei due sarebbe un qualcosa in più, per quanto non sembrava assolutamente un'impresa facile.

    Riassunto Azioni


    Azioni
    - Sostituzione Acquatica (Mizu Kawarimi)
    - Rasengan
    Clone #2

    parametri
    Resistenza: 1500
    Stamina: 725+707-(18-15)-35=1394
    Clone #2
    707

    Maestrie
    - Resistenza alle Illusioni III° Livello: Testa sulle Spalle
    - Nautilus III° Livello: Maestro dell'acqua
    - Scrittore dell'eterno - II livello:Chiave
    -Olfatto sopraffine

    equipaggiamento

    - Joker Koukaku Armatura centipede
    - Mantello mimetico
    - Meccanismo retrattile del Kunai (kunai equipaggiato) avambraccio sx
    - Lama Retrattile Avambraccio dx
    - Polsino Evoca-Arma Sx x1 uchiha shuriken del vento demoniaco a framm
    - Wakizashi Sopra il fondoschiena, parallela al terreno
    - x1 rotolo medio coscia dx
    - x1 rotolo gigante sulla schiena, di traverso

    Consumabili
    - x4 kunai
    - x3 kunai affilati di Kiri
    - x1 shuriken
    - x4 uchiha shuriken
    - x6 rotoli piccoli
    - 30m Filo d'acciaio
    - 30m Filo spinato
    - x1 Tonico Coagulante
    - x1 Siringa con Antidoto
    - x2 Carta bomba
    - x1 Fumogeno
    - x1 Gokan Sakusou
    - x1 Palla di Luce

    Conoscenze
    - Militaristiche strategiche II° Livello
    - Storiche III° Livello
    - Orientative e geografiche III° Livello

    Note
    Penso di aver tracciato le linee che seguirà il mio pg per questa strana situazione. Mi sono mantenuto sia sul contrattacco che sui suoi pensieri perchè la situazione deve ancora essere definita bene

     
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    Il vecchio Pakkun frizionò l’aria con il suo tartufo mentre Atshushi lo metteva in guardia. Quel che ne raccolse fu ancor più equivoco.

    < Pakkun, devi correre a Konoha. I rotoli che stanno spostano stanno per essere trafugati. Dì al tuo Hokage che è caduto come un babbeo in questa trappola. Puoi anche riferire letteralmente le mie parole. Questo è quello che succede quando ci si comporta da retrograda. >

    Il segugio, il cui olfatto raramente lo tradiva, indugiò qualche istante per riconoscere le figure che gli si facevano incontro. Non appena le riconobbe esitò ancora, perplesso, quasi imbarazzato. Poi come per stizza scosse il capo facendo svolazzare le sue orecchie pelose. L’ultimo sguardo lo concesse al Jonin di Kiri, prima di fare dietrofront e ripartire al massimo della velocità all’indirizzo del Palazzo dell’Hokage.

    Pochi istanti dopo lo Hyuga aprì le danze con un infido assalto fulmineo. La dislocazione trovò compimento a pochi palmi dal volto di Atshushi e mentre il kunai veniva tirato indietro l’altro braccio si spingeva in avanti, con l’indice ed il medio della rispettiva mano che minacciavano la zona orbitale. La reazione dell’Uzumaki si rivelò tempestiva quanto efficace; infatti, le dita si tuffarono in una soluzione acquatica scaturita dalla figura dello shinobi. La pozza si adagiò sul terreno e guadagnando qualche passo tornò a consolidarsi nelle fattezze umane ed immediatamente il chakra richiamato prese a vorticare nel palmo di una mano. Il Rasengan venne spinto verso le spalle del Konohano, il quale osservando con la coda dell’occhio si rese conto dell’entità della minaccia. Il mantello prese a deformarsi con l’impatto ma in un istante uno stormo di corvi gracidò nel cuore della foresta e del corpo dello Hyuga non rimase traccia alcuna.

    Gli uccellacci si convogliarono qualche metro più addietro e da un agglomerato si riformò la figura dell’abilissimo shinobi.

    < È solo una questione di tempo, Atshushi. Il tuo egoismo ti ha condotto qui…verso la tua fine. >

    Nel frattempo, l’altro ninja continuava ad osservare il combattimento. In quell'istante di tregua alzò il braccio destro al suo fianco e il rotolo che si trovava all'interno del covo venne richiamato sotto di esso, come per mostrarlo all'Uzumaki.

    L’attendismo, combinato ad un assalto decisamente poco incisivo, cozzava con l’intento che manifestavano di promuovere i due.


    Konoha
    Palazzo dell'Hokage


    L’Hokage interruppe l’orazione del fido Pakkun con un energico pugno al centro della scrivania. Questa si spezzò in due parti e le scartoffie che vi erano poggiate svolazzarono per tutta la stanza.

    < Maledetti!!! Si sono presi gioco di me! Scatenare una guerra per qualche stupido rotolo..in un momento come questo..beh! Se e questo che vogliono allora l’avranno! Per Konoha! >

    Furibondo si equipaggiò della sua katana, si adornò della sua sciarpa violacea e si preparò a scendere in campo pronto a difendere l’onore del suo villaggio.


    Speed_of_Sound_Sonic_0




    Abbiamo smosso qualche pezzo grosso. La situazione è molto critica,
    consiglio di adottare il massimo dell'attenzione. Mi è piaciuta tanto la scelta di concentrarti sul tuo "lato"; proprio quello che intendo nell'avvertimento precedente.
    Attacco a te.
    Per domande e/o dubbi di qualsiasi genere sono disponibile via mp o discord.
     
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    V



    Atshushi credette di aver fatto centro con il suo rasengan. Vide la stoffa della veste del suo misterioso nemico aggrovigliarsi attorno alla sua sfera di chakra e fu certo di avercela fatta. Invece, il corpo e i vestiti del suo avversari si sfaldarono, come un puzzle male assemblato. Al posto del nemico dell'Uzumaki, comparve uno stormo di corvi in fuga dal rasengan che volò via agitando le ali e gracchiando nervosi. Piume nere aleggiarono di fronte ad Atshushi, fermo con braccio e corpo protesi in avanti.

    CITAZIONE
    < È solo una questione di tempo, Atshushi. Il tuo egoismo ti ha condotto qui…verso la tua fine. >

    Se ne stava lì, retto e fiero nella sua tunica bianca a fissarlo con quello sguardo altezzoso. Due enormi lune bianche che sprizzavano superbia. L'altro mukenin, che non aveva ancora fatto nulla se non orbitare intorno al suo collega come un satellite, fece comparire il rotolo della tecnica proibita. Atshushi si tirò su e scosse la testa, amareggiato per l'insuccesso.

