[Caccia] Lost Cause

Detsu Omari

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    La terra aveva gorgogliato con rabbia cieca e nel chiudersi sopra la mia testa provai il sollievo di non averne testato la rabbia sulla pelle. Se il mare per me era ritenuto l’assoluto giudice, la terra stava cominciando ad accaparrarsi uno spazio tutto suo tra i boia più letali, poiché ogni volta era difficile per lei lasciare traccia o dimenticare. Sospirai, sudando freddo in quella discesa che riuscii a compiere per miracolo mentre abbandonavo per qualche istante il campo di battaglia e lo monitoravo soltanto dal basso, trovando tunnel di scorpioni, larve, talpe spaventate e così via a farmi compagnia. L’ecosistema celato nel sottosuolo era incredibile; microscopiche creature avevano costruito migliaia di microscopici cunicoli collegati verso l’alto e diramati tutt’attorno, accessibili esclusivamente a loro, utilizzabili per fuggire o per spostarsi e procacciarsi il cibo. C’erano i resti di carogne, ossa di umani morti e sepolti, città di muffe e palazzi di pietre accatastate come portali per accedere a tunnel segreti, c’era di tutto e di più fatto su misura per gli aventi diritto a stare lì in mezzo. Io non ero invitata né sarei rimasta lì per molto, ma con rispetto tentai di circumnavigare gli ostacoli ora che il corpo cominciava a tornare alla normalità. Sopra, in quella grotta rimessa a nuovo da incanti e violenza perpetrata in nome di una forza che aveva abbandonato l’umanità, vidi solo di striscio ciò che Atshushi aveva commesso verso Detsu e la sua compagna, questo perché -per ovvie ragioni – scelsi di monitorare con più interesse ciò che si stava verificando dal mio “lato” del campo, anche se la loro morte fu palese anche da lì. Gli insetti furono provvidenziali nel fermare il gemello pronto a scagliarsi su Killia, investendolo e bloccandolo giusto in tempo per evitare che la musicista soccombesse allo strano scherzo del combattente. Di contro però quelli acidi furono meno fortunati poiché, forse per quei dischi di roccia o per la rapidità dell’altro furono spinti via dal nemico, indietreggiando senza abbandonare la volontà di investirlo.

    Lui non vi risparmierà come io ho fatto con te, fratell...guerriero.

    Meccanica, distorta, disturbata: la voce del risveglio si miscelò teatralmente a quella della maschera, passando attraverso il sottosuolo come uno spettro e innalzandosi per raggiungere le orecchie di Anzai e Hitedata che consideravo come singoli per la peculiarità che dimostrarono in un attimo di terrore. Essi difatti si unirono così come in precedenza avevano fatto per scomporsi, tornando a formare un solo essere e liberarsi degli insetti distruttori, palesando la chiara paura umana di non avere più nessuno a coprire le loro spalle ma di poter soccombere da un momento all’altro per l’inferiorità numerica.

    Lìf volere sapere dove si nascondono traditore Jarago e Burattinia… Eris, si mi pare di ricordare chiamarsi così. Lìf non può più domandarlo a Scorpione, per tanto lo domanda a te.

    Chiesi, illudendomi di poter avere una conversazione che non venisse disturbata da terzi. L’avvicinarsi di Atshushi mi costrinse a rivedere i piani, a continuare quella inutile battaglia tra “bene e male” che avrei preferito terminasse con un solo morto al posto di due, se non di tre o addirittura quattro. Quando lo vidi muoversi verso Killia e Anzai con quel suo agire privo di scrupoli venne naturale fare un’unica cosa: risalire e tornare a galla per salvare la musicista e proteggere il Lealista al fine di avere le risposte che desideravo e che non avrei ricevuto da Detsu. E dire che avevo fatto tutta quella strada per una chiacchierata!

    “Mer*a, ho visto l’acido pigliarmi di nuovo come quando mi hai distrutto le mani”

    Chiosò Killia, spossata più dall’incubo di ricevere una seconda dose di acido addosso che dall’illusione rivoltatale addosso.

    < Direi che possiamo finirla anche qui. >

    Lìf non crederlo.

    .:Duel of the fates:.



    Accelerai al massimo nella speranza di spuntare in superficie, invisibile ma in pompa magna, ignorando ormai quale suono potessi avere addosso. Se fossi stata rapida nell’approcciarmi sul lato destro del ninja di Kiri mi sarei avventata sul rotolo in tessuto che avevo dietro la schiena, srotolandolo e facendo si che una buona metratura viaggiasse sinuosamente fino ai due in modo tale da avvolgerli e toglierli dal raggio d’azione dell’offensiva nemica, portandoli accanto alla mia posizione ben circondati dagli insetti, sia distruttori che acidi,

    < Lif, fatti vedere. Non c'è due senza tre e infatti ci incontriamo per la terza volta. Magari sarà la volta buona in cui riusciremo a conoscerci un po' meglio. >

    E lì, quasi per pura ironia, decisi che sarebbe venuto il momento di svestirmi del mimetismo degli insetti e tornare ad essere un’umana, lasciando però un piccolo regalo in campo prima dell’atto. Così come lui aveva scelto la superiorità numerica nei confronti di Detsu avrei scelto anch’io di fare lo stesso, scomponendo l’energia in me presente per dare vita ad una copia perfetta in tutto e per tutto, che si sarebbe posta alle mie spalle per sorvegliare Detsu e per cercare di muovere i lembi di carne di quella parete viva al fine di impedire la fuga ad uno dei cloni di Atsushi.

    Lìf dovere dedurre che essere un Guerriero di Osu ti abbia dato alla testa, non è vero? Mi dispiace ma tengo a vita di miei compagni molto più di quanto voi teniate a vita di esseri umani in generale.

    E lì Killia avrebbe cercato nuovamente di suonare la propria melodia, dapprima interrotta dagli eventi, in modo da direzionare note magiche e positive sia su se stessa che su di me e sul clone, allungando ancor di più il divario tra me e gli avversari monitorati dagli insetti.

    Volerti fare una domanda, Guerriero di Nebbia. Cosa distinguere te da quei due che hai ammazzato? Cosa rendere diverso te da loro o da lui? Motivi per il quale uccidi? Oppure il fatto che agire per conto di Osu allevi la gravosità di omicidi?

    La veste scomparve dal lato destro come carta bruciata, sbiadendo e rivelando le fattezze che avevo tenuto celate forse per più tempo del dovuto, svelando il profilo ai presenti. Era la fine o solo l'inizio?

    00ad2332dde09f8e-





    Riassunto Azioni


    AZIONI

    -Tecnica del Mimetismo - Mantenimento e disattivazione a fine turno
    -Assimilazione di tutto il creato - fuoriuscita
    -Tecnica del Nascondiglio nel Tessuto (Nunogakure no Jutsu) per salvare Killia e Anzai - +20mimetismo, +20 silenziamento, +20 assimilazione del creato
    -Kage bushin no jutsu
    Clone #1:
    S: 498-13=485
    AeJ:
    -Gestione delle pareti dello stomaco del rospo per ostacolare la fuga al clone



    Insetti acidificanti (200):
    -//
    Insetti distruttori (200):
    -//


    parametri
    Resistenza: 719/1000
    Stamina: 1025-20-8=997/2=498
    -Anatomiche:
    •Avambraccio: Rafforzamento Muscolare su braccio dx e sx; +10FF
    •Faccia Interna Coscia dx e sx: Rafforzamento Muscolare; +20FF
    -Armatura dell'ex-Paese della Neve [indossata] +PM/5 su ogni NIN

    Maestrie e Abilità

    M.{Combattente ad alta Tossicità Liv. I}
    M.{Chakra Possente} - Malus mentali saranno dimezzati in efficacia (derivati da eventuali veleni stordenti o Genjutsu)
    L.{Farmacista - Conoscenze farmacologiche acquisite}
    L.{Chiropratico - Conoscenze anatomiche acquisite}

    equipaggiamento
    [Filo spinato]*30mt
    [Uchiha shuriken]*5
    [Fori d'aria di Zaku [Indossati]]*2
    [Amplificatore di Dosu [indossato]]
    Kobashot (Medio) - Sigillato nel Rotolo grande
    .:Ombrello Ninja da Combattimento:. (Abnorme) - Sigillato nel Rotolo grande
    .:Hydra Bikaku:. (Abnorme) - Sigillata nel Rotolo grande
    [Rotolo di tessuto]*1
    .:Resti del cyborg "Titan"
    .:Armatura dell'ex-Paese della Neve [indossata] - Zone di copertura: avambraccio e braccio sx, busto

    Consumabili
    [Carta bomba]*5 - Borsello porta armi
    [Tonico da guerra]*4 - Borsello porta armi
    [Tonico coagulante]*5 - Borsello porta armi
    [Sonnifero (Dose fumogena)]*3 - Borsello porta armi

    Conoscenze
    {Conoscenze Orientative e geografiche Liv. I}
    {Conoscenze Naturalistiche Liv. II}
    {Oratorie e Popolari Liv. II}

    note

    Risveglio ancestrale - 2/3
    - Tecnica della Prigionia della Bocca di Rospo (La metto tra le note perchè non ha un mantenimento in termini di stamina) - Turno 3
    - Monocolo Fotografico - Occhio Dx
    - Maschera subacquea (indossata)
    - Mosquito (parcheggiato)



    CITAZIONE
    Killia
    Stamina: 420-50-35=335
    Resistenza: 321-60=261


    AeJ:
    -Mantenimento Campo di vibrazioni (campo alterato+silenziamento su se stessa e su Lìf)
    -Arte del Suono: Allegrissimo! Su Killia, Lìf e clone di Lìf



    Abilità, armi, note
    -Udito fenomenale (dato dall'innata)
    -Flauto impugnato
    -Anatomiche:
    FF=+7+30
    Ag=+10


    Nb: L'ho calcolata già libera perchè tecnicamente il falso ambiente è continuativo fin quando vien mantenuta la spesa di stamina, se è un problema dimmelo che edito!




    Edited by Yama™ - 27/9/2021, 22:33
     
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    Lo scenario di battaglia era ormai unificato e da come si stavano ponendo le cose si poteva presagire uno scontro tra Atshushi e gli altri tre Mukenin. All'offensiva del ninja OSU tentò infatti di porre rimedio la piratessa Lif, non fu però abbastanza veloce da catturare i due impotenti bersagli, pressocchè pietrificati dinnanzi all'imponenza di un Senjutsu della portata dell'Inton Raiha. Il fragile tessuto si ridusse in polvere al contatto con le possenti folgori che investirono in pieno Killia, Anzai ed addirittura le pareti dello stomaco del rospo che si squarciarono. A quel punto, purtroppo per Lif, ma sopratutto purtroppo per la sua compagna, non ci fu nulla da fare per Killia che si accasciò a terra morta sul colpo. Al contrario Anzai, seppur con gravissime ferite da folgorazione, riuscì a sopravvivere a quel devastante colpo ma non abbastanza in forze da evitare la prigione acquatica che lo stava già avvolgendo. Come avrebbe reagito Lif a quegli eventi? Ed Atsushi sarebbe uscito vincitore dallo scontro che probabilmente li avrebbe visti protagonisti? La chiave per dare risposta a questo quesito poteva essere il clone dello Shinobi che, riuscendo ad uscire dalla caverna non più bloccata dalle rospeache interiora, si era allontanato abbastanza da essere fuori dalla portata dello scontro. Non andava però sottovalutato il fatto che anche un clone di Lif era all'inseguimento del fuggitivo.



