A Hero's Journey VI

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    Il mio viaggio intorno al mondo è quasi terminato. Ho camminato in lungo ed in largo per le Terre Ninja spingendomi ben oltre i miei limiti ed incontrando molte persone che mi hanno aiutato nella mia crescita e nella mia ricerca di informazioni. Ho cominciato questo viaggio attraversando il mare dirigendomi nell'isola della nebbia perenne, ho valicato irte montagne modellate dal vento, ho attraversato giungle e pianure fino ad arrivare alle altissime cime innevate del Nord. Ho camminato in mezzo a sconfinati campi di riso.
    Ora il mio viaggio è quasi giunto al termine e mi ritrovo in un posto familiare, immerso in una placida foresta in cui scorrono come vene ed arterie innumerevoli corsi d'acqua che contribuiscono a renderla lussureggiante e rigogliosa.
    Camminare in mezzo a questa foresta mi ricorda il paesaggio del mio paese natio. Gli alberi sono differenti ma l'aria che si respira è la medesima e non può che giovare al mio umore, rallegrandomi e lavando via la stanchezza.
    La foresta è più viva che mai, innumerevoli specie animali si aggirano fra le ombre delle piante e dei cespugli e nuotano negli innumerevoli corsi d'acqua, rendendola un vero paradiso naturale.
    E' mattina inoltrata, credo siano le dieci e mezza e decido di fermarmi a riposare in una radura vicino ad un piccolo torrente dove un cerbiatto si sta abbeverando. Appena mi vede fugge via saltellando qua e la strappandomi una risata.
    Fa troppo freddo per farmi un bagno così decido di sciacquarmi solamente il viso e mi stendo a terra ammirando il paesaggio sopra di me.

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    L'autunno è inoltrato e le foglie sugli alberi in questo periodo dell'anno assumono colori magici. Ho sempre trovato il fenomeno chiamato foliage qualcosa di suggestivo, che rende la natura più viva che mai. Prima di cadere per il rigore dell'inverno, le foglie cambiano colore come a voler dare l'impressione di scaldarsi assumendo tinte di giallo, arancione e vermiglio. Le foglie cadute a terra formano un tappeto di questi colori caldi e fanno sembrare il terreno dipinto da un pittore donando a tutto il quadro un'aria di nostalgia e di magia.
    Mi godo il sole filtrato dalle fronde degli alberi e lascio cullare le mie orecchie dal lieve scorrere dell'acqua del torrente quando sento in lontananza una vocina allegra canticchiare.

    Dove vai?
    Cosa fai?
    Bella ranocchietta
    Salta qua!
    Salta La!
    Vai troppo di fretta
    Balza, balza
    La fonte ormai ti è stretta
    Guarda la, proprio la
    Sarà la tua casetta?


    Mi volto verso la voce, appartiene ad un uomo dall'aspetto buffo, con dei vestiti strani ed una folta barba bruna che saltella e canticchia come un matto.

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    Con un balzo supera il torrente e continua a trotterellare venendo verso di me tutto gaio e contento.
    Mi metto seduto e lo osservo avvicinarsi e continuare a canticchiare della ranocchia, non riuscendo a trattenere un sorriso.

    Che felicità trovarti qui mio piccolo amico, anche tu stai cogliendo i raggi del sole?

    Salve, ehm possiamo dire di si

    Che piacevole incontro, mi sembri anche tu una ranocchietta smarrita in cerca di casa, o sbaglio?

    Mi chiede lisciandosi la barba con la mano sinistra e poggiandosi con scioltezza su di un bastone rudimentale con la destra. Prima che possa rispondergli tira fuori dalla giacca una pipa che riempie con non so bene cosa, forse tabacco ma sembra più fresco e verde del tabacco che ho visto fino ad ora le poche volte che ho veduto qualcuno fumare. Strizza l'occhio con disinvoltura e delle scintille sprizzano dal braciere della sua pipa accendendo il contenuto.

    Beh, non mi sono perso . . . o meglio, non so dove mi trovo, ma so dove sto andando!

