[Esame Chuunin] Seconda prova - Sfida 1

Sakuaron Hoshigaki vs Shingo Watanabe

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    TORNEO CHUUNIN
    Seconda prova

    Sakuaron Hoshigaki vs Shingo Watanabe


    Arena di Konoha - Anno 20 d.Z. - Yukitsuki


    zN6j9oK
    CITAZIONE
    Shingo Watanabe dovrà cercare di brillare più di quanto non sia riuscito a fare nel corso della prima prova. Egli lo sa bene, ma cosa proverà quando metterà piede nell'arena sotto lo sguardo di centinaia di persone?
    Sakuaron Hoshigaki è stato forse il ninja più inesperto tra tutti i partecipanti, ma nonostante ciò si è ritagliato uno spazio in finale. Sorprenderà tutti o regalerà agli spettatori un esito scontato?
    Lungo le mura dell'arena ci sono diversi varchi sbarrati da alte porte in legno verniciato. Da due ingressi diametralmente opposti faranno accesso i due sfidanti e raggiungeranno il centro dell'arena dove li attenderà un chuunin che fungerà da arbitro. Egli darà il via prima di scomparire in una nuvola di fumo.

    Iniziate a 5 metri l'uno dall'altro. L'attacco è lasciato al pg con meno esperienza.
    Cercate di essere coerenti ed evitare decapitazioni o menomazioni insensate.
     
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    7 giorni di tempo per il primo post, poi 3 giorni tra un post e l'altro
     
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    Alla fine tutto il nostro combattimento nella prima prova era soltanto un’illusione, certamente ne rimasi sollevato quando giunse l’esito, però ero riuscito a passare solamente perché non mi ero comportato in maniera sconsiderata. Dal punto di vista delle abilità mostrate probabilmente ero stato il peggiore, nella prossima prova non mi sarei di certo risparmiato.
    Era giunto il momento di prepararsi per il seguito dell’esame, stranamente ero tranquillo, l’ansia non ha preso il sopravvento. Arrivato all’arena riuscivo a sentire le urla fuori, non era il tipo di scenario che mi ero prospettato, anzi credevo che con la situazione attuale non si sarebbe organizzato con il pubblico.
    Entrato vidi da subito il volto dei tifosi, erano tutti divertiti e erano solo in attesa dell’evento più importante, i due semi-Chunin che avrebbero combattuto per arrivare alla promozione.
    Una volta salito sul ring mi trovai dinanzi il mio avversario, non sapevo nulla su di lui, tranne il fatto ch avesse superato la prima prova, ciò mi rasserenò, almeno non avrei avuto un avversario sadico quanto il ragazzo di Suna.

    Ora che ci troviamo di fronte non riesco a temerlo, sono talmente tanto euforico che potrei partire all’attacco in questo stesso istante, però non posso certo cedere a simili pulsazioni.....

    Il mio avversario si trovava di fronte a me,circa 5 metri ci dividevano, se volevo sperare di passare anche la seconda prova l’unica possibilità era l’attacco. Non dovevo assolutamente rintanarmi sulla difensiva, per prima cosa decisi utilizzare la moltiplicazione del corpo, in tutto avrei creato due copie identiche a me che avrebbero seguito tutti i miei movimenti, non essendo copie fisiche l’unico mio intento era di sviare la vista dell’avversario. Formai subito i 3 sigilli in ordine: pecora, serpente e tigre. Dopodiché avrei continuato la mia offensiva con la tecnica del corpo sfarfallante, così da migliorare la mia velocità d’esecuzione, appena eseguito il sigillo della tigre sentii come se il mio corpo si fosse rinvigorito. Dopo essermi potenziato avrei estratto la mia spada e sarei corso in contro all’avversario.
    Il mio intento sarebbe stato di affondargli in corsa un fendete sulla sua sinistra, se fosse andato a segno gli avrei procurato abbastanza danno da portarmi in vantaggio per la prova, mentre se avesse cercato di scappare a destra lo avrei colpito con la tecnica del pugno di arhat, avrei caricato il chakra nella mia mano sinistra e poi avrei colpito con tutta la mia determinazione......

    Sakuaron Hoshigaki: Scheda
    Resistenza:200-11=189
    Stamina:100-10=90

    Azioni:
    Tecnica moltiplicazione del corpo :5 stamina
    Tecnica del corpo sfarfallante: 5 stamina
    Fendente: 1 resistenza
    Pugno di arhat: 10 resistenza
     
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    Allo stato, non è pervenuta alcuna richiesta di proroga. Pertanto, in serata, qualcuno potrebbe saltare il turno.
     
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    Narrato - >Parlato Shingo - "Pensato" - >Parlato Yuu - >Parlato X - >Parlato Z




    Shingo era seduto sul suo letto, immobile, i suoi occhi puntavano alle braccia, erano ancora evidenti i segni del combattimento precedente, e lo sarebbero stati, probabilmente, per qualche giorno ancora. Non si trattava di ferite profonde, tutt’altro, erano lividi dovuti alla forza messa nello stritolamento che aveva effettuato il suo nemico, non si era trattenuto per niente, come giusto che sia.