    Ed il massacro continua :please: :chuppro:
    Ora... data la situazione darei il turno ad Atshushi visto che ha domande a cui rispondere. Ma considerando eventuali reazioni isteriche di Lif per la morte dell'amica e la perdita del prigioniero, do a lei il turno d'attacco.

    Yama, puoi farti dare quelle risposte in privato da Tisy ed inserirle nel tuo post, oppure proseguire direttamente... Tisy potrà anche rispondere a tutto nel suo post di difesa.

    Se invece non intendi attaccare la palla va ad Atshushi che potrà rispondere e fare quello che vuole...

    In sostanza: menateve come ve pare :rasengan:

    EDIT: pareti dello stomaco sfasciate


    Edited by Roy90 - 28/9/2021, 17:04
     
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    La differenza tra me e loro sarebbe evidente anche a un bambino. Loro hanno ammazzato e fatto violenze su innocenti incapaci di difendere sè stessi. Avrei preferito non uccidere nessuno, ma non ero nelle condizioni di fare ostaggi. E no, non credo che i miei siano omicidi, ma ad ogni modo non mi nascondere dietro quel castello dì ideali costruito intorno all’osu. Io punisco chi nella vita ha fatto il forte con i deboli. Chi ha calpestato i diritti degli innocenti e ha strappato alla vita persone per chissà quale folle scopo. Tra me e loro non c’è nulla di simile. Siamo come il sole e la luna. Tu, invece, lif arnborjg, cosa sei tu? Una criminale, una piratessa? Hai mai ucciso qualcuno?

    Si pronunciò, non so nemmeno più in quale momento preciso tra la concatenazione di eventi. Le sue parole non mi piacevano, la sua arroganza era quella tipica di chi non conosceva le scale di grigi ma soltanto il bianco e il nero. Certo, un po’ di ragione su quei due ce l’aveva, ma questa non era accompagnata dall’umiltà e dai giusti elementi che i guerrieri avrebbero dovuto maturare per porre fine alle stagioni dell’odio.

    Se togli vita a criminali non sei nulla meglio di loro, non è tuo il compito di giudicare e porre termine alle vite degli altri pur se questi non meritano alcuna considerazione. Giustizia di voi guerrieri mi dà voltastomaco, è in vostro ego il vero problema.

    Schioccai la lingua sotto il palato, fregandomene di quel ghigno e dando ancora meno valore all’imposizione spezzante del suo tono di supponenza, sentendo la morbidezza della stoffa sotto le dita graffiate.

    Ha più importanza quello che sono per me o quello che sono ai vostri occhi? Ho ucciso, ma non credere che io non provi rimorso per quello che ho fatto. Tu piuttosto, Guerriero di Nebbia: quanto debole sei per non essere mai in grado di trovare vie alternative all’omicidio?


    Calcolavo la forza non sulla base dell’invadenza dell’aura, sulla potenza dei propri pugni o sull’appariscenza degli incanti: per me la forza era altro ed era legata all’umanità di un individuo, a quanto esso riuscisse ad empatizzare con l’altro e a impegnarsi per non andare mai oltre il passo irreversibile dell’uccisione. Tuttavia…

    *KRAAAK-TOOOM*



    Il fulmine si biforcò dalle mani del Kiriano rendendo la stoffa nient’altro che mera polvere. Divenne uno straccio senza utilità, cadde per terra nell’acqua che Anzai aveva generato in precedenza e quando ciò avvenne il mio cuore sussultò. Il riflesso di Killia fu messo in evidenza dal bagliore dell’elettricità e purtroppo la sua voce venne meno, riducendosi ad un silenzio lungo e straziato, ma mai così tanto solo. Il flauto andò in pezzi come forse gli organi interni della ragazza che si accasciò a terra nel suo ultimo atto, fissandomi in quella caduta senza la forza di muovere le labbra per imprecare, affrontare il dolore o sorridere. Fu lì che il fiato sembrò bloccarsi tra le pareti della gola, dimenandosi per uscire come un topo intrappolato in gabbia. Ero giunta in grotta con il battito accelerato, ma dopo quel gesto mi sembrava di sentirlo esplodere e picchettare la cassa toracica, contorcendosi nel tentativo di sfondarla. Abbandonai tutto alle spalle per cercare di avvicinarmi a lei, di scattare sul suo corpo per cercare di soccorrerla, di darle la vita che anche un po’ per colpa mia aveva perso ma non ricevetti nulla se non un’ultima stretta di mano in quanto troppo danneggiata per usare il suo fiato.

    Ogni volta...Ogni volta voi Guerrieri portate via pezzi di vita a qualcuno, fregandovene altamente, facendo di tutta erba un fascio, mettendo tutti criminali sullo stesso livello di colpe ed ergendovi a giudici di vita. Ma Lìf ha compreso fin troppo bene come Osu sia un pericolo tanto quanto Uomini di latta e Vecchio pazzo e se questo è ciò sforna allora non merita una seconda possibilità. Questa sarà ultima volta che ci incontreremo, perché Dio Sanbi solo sa con quanto dolore ho intenzione di ripagare tua ingratitudine dopo tutte le volte in cui ti abbiamo parato il c**o.


    Odiavo quella parte di me che bloccava le lacrime. Odiavo con tutta me stessa il fatto di non riuscire a piangere a furia di vedere pezzi di me scomparirmi tra le mani. Perché Killia certamente era diventata un pezzo della mia esistenza, l’avevo portata via da Kiri e le avevo dato la libertà che aveva cominciato ad amare al punto da farsi stare bene l’idea di condividerla con la ciurma. Nell’anno e mezzo passato in sua compagnia non aveva più ucciso nessuno ed era stata al mio fianco nelle battaglie più pericolose e negli incontri più spinosi, scegliendo persino di continuare ad affiancarmi pur con la proposta di una vita “migliore”, una vita con la fedina penale ripulita ma con catene che mai avrebbe più potuto infrangere. Mi ero ripromessa di riportarla viva fuori da quella grotta, di continuare a circondarmi di quel malumore perenne e di quella lingua grezza che mutava in virtù del desiderio di riacquistare nuove mani. Fin dal principio mi era stato inculcato il dovere morale di proteggere i compagni, sia che essi fossero persone incontrate per caso, sia che si trattasse di membri della propria ciurma. Gea, mia madre, aveva fatto di tutto per tramandarmi quell’importante concetto senza abbandonare la propria fierezza d’animo e la propria imperiosità. Dominava la flotta e amava la flotta, considerando l’equipaggio dell’Orca nera come fratelli e sorelle. Nulla di più arduo da replicare!

    .:Skyfall:.



    Sono stata reputata una traditrice perché ho eliminato un Guerriero la cui considerazione verso vita di pirati era così bassa da reputarli vermi da schiacciare, ma ho continuato ad aiutare Osu anche se ricercata. Ho perso mio occhio per proteggere guerrieri di Osu, quasi finendo morta al posto loro contro un verme originato da essere umano per colpa di pazzo Qayin, ma ho continuato ad aiutare Osu. Ho perso mia famiglia per colpa di Guerrieri, distrutta assieme a quella che reputavo la mia terra e che ora -guardacaso – è un posto dominato da finti pirati e guerrieri. Ho rischiato mia vita per eliminare o redarguire criminali che Osu non riusciva a trovare, ho aiutato con la persona che hai appena ucciso voi membri di Osu a salvare Ishivariani rischiando di vederli crepare per vostra incapacità e supponenza e sono stata ripagata da ricatti di Osu, che voleva privarmi di libertà solo per sfruttare mio potere contro Vecchio pazzo e suoi uomini di latta. Essere venuta qui per combattere ed eliminare Scorpione a causa di ciò che ha fatto a villaggio di Sabbia anni fa e ancora una volta avrei aiutato Osu. Ti ho aiutato terza volta prima, a colpire entrambi, ricevendo in cambio abbastanza motivi per pentirmene. Volevi conoscere meglio Lìf?

    Sarei stata inseguita per sempre, maledetta da chiunque. Sarei stata etichettata come un’assassina, come l’elemento non voluto dalla società per colpa dei miei errori e delle vite strappate. Eppure mai fino a quel momento vi era stato un solo giorno senza che io pensassi agli errori fatti, senza che mi allenassi per domare il potere al fine di preservare la vita e trovare tutte le vie alternative all’uccisione, senza che rivedessi il mio punto di vista sull’Osu per farmelo piacere un po’. Tutto inutile, tutto vano. La convinzione e la speranza di poter trovare del buono in ogni situazione avevano accresciuto la frustrazione, ma era giunto il momento di fare un passo in avanti e farla fluire fuori dalla testa, sfruttandola come mangime per gli insetti. Disponendo di ben quattrocento unità tra le fila non mi dilungai in altre chiacchiere ma spinsi in avanti gli arti fino a stenderli perfettamente paralleli al terreno, comandando le creature affinché si spostassero in sincrono su Atsushi e sul suo clone, ignorando un simile dettaglio che ritenevo superfluo e manipolando quel jutsu con una maestria tale da non aver bisogno nemmeno di volgere gli occhi al suo utilizzo. La mole di insetti si sarebbe innalzata verso l’alto a mo’ di fuso, spingendosi poi in basso a mo’ di cascata per poi suddividersi in due tornadi neri dalle venature verdastre destinati ad avvolgere, intrappolare, paralizzare e disciogliere i due, vietando qualsivoglia volontà, irradiando di luce nefasta la grotta. L’ombra di potere scaturita dalla pelle riverberava nello spazio circostante e la sua trama continuava ad allungarsi come fiamme mortifere, arrivando persino a far tremolare l’aria circostante e il mio riflesso nero sulle pareti.

    Mushitatsumaki...Dokujin no Jutsu.

    Come se l’acido non fosse abbastanza tentai di aggiungere altro veleno all’ambiente, stimolando la pelle in un modo nuovo e alimentando la proliferazione di una particolare specie di insetti tenuti segreti fin’ora. Si trattava di microorganismi tossici, piccoli quanto granelli di polvere e dal colore violaceo; essi si sarebbero uniti a formare una nube di miasmi tossici e io avrei fatto si che tale nugolo avanzasse verso il duo per oltrepassare l’uragano e applicare tossicità.