    Hahahaha ottimo, beh, se le cose stanno così devi venire a casa mia per il pranzo, non abito molto lontano e non passano spesso da queste parti sperduti che sanno dove vanno. Il mio nome è Tom Bombadil, al tuo servizio!

    Jiren Sakata . . .
     
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    Seguo l'allegro e strano uomo addentrandoci nella foresta. Tom saltella e fischietta mentre avanza fin troppo leggiadro per la sua mole non proprio atletica. A parte la stranezza del personaggio, trovo stranamente piacevole stare in sua compagnia ed il suo fischiettare mi mette allegria.
    Attraversiamo il corso d'acqua con un balzo e cominciamo a seguire il suo corso verso Nord.
    Gli animali della foresta, uccellini, scoiattoli ed altre piccole e buffe creature, sembrano quasi attratte dal fischiettare di Tom e gli ronzano intorno come mosche con il miele.
    Una coppia di pettirosso si appoggia sul suo cappello e comincia a cinguettare a ritmo col suo fischiettio suscitandomi grande ilarità ed una risata profonda e sincera, come non mi succedeva da tempo.
    Senza rendermene conto, dopo qualche minuto, mi ritrovo anche io a fischiettare l'allegro motivetto e a trotterellare sul manto di foglie autunnali che ricopre il terreno.

    Ohi ohi, siamo quasi arrivati mio giovane amico, oltre quell'avvallamento si trova la mia umile casetta.
    Vi devo salutare amici miei, come vedete ho un ospite per pranzo!


    E a quelle parole, la coppia di pettirossi si alza in volo e se ne va cinguettando, così come tutti gli altri animali che avevano preso a seguirci.
    Scendiamo scivolando agilmente, ripeto, lui fin troppo per la sua forma fisica, da un piccolo crinale erboso solcato da enormi radici e ci ritroviamo in una conca. Oltre la conca scorre un piccolo fiumiciattolo che scende da una coppia di basse e timide cascate, distanti circa trenta metri l'una dall'altra e che si riuniscono poco più avanti gettandosi nella foresta, verso Est.
    Non vedo nessuna casa, ma poi guardo meglio e la mia bocca si spalanca dallo stupore.



    Un viottolo di ciottolato conduce ad un grande albero cavo finemente modellato, quasi per magia, per intricarsi ed intrecciarsi a formare una sorta di piccolo palazzo naturale.
    Vetrate che sembrano fatte di resina e luci dalla fonte ignota e misteriosa contribuiscono a dare all'opera un tocco di magia e mistero.

    Benvenuto nella mia umile dimora Jiren, prego entra pure e fa come fossi a casa tua!

    Ma è fantastico Tom . . . come hai fatto a costruirla?

    Cantando una bella canzone hahaha

    Non capisco, ma qualunque sia il suo segreto, sono sicuro che sia troppo per me da imparare.
    Entro in casa di Tom, mobili e arredamento sono tutti parte dell'albero o di altri elementi della foresta. C'è una radice che sbuca dal terreno a forma di divano, ricoperta da un sottile strato di muschio e foglie, come a formare un soffice cuscino. Il tavolo formato da magnifici e contorti ghirigori di rami sottili circondato da quattro sedie ugualmente belle. Non c'è un vero e proprio soffitto, sopra di noi, in cima alla casa-albero, ci sono grandi foglie verdi compattate sopra ad una corona di resina ambrata.
    Mi accomodo su una sedia al tavolo e dopo qualche secondo Tom arriva con frutta verdura noci e funghi immersi in una salsina di burro e formaggio. E poi castagne, miele del pane caldo e due boccali di succo di mele.
    Il cibo è veramente squisito e fresco, contribuisce ad aumentare il mio umore e la simpatia crescente verso Tom.

    Come mai vivi qui da solo nella foresta?

    Gli chiedo fra un boccone e l'altro.

    Non sono mica solo, ci sono tutti i miei amici, li hai anche conosciuti prima, e ci sono gli alberi che sono molto saggi ed i fiumi che mi fanno sempre ridere a crepapelle. E ora ci sei tu.
    Questa foresta mi ha accolto moltissimo tempo fa e ora io mi prendo cura di lei, ci aiutiamo a vicenda!


    Passano spesso visitatori?

