A Hero's Journey

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Konoha's Ninja
    Posts
    833

    Status
    Offline
    La mia bruciante sconfitta contro Seto Akame, un Chunin di Kiri, mi ha fatto capire quanto sia necessario impegnarmi molto di più. Non solo per diventare il più forte, ma anche solo per sopravvivere all’imminente guerra contro le forze dell’Ovest, che presto invaderanno il Continente Ninja
    Mi ritrovo in una camera d’albergo nella periferia di Kiri al riparo dalla pioggia e dal gelo notturno che accompagnano questa isola tremenda. In tempi antichi veniva anche chiamato villaggio della Nebbia Insanguinata, ma non ero molto attento a lezione quindi non ricordo per quale motivo.
    Ad ogni modo, riflettendo sullo scontro sono arrivato alla conclusione che devo migliorare drasticamente non solo le mie abilità, ma anche ampliare le mie conoscenze e variare il mio stile di combattimento, altrimenti farò una brutta fine contro gli esperti dei Ninjutsu come Seto. Certo la sua innata, stranamente simile al mio Byakugan, analizzandola per quel che ho potuto vedere sembra il nemico naturale dei miei occhi bianchi. Uno scarafaggio cammina sul pavimento di legno marcio poco distante dal punto che sto fissando con intensità, ma in realtà io sto rivedendo ogni fase dello scontro di ieri. Ho perso nel momento stesso in cui abbiamo cominciato a combattere. Sono stato troppo sicuro delle mie abilità, forte delle mie recenti vittorie contro un avversario ritenuto il più abile partecipante alla selezione dei Chunin: Juza e non ho pensato all’abilità del mio avversario commettendo il grave errore di partire quasi rallentato, frenato, per analizzarlo. Tuttavia si tratta solo di un allenamento e la sconfitta subita mi ha permesso di capire moltissime cose, non solo del mio avversario, ma anche di me stesso.

    Bene, ora so cosa fare! Vediamo cosa offre l’isola per allenarmi!

    Scendo dal bordo del letto dove ero seduto e mi metto in piedi in mezzo alla stanza. Chiudo gli occhi e rilasso il corpo e la mente cominciando a richiamare il chakra concentrandolo nella zona degli occhi. i condotti del chakra attorno alle orbite, sulle tempie e sugli zigomi si rigonfiano carichi del flusso di energia, apro di scatto gli occhi che, dal consueto colore nero sono ora completamente biancastri e privi di pupilla.
    Grazie al Byakugan comincio ad analizzare un’enorme parte di isola per ispezionare il territorio e trovare facilmente un punto adatto al mio allenamento.
    Scorro così fra valli e zone boschive, fiumi e laghi di questa terra avvolta quasi costantemente dalla nebbia, finchè trovo un posto che mi sembra adatto

    snoqualmie-falls-lisa-pope

    Un fiume impetuoso che da una sorgente su un’altura scende per il pendio boscoso fino a gettarsi con grande vigore in uno specchio d’acqua cristallino, distorto solo dall’energia irrefrenabile della cascata. La zona individuata dista circa sedici kilometri dalla mia posizione attuale, nella periferia del Villaggio verso l’interno dell’isola. Se fossi stato nella zona del porto probabilmente sarebbe stato al di fuori della portata visiva dei miei occhi.
    Mi preparo con calma indossando indumenti puliti e preparando lo zaino con dentro tutta la mia attrezzatura. Assicuro la mia katana al fianco sinistro e parto per quella zona isolata lontano dalla civilizzazione. E’ mattino presto e la nebbia è molto pesante, ottimo esercizio per affinare le mie abilità oculari. Una leggera condensa riveste le zone erbose appena al di fuori dalle porte del villaggio.
    Mi incammino sul sentiero principale inoltrandomi in breve tempo nella prateria che preceda un’ampia zona boschiva e scorgo delle alture in lontananza. Ho deciso, prenderò il mio tempo non solo per allenarmi, ma anche per visitare questo paese che, al di fuori della caotica città portuale, sembra essere un luogo molto stimolante per i sensi e pieno di bellezze nascoste.
    Aumento il passo cominciando a correre, per raggiungere velocemente il bosco di fronte a me. DI strada incrocio un paio di mercanti scortati ed impauriti dalla mia presenza, si vede che i tempi sono pieni di incertezze in tutto il mondo. Ignoro il loro comportamento diffidente e proseguo per la mia strada ingranando una marcia in più. In pochi minuti raggiungo l’ombra degli alberi e della vegetazione e mi immergo nel sentiero che attraversa il bosco. Oltre il bosco, ai piedi di un’altura, c’è un grande lago alle cui sponde sorge un villaggio abbastanza rurale per quel che riesco a vedere col mio Byakugan, ma la mia meta è un laghetto più a Est, molto più piccolo e appartato, dove ho visto quella potente cascata.
    Abbandono il sentiero immergendomi nella fitta vegetazione fra grandi alberi, cespugli e rovi, dove molte bestie mi scrutano mantenendosi a distanza ed annusano l’aria al mio passaggio.
    Abbandono il suolo per saltare di ramo in ramo, sfruttando e regolando il chakra per avere aderenza e slancio in maniera precisa. Mi esibisco in qualche acrobazia aerea immaginando che i rami più piccoli sulla mia strada siano attacchi nemici e provo a difendermi o schivarli colpendo e scartando e cambiando direzione. Dopo quasi un’ora di “volo” fra i rami, con fiatone per lo sforzo, mi fermo a poca distanza dal mio obiettivo e sciolgo il Byakugan per recuperare energie. Ancora non posso vederlo con occhi normali ma posso già sentire il fragore della cascata che si getta nel laghetto.