    Rimani lì, cane.

    Il ruggito della copia avrebbe echeggiato nel luogo, mentre la volontà avrebbe infiammato ogni cosa. Anche il clone era pervaso dagli effetti del risveglio e ne avrebbe approfittato per trasporre quello stato d’animo sulla grotta, trasportando il proprio chakra sulla zona circostante attraverso uno schiaffo al suolo un po’ come capitato in precedenza ma in maniera più massiccia, chiudendo qualsiasi anfratto scavato, qualsiasi punto che potesse fornire una fuga e palesando la predisposizione non indifferente nella manipolazione degli incanti anche più complicati. Diversamente dalla precedente versione qui le pareti avrebbero letteralmente inglobato ognuno degli Atshushi presenti già -forse - vittime dei tornadi, stritolandoli con così tanta foga da spezzarne le ossa di braccia e gambe e lasciando tuttavia il giusto spazio per l’operato dgli insetti. Poi da lì avrebbe incamerato quel fragore racchiuso nella propria testa negli ingranaggi dell’amplificatore di Dosu, tramutando l’eco della sua anima in un tuono con il quale avrebbe spaccato i timpani avversari senza nemmeno batter ciglio. Questa volta non volevo fermarmi ad aspettare le conseguenze del futuro, volevo seguire il presente fino alla fine per correggerne gli istanti e plasmarlo sotto il mio volere. Con l’amarezza marchiata sul volto avrei accompagnato l’ultimo atto alla ferocia delle pareti, iniettando nel suolo di mucose e carne un sigillo ampio circa 20 metri con cui fermare Atshushi e chi per lui, richiudendolo per sempre in un incubo che lui stesso aveva contribuito a disegnare. Lui non era innocente, io nemmeno: la sola cosa che ci distingueva erano i motivi per i quali agivamo, per i quali ci sporcavamo le mani. Era solo questione di tempo prima che la versione più giusta tra le due prevalesse sull’altra.


    Riassunto Azioni


    AZIONI

    -Tornado di Insetti (Mushitatsumaki) con insetti distruttori e insetti acidi + Sforzo extra MAX su Atshushi e clone + Riverbero del chakra +30 bonus
    -Tecnica della Nube di Insetti Venefici (Dokujin no Jutsu) su Atshushi e clone
    -Gestione dei lembi di carne del rospo per spezzare le braccia ad Atshushi e clone
    -Barriera di Confinamento (Tojikome Baria)


    Clone #1:
    Risveglio attivo (3/3)
    S: 485-60-60=365
    AeJ:
    -Tecnica dello stritolamento della bocca di rospo per stritolare tutti gli Atshushi e spezzare le ossa di braccia e gambe + Riverbero del chakra +30 bonus
    -Attacco Sonoro (Kyomeisen)
    • 60 punti chakra ---> 70 danni base + Potenza Magica/2 (raggio: 20 metri)




    Insetti acidificanti (200):
    -//
    Insetti distruttori (200):
    -//


    parametri
    Resistenza: 719/1000
    Stamina: 498-80-50-90-25=253
    -Anatomiche:
    •Avambraccio: Rafforzamento Muscolare su braccio dx e sx; +10FF
    •Faccia Interna Coscia dx e sx: Rafforzamento Muscolare; +20FF
    -Armatura dell'ex-Paese della Neve [indossata] +PM/5 su ogni NIN

    Maestrie e Abilità

    M.{Combattente ad alta Tossicità Liv. I}
    M.{Chakra Possente} - Malus mentali saranno dimezzati in efficacia (derivati da eventuali veleni stordenti o Genjutsu)
    L.{Farmacista - Conoscenze farmacologiche acquisite}
    L.{Chiropratico - Conoscenze anatomiche acquisite}

    equipaggiamento
    [Filo spinato]*30mt
    [Uchiha shuriken]*5
    [Fori d'aria di Zaku [Indossati]]*2
    [Amplificatore di Dosu [indossato]]
    Kobashot (Medio) - Sigillato nel Rotolo grande
    .:Ombrello Ninja da Combattimento:. (Abnorme) - Sigillato nel Rotolo grande
    .:Hydra Bikaku:. (Abnorme) - Sigillata nel Rotolo grande
    [Rotolo di tessuto]*1
    .:Resti del cyborg "Titan"
    .:Armatura dell'ex-Paese della Neve [indossata] - Zone di copertura: avambraccio e braccio sx, busto

    Consumabili
    [Carta bomba]*5 - Borsello porta armi
    [Tonico da guerra]*4 - Borsello porta armi
    [Tonico coagulante]*5 - Borsello porta armi
    [Sonnifero (Dose fumogena)]*3 - Borsello porta armi

    Conoscenze
    {Conoscenze Orientative e geografiche Liv. I}
    {Conoscenze Naturalistiche Liv. II}
    {Oratorie e Popolari Liv. II}

    note

    Risveglio ancestrale - 3/3
    - Monocolo Fotografico - Occhio Dx
    - Maschera subacquea (indossata)
    - Mosquito (parcheggiato)



    Edited by Yama™ - 28/9/2021, 18:47
     
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    Lif: Se togli vita a criminali non sei nulla meglio di loro, non è tuo il compito di giudicare e porre termine alle vite degli altri pur se questi non meritano alcuna considerazione. Giustizia di voi guerrieri mi dà voltastomaco, è in vostro ego il vero problema

    Atshushi scosse la testa, ripensando alle teste dei due lealisti che rotolovano a terra, gli occhi sgranati in un'espressione di incompreso dolore. Ma dalle profondità della sua mente, un'altra testa avanzò rotolando verso la luce dei suoi pensieri. Era il capo di un bambino, di un neonato. Pochi capelli, sottili come fili da cucito, coprivano il morbido cranio non ancora del tutto formato. La testa era stata mozzata di netto dal minuscolo corpicino e rotolava sempre più velocemente verso Atshushi. Le sue gambe erano paralizzate e non riuscì ad evitarla. Urtò il suo piede e si fermò al suo cospetto. Due piccoli occhi celesti lo fissavano con disappunto. "Sono morto perchè non sei stato in grado di salvarmi. Non avrò mai un nome. Non riderò mai. Non sarò mai amato e non amerò mai nesusno. Non conoscerò mai mia madre."

    < Tsssk... Sono loro ad aver scelto la via della criminalità e lo hanno fatto assumendosene tutti i rischi. Di sicuro non inseguo depravati assassini senza scrupoli per dar loro la possibilità di redimirsi. >

    Lif:Ha più importanza quello che sono per me o quello che sono ai vostri occhi? Ho ucciso, ma non credere che io non provi rimorso per quello che ho fatto. Tu piuttosto, Guerriero di Nebbia: quanto debole sei per non essere mai in grado di trovare vie alternative all’omicidio?

    < E spero che tu non abbia ucciso bambini o donne o vecchi. Perchè la mia "giustizia" è il martello di un fabbro e la mia effimera forza è l'incudine. Sono debole, lo so. Non ho mai detto di essere un grande guerriero. Conosco i miei limiti e non metterò la mia vita a rischio per tentare di salvare la vita a questa feccia di cui ti circondi. Il mio unico rimorso per aver ucciso questi stronzi nasce dal desiderio di vederli morire decrepiti di vecchiaia in una cella buia, ma oggi ho dovuto scegliere tra me e loro.

    Si strinse nelle spalle. < Ovviamente ho preferito scegliere la mia, di vita. > Atshushi aveva subito troppe amare sconfitte nella sua vita. Tutte le occasioni in cui non era riuscito a muovere un dito per aiutare i suoi compagni o le persone che avrebbe dovuto proteggere erano marchiate a fuoco sul suo cuore.

    Lif era apparsa dal terreno, come una pianta nata da un seme. Non era la stessa Lif vista nelle precedenti occasioni. Due verdi ali eteree adornavano le sue spalle, i suoi capelli smeraldo erano come fiamme al vento e sembrava che il suo corpo fosse preda di uno spirito maligno. "Che razza di jutsu è questo? Devo stare attento!"

    Ma comunque la piratessa non potè fare nulla contro la micidiliatà del jutsu Raiton che investì Killia e l'ultimo Lealista. Atshushi non aveva intenzione di uccidere più nessuno, conscio di poter dominare la situazione. Purtroppo la donna, compagna di Lif, era più debole del previsto e crollò al suolo senza esalare nemmeno un ultimo respiro. Nel frattempo, il clone d'ombra del kiriano catturò senza intoppi il mukenin dei Lealisti.

    "Questo farà incazzare questa stronza dislessica." E così fu.

    Dopo un momento di raccoglimento accanto al corpo priva di vita della mukenin, si rimise in piede, lanciando lampi dal corpo. L'aura verdastra che la ricopriva parve agitarsi, come se fosse lo specchio della sua anima inquieta.

    Lif:Ogni volta...Ogni volta voi Guerrieri portate via pezzi di vita a qualcuno, fregandovene altamente, facendo di tutta erba un fascio, mettendo tutti criminali sullo stesso livello di colpe ed ergendovi a giudici di vita. Ma Lìf ha compreso fin troppo bene come Osu sia un pericolo tanto quanto Uomini di latta e Vecchio pazzo e se questo è ciò sforna allora non merita una seconda possibilità. Questa sarà ultima volta che ci incontreremo, perché Dio Sanbi solo sa con quanto dolore ho intenzione di ripagare tua ingratitudine dopo tutte le volte in cui ti abbiamo parato il c**o.

    Atshushi scattò sull'attenti, pronto a difendersi. Anche la copia sussultò, non sapendo se doveva ancora mantenere la prigione acquatica o se correre a difendere il suo creatore rimasto a corto di chakra. Tuttavia, Lif non aveva ancora finito le parole.

    Lif:Sono stata reputata una traditrice perché ho eliminato un Guerriero la cui considerazione verso vita di pirati era così bassa da reputarli vermi da schiacciare, ma ho continuato ad aiutare Osu anche se ricercata. Ho perso mio occhio per proteggere guerrieri di Osu, quasi finendo morta al posto loro contro un verme originato da essere umano per colpa di pazzo Qayin, ma ho continuato ad aiutare Osu. Ho perso mia famiglia per colpa di Guerrieri, distrutta assieme a quella che reputavo la mia terra e che ora -guardacaso – è un posto dominato da finti pirati e guerrieri. Ho rischiato mia vita per eliminare o redarguire criminali che Osu non riusciva a trovare, ho aiutato con la persona che hai appena ucciso voi membri di Osu a salvare Ishivariani rischiando di vederli crepare per vostra incapacità e supponenza e sono stata ripagata da ricatti di Osu, che voleva privarmi di libertà solo per sfruttare mio potere contro Vecchio pazzo e suoi uomini di latta. Essere venuta qui per combattere ed eliminare Scorpione a causa di ciò che ha fatto a villaggio di Sabbia anni fa e ancora una volta avrei aiutato Osu. Ti ho aiutato terza volta prima, a colpire entrambi, ricevendo in cambio abbastanza motivi per pentirmene. Volevi conoscere meglio Lìf?