    Eccola lì la causa di tutto. Il kinjutsu che aveva messo in cattiva luce Atshushi davanti ai capi di tre grandi villaggi ninja e che aveva messo in imbarazzo il suo Mizukage. Ma, allo stesso tempo, erano stati i kage a mettersi in cattiva luce per le loro bigotte idee. E ora, sempre per colpa di quella maledetta tecnica proibita, la vita di Atshushi era nelle mani di quei due mukenin.

    < Prima avete detto una cosa. > Replicò Atshushi. Corrucciò la fronte, sforzandosi di ricordare le stesse precise parole. < "Non siamo qui per giocare" o qualcosa di simile, vero? >

    Sbracciò stizzito. < Eppure mi sento maledettamente preso in giro. Se non avete intenzione di fare sul serio, lo farò io! >

    Si adoperò per accumulare chakra e usarlo per creare due copie d'ombra.

    < Adesso li faremo ballare. >

    Un clone cominciò a far scivolare i sandali sul terreno, spostandosi all'indietro, mentre l'originale si preparava a mostrare a quei due sbruffoni cosa volesse significare combattere contro l'eremita del monte Myouboku. I due mukenin avrebbero potuto provare sulla propria pelle una delle tecniche più cruente dell'universo dei rospi.

    Battè la mano intrisa di chakra sul terreno e il mondo attorno sarebbe cambiato radicalmente. L'energia magica del giovane Uzumaki avrebbe provocato un'evocazione inversa, trasportando nemici e amici in uno dei luoghi peggiori nei quali finire.
    Mucose umide e maleodoranti sarebbero apparse attorno ai due mukenin, al ninja e a una delle sue copie. I corpi dei due criminali, dalla vita in giù, sarebbero immediatamente sprofondati nelle viscide pareti di un gigantesco rospo di montagna, senza possibilità di evitarlo. Con il processo di digestione dello stomaco del rospo in moto, liquidi gastrici avrebbero iniziato a squagliare abiti, pelle e infine le carni di quei trafugatori di kinjutsu.

    < Va' e prendilo. >

    La copia sarebbe scatta verso il mukenin con il rotolo, il quale avrebbe avuto soltanto una sua estremità incastrata mucose del rospo. Così come aveva provato a fare il suo originale pochi attimi prima. Un pallone di chakra vorticante apparve sulla mano, inondando di luci e ombra il canale digerente del rospo. Avrebbe provato a schiacciare quel rasengan contro lo sterno del mukenin e, poi, gli avrebbe strappato il rotolo di mano, spostandosi nella direzione opposta a quella da cui era arrivato.

    Nel frattempo, l'altra copia era rimasta da sola nel bosco. Il suo naso gli suggeriva di poter stare tranquillo, ma aveva imparato a sue spese che non si può mai dormire tranquilli in una foresta del Paese del Fuoco. Andò velocemente nel camera sotterranea, anch'essa priva di odori pericolosi e sparse il suo chakra ovunque, formando un sigillo di contenimento. Come una pellicola, la sua energia aderì alle pareti interne e bloccò anche la porta d'ingresso. Ora nulla sarebbe potuto entrare in quella stanza senza spezzare il suo sigillo.

    Si sedette a gambe incrociate, congiunse le mani e chiuse gli occhi.
    Doveva sconfiggere quei due mukenin e impedirgli di fuggire con tutti i kinjutsu di Konoha. Sarebbe stato il più grande furto di tecniche della storia dei ninja. E ora dipendeva tutto da quel clone che accumulava energia eremitica, dal rasengan di un'altra copia e dalle capacità di un rospo di montagna di digerire dei criminali.

    Riassunto Azioni


    Azioni
    - Kage Bunshin x2 -50
    - Tecnica dello stritolamento della bocca di rospo -70
    Clone #2
    Clone #3
    - Fuuinjutsu ad area lv. A -50
    - accumulo eremitica
    Clone #4
    - rasengan -35

    parametri
    Resistenza: 1500
    Stamina: 1394-50=1344/3=448-70=378
    Clone #3
    Vigore 448-50=398
    Clone #4
    Vigore 448-35=413

    Maestrie
    - Resistenza alle Illusioni III° Livello: Testa sulle Spalle
    - Nautilus III° Livello: Maestro dell'acqua
    - Scrittore dell'eterno - II livello:Chiave
    -Olfatto sopraffine

    equipaggiamento

    - Joker Koukaku Armatura centipede
    - Mantello mimetico
    - Meccanismo retrattile del Kunai (kunai equipaggiato) avambraccio sx
    - Lama Retrattile Avambraccio dx
    - Polsino Evoca-Arma Sx x1 uchiha shuriken del vento demoniaco a framm
    - Wakizashi Sopra il fondoschiena, parallela al terreno
    - x1 rotolo medio coscia dx
    - x1 rotolo gigante sulla schiena, di traverso

    Consumabili
    - x4 kunai
    - x3 kunai affilati di Kiri
    - x1 shuriken
    - x4 uchiha shuriken
    - x6 rotoli piccoli
    - 30m Filo d'acciaio
    - 30m Filo spinato
    - x1 Tonico Coagulante
    - x1 Siringa con Antidoto
    - x2 Carta bomba
    - x1 Fumogeno
    - x1 Gokan Sakusou
    - x1 Palla di Luce

    Conoscenze
    - Militaristiche strategiche II° Livello
    - Storiche III° Livello
    - Orientative e geografiche III° Livello

    Note
    Penso di aver tracciato le linee che seguirà il mio pg per questa strana situazione. Mi sono mantenuto sia sul contrattacco che sui suoi pensieri perchè la situazione deve ancora essere definita bene



    Edited by tisy16 - 14/1/2023, 22:06
     
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    Il Jonin di Kiri non si scompose più di tanto, dopo che il Rasengan finì per esaurirsi sul palmo della sua stessa mano. Lasciò che la mente elaborasse quell’assurda situazione, soffermandosi sulle enigmatiche parole riferitegli, per poi smuovere lo stallo divenuto ormai troppo scomodo per esser protratto.

    Una coppia di cloni superiori affiancò Atshushi, poco prima che questi suonasse la carica.

    < Adesso li faremo ballare. >

    Allo Hyuga scappò un sorriso, come se stesse aspettando quell’iniziativa, mentre il suo compagno avvicinò al busto il rotolo senza far trasparire la minima emozione.

