[Paese del vento e del fuoco] New way, New Life

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    New way, New Life - Parte 1




    Narrato - Parlato - "Pensato" -
    Parlato altri - Asuna - Kirigaia
    Eugi



    I giorni erano passati lenti, quasi come se lo scorrere del tempo si fosse fermato, da quel giorno nulla era più lo stesso, i grandi paesi ninja avevano subito un danno enorme, tale era il dolore che aveva lasciato devastate migliaia di persone.
    Quel fatidico giorno in cui l’essere definito il Demonio, aveva deciso di colpirli nel cuore del loro villaggio, facendo saltare in aria tutte le accademie del mondo in contemporanea, aveva lasciato una dolorosa cicatrice nel cuore di tutti, ma sopratutto in quello di Hao. Quel giorno non solo aveva perso numerosi suoi amici, ma aveva perso l’amore della sua vita e il suo futuro figlio. Sua moglie, incinta, era una insegnante e quel giorno si trovava proprio nell’accademia, la notizia della sua morte giunse rapida al giovane che non poté far nulla se non osservare le rosse fiamme stagliarsi alte nel cielo.
    Ora davanti ai suoi occhi un cielo ancora più rosso si prestava a dar spazio alla notte, mentre i suoi ricordi di quel giorno tornavano vividi nella sua mente, le urla e i pianti delle persone che assieme a lui osservavano impotenti alla follia di un solo uomo, l’immagine svanì lasciando solo il volto di sua moglie.
    Una mano si posò sulla sua spalla richiamandolo nel mondo dei vivi. Hao si girò e vide la sua giovane allieva sorridergli.




    -Sensei va tutto bene?

    Il volto preoccupato della sua allieva lo fece sorridere, Asuna era una ragazzina di appena 15 anni e si preoccupava sempre per gli altri, fortunatamente per lei e i suoi due compagni la loro neo promozione a genin agli aveva salvati da morte certa, infatti a morire nell’esplosione quel giorno era stato il loro precedente maestro, ma non loro che erano tranquilli a casa.
    I loro superiori avevano deciso di affidargli quei tre pensando che così il loro dolore comune si sarebbe affievolito, loro avrebbero avuto un maestro che sapeva cosa stavano passando, mentre Hao avrebbe avuto modo di distrarsi e non pensare alla sua perdita concentrando tutte le energie su di loro, ed in parte stava funzionando, i tre ragazzini erano ogni giorno più allegri e spensierati, ma non Hao, si stava un po’ meglio, ma quel dolore non se ne sarebbe mai andato veramente.
    Hao le sorrise.


    -Tutto bene Asuna… mi ero solamente perso nei miei ricordi…

    Si alzò lanciando un ultimo sguardo al tramonto per poi rivolgerli nuovamente alla sua allieva.

    -Allora Asuna che ne dici se raggiungiamo le due pesti?

    -Certo!

    I due raggiunsero la casa che il villaggio di Suna aveva adibito a loro come dimora temporanea durante la loro permanenza in quel villaggio. Si trovavano lì per un motivo, erano stati adibiti a “sorveglianti” ad un gruppo di ishvariani, quel popolo che aveva perso più di tutti dall’invasione di Fury del loro paese. Tutti i villaggi alleati avevano mandato diverse squadre in aiuto a quel popolo e al villaggio di Suna, vista la difficile situazione.
    Hao aprì la porta della casa e subito venne raggiunto dalle voci scalmanate di Kirigaia e Eugi gli altri due sue sottoposti che stavano, come sempre, litigando tra di loro.


    ”Non ancora…”

    Asuna entrò di corsa precedendo il sensei e andò diritta a tirare due sonori pugni in testa ai due suoi compagni con aria infuriata.

    Asuna: Smettetela idioti!

    Kirigaia: Ahia Asuna, perché lo hai fatto??

