Ogni tigre ha degli artigli

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    Così finì il nostro esame di riparazione, con un gusto amarognolo in bocca e la sensazione di gonfiore e lividi che poco a poco sparivano. La spiegazione di Okami su quella strana coda e sulla sua arma non fecero altro che farmi nascere altre idee e domande ma non era quello il momento, ora dovevo occuparmi di una cosa che mi riguardava dal profondo.

    Beh ragazzi, vado anche io che devo provare a fare una cosa....diciamo importante.... fate i bravi.

    Salutai così gli altri ragazzi e mi allontanai cercando di far scrocchiare quante più ossa possibile, mi sentivo quasi totalmente contratto e non mi andava di affrontare ciò che mi aspettava avendo tutto il corpo irrigidito, mi spostai finché non riuscii a trovare una radura completamente spoglia senza niente se non qualche albero, avevo bisogno di essere solo e senza nessuna interruzione.

    Yasshan....ti posso chiedere una cosa?

    Non penso che tu possa abbandonare quella domanda, a giudicare dalle tue sensazioni è un qualcosa di molto importante.. quindi sputa il rospo.

    Durante lo scontro con Okami hai detto qualcosa a riguardo di potere e un qualcosa che si celava ancora dentro di me, di cosa parlavi?


    Durante l'esame la mia latra personalità si era aperta e in lui c'era qualcosa di strano, se prima mi sembrava familiare ora invece si una parte di me ma allo stesso un qualcosa di molto distante, le sue conoscenze non erano un qualcosa che si apprende a scuola e la sua sicurezza sul corpo che condividevamo era fin troppa, era come se sapeva cosa che io non sapevo.

    ...Beh... penso che sia ora che tu sappia...o meglio, che ricordi qualcosa di noi e della famiglia di cui fai parte.

    La mia percezione sull'ambiente andava scemando sempre di più, ad movimento che facevo per sedermi il mondo sembrava mano a mano più lento, quasi immobile, i rumori si erano zitti, i colori stavano sparendo poco alla volta e l'oscurità si stava facendo largo sempre di più unendo tutto in un singolo mare nero dove non esistevano più sopra e sotto, dove tutto era la stessa cosa e dove ogni singola forma era sparita, anche gli odori si annullarono lasciando nel mio naso solo un odore di erba che poi alla fine sparì lasciandomi completamente nel nulla. Non appena riaprii gli occhi mi trovai nuovamente nella "stanza", un luogo isolato nella mia mente dove tutto era avvolto da un manto nero e le uniche cose illuminate e con una forma eravamo io nella mia interezza e una forma identica a me, se non fosse stata una proiezione mentale lo avrei scambiato per una copia superiore.

    Era da un po' che non ci trovavamo qui assieme per due chiacchiere, dovremmo farlo più spesso sai?

    Quindi ora anche tu hai la "luce" sopra di te? la pensavo una prerogativa di chi comandava il corpo

    Beh, dopo lo scontro con occhietti che girano le nostre due menti si sono unite quel tanto che basta per cambiare un paio di cose, tra cui questa....Espansione del dominio!


    La stanza si illuminò, o meglio, da sotto i piedi di Yasshan partì un cerchio di luce che diede vita a quel mondo mentale che stavamo condividendo. Il nero pavimento venne sostituito da un parchè legno scuro con venature rossastre, i muri infiniti furono sostituiti da un vero e proprio muro di legno e colonne ad ogni angolo di quella stanza esagonale, il soffitto invece divenne una cupola dello stesso materiale del pavimento con due travi parallele che andavo da destra a sinistra, non potei fare altro che rimanere di stucco mentre quell'ambiente si modificava tutt'attorno a me.

    So chi chiamare quando dovrò costruirmi casa...ottimo gusto. Noooo ma quello...