    L’Uzumaki si produsse in un’evocazione inversa. In un batter di ciglia i presenti si ritrovarono catapultati all’interno dello stomaco di un enorme rospo di montagna. Costretti in un ambiente tutt’altro che ospitale, dove le maleodoranti membra viscide si contorcevano in un naturale processo digestivo pronto a cancellare l’esistenza degli indesiderati ospiti. L’uomo senza cappuccio sembrò disorientato e le pareti stomacali lo catturarono per un braccio; si lasciò andare ad un lamento a causa della corrosione della pelle che iniziò a fumare. Il suo compagno venne preso alle spalle, mentre portava il rotolo verso l’interno del condotto nel tentativo di salvarlo. Questi non emise alcun suono, nonostante stesse subendo lo stesso spiacevole trattamento.

    Fu in quel momento che uno dei cloni di Atshushi si lanciò in uno scatto fulmineo e tentò ciò che prima aveva fallito il suo originale. Quindi il chakra vorticò tra le sue mani quando la stessa che lo conteneva si allungava verso il suo bersaglio. Lo shinobi incappucciato allungò il braccio lasciando cadere il rotolo che tratteneva, come se volesse catturare la sfera d’energia. Sul suo palmo un sigillo romboidale aderì al Rasengan che venne risucchiato in pochi attimi. A quel punto però il clone superiore s’impadronì del rotolo.

    Nel frattempo, lo Hyuga si era liberato dalla parete stomacale e una manciata di corvi stavano ricomponendo il suo corpo. Un sorriso appena accennato si delineava sul suo viso. Il suo compare poggiò il braccio sulle mucose gastriche del rospo e un enorme sigillo si tracciò tutt’intorno. All’interno del covo, la copia superiore avrebbe potuto notare gli stessi simboli. Dunque la tecnica Uzumaki finì per invertire le posizioni dei presenti nei due luoghi. Ora Atshushi ed il suo clone con il rotolo, insieme ai due enigmatici avversari, si trovavano in quella stanza al di sotto della Foresta della Morte, mentre il clone che stava raccogliendo l’energia naturale poggiava i suoi arti inferiori nello stomaco del rospo di montagna.

    < Ben fatto, Atshushi > disse il tizio dagli occhi bianchi.

    Il suo braccio sinistro era visibilmente compromesso. Strati di epidermide erano stati corrosi e parte della sua tunica s’era incollata alle ferite in più di un punto.

    Tirò dunque un piccolo sospiro che denotava tutto tranne preoccupazione.

    < Come vedi non sei l’unico Uzumaki tra i presenti. > Affermò con un sorriso forzatissimo.

    A quel punto lo shinobi incappucciato alzò lo stesso braccio con cui aveva vanificato il Rasengan e da questi ne scaturì un getto di fuoco blu che aveva la stessa potenza della tecnica risucchiata e ancor di più, indirizzandolo verso il clone.

    Al vero Atshushi non aspettava certo una sorte migliore; infatti, lo Hyuga concentrò un’enorme quantità di chakra imponendo le mani dinanzi a sé. L’energia si materializzò in mastodontici pugni, un misto d’aria e chakra, pronti ad abbattersi in sequenza sul malcapitato Jonin di Kiri.



    Ottimo turno tisy! Ho apprezzato tantissimo. La narrazione scorre fluida nella sua essenzialità. Ma la parte che più tengo a premiare è il sapiente utilizzo delle risorse, oltretutto senza rinunciare all'efficacia. Non conosco così a fondo il tuo pg ma mi sembra che le combo che stai utilizzando siano sempre in qualche modo le più azzeccate.

    In virtù di tutto ciò hai uno slot azione bonus prima che i due vi attacchino, in sostanza puoi decidere se il tuo clone aprirà o meno il rotolo. Farlo ti costerà un piccolo malus nella sua reazione alla difesa.

    Le azioni dei tipi sono queste:

    - Giudizio (Meiton)
    - Pugno d'aria degli ottanta dei(Yasogami Kūgeki) (Hyuga)

    Bada bene che la seconda sconvolgerà l'intero ambiente intorno a voi.

    L'altro tuo clone sta raccogliendo l'energia naturale nello stomaco del rospo.
     
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    Atshushi non credeva che sarebbe bastato l'esofago di un rospo a sconfiggere quei due mukenin, ma non avrebbe mai immaginato un tale capovolgimento di fronte.

    Sebbene il suo clone fosse riuscito a portare via il rotolo del kinjutsu del Rasenshuriken dalle mani del mukenin più basso e meno loquace dei due, questi vanificò il rasengan dell'Uzumaki con fin troppa semplicità. Gli bastò intercettarlo con il palmo della mano aperta, su cui era disegnato un motivo romboidale che non sfuggì agli occhi attenti del jounin. L'energia rotante finì per essere aspirata completamente dal tatuaggio scuro, non lasciando neanche una goccia di chakra.

    "Curioso. Farò meglio a evitare di usare tecniche di chakra puro contro quel nanetto."

    Ad ogni modo, per assorbire il rasengan, il mukenin lasciò cadere il rotolo e il clone di Atshushi potè portarlo via.
    Nel frattempo, il mukenin dagli occhi bianchi si era liberato dalla morsa del rospo sfruttando nuovamente l'ausilio dei pennuti neri e osservava tranquillo Atshushi. Sembrava incurante delle ferite riportate al braccio. Il piccoletto, il quale era ancora incastrato tra le mucose del rospo, battè il palmo su di esse. Ne scaturì un sigillo formato da kanji sconosciuti persino all'Uzumaki, sebbene avessero un qualcosa di familiare.

    Improvvisamente, l'ambiente attorno ai quattro mutò. Le mucose sparirono ed apparirono le pareti di roccia dove Atshushi aveva lasciato il proprio clone ad accumulare chakra eremitico, ma di quest'ultimo non v'era traccia. La paura di aver perso anche quest'asso della manica afferrò il cuore del giovane. Poteva ancora sentire il sigillo di confinamento intorno all'ingresso del sotteraneo, ma non poteva sapere che la sua copia superiore fosse nell'esofago del rospo.

    CITAZIONE
    < Ben fatto, Atshushi >

    Il mukenin dagli occhi bianchi manteneva un atteggiamento di distaccata tranquillità. Atshushi fece un cenno alla sua copia che tirò un lembo della pergamena. Era giunto il momento di scoprire se stava combattendo quella battaglia per salvare davvero un kinjutsu o se fosse tutto un inganno.

    CITAZIONE
    < Come vedi non sei l’unico Uzumaki tra i presenti. >

    Un'informazione importantissima per Atshushi, ma che non ebbe il tempo di metabolizzare. All'unisono i due malfattori lo attaccarono, sprigionando nel piccolo ambiente sotterraneo una quantità di chakra immensa. Chakra, nient'altro che chakra. Aveva già sperimento cosa potesse significare sconvolgere con attacchi devastanti una caverna e non aveva intenzione di vivere un altro crollo.