    “Ho ancora molto da migliorare, il livello è decisamente alto, ma il tempo ormai non mi basterebbe per colmare qualsiasi tipo di lacuna, dovrò lavorare col cervello, dovrò utilizzare tattiche migliori, eppure… eppure ho ancora l’impressione che senza quegli occhi sarei riuscito a colpirlo ed a fargli molto male… tutto è cambiato quando le sue pupille si sono trasformate, tutti i suoi movimenti sembravano essere improvvisamente in armonia, una sicurezza nei suoi colpi come se prevedesse le mie mosse, nonostante la mia velocità superiore alla sua… se mi capita un altro nemico del genere, il torneo per me finirà subito”

    Il tempo che lo separava dal giorno della seconda prova passò rapidissimo. Shingo non ne approfittò per allenarsi, come aveva già capito, sarebbe stato inutile, avrebbe semplicemente affaticato il suo fisico senza ottenere risultati di sorta, anzi, dando un vantaggio al suo sfidante, probabilmente. Le ferite erano ormai guarite, qualche livido era rimasto ma di graffi nemmeno l’ombra, le sue preoccupazioni non riuscirono ad andarsene con la stessa velocità tuttavia. La mattina della prova era quindi giunta, il suo sguardo, dritto verso il soffitto della camera del dormitorio, mal celava l’evidente ansia per lo scontro tanto atteso. Le dita andavano ritmicamente ad infastidire la posizione naturale del ciuffo che ricadeva sulla fronte, dal lato della cicatrice, era solito toccarsi i capelli durante i momenti di alta concentrazione, quasi come se quel movimento, quell’azione alleviasse lo stress che i suoi pensieri gli procuravano.

    Qualcuno bussò alla porta della sua camera, per poi aprirla una volta sentita la disponibilità del genin. Era un membro dello staff del dormitorio, era venuto per avvisarlo che i chunin non li avrebbero aspettati nell’atrio, bensì si sarebbero fatti trovare direttamente all’arena della sfida, poi concluse rapidamente accennando ad una visita per lui, qualcuno lo stava aspettando all’ingresso. Shingo si alzò con estrema lentezza, i suoi movimenti erano fatti per abitudine, il suo cervello stava mandando gli input per quelle azioni in maniera totalmente passiva, senza riflettere più di tanto, per non distogliere l’attenzione da quella prova che lo attendeva inesorabile.

    Scese velocemente le scale dopo essersi preparato ed aver preso la sua fondamentale arma. Non sapeva chi avesse chiesto di lui ma una volta giunto all’ingresso tutto gli fu chiaro. Una ragazza dai capelli biondi e dal volto terribilmente familiare lo salutò appena lo vide scendere l’ultimo dei gradini. Yuu, la sua sensei, la sua amica, era arrivata a Konoha per assistere alla prova del suo allievo, per vedere i suoi progressi, nonostante fosse passato relativamente poco tempo dal loro ultimo saluto. La sorpresa fu alquanto agrodolce per il ragazzino di Kiri. Era ovviamente contento per la presenza di un volto amico in un momento così importante, come potrebbe non esserlo, in fin dei conti era un quattordicenne in un paese straniero che stava prendendo parte alla sfida più importante della sua vita, ciò nonostante, sentiva come se la promessa che le aveva fatto il giorno dell’arrivo a Konoha fosse stata spezzata. “Tornerò solo dopo essere diventato Chunin” Queste erano le parole che le aveva detto, parole che erano appena state tradite non per sua volontà.

    >Che hai? Non sembri particolarmente felice di vedermi!

    La chunin si lamentava dell’apparente freddezza del ragazzo e non aveva tutti i torti, nascondere le proprie emozioni non era mai stato il forte di Shingo, famoso per la sua spontaneità, per la trasparenza del suo volto e del suo sorriso.

    >Certo che lo sono, sono solo preoccupato per la prova di oggi…

    Yuu capì che c’era dell’altro ma non approfondì l’argomento, facendo andare bene quella spiegazione che puzzava molto di scusa banale da utilizzare ad hoc, magari con un fondo di verità ma pur sempre una scusa. Durante il tragitto che separava i dormitori dall’arena per l’esame, il genin raccontò alla sua sensei tutto ciò che era accaduto in sua assenza, soffermandosi sui pericoli corsi durante la prima prova e di come si sia fortunosamente ritrovato alla seconda prova, venendo però bacchettato per il modo in cui ne parlava.

    >Quindi fammi capire, un ragazzo appena diplomato all’accademia, senza nessuna esperienza di combattimento sul campo alle spalle, riesce a salvare l’obiettivo della prova da un attacco di un ninja così superiore a lui ed ai suoi compagni da essere riuscito ad arrivare fin lì nascondendosi alle loro fantomatiche abilità sensoriali, riuscendo inoltre a ferirlo e tu lo consideri come un colpo di fortuna?