    Spesso . . . non so cosa tu voglia dire con spesso, il legno è spesso, la roccia è spessa

    Volevo dire di frequente

    Mmmm non saprei, qualche giorno fa è passato un branco di lupi, ma non erano molto simpatici

    Mi sa che non ha tutte le rotelle

    Intendo umani, come noi

    Sei il primo che vedo da quando la mia barba era così! L'ultimo che ho visto era un giovanotto di nome Nube. Gli piaceva chiacchierare con gli insetti, io li trovo un po' strani e permalosi.

    Finiamo il pranzo continuando a chiacchierare su questo livello, io che gli pongo domande e lui che mi risponde in questa maniera stramba, quasi enigmatica. Inizio a chiedermi chi sia veramente questo Tom e come faggia a vivere nella foresta, escluso dal mondo a parlare con piante e animali.
    Finito il pasto si mette a fumare la pipa nel suo "giardino" con vista sul fiume. Io mi siedo accanto a lui sul prato e mi godo il momento di relax immerso così nella natura.
    E' una giornata magnifica, ma qualcosa sta per accadere . . .
     
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    Un rumore coglie la nostra attenzione, lontano ma abbastanza forte da percepirlo anche a questa distanza. Tom si alza di scatto ed inizia a trotterellare in direzione del rumore, io lo seguo incuriosito.
    Ci addentriamo nella foresta per un centinaio di metri quando ecco la fonte del rumore: un animale che non ho mai visto prima in vita mia, forse un gatto o un procione, è bloccato in cima ad un albero e fa uno strano verso stridulo in preda al terrore.
    Tom lo guarda sorridendo prima di cantargli qualcosa

    Hei tu! Scendi giù!
    Bel batufoletto
    Spaventato non esser più!
    Bel batufoletto
    Tom e Jiren son qua giù!
    Bel batufoletto
    Presto arriverò lassù!
    Bel batufoletto
    Presto tutto finirà e li non salir più!


    Appena finisce di cantare fa una capriola e con mio grande stupore si libra lentamente in aria fino a raggiungere l'animale impaurito. Rimanendo sospeso a mezz'aria, a quasi quindici metri d'altezza, sento che canta ancora qualcosa alla creatura ma da qua non riesco a capire bene le parole, sento solo un suono dolce e rassicurante. L'animale si getta sulla sua spalla destra, Tom lo accarezza e scende delicatamente a terra.

    Ecco piccolo batufolo, torna a casa ora e non andare più a ficcarti in questi pasticci intesi?

    Il piccolo animale peloso gli fa un cenno d'assenso e trotterella via sparendo dietro a dei verdi cespugli lasciandoci di nuovo soli. Io guardo ammirato Tom Bombadil e non posso fare a meno di chiederglielo

    Tom è stato fantastico, come hai fatto a volare fin lassù?

    Tom ride di gusto e si da una pacca sulla pancia sporgente prima di rispondermi.

    E' semplicissimo mio caro Jiren, mi è bastato diventare più leggero e poi librarmi fin lassù. Anche tu potresti riuscirci

    Puoi insegnarmi come si fa?

    Hohoho certo che si mio piccolo amico, seguimi che ti mostro. Fai come me, saltella e divertiti, e se ti viene da cantare . . . CANTA!

    Non credo che canterò!

    Così, mio malgrado, inizio a seguire Tom saltellando di qua e di la come lui. Passato l'imbarazzo iniziale, devo dire che trovo piacevole spostarsi così in questa bella e tranquilla foresta, saltellare ti tira fuori la gioia dal cuore.
    Torniamo nella radura della casa di Tom e ci fermiamo vicino al fiume.

    Eccoci quà, allora, per volare non devi fare altro che diventare più leggero!

    Cosa intendi con più leggero? Come faccio a diventare più leggero?

    Beh devi solamente sentire la terra sotto ai tuoi piedi, farla entrare in te, gli fai fare una piroetta ed il gioco è fatto

    Evidentemente Tom non sa proprio spiegare come si faccia, così decido di strappargli il segreto con le mie mani . . . o meglio, con i miei occhi.

    Puoi farmi rivedere come si fa?