    Atshushi annuì. Tutto ciò che fece fu fare un cenno col capo di assenso. Capiva quella donna e la sua frustrazione. Lei aveva sbagliato ad etichettarlo come un giustiziere senza scrupoli. In passato aveva già dato diverse prove di misericordia nei confronti di alcuni mukenin. Era accaduto a Tetsu, dove aveva deciso di lasciare in vita le gemelle al servizio di Chul Moo-Lee. Le due ragazze era state costrette a servire il tiranno dei samurai soltanto perchè l'alternativa era la morte. Di loro, non si era sentito più parlare. Ma prima ancora aveva deciso di allearsi con Shaka Kurama, mukenin dal cuore d'oro, il quale aveva semplicemente scelto di estirpare il male che infesta il mondo seguendo vie non convenzionali, al di fuori del giogo dei villaggi e dell'Osu.

    Ma Atshushi aveva scelto di lasciare andare per la sua strada Ryuga Senju dopo averlo catturato. E quell'idiota aveva scelto di andare a servire quel folle Fury, in cambio di chissà cosa. Così il jounin di Kiri era stato costretto a braccarlo e porre fine alle sue scorribande.

    < Oggi avrei vinto anche se il tuo aiuto qui. > Fu la secca risposta di Atshushi. Se c'era una cosa che odiava, era condividere i meriti di una vittoria con terzi. In passato era debole e fragile, bisognoso dell'aiuto di ninja più forte, ma quei tempi erano remoti ormai.

    < Non so come comportarmi con te, ma non ho rimorsi per ciò che è successo alla tua compagna. A Kiri ha ucciso persone innocenti e prima o poi la vita doveva presentargli il conto delle sua azioni. L'ho fatto io oggi, ma l'avrebbe potuto fare un anbu domani o un altro cacciatore di taglie tra un mese. Ma tu Lif, tu non hai commessi crimini efferati. Per te c'è ancora speranza. Nemmeno io credo che...>

    Le parole gli morirono in gola. Una nugola nera e venata di un malsano verde si diramò dalle mani della piratessa. Avrebbe voluto dirle che anche lui non credeva ciecamente negli ideali dell'Osu; che ne riconosceva i limiti e le ipocrisie; che non agiva perchè erano loro a comandarlo, ma perchè credeva nei suoi principi e avrebbe voluto proteggere tutte le persone deboli e indifese del Continente Orientale. Un giorno, forse, avrebbe creato un luogo dove le persone potevano sentirsi al sicuro e vivere tranquillamente. Lontani da guerre e stragi. Ma Lif aveva ormai deciso di mettere l'oratoria da parte e quindi sarebbero stati i loro jutsu a parlare per loro.

    < E così sia, ne resterà uno soltanto tra noi. > Mormorò rassegnato. "Trasformerò questo posto in una maledetta tomba di mukenin. Nessuno si nasconderà più in questa grotta."

    Il clone d'ombra all'interno della grotta staccò la mano dalla sfera d'acqua al cui interno c'era il lealista in stato di semi incoscienza. Balzò in avanti con uno slancio delle gambe che lo portò a mezz'aria, le mani protese verso l'alto, mirando al nugolo verdognolo di insetti che si stava per avventare su di lui e sul suo creatore. Richiamò quasi la metà della sua scorta di chakra lungo le braccia e l'avrebbe fatta apparire fulmineamente davanti i palmi delle mani aperte. Un'esplosione di chakra sarebbe apparso roteando ad altissima velocità formando una sfera di dieci metri che cominciò a grattare via la roccia della grotta dal soffitto fino al suolo. Le braccia avrebbe accompagnato l'apparizione funesta del chakra con un movimento secco dall'alto verso il basso. L'enorme rasengan avrebbe dovuto impattare contro la nuvola di insetti e, con ogni buona sorte, polverizzarli in minuscoli frammenti invisibili ad occhi nudi. Lif, posizionata dietro la nube di insetti, avrebbe rischiato di finire colpita dalla tecnica più forte in possesso dell'Uzumaki. Infine, il rasengan titanico sarebbe esploso, provocando ulteriori danni a chiunque fosse nelle circostanze e, soprattutto, alla grotta.

    Conscio di ciò, in contemporanea all'offensiva del suo gemello, il clone avrebbe posto fine alla sua effimera esistenza, restituendo al legittimo possessore il chakra preso in prestito. In tal modo, Atshushi avrebbe potuto dare sfoggio di un'altra potentissima tecnica di rango S, riservata a chi aveva raggiunto il massimo della destrezza nell'arte dei sigilli. Delle catene di chakra sarebbero emerse dal terreno intorno ad Atshushi, formando gli archi portanti di una cupola le cui parete erano formate da chakra del kiriano, nel cui ristretto interno avrebbe trovato riparo soltanto il uso evocatore Su ogni catena, su ogni anello metallico, erano impressi i kanji di una così potente formula di sigillo tale da non permettere a niente e nessuno di varcare il perimetro della cupola. Quella era la vera potenza di un'Uzumaki all'apice della sua forza.

    Riassunto Azioni


    Azioni
    - Barriera di Catene di Chakra -125
    -
    Kage bunshin#1

    Kage bunshin#2
    - Si annulla

    Kage bunshin#3
    - RAsengan titanico con sforzo extra max -250
    parametri
    Resistenza: 1450
    Joker Koukaku: 48
    Stamina: 115+433-125=423
    Sennin mode: 5/5
    Controllo del Chakra 375/250
    Agilità 220/250
    Potenza Magica 340/250
    Forza Fisica 220/250
    Ninjutsu 250/250
    Taijutsu 95/250
    Genjutsu 90/250
    - Kage bunshin#2
    Joker Koukaku: 48
    Vigore fisico: 483
    Stamina: 433

    - Kage bunshin#3
    Joker Koukaku: 48
    Vigore fisico: 483
    Stamina: 415-250=165
    Maestrie e abilità
    - Resistenza alle Illusioni III° Livello: Testa sulle Spalle
    - Nautilus III° Livello: Maestro dell'acqua
    - Concentrazione del chakra
    - Concentrazione Superiore del Chakra
    - Specializzazione Sensoriale: Olfatto Sopraffine
    - Jutsu ad una mano
    - Riverbero del Chakra
    - Carica di Chakra
    - Disperdi (Kai)
    - Transfert
    - Stile del Rospo - Kawazu Kumite

    equipaggiamento

    - Joker Koukaku Armatura centipede
    - Mantello mimetico
    - Meccanismo retrattile del Kunai (kunai equipaggiato) avambraccio sx
    - Lama Retrattile Avambraccio dx
    - Polsino Evoca-Arma Sx x1 uchiha shuriken del vento demoniaco a framm
    - Wakizashi Sopra il fondoschiena, parallela al terreno
    - x1 rotolo medio coscia dx
    - x1 rotolo gigante sulla schiena, di traverso

    Consumabili
    - x4 kunai
    - x3 kunai affilati di Kiri
    - x1 shuriken
    - x4 uchiha shuriken
    - x6 rotoli piccoli
    - 30m Filo d'acciaio
    - 30m Filo spinato
    - x1 Tonico Coagulante
    - x1 Siringa con Antidoto
    - x2 Carta bomba
    - x1 Fumogeno
    - x1 Gokan Sakusou
    - x1 Palla di Luce

    Conoscenze
    - Militaristiche strategiche II° Livello
    - Storiche III° Livello
    - Orientative e geografiche III° Livello

    note:

     
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    Attacco -Lif:
    Tornado di insetti 250 + 250 + 125 + 20 + 19 + 30 + 8 = 702 [Riesce ma va in scontro tra jutsu] [Danni: 361]

    Difesa -Atshushi (clone):
    Rasengan gigante 250 + 250 + 125 + 20 + 23 + 30 + 19 = 717 [Riesce ma va in scontro tra jutsu]
    [Danni: 698 + 412]

    Difesa -Atshushi:
    Barriera di Catene di Chakra 250 + 250 + 125 + 22 + 30 + 18 = 695 Avviene dopo lo scontro tra jutsu ma prima dell'esplosione

    Danni:
    Lif 412 + 83 (danni dovuti al crollo) = 495
    Atshushi //


    Lo scontro pareva inevitabile dato l'arrivo di un Atshushi intenzionato a sterminare tutti i mukenin presenti in quel luogo. Anche Killia venne coinvolta nel suo attacco improvviso mirato a fermare in primis l'ultimo lealista rimasto in piedi. Anzai, distratto in parte dalla voce fantasma di Lif, nonchè scombussolato dalla guerra psicologica che intanto stava avvenendo nella sua testa, non riuscì a fare nulla. Così tutti i presenti, vennero folgorati scatenando la prevedibile reazione di Lif, la sua amica uccisa, il suo prigioniero che probabilmente stava per rivelargli ciò che voleva tanto scoprire, imprigionato in una gabbia acquatica, la piratessa esplose contro lo shinobi. In preda all'ira, scatenò uno dei suoi attacchi più devastanti contro il ninja OSU, ma Atshushi non era minimamente intenzionato a morire in quel posto, non dopo che era già stato costretto a prendere la vita di altri Mukenin, sottraendoli alla sofferenza di cui lui avrebbe voluto gioire vedendoli imprigionati a vita. Di fronte ad un'offensiva tanto devastante dalla Dama degli Insetti, non potè quindi fare altro che tirare fuori la sua arma più devastante, il Rasengan Gigante. Fu questione di pochi istanti ed ecco che uno dei due Uzumaki scatto sollevando le braccia ed evocando un mastodontico ammasso di chakra ad alta densità, travolse tutti gli insetti in avvicinamento. Quell'intervento si rivelò provvidenziali per il vero Atshushi che altrimenti non sarebbe riuscito a creare in tempo la sua barriera che invece lo salvò da ciò che giunse l'istante seguente: la devastazione totale. Gli insetti andarono ad impattare sull'imponente ninjutsu di altissimo livello e nulla poterono contro quell'immane potere che causò un'onda d'urto talmente devastante che non solo sobbalzò la piratessa, ormai gravemente ferita, contro la parete alle sue spalle, ma travolto anche il clone di Lif e lo stesso Atshushi, coinvolgendolo nel disastro del suo stesso jutsu, se non avesse prontamente attivato la sua arte difensiva per eccellenza, recuperando parte del suo chakra dal clone mandato in precedenza all'esterno. La pressione generata era talmente forte che il corpo di Lif veniva continuamente schiacciato sulla parete della grotta che iniziava a collassare su se stessa causando la morte anche di Anzai. L'ultimo capo lealista cadde così, in preda a dubbi e disaccordi tra i due gemelli che lo componevano, probabilmente non era stata una saggia idea per il beta condizionare mentalmente suo fratello e renderlo suo succube smidollato, una sua maggiore forza d'anio avrebbe difatti potuto salvare entrambi in quel frangente di paura e diniego. Detriti grandi e piccoli iniziavano intanto a cedere dal soffitto insieme a grandi quantità d'acqua, segno che il tetto stava per collassare completamente e che la cascata, vista a protezione del passaggio segreto, in pochi istanti si sarebbe violentemente riversata su tutti i presenti. La terra tremò per diversi minuti ed al termine dell'evento sismico scatenato dallo scontro, l'unico superstite non seppellito e martoriato da detriti e fango fu il Kiriano, ben protetto dalla sua barriera. Difatti nel suo caso, le macerie si accumularono tutt'intorno a lui, gli sarebbe bastato un saltelli per sovrastare i detriti ed essere libero. I lavori per tirare fuori da li tutti i cadaveri seppelliti invece, sarebbe stato lungo e faticoso, ma una cosa era certa, quel giorno Atshushi Uzumaki, lo sterminatore di Mukenin, si sarebbe fatto un nome degno di attenzione da parte di molti e che avrebbe portato in tanti altri terrore e disperazione al solo sentirlo nominare.
    Per i defunti in quell'evento non ci sarebbe stata gloria, tutti avevano scelto con le loro azioni passate la condanna a cui erano andati incontro per mano dell'Uzumaki. Ma un colpo di scena giunse all'attenzione del ninja, una mano sgattaiolò infatti fuori da un tumulo di macerie e, troppo debole per uscire con la sola forza fisica, Lif mostrò la sua presenza. Cosa avrebbe fatto Atshushi con la sua avversaria intrappolata sotto le macerie e privata del potere che le aveva permesso di fronteggiare un eremita dei rospi?


