Questione di dovere

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    Fra meno di un'ora saremo arrivati al Paese del Ferro ed entro mezzogiorno, saremo alla capitale. Ma mi spieghi perchè siamo dovuti venire fino a qui? Ti sto accompagnando, mi devi come minimo una spiegazione

    Jiren e nonno Baki sono appena usciti dalla locanda dove hanno pernottato, al confine col Paese del Ferro. Il clima è molto rigido, ma la neve cade leggera e delicata, ben lontana da una delle tipiche tormente invernali di quei paesi nordici.
    Il sentiero è quasi irriconoscibile per chi non è abituato a muoversi in quelle terre, non fosse per dei paletti di segnalazione che svettano dalla neve, e dal fatto che lungo il tragitto sia più bassa, battuta dai passi dei viaggiatori e dei mercanti.
    Jiren si culla un attimo nel nuovo clima prima di rispondere al nonno, lasciandosi rinferescare la faccia da qualche fiocco di neve, mentre volge lo sguardo al cielo.

    Uffa nonno, te l'ho già detto, potevo benissimo venire da solo

    Dopo quanto successo nella tua missione? Tsk è già tanto che il tuo sensei sia ancora vivo dopo averti cacciato in una situazione così sconsiderata

    Beh, sto andando proprio a trovare uno dei due che mi hanno salvato, ci tengo a ringraziarli di persona, uno è un Samurai di Tetsu, l'altro un Ninja di Iwa. Devo loro la vita, non posso semplicemente spedirgli una lettera ti pare?

    Bwahahahaha questo è il mio ragazzo, ora forza, corriamo fino alla capitale del Ferro!

    CITAZIONE
    Tre ore dopo


    Il paesaggio innevato, a cui Jiren non è abituato, lo disorienta, facendolo sentire fuori posto, ma al contempo curioso, vivo ed energico. Il ragazzino ed il nonno camminano per le strade della capitale del Ferro, diretti ad un enorme palazzo che potrebbe benissimo essere il quartier generale dei Samurai. L'idea di Jiren è quella di chiedere ad un eventuale sportello informativo del suo salvatore.
    Le persone guardano i due stranieri con un po' di sospetto, ma niente di più, ciò che Jiren guarda, invece, sono le magnifiche spade che vede ai fianchi dei guerrieri che scorge per la città: tutte katane dai bei foderi eleganti perfettamente curati, con delle magnifiche impugnature. I samurai di guardia, indossano anche delle robuste armature che sembrano capaci di resistere a molti colpi potenti. Tutto sommato, nonostante dopo un po' possa sembrare monotono il paesaggio, a Jiren piace molto, soprattutto l'aria che si respira sia in senso concreto che figurato.
    Ed eccoli all'ingresso del grande palazzo, dove Jiren si rivolge ad una ragazza molto carina seduta dietro ad un bancone.

    Ciao, sto cercando una persona, un samurai . . . Ren Natsume
     
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    Tetsu, terra fredda e letale come il duro metallo che la contraddistingue. Alla via della spada, il Bushido, è consacrata l’esistenza di ogni samurai degno di questo nome, ma, man mano che il mio percorso proseguiva, io vedevo in ciò qualcosa di ben più grande. La Spada restava certamente qualcosa di unico ed insostituibile per me, ma c’era qualcos’altro, le capacità del chakra e le sue applicazioni erano troppo vaste per limitarle ad una semplice diramazione e suoi derivati. Ciò che potevo fare con l’ausilio di quella forza, in me innata, era qualcosa di pressocchè unico e devastante. Iniziai così a seguire un cammino che facesse da ponte tra l’Arte della Spada e quella del Chakra, in quel momento ancora ignaro di ciò verso cui mi avrebbe potuto portare. Il primo passo che mi venne in mente di fare fu quello di intraprendere un viaggio alla riscoperta di ciò che la via del chakra poteva permettermi di fare e la prima meta che mi prefissi era Kiri, lì avrei cercato Bokuda Akageri, divenuto mio amico durante una particolare missione. Magari lui avrebbe potuto darmi qualche consiglio, e poi dovevo mostrargli la mia opera conclusa grazie all'Avalon ritrovato con lui. Fu così che quella mattina mi diressi al quartier generale per chiedere un permesso finalizzato proprio a questo obiettivo, ero abbastanza fiducioso della risposta positiva in virtù dell'impegno dimostrato fino a quel momento, soprattutto dopo la promozione accordatami e dopo i compiti svolti in veste di Capitano di Tetsu, qualcosa però mi distrasse pochi attimi prima di poter fare la mia richiesta. Ero appena entrato nel grande salone e stavo costeggiando la zona accoglienza in cui era possibile chiedere informazioni di ogni sorta, udii allora il mio nome nonchè riconobbi una sagoma familiare...

    Jiren... Sakata... Il Demone bianco!

    Esordii gioioso avvicinandomi al ragazzo che non molto tempo addietro avevo salvato da una pessima situazione, in compagnia di Yuugi Miyazaki, shinobi di Iwa. Una volta raggiunto gli diedi una pacca sulla spalla e ripresi.

    Che piacere vederti, alla fine sei venuto a trovarmi... Bravissimo...

    Al che notai poi una seconda figura al suo fianco, un nerboruto individuo dallo sguardo a metà tra serio e ironico, decisamente particolare. Non indugiai però nel presentarmi iniziando da un rispettoso inchino.

    Mi presento, Ren Natsume... Capitano di Tetsu! Ma non restiamo qui in piedi, seguitemi...

    In tutto ciò la signorina, resasi conto che la situazione si fosse risolta da sola, accennò un sorriso ritornando semplicemente alle sue faccende burocratiche. Noi invece ci dirigemmo verso casa, la mia richiesta avrebbe potuto attendere, quel giovane aveva certamente catturato la mia attenzione durante la missione che ci permise di conoscerci e non poteva che farmi piacere la sua visita.
     
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    Jiren... Sakata... Il Demone bianco!

    Quella voce, ha ridestato subito in Jiren un ricordo piacevole. Già un'altra volta ha sentito quella voce, quando era in punto di morte, fra le grinfie di Juulen il sacerdote di Jashin.
    In quel momento Jiren aveva provato stupore e gioia nell'udire quella voce, i suoi occhi hanno potuto godere di un magnifico spettacolo: assistere alla potenza di un vero guerriero.

