Il Gioco Delle Tre Carte!

Apprendimento Sensoriale - Kyoshi Jiki

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    Era una calda giornata come tante altre in quel di Suna, ma per un Neo-Chunin promosso di recente e, gettato per forza di cose nella grande organizzazione chiamata OSU, ben presto sarebbe diventata tutt'altro che abitudinaria. Dopo diverso tempo, durante il quale una sua particolare richiesta era rimasta ammassata tra le scartoffie sulla scrivania della Kazekage, uno Sp. Jonin fu incaricato di rintracciare tale Kyoshi Jiki e provvedere al suo addestramento sensoriale. Ci fu addirittura una raccomandazione della Kazekage in persona sull'organizzare qualcosa di particolare per il soggetto date le spiccate doti percettive già derivanti dall'innata, di cui Yuka ne sapeva parecchio.

    [...]

    Un'ombra si muoveva rapida tra i vicoli sabbiosi del villaggio, il suo passo deciso e celere era segno inconfondibile che quell'uomo aveva un obbiettivo preciso e doveva perseguirlo. La cosa strana era che di tanto in tanto si fermava per alcuni secondi e cambiava direzione, quasi come se la sua destinazione cambiasse di volta in volta. Fu poco dopo aver girato l'ennesimo angolo che si fermò, questa volta definitivamente, rivolgendosi al giovanotto che era ormai praticamente di fronte a lui.

    Ebbene... Così saresti tu Kyoshi Jiki...

    Lo shinobi dallo sguardo serio e penetrante iniziò a squadrarlo da capo a piede iniziando a girargli lentamente intorno per poi riprendere il discorso.

    Il mio nome Ishida Rem... La tua richiesta di essere annesso alla squadra sensoriale è stata presa in carico ed io sono stato incaricato di prepararti... Sembra però che tu sia un soggetto particolare avendo già buone capacità derivanti dalla tua innata... Per questo la Kazekage in persona ha richiesto per te qualcosa di speciale...

    Il misterioso ninja attese qualche istante per valutare le reazioni del Chunin o ascoltare eventuali domande, poi riprese nuovamente.

    Senza troppi indugi iniziamo subito, infondo di questi tempi si deve sempre essere pronti a tutto no? Seguimi!

    Scattò quindi senza esitazione, iniziando fin da subito a muoversi ad alta velocità, apparentemente senza curarsi della presenza dell'ormai suo discepolo dietro di lui. La sua meta era uno dei campi di addestramento coperti del villaggio. Kyoshi avrebbe dovuto sfruttare certamente la sua innata per non perdere le tracce del suo maestro ed arrivare anche lui al padiglione appositamente allestito. La sala che avrebbero utilizzato era ampia circa seicento metri quadrati e piena di ostacoli, bidoni, impalcature, muri diroccati ed occultamenti di ogni genere. Esattamente al centro, nell'unico spazio un pò più libero da coperture, Kyoshi avrebbe trovato quell'uomo in compagnia di altri due Chunin incaricati di aiutarlo nella particolare prova.

    Eccoci qui... Ci hai messo tanto... Beh siamo pronti ad iniziare... Ma prima, dimmi... Sono curioso di sapere perchè hai fatto richiesta per la sezione Sensoriale... Cosa ti ha portato qui?



    sundavr Eccoci qui :eh: Vai con un bel post introduttivo, dopodichè si passerà alla parte pratica... Se hai domande sai come contattarmi :rosa:
     