    Yuu era sempre stata brava a fargli vedere le cose sotto un’ottica diversa, normalmente utilizzava questa sua capacità per abbattere le speranze del suo allievo facendolo restare con i piedi ben saldi al terreno, invece, a quanto pare, era capace anche di attuare il procedimento inverso, riaccendendo quella fiamma di speranza e fiducia in sé stesso che il genin stava lentamente perdendo. Gli avvenimenti degli ultimi giorni erano stati caotici e debilitanti sia sul profilo psicologico che su quello fisico, questo era indubbio, tuttavia, forse per la difficoltà delle prove, unita ad una sensazione di solitudine nell’affrontarle, Shingo aveva iniziato a vedere le cose in maniera troppo oscura.

    >Forse hai ragione. Poi tra l’altro, quel ninja comparso dal terreno aveva degli occhi particolari, me ne sono accorto quando l’ho sfidato una seconda volta, erano rossi con dei segni neri…

    Yuu lo guardò stranita, aveva sentito parlare diverse volte di occhi simili, ma non disse altro, liquidando la questione per far concentrare il proprio allievo sull’esame, non era il momento opportuno di mettersi a discutere del possibile doujutsu di quel ninja, ora non importava a nessuno, ora contava sulla il prossimo sfidante e la prova.

    Le strade erano gremite di persone, non fu difficile trovare l’arena, un’enorme costruzione fatta a cerchio. Gli ingressi erano delle grandi arcate situate tutte su di un lato, quello degli spalti che non seguivano la costruzione circolare, dedicata semplicemente all’arena dello scontro. I chunin comunicarono subito al ragazzo ed agli altri partecipanti l’ordine degli incontri, quello di Shingo sarebbe stato il secondo ed il suo sfidante era uno dei ninja del team 2 della precedente prova, non aveva avuto modo di vederlo in azione e non sapeva cosa aspettarsi.

    >Io andrò ad assistere al primo scontro, sei fortunato potrò studiare il tuo futuro avversario al tuo posto, vedi di non deludermi, impegnati al massimo e non badare al risultato!

    Quelle parole furono dette in maniera particolarmente dolce, sembrava quasi essere tornata la Yuu dei primi tempi a Kiri, quella che lo spronava per lo studio e gli raccontava storie sugli shinobi che lo facevano sognare. “non ti deluderò” pensò Shingo, rispondendo però con un semplice sorriso ed annuendo.

    Passò del tempo, difficile da quantificare, al ninja di kiri sembrarono passate ore ed ore dall’inizio del primo scontro, quando uno degli addetti andò a chiamarlo, era il suo turno, il suo sfidante lo attendeva. Appena varcata la soglia che divideva la porta della stanza dove si trovava ed il corridoio, Shingo iniziò a sentire il rumore del pubblico sugli spalti, una sensazione che gli portò il cuore dritto alla gola. Deglutì, si fermò per un istante rallentando il passo, quasi come se l’impatto con quella realtà lo avesse spaventato e stesse iniziando a perdere tutta quella sicurezza nuovamente acquisita.

    La luce dell’arena gli coprì gli occhi, lo sbalzo era importante tra il buio del corridoio ed i raggi del sole che illuminavano la struttura. Il boato del pubblico, prima assordante, si fece via via meno importante, la mente iniziava a focalizzarsi su un solo ed unico obiettivo, il ragazzo che aveva di fronte. La differenza fisica era evidente, da una parte c’era un uomo fatto e finito, dall’aria giovanile e dotato di un corpo che ne metteva in risalto le doti fisiche, dall’altra un ragazzino fresco d’accademia, il viso da bambino ma con gli occhi decisi di chi si sta giocando tutto.

    Non furono necessari saluti, un breve inchino diede inizio allo scontro, assieme alla parola dell’arbitro ed alla sua successiva scomparsa in una nuvola di fumo. Una volta diradata la nuvola si passò immediatamente all’azione che tutti gli spettatori chiedevano con avidità. Sakuaron, diede inizio alle danze. I sigilli che iniziò a comporre con discreta velocità non lasciarono adito a dubbi: stava per utilizzare la tecnica della moltiplicazione del corpo.

    “Ottimo, inizia con qualcosa che conosco anche io, so bene i limiti di questa tecnica, e suppongo li sappia anche lui, utilizzerà solo movimenti fisici per confondermi mentre si avvicina visto che le copie illusorie non possono utilizzare tecniche, devo seguire bene i suoi movimenti”

    Il ninja di kiri si mise in posa da combattimento, avrebbe seguito con attenzione le mosse successive del suo avversario, tenendo ben a mente ciò che aveva previsto e l’invito del suo sensei ad impegnarsi al massimo, era proprio quello che avrebbe fatto. Shingo avrebbe seguito con estrema attenzione i movimenti dei suoi, ormai tre avversari, uno di loro avrebbe utilizzato una tecnica, quella del corpo sfarfallante, conosciuta anche dallo spadaccino di Kiri, il quale ne conosceva gli effetti alla perfezione. Basandosi su quanto detto prima, ovverosia che le copie illusorie sono impossibilitate ad utilizzare tecniche di sorta, Shingo si sarebbe accorto della posizione del suo vero avversario rispetto a quella dei bushin, nonostante questi imitassero alla perfezione i movimenti non sarebbero riusciti ad imitare l’effetto del corpo sfarfallante. Shingo quindi avrebbe provato ad utilizzare la tecnica d’intercettazione, appena prima della sua offensiva, cercando di chiudere il suo avversario in una morsa e concentrandosi sulla spalla destra di quest’ultimo provando a causare danni a quella zona.