    Si zittì subito vedendo lo sguardo infuriato della ragazza e le chiese scusa.
    Hao sorrise divertito, era sempre stato colpito per come si comportava Asuna, sembrava quasi che avesse preso il posto della loro mamma.
    Andarono a mangiare fuori e come al solito la cena si trasformò in un colossale caos, in un momento di puro e spensierato svago.
    Il mattino seguente, il maestro si svegliò di buon’ora e uscì dalla casa mentre il trio ancora dormiva, si diresse verso la parte di villaggio in cui erano stati stanziati i sopravvissuti di Ishivar, avrebbe fatto un giro di controllo e poi sarebbe tornato a casa a svegliare il trio di scalmanati.
    Incontrò diverse guardie che riconoscendolo lo fecero passare senza troppi problemi, vi erano anche molti ninja di altri paesi in giro per la strada che molto probabilmente stavano facendo la ronda come lui.
    La situazione sembrava tranquilla per cui decise di tornare indietro e, una volta raggiunta la casa, trovò ad aspettarlo un messo del villaggio con un rotolo stretto in mano.


    ”Altre rogne?”

    Penso mentre gli si avvicinava.

    -Buongiorno è arrivato questo per voi da Kiri.

    -Grazie mille…

    Prese il rotolo, ringraziò ancora il giovane messaggero e mentre si allontanava lo aprì e lesse.
    “Nuovo compito, dovete scortare un mercante ishvariano a Konoha. Protezione totale, carico prezioso. Ore 12.00 all’uscita del villaggio equipaggiati per la missione.”
    Hao rilesse tutto una seconda volta per poi dar fuoco al rotolo così da non lasciarne traccia, per poi dirigersi verso la sua casa dove avrebbe buttato giù dal letto il suo trio.


    -Muovetevi pelandroni abbiamo una nuova missione che ci attende!

    Le facce assonnate dei suoi tre ragazzi parlavano da se, ci volle del tempo ma alla fine il gruppo fu pronto a partire, i quattro ninja si ritrovarono davanti all’uscita del villaggio.

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    Eugi: Ma quanto caldo fa? Non potevamo partire di sera con il fresco?

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    Kirigaia: Piantala Eugi sei il solito, ti lamenti per tutto!

    Asuna: oh basta voi due non iniziate!

    La rivalità tra i due li portava ad avere un profondo rispetto tra loro ma anche a punzecchiarsi tra loro. Rispetto ad Asuna erano ancora dei bambini con quei loro atteggiamenti, ma quando si trattava di stare sul campo di battaglia il loro atteggiamento cambiava completamente.

    Mercante: Buongiorno, voi dovreste essere la mia scorta, mi aspettavo dei ninja più grandi e non dei mocciosi come voi.

    Prima che qualcuno dei tre potesse rispondere per le rime al signore appena arrivato, Hao intervenne prendendo la parola.

    -Buongiorno a lei, mi presento sono Hao Mateuyama, sono un jonin del villaggio della nebbia, loro sono i miei fidati sottoposti, le assicuro che per quanto siano giovani non potrebbe trovare ninja migliori.

    Il mercante alzò le spalle come a voler dare l’ok con sufficienza, ad Hao bastò.

    -Bene ragazzi in marcia, Konoha non è dietro l’angolo e il deserto è difficile da percorrere con questo caldo.

    Il gruppo uscì dal villaggio pronto ad affrontare i pericoli che li avrebbero attesi.


     
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    New way, New Life - Parte 2