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    Deserto, deserto, ed altro deserto.
    Non c'era nient'altro nel luogo in cui avevo appena passato una settimana. A parte, ovviamente, una impressionante quantità di creature ossessionate dal mangiare il sottoscritto. Il deserto dei Demoni non era di sicuro il luogo migliore in cui passare sette giorni, ma così richiedeva il mio superiore, quindi così avrei dovuto fare. Mai una settimana mi sembrò essere così lenta come quella che passai a "cacciare" mostri nel profondo deserto, che in realtà consisteva nel girare senza meta fino a quando qualcosa disturbava il mio sesto senso magnetico, per poi abbatterlo. Più volte la "cosa" che mi trovai davanti era un animale uscito da uno dei peggiori incubi di qualcuno mai stato a Suna, e a volte fui costretto a dover usare molte più risorse per un nemico più resistente del previsto, ma alla fine dei sette giorni, ritornai alla torre in cui tutto era iniziato, chiesi ai ninja lì presenti per l'ultima volta provviste ed acqua, e potei finalmente ritornare a casa a Suna.
    Il ritorno fu molto meno trionfale di quello che feci dopo l'esame chunin, senza gente che aspettava il mio ritorno, ma ciò non mi soprese. Alla fine, a ritornare da un viaggio era Kyoshi Jiki, il bocciato alla prima prova, non il senju che viveva a Suna o il marionettista che era passato alla prima prova.
    Seduto sulla mia nuvola di sabbia, arrivai velocemente alle porte del villaggio e confermai la mia identità. Una volta libero, mi diressi istantaneamente verso la mia nuova "casa". Haruki non era presente, perchè era impegnato a Tetsu per una questione personale, e anche il mio Sensei sembrava assente. Dopo aver rimesso a posto i pochi effetti personali che avevo portato dietro, ed aver sciacquato via con una doccia la sabbia attaccata al mio corpo, andai in camera, dove collassai a letto, distrutto fisicamente e stanco mentalmente.
    Il giorno dopo, mi svegliai incredibilmente intontito, e con un mal di testa impressionante. una rapida indagine velocemente individuò la causa di questo fastidio: tutti gli oggetti e le persone che disturbavano il mio campo magnetico e a cui non ero più abituato.
    Controllando anche l'orario, notai come fossi riuscito a dormire quasi quindici ore, cosa per me estremamente rara da quando avevo scoperto come manipolare i campi magnetici, ma che forse stavo riuscendo a rendere più frequente. Che mi stessi abituando finalmente non solo ad usare il magnetismo, ma anche a conviverci?
    Essendo oramai primo pomeriggio, decisi che avrei preso da qualcosa da mangiare in uno dei ristoranti qua attorno, quindi uscii di casa e per la prima volta in una settimana, mi immersi in una folla di gente.
    Devo ammettere che era una sensazione che mi era mancata quella di farsi strada tra gruppi di persone comprese l'una con l'altra, e gli odori delle onnipresenti spezie, nonché i vari rumori che indicavano la presenza di vita e soprattutto di società.
    Tra l'imponente numero di persone, e quindi di campi magnetici, uno in particolare avrebbe dovuto catturare la mia attenzione. Era quello di una persona che sembrava alla ricerca di qualcosa, o meglio di qualcuno, e che sembrava portare diversi pezzi di metallo vicino a sé. In realtà, non gli diedi troppa importanza, almeno fino a quando non la sentii a pochi metri davanti a me.
    "Ebbene... Così saresti tu Kyoshi Jiki..."
    Solo in quel momento mi degnai di mettere a fuoco i miei occhi sulla persona che, ferma davanti a me, mi aveva appena rivolta la parola.
    Sembrava un poco più grande di me, aveva capelli scompigliati castani, e profondi occhi dello stesso colore. Mi stava squadrando da capo a piedi, camminandomi intorno per potermi osservare da ogni angolatura, come un attento pittore guarda la posa che deve ritrarre da ogni angolazione.
    "Apparentemente sì... Ha bisogno?"
    Riposi, laconico. Non ero particolarmente ansioso di svolgere nuovi incarichi, e non avrei creduto neanche per un istante che un ninja col coprifronte OSU fosse venuto da me solo per piacere.
    "Il mio nome è Ishida Rem... La tua richiesta di essere annesso alla squadra sensoriale è stata presa in carico ed io sono stato incaricato di prepararti... "
    Cazzo, la richiesta di entrare nel reparto dei sensoriali. Me la ero completamente scordata.
    Probabilmente anche perché era stato il mio Sensei a "convincermi" (obbligarmi a farlo) per far sì che la sezione Oni fosse sempre pronta a tutto.
    "Ah, sì, la richiesta per entrare nel reparto dei sensoriali..."
    Dissi, con fare distante.
    "Sembra però che tu sia un soggetto particolare avendo già buone capacità derivanti dalla tua innata... Per questo la Kazekage in persona ha richiesto per te qualcosa di speciale..."
    "Ma davvero..."
    Risposi, con un tono non dissimile a quello usato in precedenza. Decisamente, non ero sorpreso dall'ultima frase che era uscita dalla bocca di quello che probabilmente era un mio superiore semplicemente perché, se la richiesta di sensoriale era passata da lei anche solo in minima parte, sarebbe stato controproducente non avvisare l'esaminatore della mia particolarità. Era buon senso, il minimo assoluto, ma sempre buon senso.
    "Senza troppi indugi iniziamo subito, infondo di questi tempi si deve sempre essere pronti a tutto no? Seguimi!"
    Non mi degnai neanche di rispondergli, ma feci un sospiro profondo, ed incominciai a seguirlo per le strade di Suna, per quanto la sua velocità rendeva questo compito più difficile del dovuto, costringendomi ad affidarmi al magnetismo e ad un pizzico di fortuna per tenere il suo passo.
    Prima ancora di rendermene conto, ci ritroviamo in uno dei campi di addestramento al coperto, che tra parentesi sono anche quelli più difficili da prenotare per ovvi motivi.
    Al mio arrivo trovai, oltre che il ninja che mi aveva intimato di seguirlo, altri due ragazzi, forse aiuti per l'addestramento? Non lo so, probabilmente lo avrei scoperto a breve.
    Notai, sparsi per tutta l'area riservata a noi, una moltitudine di ostacoli, e nessuno di essi sembrava essere presente nel mio radar magnetico... Forse ne sapeva di più di quanto gliene avessi dato credito.
    "Eccoci qui... Ci hai messo tanto... Beh siamo pronti ad iniziare... Ma prima, dimmi... Sono curioso di sapere perchè hai fatto richiesta per la sezione Sensoriale... Cosa ti ha portato qui?"
    Ammetto che dovetti trattenermi e non poco per riuscire a non rispondere all'ultima domanda semplicemente con "Lei"
    Sinceramente, non ero mai riuscito a prendere seriamente questo tipo di domande. Più che altro perché per ognuna di essa c'era una ovvia e palese risposta, a cui tutti quelli nella mia posizione erano tenuti a girarci intorno, salvo vedere le proprie possibilità di sostenere le parti successive dell'esame volatilizzarsi. Quindi, avrei fatto proprio quello.
    "In realtà è molto semplice: devo.
    Come lei mi ha fatto notare, posseggo già grazie ai miei geni delle capacità percettive, e mi hanno già aiutato in più occasioni... Però, e questo forse la kazekage non glielo ha detto, la nostra innata ha delle limitazioni. Per quanto essa dica la posizione di un campo magnetico in maniera assoluta e precisa, questo è l'ammontare delle informazioni che mi da. Mi permetta un esempio: io adesso "sento" magneticamente voi tre, le armi che avete indosso in maniera abbastanza generica, e le tubature qua attorno che sostengono la copertura sopra di noi... Ma questo è quanto. Non mi dà altre informazioni su cosa percepisco, né tantomeno riesco a distinguere tra vari campi magnetici umani. Aggiunga a questo il fatto che il mio lavoro da qualche mese a questa parte è diventato quasi completamente incentrato sul rintracciare ammassi di chakra, la maggior parte delle volte dentro a delle persone, e spero capisca da dove nasce la mia necessità di imparare a percepire il chakra.
    "
    Spero vivamente non sperasse di sentire da me qualcosa di più emotivo, perché non lo avrebbe trovato.
    Azioni e Consumi
    Stamina: 500
    Resistenza: 250
    1:
    2:
    3:
    4:


    Oggetti
    Rotolo grande[10/40]
    -Giara di sabbia [5]
    Borsello e Taschino [12/18]
    -Skewers [3]
    -Campanelli di Kin [1]
    -Seras
    Giubbotto chunin [6 rotoli piccoli][5/120]
    -Maschera subacquea
    -
    Indossati
    -Giubbotto chunin [busto]
    -Coprifronte [fronte]
    -Sandali chiodati [piedi]
    -Fori d’aria zaku [2]
    -Kobashot [avanbraccio sx]


    Passive
    Abilità
    - Concentrazione del Chakra

    - Tecnica del richiamo

    - Kai

    -jutsu ad una mano
    Conoscenze
    - Conoscenze popolari I
    - Conoscenze del chakra II
    Maestrie
    - Maestria deserto II
     
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    I tre ascoltarono attentamente le parole del giovane ma nessuno sembrò battere ciglio o dimostrare particolare interesse. Ishida non perse però tempo a prendere la parola concludendo il preanbolo per poi spiegare in cosa consisteva quel particolare allenamento.

    Capiasco, motivazioni prettamente funzionali... Beh non sta comunque a me giudicare, il mio compito è prepararti e valutare il tuo impegno durante questo allenamento... Se lo supererai avrai accesso alle capacità che tanto desideri...