    Ren . . .

    Il samurai si avvicina al Genin e gli affibbia una pacca amichevole, molto molto diversa dalle pacche distruttive che gli da solitamente suo nonno.

    Che piacere vederti, alla fine sei venuto a trovarmi... Bravissimo...

    Si, ci tenevo a ringraziarti di persona per quello che hai fatto, che avete fatto tu e Yugi. Senza il vostro intervento, non sarei qui!
    Questo è mio nonno, Baki Sakata


    Bwahahaha che baldo giovanotto, prendi esempio Jiren!

    E gli rifila una delle sue pacche, che lo scaraventa a terra a tre metri di distanza. Un po' dolorante Jiren si rialza fulminando con lo sguardo il nonno. Sperava che almeno in terra straniera ed in presenza di estranei, si sarebbe contenuto . . . illuso!

    Mi presento, Ren Natsume... Capitano di Tetsu! Ma non restiamo qui in piedi, seguitemi...

    Che bravo ragazzo, ti porgo anche io la mia più sincera gratitudine per aver salvato quell'imbecille di mio nipote e ti prego di scusare la sua stupidità

    E si profonde in un inchino così sincero che non aveva mai visto prima d'ora. Mai una volta Jiren ha sentito suo nonno ringraziare qualcuno, di solito avviene il contrario, è sempre lui ad aiutare tutti.
    Accettano l'offerta dello spadaccino e si incamminano con lui per le vie innevate della capitale del Ferro.
    Jiren è rapito dalla bellezza mistica e dall'aria antica e solenne della città, anche se non sopporta molto bene quella temperatura così rigida, abituato al mite clima della foresta di Konoha.

    Tetsu è veramente un bel posto, ma quando vorrai scaldarti, vieni pure alla Foglia, ti porterò alle migliori terme del mondo e a provare il nostro famosissimo ramen!
    Approposito, sai che sono anche io uno spadaccino? ovviamente non sarò mai bravo come voi Samurai, ma perchè non provarci? Se voglio diventare il più forte del mondo, devo imparare molte cose


    Per diventare il più forte del mondo dovrai prima battere me pivellino Bwahahahaha

    Lo farò con grande piacere!
    . . . E tu Ren, perchè hai deciso di diventare un samurai?
     
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    Dopo l'incontro e le dovute presentazioni con il nonno di Jiren, i due accettarono il mio invito ed insieme ci incamminammo iniziando a scambiare qualche chiacchiera. Fu un piacere per me scoprire che anche quel giovane così grintoso aveva intenzione di diventare il più forte del mondo ed era addirittura interessato a studiare il Kenjutsu per riuscirci.

    Giustissimo Jiren! Ma devo avvertirti che il mio obbiettivo è quello di diventare lo spadaccino più forte! Quindi in quell'ambito non avrai vita facile

    Sorridendo gli diedi una pacca sulla spalla un pò come quella vista poco prima dal nonno, ma molto più leggera ed amichevole. Al che il discorso continuò con una domanda del giovane che un pò mi sorprese, il motivo per cui ero diventato un samurai, bella domanda in effetti.

    Perchè sono diventato un samurai... Difficile da spiegare... Nascendo a Tetsu Ovest non avevo molta scelta, la vita sotto il generale Lee non era delle migliori... I miei genitori hanno dovuto dare la vita a causa sua anche se tutt'ora non so bene come siano andate le cose... La riunificazione di Tetsu però è stata una delle cose migliori che potessero capitarmi ed ora posso onorare fino in fondo gli insegnamenti di mio padre, che è rimasto fedele al bushido nonostante fosse costretto da un debito d'onore verso il generale a restare dal lato Ovest del muro. Mia madre invece era una shinobi e mi ha insegnato come utilizzare al meglio il chakra e le mie particolari capacità. Ciò che mi resta di loro sono proprio queste due cose, il Kenjutsu trasmessomi da mio padre ed il potere insito nel mio DNA grazie a mia madre... Per onorare loro, io porterò al massimo entrambi questi mondi e lo farò dominando il regno della spada!

    Nel parlare di quella storia il mio tono si fece serio e determinato come il mio sguardo, dopo qualche istante però, quasi ridestandomi da un momento di trance, tornai allegro e mi scossi rivolgendomi nuovamente a Jiren.

    Scusa, mi sono lasciato trasportare... E tu? Perchè vuoi diventare il più forte del mondo?

    Gli avrei quindi lasciato il tempo di rispondere per poi azzardare una proposta che mi frullava in testa

    Che ne pensi di uno scambio di colpi? Mi piacerebbe vedere le tue abilità con la spada... Ormai siamo quasi giunti alla mia bottega...

    Difatti girando l'angolo ci trovammo proprio a pochi passi dalla porta di quella che era anche casa mia e, senza troppi complimenti, invitai i miei ospiti ad entrare. Si sarebbero trovati davanti una sala pienamente allestita da armi, armature e tutto ciò che un samurai o un ninja potessero cercare. Dopo qualche istante lasciato loro per ammirare la merce, li condussi sul retro prendendo due spade di legno. Usciti nuovamente all'esterno, in quello che era il mio personale giardino adibito a campo d'addestramento, porsi quindi la spada al ragazzo invitandolo a fare la prima mossa.

    Mostrami perchè ti sei meritato il nome di Demone Bianco!

     
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    La motivazione di Ren, a diventare un samurai, a diventare un forte guerriero, ciò che lo spinge a ricercare la forza, lascia Jiren con qualcosa di vuoto dentro. . . Rendere onore ai suoi genitori.
    Jiren non ha mai pensato a questo. Ora sente la sua motivazione piuttosto egoistica, eppure non si sente in difetto, crede in se e nei suoi valori ed obiettivi. Crede in ciò che ha passato ed in ciò che ha superato, ma soprattutto crede nella sua motivazione.