    Shingo Watanabe

    Stamina: 50

    Resistenza: 200-18-20=162

    Equipaggiamento:
    -Katana

    Azioni:
    -Tecnica di Intercettazione (Kosa Ho) + sforzo


    Maestrie:
    Combattente armato I Livello: Specialista in Spada(katana)
    Meteora I Livello: Cataclisma
     
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    Responso nr. 1


    Attacco -Sakuaron Hoshigaki:
    - Tecnica moltiplicazione del corpo RIESCE [Incontrastata]
    - Tecnica del corpo sfarfallante RIESCE [Incontrastata]
    - Fendente 60+50+7+10+9=136 RIESCE [Decisione arbitrale]
    - Pugno di arhat FALLISCE [Decisione arbitrale]

    Difesa -Shingo Watanabe:
    - Tecnica di Intercettazione (Kosa Ho) 60+60+7+8+4=139 FALLISCE [Decisione arbitrale]


    Danni:
    Sakuaron Hoshigaki 22+30+11=63
    Shingo Watanabe 20+12+10+15= 57 [D3]


    Narrazione Turno:
    Ha inizio la prima sfida della seconda prova d'esame e a contendersi il passaggio alla fase successiva sono due concittadini di Kiri. Sakuaron Hoshigaki da un lato e Shingo Watanabe dell'altro. Sakuaron è un uomo ben piazzato, mentre Shingo è soltanto un ragazzino. Nonostante ciò, fu il più grande dei due a partire all'attacco, katana alla mano portandosi subito in vantaggio con un poderoso fendente che apre uno squarcio sul braccio di Shingo.



    Situazione Finale:
    Shingo e Sakuaron a ridosso uno dall'altro. Le due copie ancora in campo, ma la posizione dell'originale è nota. Attacco a Shingo.



    Commenti Arbitro:
    Allora, entrambi avete fatto un pastrocchio.
    Shingo hai perso l'opportunità di portarti in vantaggio con un ottimo taijutsu. Purtroppo non trovo plausibile che con quel movimento si riesca a bloccare la spalla di un avversario.
    Orso, la tua clausola del "se" ti ha fatto fallire il pugno di arhat. Le azioni sottoposte a clausola non possono avere luogo su questo gdr. Ti sarebbe bastato dire che gli attacchi erano consecutivi uno all'altro, al di là di ogni possibile schivata dell'avversario, per mandarli entrambi in porto.
     
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    Narrato - >Parlato Shingo - "Pensato"



    Veloce, lo era stato fin troppo. Shingo aveva previsto alla perfezione tutte le sue tecniche, l’utilizzo delle copie come distrazione e successivamente una tecnica che gli permise di avvicinarsi in maniera decisamente rapida al ragazzo. Nonostante, nell’attuare quella tattica, avesse reso pubblica la sua posizione rispetto alle copie, il genin di Kiri non riuscì ad approfittarne, interdetto venne colpito al braccio sinistro con un fendente netto, potente e preciso, lo squarcio provocato sul suo abito verde e nero ne era la prova tangibile, assieme al taglio comparso sull’arto che perdeva sangue, anche se non in maniera preoccupante.

    Ci fu un attimo di tregua, il ninja avversario sembrava essere soddisfatto dopo il suo singolo fendente, il pubblico lo era ancora più di lui. Un boato assordante in questo momento si stava facendo vivo nell’arena, era evidente fossero lì per lo spettacolo ed una ferita al primo attacco era probabilmente ciò che volevano. Shingo non alzò la testa, avrebbe voluto vedere la faccia della sua sensei tra il pubblico, la curiosità però non fu superiore al senso di vergogna provato per essersi fatto colpire subito.

    “Com’è possibile? Ho previsto tutte le sue mosse, come è riuscito a prendermi alla sprovvista? Avevo calcolato tuto alla perfezione ma… Ora mi ritrovo con un braccio ferito ed una bella figura dell’idiota davanti a tutta quella gente…”

    Nella sua mente, il ragazzo, cercava di dare un senso all’accaduto mentre la ferita per l’imbarazzo dovuto al modo in cui si era fatto colpire era quella che bruciava di più, molto di più del colpo di spada che gli era stato inferto. Shingo era sempre stato così, il ragazzo timidino ed impacciato che quando viene messo sotto pressione non riesce a dare il meglio di sé. Ancor peggio il sentirsi osservato, una sensazione disastrosa per lui. Ed in quella situazione era tutto amplificato, non solo si trovava alle prese con l’ansia dovuta alla sfida che rappresentava l’esame, stava anche fungendo da spettacolo per una platea carica e stracolma, come se non bastasse era sotto gli occhi della sua sensei, l’unica persona del quale giudizio gliene importasse veramente qualcosa.