    *Penso che mi accamperò qui per qualche giorno!*
     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Konoha's Ninja
    Posts
    833

    Status
    Offline
    Avanzo raccogliendo rami e tronchi per poter accendere un fuoco ed in poco tempo raggiungo la sponda del lago. Un paesaggio mozzafiato mi si para davanti: uno specchio cristallino che riflette il cielo avvolto da una corona di alberi, così calmo e così sereno. Alla sua estremità Nord la quiete viene turbata dalla cascata alta quasi cinquanta metri che si fionda con potenza nella sue acque agitandole e provocando una grande schiuma ed un boato fragoroso.
    Prima di cominciare con gli allenamenti devo allestire un accampamento improvvisato. Poggio lo zaino a terra e comincio a disporre i tronchi di legno ed i rametti più piccoli da usare come innesco. Raccolgo qualche pietra qua e la e la dispongo a cerchio attorno alla catasta di legno per evitare che il fuoco sfugga al mio controllo e, facendo appello al mio chakra naturale, sfioro i rametti di innesco incendiandoli e comincio a soffiare sulle fiammelle per farle attecchire ai tronchi più grossi. Una volta soddisfatto di come il fuoco ha preso comincio a dedicarmi alla costruzione di un riparo per dormire o dove rifugiarmi in caso, molto probabile aggiungerei, di pioggia.
    La zona l'ho già scelta, infatti ho acceso il fuoco ai piedi di un grosso albero dal tronco molto alto che voglio sfruttare come elemento naturale per costruire il mio riparo.
    Mi allontano di poche decine di metri ed inizio a tagliare lunghi rami a mani nude, supportato dal mio chakra tagliente. Porto tutto vicino all’albero base e ripeto l’operazione ancora tre volte finchè non ho legna in abbondanza. Mi allontano ora in cerca di rampicanti da usare come corde e non mi è difficile trovarli nella boscaglia così selvaggia e ricca di una varietà di piante mai viste. Mi rendo conto che avrei dovuto prestare molta più attenzione durante le lezioni accademiche per imparare le piante, le erbe e le loro proprietà, molte cose hanno un’aspetto minaccioso e velenoso e mi ci tengo lontano. Trovo in poco tempo ciò che cerco: una pianta con dei lunghi rami flessibili che ricadono verso il suolo come pioggia, credo che si tratti di un salice, e comincio a prendere quelli più lunghi ed esterni, cercando di danneggiare il meno possibile la pianta.
    Ora ho tutto l’occorrente e mi metto al lavoro per costruire una sorta di rudimentale capannino.
    Per prima cosa sfrutto il juuken per scavare un buco nella corteccia delle dimensioni adatte ad impilarci un lungo tronco da usare come trave portante. All’altra estremità del tronco ne incastro un’altro per fornire supporto alla struttura. Successivamente comincio a tagliare e a disporre altri pezzi di legno lungo entrambi i lati della trave per formare una tettoia, legandoli ad essa con i rampicanti, è un lavoro lungo e ripetitivo, ma in meno di due ore la mia capanna ha preso forma

    *Perfetto!*

    Che fame che mi è venuta . . . chissà se riesco a pescare qualcosa in quel laghetto?!
    Mmm mi è venuta un’idea hahaha


