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E’ notte profonda e sono molto stanco, ma ormai sono quasi arrivato e non ho intenzione di fermarmi.
Il cielo nuvoloso è carico di pioggia ma gli alberi mi riparano in parte dall’acqua.
Ormai mancherà si e no un’ora di viaggio per arrivare alle porte di Ame. Il Villaggio della Pioggia è un posto avvolto dalle leggende e carico di storia. In passato è sempre stato teatro di moltissimi scontri, poichè posizionato in un lembo di terra conteso fra tre grandi nazioni: il Paese del Fuoco, quello della Terra e quello del Vento. Li sono sorte diverse organizzazioni criminali che hanno trascinato il mondo nel caos più di una volta, fra queste si annoverano l’antica Akatsuki, i cui membri erano in grado ognuno di loro di competere con un esercito, e la più recente Kishikumo che annoverava individui dai poteri straordinari.
E’ sicuramente un luogo di potere ed è un posto che ho sempre voluto visitare. Ad Ame, dopo gli scontri con Hanzo la Salamandra, sono stati proclamati i primi tre Sannin: i Ninja leggendari.
Jiraya, l’eremita dei rospi, Orochimaru, l’infido serpente e la principessa di Konoha Tsunade Senju, il miglior ninja medico della storia.
Ora che mi viene in mente anche Eanor era originario della Pioggia . . . un triste destino il suo, chissà se avrei potuto fare qualcosa per cambiarlo?
Mi fermo al limitare della foresta, davanti a me si estende una steppa brulla e umida con l’erba molto alta e selvaggia. Una distesa completamente aperta e senza ripari da qui fino alla grigia città che scorgo in lontananza.
*Eanor . . . mi sarebbe piaciuto misurarmi con te, non mi sembravi un cattivo ragazzo, forse un po’ impulsivo, vero, ma nel tuo cuore c’era del buono!*
Scendo dall’albero e comincio a correre nell’erba bagnata dalla pioggia che mi arriva quasi fin sopra al collo. E’ una sensazione strana correre in questo campo, l’erba bagnata mi solletica la pelle provocandomi dei brividi ed il fruscio del suo spostamento ha un effetto che trovo rilassante.
Immerso nell’oscurità avanzo percorrendo rapidamente la grande distanza che mi separa dalle porte del villaggio, che raggiungo in circa un’ora.
La trovo una città molto grigia, dall’aria triste e sofferente con i suoi alti palazzi che cercano di uscire da quelle nuvole perennemente cariche di pioggia. Sono rarissime le giornate di sole da queste parti, una volta mi è stato spiegato come mai ma non ci ho capito molto, c’entrano qualcosa i venti che si incrociano, la pressione ed altre cose che non fanno per me!
Cammino su una strada che conduce, attraverso un arco quadrato, direttamente alla porta principale di accesso al villaggio e vengo fubito fermato da due ninja mascherati
Chi sei? Cosa ti porta qui a quest’ora?
Mi chiamo Jiren Sakata, sono Chunin della Foglia e membro dell’OSU. Non ho calcolato bene i tempi di viaggio così sono arrivato a questa ora tarda. Sto girando il mondo per allenarmi.
I due si guardano per un istante prima di rispondermi in maniera irritata.
Mpf voi dei grandi villaggi siete tutti così pieni di voi, credi di poter arrivare qui in piena notte e che spalanchiamo le porte del villaggio per te?
. . .
Torna quando sarà sorto il sole Chunin della Foglia!
Perfavore, piove e qui attorno non ci sono ripari, voglio solo trovare una locanda.
Siete anche sordi voi dei grandi villaggi? Sparisci o avrai trovato degli avversari, ma non sarà un allenamento!
Meglio che te ne vai ragazzo, non ho niente contro di te ma siamo noi a decidere chi entra e di notte non entra nessuno salvo emergenze.
I due ninja mascherati sono molto differenti, uno, con una maschera con decorazioni blu, è quello più ostile e sgarbato, che sembra nutrire molto risentimento verso i Grandi Paesi. L’altro, all’apparenza più affabile, porta una maschera con motivi viola.
Non ho intenzione di fare nulla di male, ne di dargli motivi per scontrarci, anche perchè probabilmente avrei la peggio ora come ora. Perciò senza ulteriori proteste mi volto e cammino lontano dall’ingresso del villaggio.