    Al centro del soffitto c'era il cielo, o meglio, una copia perfetta del cielo notturno con migliaia di punti luminosi
    in movimento, sembrava un ologramma ma era fatto troppo bene per sembrare falso, anche se ogni cosa in quel posto era una proiezione mentale di Yasshan, compresi i due sgabelli e il tavolino che si formarono ad un suo cenno della mano.


    Tranquillo, non è niente di che, devi solo ricordarti una cosa e quella comparirà, anche se entrare completamente nel mondo di qualcuno che fino all'altro giorno voleva sostituirti...beh non è saggio, ne convieni con me no?

    Per una frazione di secondo m'irrigidii, ma poi mi ricordai dell'aiuto che mi aveva dato durante l'ultima prova e di quello che mi aveva detto.

    Ma torniamo a noi...tu sai a chi sei figlio e chi è tuo nonno, giusto? Ti ricordi come venivano chiamati giusto?

    I mie ricordi mi tornarono anche grazie al supporto di Yasshan e i loro nomi mi balenarono immediatamente davanti agli occhi.


    CITAZIONE

    La tigre demoniaca e la tigre protettrice


    E dimmi... ti ricordi anche il perché? le storie che leggevamo dai resoconti delle missioni... il diario di tuo nonno... ciò che ci hanno fatto vedere...? Nulla?

    Anche in questo caso i miei ricordi tornarono a galla creando le varie cose che aveva nominato, tra cui anche una versione di mio padre più giovane, la sua comparsa nella stanza fu la stessa di quella delle marionette e come loro sembrava in tutto e per tutto il mio vecchio di quando avevo sette anni, di quando fece vedere per la prima volta il suo lavoro come samurai medico, ciò che attirò la mia attenzione però era il quaderno e non appena provai a prenderlo tra le mie mani una pallina di ferro dalle dimensioni di una biglia mi costrinse a ritirare la mano.

    Ma che c...

    Fu il turno di un calcio basso che dovetti evitare con scatto all'indietro, anche se inciampai sul mio sgabello sbattendo il sedere a terra, alzai lo sguardo e davanti a me c'era la 'marionetta' dalle fattezze di mio padre che stava 'proteggendo' il diario del nonno.

    Sono ricordi importanti, quindi ti toccherà scontrarti con la Tigre protettrice di Tetsu se vuoi riappropriartene...tranquillo non corri nessun rischio, ma voglio vedere se sei pronto.. quindi... in guardia!



    Scelto Konoha perché ovviamente siamo ancora qui post Esame, avendo già smistato i punti ed essendo solo in attesa dell'aggiornamento ho deciso di iniziare la PQ
     
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    Perché dovrei scontrarmi PROPRIO con lui! Ma che ti salta in mente eh?

    A me assolutamente nulla, sei tu ad averlo creato e a renderlo il custode di quel diario, sei tu che lo consideri così forte, sei tu a vederlo come un muro da superare...forse perché sai dentro di te che è così..


    Non ci vedevo più dalla rabbia, odiavo quell'uomo e vederlo li davanti a me non fece altro che farmi ritornare alla mente le sue espressioni, la faccia che fece quando morì mia madre, la freddezza con cui faceva ogni cosa, tutte quelle piccolo cose mi passarono davanti agli nel vero senso visto che mi si pararono davanti delle foto fluttuanti con quelle cose e quei piccoli gesti senza sentimento.

    Che si fotta! Feci una capriola all'indietro per recuperare posizione e distanza, volevo studiare un minimo la situazione e la stanza così da poter usare tutto ciò che c'era a mio vantaggio, finché non ebbi una illuminazione.Aspetta...ma questa è la nostra mente... Scattai verso quella marionetta e dopo aver appoggiato la mano sinistra sul pavimento da esso partì l'elsa della mia katana che estrassi senza nessuna fatica, in quel mondo immaginario tutto era possibile, compreso fare determinate cose tipo questa. Caricai quella imitazione che tanto mi dava fastidio con tutta la forza che potevo e mi abbattei su di essa come un fulmine su di un albero dopo aver circondato la mia arma di fulmini, o almeno, questo era quello che mi aspettavo. CRAASHH La mia lama si ruppe, la sensazione che avevo avuto era la stessa di quando si colpisce qualcosa di duro, di troppo duro, alzai gli occhi e dove doveva esserci il braccio mozzato c'era la sua stessa mano, ma di un colore differente.

