Omaggio ai caduti

PQ + sblocco di Touma Gojo (secondo PG)

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    Come ogni primo giorno della settimana andai verso il cimitero di Suna situato nella zona nord della città, grazie ai mia occhiali da sole potevo sopportare quell'odiato e amato sole che ci regalava il deserto, il calore era un qualcosa con cui ogni suniano impara a convivere dalla nascita è vero ma non significa che lo amiamo o che ci fa piacere, le strade erano deserte a quell'ora, d'altronde erano le sei del mattino...la mia prima meta per quel afoso cammino fu il negozio di fiori più piccolo e caratteristico di tutto il paese del vento, la donna che lo gestiva era sempre stata da sola da quello che mi ricordo ma era sempre riuscita ad aprire ogni giorno in perfetto orario non saltando nemmeno un giorno di lavoro.

    Un mazzo di Yucca per favore.

    Siamo già a lunedì eh? come volano le settimane... comunque ecco a te Tomura, salutami i tuoi genitori


    Dopo aver salutato la fioraia passai dietro al suo negozio e utilizzai i vicoli tra i palazzi sia per coprirmi dal sole ma anche come scorciatoia, quella strada mi era stata insegnata dalla fioraia stessa vedendo che facevo sempre la via normale per arrivare al cimitero. Grazie a quella via nascosta e ombreggiata il mio piccolo viaggio durò poco infatti dopo nemmeno cinque minuti fui davanti al 'cancello della fine' soprannominato così da alcuni giovani del villaggio in quanto una volta arrivato li non puoi fare altro, da dopo l'attacco subito al villaggio i posti erano stati distribuiti per fare in modo che anche gli ishavariani potessero far riposare i loro defunti in quel luogo, quel mare di sabbia e fiori era pieno di foto diverse, nomi e date di nascite diverse, ma molte di loro avevano in comune la stessa data di morte, compresa quella che andai a visitare.

    Comunque bravo...tu a riposarti e io qui a sgobbare visto che gli altri sono a fare un cavolo di esame...sai Satoru...ogni tanto penso che sarei dovuto venire anche io in accademia quel giorno, ma no per qualcuno dovevo stare a casa visto che avevo un raffreddore...tsk..io a lavorare e tu a riposarti...BRAVO

    Come ogni volta non ottenni nessuna battuta di rimando, d'altronde cosa mi potevo aspettare da una pietra con sopra il nome di un ragazzo morto? Una risposta per quanto gradita sarebbe stata molto più preoccupante di quel silenzio pensandoci bene.

    Ah si, ho padroneggiato quel jutsu che tanto volevi imparare..in effetti da un genio come me cosa ti potevi aspettare se non questo?

    A quelle parole creai una nuvoletta di sabbia richiamando i granelli di sabbia che si erano posati sopra la lapide del mio amico, la nuvoletta iniziò a volare tutt'attorno a noi due per poi posizionarsi sopra la mia testa, iniziai a modificare la sua forma con dei semplici gesti delle mani finché non l'allargai il più possibile in modo da usarla a mo di ombrello per coprirmi dal sole.

    In questo momento ti saresti scazzato come non mai, già ti vedo li a dire 'ecco ...tu ci riesci perché io no?!' per poi tenermi il muso finché non ti insegno un trucco per farla...sai...mi manca il tuo brutto muso a prima mattina.

    Rimasi li sdraiato a vedere i raggi del sole che filtravano attraverso la nuvola di sabbia che avevo creato, anche se non avevo più pianto sentivo ancora la morsa allo stomaco ogni volta che andavo in quel luogo, sentivo ancora la mia mente svuotarsi da ogni pensiero al ricordo di quella scena così raccapricciante, mi ricordavo ancora la sensazione di sconforto e di impotenza dinnanzi al braccio di Satoru che usciva da quelle macerie e delle nostre ultime parole 'Stai a casa non voglio ammalarmi a causa tua'.

    Sai...oggi ho l'incontro con il jonin che mi verrà assegnato, d'altronde non possiamo fare molto visto che tutti gli altri sono impegnati con il torneo per il passaggio di grado e se non sbaglio ci sono anche tre nostri rappresentati ...chissà cosa sanno fare e quali tecniche mostreranno a tutti loro...mamma mia che maleducato nemmeno una risposta oh

    Scoppiai a ridere da solo..

    Bene è tempo di andare...ci vediamo fratello

    Diedi il pugno alla lapide come segno di saluto a quella lapide che faceva da decorazione solo ad un braccio. Sistemai i fiori cambiai l'acqua e tornai alla nuova accademia del vento per vedermi con il mio nuovo supervisore.