    Davvero un bell'obiettivo, mi fai sembrare un egoista così.
    Io voglio raggiungere la forza assoluta, schiacciante e definitiva, in modo da non perdere mai più nessuno.
    Mia madre è morta di malattia quando ero molto piccolo, ma chi può dire che un potente Jutsu medico non potesse salvarla? Mio padre è stato ucciso da dei banditi, così mi è stato detto, se fosse stato più forte, sarebbe ancora qui. . . Per questo voglio un potere assoluto e schiacciante, per non perdere più nessuno. Per far si che tutti riconoscano la mia forza, in modo da scoraggiare sul nascere altre azioni simili.
    Se solo fossi stato più forte . . . tutte quelle persone nel paese del fulmine non sarebbero morte in mano a quegli psicopatici!


    Ren ha visto il villaggio, se così si può chiamare, dove Jiren e gli altri prigionieri erano segregati. Avrà sicuramente visto il bagno di sangue provocato dalla sua ribellione. Se solo avesse avuto la forza che ha dimostrato Ren, avrebbe potuto salvarli.
    Un velo di tristezza prende ad allargarsi sul volto di Jiren, gli occhi spenti che fissano il terreno, eppure guardano ad un punto molto, molto lontano.
    Ren, forse vedendolo così malinconico, prende un po' in mano la situazione, forse per distrarlo, o forse chissà . . .

    Che ne pensi di uno scambio di colpi? Mi piacerebbe vedere le tue abilità con la spada... Ormai siamo quasi giunti alla mia bottega...

    Certo, non c'è niente di meglio per conoscere una persona, che incrociarvi le spade, vero?

    Entrano nella bottega di Ren, un bel posto pieno di oggetti affascinanti ed ingegnosi. Armi e armature di ogni genere decorano l'interno, ricordando in qualche modo al giovane Jiren, la bottega di suo padre. Come Ren, era un armaiolo, anche piuttosto bravo e riconosciuto a Konoha. Infatti dicono che sia stato aggredito e ucciso dai banditi, proprio durante una spedizione commerciale delle sue attrezzature. Non è morto in missione combattendo da shinobi . . . è stato ucciso durante una rapina. Ma sarà veramente così? Nonno Baki non vuole mai dilungarsi in dettagli e cerca sempre di evitare l'argomento, che lo fa arrabbiare molto, moltissimo.

    Hai proprio un bel negozio Ren, anche mio padre era un armaiolo sai? Per questo uso spesso la spada. La sua spada!

    Escono quindi in giardino, uno spazio ampio con evidenti segni degli allenamenti del samurai.
    Jiren sgranchisce appena il collo e scioglie le spalle mentre fa quattro saltelli per scaldarsi. Ren gli lancia una spada di legno, presa subito al volo dal ragazzo.

    Mostrami perchè ti sei meritato il nome di Demone Bianco!

    Byakugan!

    Sakata.Gintoki.full.2556488

    Gli occhi di Jiren, da neri diventano completamente bianchi, privi di pupille. i condotti del chakra attorno agli occhi del ragazzo si gonfiano a dismisura, e la sua vista cambia radicalmente, facendogli vedere il mondo nella sua completezza. Riesce a vedere il sistema circolatorio del chakra di Ren, riesce a vedere fluire il suo potere.
    Mantiene quella posizione statica, apparentemente scoperta e con poche difese. In realtà, Jiren ha uno stile tutto suo di combattimento con la spada, fatto di rapidi scatti aggressivi e violenti, con pochi fronzoli e senza movimenti che sprecano solo tempo ed energie.
    Studia attentamente la posizione difensiva di Ren, senza notare aperture o debolezze, segno che è uno spadaccino molto esperto, di gran lunga superiore a lui. Jiren è deciso ad imparare tutto quello che può da questo scambio di colpi.
    Improvvisamente scatta in avanti con rapidità e ferocia, menando un affondo diretto al petto, ma si aspetta che venga parato, segue quindi un fendente verticale portato con tutta la sua forza, per provare a sfiancare l'avversario e cercare di creare quell'apertura che non vede.
    Per aggiungere potenza al colpo, fa fluire il suo Chakra tagliente nella spada di legno, sua peculiarità del combattimento con armi, in modo da rendere i suoi colpi più potenti e con maggior effetto tagliente.
    Segue un altro fendente, uno sgualembro dal basso verso l'alto, un colpo portato in diagonale caricando in basso a sinistra, per scaricare tutta la potenza del colpo in alto a destra, un tentativo di spezzare la guardia di Ren, probabilmente inutile data la sua superiorità. Per finire la combo, utilizza il suo Kenjutsu distintivo, la Decapitazione della Luna Crescente: un ampio e rapido diritto, un colpo orizzontale dall'ampia traiettoria, che fin'ora è sempre stato vincente per il Genin della Foglia.

     
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    Il ragazzo sembrava entusiasta di affrontarmi e mettersi alla prova, d'altronde visto il suo obbiettivo poteva essere prevedibile. La cosa che invece mi sorprese fu ciò che accadde ai suoi occhi poco prima che partisse all'attacco, mutarono infatti di forma, divennero qualcosa di cui avevo solo sentito parlare e letto ma mai avevo potuto vedere di persona. Che quel ragazzo avesse davvero le carte in regola per realizzare il suo sogno? Lo avrei ben presto scoperto.



    Forza ragazzo! Fammi sognare! Ahahahahahah

    Non se lo fece ripetere ed in un baleno giunse a portata di spada allungandosi in un affondo rapido e preciso, senza mai smuovere quegli occhi che sembravano scrutarti l'anima. Mi fu comunque facile schivarlo con un passo laterale mentre la mia spada restava a protezione frapponendosi tra noi due. Il Demone Bianco non aveva però concluso, mi costrinse difatti ad una nuova schivata, questa volta a destra, per difendermi da un fendente verticale, seguito da un ritorno verso l'alto questa volta in diagonale. A questo tentativo risposi con una movimento del busto nuovamente a destra, lasciando che la spada di legno mi passasse a pochi centimetri di distanza, poi un brivido mi percosse la schiena. Una determinazione nuova sembrò pervadere il viso del ragazzo per quanto lo sguardo restasse imperscrutabile ed il motivo fu subito chiaro, mi trovai infatti assalito nuovamente con quella che sembrava pura furia.