    “Credevo di aver superato questo tipo di problema, credevo di essere migliorato sotto questo profilo, a cosa sono servite tutte le esperienze che ho raccolto in questi ultimi tempi, in cosa mi hanno cambiato se bastano gli occhi di un paio di curiosi per bloccarmi e non permettermi di combattere al massimo?! Perché sono così…”

    Una sensazione strana lo avvolgeva, le mani si cinsero a pugno, tremanti per la forza immessa in quella chiusura. Il corpo era pervaso da vampate di calore, era tipico, qualcosa che non riusciva a controllare, l’imbarazzo che provava in quelle situazioni, misto alla rabbia era troppo, doveva calmarsi, doveva veicolare quelle emozioni cercando di concentrarsi al cento per cento sull’avversario che aveva di fronte. Poco tempo prima c’era riuscito, aveva combattuto contro un ninja al campo dell’accademia, ed era filato tutto liscio, nonostante anche lì non fosse finita nel migliore dei modi.

    “Forse lì era diverso, non ero giudicato. Dannazione, ma come fai a distrarti anche in un momento simile, sei alla sfida più importante che ti sia mai capitato finora, devi dare il massimo non devi pensare ad altro. Calmati Shingo… ragiona… respira, il nemico non aspetterà la tua prossima mossa con le mani in mano, focalizzati su di lui, lascia perdere tutto ciò che non è importante. ”

    Il respiro iniziava pian piano a diventare meno affannoso quando la sensazione di calore e di rossore iniziò a smettere di invadere il corpo, accompagnata da quel tipico prurito che tutto ciò comportava, aveva vissuto un miscuglio di emozioni letali. La rabbia per non aver saputo difendersi all’offensiva avversaria ed aver subito un colpo così semplice ma efficace, l’ansia della prova, perdere il controllo della situazione, proprio come era avvenuto su quel tetto.

    “È diverso, è totalmente diverso. Oggi non so quanto sia forte l’avversario che ho davanti, nessuno mi assicura che il suo livello sia superiore al mio, sono riuscito a prevedere le sue mosse, non ho fatto in tempo a reagire ma non accadrà più! Sono stufo di dovermi limitare a subire, sono stufo della mia incapacità nei combattimenti, sono stufo di dover perdere!”

    I pugni si serrarono sempre più forte mentre il ragazzo finalmente alzava lo sguardo, agli spettatori ed al suo avversario sarebbe parso semplicemente che Shingo si fosse soffermato a capire l’entità del danno sul suo braccio. Gli occhi si soffermarono sul suo avversario, non degnò di uno sguardo il pubblico che rumoreggiava, nonostante questo fosse ancora nei suoi pensieri, così come Yuu.

    >Complimenti! Vedo che sai usare bene la spada.

    Le parole di Shingo vennero pronunciate con vera ammirazione nei confronti delle abilità dell'avversario, sapeva riconoscere un degno sfidante ed era molto onesto nell'ammetterlo, tuttavia si sentiva superiore e voleva dimostrarlo con i fatti.

    Una nuova determinazione scaturiva dai suoi occhi, mentre con un rapido movimento delle braccia lasciava cadere la casacca a scacchi che portava, era abbastanza larga, gli sarebbe stata scomoda nei prossimi movimenti ed in più era rovinata. L’atto di far cadere la casacca sarebbe sembrato contemporaneo alla sua risposta all’offensiva avversaria. Le sue azioni sarebbero state veicolate da uno stato d’animo particolare, una rabbia assolutamente rivolta a sé stesso, l’avversario aveva fatto semplicemente ciò che doveva, ora stava a lui dimostrare che non era da meno, che meritava di essere uno degli sfidanti di questo torneo.

    “È uno spadaccino come me, quindi per prima cosa…”

    Shingo sarebbe partito alla carica dunque, con rinnovato e rinvigorito spirito di combattimento. La sua prima azione sarebbe stata supportata da una tecnica già usata molte volte in passato: l'ombra imprigionante. I due ninja erano vicinissimi, l’uno a ridosso dell’altro, quindi la distanza sarebbe stata sufficiente. Il giovane ninja di kiri avrebbe utilizzato la tecnica Kage buyo portandosi alle spalle dell’avversario, per poi proseguire nella rapida successione di colpi utilizzando un taijutsu che aveva imparato negli allenamenti in solitaria. Yuu non sapeva minimamente della sua bravura anche senza la spada, nonostante il ragazzo si fosse allenato in quell’ambito proprio spinto dai suoi insegnamenti.