    Corro al mio zaino a prendere il mio cavo d’acciaio poi mi sposto sulla riva del laghetto per cominciare il mio esperimento di pesa alternativa. Tutto quello che sto facendo è anche un’ottimo allenamento per affinare le mie tecniche ma soprattutto la mia capacità di controllare il Chakra.
    Attivo il potere del Byakugan ed inizio a scrutare rapidamente nelle acque gelide del laghetto in cerca di qualche bel pesce. Ne individuo subito una dozzina, per lo più trote, ma verso la cascata scorgo anche un bell’esemplare di salmone molto cicciottello. Stringo il cavo d’acciaio nella mano sinistra e lo infondo di chakra eseguendo i seguenti simboli delle mani: Tigre, Cinghiale, Cane, Tigre!
    Con la stretta d’acciaio sfrutto il cavo metallico per afferrare il pesce che prova a divincolarsi e sgusciare via, ma la mia stretta è molto salda e lo tiro su in pochi secondi. Sfrutto il palmo gentile per fermare il suo cuore senza procurargli altra sofferenza e mi avvicino al fuoco, pronto a sfamarmi.
    Poggio una mano sulla superficie del pesce e, sfruttando con perizia il chakra tagliene, tolgo tutte le squame dandogli una rapida pulitura, poi lo infilzo su di un rametto e lo metto sul fuoco a cuocere. In pochi minuti l’aroma di pesce arrostito si sparge in tutta la zona, potenzialmente attirando predatori ma non me ne preoccupo più di tanto.

    Pancia mia fatti capanna, Buon appetitooo!

    Così inizio a consumare il mio pranzo, spensierato ed immerso nella natura, dimenticandomi per qualche istante di tutte le mie preoccupazioni e del duro allenamento a cui intendo sottopormi.
    La giornata è ancora lunga e prevedo che prima che cali il sole sarò a pezzi!
    Finito di mangiare mi rilasso per qualche istante stendendomi dentro la capannina ed osservo i riflessi del sole sull'acqua cristallina del lago. E se rimanessi qui per sempre? procurarmi del cibo è semplice con le mie capacità, non avrei più problemi e vivrei una vita all'insegna della libertà e della spensieratezza. Ma subito l'immagine del lago viene sostituita dal volto morente di Katsura e dall'espressione shockata di Shinsuke.
    Non posso rimanere qui in eterno, lo devo ai miei amici, devo riuscire a trovare e salvare Shinsuke ad ogni costo!
    Il mio riposo ora è stato turbato, meglio che cominci subito con gli allenamenti che ho in mente, quando avrò finito sarò di un passo più vicino alla mia meta!

    Resisti Shinsuke, riuscirò a trovarti!
     
    .
  3.     Like  
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Konoha's Ninja
    Posts
    833

    Status
    Offline
    Mi avvicino alla riva del laghetto e, dopo aver concentrato il chakra nei miei piedi, comincio a camminare sulla sua superficie. Poi concentro il chakra anche nelle mani, le appoggio allo specchio d’acqua e distendo le gambe indietro, mantenendo il corpo bene dritto, ma praticamente orizzontale. Comincio così una serie di flessioni fatte sulla superficie del lago, una cosa che non ho mai provato a fare e che richiede una grande concentrazione poichè bisogna costantemente bilanciare il flusso di chakra in fase di salita e di discesa, sia nelle mani sia nei piedi.
    E’ un esercizio completo che sto trovando molto utile per allenare sia il corpo sia la mente, inoltre fare flessioni sull’acqua è molto più faticoso che su un terreno solido poichè se non si ha un perfetto equilibrio si rischia di scivolare e sprofondare nel lago la cui acqua è molto gelida.
    Arrivato al discreto numero di cento flessioni mi raddrizzo, con un po’ di fiatone e torno sulla riva per togliermi gli indumenti superiori e rimanere a torso nudo e con solo i pantaloni ed i miei sandali.
    Comincio a pattinare sulla superficie del lago sollevando molti schizzi ad ogni spinta con i piedi. Prendo sempre più velocità e mi fiondo verso la cascata. Il mio obiettivo è quello di riuscire a scalare la cascata correndoci sopra, ma non sarà per niente facile data la sua impetuosità. Arrivato ad una decina di metri da dove impatta col lago mi accorgo subito che non ci riuscirò poichè l’acqua è troppo instabile ed adattare il flusso del mio chakra ad essa è una vera e propria sfida. Sento i piedi già umidi così decido di saltare e provare direttamente dal corso d’acqua verticale.
    Appena tocco la cascata col piede, questo viene spinto violentemente verso il basso facendomi scivolare e cadere nel gorgo con la pressione dell’acqua che mi spinge in profondità. Annaspo per qualche istante prima di allontanarmi sott’acqua e riemergere lontano dal luogo dell’impatto della cascata. Primo tentativo abbastanza disastroso, ma non sono certo uno che si arrende