    Bel tentativo...

    Dissi accennando un passo indietro e voltando le spalle a Giren per poi sorprenderlo con una basilare tecnica di Kenjutsu

    Uragiri

    Il movimento della spada sarebbe stato tale da costringere il Demone Bianco a compiere un passo indietro. In quel frangente partì il mio contrattacco, la spada di legno si tinse di una patina blu acceso e, con un rapido fendente orizzontale tirato davanti a me, generai un lampo di chakra che investì il mio avversario costringendolo in terra.

    Bene... Direi che può bastare!

    Conclusi sorridendogli e raggiungendolo a passo tranquillo per aiutarlo a rialzarsi.

    Hai talento... Ma la strada è lunga e nel mondo del Kenjutsu... Passo dopo passo diverrà sempre più rossa... Intrisa del tuo stesso sangue... Sei certo di voler intraprendere questa via?

    Attesi quindi una risposta che ero certo fosse positiva e conclusi

    In questo caso, potrei insegnarti qualcosa di adatto al tuo stile di combattimento...



    Edited by Roy90 - 20/1/2021, 23:56
     
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    Colpo dopo colpo, Ren schiva senza troppi sforzi ogni mossa di Jiren, che non si limita ad attaccare con il solo scopo di dimostrare il proprio valore al suo nuovo amico, bensì osserva ed analizza ogni mossa, movimento e cambiamento all'interno del corpo del samurai, per estrapolarne i segreti e farli propri. Analizza con cura e meticolosità la reazione dei suoi muscoli, il suo respiro, la postura e, on ogni attacco, prova a costringerlo a mostrare sempre più le sue capacità.
    Il samurai tuttavia evita ogni colpo con dei semplici e minimi spostamenti, consentendogli il minimo spreco di energie, ma soprattutto consentendogli una posizione di pronta reazione. La sua spada, infatti, rimane sempre pronta a scattare senza preavviso, oltre le inevitabili aperture di Jiren durante la fase di attacco. Se avesse voluto, Ren avrebbe potuto tagliargli la testa in un attimo già dal primo attacco sferrato dal Genin.
    Con l'ultimo attacco prova a costringerlo ad una reazione più forte, e la ottiene.
    La spada di Ren viene rivestita da uno strato di chakra, quasi in maniera simile a come fa Jiren col suo chakra tagliente, ma sembra una versione decisamente migliore del suo stratagemma. Lo strato di chakra, feroce e calmo allo stesso tempo, si distacca dalla spada del samurai, che compie un movimento fluido e rapido, e si schianta come un falco all'attacco contro il povero Genin, che si ritrova scaraventato a terra. Il colpo è stato quasi come ricevere un uragano in pieno petto, una potenza ed una rapidità impressionanti, e Jiren è sicuro che quello è solo una piccola parte del reale potere del Samurai.

    Bene... Direi che può bastare!

    Jiren rimane qualche istante a terra dolorante e col fiato spezzato da quell'attacco così impetuoso. Osserva il ragazzo avvicinarsi a lui sorridente, e non può che chiedersi una cosa: a che razza di allenamenti disumani si sarà sottoposto per arrivare ad un risultato del genere?
    Jiren ben ricorda il suo vero potere, che ha mostrato nello scontro con Juulen il Jashinista, talmente veloce da non poter essere seguito nemmeno con i suoi occhi bianchi, talmente potente da annichilire quel temibile avversario in qualche istante. Certo, collaborando con il ninja di Iwa, ma Jiren è sicuro che, non fosse stato per l'urgenza di salvarlo, avrebbe potuto batterlo facilmente anche da solo. Probabilmente anche Yuugi, il ninja di Iwa, a giudicare da quanto visto dal Genin della Foglia, avrebbe potuto occuparsi di quell'avversario da solo, con i suoi poteri magici è riuscito a creare niente meno che della lava! Come si combatte contro la lava?! Probabilmente con la velocità fulminea mostrata da Ren.

    Hai talento... Ma la strada è lunga e nel mondo del Kenjutsu... Passo dopo passo diverrà sempre più rossa... Intrisa del tuo stesso sangue... Sei certo di voler intraprendere questa via?

    Ma quale talento hehehe, mi sono solo allenato moltissimo con la spada, eppure sono ancora un moscerino in confronto a te . . . Ma non ho intenzione di tirarmi indietro, anzi sono ancora più motivato di prima.
    Se versando il mio sangue possso evitare che venga versato quello di altri innocenti . . . sono disposto a darlo tutto.
    Non voglio più che qualcuno muoia a causa della mia debolezza!


    In questo caso, potrei insegnarti qualcosa di adatto al tuo stile di combattimento...

    Dici sul serio Ren? Allenarmi con la spada con un vero Samurai . . . Farò grande tesoro dei tuoi insegnamenti, te lo prometto!
     
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    Il ragazzo rimase qualche istante a terra a cercare di riprendere fiato, ma come avevo intuito il carattere non gli mancava e ben presto si riprese rispondendo egregiamente alla mia domanda. Spirito di sacrificio, consapevolezza dei propri limiti e desiderio di andare oltre, tutte cose fondamentali per poter essere grandi ed allo stesso tempo tutte presenti nel giovane Jiren. Forse fu proprio quello a farmi tornare in mente gli anni in cui mio padre si impegnava tanto nell'addestrarmi, ma il mio stesso metodo non sarebbe stato certamente efficace anche con un Hyuga. I suoi occhi inconfondibili lo portavano ad uno stile di combattimento ben diverso e con basi diametralmente opposte.

    Non perdiamo tempo ed iniziamo subito allora!

    Dissi porgendogli nuovamente la katana che aveva lasciato andare pocanzi ed invitarlo a mettersi in guardi di fianco a me

    Lezione numero uno... L'arma che impugni non è un mero oggetto che noi utilizziamo per difenderci o attaccare... La spada è parte integrante del nostro corpo, la materializzazione stessa della nostra volontà, difensiva od offensiva che sia...

    Iniziai quindi a compiere dei semplici movimenti fendendo l'aria molto lentamente e mimando quelli che sembravano essere degli attacchi alternati a delle difese di vario genere

    Segui i miei movimenti, ma non ripeterli meccanicamente, sentili, percepisci il tuo corpo muoversi nello spazio, sii completamente rilassato e fluido mentre agisci.