     
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    L'accademia era stata ricostruita completamente grazie all'ausilio di tutti quanti, i carpentieri avevano lavorato giorno e notte per poter finire il prima possibile e dimostrare che anche se eravamo stati attaccati il paese del vento non si sarebbe piegato, non avremmo mai fatto passare liscia una bassezza come quella, attaccare le giovani leve e il luogo di studio si è una tattica base...ma significa anche che il nostro avversario è disposto a qualsiasi cosa pur di ottenere ciò che vuole.

    Aveva detto detto davanti al monumento se non sbaglio...che sia lui?

    Salve sono Touma Gojo è lei per ca...

    Shhh


    Il giovane uomo mi zittì con un dito, era alto con un lungo pizzetto che gli arrivava al centro dei pettorali e i capelli lunghi entrambi rossi scuro a eccezione per alcune ciocche blu che si vedevano dalla coda con cui aveva legato i capelli, la pelle ambrata risaltava con gli occhi rossi con cui mi aveva fulminato pochi istanti prima, era molto più alto di me e il suo fisico allenato mi fece pensare che si trattava di un ninja che si basava molto sul combattimento fisico ma ciò che attirò la mia attenzione non furono le sue origini in quanto sicuramente si trattava di un ishavariano, ma i suoi arti, per la precisione il braccio destro e la gamba destra visto che entrambi erano due protesi che usavano per impastare il chakra.

    Perché mai un profugo di isvhar?

    Ricorda sempre di portare onore, lealtà e sincerità nel tuo cuore, sia con i vivi ma anche con i morti visto che i nostri antenati ci osservano sempre.

    A fine di quelle parole completò la sua preghiera battendo le mani, si girò verso di me e iniziò a squadrarmi dall'alto verso il basso. Tutto di lui trasudava potere e ogni suo movimento per quanto stupido come il semplice girarsi mi mise addosso una pressione che non avevo mai provato, ero intimorito da quell'uomo e per un secondo il mio corpo reagì a quella sensazione affinando il più possibile i mie sensi e tenendosi pronto a fuggire.

    E dimmi...dove vorresti scappare?

    Mi sentii improvvisamente minuscolo mentre quell'uomo divenne sempre più grande fino a diventare un gigante, o meglio questo è quello che mi diceva il mio cervello ma la realtà era diversa, lui era sempre lo stesso e io pure, era la pressione che mi stava mettendo che mi faceva sentire così.

    Quando s'incontra qualcuno di forte le cose da fare sono due...fuggire oppure combattere, ora dimmi chi dei due sei?

    ...Non vedo perché dovrei...scappare...

    Perché uno sconosciuto ti sta parlando rilasciando il suo istinto omicida mettendoti sotto pressione e perché come hai visto possiamo essere attaccati anche da infiltrati, ecco perché, comunque sono Netero si, seguimi


    Mi passò affianco e si diresse verso il primo campo di allenamento libero, mi sentii improvvisamente più tranquillo, quell'uomo era nettamente superiore a me e spiaccicare quelle due parole era stato uno sforzo disumano, appena si allontanò sentii le gocce di sudore che mi colavano dalla fronte e dal collo e mi maledii per quella reazione.

    Al diavolo me e quel tizio.

    Il jonin mi stava aspettando vicino un albero al centro di quella piccola oasi in mezzo alla sabbia, i campi di allenamento di suna erano stati costruiti in modo da non dare vantaggi di alcun modo visto che che presentavano tutti gli elementi. Non appena fui abbastanza vicino il ninja mi diede un foglietto ed inizio a spiegarli il perché eravamo li.

    Come ben saprai siamo in guerra, anche se non sembra a giudicare da tutti gli abitanti di questo paese... comunque il nostro compito per oggi è mostrarti quanto sei insignificante così come sei e quanto ti puoi spingere più in la se superi i tuoi limiti. Come prima cosa immetti il tuo chakra in quel foglio e vediamo cosa succede

    Presi il foglietto tra le mani e lo riconobbi, un giorno un insegnante dell'accademia ci aveva spiegato che per scoprire l'alterazione del chakra di ognuno di noi bisognava utilizzare un foglio derivante da uno speciale tipo di albero che permetteva di vedere gli effetti del chakra. Il foglietto era completamente bianco e non aveva nulla sopra, era liscio e notai che tendeva veramente quasi ad assorbire il chakra quindi decisi di chiudere gli occhi e di concentrarmi il più possibile, potevo sentire il chakra fluire nella carta, abbandonava il mio corpo e si diramava su tutto il foglio ma non succedeva nulla così iniziai a concentrarlo per lungo al centro del foglio e fu a quel punto che il foglio si tagliò in due parti uguali.