    *A noi due cascata!*

    I tentativi successivi non vanno molto meglio, per quanto ci provi non riesco nemmeno a mantenere la presa sull’acqua perchè vengo spinto via con una violenza impressionante.
    Così provo a cambiare approccio e scarico tutto il chakra nei miei piedi nel momento dell’impatto con il flusso d’acqua. Piuttosto che correre sulla cascata provo a spingermi e a pattinare su di essa, ma non è per nulla semplice e richiede uno sforzo sovrumano. Ma almeno sono riuscito a fare un paio di metri.
    Continuo e continuo a provare senza fermarmi, la stanchezza si impadronisce di me ed il mio corpo inizia a disobbedire ai miei ordini, come se non bastasse i progressi sono minimi. Anzi, a causa della stanchezza comincio a perdere terreno così, dopo quasi due ore di tentativi decido di fare una pausa.
    Torno al campo e mi stendo vicino al fuoco ad asciugarmi e a riprendere fiato. Non mi sono mai stancato così tanto in così poco tempo, è veramente un allenamento perfetto e che richiede una concentrazione estrema, ma è la cosa più faticosa e difficile che abbia mai fatto.

    Dannata cascata, riuscirò a risalirti tutta!
    Però cazzo, sei veramente tosta. Ma sono convinto che il mio approccio sia giusto!

    Mi riposo quasi mezz’ora prima di riprovare l’impresa titanica. Ora che ho recuperato le forze faccio un passo di più ad ogni tentativo ed arrivato all’ora del tramonto, con un’altra breve pausa nel mezzo, sono riuscito a compiere quasi nove metri di scalata della cascata. Niente male per il primo giono, ma sono ancora molto distante dal mio obiettivo. La forza e la pressione degli attacchi acquatici di Seto avevano più o meno la stessa potenza della cascata e se riuscirò a resistergli, la prossima volta che ci incroceremo non avrà la vita così facile. Sempre che non sarà migliorato notevolmente anche lui.
    Tuttavia sono molto, molto fiducioso in questo duro metodo di allenamento.
    Quando il sole sta calando ritorno sulla riva, distrutto ma soddisfatto dei progressi raggiunti oggi. Eppure in pochi istanti, il ricordo delle parole dure del Kiriano mi portano a voler pretendere ancora di più da me stesso, così non perdo tempo a riposarmi e mi metto subito a cercare altra legna per alimentare il fuoco per la notte. Mentre taglio la legna e la porto al mio piccolo accampamento mi accorgo di quanto ora mi venga naturale controllare il mio chakra per queste cose di base, quasi senza pensarci mentre passo rapidamente la mano sul legno, il mio chakra tagliente la riveste e le fa trapassare il tronchetto come fosse burro. Ma ancora non sono minimamente vicino agli obiettivi che mi sono prefissato di raggiungere con questo allenamento intensivo.
    Dopo aver portato la legna al campo formando una grande catasta, che sicuramente mi durerà tutta la notte, mi addentro nuovamente nel boschetto armato di spiedi.
    Potrei cercare di procurarmi una coppia di conigli o qualche altro animale selvatico ma, sebbene per me sia molto semplice individuarli, non lo sarà così tanto catturarli con solo degli spiedi. Sono armi poco letali se non usate nel giusto modo, tuttavia se si riesce a colpire dei punti precisi possono provocare una morte immediata ed indolore.
    Attivo il Byakugan ed individuo subito una preda ideale anche per affinare le mie abilità: un grosso uccello poco distante dal piumaggio grigiastro.
    Sfrutto la Tecnica del Mimetismo per rendermi invisibile e, grazie alla mia maestria nella furtività sono in grado di ridurre al minimo il rumore prodotto dai miei movimenti celando quasi completamente la mia presenza. Silenziosamente estraggo uno spiedo e lo lancio con precisione verso il pennuto, infilzandolo in testa provocandogli una morte immediata. Un po’ mi dispiace ma devo pur mangiare.
    Cade al suolo con un tonfo sordo e mi avvicino per prenderlo quando da un cespuglio sbuca un grosso serpente. Non voglio eliminarlo inutilmente ma lui vuole la mia preda, così inizio a picchiare il palmo della mano destra vigorosamente contro il terreno per intimorirlo, ma sembra arrabbiarsi ancora di più. E’ pronto a scattare ed io sono ugualmente pronto al suo attacco. la sua testa schizza rapida verso di me con le fauci aperte e non ho idea se si tratti di un serpente velenoso o meno, così arretro portandomi fuori dalla portata del suo attacco. Voglio spaventarlo per bene così comincio a caricare la mia mano sinistra con un ingente quantitativo di chakra che prende le sembianze di una testa leonina, a tale vista il serpente sibila infastidito e, dopo un paio di secondi, torna fra i cespugli da dove era arrivato rinunciando al pasto in cambio della vita. ha percepito il grande pericolo derivante dal Palmo del Leone ed ha preferito rinunciare al combattimento, saggia scelta.
    Raccolgo il pennuto e torno al campo base.
    Dopo averlo spennato e disossato ne metto i vari pezzi a cuocere su di una grossa pietra piatta che posiziono sopra al fuoco, in modo da grigliare la carne e gustarmela prima di appisolarmi.