    Scostò il mantello mimetico, lasciando che l'armatura centipede emanasse i suoi riflessi rubicondi nell'ambiente poco illuminato. Con la mano sinistra tirò il rotolo gigante che aveva sulla schiena e lo srotolò agile davanti a lui. La sua copia, spostando l'attenzione dal rotolo del kinjutsu all'attacco in arrivo, imitò il suo originale.

    La pergamena immacolata dei rotoli si sarebbe librata a mezz'aria davanti ai ninja, pronta ad accogliere la valanga prorompente di chakra in arrivo. Il ninja dagli occhi bianchi aveva attaccato Atshushi, con immensi pugni di energia che sembravano poter abbattere una montagna. L'altro aveva indirizzato quella che sembrava una scarica di fiamme blu, scaturite proprio dal tatuaggio con il quale aveva assorbito in precedenza il rasengan. Che le cose fossero collegate? Impossibile determinarlo con certezza.

    Ciò che era certo, è che il ninja e la sua copia avrebbero dovuto impegnarsi al massimo per imprimere con il chakra il sigillo che avrebbe catturato e intrappolato le tecniche avversarie nei due rotoli, vanificandole del tutto. Al termine della fase difensiva, Atshushi avrebbe ricevuto un'ottima notizia.

    Avrebbe scoperto che il suo clone era stato teletrasportato nell'esofago del rospo e lì aveva completato l'accumulo di chakra naturale. In pratica il sigillo dell'altro Uzumaki aveva di fatto invertito le loro posizioni. I due mukenin avrebbero potuto ammirare le iridi dell'Uzumaki tingersi di ocra e le palpebre colorarsi di arancioni.

    < Non capita spesso di incontrare un altro Uzumaki. Ho una domanda da farti, ma non credo che tu risponderai. >

    Il chakra eremitico del ninja avrebbe invaso la stanza sotteranea. Dapprima avrebbe addensato l'umidità dell'aria per creare una nebbia fittissima e, successivamente, uno stormo di corvi avrebbe invaso la sala, gracchiando e volando in ogni dove. Con quegli impedimenti visivi e uditivi, il ninja avrebbe attaccato.

    Percepiva chiaramente la presenza dei due mukenin e, dopo aver richiamato in aiuto un nuovo clone, si sarebbe scagliato contro il ninja dagli occhi bianchi. Avendo il byakugan, non avrebbe avuto problemi a vedere attraverso la nebbia, ma poteva sperare che i corvi lo disturbassero. Provando a richiamare il chakra sempre nel palmo della mano, sempre per creare un rasengan, ma questa volta di dimensioni ridottissime. La concentrazione di così tanto chakra in una sfera così piccola ne avrebbe amplificato il potenziale offensivo all'inverosimile. Avrebbe tentato di colpire il mukenin alla base dello stomaco, slanciando il corpo di lato mentre col braccio spingeva con violenza il rasengan tra le sue membra.

    < Schiva, bastardo. >

    Sfruttando il contatto, seppur labile, della sua mano con il corpo avversario, provò a imprimergli un sigillo di soppressione del chakra. Così, avrebbe smesso di usare tutti i suoi trucchetti da circo.

    Nel frattempo, i due cloni avrebbero fronteggiato l'altro Uzumaki. Il clone in eremitica si sarebbe mosso disegnando un ampio arco per lasciare l'attacco frontale all'altra copia. Questa avrebbe raccolto nuovamente l'umidità circostante per addensarla fino ad ottenere una bolla d'acqua da scagliare contro il mukenin. Lungo il tragitto, l'acqua avrebbe assunto le sembianze di uno squalo dalle fauci affilate.

    Sfruttando il diversivo, la copia si sarebbe avvicinato lateralmente al nemico. La speranza era di colpirlo mentre il mukenin stava assorbendo lo squalo d'acqua. Correndo verso di lui, Atshushi si sarebbe destreggiato nella kawazu kumite. Avrebbe dapprima provato ad effettuare una spazzataall'altezza delle caviglie per fargli perdere l'equilibro per poi spiccare un balzo e atterrargli ventre a piedi uniti mentre era a mezz'aria, spingendolo con violenza al terreno. Conoscendo la pericolosità delle sue mani, con due kunai le avrebbe assicurate al terreno. Una misura drastica ma necessaria.

    < Ti va di parlare? > Gli avrebbe chiesto.




    Riassunto Azioni


    Azioni
    - Fuuinjutsu con rotolo lv. S -80
    - Kage bunshin -13
    - Tecnica del Velo di Nebbia (Kirigakure no Jutsu) -1
    - Tecnica della dispersione dei mille corvi -5
    - Rasengan compresso -35
    - Fuuinjutsu a persona lv. S -40
    Clone #2
    Clone #3
    - accumulo eremitica

    Clone #4
    - apre rotolo
    - Fuuinjutsu con rotolo lv. S -80
    - Tecnica dello Squalo Proiettile (Suikoudan no Jutsu) -3
    Clone #5 Eremitica
    - Spazzata -1
    - Calcio a piedi uniti in caduta -1
    - Crocifigge al pavimento con 2 kunai -2


    parametri
    Resistenza: 1500
    Stamina: 378-80+398=696-13=683/2=341-1-5-35-40=260
    Clone #3
    Vigore 398

    Clone #4
    Vigore 413-80-3=330
    Clone #5
    Vigore 341-4=337

    Maestrie
    - Resistenza alle Illusioni III° Livello: Testa sulle Spalle
    - Nautilus III° Livello: Maestro dell'acqua
    - Scrittore dell'eterno - II livello:Chiave
    -Olfatto sopraffine

    equipaggiamento

    - Joker Koukaku Armatura centipede
    - Mantello mimetico
    - Meccanismo retrattile del Kunai (kunai equipaggiato) avambraccio sx
    - Lama Retrattile Avambraccio dx
    - Polsino Evoca-Arma Sx x1 uchiha shuriken del vento demoniaco a framm
    - Wakizashi Sopra il fondoschiena, parallela al terreno
    - x1 rotolo medio coscia dx
    - x1 rotolo gigante sulla schiena, di traverso

    Consumabili
    - x4 kunai
    - x3 kunai affilati di Kiri
    - x1 shuriken
    - x4 uchiha shuriken
    - x6 rotoli piccoli
    - 30m Filo d'acciaio
    - 30m Filo spinato
    - x1 Tonico Coagulante
    - x1 Siringa con Antidoto
    - x2 Carta bomba
    - x1 Fumogeno
    - x1 Gokan Sakusou
    - x1 Palla di Luce

    Conoscenze
    - Militaristiche strategiche II° Livello
    - Storiche III° Livello
    - Orientative e geografiche III° Livello

    Note
    Penso di aver tracciato le linee che seguirà il mio pg per questa strana situazione. Mi sono mantenuto sia sul contrattacco che sui suoi pensieri perchè la situazione deve ancora essere definita bene



    Edited by tisy16 - 25/1/2023, 15:17
     
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    Le timide fiaccole enfatizzavano i profili dei litiganti all’interno del covo, dove la luce naturale non trovava accesso. Il protagonista della contesa, il famigerato Kinjutsu della Foglia, sembrava non trovar pace a quel tempo e passava da una mano all’altra più spesso del previsto. Ora che il clone superiore di Atshushi l’aveva in pugno, l’originale fece un cenno cosicchè la pergamena prese a srotolarsi e la descrizione di una delle tecniche più devastanti che il mondo ninja avesse conosciuto si svelò sotto gli occhi del kiriano.