    Lasciai quindi trascorrere qualche lungo istante per dargli modo di ragionare sulla cosa, al che, senza smettere di mostrare quei movimenti.

    Il tuo stile di combattimento e quegli occhi ti favoriscono molto in ciò... Hai però ancora dei movimenti superflui, dispendiosi... Buttali via!

    Continuammo per diverso tempo quel basilare esercizio, fino a che Jiren non fosse arrivato a riuscire a distinguere le diverse sensazioni che il suo corpo gli restituiva come feedback. A quel punto avremmo fatto una pausa nella quale sarebbe stato libero di pormi domande o esporre riflessioni su ciò che era stato fatto.

    Allora? Ti aspettavi che fosse così?

    Chiesi sorridendo lasciandogli tempo di rispondere prima di continuare

    L'arte della spada è qualcosa che va ben al di là della preparazione al combattimento e man mano dovrai iniziare a rendertene conto... Hai sentito parlare del codice del Bushido? Ciò che lega saldamente gli animi di noi Samurai... Noi tramite quello rafforziamo la nostra volontà rendendola adamantina... ed ora dimmi, a cosa pensi che serva allenare anche la nostra volontà oltre che le nostre capacità fisiche?

    Restai quindi immobile, davanti al giovane, fissandolo intensamente negli occhi, con entrambi i palmi delle mani in appoggio sul pomo della spada di legno piantata a terra a mò di bastone.

     
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    Jiren rimane molto colpito dal giovane samurai, non solo per le sue innegabili capacità fisiche ed atletiche, ma anche dalla sua indole. L'ha visto furioso come una belva, aggressivo e feroce con il nemico. Ma ora lo vedo gentile, disponibile ed altruista, tanto da offrirgli delle lezioni sull'arte della spada, opportunità che Jiren non intende farsi scappare.
    Una volta rimessosi in piedi, afferra la spada di legno offertagli nuovamente da Ren, pronto ad imparare i suoi segreti sulla scherma.

    Non perdiamo tempo ed iniziamo subito allora!

    Non vedo l'ora!

    Lezione numero uno... L'arma che impugni non è un mero oggetto che noi utilizziamo per difenderci o attaccare... La spada è parte integrante del nostro corpo, la materializzazione stessa della nostra volontà, difensiva od offensiva che sia...

    Ma certo, capisco, deve diventare un'estensione del mio braccio! Nei miei allenamenti ho sempre puntato alla rapidità, alla tecnica, ma mi sono sempre sentito un po' macchinoso nei movimenti . . . Già solo guardandoti muoverti credo di aver capito in parte i miei errori.

    Ren comincia a mostrargli dei movimenti con la spada: improvvisi attacchi, schivate e parate. Il samurai effettua movimenti fluidi ed armoniosi, indipendentemente dai cambi di direzione, di rapidità ed intensità, sembrano tutti far parte di un'unica azione, come una sorta di danza letale. Un balletto mortifero in cui spadaccino e arma si muovono all'unisono, a ritmo della musica del combattimento: ecco ciò che manca a Jiren, il ritmo del combattimento, la capacità di danzare.

    Segui i miei movimenti, ma non ripeterli meccanicamente, sentili, percepisci il tuo corpo muoversi nello spazio, sii completamente rilassato e fluido mentre agisci.

    Certo!

    Così, riattivando il Byakugan per osservare tutto di Ren, prende posizione simile alla sua, ma con le gambe un po' più divaricate, per avere più stabilità. Il samurai ha un fisico ed uno stile completamente diverso, quindi deve cercare di adattare quei movimenti al suo corpo, che è anche il succo di ciò che gli ha detto poc'anzi.
    Jiren non si limita più a stringere l'impugnatura della spada, ma la carezza dolcemente, in una presa salda ma morbida, imitando il rilassamento dei tendini della mano di Ren. Comincia a muoversi a tempo col suo nuovo maestro di spada imitando ogni parata, ogni affondo, stoccata o schivata, cercando di non interrompere mai l'azione ed il movimento, ma risulta una cosa molto difficile. Poi si ricorda di come ha imparato, con grandi sforzi, le tecniche dello stile Hyuga, che in qualche modo gli ricordano quelle movenze eleganti, rapide e precise sfoggiate da Ren. Così modifica leggermente i movimenti fatti dal samurai, adattandoli allo stile a cui è già abituato.
    Risulta ancora un po' sporco e meccanico, ma intuisce di essere sulla giusta strada, ora riesce a sentire qualcosa, come se la spada gli suggerisse cosa fare e, anche se è ancora un po' sordo, comincia a sorridere esaltato dalla nuova sensazione.

    Il tuo stile di combattimento e quegli occhi ti favoriscono molto in ciò... Hai però ancora dei movimenti superflui, dispendiosi... Buttali via!

    Come cavolo avrà fatto a capire che lo stile Hyuga può essere adatto a tutto ciò? Solo guardandomi così poco? E' davvero in gamba! ne ho da faticare . . .

    Eppure, pensando ai possibili margini di miglioramento, Jiren non può far altro che sorridere mentre impara a danzare con la spada, con Ren come maestro di ballo.
    Da quando è tornato dalla prigionia, difficilmente riesce a sorridere veramente e si porta un grosso peso nel petto, un misto di vergogna e senso di colpa. Ma in questo momento, in questa danza letale, Jiren si sente libero e privo di ogni costrizione o pensiero, riuscendo a tornare lo spensierato ragazzino che era fino a qualche mese addietro.
    Che Ren abbia deciso di allenarlo anche per questo motivo? per togliergli quei pesi da dentro? Si dice che un grande guerriero possa capire appieno una persona combattendoci, evidentemente Ren è già a quel livello e, dato il suo animo nobile, ha deciso di aiutare il giovane Jiren.
    Continuarono così per un bel po' finche Ren non fu soddisfatto dei progressi di Jiren, a quel punto si fermarono. Il samurai piantò la spada nel terreno e vi si appoggiò sopra a mo di bastone, fissando il giovane Genin.

    Allora? Ti aspettavi che fosse così?