    *Domani sarà un altro duro giorno di fatica, e non me ne andrò finchè non riuscirò a scalare la cascata!*

    Attendo exp. prima di continuare, così nel caso faccio anche lo sblocco elementale
     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Masters
    Posts
    3,530

    Status
    Offline
    max - 2.
    Bell'allenamento, ma quelli sono piegamenti :sasa: flessioni è un gergo errato mal utilizzato :ommg:
    Pignoleria professionale :asd:
     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Konoha's Ninja
    Posts
    833

    Status
    Offline
    Mi sveglio molto presto con i primi raggi del tiepido sole primaverile, un po’ intirizzito dal rigore della notte. Rimango sdraiato nella mia capanna di fortuna ad osservare l’ameno paesaggio albeggiante, con la luce che filtra timida fra le verdi fronde degli alberi. L’acqua cristallina del lago risplende e brilla illuminata dal sole e gli uccellini iniziano a cinguettare. Una sola sensazione mi pervade: serenità. Mi alzo pigramente pronto a fare colazione con gli avanzi della sera precedente ed iniziare subito gli allenamenti. Ma prima mi faccio un bel tuffo nell’acqua per svegliarmi per bene. Il gelo del lago ha l’effetto di una sberla e mi sento subito attivo e rinvigorito.
    Dopo una rapida colazione mi vesto per bene e comincio con gli esercizi di riscaldamento vicino al fuoco, godendomi il silenzio e la calma di questo luogo che ho scelto per allenarmi.

    Bene cascata, oggi ho tutta l’intenzione di scalarti fino in cima!

    Con questo rinnovato spirito mi getto sulla superficie del lago concentrando il chakra nei piedi, prendo una rincorsa pattinando sull’acqua e mi appresto a compiere la scalata, se così si può chiamare.
    Sento di padroneggiare molto meglio il chakra e con una maggiore naturalezza, inoltre con gli innumerevoli tentativi di ieriho capito qualche trucchetto per poter resistere alla furia dell’acqua che scende in picchiata.
    Ad ogni tentativo riesco a salire sempre più in alto facendo sempre più progressi. Entro un’ora sono già arrivato vicino ai venti metri d’altezza, che è quasi metà della sua altezza. La grande fatica dell’allenamento è quando si cade: la potenza dell’acqua mi trasporta giù con uno schianto e mi fa finire di parecchi metri sotto, intontito ed annaspante per riuscire a riemergere. In più, più in alto vado, più è violenta la caduta.
    Come da routine, quando mi accorgo di non star facendo ulteriori progressi a causa della stanchezza, mi fermo a riposare e ad asciugarmi vicino al fuoco in completo relax.
    Grazie a questo allenamento ed alla pace che trasmette la natura, non mi sento più attanagliato ed oppresso dai ricordi della morte di Katsura, del rapimento di Shinsuke e del tradimento del maestro Shoyo. Sono riuscito finalmente a ritrovare una sorta di equilibrio interiore
    Una volta riposato, mi appresto a riprendere gli esercizi quando un rumore mi coglie di sorpresa, un fischiettio che proviene da oltre i cespugli. Dopo qualche istante emerge dalla vegetazione un signore molto anziano dall'aria un po' allampanata che gira senza scarpe e con un cappello a cono rosso. Porta nella mano destra una rudimentale canna da pesca, se così vogliamo chiamarla: un vecchio ramo nodoso con attaccata una lenza e nella sinistra un cestello di vimini.

    e8c19043155899.57e515d318757

    Oooo salve giovanotto

    Ehm buondì

    Oooo ma guarda che bell'accampamentino che ti sei fatto hohohoho. Sei qui anche tu per pescare? E' un ottimo posto sai?

    Mi dice mentre si siede a riva ed inizia ad armeggiare con la canna. Non so bene cosa pensare di questo vecchietto, ma non posso perdere troppo tempo ad assecondarlo nelle sue chiacchiere.