    Nel frattempo, un connubio di aria e chakra andò a formare enormi pugni. Atshushi attinse al rotolo che portava sulla schiena e lo parò davanti a sé stesso. La copia tentò la stessa mossa. Loro malgrado il rotolo non riuscì a catturare l’ingente quantità di energia, sprigionata con tanta potenza. Così vennero investiti da quell’iniziativa devastante. Rocce e terra vennero sradicate insieme al malcapitato Jonin della Nebbia, mentre il suo clone d’ombra era sparito in una nuvola di fumo. Una voragine s’era aperta nel cuore della Foresta della Morte e Atshushi venne sbalzato al di fuori violentemente, picchiando sul tronco di un albero ad un paio di centinaia di metri. Della sua Joker ne rimanevano piccolissimi frammenti, attaccati alle vesti squarciate dalla potenza inaudita che gli si era riversata contro. Il rotolo giaceva a qualche metro da lui; parte di esso risultava visibilmente compromessa.

    A quel punto Atshushi avrebbe dovuto fare i conti con le conseguenze di una sua eccessiva fiducia nei propri mezzi.

    Ma certo ci voleva ben altro a mettere fuori combattimento Lo Sterminatore di Mukenin. I due shinobi continuavano a marcarlo stretto e lo raggiunsero in un attimo. Dunque, il kiriano venne pervaso dall’energia eremitica, sapientemente accumulata dal clone, e partì nuovamente all’attacco. La nebbia calò all’improvviso ed uno stormo di corvi l’andò ad abitare. Un nuovo clone d’ombra si unì alla compagnia. L’azione diversiva non ostacolò particolarmente lo Hyuga con il suo Byakugan, anche se dovette concentrarsi maggiormente per tener sotto controllo l’avversario. L’eremita dei rospi si affidò ai suoi sensi, i quali condussero il suo Rasengan compresso verso il basso ventre del nemico. Questi venne preso alla sprovvista dall’agilità dell’Uzumaki, la quale era cresciuta esponenzialmente. La sfera di chakra lo colpì. Il ventre si contorse in un primo momento in una direzione, ma la potenza di quel jutsu risiedeva proprio nel suo vorticare. Si sprigionò dunque tutto il suo potenziale e l’alto shinobi venne sparato come un proiettile contro una serie di alberi alle sue spalle. I suoi addominali erano incisi del tumulto di chakra e sanguinava copiosamente in vari punti, faticando a tenersi in piedi.

    Il suo collega era stato ingaggiato dall’altro clone e riuscì a malapena a schivare la spazzata saltando con entrambi i piedi, allargando le ginocchia all’infuori e abbassando il capo per tenere un baricentro che gli garantisse equilibrio. Sfortunatamente per lui, nelle condizioni in cui si trovavano, un eremita era di gran lunga più agile. Quindi le piante di Atshushi aderirono alle sue scapole e lo spinsero verso il terreno.

    Il Jonin di Kiri stava per ancorare al suolo quel disgraziato per le sue stesse mani.

    Improvvisamente però un odore di fumo gli permeò le narici e la parte esterna del suo costato venne colpita con una forza strabiliante, tanto da interromperne l’azione e rispedirlo nelle vicinanze del rotolo, con gli aguzzi arbusti che gli scucirono la pelle in più punti.

    La nebbia si diradò e l’Uzumaki potè riconoscere la figura di colui che era intervenuto di soppiatto a dar man forte a quegli uomini misteriosi. L’inconfondibile abbigliamento tattico nero, sul dorso la sua famigerata spada e una sciarpa violetto che cingeva il collo.

    Lo Hyuga passò una mano sulle labbra, asciugandosi del sangue che ne fuoriusciva.

    < Appena in tempo, Gōsuto. >

    L’Undicesimo Hokage fissava Atshushi con lo sguardo più serio e minaccioso che quest’ultimo poteva ricordare.

    < Stavamo per mettere in sicurezza il rotolo quando questo farabutto ci ha assaliti. >

    L’ambigua situazione in cui Atshushi si era cacciato stava per prendere una pienga ancor più drastica. A quanto pare i due uomini misteriosi conoscevano molto bene il regnante di Konoha, tanto da riferircisi con lo pseudonimo che l’aveva reso celebre nel Reparto Intelligence. Ora accusavano il kiriano di un gravissimo crimine. Che fosse tutto frutto di una diabolica macchinazione per incastrarlo?

    < Ti ho accolto nel mio palazzo in un momento delicato. Ti ho concesso la mia attenzione… >

    Takayuki scosse la testa in segno di delusione.

    < Ti dichiaro in arresto, Atshushi. >

    Una nuvola di fumo celò l’apparizione di una copia superiore del Kage, a qualche metro dall’originale. Gli altri due ninja erano posti l’uno alle spalle del vero Atshushi e l’altro alle spalle del suo clone. Di fatto, l’Uzumaki era circondato.

    Gli shinobi della Foglia composero all’unisono il sigillo della Pecora. Una barriera dai riflessi rossi s’innalzò dal terreno fino a fendere il cielo. Agli angoli erano posizionati gli utilizzatori del jutsu, mentre all’interno sarebbe rimasto intrappolato il povero Atshushi.



    Testardaggine ed egoismo ti hanno ficcato in bel pasticcio. I due malandrini hanno sfruttato la situazione a loro vantaggio e sembra ti abbiano incastrato.

    Se provi a scappare verrai ritenuto sicuramente colpevole di quanto ti accusano. Se combatti puoi ritagliarti qualche chanches. Se collabori verrai arrestato e processato.

    Hai appreso il Rasenshuriken, anche se potresti avere problemi nei primi utilizzi in quanto la tecnica richiede addestramento..sempre a te la scelta.

    Non hai percepito l'Hokage perchè ha sopresso il suo chakra, in quanto sensoriale.

    Puoi percepire un'altra fonte di chakra enorme nelle vicinanze (non immediate).

    Veniamo ai danni:

    - La joker è ridotta a brandelli, ergo Resistenza: 0.
    - Subisci danni per 180.