    Tramite il Konoha Toppū, Shingo, avrebbe cercato di colpire con un abile e potente calcio la parte alta del corpo del suo mastodontico avversario, più precisamente il braccio che impugnava la lama con la quale lo aveva colpito poco prima. Il principio basilare della tecnica era lo sferrare il calcio concentrando le energie nella gamba per quel singolo colpo, riuscendo ad indurirla estremamente e con un po’ di fortuna avrebbe anche reso inutilizzabile l’arto del suo avversario.

    t0zq3SN



    Se la riuscita della tecnica fosse andata a buon fine, Shingo avrebbe scaraventato Sakuaron a circa dieci metri di distanza. Successivamente sarebbe partito alla carica senza indugiare troppo, avrebbe sfruttato il disorientamento temporaneo del suo avversario per corrergli incontro a massima velocità. Portando la mano al manico della sua spada avrebbe preparato tre colpi in successione da sfoderare una volta arrivato abbastanza vicino, il corpo grosso del ninja che che affrontava sarebbe stato un ottimo bersaglio. Giunto quindi a ridosso del suo avversario avrebbe cercato di sguainare la spada e colpirlo con tre fendenti in rapida successione, il primo sarebbe stato dall’alto verso il basso lungo il fianco sinistro partendo dall'addome, carico dello slancio dovuto alla rincorsa precedente, sarebbe stato però attento ad evitare punti vitali o di ferire in maniera critica il suo avversario. Avrebbe utilizzato la stessa premura per i successivi due colpi, due fendenti orizzontali atti a colpire le gambe.




    Shingo Watanabe

    Stamina: 50

    Resistenza: 143-18-10-50-1-1-1=62

    Equipaggiamento:
    -Katana

    Maestrie:
    Combattente armato I Livello: Specialista in Spada(katana)
    Meteora I Livello: Cataclisma

    Azioni:
    -Ombra imprigionante + Folata della Foglia (Konoha Toppū) + sforzo max
    -Fendente 1 (boost rincorsa)
    -Fendente 2
    -Fendente 3


     
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    Il fendente era andato a buon fine. Sentii subito il pubblico entusiasmarsi... quello squarcio sul braccio del mio avversario aveva acceso improvvisamente il match. Io sapevo benissimo di non poter abbassare la guardia perché la persona che avevo davanti dopotutto non era minimamente da sottovalutare. Era un genin del mio stesso villaggio e in più, proprio come me, aveva superato la prima prova. Il mio istinto mi diceva che l’aveva superata in modo più glorioso. In fin dei conti io mi sono qualificato solo per l’estrema crudezza del mio nemico. Quindi non per meriti, ma solo per demeriti altrui. Dovevo riscattarmi!
    In un primo momento Shingo sembrava stesse controllando lo squarcio che aveva sul braccio e per fortuna per lui non riuscii ad andare più in profondità. Perdeva sangue ma era controllabile come situazione. Quel fendente poteva essere decisamente ben peggiore per lui. Dovevo pensare a come muovermi, poiché un animale ferito tende subito ad attaccare se si trova ancora in pericolo. Volevo vedere se ciò sarebbe accaduto pure in questa circostanza, però, al contrario di quanto potessi immaginare, Shingo mi parlò:

    Complimenti! Vedo che sai usare bene la spada.

    Non mi aspettavo tanta umiltà da parte dell’avversario. Saper riconoscere le doti del proprio avversario non é cosa da poco e ne rimasi piacevolmente stupito.

    Grazie Shingo. Ascolta il pubblico e guarda come sono tutti in fermento. Regaliamogli un grande spettacolo!

    Dopo di ciò vidi Shingo partire alla carica. Decisi di difendermi dal suo attacco innanzitutto mettendo forza nelle gambe, facendo un passo in avanti e utilizzando in contemporanea la tecnica del corpo sfarfallante, così da poter mettere a segno la mia difesa con maggiore velocità. In correlazione a tale tecnica sfruttai un taijutsu molto forte, forse il più forte attacco che potevo fare con la spada in quel momento. Avrei utilizzato la decapitazione della luna crescente in contrastato alla sua gamba per tentare di fermarlo o quantomeno limitare il suo attacco. In questo singolo fendente molto ampio con la spada decisi di metterci piena potenza perché non potevo permettermi distrazioni. Conseguentemente decisi di difendermi ancora con altri tre fendenti in contrasto ai suoi, tutti e 3 i fendenti li avrei scagliati insieme all’utilizzo del corpo sfarfallante, ogni fendente sarebbe stato fatto partire insieme a un passo verso il mio avversario. Non dovevo lasciargli il tempo di respirare, avrei dovuto martellare come un fabbro. Qualunque fosse stato l’esito questo scontro sarebbe stato entusiasmante, sarebbe stato impresso a fuoco nella memoria degli spettatori...