    Nel mentre attivo il mio Byakugan per analizzare il flusso del Chakra di Tom e vedere cosa cambi dentro di lui e cosa intenda con far fare le piroette alla terra.
    Con una grossa risata Tom si tira una pacca sulla pancia. Vedo il suo chakra scorrere in tutto il suo corpo, ma non è il chakra normale, bensì una sua alterazione, per la precisione chakra Doton!
    Tutto il suo corpo viene irradiato da questo chakra, ogni sua cellula vibra ed entra in risonanza con esso, finchè si stabilizza ed il suo corpo si alza da terra.

    Va bene ora ci provo.

    Faccio anche io appello al potere della Terra del mio Chakra, lo lascio scorrere in tutto il mio corpo finchè non lo sento formicolare. Cerco di imitare ciò che ho visto accadere all'interno del corpo di Tom ma . . .

    No no no, così non va piccolo amico, devi fargli fare una piroetta. Questo che fai non serve a niente!
    Ecco ti faccio rivedere


    Passano diverse ore in cui continuo ad osservare Tom eseguire il suo trucco, la piroetta come la chiama lui, l'ho osservato ripeterlo così tante volte col Byakugan che gli occhi iniziano ad essere affaticati, ma ci sono vicino.
    Nell'ultimo tentativo sono riuscito a combinare qualcosa, sento il mio corpo più leggero e molto più rapido, ma ancora non riesco a capire come fare a . . . volare.
    Tom mi mostra un'altra volta l'intero processo fino a librarsi in aria, questa volta colgo un ulteriore dettaglio, un momento in cui il chakra "fa qualcosa" che fino ad ora non sono riuscito a notare. Come illuminato, provo immediatamente a replicare quella cosa. Il cambiamento è immediato, praticamente non sento più il peso del mio corpo. Mi do' una piccola spinta e mi stacco da terra di quasi dieci centimetri.
    Comincio a ridere estasiato dalla sensazione di essere sospeso per aria e non riesco a fermarmi. Voglio andare più in alto. Emulando Tom, mi spingo col Chakra verso l'alto e schizzo rapido in cielo: 5, 10, 20, 30 metri. Potrei andare molto più in alto ma mi fermo appena sopra le fronde degli alberi più alti della foresta. Da quest'altezza riesco a vedere tutta la distesa di verde sotto ai miei piedi, mi spingo in avanti e comincio a volare libero nel cielo, senza riuscire a smettere di ridere. Fino ad ora ho pensato, immaginato che volare fosse un po' come nuotare per aria, ma mi sbagliavo. E' una sensazione indescrivibile di libertà e di gioia totale. Sento l'aria attorno a tutto il mio corpo e mi lascio cullare standomene quassù, assieme a Tom che canta e fa le piroette. Tuttavia in poco tempo sento la mia riserva di Chakra esaurirsi, volare consuma molta energia. Così scendiamo a terra ed annullo l'alleggerimento del corpo. Tornare al peso normale schiaccia via tutta la gioia che avevo in cielo, ma Tom mi guarda ridendo soddisfatto.

    Bel lavoro mio piccolo amico, fanne tesoro della gioia che avevi in cielo e non dimenticarti mai di sorridere alla vita. Ora devo occuparmi della foresta, ma sentiti libero di tornare a trovarmi quando vuoi, per te la porta della mia casa è sempre aperta!

    Tornerò sicuramente a trovarti Tom, grazie di tutto, veramente è stato fantastico.
    A presto.


    Così lascio Tom Bombadil alla sua foresta e me ne vado via saltellando e fischiettando il suo motivetto.

     
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    Bro, ma che è sta roba?
    Tralasciando la totale mancanza di capo e coda, nonché la discutibile coerenza dell'ambientazione con il nostro gdr, il tuo pg ha proprio esibito tutti i sintomi di una Mary Sue (e questo senza pensare alla stupida locazione proprio molto molto conveniente della tua tecnica, che ricordo dovrebbe essere segreta quasi quanto la kage Bushin
    In ogni caso, benino hai scritto, quindi 20 exp te li do
     
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3 replies since 6/11/2021, 00:18   1331 views
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