    Ma..che...

    Come ti ho sempre detto, tu sei più simile a tuo padre rispetto che a tuo nonno, d'altronde la mela non cade due volte troppo lontano dall'albero.


    Dopo essersi messo in posizione nuovamente con un semplice balzo in avanti si portò a distanza di calcio e mi diede un singolo colpo sul collo e dopo aver sentito un orribile crack che si propagò in tutto il corpo aprii nuovamente gli occhi, ero mezzo steso a terra e tutto il mio corpo stava formicolando, potevo sentire ogni mia parte che era stata colpita formicolarmi.

    Ancora non sei pronto, ma se vuoi possiamo riprovare quando vuoi, rimane pur sempre un ottimo allenamento.

    Cosa diavolo era...un doton? non mi pare, aveva qualche protezione? anche se era troppo aderente... che diavolo..era?

    Si chiama Koton...ed è considerata l'innata da difesa per eccellenza, Anche se come ben sai..la difesa è il miglior attacco, ora hai capito perché devi essere pronto?


    Mi alzai e andai verso il centro abitato, avevo bisogno di sbollentare e di tenere la mente impegnata. Mi ritrovai nella zona vecchia di Konoha e dopo aver fermato due ninja del villaggio della foglia mi feci condurre nella guardiola più vicina dove spiegai cosa era successo con Okami, gli raccontai della nostra promozione e loro mi confermarono che erano stati tutti quanti avvisati attraverso i seras, ovvero quella specie di auricolare che avevano tutti quanti i ninja dal grado chunin in su. I ragazzi più giovani mi fecero un riassunto di tutto ciò che si poteva fare nell'osu e delle varie piccole fazioni, sentii Yasshan destarsi quando si parò della storia di scoprire chi fosse in realtà fury e la minaccia di cui si parlava, così decisi di portare avanti i moduli per entrare in Yume.

    Se non vi dispiace ora vado a ritirare la nuova attrezzatura, grazie mille delle spiegazioni sulla struttura dell'osu.

    Le tue parole dicono una cosa, ma il tuo cuore dice altro...vuoi ritentare vero?

    Ritiro veramente tutto, lasciami pensare prima.


    Non volevo dargli ragione, ma tutto ciò che desideravo era ritornare nel dominio espanso di Yasshan e riempire di botte quella stupida marionetta. La fucina dove andai era vecchia e piena di armi ninja su tutte le pareti e al centro dietro il bancone c'era la foto di una ragazza con i codini e un abito tradizionale bianco con due rotoli enormi dietro di lei, La proprietaria era una ragazza molto simile a quella della foto ma si vedeva che sicuramente doveva essere una sua lontana discendente.

    Quindi abbiamo un nuovo spadaccino in città! Sai la mia bisnonna mi diceva sempre che gli spadaccini erano sempre pronti a pagare un sacco di soldi per spade di ogni tipo, anche per ciofeche sai?

    Co..Come?

    A giudicare dalla tua altezza dovresti trovarti comodo con una katana lunga circa...uhm...si, quattro virgola tre shaku.


    Tirò fuori da non si dove una bellissima katana con il fodero rosso e lo stemma di due ali appoggiate su di una lama, la spada era lunga come quella che già possedevo se non per qualche centimetro di differenza, la lama sembrava lavorata ad arte, il monouchi era talmente tagliente che mi sembrava di ferirmi anche solo guardandolo, l'hamon ovvero la tempra che differenziava dorso e parte tagliante era stilizzata e sembrava stato disegnato da un mastro artigiano dei tempi antichi, tutto di quella spada parlava al passato e mostrava l'amore che si poteva mettere nel creare un oggetto che procura morte.