    Sakuaron Hoshigaki: Scheda
    Resistenza:239-50–3-10=176(mi ero scordato di avere 50 punti in più a resistenza)
    Stamina:90-20=70

    Azioni:
    Mizukagiri+corpo sfarfallante+sforzo max
    Fendente + tecnica del corpo sfarfallante x3
     
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    Responso nr. 2


    Attacco -Shingo Watanabe:
    -Ombra imprigionante + Folata della Foglia (Konoha Toppū)60+60+10+10+10++20+2=172 RIESCE [Superiorità combattiva]
    -Fendente 1 RIESCE [Incontrastata]
    -Fendente 2 RIESCE [Incontrastata]
    -Fendente 3 FALLISCE [Decisione arbitrale]


    Difesa -Sakuaron Hoshigaki:
    Mizukagiri+corpo sfarfallante 60+50+5+10+7++20+18=170 FALLISCE [Inferiorità combattiva]
    Fendente + tecnica del corpo sfarfallante FALLISCE [Decisione arbitrale]
    Fendente + tecnica del corpo sfarfallante FALLISCE [Decisione arbitrale]
    Fendente + tecnica del corpo sfarfallante FALLISCE [Decisione arbitrale]



    Danni:
    Sakuaron Hoshigaki 22+30+10+20+11+(22+20)x3+10+18+9= 256 203 KO
    Shingo Watanabe


    Narrazione Turno:
    Lo scontro tra i due kiriano si è infiammato velocemente, con somma gioia del pubblico, ma con la stessa rapidità giunge al termine. Quasi animato e rinvigorito dalla ferita, Shingo Watanabe diventa una furia e riesce portarsi alle spalle del suo avversario per poi sfoderare un violentissimo calcio che per poco non gli frattura un braccio. Sakuaron vola via, perdendo la presa della tanto cara katana, ritrovandosi disarmato di fronte al conterraneo. Shingo non ha pietà e con due fendenti precisi e ben calibrati spedisce il suo avversario direttamente in infermeria. Lo speaker parla chiaro: Shingo Watanabe disputerà la finale!



    Situazione Finale:
    Sakuaron privo di sensi a terra. Shingo vittorioso.



    Commenti Arbitro:
    Purtroppo è stato fin troppo veloce. Orso, sei stato fregato per una differenza millesimale di riuscita, ma c'è da dire che Cali è stato piuttosto saggio nel realizzare la sua strategia. Fate un ultimo post e qui abbiamo chiuso.


    Edited by tisy16 - 16/3/2021, 10:58
     
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    l'arbitraggio è confermato. Procedete con il post conclusivo
     
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    tqBlPQS

    Narrato - >Parlato Shingo - "Pensato" - >Parlato Yuu - >Parlato Speaker



    “Devo mettercela tutta, non ci saranno altre occasioni del genere!”

    Shingo avanzava velocemente verso il suo avversario. La combinazione di mosse precedente aveva avuto successo, l’imponente ninja di Kiri si era trovato scaraventato metri più in là dopo essere stato colpito dal calcio del giovane spadaccino, in più, il colpo era riuscito a fargli perdere presa sul manico della sua katana, disarmandolo.

    “Colpi decisi e rapidi”

    La frase veniva ripetuta come un mantra, mentre il ragazzo portava la mano alla sua spada. Il colpo precedente era stato un taijutsu puro, non proprio parte dello stile che la sua sensei gli aveva insegnato, ma di sicura efficacia. Ora però toccava al caro kenjutsu finire l’opera, l’arte della spada per la quale tanto si era esercitato prima e dopo essere arrivato nel paese del fuoco. Nella mente prendevano forma le successive mosse da fare, studiate al millimetro per evitare di provocare stupidamente danni eccessivi al suo contendente: era un’onorevole sfida tra ninja, non si sarebbe mai perdonato un eccesso di violenza in una situazione del genere.

    La distanza che divideva i due contendenti era relativamente breve, soprattutto per un guerriero dalla velocità di Shingo. Il tempo sarebbe bastato, al suo avversario, solo a cercare di riprendersi dal colpo precedente, senza poter tuttavia difendersi dallo “spietato” prosieguo dell’azione. La quale, come previsto, non tardò ad arrivare. Agli occhi degli spettatori tutto accadde in maniera decisamente rapida: videro uno dei due genin comparire alle spalle dell’altro per colpirlo con un calcio, successivamente, lo stesso ninja corse verso l’avversario scagliando due fendenti, senza lasciargli diritto di replica. Breve ma intenso, lo scontro regalò comunque un grande spettacolo a giudicare dalle loro reazioni.

    Un urlo, un boato, qualche fischio. Tutto ciò che Shingo percepiva in quel momento si poteva riassumere così. Gli occhi del ninja della nebbia fissarono qualche istante il suo avversario che gli appariva privo di sensi, con fare gentile stava per aiutarlo ma i soccorritori ninja furono più rapidi di lui, come prevedibile.
    Per la prima volta in tutto il, brevissimo, combattimento, il giovane degnò di uno sguardo gli spalti. Una folla di civili e non si spiegava a perdita d’occhio, erano tantissime persone, dopotutto gli esami chunin rappresentavano una delle “attrazioni” principali del mondo degli shinobi, una secolare tradizione che non accennava a morire, nonostante il periodo non fosse dei migliori ed il mondo avesse ben altre preoccupazioni da affrontare rispetto alla promozione di un manipolo di nuove leve.