    Narrato - Parlato - "Pensato" -
    Parlato altri - Asuna - Kirigaia
    Eugi



    I primi due giorni passarono senza alcun tipo di problema, il viaggio ne prevedeva ancora altri due, ma forse sarebbero arrivati anche prima vista la velocità che tenevano. Hao temeva di dover andare più piano con il mercante al seguito, ma così non fu, infatti il signore per quanto più vecchio di lui teneva il peso senza il minimo problema.
    Ormai avevano lasciato il deserto alle loro spalle ed erano entrati nel territorio del fuoco, infatti le foreste iniziarono a diventare più frequenti è sempre più fitte.
    Hao controllava sempre che la loro direzione fosse giusta, mente il trio di scalmanati teneva le orecchie aperte al minimo rumore, purtroppo non sapendo cosa gli avrebbe potuto attendere non potevano porte una giusta difesa, ma Hao ormai era esperto e quindi si era preparato a tutto, anche se era curioso di capire cosa il mercante portasse si così prezioso da dover viaggiare in incognito e con la scorta, ma seguendo la buona condotta non proferì domanda a riguardo.
    La mattinata passò tranquilla e il gruppo marciò per diversi kilometri, sotto mezzogiorno il gruppo si stava preparando per fermarsi a mangiare quando, passando vicino ad un fiumiciattolo, tre ninja sbucarono fuori dal nulla attaccando Hao, il giovane venne trafitto da due spade ricurve che gli spaccarono il cuore e gli trapassarono il ventre, mentre il terzo ninja gli tagliò di netto la testa che rotolò via. Un urlo squarciò il silenzio della foresta, Asuna si era portata le mani alla bocca e inorridita per la morte del suo sensei si ritrovò quasi sotto shock. Kirigaia e Eugi invece reagiranno prontamente mettendosi a difesa di Asuna e del mercante, ma non avrebbero avuto molte possibilità contro quei tre ninja.


    Asuna: Nooo sensei!!!

    Kirigaia: Bastardi! Asuna riprenditi non ci abbandonare! Eugi!

    Eugi: Ci sono Kiri!

    Il trio di assalitori non si fermò e puntò diritto contro i tre ragazzi.

    Ninja: Dateci l’archengemma e crepate miseri bastardi!

    Stavano per infilzare i tre ragazzi quando, dalle loro spalle, arrivarono sei saette elettriche che folgorarono i tre malcapitati paralizzandoli a terra.

    -Bene bene quindi è questo il vostro obbiettivo.

    Asuna alzò lo sguardo sentendo quella voce e il suo sguardo si riempì di gioia, davanti ai suoi occhi c’era il suo maestro, corse da lui e gli saltò al collo in lacrime.

    Asuna: Sensei è ancora vivo!!

    Kirigaia e Eugi legarono i tre poveri ninja fulminati e poi si rivolsero a guardare il loro maestro increduli.

    Eugi: Ma come??

    -Suvvia ragazzi pensate davvero che basti questo a farmi fuori?

    Hao si era fatto colpire di proposito, aveva fiutato l’odore dei tre ninja da metri di distanza e aveva atteso il loro attacco per sostituirsi con dei rami facendo credere loro di averlo abbattuto e poi li aveva attaccati alle spalle prendendoli di sorpresa. Si avvicinò ai tre ninja. Eugi ti dispiace?
    Eugi era un provetto utilizzatore di genjutsu e il suo vecchio maestro lo aveva istruito nell’interrogare i ninja con delle tecniche mentali, in fin dei conti faceva parte di un clan originario di Konoha, il clan Yamanaka, il che lo portava ad essere più propenso al controllo mentale, anche se non aveva ancora sbloccato il reale potere del suo clan.
    Il ninja che subì l’attacco iniziò a rivelare quello che sapeva dei loro piani, non fu molto ma bastò per capire cosa stava succedendo. Alla fine Hao si rivolse al mercante che ormai aveva capito la situazione.


    -Non crede che sia giunto il momento per dirvi cosa sta succedendo? Questi non sono normali banditi, sono ninja come noi che stanno cercando l’archengemma che a quanto pare è in suo possesso…

    -Il mercante sospirò, quel giovane aveva ragione, non poteva tenere tutto ancora nascosto, per cui spiegò loro che la gemma che stava trasportando avrebbe potuto essere usata per una particolare oggetto che avrebbe aiutato i villaggi nella guerra che incombeva, ma che al contempo gruppi di ninja traditori la volevano tutta per loro, sia per l’immenso valore che aveva sia per la pericolosità.
    Dalle informazioni che avevano reperito da ninja gli attendevano altri tre nemici ma molto più aventi, uno di loro era il capo.