    Edit: come detto da sun, editata la situazione ed attacco a tisy

    Ricordo che con il conteggio dei danni dell'Armatura (rimasta a 10 in seguito al colpo combinato dei gemelli), i danni su lif sono 485 ed armatura in frantumi


    Edited by Roy90 - 7/10/2021, 09:59
     
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    Dopo disegnini, formule trigonometriche, raggi di sfere più o meno esplosive e tante, tantissime (voi non nello staff non ne avete idea) discussioni, io e i miei colleghi staffer abbiamo collettivamente esaminato l'ultima turnazione, e dopo ancora più discussioni (seriamente troppe) abbiamo così deciso di modificare l'esito dell'ultimo turno di questa caccia:
    Il rasengan va sì in scontro cogli insetti, ma solo con loro; Lif quindi non prende danno dal rasengan diretto, ma solo dalla sua esplosione successiva.
    Alla montagna diciamo addio, Revan sarebbe fiero... Lif viene beccata sia dalla montagna che dall'esplosione del rasengan (ma, come già detto, non dal rasengan in sé).
    Attacco a Tisy, e per l'amor di Dio (ovvero me) se rifate un casino del genere faccio arrivare Fury e vi accoppo entrambi.
    Roy provvederà a descrivere in più dettaglio la sequenza di azioni, cosa succede ai cloni, ecc ecc
     
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    VII



    Tutto andò secondo i piani. Per una volta, la fortuna aveva sorriso al jounin di Kiri e, forse, avrebbe potuto terminare quello scontro da vincitore. "Solo contro un esercito di criminali."

    Il rasengan del suo clone era la miniatura di un pianeta celeste e quell'orda di insetti non erano altro che minuscoli frammenti di meteoriti in rotta di collisione. Il chakra turchese dell'eremita dei rospi divorò quella nube verdastra senza troppi problemi, mentre il vero Atshushi correva al riparo dietro una barriera di altissimo livello. Il centro del gigantesco brillò, cacciando via ogni ombra o punto buio della grotta. L'impatto con gli insetti ne aveva destabilizzato la già precaria esistenza di un tale ammasso di chakra e la sua deflagrazione fu inevitabile.

    Il rombo di un tuono seguì quello sfolgorio di luce e improvvisamente non ci fu più luce nella caverna. Atshushi poteva soltanto udire la terra tremare sotto i suoi piedi e schiocchi sordi provenire da ogni dove. Il tempo di un battito di ciglia e l'intera grotta smise di esistere. Il suo soffitto irregolare cominciò a franare nel punto in cui era esploso il rasengan e le crepe che si allargano da quell'epicentro furono troppe affinchè il resto della caverna potesse reggere. Una scarica di roccia, terra, fango e acqua si riversò ovunque, seppellendo i corpi dei mukenin caduti e di quelli ancora vivi, ponendo fine anche alla loro di vita.

    Nemmeno la polvere poteva oltrepassare la barriera di chakra di Atshushi, il quale potè quindi fare da spettatore al caos creato dal suo clone da una posizione di assoluta comodità e sicurezza. Il colore delle sue palpebre tornò alla normalità e improvvisamente un senso di stanchezza lo assaltò. Il suo contatto con la natura era finito e si sentì infinitamente cieco in un mondo a lui ostile. Nel frattempo, la cascata che nascondeva la grotta, ora scendeva più dolcemente attraverso i detriti di quella stessa grotta ormai inesistente. Atshushi pensò per un attimo di essere rimasto l'unico essere umano vivo su quell'isola, ma si sbagliava.

    Dapprima il seras indicò la presenza di una persona a molti metri da lui, poi qualcosa emerse dal miscuglio di acqua, fango e rocce che aveva preso il posto della grotta. Sopra i detriti della caverna, il cielo era del colore del piombo e le nuvole erano così basse che sembravano essersi avvicinate volontariamente per assistere meglio all'epilogo di quella battaglia.

    Atshushi strabuzzò gli occhi, incredulo. "Quindi è sopravvissuta." Aveva abbassato la guardia e si era concesso di rilassare i muscoli, nel tentativo di smaltire l'adrenalina che pompava forte in ogni fibra del suo essere. Così nemmeno con il potere della natura si era reso che Lif Arnbjorg era sopravvissuta al collasso della caverna. E ora una sua mano sporgeva oltre le rocce, in cerca, forse, di aiuto.

    "Quella donna è davvero coriacea." Pensò Atshushi mentre annullava il jutsu che lo proteggeva. Le peculiare forma a cupola aveva fatto sì che i detriti scivolassero lungo le sue pareti, aiutati anche dall'acqua che scorreva sopra la grotta. Così al ninja bastò un piccolo spostamento per sormontare quell'enorme fossa comune di mukenin.

    Lif sarebbe stato il suo ostaggio, ora poteva finalmente concedersi il lusso di catturare qualcuno. Sulla sua schiena si accumulò una grossa quantità di chakra, spinta lì per sfoggiare un'altra tecnica di elevatissimo rango, da annoverare tra le più importanti del clan Uzumaki. Dalla schiena del ninja sarebbero dovute apparire un gruppo di catene, cinque per quell'occasione, le quali, mosse dalla volontà del loro creatore, sarebbero schizzate oltre la sua testa per poi affondare nel terreno. In tal modo avrebbero continuato la loro traiettoria al di sotto della macerie fino ad arrivare sotto il punto in cui era sbucata quella mano bianca e fragile. Come un falco in picchiata in un mondo dove cielo e terra si erano ribaltati, le cinque catene avrebbero percosso il corpo della piratessa dal basso sbalzandola in alto. Per la ragazza non ci sarebbe stata alcuna caduta, poichè il gruppo di catene si sarebbero divise gambe, braccia e collo per tenere fermo e immobilizzato il loro bersaglio.

    In tal modo, il corpo della piratessa avrebbe formato una stella, sospesa a venti metri dal suolo.

    < Penso di aver vinto io, Lif Arnbjorg. > Avrebbe infine dichiarato Atshushi e, per rimarcare quel concetto, avrebbe applicato pressione con le catene sugli arti superiori e inferiori della donna affinchè si tendessero fino al limite.

    Riassunto Azioni


    Azioni
    - Catene di Chakra -100 + sforzo extra max -50 per sollevare in aria Lif e bloccarla come da post
    -
    Kage bunshin#1

    Kage bunshin#2
    Kage bunshin#3
    - rimasto coinvolto nella frana

    parametri
    Resistenza: 1450
    Joker Koukaku: 48
    Stamina: 423+165-100-50=428
    - Kage bunshin#2
    Joker Koukaku: 48
    Vigore fisico: 483
    Stamina: 433

    - Kage bunshin#3
    Joker Koukaku: 48
    Vigore fisico: 483
    Stamina: 165

    Maestrie e abilità
    - Resistenza alle Illusioni III° Livello: Testa sulle Spalle
    - Nautilus III° Livello: Maestro dell'acqua
    - Concentrazione del chakra
    - Concentrazione Superiore del Chakra
    - Specializzazione Sensoriale: Olfatto Sopraffine
    - Jutsu ad una mano
    - Riverbero del Chakra
    - Carica di Chakra
    - Disperdi (Kai)
    - Transfert
    - Stile del Rospo - Kawazu Kumite

    equipaggiamento

    - Joker Koukaku Armatura centipede
    - Mantello mimetico
    - Meccanismo retrattile del Kunai (kunai equipaggiato) avambraccio sx
    - Lama Retrattile Avambraccio dx
    - Polsino Evoca-Arma Sx x1 uchiha shuriken del vento demoniaco a framm
    - Wakizashi Sopra il fondoschiena, parallela al terreno
    - x1 rotolo medio coscia dx
    - x1 rotolo gigante sulla schiena, di traverso

    Consumabili
    - x4 kunai
    - x3 kunai affilati di Kiri
    - x1 shuriken
    - x4 uchiha shuriken
    - x6 rotoli piccoli
    - 30m Filo d'acciaio
    - 30m Filo spinato
    - x1 Tonico Coagulante
    - x1 Siringa con Antidoto
    - x2 Carta bomba
    - x1 Fumogeno
    - x1 Gokan Sakusou
    - x1 Palla di Luce

    Conoscenze
    - Militaristiche strategiche II° Livello
    - Storiche III° Livello
    - Orientative e geografiche III° Livello

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    Le braccia cominciarono a danzare da sole, era come se le intenzioni degli antenati e le mie fossero congiunte sotto il veleno dell’ira. La mia anima divenne irrequieta come unn mare tumultuoso e agitatissimo, mosso da un vento funesto ma compresso in quel corpo femmineo con cui ero nata e nel quale insetti e testimonianze di vita passata coesistevano come compagni.