    Aprendo le braccia fece quindi cenno ai due compagni di distanziarsi, questi eseguirono e la spiegazione iniziò

    Bene... Usa la tua capacità percettiva per rilevarci... Facendolo noterai che il campo elettromagnetico che emaniamo è pressochè identico... Non ti sarà possibile distinguerci una volta che ci saremo nascosti alla tua vista... Quello che dovrai fare quindi è concentrarti su quel campo... Chiudere gli occhi e cercare di vedere con la mente... Avrai già dei punti di riferimento spaziali quindi ti sarà leggermente più facile concentrarti su punti specifici... Quando sarai riuscito e distinguerci e riconoscerci... allora passeremo al livello successivo...

    Terminate le spiegazioni, Ishida avrebbe atteso eventuali domande a cui avrebbe nel caso prontamente risposto ed infino avrebbe lanciato un fumogeno che, una volta diradato, avrebbe dato il via alle danze



    Scusa l'attesa, periodaccio... Non mi sono dilungato troppo, il gioco è semplice... Narra tuoi sforzi per cercare di percepire il chakra dei tre oltre al campo elettromagnetico. Voglio una bella contestualizzazione dell'abilità... Se tutto va bene si passa alla seconda prova... In caso di domande sai dove trovarmi, anche se vuoi dare domande ad Ishida scrivimi e ti do le risposte che potrai inserire nel tuo post
     