    La tecnica dentro il quale provano a confinarti è la Barriera dei Quattro Soli Rossi.

    Per ulteriori info e/o chiarimenti ci sentiamo su Discord.
     
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    VII



    Nel mondo dei ninja, degli scontri tra shinobi, il tempismo era fondamentale. Fu proprio quello che mancò ad Atshushi e al suo clone. I pugni di chakra condensato li investirono, disintegrando in minuscoli frammenti pavimento, soffitto e pareti della sala sottoranea. La copia superiore esplose in un nuvola di fumo che si confuse con le polveri e i calcinacci. Atshushi fu sballottolato via, trasportato dall'onda distruttiva sopra il livello del terreno, tra gli alberi della Foresta del Fuoco.

    Sentì la Joker cedere e frantumarsi, lasciando il suo corpo indifeso. Urtò a destra e a manca, forse a sassi o ad alberi o più probabilmente era ancora la pressione dei pugni di chakra che schiacciava il suo corpo snello. Atshushi si lasciò trasportare, incurante, mentre assaporava il flusso di conoscenza immesso dai ricordi del suo clone. Eccolo lì: il Rasenshuriken, il kinjutsu più devastante, chiaro nei suoi meccanismi nella mente del ninja Uzumaki.

    La foresta ne usciva irrimediabilmente deturpata. Laddove era stata interrata la stanza segreta, un enorme cratere fatto di nuda roccia e radici divelte riempiva il paesaggio. I due mukenin gli si fecero contro, ma Atshushi era stato a malapena scalfito dal loro attacco e potè mostrare loro quali erano le sue reali potenzialità.

    Il clone attaccò il parente Uzumaki che, come previsto, evitò la spazzata a stento, ma fu investito dall'onda d'urto della Kawazu Kumite. Così ci fu campo libero per piantarlo al suolo e provare a immobilizzarlo con i kunai. Ma un odore di bruciato preannunciò il fallimento della copia superiore. Le sue narici riconobbero l'odore del fumo e una fitta al costato lo fece sparire, graziando il mukenin Uzumaki.

    Dall'altro lato, Atshushi aveva colpito senza troppi problemi lo Hyuga, arrecandogli gravissime ferite all'addome, segno inequivocabile che quel ladruncolo non poteva nulla contro un'eremita. Eppure, i problemi erano appena iniziati. Il flusso di memoria in arrivo dal clone appena scomparso fece dimenticare al ninja di inibire il chakra dello Hyuga e subito volse lo sguardo per capire chi fosse il terzo avversario contro cui avrebbe dovuto vedersela.

    Sorpresa e sbigottimento lasciarono il ninja interdetto, tanto da fargli perdere il vantaggio guadagnato sui due nemici. E fu proprio lo Hyuga, spedito a metri di distanza e con il ventre rosso di sangue a sfruttare quell'apertura, ma in un modo che potè lasciare soltanto ancora più a bocca aperta il jounin di Kiri.

    CITAZIONE
    < Appena in tempo, Gōsuto. >

    < Ma... ma quello è l'Hokage... > Un flebile sussurro dalle labbra dell'Atshushi.

    CITAZIONE
    < Stavamo per mettere in sicurezza il rotolo quando questo farabutto ci ha assaliti. >

    Al che Atshushi non riuscì a capire, neppure sforzandosi. "Ma mettere in sicurezza da chi?" Si domandò stizzito.

    CITAZIONE
    < Ti ho accolto nel mio palazzo in un momento delicato. Ti ho concesso la mia attenzione… >

    L'hokage scuoteva la testa. I tratti distintivi, sciarpa viola e lunghi capelli neri, che ne seguivano il movimento, come a voler sottolineare che si trattasse proprio del capo della Foglia e non di un'imitazione.

    CITAZIONE
    < Ti dichiaro in arresto, Atshushi. >

    E poi accadde tutto troppo in fretta, persino per l'eremita. Un clone del kage, i due mukenin - che forse non erano dei noti criminali e, chissà perchè, a pensarci bene, proprio il membro più illustre della sezione Oscura dell'Osu non conosceva quei due malviventi - accerchiarono il ninja di Kiri, racchiudendolo in una particolare tecnica di barriera.

    Trasse un lungo respiro e cercò di ordinare i pensieri. Avrebbe voluto pensare, ma c'era poco tempo e parlò a mano a mano che le idee si riordivano nella sua testa.

    < Così sono vittima di un elaborato stratagemma. Loro due non sono mukenin o quantomeno non si sono mai palesati come tali e hanno orchestrato questa messa in scena per rubare i kinjutsu di Konoha. Chiamano l'Hokage con un soprannome che in pochi conoscono e, di conseguenza, sono membri della sua stretta cerchia di conoscenze. Chi mai dubiterebbe, dopotutto, di due retti e corretti jounin di Konoha. Invece arriva Atshushi, Sterminatore di Mukenin. >

    Parlando, si era arrivinato al rotolo del Rasenshuriken. Appariva rovinato e malconcio.

    < E vi rompe un po' le uova nel paniere.
    O anzi, no. Non è andata così. Io facevo parte del piano fin dall'inizio. Non è il Rasenshuriken che vi interessava, ma tutto il resto. Quel carico di rotoli diretti chissà dove, ma che non giungeranno mai a destinazione. >


    Raccolse il rotolo.

    < Aveto scoperto che avrei chiesto all'Hokage questo kinjutsu e lo avete portato dove avrei potuto raggiungervi, se mi fossi intestardito nella sua ricerca dopo averne scoperto il furto. Così vi avrei trovato e vi avrei fatto a pezzi. Perchè è questo che fa lo Sterminatore di Mukenin, ma forse vi siete un po' sopravvalutati.
    Eppure, da bravo soldatino, mando a dire all'Hokage che gli kinjutsu sono in pericolo e cosa fa questo retrograda di capo villaggio? Non va a difendere l'unica cosa di valore che rimane al suo villaggi? No, corre da me, perchè l'idea che Atshushi Uzumaki del Villaggio della Nebbia possa leggere la sua preziosissima tecnica segreta lo terrorizza. >


    Assicurò il rotolo dietro la schiena, al posto dell'altro rotolo andato perduto.

    < E appena arrivato, si beve la prima menzogna pronunciata dalla bocca blasfema dei suoi commilitoni. >

    Con lo sguardo fulminò l'Hokage.

    < Quindi Atshushi non si arrenderà a te perchè è ridicolo credere che io abbia attaccato volutamente ninja di Konoha. Pakkun ha seguito le tracce dei ladri che questa notte hanno trafugato i tesori della Foglia ed è arrivato direttamente da questi due. Oppure volete spiegare voi da chi stavate mettendo al sicuro questo rotolo? Quando siamo arrivati c'eravate soltanto voi due e, fino a prova contraria, siete stati voi ad attaccare me per primi. >

    Un clone si materializzò al fianco dell'Uzumaki.