    Vento

     
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    Buono, potrai attaccare dalla medie distanza e deviare molte armi piccole se lo usi come si deve, non che tagliare corde o gole se sei abbastanza furbo

    Diede un pugno con la protesi all'albero in mezzo all'oasi in modo da far cadere una decina di foglie, me le porse e ne tenne una per lui.

    Ora tocca alla parte divertente, devi riuscire a tagliare queste foglie usando il tuo chakra, poi impiegare anche tutto il giorno e la notte per quello che m'interessa...l'importante è che dopo questo allenamento tu riesca a fare una cosa come questa.

    Appena finì la frase la foglia si spezzò in più parti che caddero a terra, il mio istruttore si mise a sedere sotto l'albero e chiuse gli occhi per tirare un sonnellino mentre a me non rimanevano altro che domande e una sensazione di disagio. Ma che bella spiegazione, perfetta proprio. Presi la prima delle dieci foglie e iniziai a far fluire il mio chakra in essa, la differenza con il foglio era palese, tagliare una comune foglia era un'impresa molto più difficile di quella che una persona si poteva aspettare così iniziai a ripensare alla sensazione di qualche attimo prima e di come il chakra si concentrava e notai un piccolo dettaglio che mi era sfuggito con la carta, il mio chakra si stava addensando ma non stava scorrendo come prima così inizia a farlo scorrere lungo la foglia ma nemmeno questo pareva funzionare, mi mancava un piccolo dettaglio.

    Pensa pensa...cosa c'è di diverso, perché non taglia, eppure il fuuton è chiamato anche il chakra della lacerazione, il chakra perfetto per affi...lare.

    Ad un certo punto ebbi un piccolo lampo di genio, il chakra vento taglia è corretto, ma è inutile ricoprire un qualcosa di chakra se non lo si affila prima quindi congiunsi le mani con la prima foglia dentro e iniziai a fluire il chakra in due direzioni opposte in modo da farlo scontrare lungo la foglia e li successe la magia, appena aprii la mano notai che sopra la foglia era comparso un piccolo segno e usai quel taglietto come base, mano a mano che mi esercitavo sentivo le mie energie diminuire ma era anche vero che le foglie tagliate iniziarono a diventare di più rispetto a quelle integre finché non ne rimase una sola.

    Ehi, io ho quasi finito sai?

    Mi avvicinai all'istruttore e dopo aver preso la foglia come aveva fatto lui iniziai a concentrare il mio chakra in essa, oramai il procedimento era stato appreso dal mio corpo e dalla mia mente così decisi di provare a fare la sua stessa cosa, rilassai il corpo e iniziai a far fluire il mio chakra nella foglia in due direzioni opposte facendo in modo che questi due piccoli flussi si affilassero assieme finché non si taglio, un semplice ma deciso unico taglio, dopo di che svenni.

    [Mezz'ora dopo]

    Buongiorno principessa, abbiamo dormito bene?

    Sono svenuto vero?

    Si, ma hai passato il primo test, ora tira fuori le tue armi e mostrami cosa sai fare.


    Il ninja si allontanò di tre metri e dopo essersi inginocchiato sulla sabbia compose tre rapidi sigilli e affianco a lui si vennero a creare due bestie di sabbia che accarezzò sulla testa.

    Loro sono Yoko e Yaki e saranno i tuoi compagni di allenamento e il tuo compito è distruggerli, tranquillo non sono molto resistenti.

    Ne è sicuro?


    Appena finii di parlare concentrai il chakra sotto i miei piedi richiamando la sabbia nei dintorni e grazie ad essa attivai la sospensione del deserto che mi permise di avere una accelerazione che non avrei mai potuto avere con la mia sola forza fisica, mi catapultai così contro la prima bestia e grazie al mio chakra vento che feci fluire attraverso il braccio distrussi la prima creatura che si sfaldo tornando semplice sabbia, per la seconda invece attuai un attacco dall'alto, sempre grazie alla mia nuvola mi portai sopra il ninja per poi cadere sopra la bestia ripetendo lo stesso procedimento.

    Teatrale si, ma passabile...ora dimmi sei uno che combatte o che scappa?

    Pensai al mio amico morto quindi la risposta non tardò ad arrivare questa volta. Voglio combattere Netero-sensei




    Note:
    1° Ho scelto un ishvariano perché oramai vivono a suna da un anno.
    2° Ho descritto che distruggo gli Shisa di sabbia non perché il pg è dio sulla terra, ma perché erano stati creati solo come test quindi più deboli rispetto a quelli creati in un duello.
     
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