il potere del fulmine
Chapter 1
Una folata di vento incredibilmente tagliente si diresse in direzione del monaco che riuscì per poco a schivarla. Aveva utilizzato una tecnica abbastanza elementale, quella del corpo sfarfallante, facile utilizzo e molto efficace in fase di spostamento.
“Mi congratulo con te Haru, suppongo che tu ormai sia pronto al rituale”“Ne è sicuro maestro?”Haru non era sicuro delle parole del suo nuovo maestro. Non era convinto di essere giunto ad un buon livello, nonostante si fosse allenato duramente per tanto e tanto tempo. I mesi successivi al suo esame da genin, il monaco si era “rinchiuso” in una delle gole tra le alte montagne circostanti al villaggio della nuvola, erano posti sicuri, lontani da tutto e tutti nei quali potersi allenare dando libero sfogo alla propria forza. Ovviamente il discorso valeva per ninja dalla grande capacità, haru in quel momento era semplicemente un ragazzino appena diventato genin, anche se dalla grande voglia di fare.
Ryotaro si avvicinò al suo allievo. Il suo corpo nero come un tizzone sembrava brillare bagnato dal sudore e dall’acqua della fonte poco distante. I due si conoscevano da tantissimo tempo, entrambi monaci di kumo, avevano preso parte insieme a tantissime iniziative per aiutare la ripresa del villaggio e sostentare la popolazione che più ha subito il grande conflitto passato. La grossa mano, grande quanto la testa del ragazzino biondo, andò a posarsi sulla spalla di quest’ultimo.
“Senz’altro Haru. Hai l’abitudine di sottovalutare le tue capacità. Questo annebbia le tue facoltà di giudizio, lascia che sia io a guidarti, te ne prego” Era incredibile come potesse un colosso del genere pronunciare parole tanto gentili. Ryotaro era un monaco ninja, uno dei pochi assieme allo zio di Haru ad aver scelto la via dello shinobi, perseguendola senza sosta a differenza di molti altri. Nella fattispecie, il monaco guerriero che haru aveva davanti era da sempre considerato come un prodigio: fin dall’infanzia aveva dimostrato grandissime cose, lodevoli risultati per un ninja monaco, qualcosa però sarebbe cambiato, secondo alcuni, al ritorno da una missione particolarmente difficile, dalla quale lo shinobi tornò in solitaria e gravemente ferito. Le ferite fisiche col tempo si rimarginarono, tant’è vero che oggi Ryotaro è un uomo sulla trentina alto più di due metri e dal peso di almeno un centinaio di chili, per via della somiglianza nei tratti, molte persone credono che lui sia un discendente della famiglia del leggendario terzo raikage, condividendone anche il colore dei capelli. Un prodigio quindi, ma dal potenziale inespresso. Quella missione lo aveva cambiato nel profondo e sebbene il fisico avesse riottenuto il vigore perduto, le cicatrici dell’anima non ebbero la stessa sorta, trasformandolo nel fantasma di ciò che poteva diventare, o almeno questo è quello che Haru aveva sentito dagli abitanti del villaggio.
I due ninja monaci si diressero verso la fonte d’acqua vicina, all’interno della grotta dove da mesi erano accampati. Era raro che due praticanti come loro si allontanassero per così tanto tempo dal monastero, ma Ryotaro aveva insistito molto. Diceva di vedere in haru un ninja dalle grandissime potenzialità e non avrebbe mai permesso che egli sprecasse il suo potenziale, non come era capitato in passato.
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