    Un sorriso a tutto viso fece la sua comparsa, era genuino, come molte delle sue espressioni. Non aveva il vizio di mascherare le emozioni, anche se si era sempre ripromesso di cominciare a farlo, la cosa però lo aiutava a godersi di più quei momenti, probabilmente.

    >Shingo Watanabe disputerà la finale!

    Le parole dello speaker, accolte da un applauso di tutta la tribuna, lo riportarono velocemente alla realtà: aveva una promozione da conquistare! In sé albergava la consapevolezza di dover dare il massimo, qualsiasi distrazione sarebbe stata fatale, questo combattimento lo si poteva definire un assaggio di quello che potrebbe capitargli. Aveva ingoiato il boccone amaro della ferita inflittagli, un errore di calcolo, una valutazione errata che in altre circostanze sarebbe potuta risultare fatale, era stato fortunato…

    Gli occhi dai riflessi violacei si muovevano all’impazzata, assecondati anche da una smorfia del viso che indicava il suo impegnarsi nello scrutare qualcosa, o qualcuno tra la folla. La sua sensei non sembrava essere lì a vederlo, non aveva dato un’occhiata precedente quindi non poteva essere certo del fatto che non lo avesse seguito nel combattimento, ma in quel momento era assente.

    “Magari mi starà aspettando fuori dall’area di combattimento, doveva studiare il mio prossimo avversario…”

    Il giovane fece un inchino verso il pubblico, più precisamente rivolto alla postazione del kage del villaggio, al fianco del quale era riunita una schiera di ninja di alto grado, probabilmente per la sicurezza dell’evento. Successivamente al rispettoso inchino, Shingo si diresse fuori dal ring, tornando nell’area d’attesa dove avrebbe potuto riposarsi per un breve lasso di tempo, in vista della finale. Bastarono pochi passi all’interno del corridoio per sentire sempre meno il rumoreggiare del pubblico, quasi come un sottofondo che sfumava.

    Nell’ombra, prima della porta che dava sullo spogliatoio, una sagoma fece la sua comparsa, sembrò quasi sbucare dal nulla spaventando il ragazzo, al quale, tuttavia bastarono pochi attimi per rendersi conto che si trattasse della sua insegnante. Il cuore gli batteva all’impazzata per lo scontro appena disputato, era al settimo cielo e non vedeva l’ora di condividere la sua gioia con la sua amica Yuu, ma quest’ultima non sembrava dello stesso avviso.

    >Bravissimo, complimenti per lo scontro! Però adesso muoviti, entra nella stanza, ti devo parlare.





    Shingo Watanabe

    Stamina:

    Resistenza:

    Equipaggiamento:
    -Katana

    Maestrie:
    Combattente armato I Livello: Specialista in Spada(katana)
    Meteora I Livello: Cataclisma

    Azioni:



     
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    Kiri's Ninja
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    Lo scontro si concluse in un singolo istante, provai a difendermi da quel calcio. Purtroppo non tutto finisce come sperato, Shingo nascondeva una grande forza dietro a quel corpo da ragazzino. Quel singolo calcio mi fece cadere ogni speranza, riuscii a disarmarmi, a quel punto dolorante e senza neppure più la mia katana la sconfitta era netta. In cuor mio sapevo che l’offensiva del mio avversario non sarebbe tardata ad arrivare, infatti poco dopo due fendenti precisi mi colpirono.

    Non posso crollare ora!! Devo farcela!!!

    Dentro la mia testa continuavo a ripetermi queste due frasi di continuo,oramai sembrava un mantra. Sentii subito le urla infervorite del pubblico, le stesse persone che fino a poco fa mi incitavano ora gioivano della mia sconfitta.

    ahahah ammazza come la gente cambia idea in un istante, ben vengano queste grida, la prossima volta farò vedere di cosa sono capace.
    L’unica cosa che voglio è chiudere questa storia non da perdente assoluto, anche se sono stato sconfitto ciò non vuol dire che tutto ciò non ha avuto senso, anche solo due prove di questo esame mi hanno formato molto e ho potuto proseguire di molto nel mio cammino nel mio credo ninja.


    Il respiro si faceva man mano sempre più affannoso, prima di svenire volevo lasciare un bel ricordo di me da questa prova, se dovevo crollare allora lo avrei fatto a modo mio. Non potevo cadere a terra come un sacco di patate, a questo punto rendiamo gloria al vincitore.
    Con il mio ultimo briciolo di forza alzai il braccio e il pollice verso Shingo watanabe.

    SHINGO!! Questo scontro é tuo, ma stai sicuro che voglio la rivincita. Ora vai alla finale e vincila!!!

    Quello che dovevo fare finalmente l’avevo fatto, dopo quelle parole svenni di botto in mezzo all’arena, anche da sconfitto spero che la mia uscita di scena sia piaciuta al pubblico e a Shingo...........
     
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    Cali va alla fase finale e prende 70 exp.
    Orso, purtroppo ti è andata male. Avrai altre occasioni di riscattarti. Prendi 45 exp.
     
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