    E' stata una grande esperienza, mi sembrava di danzare con la spada, non pensavo nemmeno di averla, era li e basta! Mi chiedo se con la spada si possano ingannare anche i miei occhi a sto punto!

    L'arte della spada è qualcosa che va ben al di là della preparazione al combattimento e man mano dovrai iniziare a rendertene conto... Hai sentito parlare del codice del Bushido? Ciò che lega saldamente gli animi di noi Samurai... Noi tramite quello rafforziamo la nostra volontà rendendola adamantina... ed ora dimmi, a cosa pensi che serva allenare anche la nostra volontà oltre che le nostre capacità fisiche?

    Non ho mai sentito parlare di Bushido, sai, mi sono sempre allenato da solo con la spada.
    Ripenso alla mia esperienza dalla quale tu mi hai salvato . . . Sai, da quando son tornato difficilmente riesco a sorridere veramente, nel mio cuore c'è sempre il peso delle persone che non sono riuscito a salvare da quei criminali . . . eppure oggi, mentre ci allenavamo, mi sono sentito libero e leggero, senza preoccupazioni o pensieri.
    Una volontà incrollabile è necessaria per chi intraprende la via del guerriero, non tanto per avere la capacità di togliere la vita ai nemici, quanto per il riuscire a sopportare ciò che io ho passato, e riuscire a migliorarsi sempre di più, in modo da poter proteggere quante più persone possibile. Io la penso così
     
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    La risposta di Jiren fu sincera ma soprattutto sentita, era evidente che stesse aprendo il suo cuore e ciò che stavo vedendo non poteva che essere ammirevole, ma in un certo senso parziale. Cosa normale data la giovane età del ragazzo e le poche, per quanto brutte, esperienze vissute.

    Il Bushido è qualcosa di fondamentale per un samurai, ma io lo vedo in modo ancora più ampio, credo che faccia di un essere umano un Uomo. Mio padre mi ha trasmesso questi principi e lo ha fatto un mondo, quello di Tetsu Ovest, che non aveva nulla a che fare con i veri Samurai, ne era addirittura il completo opposto. Lui è riuscito però a farmelo capire ed a mostrarmi che non è solo un codice dei Samurai, è uno stile di vita!

    Attesi qualche istante per lasciare al ragazzo il tempo di ragionare su quelle parole e trarne le dovute riflessioni, dopodichè ripresi la mia spiegazione

    Può essere riassunto con sette punti cardine, sette linee fondamentali

    Usai quindi la katana di legno per scriverli sulla neve, via via che li spiegavo

    L'Onestà e la giustizia sono concetti fondamentali, ma ciò non significa semplicemente farli rispettare, noi per primi dobbiamo esserne l'incarnazione stessa... L'Eroico coraggio ci porta ad affrontare, seppur con le dovute linee d'azione, ogni accadimento pericoloso o potenzialmente mortale, senza il minimo accenno di ripensamento, perchè solo chi ha la forza di alzarsi al di sopra di coloro che abbassano la testa per timore, potrà cambiare davvero le cose... La Compassione per il prossimo ci porta a fare sempre tutto ciò che è in nostro potere per aiutare chi vediamo in difficoltà, senza tralasciare nulla e nessuno... La Gentile Cortesia, è qualcosa di complesso, un filo molto sottile la contraddistingue, noi che ci ergiamo con forza a difesa del mondo non dobbiamo farci avvelenare dalla superbia, dobbiamo restare di animo nobile con tutti, anche con chi siamo in disputa, la miglior vittoria è quella che si ottiene senza combattere, ove possibile... Questa soglia viene tenuta salda nel nostro animo dall'Onore, nessuno può giudicarci se non noi stessi, l'Onore è l'essenza stessa della nostra vita, infrangerlo vorrebbe dire infrangere la nostra stessa esistenza... Ed infine Dovere e Lealtà, due facce della stessa medaglia, se prendiamo un impegno, nulla al mondo può farci tornare sulle nostre decisioni... Solo la morte può fermare la volontà di un Samurai intento a perseguire il proprio compito.

    Terminata la spiegazione lo osservai con sguardo severo ma attento a captare ogni sua emozione o atteggiamento.

    Il tuo obbiettivo è nobile, degno di un vero uomo, la mera forza non è nulla se non viene posta a servizio di un fine più alto e tu possiedi dentro di te questo fine... Avrai quindi la giusta spinta per rendere la tua volontà resistente alle avversità che lungo il cammino cercheranno di spazzarla via... Una di queste difficoltà è il senso di colpa che ti affligge, ma non devi assumerti colpe su eventi che non erano nel tuo controllo... Ormai so come sei fatto e posso essere certo del fatto che hai tentato l'impossibile per risolvere quella situazione... Purtroppo restiamo comunque esseri umani e commettiamo errori, o comunque ci è impossibile salvare tutti... Questa triste verità dovrai comprenderla altrimenti l'enorme perso che ne deriverà finirà per schiacciarti... Ciò non vuol dire che avrai una scusa pronta per non tentare, se hai capito i principi del Bushido, ciò ti sarà chiaro, dobbiamo elevarci per agire quando gli altri non lo fanno, dobbiamo resistere alle avversità per portare a compimento ciò che ci siamo prefissati, ed in caso di fallimento, dobbiamo metterci a nudo di fronte a noi stessi e valutare l'incolumità del nostro Onore... Se questo è indenne, nessuno, tantomeno noi stessi, potremo rimproverarci alcun chè!

    Altri istanti passarono e con loro sarebbe cessata quella parte teorica della "lezione" ed avrei continuato con quello che voleva essere un mio dono di buon augurio per il futuro del giovane spadaccino in erba.

    Ora ti mostrerò una tecnica che potrà esserti molto utile...

    A quel punto mi posizionai a pochi metri da lui impugnando saldamente la spada di legno ed iniziando a roteare il braccio, in apparenza il movimenti sarebbe stato lento, ma man mano la velocità sarebbe diventata tale da causare un effetto ottico dalle particolari conseguenze su Jiren.

    Nemmeno grazie ai tuoi occhi è facile eludere questa tecnica, si sta infatti generando una sorta di ipnosi su di te che mi permetterà di fare questo...