    Sono seimila Ryo per la lama, paghi in contanti oppure con carta?

    Eh cosa? Ma io sono qui per l'attrezzatura per il passaggio di grado...e poi non ho tutti quei soldi con me...


    La sua espressione cambiò in un secondo e dopo avermi tolto la spada tra le mani me ne diede subito un'altra identica alla mia, mi fece firmare die documenti dove Tetsu si prestava a pagare la mia nuova attrezzatura e inizio a cercare e mettere la restante merce che mi aspettava di diritto sul bancone mi fece uscire alla svelta, non capii molto ma il teatrino che aveva fatto mi aveva permesso di rilassarmi quel tanto che bastava per scoppaire a ridere e lasciar andare via l'agitazione che avevo accumulato.

    Che diavolo è uno shaku poi? Una vecchia misura mi pare
     
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    Sistemai tutte le mie nuove cose nei borselli e mi legai la nuova katana a sinistra direttamente sopra la prima, poteva sembrare una posizione scomoda forse ma era altamente teatrale e mi piaceva così. M'incamminai ancora una volta per le vie di Konoha e raggiunsi la mia stanza, avevo intenzione di passare tutta la restante giornata se fosse stato necessario.

    Quindi ci siamo, vuoi ritentare? Andiamo...

    Entrai direttamente nel Dominio Espanso di Yasshan e li ad aspettarmi c'era quella marionetta, il viso era inespressivo e sembrava una statua di pietra per la sua capacità nel rimanere immobile, d'altronde non aveva bisogno di respirare e mio padre stesso mi ripeteva di ridurre al minimo i movimenti inutili o non eccessivi, quando si affrontava un avversario che conosceva le arti marziali non si doveva più pensare alle cose teatrali ma a colpire nel modo più incisivo possibile.

    Sai...quasi quasi mi dispiace che non sia reale, mi sarebbe piaciuto massacrare quello vero.

    Ovviamente...ricordati solo una cosa però, questa illusione è molto più debole di lui, anzi, non c'è confronto tra lui e questa cosa.


    Tirai un lungo respiro e cercai di rilassare tutti i muscoli, avevo bisogno di prendere tutto il mio coraggio e di far ribollire il mio sangue nelle vene, dovevo cercare di mandare su di giri tuttoil mio corpo e cuore compreso ma cercando di mantenere la mente calma, dovevo semplicemente fidarmi di me stesso. Non appena riaprii gli occhi tra le mie mani comparvero le mie due katane, erano pressoché identiche se non per il colore dell'elsa.

    Lei sarà Ao (blu) e lei Aka (rosso), ti è sempre piaciuto dare i nomi alle spade...che ti parlo a fare, sei solo un ricordo tanto.

    Scattai verso la marionetta con Aka a sinistra e Ao a destra, il dare nomi alle armi per noi samurai era un modo di dargli 'potere' per sentirsi più forti e in parte funzionò...forse perché le rivestii anche di chakra questa volta, in quel mondo non avevo paura di consumare energie e quindi potevo usare tutto ciò che volevo alla massima potenza, non appena le braccia di mio padre divennero d'acciaio rilasciai una quantità tale di raiton che tra le due lame si formarono degli archi elettrici che sicuramente avrebbero fatto molto danno a una persona normale, ma lui semplice intercettò le due lame che viaggiavano orizzontalmente e le bloccò afferrandole, non appena lo fece mi tornò in mente una sua vecchia lezione così attuai i suoi insegnamenti e girai su me stesso sfilando le lame dalla sua presa d'acciaio.

    E visto che questo non funziona...