Non posso nemmeno accendere un fuoco per scaldarmi a causa della pioggia ed il terreno è umido e fangoso. Mi siedo sotto l’arco di pietra ad aspettare pazientemente che sorga il sole.
Mi appisolo, facendo sogni irrequieti e tormentati . . . sogni di sangue, perdita e dolore.
Attendo solo l’alba.. -
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Il sole Sorge oltre la coltre di nubi che quasi perennemente ricopre il cielo sopra alla città, rilasciando su di essa una pioggia quasi costante.
L’aria fresca del mattino mi riempie i polmoni e mi aiuta a destarmi.
Mi sgranchisco un istante prima di fare un giro in attesa che si aprano le porte della città.
Il paesaggio circostante è grigio, spoglio e monotono. Non riesco nemmeno a vedere la foresta in lontananza.
Dopo un po’ mi accodo ad una carovana di mercanti che è sbucata dalla via principale da Nord.
Gli chiedo notizie sul loro viaggio e mi dicono che dei banditi stanno tendendo agguati sul sentiero a Nord verso le montagne.
Forse nel pomeriggio potrei fare una corsa a dare un’occhiata. Han detto che con la velocità di un ninja ci si può arrivare in un paio d’ore nel territorio dove hanno visto quell’uomo.
Dopo questa chiacchierata entriamo in città e ci dividiamo.
Loro si dirigono addentrandosi in una larga strada contornata da ali grattacieli, io mi fermo qualche istante ad osservare la città.
Ovunque mi giro vedo alti palazzi di ferro grigi ed anonimi, facce spente e tese o volti arroganti e ostili.
Le cose non si mettono meglio addentrandosi fra le vie ed i vicoli della città.
Appena giro un angolo su un vicolo stretto mi ritrovo di fronte a tre individui armati, ma vedendo il mio coprifronte Osu capiscono che non è il caso di attaccar briga e si limitano a guardarmi in cagnesco.
Dopo qualche altra svolta ed alcune brutte facce, sbuco su una via principale con carretti di mercanti e bancarelle sotto enormi tendoni al riparo dalla pioggia.
C’è un via vai di gente rendendo la situazione abbastanza caotica. Fra la pioggia, gli ombrelli le urla e gli urti, rimango un po’ spaesato rispetto alla più ordinata ed ampia Konoha.
Decido di indagare sui banditi di cui mi hanno raccontato i mercanti, così chiedo informazioni a riguardo ai negozianti e ai ristoratori.
Tutti mi dicono più o meno le stesse cose, confermano l’area indicatami ed alcuni la restringono ulteriormente ad un tratto di sentiero boscoso appena prima di un valico.
Un uomo alto e ben messo mi si avvicina e mi da una pacca sulla spalla.
Hey ragazzino, vuoi metterti nei guai con quei banditi?
Sembri gracilino che intenzioni hai?
Sono un Ninja!
Beh anche io, e si dia il caso che mi occuperò io dei banditi, sono la mia missione.
Questo tizio sembra davvero forte, inoltre pare fin troppo rilassato per uno che deve affrontare la missione.
La questione non mi convince del tutto, c'è qualcosa che non mi torna.
Posso venire a osservare?
Che intenzioni hai?
Voglio solo imparare e migliorarmi il più possibile. Osservarti all’opera potrebbe servirmi.
Comunque il mio nome è Jiren Sakata.
Beh, se la metti così va bene, ma non osare intervenire.
Ammira come lavorano i professionisti.
Io sono Udon Otoi, Jonin della Pioggia!
Mi fa cenno di seguirlo e ci dirigiamo verso l’uscita della città.
Ci muoviamo a gran velocità, mi chiede se ce la faccio a stargli dietro, non gli rispondo nemmeno ed accelero portandomi a pochi metri dietro di lui.
Alchè anche lui accelera, stavolta fatico di più a raggiungerlo. Capisce che siamo quasi al mio limite di velocità e non spinge oltre.
In meno di un’ora, ben oltre le migliori previsioni, raggiungiamo la zona indicata.
Udon mi rivela di avere informazioni più dettagliate e crede di sapere dove si siano accampati.