    < Se devo vivere da reietto per questo, lo farò. Ho già visto cosa fa l'Osu ai mukenin che si pentono delle loro colpe. Nominate ufficiali di bordo di navi da guerra ricercati decennali e permettete a infanticidi di camminare liberi e a testa alta con il vostro coprifronte. E allora... >

    Con una mano arrivò al collo, pronto a slacciare il coprifronte dell'Osu, ma questo era andato perso durante la colluttazione precedente.

    < Meglio così. Hokage, non meriti il mio rispetto nè quello del mio Mizukage che si è reso ridicolo davanti al tuo cospetto e quello di quegli altri due bigotti. >

    Atshushi e il clone accumularono il chakra nella bocca, impastandolo all'unisono con il sigillo della tigre. Come un solo essere, lasciarono fuoriuscire dalla bocca un getto d'acqua pressurizzato che avrebbe tagliato in due montagne intere. Probabilmente, sarebbe stato sufficiente ad abbattere quella barriera.

    Superate le limitazioni di movimento, Atshushi avrebbe potuto vendicarsi di quei tessitori di inganni. Il sesto senso della modalità eremitica lo allertò della presenza dell'immensa scorta di chakra del Mizukage avvicinarsi rapidamente. "Era ovvio che non avesse bevuto la mia menzogna, ma sarò lieto di confrontarmi anche con lui. Io sono stato ingannato, non volevo rubare niente a nessuno."

    Capì che attaccare l'hokage non avrebbe fatto altro se non screditarlo ulteriormente e, vista la particolare criticità della situazione, sarebbe stato meglio salvare il salvabile. Sarebbe stata il turno di Atshushi di creare una barriera, ma stavolta per isolare sè stesso, il suo clone e i due furfanti dall'Hokage e dal Mizukage in arrivo.

    Atshushi avrebbe fatto apparire catene di chakra per formare i portanti di una grossa cupola, dentro alla quale avrebbe potuto finire di infliggere la giusta punizione ai due trafugatori di kinjutsu.

    Il clone partì velocissimo verso lo Hyuga. Se un rasengan compresso lo aveva ridotto in quelle condizioni, ne sarebbe bastato uno ordinario a finire il lavoro. Il movimento sarebbe stato quello già visto in precedenza, con la differenza che questa volta avrebbe recuperato il corpo del nemico per indurlo a parlare.

    < Vogliamo raccontare la vera storia o vuoi continuare con la tua versione? >

    Per l'altro Uzumaki, la sorte sarebbe stata la stessa. Se riusciva a stento a tenere il passo ai colpi corpo a corpo del jounin di Kiri, allora non poteva nulla contro i suoi ninjutsu. Per lui, il rasengan sarebbe arrivato da dietro. Atshushi lo avrebbe aggirato per provare a colpirlo sulla schiena e spedirlo a faccia avanti. Gli avrebbe raccolto le mani una sopra all'altra, facendo attenzione a stirare bene le braccia in avanti e, a differenza di quanto provato in precedenza, le avrebbe inchiodate con la sua wakizashi
    Riassunto Azioni


    Azioni
    -Onda d'Acqua Lacerante (Suidanha) -58
    - Barriera di Catene di Chakra -125
    - rasengan -18
    - Wakizashi come da post -1 res

    Clone #6 Eremitica
    - Onda d'Acqua Lacerante (Suidanha) -58
    - rasengan -18


    parametri
    Resistenza: 1500-181=1319
    Stamina: 260+40+337=637+333=970-13=957/2=478-58-125-18=277
    2/4 Sennin Mode
    Clone #4
    Vigore 330+3=333

    Clone #5
    Vigore 337

    Clone #6 eremitica
    Vigore 478-58-18=402

    Maestrie
    - Resistenza alle Illusioni III° Livello: Testa sulle Spalle
    - Nautilus III° Livello: Maestro dell'acqua
    - Scrittore dell'eterno - II livello:Chiave
    -Olfatto sopraffine

    equipaggiamento

    - Joker Koukaku Armatura centipede
    - Mantello mimetico
    - Meccanismo retrattile del Kunai (kunai equipaggiato) avambraccio sx
    - Lama Retrattile Avambraccio dx
    - Polsino Evoca-Arma Sx x1 uchiha shuriken del vento demoniaco a framm
    - Wakizashi Sopra il fondoschiena, parallela al terreno
    - x1 rotolo medio coscia dx
    - x1 rotolo gigante sulla schiena, di traverso

    Consumabili
    - x4 kunai
    - x3 kunai affilati di Kiri
    - x1 shuriken
    - x4 uchiha shuriken
    - x6 rotoli piccoli
    - 30m Filo d'acciaio
    - 30m Filo spinato
    - x1 Tonico Coagulante
    - x1 Siringa con Antidoto
    - x2 Carta bomba
    - x1 Fumogeno
    - x1 Gokan Sakusou
    - x1 Palla di Luce

    Conoscenze
    - Militaristiche strategiche II° Livello
    - Storiche III° Livello
    - Orientative e geografiche III° Livello

    Note



    Edited by tisy16 - 1/2/2023, 10:31
     
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    Atshushi aveva fatto la fine del topo in gabbia. L’articolata macchinazione organizzata ai suoi danni sembrava esser riuscita. Colto con le mani nel sacco dal capo gendarme del Paese del Fuoco, i cui grattacapi parevano moltiplicarsi a non finire in quelle settimane. Forse in virtù di questo e dell’incrollabile fiducia e stima che Takayuki riponeva nei due sottosposti, questi si era lasciato trasportare dalla situazione finendo in un certo qual modo anch’egli vittima del raggiro.

    Così l’Uzumaki della Nebbia, il quale respingeva l’idea di arrendersi all’ingiustizia in atto, approfittò dello stallo per esporre la sua versione dei fatti. Mossa arguta per ripercorrere quanto accaduto ma ancor più per affermare con carisma la propria innocenza. E Mentre riversava il suo flusso di coscienza s’affianco d’un clone superiore.

    Meticoloso nell’arringa, s’arrogò la licenza d’affilare la lingua ignorando per stizza le leggi gerarchiche vigenti in quelle terre. Non che questo atteggiamento si discostasse dalla solita riconosciuta natura del kiriano. Ad ogni modo, le sue parole sortirono un effetto tutt’altro che positivo sul reggente di Konoha.