    Lasciai le spade cadere a terra e dopo aver riempito il mio braccio destro di raiton lo colpii all'addome con un pugno di artha, si piegò ma l'unico a subirai danni fui io visto che a quanto pare era stato più veloce di me e riuscii a proteggersi con un rivestimento di Koton, sentivo le mie dita formicolare e ringraziai il cielo che si trattasse solo di un qualcosa che mi stavo immaginando sennò a quest'ora avrei avuto la mano rotta, gli afferrai il collo e gli tirai la testa verso il basso mentre facevo un salto per cercare di colpirlo sulla fronte ma appena lo toccai notai una cosa strana, questa volta fu la sua testa a spostarsi e indietreggiò di un paio di passi.

    Così ti voglio..afferra il tuo futuro va avanti e accetta il sangue che hai nelle tue vene Sabito!

    La mia altra personalità sorrise ma tutto ciò a cui pensai fu la sensazione che stavo ancora provando, a come il mio chakra fluida nel mio ginocchio, la sensazione della pelle che si modificava, il pizzicorio che sentivo sulla gamba...cercai di tenere le sensazioni il più a lungo possibile e lo colpii con calcio basso sul ginocchio, rivestimento o no le giunture erano un punto debole e quindi mi accanii su di esse ancora e ancora, non appena rispose con un pugno cercai di specchiare il suo movimento e mi concentrai per ricreare le stesse sensazioni che stavo provando nella gamba destra, sentivo il chakra fluire dentro di me. Dalla punta dei piedi fino alla punta delle dite e nel momento dell'impatto metà mano venne rivestita, quel tanto che bastava per non farmi cozzare completamente contro la sua armatura che rivelò più dura visto che la mia dopo il colpò si crepò per poi risaldarsi come nuova, la sua invece rimase completamente lucente.

    Ed allora ora devo solo trattenere il respiro.

    Liberai la mente e mi scagliai contro di lui a tutta forza, pugno dopo pugno, calcio dopo calcio presi sempre più centimetri, mi guadagnai ogni passo con sangue e sudore, non appena fui ad un passo dal quaderno decisi di usare l'unica tecnica che mi aveva insegnato allo sfinimento.ù

    Alto destra...sinistra...giro e dietro.

    Ad ogni pensiero era seguito un colpo, il nostro stile si basava molto sulle gambe e questa tecnica era forse il fiore all'occhiello della scuola dei Tora, era una combo a tre colpi e permetteva se eseguita nel modo corretto di far perdere conoscenza all'avversario, s'iniziava il tutto da un calcio alto mirando alla tempie con il piede destro, grazie allo slancio poi si continuava con un calcio alla tempie opposta con il piede sinistro così da far destabilizzare e far perdere quel tanto che bastava il senso dell'equilibrio, per poi finire il tutto con un passo in avanti seguito da un calcio all'indietro mirando al retro della nuca.

    Ti avevo detto che era semplice no?

    Non appena toccai il diario iniziò a brillare e una parte di esso si trasformo in luce ed entrò nel mio braccio riempiendo la mia testa di conoscenze sul Koton, su come far modificare completamente la mia pelle e sul punto debole dell'armatura, anche se lo si poteva usare come punto di forza nel modo giusto, sentii la mia testa scoppiare per tutte quelle informazioni e ad un certo punto una figura completamente nera mi si parò d'innanzi e mi fece saltare la testa con un calcio.

    Uaaaaaaaaah!

    Ti avevo detto che non sarebbe stato facile no? E si, quello era la marionetta a potenza totale, ti eri scordato di com'era forse?

    Mi toccai il collo in maniera istintiva per assicurarmi che tutto fosse al suo posto, avevo ottenuto una parte di quelle conoscenze si, ma non era ancora abbastanza, mi dovetti fermare quella sera visto che Yasshan aveva ragione, non era ancora pronto.


    Fine P.Q. sperando che sia valida come sblocco.
     
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    Io vengo dalla luna che il cielo vi attraversa e trovo innopportuna la paura per una cultura diversa

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    Valida per lo sblocco, 45 punti exp.
     
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