    < E spero che tu non abbia ucciso bambini o donne o vecchi. Perchè la mia "giustizia" è il martello di un fabbro e la mia effimera forza è l'incudine. Sono debole, lo so. Non ho mai detto di essere un grande guerriero. Conosco i miei limiti e non metterò la mia vita a rischio per tentare di salvare la vita a questa feccia di cui ti circondi. Il mio unico rimorso per aver ucciso questi stronzi nasce dal desiderio di vederli morire decrepiti di vecchiaia in una cella buia, ma oggi ho dovuto scegliere tra me e loro.

    Tra il ronzio e la furia, la danza e i movimenti altrui, cercai di trovare spazio per il confronto verbale aldilà del fatto che fosse necessario o meno e non riflettendo minimamente su quanto fosse vano il rimpallo di sermoni.

    Tuo problema non è debolezza, tuo problema è superficialità. È vostra malattia comune, è veleno che vostri superiori vi iniettano a furia di insegnarvi che male è solo una pozza di nero senza gradazioni. In ogni caso se pensi che io abbia ucciso bambini o donne o vecchi perché chiunque non faccia parte di vostro “mondo” abbia di vita altrui la considerazione che si possa dare a verme sei fuori rotta. Tu piuttosto, quante vite hai condannato atteggiandoti a idiota in casa di Vecchio pazzo?

    Cominciò a generarsi un vento strano, quasi improvviso e artificiale. Che fosse la forza stessa di quell’attacco? Digrignai i denti, continuando a incanalare potenza nel tornado, tramutando la rabbia in un propellente adatto ad alimentare la forza degli insetti.

    < Non so come comportarmi con te, ma non ho rimorsi per ciò che è successo alla tua compagna. A Kiri ha ucciso persone innocenti e prima o poi la vita doveva presentargli il conto delle sua azioni. L'ho fatto io oggi, ma l'avrebbe potuto fare un anbu domani o un altro cacciatore di taglie tra un mese. Ma tu Lif, tu non hai commessi crimini efferati. Per te c'è ancora speranza. Nemmeno io credo che...>


    Esseri umani non intraprendono vie del genere a caso, è frutto di tutta una serie di circostanze. Sarà anche stata omicida, ma dimmi Guerriero, ti sei chiesto perché avesse scelto di farlo e perché negli ultimi due anni non abbia più tolto vita a nessuno? Suo paese e suo passato la incatenavano, ha dovuto scegliere tra sua vita e vita di altri e ha pensato alla sua, proprio come avere fatto tu oggi. Lìf l’ha punita, ma punizione averle dato libertà e da allora più nessuno essere morto per causa sua, anzi è stato anche merito suo se Ishivariani e tuoi “sottoposti” essere tornati vivi da errore che tu avere commesso tempo fa. Esserti chiesto perché Osu avere chiamato proprio me per salvare vostro cu*o da laboratorio di vecchio pazzo? E forse è vero, anche senza Lìf avresti potuto vincere, ma come dice detto “quando saggio indica luna, stolto guarda dito”.

    Ringhiai, complice lo scenario che l’altro mi scagliò contro. La voce era rombante, carica delle conseguenze del dolore fisico e delle emozioni scombussolate, pregna del suono metallico della maschera che avevo addosso. Sgranai l’unico occhio funzionante difronte a quell’enorme ammasso di energica circolare con cui l’altro cominciò a difendersi e il vento aumentò, così come il rumore degli insetti che reclamavano la carne altrui ma che sfortunatamente non riuscirono a prevaricare e ad andare oltre quella difesa, aumentando -di contro – la potenza di un esplosione che non fui in grado di anticipare.
    GWAH!| Il colpo lo presi in pieno e la cosa folle fu vedere l’armatura frammentarsi, andando in pezzi per la potenza dell’impatto. Collidendo contro i massi finii per essere sbalzata all’indietro di qualche metro, subendo sul corpo la violenza della grotta che cominciò prevedibilmente a crollare per la mole di potere rilasciato in essa, sentendo le energie abbandonarmi lentamente e i lividi aumentare. Compressa tra le rocce come un animale schiacciato da uno scarpone, fui sbalzata talmente tante volte da non riuscire a controllare più gli arti e fui così costretta a sentire le rocce ad un passo dallo sfondare il cranio nudo, le gambe, le spalle. Il dominio degli antichi finì per tornare a nascondersi nel silenzio dell’anima dilaniata da quella moltitudine di urti, stravolgimenti e chi ne ha più ne metta, sollevando ancor di più i livelli di pericolo come in una nave in avaria. La sola cosa che quel disastro mi suggerì lo potei scoprire in una immediata carica di energia fornitami dalla sparizione del clone lanciato in campo, vittima anche lui del fragore dell’isola deturpata dagli umani. Solo dopo un periodo che mi sembrava interminabile potei percepire il tempo fermarsi e l’oscurità prendere di colpo possesso della zona circostante, mente le orecchie sentivano il costante rantolo che mi avrebbe ricordato la giornata per l’eternità. Ero in una posizione che nemmeno sarei stata in grado di vedere, stretta sotto massi incastrati tra loro come puzzle e la sola mano destra esposta al sole, striata da fasci di sangue e polvere, con il sospiro affaticato e l’insostenibile peso di essere caduta nuovamente in una trappola dal quale avrei dovuto faticare per uscire. Non fui nemmeno io a decidere di arginare i danni subiti, furono particolari insetti curativi a correre in aiuto per cercare di riparare il riparabile e ripristinare un pizzico di quella riserva energetica che avevo perso. Ironicamente nemmeno loro avrebbero voluto cessare di esistere così presto!

    *Ngh* N-non… non volete proprio arrendervi eh?

    Nel tempo mi ero resa conto di quanto fedeli fossero quegli insetti. A loro bastava poter vivere all’interno di me, chissà in che modo poi, dormendo e alimentandosi grazie al calore e all’energia di cui disponevo. Erano stati in grado di guarirmi dalla febbre gialla e da una miriade di problemi e malattie, costituendo qualcosa di più di semplici ospiti, facendo tesoro del loro padrone di casa. Perché egoisticamente avrei dovuto arrendermi se nemmeno quelle minuscole bestie desideravano che ciò accadesse? Le più silenziose erano forse le più letali e nell’ascoltare la loro preghiera decisi che non sarebbe stata la cosa più giusta morire lì, o cedere al nemico e al suo punto di vista obsoleto. Ad ogni modo era diventato veramente difficile percepire la situazione in superficie, così come la posizione di Atshushi. Era vivo? Era morto? L’ultimo ricordo di lui fu una sorta di gabbia creata attraverso delle catene che mai avevo visto prima, non c’erano altri frammenti nella mia mente e nemmeno uno spiraglio di luce tra le rocce. C’era soltanto una cosa da fare.

    *Coffcoff* H-ho bisogno di te, P-padre dei rospi.

    Fu con il sangue perso dalle ferite che provai ad invocare sul campo qualcuno di esterno, cercando di chinare il polso per spingere le dita a sfiorare il suolo per propagare un sigillo enorme, simile ad una ragnatela ma fatto di antiche rune e linee arzigogolate. Considerando anche l’apertura sul soffitto che non avrebbe dovuto inficiare sull’arrivo di Gamabunta, il sommo padre dei rospi nel suo completo bluastro e la pipa in bocca. Sarebbe dovuto comparire lì, sulla porzione di suolo più avanti rispetto alla direzione indicata dalle dita stesse e che con un po’, ignorando la posizione di Atshushi.

    jpg
    Yah… boyy. Suppongo sia mio il compito di fare da giudice, ma odio essere disturbato ed entrambi dovreste sapere cosa accade a chi mi disturba inutilmente, sebbene qui di inutile vedo solo tutto questo..

    Avrebbe chiosato col suo fare burbero, percependo distintamente la mia presenza grazie ai ferormoni e distinguendo l’alta moltitudine di odori di carne umana presenti tra detriti ed acqua. Il patto con i rospi era stato sancito in nome della protezione della vita. Il valore che davo ad essa non si era mai affievolito, ma c’erano state determinate occasione in cui quella promessa era venuta meno. Eppure, anche quella volta, il pensiero di evocarlo per strappare la vita a qualcuno non era stato impastato assieme al sangue dato in dono per la sua venuta, c’era dell’altro. Gamabunta, dall’alto della sua stazza della sua saggezza, nonché dell’esperienza in battaglia, avrebbe cercato il contatto fisico per dar vita ad una unione di corpi, nonché di energie, in qualunque stato o posizione il mio corpo si trovasse. L’essere che sarebbe venuto fuori da tale combinazione sarebbe stata una figura umanoide gestita principalmente da Gamabunta nell’aspetto estetico, somigliante a me stessa ma grande circa tre metri e avente una serie aggiuntiva di quattro arti superiori, per un totale di sei, che sarebbero spuntati dalla schiena, con una pelle rossastra e il pastrano violaceo. Sarebbe stata una fusione strana ma importante, una mossa con il quale speravo di portarmi fuori dalla terra ma che il rospo stesso avrebbe titubato ad eseguire, giusto per non farsi trovare impreparato. Importante soprattutto per le braccia aggiuntive con il quale -nel caso in cui tutto fosse andato secondo i piani – avrei cercato di mettere mano agli averi nel borsello porta armi per pescare da essi sia un tonico coagulante che un tonico da guerra con la mancina, usando la destra togliere la maschera dalla bocca sporca di sangue e impastarli in essa.

    IDIOTA! Non ho intenzione di spezzare le ossa a nessuno, ma nemmeno di vedere qualcuno dei miei sottoposti farlo all’altro. E qui, io non vedo nessun vincitore o sconfitto ma due persone una più idiota dell’altra, lascio a voi il compito di decidere chi è il primo e chi il secondo.

    Era annoiato e adirato, tant’è che tuonò con impeto la sua furia. Non c’era nessuno che lì potesse considerarsi veramente il vincitore, ma concordavo con lui su quanto fosse stupido classificare quella carneficina come un gioco fatto di vincitori e sconfitti. Tramite il potenziamento fornito dal tonico e le due braccia libere aggiuntive avrei cercato di spezzare le costrizioni magiche l con la forza bruta, pressando i palmi attorno agli anelli che le componevano e tirandole in basso anche per sballottare il Atshushi e non dargli modo di tenderle e generare altro dolore.