    ”Ci aspetta un viaggio ancora movimentato, come ci possiamo muovere adesso?”

    Il gruppo dopo aver percorso numerosi altri kilometri, si fermò per fare una pausa, avrebbero fatto il punto della situazione e imbastito un nuovo piano. I nemici puntavano alla gemma, non avrebbero inseguito nessun’altra se non il vecchio mercante, questo avrebbe giocato a loro favore, infatti avrebbero potuto attuare un particolare piano in modo da sviare l’attenzione del nemico su di una particolare esca. Quando il piano fu chiaro a tutti e le pance furono piene e sazie, il gruppo riparti alla volta di Konoha, dovevano raggiungere al più preso il villaggio ma mancava ancora diverso tempo, circa un intero giorno di cammino.
    Giunta la notte il gruppo si accampò, montarono dei turni di guardia in maniera da non finire colti di sorpresa nel sonno. Hao non dormì, tenne sempre un occhio aperto e vigile stando attento alla vita dei suoi sottoposti.



     
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    New way, New Life - Parte 3




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    La notte passò tranquilla, nessun segno dei loro aggressori. Hao sveglio le truppe di buona lena così da poter riprendere il prima possibile il cammino è giungere il più in fretta possibile a Konoha. Dopo una fugace colazione il gruppo si rimise in marcia. Il cielo era terso, ma non sembrava volesse piovere. Un normale gruppo di ninja non avrebbe fatto tutta quella strada in così poco tempo, ma per loro fortuna Hao sapeva muoversi molto bene nel mondo, conosceva strade che per molti erano sconosciute, scorciatoie che in pochi conoscevano, ed era proprio in una di quelle scorciatoie che i mukenin si fecero vivi, Hao sperava non conoscessero quella strada eppure eccoli lì ad aspettarli in messo alla strada, non se ne stavano neanche nascosti, erano così sicuri di se da poterli affrontare a viso aperto?

    ”Non mi piace…”

    -Ragazzi state attenti… sono in tre, uno è nascosto dietro l’albero alle loro spalle…

    I tre genin si disposerò in formazione davanti al mercante pronti a reagire al minimo segno di pericolo. Eugi e Kirigaia estrassero le loro katane, erano degli spadaccini provetti per la loro età, ma non si erano ancora specializzati come si deve in una arte ninja, dovevano ancora trovare la loro strada, ma Asuna era l’esatto opposto, sapeva benissimo cosa voleva diventare e per questo si era concentrata giorno e notte allenandosi per diventare un potente ninja medico.

    -Bene bene bene abbiamo un sensitivo qui con noi…

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    Il terzo individuo si fece vedere, rispetto ai primi due che sembravano due scimioni ammaestrati, questo era magrolino e si vedeva chiaramente che era la testa del gruppo.
    Hao estrasse due kunai preparandosi all’attacco, lui si sarebbe occupato del terzo uomo lasciando i due energumeni ai suoi studenti.


    -Bene signori, non pensavo che il dinamitardo pazzo ci onorasse della sua presenza…

    Ebbene si le conoscenze del sensei lo avevano portato a riconoscere il mukenin che aveva davanti a se. Il dinamitardo pazzo era un mukenin di alto livello che faceva parte di una banda di criminali molto famosa da quella parte del continente. Hao sapeva che se non lo avesse tenuto sotto controllo avrebbe fatto una strage.

    -Bene bene bene, che onore essere riconosciuto da un ninja qualunque… per cui sai cosa ti aspetta ora povero inetto…

    Hao sorrise, essere chiamato piccolo inetto da una pulce come lui era ironico. Ora sarebbero morti per mano sua.

    -Bene ragazzi arrivano, state attenti a quel pazzo usa il Bakuton. Andiamo!