    Tralasciando quanto di questo gli potesse importare, Atshushi si predispose all’evasione. Emulato dal clone d’ombra si esibì nel sigillo della tigre dopo aver immagazzinato il chakra suiton all’interno del cavo orale. Il getto venne espulso in contemporanea e con lo stesso impeto distruttivo e non fu tanto la forza quanto il controllo della forma a garantirne il successo. Fu così che la lama spezzò di netto le rosee pareti della barriera confinante e ne interruppe gli effetti. Fortunatamente per i presenti l’obbiettivo così come l’orientamento del getto non coincideva con le loro figure, anche se probabilmente se n’erano ben guardati. Infatti, s’allontanarono repentinamente ognuno nella propria direzione andando ad aumentare quelle che erano le distanze del proprio schieramento.

    Ecco che l’idea di trattenere con le buone lo Sterminatore di Mukenin andò in fumo in men che non si dica.

    < I rotoli di Konoha non sono affar tuo, Atshushi. Ho ricevuto notizia che gli altri sono stati messi in sicurezza e non hanno corso alcun pericolo. Il tuo tentativo di despistarmi è fallito miseramente. Le tue bugie e la tua arroganza sono sfuggite al controllo di un Kage troppo buono e permissivo come Janbo. Ad ogni modo, risolveremo questo pasticcio e discuterete delle vostre gesta dinanzi al tribunale dei ninja! > disse l’Hokage con tono sicuro.

    Astuto e deciso come suo solito, Atshushi fu camaleontico nel passare da preda a predatore. O almeno queste sembravano essere le sue intenzioni. Così, lucenti catene dorate si conficcarono sul terreno perimetrando una cupola all’interno della quale l’Uzumaki si confinò insieme al suo clone e ai due acuti imbroglioni.

    Takayuki, ninja sensore, non sembrò soffrire particolarmente l’esclusione. Anch’egli aveva percepito la fonte di chakra in arrivo e si preparava ad accoglierla.

    All’interno della leggendaria barriera lo Hyuga fece brillare il simbolo impresso sulla sua fronte; da questo s’allungarono sul suo corpo delle bande nere e un’espressione di compiacimento marcò il suo volto. La fatica e la sofferenza che ne stava compromettendo la resa nel combattimento sembrò soppiantata tutt’un tratto.

    Il clone di Atshushi partì all’assalto con la tecnica che più di tutte prediligeva. Appena raggiunto lo Hyuga questi avrebbe allargato le sue braccia mentre un macabro sorriso ne dipingeva il volto. Il rasengan compresso andò a segno e il corpo del malcapitato fu sparato ai confini della barriera sino ad impattarla bruscamente con la schiena. La copia l’avrebbe raggiunto mentre sputava sangue dalla bocca, gravemente ferito anche se inspiegabilmente ancora capace di combattere.

    Il suo compagno non si mosse dalla sua posizione, nonostante il vero Atshushi lo stesse aggirando agilmente. Prima che potesse essere raggiunto il terreno gorgoliò e piccole scosse di assestamento prevenirono l’innalzarsi della mastodontica porta dell’inferno. Il Rasengan impattò su di essa ed evidenti crepe si diramarono in ogni direzione fino a farvi cedere la resistenza. Calcinacci del celebre portone crollarono al terreno mentre il kiriano allungò il braccio raggiungendo il suo obbiettivo, il quale venne investito alle spalle dal jutsu subendo la stessa sorte del compare. Così Atshushi riuscì a catturarlo inchiodandolo a terra con la sua wakizashi.

    Nel frattempo, l’Hokage aveva estratto la sua spada e dalla foresta una figura arrivò in salto, atterrando con i suoi zoccoli di legno proprio sul lembo d’acciaio della lama. Spinse con forza per poi sfruttare la sua posizione per catapultarsi all’indietro.

    < Atshushi! Stai bene, mio caro? >

    La voce di Janbo Nuruoki sarebbe arrivata alle orecchie del suo conterraneo. Il corpulento Mizukage intervenne con alle spalle la sua Samehada, la quale sembrava fremere per tutta l’energia che si era agglomerata in quello scampolo di foresta.

    < Qualsiasi cosa accada qui, sono sicuro ci sia stato un grosso equivoco! Takayuki ti chiedo di deporre le armi e valutare la situazione da uomini di legge! >

    Non fece in tempo a terminare la frase che arrivò furente la ribattuta.

    < Il tuo uomo ne ha già infrante abbastanza! Siamo stati i primi a proporre la via diplomatica ma evidentemente non rientra nel corredo ideologico di questo criminale!!!! >

    Il Mizukage lanciò un’occhiataccia ad Atshushi e si fermò nervosamente a ragionare. Non poteva contemplare che la situazione fosse davvero quella che gli era stata riferita. Ed allo stesso tempo non poteva permettere che uno dei suoi più abili compagni venisse catturato per poi subire un processo viziato già in partenza e dal verdetto scontato.

    Agitò il capo contrariato.

    < Mi dispiace..non posso permettervi di catturarlo. >

    Sguainò dunque la leggendaria spada dalla pelle di squalo e si scagliò contro il suo parigrado della Foglia. La colluttazione fu subito cruenta ed ardua da seguire, soprattutto per chi - come Atshushi - stava per continuare la sua faida personale.

    Lo Hyuga, con la voce rotta dal dolore, gli rispose.

    < N-no-non ott-terrai n-nulla da noi… >

    Le vesti dello shinobi inchiodato al suolo presero a muoversi come impazzite. Si stracciarono in più punti mentre il corpo sotto di esse si modellava ingigantendosi. Le forme umane vennero presto sosituite da mostruosità dal colore brunito. L’uomo divenne mostro e la lama della wakizashi si spezzò come un grissino. Dal busto del nemico spuntavano tre enormi aperture simili a piccoli vulcani. Questi iniziarono a brillare d’energia fino a quando non fu abbastanza densa da essere espulsa. Altrettanti raggi di puro chakra esplosero verso il malcapitato Sterminatore di Mukenin.

    L’incidente diplomatico aveva assunto dimensioni ormai drammatiche e stava per sfociare in un fratricidio. Chissà se Atshushi, in qualche modo, si sarebbe sentito complice di quell’escalation di violenza.



    Non ha più senso che commenti quanto apprezzi il modo in cui stai ruolando.

    Lo Hyuga è in fin di vita..MA..è attualmente impossibilitato a morire.. :asd:

    L'altro tizio ci svela la sua terza innata e ti spara i Cannoni di Chakra dei Senninka.

    Mizukage e Hokage combattono tra di loro.

    Ora sta a te difenderti dal grosso attacco e decidere contro chi continuare a combattere...come avrai notato i due tizi non parleranno in questa sede.

    Siamo agli sgoccioli.
     
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17 replies since 19/9/2022, 09:24   545 views
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