Stando alle sue ricerche si tratta di ragazzini, disertori Genin scappati da qualche missione andata male, troppo spaventati per tornare a fare rapporto e che si danno alla macchia.
. . . Recentemente, tuttavia, gli attacchi si sono fatti più spavaldi ed aggressivi.
Prima evitavano di ferire e rubavano per lo più cibo e viveri o merci di scambio. Ora si stanno facendo più ambiziosi.
O hanno incontrato qualcuno che si è unito a loro, o si sono uniti loro a qualcuno, altrimenti non mi spiego il cambio di atteggiamento. Anche per questo ho deciso di intervenire, nonostante fino ad ora abbia lasciato correre e temporeggiato. Per questo ti ho chiesto di non intervenire . . .
Capisco le motivazioni di quest’uomo ed in un certo senso le ammiro. Anzi, decido di dargli una mano. Credo voglia salvare, se possibile, quei ragazzi.
Attivo il Byakugan per scandagliare il bosco e cercare il rifugio di questi “banditi”.
In meno di dieci minuti entrano nel mio raggio visivo, ma non dico niente ad Udon. Voglio proprio vedere come se la cava.
Ogni tanto chiude gli occhi e muove appena il naso . . . come se stesse annusando l’aria.
Molti ninja esperti hanno sviluppato un olfatto particolarmente fine, quasi eguale a quello di un segugio nei migliori casi.
Devia appena la traiettoria in direzione del covo; a quanto pare il suo olfatto funziona bene.
Lo seguo in silenzio a distanza di qualche metro, continuando ad osservare la baracca ormai vicina dove si nascondono. Sempre che si tratti di coloro che stiamo cercando.
Disattivo il Byakugan e mi allontano ancora di qualche metro, lasciandolo avanzare verso la meta ormai a poche centinaia di metri.
Avendo memorizzato la posizione di tutti dopo averli visti col Byakugan, mi metto in una posizione tale da poter osservare al meglio l’avanzata di Udon ed il suo operato.
Ho già individuato quelli che presumo siano i quattro Genin, assieme ad altri tre adulti dall’aria minacciosa, uno dei quali con indosso un coprifronte rigato.
In più altri due individui di vedetta fuori dalla baracca, nascosti fra gli alberi.
Udon compie dei sigilli veloci, Inspira profondamente e sputa fuori dalla bocca svariati proiettili infuocati di dimensioni ragguardevoli, che vanno per schiantarsi proprio in direzione delle due vedette.
Lo schianto dei proiettili produce diverse esplosioni e le fronde degli alberi vanno a fuoco. Ma uno dei due è riuscito a scansarsi all’ultimo momento gettandosi rapido come un fulmine lontano dall’albero dove stava appostato.
Sguaina una wakizashi e cerca di affettare Udon cogliendolo con la rapidità, ma il Ninja di Ame poggia una mano a terra e diverse lance rocciose fuoriescono dal terreno impalando l’uomo nelle gambe e nel braccio armato.
Nel frattempo sono usciti tutti quanti.
I Genin, non appena vedono il volto di Udon, sbiancano dal terrore, ma l’uomo lancia loro un grande sorriso.
Non preoccupatevi ragazzi, ora ci sono qua io!. -
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Il tizio con il coprifronte rigato, armato di una grande spada, si fa avanti verso Udon.
Gli altri si mettono ai suoi lati brandendo delle lance.
Udon poggia nuovamente le mani a terra, così decido di attivare il Byakugan, per cercare di vedere come usa il chakra e cosa intende fare.
Così lo vedo riversare nel terreno una gran quantità di Chakra. Il suolo inizia a muoversi, come piegato e tirato dal Chakra di Udon.
Delle pareti rocciose si innalzano, dei corridoi si formano ed un labirinto appare nel bel mezzo della foresta, con al centro la capanna.
Udon si fonde con la roccia delle pareti e le attraversa fino a raggiungere uno dei Genin. Isolato, così come tutti gli altri “prigionieri” del labirinto.
Che ricordi il labirinto . . .
Sono invecchiato e quasi morto all’interno di un labirinto.
Eppure ho imparato moltissime cose in quell’occasione ed ho conosciuto dei ninja straordinari.
Ad ogni modo, Udon si mostra al Genin, che cade a terra per il terrore.