    No sono qui per allenarmi e . . .

    Allenarti? Ma allora sei un Ninja dico bene? Come sta Keruto?

    Chi?

    A posto questo ha qualche rotella fuori posto!

    Mmmm non sei di queste parti vero? Oh beh, buon allenamento figliolo!

    Ignoro momentaneamente il vecchietto e riprendo con i miei esercizi. Tuttavia ora decido di dedicarmi alla spada. La estraggo lentamente e mi metto in posizione. Ripenso alla lezione ed ai consigli di Ren, controllo la mia respirazione ed il mio corpo, tentando di fare movimenti precisi, semplici e fluidi, senza aggiungere cose inutili e mi esibisco dapprima in semplici fendenti e stoccate, per poi iniziare a concatenarli in varie combinazioni di difficoltà e velocità crescenti. Arrivo quasi a danzare con la spada in mano annullando tutto il resto, quando una voce mi toglie la concentrazione.

    Ooooo non male piccolo, da grande potresti diventare bravo sai? Hohoho. Però sei troppo rigido mio caro ragazzo, così puoi infilzare solo dei manichini!

    Non sono piccolo e sono già stato in battaglia, inoltre sono un agente dell'OSU

    Sciocchezze e titoli! E sì, sei piccolo, se mi va bene ho otto volte la tua età, quanti anni hai ragazzo? 12? 13?

    14

    Alla tua età ero già sul libro nero degli Anbu! Lascia che ti insegni qualcosina Hohohoho
     
    .
  6.     Like  
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Konoha's Ninja
    Posts
    833

    Status
    Offline
    Rimango scioccato e sbalordito da quell’affermazione. “Alla tua età ero già sul libro nero degli Anbu” Non so quanto credere a questo vecchietto allampanato, ma ciò può significare solo una cosa!

    Sei un Mukenin?

    Sono talmente sorpreso dalla rivelazione che non mi metto nemmeno in guardia, in fin dei conti non mi sembra ostile.
    Sogghigna mentre si alza in piedi e si muove in maniera teatrale agitando la canna da pesca.

    Sono il famigerato Taiga Saejima, la Tigre di Sangue delle Nebbie! Hohohohoho. O per lo meno lo ero in gioventù. Ora sono solo un vecchio pescatore, ma ricordo ancora qualche trucchetto del mestiere hohoho

    Taiga Saejima, il nome non mi dice niente, ma non sono un esperto di storia. Non so quella del mio paese figuriamoci quella di Kiri. Il vecchietto mi si avvicina dopo aver posato la sua canna da pesca e mi osserva attentamente. Comincia a mugugnare, ad annuire ed a borbottare qualcosa fra se e se prima di spiegarsi anche con me.

    Bene micetto, la tigre ti aiuterà. Per prima cosa, devi lavorare sul tuo equilibrio, sul baricentro e sull’assetto in movimento.

    Assetto? in che senso?

    Tonto! La tua capacità di mantenere l’equilibrio e la forma mentre ti muovi, adattare il tuo corpo ai tuoi movimenti e percepirli!

    Tira fuori da una larga manica una vecchia e rovinata pipa di legno. Dall’interno della sua veste tira fuori del tabacco e lo pigia dentro al braciere. Con uno schiocco delle dita una scintilla si innesca sul tabacco e lui inizia a fumare, sbuffando poi delle nuvolette.
    Si gusta qualche altro tiro prima di continuare nella sua spiegazione.

    Allora piccolo, se il tuo pensiero si muove più veloce del tuo corpo, il tuo equilibrio subirà grossi cambiamenti, portandoti a sbilanciarti, ed il corpo userà energie e tempo preziosi per correggersi. . .

    Sbuffa un grosso anello prima di riprendere il discorso. Io comincio a prestare molta attenzione alle sue parole, perchè nonostante l’aspetto sia quello di un vecchietto un po’ rimbambito, le sue parole rivelano grande conoscenza e perizia.

    Stessa cosa se il corpo precede la mente, se agisci senza pensare. Ti ritroverai col culo per aria in men che non si dica.
    Corpo e mente, mente e corpo. Devono diventare una cosa sola, muoversi come una cosa sola. Ci vuole equilibrio.
    A quel che vedo il tuo corpo è molto avanti e la tua mente scarseggia un po’ giovanotto, ma hai discrete potenzialità te lo concedo hohohoho.


    Continua a fumare, ma si incammina verso la superficie del lago. Muovo anche io pochi passi in sua direzione seguendo il suo sguardo con il mio verso le cime degli alberi sull’altra sponda.