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    "Capisco, motivazioni prettamente funzionali... Beh non sta comunque a me giudicare, il mio compito è prepararti e valutare il tuo impegno durante questo allenamento... Se lo supererai avrai accesso alle capacità che tanto desideri..."
    "Non aspetto altro..."
    La reazione di quello che dovrebbe essere teoricamente, il mio sensei e delle sue due comparse senza nome fu di totale disinteresse verso quello che avevo da dire. Che in realtà, era il risultato possibile migliore per me, non volendo né spiegare ulteriormente, né perdere altro tempo. Inoltre, l'ammontare di parole che aveva detto era stato abbastanza palesemente ignorato dal sottoscritto, che avrebbe ricominciato a prestare attenzione una volta il mio sensei avesse iniziato a parlare dell'allenamento in sé.
    Nel mentre, ne approfittai per osservare gli altri due chunin dietro di lui: uno di essi sembrava quasi annoiato quanto me dalla situazione, e tendeva a guardarsi molto attorno, cercando di passare il tempo. L'altro era molto più diligente, e non perdeva una parola di quello che il sensei diceva, inoltre, aveva dei particolarissimi capelli rossi, molto rari da queste parti.
    Sembrava una cosa abbastanza tranquilla, senza particolari difficoltà o segreti da scoprire.
    "Bene, prima facciamo prima posso tornare a casa"
    Appena diedi il mio consenso, un fumogeno venne fatto detonare, lasciandomi con un sapore acre in bocca e nel naso, nonché con la visibilità ridotta praticamente a zero. Certo, seguire i loro movimenti era abbastanza facile, grazie a quel piccolo sesto senso che oramai era parte integrante della mia vita, ma individuare chi era chi era, effettivamente, impossibile.
    Senza poter fare altro, creai una nuvola di sabbia dorata, mi ci sedetti sopra incrociando le gambe, e poi iniziai ad affrontare il compito assegnatomi.
    Quasi istintivamente ripensai al momento in cui avevo iniziato a percepire le cose col jiton. Avevo praticamente mischiato particolarità del Doton e particolarità del Futon, ora dovevo togliere quelle declinazioni per poter effettivamente percepire delle cose che normalmente non risuonerebbero col magnetismo.
    E in fondo, credevo fosse proprio quello il succo di prove del genere: il chakra, un'energia impalpabile nella sua forma più pura, interagisce col mondo "fisico" perchè viene declinato in maniera che la totalità, o almeno la maggioranza, delle sue caratteristiche risuonino con l'oggetto con cui vogliamo che interagisca. E' il motivo per cui molte persone, quando sbloccano per la prima volta un loro chakra elementale, riescono a individuarlo meglio quando si concentrano sulle caratteristiche che pensano l'elemento possegga. Un effetto placebo che anche io, per riuscire ad iniziare manipolare gli elementi avevo usato, quindi ero un attimo in difficoltà sul come effettuare un processo al contrario.
    Come primo tentativo, provai immediatamente al cercare di effettuare lo stesso processo che facevo sempre quando usavo la mia bussola interna, ma il risultato era solo un continuo aumento del disturbo dell'immagine che avevo in testa, fino a che le presenze non erano talmente flebili ed ottenebrate da altre cose che erano praticamente insondabili.
    "Hmmm"
    Inspirai, poi espirai.
    La mia testa stava correndo tra un punto e l'altro della sua memoria per poter cercare qualcosa, qualsiasi cosa, che mi potesse aiutare.
    Nuovamente, ritornai al momento in cui ero riuscito, per la prima volta, ad usare il magnetismo percettivamente.
    Mio padre mi aveva detto qualcosa sul fatto che un sesto senso magnetico fosse più analogo ad una bussola che un radar basato sulle onde d'urto.
    Quindi, perché non provare a rendere il mio chakra un radar?
    Provai quindi a emettere al di fuori del mio corpo delle onde concentriche che rimbalzassero una volta incontrato l'ostacolo, e il risultato fu, beh un radar. Letteralmente. Solo le cose più vicine a me riuscivano ad essere percepite in quella maniera, e anche parlare di percezione era un'esagerazione; piuttosto, stavo facendo una cacofonia di chakra, per orientarmi con l'eco. Decisamente, non il metodo giusto.
    Nella mia mente, niente sembrava cambiato. O meglio, niente che riuscissi a percepire.
    Non avevo fatto passi avanti, e non sapevo neanche il perché. Era abbastanza frustrante, specialmente perché mi sembrava di dover risolvere un problema su un foglio che non posso vedere.
    "Vedere... Ma certo!"
    Avevo letto in qualche libro di scuola che gli occhi erano stimolati dalla luce, e che poi, da quello stimolo, creavano l'immagine. Potevo fare lo stesso!
    Certo, era più semplice dirlo che farlo, dato che avevo solo spostato il problema. Però era qualcosa!
    Incominciai, in maniera abbastanza metodica, a creare un flusso di chakra che, passando per la mia testa, fosse "modellato" dal chakra a sé stante, rimanendo impressionato e infine passando le informazioni alla mia testa in maniera analoga a quella che usavo quando usavo il mio senso magnetico.
    E piano piano, iniziò a funzionare! Certo, le immagini non erano precise come quelle che vedevo col magnetismo, però... Sembravano più attive. Le presenze che vedevo nel nuovo modo erano cangianti, colorate... vive.
    Non erano solo dei punti in uno spazio vuoto, disturbi che il mio cervello percepiva e riportava; piuttosto, erano fiamme, nessuna delle quali era uguale all'altra.
    Passai qualche momento completamente devoto all'assorbimento delle nuove sensazioni e delle nuove informazioni, poi incominciai ad affrontare il secondo problema: come distinguerli.
    Nuovamente, mi trovai davanti ad un muro, non tanto perché le tre fonti che stavo percependo non fossero diverse tra loro, ma piuttosto perchè non avevo maniera di collegarle, un po' come se avessi tre persone davanti a me, ma non conoscessi i loro nomi.
    Avrei dovuto trovare un metodo alternativo per differenziarli, quindi cercai di concentrarmi sulle caratteristiche che riuscivo a percepire. Ad esempio, come una di quegli ammassi di energia sembrasse costantemente "bruciare" verso una seconda forma di energia, mentre la terza sembrava stare sulle sue. E guarda caso non erano i comportamenti che i due chunin avevano avuto prima di scomparire dalla mia vista? Questo voleva dire che il sensei era la seconda energia, quella guardata dalla prima!
    Avevo ipotizzato che essendo il loro chakra, sarebbe stato possibile differenziare le persone... Ma non credevo sarebbe stato così facile!
    Con un mezzo sorriso sulle mie labbra, parlai ad alta voce per la prima volta da quando avevo iniziato la prova di addestramento
    "Allora, vediamo un po'... Ishida Sensei dovrebbe essere venti metri a nord ovest
    La comparsa chunin senza nome numero uno, quello coi capelli rossi, dovrebbe essere a venticinque metri a nord
    L'ultimo chunin invece è a trenta metri a sud da me
    Quanto ci sono andato vicino?
    "
    Ho fatto con quello che avevo, non c'era molto con cui poter lavorare :please:
     
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    Le parole del giovane risuonarono con tono fiero e sicuro nella sala e, solo pochi istanti dopo, i tre uscirono dai loro nascondigli palesandosi ed iniziando ad avvicinarsi con un impercettibile sorriso in volto, dovuto probabilmente al fatto che le posizioni erano tutte corrette ma l'associazione nome luogo. Fu l'esaminatore però l'unico a prendere la parola, tanto per cambiare.