    Riassunto Azioni


    AZIONI

    -Tecnica del richiamo: Gamabunta + sforzo extra



    #Gamabunta:
    R:800-1=799
    S:500-30=470
    AeJ
    Trasformazione Combinata (Konbi Henge) - Straformazione in Lìf alta 3mt con 6 braccia (Res e Stamina si sommano) - Dopo la presa delle catene
    Ingerimento tonico coagulante e tonico da guerra (+47ff, +45ag sommate alle stat di Gamabunta, +150res)
    Tentativo di forzatura delle catene per spezzarle


    Clone #1:
    Risveglio attivo (3/3)
    S: 365




    -5 Insetti della Rigenerazione (Kaifuku Konchuu): +100res



    parametri
    Resistenza: (719-485)/2= 117+100=217/1000
    Stamina: 253+365(clone)-100(risveglio)=518-130-50(Sforzo extra)=338
    -Anatomiche:
    •Avambraccio: Rafforzamento Muscolare su braccio dx e sx; +10FF
    •Faccia Interna Coscia dx e sx: Rafforzamento Muscolare; +20FF
    -Armatura dell'ex-Paese della Neve [indossata] +PM/5 su ogni NIN

    Maestrie e Abilità

    M.{Combattente ad alta Tossicità Liv. I}
    M.{Chakra Possente} - Malus mentali saranno dimezzati in efficacia (derivati da eventuali veleni stordenti o Genjutsu)
    L.{Farmacista - Conoscenze farmacologiche acquisite}
    L.{Chiropratico - Conoscenze anatomiche acquisite}

    equipaggiamento
    [Filo spinato]*30mt
    [Uchiha shuriken]*5
    [Fori d'aria di Zaku [Indossati]]*2
    [Amplificatore di Dosu [indossato]]
    Kobashot (Medio) - Sigillato nel Rotolo grande
    .:Ombrello Ninja da Combattimento:. (Abnorme) - Sigillato nel Rotolo grande
    .:Hydra Bikaku:. (Abnorme) - Sigillata nel Rotolo grande
    [Rotolo di tessuto]*1
    .:Resti del cyborg "Titan"
    .:Armatura dell'ex-Paese della Neve [indossata] - Zone di copertura: avambraccio e braccio sx, busto

    Consumabili
    [Carta bomba]*5 - Borsello porta armi
    [Tonico da guerra]*4 - Borsello porta armi
    [Tonico coagulante]*5 - Borsello porta armi
    [Sonnifero (Dose fumogena)]*3 - Borsello porta armi

    Conoscenze
    {Conoscenze Orientative e geografiche Liv. I}
    {Conoscenze Naturalistiche Liv. II}
    {Oratorie e Popolari Liv. II}

    note

    Risveglio ancestrale - 3/3
    - Monocolo Fotografico - Occhio Dx
    - Maschera subacquea (indossata)
    - Mosquito (parcheggiato)



    Edited by Yama™ - 13/10/2021, 14:16
     
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    jpg Il Monte Myoboku, la terra natia dei rospi con le più buone prelibatezze di tutto il mondo ninja, i vermi gialli e verdi erano i preferiti di Gamabunta fin da quando era ancora un girino con le zampe posteriori appena formate, adorava il loro gusto deciso con quel vago sentore di dolcezza per poi innaffiarli con litri di sakè, d'altronde erano il suo piatto preferito.

    Non c'è niente di meglio di... Perché proprio ORA!

    PUFF

    Fu così che il grande rospo dovette rispondere alla chiamata d'evocazione della giovane piratessa che aveva imparato a conoscere e ad apprezzare, Lif, ma c'era qualcosa di strano, in quella frazione di secondo che impiegò per ricomparire su quel campo di battaglia bagnato e fastidioso per via di tutte quelle rocce sotto le sue zampe palmate Gamabunta percepii un'altra presenza a lui molto familiare Atsushi di Kiri uno dei pochi che era riuscito a farsi ben volere dai rospi fino a diventare un eremita riconosciuto anche da Mà e Pà.

    Cosa diavolo sta succedendo qui?!

    Lif era stata 'crocifissa' da delle strane catene composte di chakra che uscivano dalla schiena di Atsushi e il suo respiro debole ed incerto erano un segno che le sue energie stavano scemando sempre di più, era arrivato tardi, ma tardi per cosa? Perché due componenti dello stesso patto stavano combattendo? Per la prima volta dopo moltissimo tempo Bunta era senza parole e senza nessuna possibilità per agire. Sfoderare la spada? Impossibile, non contro un detenente del patto, non era certo Manda o uno di quelle evocazioni da quattro soldi, lui era il signore dei rospi, ma non poteva nemmeno lasciare li la sua evocatrice in mano al carnefice.

    Yay ragazzini cosa diavolo state facendo?! Spiegatemi ENTRAMBI la situazione!

    Tuonò con tutto il fiato che aveva in corpo, la situazione non aveva precedenti e necessitava di spiegazioni per poter decidere che strada seguire, si era da sempre ritenuto neutrale come individuo e protettivo nei confronti dei suoi 'girini', ma in quel momento ogni sua singola azione non sarebbe stata imparziale, non senza aver ascoltato entrambe le campane, doveva capire come agire.



    Prima di tutto grazie a Yama per l'immy carina di gamabunta ma ora veniamo a noi.

    Dopo aver discusso, litigato e ri-discusso su questa evocazione abbiamo deciso che:

    1° Gamabunta arriva subito dopo l'attacco di tisy che al posto di shottarti ti fa rimanere con un solo punto resistenza, se farai una qualsiasi azione che non sia il parlare Lif morirà quindi attento (per capirci, puoi fare tutto tranne che tentare la fuga)
    2° le tue altre azioni sono fallite per decisioni arbitrale (la trasformazione non sarebbe passata comunque, ed in più hai diviso la tua difesa in te che evochi e te che ti trasformi, quindi NO)
    3° entrambi dovete spiegare a Gamabunta cosa sta succedendo e perché dovrebbe favorire l'uno o l'altra visto che entrambi avete il patto ( il tutto pagando le future ripercussioni ovviamente)
    4° prendo in mano io l'evento e tranquilli, mi vendicherò di tutti i torti passati sarò il più imparziale possibile
    5° Se lif convince Bunta allora lui l'aiuterà a scappare SOLO per questa volta, se Atsushi sarà un avvocato migliore allora Gama SOLO per questa volta si ritirerà e lascerà Lif al suo destino (ovviamente cercherà di mettere una buona parola con l'eremita di kiri)


    questo è tutto, vi lascio tempo per scrivere e per pensare a qualcosa e cercate di non litigare come quelli di forum :kidding:
     
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    Delle catene di pura energia presero quello che ormai restava del mio corpo, spingendolo verso l’alto un secondo dopo il contatto con il suolo disfatto e l’immissione di una stilla di energia per l’evocazione. Non mi rendevo più conto di cosa stava accadendo perché il mondo attorno a me ruotava troppo velocemente, come un pazzo, un proiettile vagante. Vidi quell’ombra dietro la nube di fumo prendere forma sul suolo, mentre cordame metallico faceva trazione sui polsi e sulle gambe, impedendomi di avere effettivamente un contatto con il suolo nel quale ero stata sepolta viva. Le ultime forze che avevo recuperato tramite gli insetti stavano svanendo, accompagnate da una sequela infinita di ricordi e dalla calura del sangue, oltre che dal timore di lasciare quel mondo in quel modo tanto ironico. Il destino si era beffato ancora una volta di me, buttandomi addosso il peso della tanto agognata “libertà” che di minuti in minuto sembrava ingrandirsi come una montagna e premere sul petto facendo tabula rasa di ogni speranza, oscurando la luce di un domani egualmente difficile e imprevedibile. Sentii le fibre cedere sotto quella forza, sotto il potere di qualcuno che forse forse avrei fatto meglio ad eliminare già tempo addietro, la cui silhouette appariva sfocata come anche tutta la situazione. Da un lato non mancavano le energie magiche necessarie per qualche altro trucco, dall’altra invece sembrava che il fisico non volesse collaborare più, sentendosi molto meglio in quella stasi che era meglio non forzare. La nube bianca scomparve con lentezza, rivelando la presenza di un Gamabunta furioso ma indeciso, incapace di capire da quale lato della medaglia stare e quale dei suoi “girini” aiutare.

    Yay ragazzini cosa diavolo state facendo?! Spiegatemi ENTRAMBI la situazione!

    Spiegare? E cosa avrei dovuto spiegare? Bastava guardarsi intorno per comprenderlo, bastava poggiare le narici in controvento per annusare l’odore di morte di decine e decine di persone seppellite da acqua e macerie, maciullate per personalissimi scopi mascherati dietro il “bene comune”. Come la figura di una divinità a me lontana ma venerata da alcuni individui mi ergevo in alto, ovviamente contro la mia volontà, facendo da spettatrice e osservatrice di quella scena, tossendo chissà quali sostanze dal retro della maschera che non ero riuscita a togliere. E respiravo a fatica, come se nel petto dardeggiasse un fuoco incapace di mantenersi sui propri binari, di star calmo senza bruciare nulla. Con quel fiato che mi rimaneva, ormai conscia della fine che avrei potuto fare, cercai ugualmente di parlare a cuore aperto e con gli ultimi rimasugli di lucidità a mia disposizione.

    *Anfanf* Lìf...Lìf è s-stata una sciocca a mettere l-libertà di scelta di qualcun altro prima di s-sua vit*coffcoff*


    Le labbra erano umide per effetto di tutta una miscellanea di sostanze dolciastre come sangue e saliva, ma c’era un sentore lontano di brandy che sapeva riportarmi alla realtà ogni volta che ero vicina a perdere i sensi.

    *Anfanf* P-padre di rospi… e-eppure dovresti capire… capire tu stesso situazione, ti basterebbe usare tuo naso. *Coff* P-puoi stare certo che a macchiare valore di nostro vincolo non sono stata io.


    Nessuno dei cadaveri in stanza era divenuto tale per causa mia e questo era innegabile. Avevo risparmiato i due sgherri al portone portandoli in una normale condizione di svenimento e avevo dato ad Anzai e al fratello la possibilità di aiutarmi, lasciando entrambi in vita. Avrei ucciso Detsu solo come ultima opzione e non avevo mosso un dito per eliminare la compagna al suo seguito, non riconoscendola subito come una lealista di alto calibro. Tutti loro assieme a Killia e a quelle vittime tramortite e poi seppellite dalle macerie erano il frutto dell’operato del Kiriano, incapace di analizzare le tante facce del male con giudizio.

    C-c’è una cosa che Lìf vorrebbe sapere da te, Padre di Rospi, prima di morire. I-io non ho ucciso nessuno qui e non ho a-avuto neanche motivo di farlo perché h-ho sempre… sempre creduto in valore di vita e di libertà, in quel valore più importante che tu stesso ascoltasti su tuo Monte. Essere accanto a tuoi figli da tre anni, aver rischiato vita per salvare anche coloro che per mondo non ne avevano diritto. E c-ci sono volte… ci sono state volte in cui anche io ho sbagliato, perdendo pezzi di me stessa per permettere che non succedesse stessa cosa ad altri, persino a colui che ora mi tiene in catene. *AnfAnf* Se è vero… se è vero che “vita è una sola, inimitabile, unica...”, perché non sei stato in grado di insegnarlo anche a lui?