    E come posso fare?

    Mmmmm tu ora stai provando ad allenare la mente, vero? ma lo fai nel modo sbagliato ragazzo mio. Non devi forzarla in questo modo. Per allenarla al meglio devi capire cosa chiede il tuo corpo alla tua mente, e cosa chiede essa al tuo corpo. Solo allora potrai anche arrivare a scalare la cascata, e senza tutti quelli sforzi inutili. Un ottimo allenamento, cerco, ma non ti porterà mai dove vuoi arrivare hohohoho.

    Mi stavi osservando anche prima? Anche ieri?

    Non mi interrompere giovanotto! Bene, ora vediamo cosa ci dicono la tua mente e il tuo corpo . . . mmmmmm . . . Oooooo, Fuoco bene, bene, ma c’è qualcosa che chiede fortemente di uscire allo scoperto in te. Terra!

    Di cosa stai parlando, del mio Chakra?

    E che altro tonto, il chakra è l'energia spirituale che combina la forza del corpo con la forza della mente, ma hai almeno passato l'esame all'accademia?

    Io . . . si ma come fai a sapere tutto ciò?

    Il tuo corpo parla più di te ragazzino hohohoho, quando arriverai alla mia età anche tu capirai.
    E ora forza, non perdere altro tempo e prova a sentire il tuo contatto con la terra! Essa può rendere il tuo corpo molto più forte e resistente, ed i tuoi colpi più incisivi . . . molto più incisivi!
     
    .
  7.     Like  
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Konoha's Ninja
    Posts
    833

    Status
    Offline
    Sotto la guida di Taiga mi metto all’opera ed inizio a lavorare sulla mia seconda natura elementale: il Chakra Doton. Grazie alle mie conoscenze in materia di ninjutsu, di tecniche e di Chakra, capisco quanto possa essere vantaggioso per me questo elemento, daltronde è il MIO e se non fosse utile a me, che senso avrebbe. Il Chakra è predisposto ad assumere varie nature in base all’individuo, sicuramente un ninja come Seto, che favorisce i jutsu acquatici da quel che ho potuto vedere, avrà trovato grande utilità e forza dal Suiton e ne ha saputo sfruttare al meglio le caratteristiche per creare un suo stile di combattimento. Ancora mi affiorano i ricordi di come abbia saputo sfruttare delle tecniche in maniera impeccabile per dominare non solo me, ma il campo di battaglia in generale. Devo prendere spunto, sfruttare le mie caratteristiche e creare un mio stile che mi permetta di gestire ogni situazione al meglio. Sicuramente se mi fossi concentrato di più su me stesso e non sulle mie forze, avrei potuto condurre uno scontro migliore con lui, fino ad ora ho incontrato avversari contro cui le mie carte erano mani vincenti, ma ho giocato sempre al buio. Ora intendo analizzare bene le mani in gioco e trasformare una partita di carte in una di scacchi.

    Bene, per prima cosa fai fluire il tuo chakra, poi riconosci ed isola il tuo Katon, questa parte dovrebbe risultarti semplice. Una volta fatto questo, senti il chakra restante e percepisci quello che ti dice. Ascolta la sua ruvidezza ed il suo vigore, la sua fermezza, pensa alla terra ed alla roccia.

    Faccio come mi dice. Inizio a far fluire il chakra in tutto il mio corpo, istantaneamente richiamo il Katon, una sensazione inconfondibile di calore ed energia. Ma come dovrei fare ad isolarlo? Provo a concentrarlo nei piedi, l’erba sotto di me comincia subito ad annerirsi. Ora vado ad analizzare il restante flusso di chakra, ma avverto comunque il calore . . . forse devo solo ignorarlo.
    Superata la resistenza iniziale comincio ad abituarmi a quella sensazione e riesco a scavare più a fondo nei meandri del mio chakra.
    Sento qualcosa di strano, un miscuglio di cose non ben definito. Mi concentro su un’immagine mentale di una roccia ma non sento niente. Provo a far scorrere il chakra nelle mie mani, nelle dita le stringo forte finche non avverto una sensazione strana mai provata. Con il pugno chiuso carico di chakra ho l’idea che se lo abbattessi contro una casa potrei facilmente demolirla in un colpo. Ma questa sensazione passa velocemente, ma ora ho un indizio.
    Ripeto il processo, ma non mi spreco a concentrare il Katon in qualche parte del corpo, bensì lo lascio li, quieto, quasi come un drago che dorme. Ricordo bene la sensazione provata poco fa e provo a rievocarla nella mia mano destra, concentrandovi massicce dosi di chakra. a quel punto avverto come un formicolio nella pelle che sembra quasi incresparsi, ma dura pochi secondi prima di dissiparsi.

