Navigando Verso Est

Le avventure Konohane erano giunte al termine ormai per tutti i Neo-Chunin promossi durante gli ultimi esami. Shingo in particolare si era goduto quella trasferta anche per stringere nuove amicizie, senza disdegnare il mettersi nei guai contro misteriosi Mukenin intenzionati a rapire un suo compagno. Non poteva però certo restare lì in eterno, arrivò così il giorno designato per l'imbarco dal porto del Fuoco, il traghetto su cui si accingeva a salire gli avrebbe riservato ancora qualche sorpresa. Quei quattro giorni per lui sarebbero stati tutt'altro che noiosi, chissà se sarebbe stato talmente attento ai dettagli e sveglio da intuire una sorta di pericolo nell'aria, certamente sarebbe stato molto difficile per lui notare, tra la grande folla di gente, un probabile viso conosciuto, appartenente una figura di spicco del suo stesso villaggio, o notare un gruppetto di loschi individui apparentemente intenti proprio a seguire quel suo conterraneo. In ogni caso, durante quella traversata avrebbe avuto modo di rendersi conto che qualcosa non andasse, volente o nolente.

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Una volta a bordo fu condotto prima di tutto alla sua cabina in cui avrebbe potuto adagiarsi e depositare i suoi eventuali bagagli, dopodichè avrebbe potuto muoversi come meglio riteneva sul traghetto che offriva diverse possibilità di svago: da una piscina ad una sala giochi, senza dimenticare una piccola sala da allenamento per non lasciare che i più assidui verso gli allenamenti restassero delusi.

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Nel frattempo, in un'altra cabina ospitante tre individui poco rassicuranti, una voce roca dominava sulle altre.

Dobbiamo essere cauti ma decisi... Abbiamo quattro giorni per trovare la giusta opportunità... Sfruttiamo i primi per studiare bene la situazione e poi agiamo una volta vicini alla terraferma... Possiamo farcela...

Non si sentirono molte altre discussioni se non bisbigli incomprensibili e rumori indefiniti ma comunque dal basso volume.