    Mi dispiace ma hai sbagliato... Devo comunque farti i complimenti se sei riuscito a percepire i flussi energetici in così poco tempo... Beh ora sei pronto a riprovare? Questa volta però fai attenzione ad indentificare e ricordare la nostra firma del chakra... Solo così potrai associarlo all'individuo giusto...

    [...]

    Fu così che, con un altro tentativo, Kyoshi riuscì finalmente a padroneggiare quantomeno la base della via percettiva che aveva scelto. Era però giunto il momento di un passo avanti, ovvero riuscire a controllare la concentrazione necessaria anche sotto stress.

    Bene... Sei pronto alla prova numero due? Posizionati al centro della sala...

    Nella zona indicata vi era infatti una pedana quadrata, di circa venticinque metri quadrati, leggermente rialzata e da cui si era ben visibili da ogni altro punto della stanza.

    Verrai bendato e, restando all'interno della pedana, dovrai riuscire a percepire le fonti di chakra in arrivo e schivarle... Una volta che riuscirai a muoverti con libertà mentre la tua mente è concentrata sulla percezione del chakra, potrai andartene...

    Kyoshi venne quindi bendato e posizionato come annunciato, dopodichè i tre iniziarono a muoversi nella sala pronti a far fuoco con diversi attacchi elementali misti, mai in contemporanea, ma con una frequenza sempre maggiore in modo da stimolare lo stress del ragazzo e richiederne il massimo impegno.



    Bene, a te la palla... Narra il nuovo tentativo riguardante la prima parte e puoi tranquillamente essere autoconclusivo sulla riuscita. Per la seconda prova, è ovviamente più difficile concentrarti se sei sotto attacco ed è proprio su questo che devi puntare nelle descrizioni. Fammi vedere come ragioni su questo "problema" e potremmo essere arrivati verso la fine dell'evento :please:
    Per gli attacchi usati contro di te, puoi sceglierli a tuo piacere tra gli elementali di lv C
     