    Hoohoooooo bene ragazzino, non sei così tonto come sembri allora, bene facciamo una prova, preparati!

    Senza preavviso, il vecchio scatta in avanti velocissimo e mi colpisce in pieno petto con un poderoso calcio che mi sbalza di una decina di metri all’indietro. Il fiato mi si rompe, un dolore forte mi attanaglia la zona colpita e mi viene un conato di vomito, ma riesco a trattenermi. Quasi non riesco a rialzarmi ma dopo qualche secondo trovo l’energia per insultare quel vecchietto di merda.

    Hei vecchio, cosa credi di fare? L’età ti ha rincoglionito fino a questo punto?

    devo stare attento, è forte e velocissimo, non credo avrei speranze contro di lui al momento, eppure è solo un vecchietto.

    Hohohoho che femminuccia.

    A chi hai detto femminuccia?

    Su muoviti e riproviamo. Devi usare il chakra per rafforzare il tuo corpo stupido, forza torna qui e riprova.

    Mi alzo ancora un po’ dolorante ma non intendo minimamente dare altre soddisfazioni al vecchio. Mi rimetto in posizione davanti a lui e comincio a far scorrere il chakra, faccio riaffiorare la sensazione di indurimento della mia pelle e la estendo a tutto il corpo. Il vecchio parte con un altro calcio. Di nuovo vengo sbalzato via, ma questa volta il dolore è molto attutito, tanto che riesco ad atterrare in ginocchio e rimettermi in piedi in un istante. Il vecchio mi sorride e scatta in avanti pronto a colpirmi ancora. Stavolta reagisco e, mantenendo il mio corpo indurito dal chakra, ammortizzo il colpo con il braccio, che fa male sì, ma sono subito pronto a reagire. Il vecchio però continua ad attaccarmi esibendosi in una serie di calci e pugni degni di un vero maestro delle arti marziali. Eppure c’è una bella differenza fra i suoi colpi e quelli di mio nonno Baki, ma non è questo il momento di pensare a lui. Però quando tornerò a casa mi allenerò a fondo col nonno anche per vedere quanti progressi avrò fatto.
    Continuiamo così per una buona mezz’ora finchè, soddisfatto, il vecchio si allontana, torna alla sua canna da pesca, si siede, estrae la pipa e si mette a pescare.
    Mi avvicino a lui e mi siedo a mia volta sull’erba, recuperando fiato.

    Ben fatto ragazzino, ora sei in grado di gestire due variazioni del chakra, non è da tutti hohoho, vedrai che sarà molto più facile ora superare la cascata.

    Grazie vecchietto . . . ma davvero eri un mukenin?

    Oooooo sì, esatto. Ai miei tempi ne ho combinati di guai . . . guai grossi, ho pure rubato un rotolo prezioso dal palazzo del Mizukage. poi ho girato il mondo per diversi anni finchè un ragazzino poco più grande di te non è arrivato a farmi il culo hohoho. Mi ha risparmiato e mi ha detto di aiutarlo a recuperare una spada di uno dei sette . . . e così ho ottenuto il mio perdono, sai era il braccio destro del Mizukage di allora. Saranno passati sessant’anni ormai hohoho. Ora sono solo un vecchio che passa le giornate cercando buoni posti per pescare in attesa della fine.
    Su coraggio, prova con la tua cascata.


    Gli sorrido e scatto sull’acqua. Istantaneamente mi accorgo di quanto il mio equilibrio sia migliorato e di come ora riesca a muovermi sulla superficie del lago, come se fosse terraferma. Compio un grande balzo ed inizio a pattinare sulla cascata, avverto la resistenza dell’acqua ma semplicemente la ignoro ed adatto il chakra alle mie gambe in modo da farla fluire oltre di me, come ho fatto prima col katon quando cercavo di percepire il Doton. L’acqua è li, ma io la ignoro e la lascio passare. In effetti non è più un allenamento ma una semplice pattinata in verticale, se semplice è la parola che si può usare per descrivere la situazione. In men che non si dica mi ritrovo in cima alla cascata, poggiato su un masso sporgente a sorridere ed a fare cenni con la mano al vecchio, ma questi non c’è più.

    Grazie di tutto vecchio!

     
    .
  8.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Masters
    Posts
    3,530

    Status
    Offline
    max - 2 e sblocco approvato
     
    .
7 replies since 21/4/2021, 10:47   130 views
  Share  
.