Takeiji, non avere paura. Non intendo farvi del male ne punirvi, voglio solo riportarvi tutti indietro sani e salvi.
Ascoltami bene perchè ho solo pochi secondi per apportare la modifica alla tecnica.
Restate nella capanna!
Detto questo ripoggia le mani a terra ed il labirinto comincia a ruotare ed intrecciarsi, finchè i quattro genin si ritrovano tutti al suo centro, appena fuori dalla capanna, mentre i tre banditi sono stati isolati, nella parte sinistra del labirinto, ma non troppo distanti.
Ovviamente non sono riuscito a sentire quelle parole, ma le ho lette dalle sue labbra.
Udon si rifonde al terreno. Sbuca alle spalle di uno dei due sgherri rimasti e lo colpisce con un pugno destro, ma la mano del ninja di Ame si è trasformata in un martello di roccia che si schianta contro la nuca del bandito mandandolo al tappeto.
Corre contro la parete, oltre la quale si nasconde l’altro subordinato del Mukenin, si lancia ed attraversa letteralmente la parete rocciosa. Il bandito, colto di sorpresa, non può fare altro se non prendersi una martellata sul muso e svenire a terra con qualche dente in meno.
Tuttavia arriva la risposta del mukenin, che allaga il labirinto con un jutsu Suiton molto potente.
Udon cammina sull’acqua con destrezza e “pattina” verso l’imbocco di un corridoio.
Salta, compone dei sigilli e sputa dalla bocca un drago di terra. Vi salta sulla schiena mentre questo schizza serpeggiando verso il mukenin.
Il nemico spara delle lame acquatiche dalla bocca, ma il dragone roccioso di Udon schiva i colpi muovendosi sinuosamente.
Arrivato a pochi metri Udon salta in alto, mentre il Drago si schianta contro il mukenin, che lo abbatte con una forte esplosione acquatica.
A questo punto Udon si appallottola su se stesso, il suo corpo, diventato chissà-quando di roccia, si espande, quasi come fanno gli Akimichi. Inizia a rotolare furiosamente e si getta in picchiata contro il mukenin, ancora alle prese con i detriti di terra e roccia del dragone.
Il colpo è così violento da spezzargli molte ossa e continua fino al suolo, dove con un forte schianto ed altri cinque abbondanti secondi di rotolamento, finalmente Udon si ferma, torna al suo stato normale e rimane in piedi a guardare il suo operato.
I veri banditi tutti stesi e malconci, il Mukenin vivo per miracolo, o precisione estrema, ed i genin fuggitivi sono ancora al sicuro nella capanna.
Ha usato delle tecniche molto interessanti . . . potrebbero tornarmi davvero utili in futuro
Continuo a seguirlo a distanza mentre riporta i Genin al villaggio e li rassicura che non ci sarà nessuna punizione. Così infatti è, i piccoli risultavano dispersi e non fuggiti, così non c'è stato bisogno di alcun provvedimento.
Una volta rimasto solo, raggiungo Udon mentre cammina per le vie della città.
Sei stato veramente in gamba, hai usato i tuoi jutsu in maniera impeccabile e veloce, so già di non avere la minima speranza affrontandoti . . .
Eppure porti anche una spada, mi piacerebbe fare un duello se sei d'accordo.
D'accordo moccioso, sei stato di parola e hai solo guardato.
Begli occhi tra parentesi hehehe, non mostrarli troppo facilmente in giro però.
Seguirò il tuo consiglio.
Beh, che aspetti sfodera la tua katana!
Mi intima mentre ha già sguainato la sua. Una bellissima katana di pregiata fattura dalla lama splendente, affilata e ben curata.
Maccome, qui?
Massì tranquillo, sei con me!
Ancora un po' dubbioso, sfodero entrambe le mie katane e mi metto in posizione, osservando ogni minimo movimento di Udon.
La sua posizione è molto buona, avendolo già visto all'opera si di cosa è capace come minimo.
Devo solo scoprire fin dove riesco a portarlo.
Scatto in avanti correndo con le braccia aperte verso Udon, che si limita a seguirmi con lo sguardo.
Arrivato a circa tre metri di distanza scarto lateralmente verso sinistra.
Per un istante, ad un occhio normale, il mio corpo sembrerebbe sparire per un istante e ricomparire alla destra di Udon.