    Avrei quindi iniziato a muovermi verso di lui ed ai suoi occhi avrei iniziato a scomparire e ricomparire come se mi teletrasportassi da un punto ad un altro.

    In realtà io mi sto semplicemente avvicinando a te per colpirti...

    Scoccai infatti il colpo quasi senza che potesse accorgersene e lo colpii al petto senza metterci troppa potenza.

    Domande?

    Avrei quindi provveduto a rispondere in caso di curiosità o richiesta di chiarimenti, prestandomi anche a far rivedere quella tecnica. Ormai avevo deciso di prendere quel ragazzo sotto la mia ala ed avrei fatto quanto possibile per aiutarlo nella sua impresa, seppur alla fine per coronare il suo sogno di essere il più forte avrebbe dovuto superare me... Ma questa sarebbe stata un'altra storia...



    Edited by Roy90 - 22/1/2021, 00:44
     
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    Il Bushido è qualcosa di fondamentale per un samurai, ma io lo vedo in modo ancora più ampio, credo che faccia di un essere umano un Uomo. Mio padre mi ha trasmesso questi principi e lo ha fatto un mondo, quello di Tetsu Ovest, che non aveva nulla a che fare con i veri Samurai, ne era addirittura il completo opposto. Lui è riuscito però a farmelo capire ed a mostrarmi che non è solo un codice dei Samurai, è uno stile di vita!

    Ren inizia a spiegare a Jiren i concetti fondamentali del bushido, il codice di vita dei samurai, ciò che fa di loro delle spade viventi. Il giovane ragazzo della foglia si mette in ascolto, quasi in contemplazione delle parole del suo nuovo maestro

    Può essere riassunto con sette punti cardine, sette linee fondamentali
    L'Onestà e la giustizia sono concetti fondamentali, ma ciò non significa semplicemente farli rispettare, noi per primi dobbiamo esserne l'incarnazione stessa... L'Eroico coraggio ci porta ad affrontare, seppur con le dovute linee d'azione, ogni accadimento pericoloso o potenzialmente mortale, senza il minimo accenno di ripensamento, perchè solo chi ha la forza di alzarsi al di sopra di coloro che abbassano la testa per timore, potrà cambiare davvero le cose... La Compassione per il prossimo ci porta a fare sempre tutto ciò che è in nostro potere per aiutare chi vediamo in difficoltà, senza tralasciare nulla e nessuno... La Gentile Cortesia, è qualcosa di complesso, un filo molto sottile la contraddistingue, noi che ci ergiamo con forza a difesa del mondo non dobbiamo farci avvelenare dalla superbia, dobbiamo restare di animo nobile con tutti, anche con chi siamo in disputa, la miglior vittoria è quella che si ottiene senza combattere, ove possibile... Questa soglia viene tenuta salda nel nostro animo dall'Onore, nessuno può giudicarci se non noi stessi, l'Onore è l'essenza stessa della nostra vita, infrangerlo vorrebbe dire infrangere la nostra stessa esistenza... Ed infine Dovere e Lealtà, due facce della stessa medaglia, se prendiamo un impegno, nulla al mondo può farci tornare sulle nostre decisioni... Solo la morte può fermare la volontà di un Samurai intento a perseguire il proprio compito.


    Mentre parla con voce solenne, scrive con la spada sulla neve, in un gesto teatrale, quasi rituale, per far penetrare meglio in Jiren quegli insegnamenti.
    Il genin rimane in ascolto senza interrompere lo spadaccino, ed osserva la manualità e l'armonia che dimostra anche nel semplice scrivere nella neve con la punta della spada.
    Onestà, giustizia, coraggio, compassione, cortesia, onore, dovere e lealtà. Questa è la via di un samurai, questa è la via della spada. Di una spada non atta a ferire, ma a proteggere chi non può farlo da se. Questo è il tipo di forza che sta cercando Jiren!
    Il suo volto si distende e si illumina di comprensione nel guardare quelle parole solcate nella neve, e nell'udire la voce di Ren che va a spiegarle.

    *la miglior vittoria è quella che si ottiene senza combattere . . . ha ragione, c'è così tanto spargimento di sangue nel mondo, non voglio trasformarmi in una macchina omicida, voglio evitare che sorgano conflitti con la mia sola presenza!*

    Il tuo obbiettivo è nobile, degno di un vero uomo, la mera forza non è nulla se non viene posta a servizio di un fine più alto e tu possiedi dentro di te questo fine... Avrai quindi la giusta spinta per rendere la tua volontà resistente alle avversità che lungo il cammino cercheranno di spazzarla via... Una di queste difficoltà è il senso di colpa che ti affligge, ma non devi assumerti colpe su eventi che non erano nel tuo controllo... Ormai so come sei fatto e posso essere certo del fatto che hai tentato l'impossibile per risolvere quella situazione... Purtroppo restiamo comunque esseri umani e commettiamo errori, o comunque ci è impossibile salvare tutti... Questa triste verità dovrai comprenderla altrimenti l'enorme perso che ne deriverà finirà per schiacciarti... Ciò non vuol dire che avrai una scusa pronta per non tentare, se hai capito i principi del Bushido, ciò ti sarà chiaro, dobbiamo elevarci per agire quando gli altri non lo fanno, dobbiamo resistere alle avversità per portare a compimento ciò che ci siamo prefissati, ed in caso di fallimento, dobbiamo metterci a nudo di fronte a noi stessi e valutare l'incolumità del nostro Onore... Se questo è indenne, nessuno, tantomeno noi stessi, potremo rimproverarci alcun chè!

    Tu dici il vero Ren, non potevo fare di più perchè non ero, e non sono tutt'ora abbastanza forte! Il senso di colpa rimane e ne farò tesoro come stimolo per migliorarmi sempre di più, sempre più in fretta. Però avrei preferito perire io soltanto, se tutti gli altri si fossero salvati. Ma non sarebbe stato così, perciò prenderò la mia vita e le vite di coloro che non ho potuto salvare, per metterle al servizio di tutti coloro che non possono combattere i mostri che girano nel nostro mondo squilibrato. Affinerò la mia lama ed i miei occhi, per coloro che non hanno ciò che il cielo mi ha concesso! Diventerò così forte da scongiurare i conflitti con la mia sola presenza, te lo prometto!