    Ragazzi: Si sensei!

    I due energumeni partirono alla carica e lo stesso fece Hao, ignorandoli punto diritto al dinamitardo, mentre passava loro oltre lanciò i due kunai diritti sulla loro schiena, il resto stava ai suoi ragazzi. Senza neanche comporre i sigilli caricò il chakra Karon all’altezza dello stomaco e quando si ritrovò a pochi metri dal suo nemico espulse dalla sua bocca una enorme fiammata che si agglomerò in una palla gigantesca di fuoco che puntò diritto sul bersaglio. Il ninja piroettando su se stesso evitò l’attacco e scattò verso Hao con l’intento di farlo saltare in aria.
    Il gruppo di Genin invece aveva il suo bel da farsi, i due scimioni erano molto forti, infatti i loro pugni d’acciaio cozzarono contro le spade dei due ragazzi facendoli arretrare di diversi metri, le lame vibrarono per diversi secondi, i due l’avevano sentito quel colpo, ma questo non li fermò, anzi partirono alla carica mettendo ben presto alle strette i due bestioni, lo scontro se pur in disparità numerica sembrava volgere ad un punto di stallo, nessuno dei due gruppi sembrava avere la meglio.
    Hao evitò l’esplosione sostituendosi ad una grossa pietra che si trovava lì vicino, che saltò in aria come un petardo e poté constatarne la pericolosità.


    ”Merda! Devo trovare il modo per chiudere in fretta la faccenda senza avvicinarmi troppo a quel pazzo… resistere ragazzi!”

    Richiamando il chakra, Suiton questa volta, scagliò contro il suo nemico una immensa onda acquatica che allagò il campo di battaglia investendo il dinamitardo e tutti gli altri, fortunatamente era solo a mereo scopo distrattivo, per cui la potenza era assai ridotta. Il suo bersaglio infatti fu subito circondato dall’alto da una serie di sfere elettriche che si scagliarono su di lui a gran velocità, il dinamitardo uso una potente esplosione per respingerle tutte, ma ormai il danno era fatto, era caduto nella trappola di Hao e si era distratto, infatti una potentissima lama acquatica apparì da sotto le sue scarpe e lo tranciò di netto in due tale era la pressione.

    ”Fuori uno!”

    Hao si girò giusto in tempo per vedere i suoi tre allievi sopraffare i restanti due mukenin. Il trio di genin aveva sfruttato l’acqua del loro maestro e la distrazione che essa aveva causato nel due energumeni, per sfoderare le loro più forti tecniche elettriche e acquatiche sfruttando il potenziamento che l’acqua sul campo gli avrebbe dato, così facendo avevano avuto la meglio.

    -Bravissimi ragazzi sono fiero di voi! Lei invece sta bene? Tutto ok? Niente di rotto?

    Mercante: Non mi tratti come un bambino! Sto bene! I suoi allievi mi hanno protetto! Sono stati formidabili, mi rimangio tutto quello che ho detto sulla vostra squadra!

    -Bene grazie, sono felice che sia tutto finito! Ora andiamo diritti a Konoha, non dovrebbe mancare molto…

    Lasciato il luogo dell’atroce battaglia il gruppo si rimise in marcia giungendo a Konoha la sera stessa, senza subire altre complicazioni durante il viaggio.
    Una volta giunti a destinazione il mercante prese congedo e venne scortato da un gruppo di ninja di konoha direttamente dall’Hokage in persona, non prima però di aver ringraziato il gruppo facendo loro dono di oggetti molto utili per future battaglie. I ragazzi ne rimasero entusiasti, Hao ringraziò il mercante, ma lasciò la sua parte si ragazzi che erano più felici di lui di avere quei nuovi giocattoli.
    Ora che la missione era finita la squadra si sarebbe riposata lì a Konoha aspettando che arrivassero i nuovi ordini per loro.
    Nel frattempo se la sarebbero spassata alla grande al ristorante più chic di Konoha.





     
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