Ma quando mi trovo in posizione, i suoi occhi sono già fissi su di me.
Mi lancio ugualmente all'attacco con le mie due katane in sequenza, portando una serie concatenata di colpi in una danza metallica assordante.
Non riesco a farlo arretrare di un solo millimetro ne a creare una breccia nella sua difesa nelle condizioni attuali.
Non solo esperto di ninjutsu ma anche un eccellente spadaccino, sei in gamba Udon!
E tu sei proprio un moccioso, questi sarebbero attacchi?
Ti faccio vedere come si attacca con la katana!
Stringe le mani sull'impugnatura della sua katana e le sue braccia sembrano diventare molto più grosse.
Porta in alto, oltre la sua testa la lama e la cala violentemente su di me, una, due, tre volte.
Mi difendo tenendo alte a protezione entrambe le mie spade. I suoi colpi sono pesantissimi, mi rimbombano sulle ossa e le sento stridere.
Alla quarta, il suo fendente devia all'ultimo grazie ad un piccolo scatto dei suoi polsi, la lama compie un ampio semicircolo per rientrare violentemente verso il mio corpo all'altezza dell'addome.
La lama di Udon si ferma a pochi centimetri dal mio corpo lasciandomi solo una sensazione gelida.
Fammi riprovare
Mi fa un cenno ed un sorriso come a dire "accomodati"
Reinfodero la mia katana rossa tenendo nella mano destra solo quella di mio padre, impugnandola al contrario. Il braccio sinistro lo tengo disteso in avanti con il palmo rivolto verso Udon.
Attivo il Byakugan e lascio scorrere in me il chakra, alleggerendo il mio corpo in modo da renderlo più veloce, agile e scattante.
Parto, con la mia rinnovata velocità, eseguendo una tripla rotazione su me stesso, colpendo ogni volta il mio avversario con la spada.
Alla quarta, nel momento in cui le due spade cozzano, la mia mano sinistra va a dare un colpetto alla mano destra di Udon, che si apre di scatto e si affloscia, come se le avessero staccato la spina.
Udon sorride, stringe ancora più saldamente la katana con la sua mano sinistra ed inizia a contrattaccare.
I suoi violenti colpi rischiano ogni volta di frantumarmi le braccia, ma grazie all'alleggerimento, che incrementa la mia velocità di movimento, riesco quasi a stargli dietro. Combinando lo stile Hyuga alla spada, riesco però a combinare qualcosina e quantomeno non venire battuto in pochi secondi, come successo prima.
Riesco a sfiorargli il fianco con la mia mano sinistra, pensava di averla scampata ma, sfortunatamente per lui, anche se non l'ho toccato con la mano ero abbastanza vicino da inciderlo con il mio chakra tagliente, provocandogli un'impercettibile smorfia, che copre subito con un ghigno.
Ebbravo il piccolino, sei riuscito a ferirmi! ma ora basta giocare ok? Mi è venuta fame
E con queste parole chiude l'incontro, accompagnandole con un velocissimo colpo di fodero diretto alla mia tempia destra.
Cado a terra frastornato e mi rialzo dopo un istante ritrovando Udon li davanti a ridersela come un matto.
Auch, ma che fai sei impazzito?
Non volevi allenarti? Beh ogni bastonata in faccia rende più forti hahahahaha
Smette poi di colpo di ridere e torna serio per un istante, per poi sorridermi.
Sei in gamba ragazzino, continua ad allenarti, quando sarai un uomo faremo una vera sfida!
Fino ad allora "guardati le spalle" hahahaha capita?
Ti batterò un giorno Udon, vedrai!
E così si chiude un'altra avventura. Ho conosciuto un ninja molto forte, tanto matto quanto gentile ed ho tutte le intenzioni di mantenere l'impegno di tornare a sfidarlo seriamente quando "sarò un uomo"!. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)King, purtroppo il tuo pg non ha le conoscenze necessarie per permetterti di narrare la storia di Ame e dei suoi protagonisti, nè delle organizzazioni.
Puoi:
1) eliminare quella parte
2) attendere di prendere le conoscenze "Storiche" e "Oratorie e Popolari" di II livello, per poi richiedere la valutazione. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Non conosce manco l'akatsuki? che pg ignorante
eliminerò.
A Hero's Journey VIII |