    Chissà se avrei avuto la forza per ascoltare le parole seguenti e chissà se il Rospo avrebbe ricordato le sue stesse parole attraverso le mie. A quel punto il mondo vero mi si aprì come un ventaglio e ogni mia convinzione, ogni pezzo dell’utopica libertà che tanto desideravo per il mondo cominciò a cadere. In nome della libertà ero stata incatenata, trafitta, tradita. Colui che aveva promesso di correre in mio aiuto alla prima chiamata non aveva mosso un dito, nemmeno difronte all’evidenza, nemmeno difronte al fatto che uno dei suoi “girini” stava soccombendo sotto i colpi di un rospo troppo cresciuto e prepotente.

    Se tu essere indeciso su chi aiutare, sappi che… sappi che sei libero di andare.

    Il mondo era ormai spacciato, qual era la fine che avrei fatto non v’era più speranza per alcuno.


    Non credo sia necessario mettere lo spoiler nelle condizioni attuali, ma se serve lo faccio!
     
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    Le catene del ninja Uzumaki avevano colpito e afferrato Lif, la piratessa, portandola in alto, sospesa tra cielo e terra. Ma prima di essere sbalzata in aria, la donna era riuscita a sorprendere Atshushi. Una nuvola di fumo grossa come una collina era apparsa tra i due e Atshushi aveva subito riconosciuto l'odore umido del suo più grande compagno.

    "Gamabunta?!"

    Quando il fumo si diradò, Lif era già stata immobilizzata ed esposta come la testa di un cinghiale nella casa di un cacciatore, con l'unica differenza che in quel momento non erano nella casa del migliore agente OSU della sezione Yami, ma su uno scoglio sperduto divenuto teatro di una delle battaglie più cruente da quando Fury aveva distrutto l'aeronave OSU.
    Che la donna fosse amica dei rospi, Atshushi lo aveva già intuito dopo la fuga da Ishivar. Infatti I rospi che lui l'avevano salutata come una vecchia amica ed era stata libera di girovagare liberare sul Monte Myoboku. Il motivo per il quale, in un ultimo disperato sforzo, aveva deciso di evocare il grande capo dei rospi era chiarissimo.

    < Lif, non pensare di avere avuto una buona idea. Mi hai soltanto risparmiato lo sforzo di evocare personalmente Bunta-san. >

    Poi si rivolse al grande rospo. Dalla sua pipa si alzava un esile braccio di fumo chiaro, mentre Bunta sbuffava pazientito dalle ampie labbra rosse.

    < Grande capo > lo chiamò con l'appellativo che usava più spesso con lui. < Rispondi a questa mia domanda: da quando voi rospi scendete a patti con i criminali? >

    Allargò le braccia come a voler abbracciare lo scenario devastato intorno a lui.

    < Lo sento anche io l'odore di sangue e morte che appesta quest'isola e, per gran parte di esso, sono io il responsabile. Ma il sangue di cui mi sono sporcato le mani > e le protese in avanti, con i palmi rivolti verso l'alto < è il sangue della peggior feccia che possa esserci in circolazione. Si facevano chiamare Lealisti, ma erano soltanto dei terroristi che hanno cercato di sovvertire l'autorità di Suna a scapito della vita di innocenti. >
    < Non si tratta di vedere le tonalità di cui il mondo è dipinto. Non esistono soltanto il bianco e il nero. Questo lo so benissimo, cara piratessa. > Era tornato a rivolgersi a Lif. < Ma per pretendere di vedere sfumature colorate nel carbone si deve essere affetti da daltonismo. Non esiste redenzione per persone come quelle qui sepolte. La vita ci plasma dal momento in cui vediamo la luce di questo mondo e nemmeno lo scultore più virtuoso, quando sbaglia, puo' riportare una statua ad essere blocco di marmo. La statua deve essere rotta oppure rinchiusa in una cantina buia, lontano dagli occhi della critica. >

    Gli occhi scuri del ragazzo ritornarono a fissare le grandi iridi di Gamabunta.

    < Oggi c'è stata una strage, ma quanti di queste morti le ho procurate volontariamente? Detsu e la sua compagna hanno causato la morte della loro banda di depravati difendendosi con noncuranza della loro incolumità. Io li ho eliminati per evitare di finire sciolto nella lava o con le ossa rotta, ma poi non avevo nè il bisogno nè l'intenzione di uccidere Anzai e la compagna di Lif. Killia doveva già essere stata ferita o indebolita se il suo cuore ha smesso di battere. Mea culpa, comunque. Mea culpa per aver mandato un pensiero a tutti quelli che già giacevano prima di oggi sotto due metri di terra per sua colpa.>
    < Dimmi Lif > e ancora una volta l'attenzione del ninja si spostò sulla piratessa < immagino che lei abbia scelto di seguirti dopo essere stata messa alle strette. Quanto pensi ci avrebbe impiegato a tradirti non appena sarebbe stato chiaro per lei che tu non avevi più speranze? >

    < E Anzai? > Ora parlava nuovamente al grande rospo, che ascoltava con evidente nervosismo. < Anzai doveva diventare un prigioniero ed essere giudicato da chi ha più senno di me. Invece è diventato una morte collaterale causato dall'attacco devastante della piratessa. Lei ha deciso di provare a uccidermi con una nube di insetti dall'odore acre di acido. Voleva forse sciogliermi come una saponetta nell'acqua calda? Chi è lo spietato assassino qui? >

    < Nonostante tu fossi ricercata dall'Osu e da tutti i villaggi ninja, non avrei mai pensato di ridurti in una stato così miserevole. Per quanto non fosse necessaria, sei accorsa in mio aiuto ad Ishivar e abbiamo combattuto insieme contro la bestia dalla quale ho ricavato questa armatura. >

    Si battè una mano sul petto.

    < Ma tu agisci soltanto perseguendo i tuoi egoistici fini, millantando l'amore per una libertà di cui nessuno ti avrebbe mai privato. A differenza tua, io continuo a battermi da anni per evitare che gente come quella morta oggi giri libera di soddisfare ogni più futile desiderio, di realizzare ogni più efferato crimine. Eseguo gli ordini che mi vengono impartiti, è vero, ma prima o poi sarò io a dare ordini e allora sarò più libero di quanto tu lo sei ora. Ti senti tanto migliore di me soltanto perchè dici che "Osu fa schifo"? Anche il più rozzo ubriacone di taverna ha riconosciuto i limiti di questa organizzazione e io li ho vissuti sul campo, in prima linea, mentre tu solcavi liberamenta i mari fregandotene di chi aveva bisogno di aiuto. >

    L'acqua che un tempo scorreva a formare la cascata, continuava a ruscellare tra i detriti, spostandoli e causando tanti piccoli cedimenti. I corpi dei mukenin andavano recuperati e affidati ai medici Osu. Sfiorò il Seras e comunicò qualcosa alla sala operativa. Dopo ciò, rivolse le sue ultime parole a Gamabunta.

    < Se sono arrivato fin qui, lo devo soltanto a te, Grande Capo, e ai sommi anziani che riposano sul Monte Myoboku. Sono ciò che sono grazie a voi e il vostro volere è il mio agire. Da protocollo, Lif è una ricercata e mia prigioniera. Non le torcerò un capello, ma dovrò portarla al cospetto di una corte che la giudicherà. La sentenza, quasi certamente, sarà l'incarcerazione. Ma tu parla in suo favore e quelle catene spariranno e lei sarà libera di andare per la sua strada.
     
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    Da un lato una sofferente Lif sicura di se e con la sua volontà incrollabile, dall'altro un Atsushi fiero dei suoi ideali e della sua morale, per quanto rigida poteva sembrare.

    Perché questi girini umani devono sempre combattere tra di loro?...Perché?

    Mai come adesso il grande rospo si era trovato in una situazione del genere, pur avendo ascoltato entrambi il suo cuore e la sua morale erano su due binari differenti, da un lato voleva solo spezzare quelle catene con la sua arma e portare il più lontano la giovane piratessa, ma dall'altro sapeva che il giovane kiriano aveva ragione, tutta quella distruzione era stata portata da lui è vero, ma i mukenin che si trovavano in quella caverna aveva compiuto così tante nefandezze che anche agli occhi dei rospi più saggi non si trattava di umani ma di mostri che andavano sterminati per il bene di tutti.

    Quindi io ora dovrei decidere...Dovrei dirvi chi è il buono e chi il cattivo... Ma ai miei occhi non siete altro che due stupidi girini che litigano, siete degli stolti che al posto di collaborare come hanno già fatto hanno deciso di combattersi...ed ora mettete in mezzo il nostro sacro contratto per scampare dalla morte oppure per farsi dire 'bravo sei il buono'...noi rospi non possiamo mettere il becco negli affari degli umani, vi possiamo aiutare, possiamo insegnarvi cose, ma non possiamo decidere, non se si tratta di due ninja che abbiamo ritenuto degni.

    Il signore dei rospi estrasse la sua katana, studiò il suo stesso riflesso sulla lama per qualche istante e poi con un velocissimo movimento del suo rugoso braccio la conficcò con forza nel terreno così da sfogare la sua frustrazione con quel gesto simbolico, d'altronde...stava per fare una cosa che non era mai successa in tanti anni di vita

    Io sono Gamabunta, sul Monte che chiamo casa la mia parola è legge e nessuno ha mai dubitato di me, il mio onore è ciò che mi ha permesso di arrivare dove sono e la libertà di vivere è la cosa più importante per ogni forma di vita...ma... non tutti sono liberi, non tutti meritano le stesse possibilità e il cuore delle persone è contaminato dal male, questo lo sappiamo, ma un uomo non può essere giudice, giuria e boia..e nemmeno si può sperare che tutti possano cambiare la propria vita diventando persone rette e giuste...

    Il grande rospo si mise a sedere crollando sulle sue zampe posteriori.

    Io...non posso aiutare Lìf Arnbjørg... non posso spezzare queste catene e scappare con te mia giovane piratessa tutto ciò che posso fare è chiedere a colui che ti ha catturato di rispettare la sua parola. Il rospo si girò verso il giovane ragazzo di kiri che aveva visto crescere e maturare ottenendo un potere enorme. A te chiedo solo una cosa in onore del nostro rapporto, non torcerle più nemmeno un capello e lasciala essere giudicata da persone che hanno una vera influenza nel vostro mondo ricordandogli che colei che tanto disprezza le catene vi ha aiutato in molti modi.

    Dopo queste parole che gli lasciarono l'amaro in bocca il grande rospo ruppe l'evocazione e tornò nel luogo da cui era stato richiamato.



    E qui abbiamo la fine...ti giuro yama che con un peso sul petto ti dico che sei stato catturato da tisy e quindi ti aspetta la prigione.

    Exp per voi due minimo x2 a Tisy e minimo x2 a Yama, per quanto riguarda i soldi valgono le regole dell'osu quindi niente Ryo per quanto riguarda le taglie ma prendi i Ryo x2 di una missione livello A, per ogni cosa sono raggiungibile su discord o per MP
     
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