    Ren sembra soddisfatto delle parole sincere del ragazzo, senza perdersi in frivolezze, impugna nuovamente la spada e decide di mostrare al genin una tecnica molto particolare.

    Nemmeno grazie ai tuoi occhi è facile eludere questa tecnica, si sta infatti generando una sorta di ipnosi su di te che mi permetterà di fare questo...

    Inizia a muovere la spada in maniera strana, lenta e con un ritmo scostante, una movenza quasi ipnotica, dando l'illusione che si sia moltiplicata nella sua mano.
    Jiren attiva il Byakugan ma la situazione non cambia, la rotazione della spada ha comunque quel particolare effetto ottico che la fa sdoppiare. Anche il corpo di Ren, che inizia a muoversi lentamente, inizia quasi a tremolare, scompare per un istante e riappare poco più vicino, sempre più vicino finchè non scompare un'ultima volta, ricomparendo esattamente di fronte a Jiren, con la spada picchiata contro il suo petto.
    Jiren rimane senza parole, una tecnica di spada in grado di trarre in inganno il suo Byakugan. Un colpo veramente interessante ma dall'esecuzione ancora poco chiara.

    Co-come hai fatto? Non si tratta di un Genjutsu vero? Ti muovevi in maniera così lenta, eppure sei balzato fin qui in un battito di ciglia, hai usato la tua super-velocità? come contro quel jashinista? eppure mi sembra qualcosa di diverso da quello . . . Potresti farmela rivedere?

    Jiren rimane in contemplazione, senza usare il suo byakugan, ma affidandosi più al suo istinto per cogliere i segnali che indicano il funzionamento della tecnica, ed ascoltare le eventuali spiegazioni di Ren. Nuovamente il samurai ripete l'esecuzione, ed il giovane della foglia riesce a carpire un dettaglio in più. Il segreto sta tutto nel movimento iniziale del braccio. Sembra molto lento, in realtà è ad una velocità impressionante, tale da far sembrare la lama lenta ed applicare delle immagini residue.



    Questo movimento così misterioso ha lo scopo di ingannare l'occhio, perfino un occhio come il byakugan che, soffermandosi sull'illusione ottica, non riesce a seguire il vero movimento del ninja, che si ritrova già in attacco.
    Jiren inizia a pensare alla vasta gamma di applicazioni di questa misteriosa tecnica e non sta più nella pelle di farla sua.

    Ora vorrei provare io, vediamo se ho capito bene il movimento.

    Così Jiren prova a replicare quel particolare movimento di braccia visto fare più volte da Ren poco prima. Eppure non gli sembra che stia riuscendo come a lui, così non parte all'attacco.
    Poi si ricorda della lezione sui movimenti, sulla posizione, e di una cosa molto importante che gli ha detto il samurai.
    Ci sono troppi movimenti inutili che non fanno altro che limitare il vero potenziale di Jiren. Così il ragazzo chiude gli occhi, mena un paio di fendenti a vuoto come gli ha insegnato Ren poco prima, e si rimette in posizione. Con gli occhi chiusi alza la spada al cielo, scioglie i muscoli e le articolazioni del braccio rendendolo morbido e flessibile. Inspira profondamente e lentamente, riempiendo i polmoni d'aria. Espira, mentre butta fuori l'aria apre gli occhi e comincia con il movimento rotatorio. Fa oscillare il braccio in quel movimento circolare mettendoci tutta la sua agilità e la sua abilità nel maneggiare una spada. Comincia quindi ad avanzare, due, tre passi, poi scatta in avanti brandendo la spada di legno in un affondo. Jiren stavolta è convinto di esserci riuscito, e di costringere ren quantomeno a parare il suo colpo e non solo limitarsi a schivare, ma chissà se riuscirà a trarre in inganno l'esperto spadaccino suo mentore . . .
     
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    Jiren ascoltò con grande attenzione le mie parole ed ancor di più analizzò i miei movimenti con i suoi particolari occhi. Restò sorpreso da cosa potesse fare la tecnica che gli stavo mostrando e, seppur a prima vista non l'avesse compresa, mi chiese di replicarla più volte per giungerne a capo. Ci volle un pò ma riuscì, a piccoli passi, ad arrivare al nodo principale, io evitai apposta di fornire troppe informazioni e vedere quanto il giovane potesse riuscire a dedurre da solo. Non potei che essere orgoglioso di quello che ormai potevo chiamare mio allievo, nel vedere il momento in cui riuscì ad eseguirla in modo quantomeno soddisfacente. Certo era ancora imprecisa e non propriamente fluida, mi bastò infatti poco per schivare il colpo, ma il talento e la forza di volontà dimostrati erano certamente degni di lode.

    Ottimo lavoro Jiren... Dovrai ancora lavorarci per perfezionarla ma sei sulla buona strada...

    Esordii sorridendo ed avviandomi verso l'interno del negozio

    Ora rientriamo... Direi che per oggi puà bastare...

    Una volta all'interno lo condussi fino all'uscita e lì ripresi

    Spero oggi sia stato interessante per te... Puoi tornare quando vuoi... Anzi...

    Attesi qualche istante pensando attentamente a quello che stavo per dire.

    Se ti va... Quando lo riterrai opportuno, potresti venire qui per un periodo più o meno lungo ed allenarti seriamente con me... Se fai richiesta al tuo villaggio non credo ci saranno problemi a farti restare per un pò a Tetsu sotto la mia tutela... Ma pensaci con calma... Intanto attenderò il giorno in cui ci rivedremo...

    Aprii quindi la porta salutando il giovane Demone Bianco e suo nonno. Lo osservai quindi allontanarsi mentre pensavo a quanto quel giovane sarebbe potuto diventare forte e che, infondo, anche io avrei dovuto darmi da fare se non volevo essere raggiunto prima che me ne potessi accorgere...

    FINE

     
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    Prima parte prendete max -5, mentre per la seconda max -4 :hat:

    Ps: confermo anche la tecnica


    Edited by Steg - 10/2/2021, 20:15
     
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