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    Mi tolsi la benda, ed aprii gli occhi fiducioso. La luce abbagliante tipica del deserto, fin a poco prima bloccata dal pezzo di stoffa sopra i miei occhi.
    Vidi i tre ninja nascosti, l'esaminatore e le solite comparse senza nome (e apparentemente, senza neanche la lingua)
    Ero per caso riuscito in uno dei primi tentativi in cui provavo seriamente a imparare una delle abilità più difficili per un ninja? Apparentemente no, visto che avevo azzeccato sì la posizione (non che la potessi sbagliare, avendo anche il magnetismo di backup), ma avevo sbagliato l'associazione tra fonte di chakra e persona che lo possedeva. In realtà, un po' me lo aspettavo; alla fine, avevo semplicemente tirato a caso basandomi su un senso che non avevo ancora sviluppato per bene.
    Però ne ero comunque un po' infastidito, più che altro perchè si erano casualmente scordati di dirmi come effettivamente differenziare una persona dall'altra, e non solo come sentirle. Non erano sicuramente nella lista dei prossimi vincitori del premio "Maestro dell'anno", ma che ci si poteva fare. Certa gente avanzava nella gerarchia solo perchè seguiva gli ordini... come poi sopravvivessero era un mistero.
    Il sensei mi chiese di fare un secondo tentativo, dopo aver avuto la possibilità di usare la mia nuova abilità per poter identificare i tre ninja davanti a me.
    Nuovamente si nascosero, e nuovamente tentai di individuare i tre. Stavolta fu molto più semplice: avevo capito la loro firma del chakra, ed essa, veritiera come un'impronta digitale ora mi permetteva di sapere sempre con certezza assoluta che, ad esempio, la persona dietro di me era il sensei Ishida, quella alla mia destra era la comparsa senza nome uno, e l'ultima persona, nascosta dietro ad un muro posizionato qualche metro davanti a me, era la comparsa senza nome numero due.
    E, sorprendendo assolutamente nessuno, avevo ragione! Finalmente avevo finito quella noiosa prova, quindi speranzosamente avrei potuto andare a casa e considerarmi un apprendista sensore, vero?
    "Bene... Sei pronto alla prova numero due? Posizionati al centro della sala..."
    Ecco, appunto. Sospirai rumorosamente, un po'scocciato che sta prova non fosse ancora finita. Lentamente trascinai le mie gambe fino al centro della stanza dove era presente una piattaforma circolare di legno, l'unica che effettivamente fosse sopraelevata rispetto agli altri, una struttura quasi antitetica a quella che attorno a lei. Dove un palco del genere aveva lo scopo principale di poter dare a qualcuno la spinta che gli serviva per raggiungere il numero maggiore possibile di persone, il labirinto dentro a cui era inserito era molto più utile per passare inosservati.
    Il sensei fece un'altra breve spiegazione: questa volta, il mio compito sarebbe stato di usare le competenze appena acquisite per evitare le tecniche che i due altri chunin mi avrebbero mandato contro. Abbastanza lineare, la difficoltà sarebbe stata data principalmente dal capire come e quando le tecniche sarebbero state lanciate. Ok, onesto, sembra effettivamente un buon allenamento, strutturato in maniera sensata e logica, senza pugnali pronti ad arrivare alle tue spalle, o requisiti di cui si conosce la necessità solo dopo che hai iniziato la prova.
    Salii sulla piattaforma usando gli scalini di legno che erano li presenti, mentre gli altri presenti si posizionavano attorno alla struttura, pronti per inondarmi di tecniche.
    Nuovamente indossai la benda, coprendomi la vista e rientrando in un mondo in cui il colore non esisteva. Ovviamente, c'era sempre il mio senso magnetico che mi permetteva di avere un certo grado di consapevolezza spaziale, ed ora, se mi concentravo, potevo anche sentire il loro chakra, riuscendo anche a distinguerli. Era una sensazione strana, quella di avere due maniere di trovare persone senza l'aiuto della vista. Potrei solamente definirla "ridondante", anche se capisco che non renda esattamente l'idea.
    Mentre io continuavo ad abituarmi ad un'altra nuova sensazione, potei percepire un movimento di chakra diverso dal vivace fiammeggiare di un ninja in riposo. Come un flusso, il chakra di uno dei due chunin iniziò a vorticare velocemente, per poi iniziare a concentrarsi sulla sua mano destra. Poi, all'improvviso, esso venne sparato contro di me in quella che sembrava una colonna di chakra, che dal suo palmo si stava dirigendo a tutta velocità nella mia direzione. Senza neanche pensarci, creai sotto i miei piedi una nuvola di sabbia dorata, mi attaccai a lei con un controllo del chakra più solido del normale, e grazie al suo movimento provai a spostarmi verso la mia destra. Però questo flusso, sembrava continuo, non terminò, ed anzi, seguii il mio spostamento, costringendomi a provare ad evitare verso l'alto.
    Feci appena in tempo a ricordarmi che c'erano più chuunin che potevano cercare di colpirmi, che la mia attenzione fu catturata da un reticolo di chakra che mi stava per colpire, costringendomi a scartare verso il basso ed il centro della piattaforma. Il tempo di riassestare il mio equilibrio e già sentii davanti a me una terza sfera, decisamente più grande delle altre. Nuovamente mi vidi costretto a provare a scartare verso l'alto, con anche più foga delle volte precedenti. Nel mentre che tutta questa pioggia di tecniche mi si stava abbattendo contro, stavo continuando a cercare di percepire i tre ninja attorno a me. era abbastanza difficile, un po' come quando si prova a tenersi in equilibrio mentre ci sono raffiche di vento che provano a farti cadere. Però piano piano stavo riuscendo a tenere sott'occhio anche gli esaminatori, o almeno così credevo...
    Una volta in aria, notai alla periferia della mia vista che tutti e due i chunin stavano preparando un attacco, probabilmente combinato, contro di me. In un secondo, da loro chakra fiammeggiante uscirono una decina di piccoli ammassi di chakra, tutti diretti nella mia direzione, ed orientati in modo che arrivassero a me da direzioni completamente diverse, impedendomi di poter scartare verso ognuna direzione che non fosse l'alto... o il basso! Come ultima risorsa (perchè erano davvero troppo veloci per riuscire ad evitarli normalmente) feci ritornare la nuvola di sabbia, per poi farmi cadere, aiutandomi ad accelerare il processo utilizzando i tubi che avevo installato tempo addietro nelle mani, per creare un getto d'aria che mi aiutasse a generare ancora più velocità verso il suolo. poco prima di impattare, creai attorno a me una armatura di sabbia che assorbisse la forza d ell'atterraggio al posto mio, per poi, un po' acciaccato, mettermi a sedere, tossendo a causa della sabbia che avevo creato, e chiedendo
    "Quindi, abbiamo finito?"
    Tanto per completezza, queste sono le tecniche che ho fatto usare ai due esaminatori
    Palmo Acquatico (Suihachi)
    Vento del Pavone (Kujaku Senpuu)
    Palla di Fuoco (Endan)
    Tecnica della Mitica Fenice di Fuoco (Housenka no Jutsu)
    Non metto lo specchietto delle azioni perchè mi sembra superfluo in un contesto narrativo come questo, nel caso l'unica cosa che mi può aiutare è la maestria del deserto 2
     
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    Uno dopo l'altro, i vari attacchi partirono susseguendosi in rapida successione. Il giovane in esame riuscì però, seppur per un soffio e senza un briciolo di grazia, a sfuggirvi. Infondo era comprensibile ed anzi, per essere stata la prima volta in cui si lasciava guidare unicamente dalle sue percezioni, era andata anche fin troppo bene, per cui l'esaminatore ed i suoi due assistenti lo raggiunsero sorridendo.

    Molto bene... Te la sei cavata discretamente ragazzo... Devi essere proprio portato per queste cose se ci sei riuscito così facilmente... Beh non credere però che sia finita qui, anzi, non sei nemmeno partito... Dovrai fare molta pratica per perfezionare queste abilità... Per quanto mi riguarda hai tutte le carte in regola per iniziare il cammino del ninja sensoriale, se dovessi aver bisogno di consigli puoi venire a cercarmi, infondo ora dovresti riuscirci facilmente...

    E con un sorriso divertito in volto, i tre fecero un cenno con la mano e svanirono in una nuvoletta di fumo lasciando Kyoshi da solo. Era fatta, quel primo passo era completato, come avrebbe portato avanti quella nuova capacità da ora in poi?



    Ed abbiamo concluso, fai il post conclusivo magari con qualche analisi e prospettiva futura del tuo pg su questa nuova capacità. Al termine potrai prenderti l'abilità Percezione del Chakra e 180 exp (la considero una missione C).
    Attendo exp :ciao:
     
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    Come già detto, l'atterraggio non era stato particolarmente morbido. La mia schiena impattò contro contro lo strato di sabbia che avevo disposto velocemente sul terreno, permettendomi di dissipare una parte dell'energia della caduta, mentre il provvidenziale giubotto chunin evitava danni gravi e permanenti alla mia schiena. Ma nonostante la schiena che mi mandava fitte per sottolineare come fosse infelice delle mie scelte, la polvere che avevo sollevato che mi rendeva difficile la vista e riempiva il naso di un odore acre, mi sentivo soddisfatto. Perché ero riuscito, seppur in maniera sgraziata, ad evitare ogni singola tecnica che mi era stata lanciata contro. Potevo dire di essere riuscito ad usare la mia abilità sensoriale, ed in maniera anche abbastanza utile.
    Certo, dovevo ancora fare molti miglioramenti. In particolare, volevo assolutamente aumentare il raggio di percezione, cercando di arrivare al suo limite massimo. Più era grande l'area da cui riuscivo a prelevare informazioni, più alte erano le possibilità che fossi sempre in grado di evitare possibili attacchi a sorpresa, nonostante avessi anche il magnetismo come abilità di pura individuazione del pericolo. Inoltre, il problema che mi aveva spinto in primo luogo a riuscire a cercare questo allenamento era Ancora presente: non avevo ancora trovato un metodo per accoppiare univocamente la mia percezione alla persona che la creava effettivamente. Però, ora avevo uno strumento in più, che sapevo già sarebbe molto utile in svariate situazioni, specialmente per me che dovevo rintracciare i Bujuu e i loro possessori.
    Un poco dolorante, mi alzai prima a sedere, e poi in piedi. In quel momento, prese la parola quello che era stato il mio Sensei, che stabiliva ciò che avevo già immaginato:
    "Molto bene... Te la sei cavata discretamente ragazzo... Devi essere proprio portato per queste cose se ci sei riuscito così facilmente... Beh non credere però che sia finita qui, anzi, non sei nemmeno partito... Dovrai fare molta pratica per perfezionare queste abilità... Per quanto mi riguarda hai tutte le carte in regola per iniziare il cammino del ninja sensoriale, se dovessi aver bisogno di consigli puoi venire a cercarmi, infondo ora dovresti riuscirci facilmente..."
    Senza neanche aspettare una mia risposta, i tre scomparvero dalla mia vista, probabilmente sulla loro via per andare ad essere una comparsa senza nome da qualche altra parte. In fondo, non potei dire altro che
    "Ma andate a quel paese"
    Mentre richiamavo un'altra volta la mia nuvola di sabbia, diretto verso quella che avevo iniziato a chiamare casa, nonostante svolgesse solo la parte di vitto e alloggio.
     
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