Vedere Oltre [PQ + Sblocco livelli innata]

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    PARTE 1
    Il secondo livello del Byakugan




    Jiren si alza di buon ora per cominciare una giornata veramente speciale. Oggi imparerà a controllare il suo Byakugan ed alcune delle tecniche segrete del clan Hyuga! Suo nonno Baki preferirebbe che si allenasse con lui per padroneggiare le sue tecniche distruttive, ma Jiren vuole seguire la sua strada, ed ha già in mente che tipo di Ninja vuole essere.
    Così, dopo una colazione abbondante, si veste con cura indossando la sua tenuta nera da combattimento.
    Mentre si veste osserva il suo corpo: ormai non sembra più quello di un semplice ragazzino, è indurito dalle battaglie affrontate e porta ancora i segni e le cicatrici subite durante la sua ultima (nonchè prima) missione.




    Si affretta a chiudere la camicetta coprendo le cicatrici ed i lividi, scacciando velocemente dalla testa le immagini di orrore viste e compiute.
    Non è più il Jiren sorridente e scherzoso di un tempo, ciò che ha vissuto l'ha cambiato profondamente, facendolo maturare e ponendolo di fronte alla durezza della realtà.
    Saluta il nonno mentre esce di corsa di casa per raggiungere la sua destinazione: la residenza dell'altro suo nonno, Soun Hyuga.
    Appena uscito in strada, con un grande salto raggiunge il tetto dell'abitazione di fronte. Appena poggia i piedi sulle tegole compie un altro balzo, e via così saltando di tetto in tetto a grande velocità. Ormai Jiren prende ogni cosa della vita quotidiana come un metodo per allenarsi, dal semplice spostarsi, come visto, per allenare la sua agilità, al fare colazione, dove ad ogni boccone compie un simbolo delle mani con in mano le bacchette, per affinare la velocità e la precisione. Quando legge, sfrutta la concentrazione del chakra per rimanere appeso al soffitto o in orizzontale su di un muro, ed è impegnativo leggere e mantenere la concentrazione necessaria a non cadere. Il suo obiettivo è seriamente quello di diventare il più forte di tutti e per farlo ha deciso di impegnarsi anima e corpo in ogni istante della sua vita.
    In breve tempo raggiunge l'abitazione di Soun Hyuga, ad attenderlo c'è Ranma, poggiato stancamente contro il muro di cinta dell'abitazione.

    Hey Jiren, hai fatto presto

    Lo saluta con un gran sorriso, prontamente ricambiato dal giovane Genin.

    Ciao Ranma, non vedo l'ora di cominciare l'allenamento.

    Allora seguimi, ci recheremo al campo di addestramento 5, l'ho già prenotato per noi.

    Così, i due ragazzi si incamminano, o meglio si mettono a correre e saltare di tetto in tetto, fino a raggiungere il suddetto campo di addestramento. Non molto grande rispetto agli altri, ma in cui sono presenti vari ambienti differenti, da un piccolo boschetto attraversato da un fiume, ad un'aperta prateria, un lago e perfino una piccola zona montuosa con un'intricata serie di cunicoli e gallerie.
    Si fermano al limitare della prateria con la zona boschiva, dove Ranma procede alla spiegazione del loro allenamento.

    Eccoci arrivati . . . Come prima cosa, dobbiamo potenziare la tua capacità visiva e la tua percezione del Chakra. In poche parole, dobbiamo rafforzare il tuo Byakugan. Cominciamo con l'attivazione senza i segni delle mani!

    Jiren, guidato nel processo dalle parole ed i consigli di Ranma, si da da fare per attivare il suo Byakugan senza forzarlo tramite i simboli delle mani, cosa che, una volta disattivato, provoca un gran mal di testa al Genin. Così fa fluire il suo chakra, di cui ormai ha un discreto controllo, nei bulbi oculari, poco alla volta, finchè non avverte una sorta di formicolio a livello delle tempie.
    Come suggerito da Ranma, una volta avvertito il formicolio, si immagina come di far scattare un interruttore per accendere o spegnere la luce e, dopo qualche tentativo andato a vuoto, *Puff*
    I condotti del chakra sul suo viso si ingrossano, carichi di energia mistica, i suoi occhi si tingono completamente di bianco ed il mondo appare in maniera totalmente diversa.
    I colori iniziano a sbiadire lievemente, diventando un'ombra di ciò che erano, il campo visivo si amplia oltre ogni immaginazione, dando una sensazione indescrivibile a parole ed a cui difficilmente ci si abitua. Persone, animali, perfino alcuni oggetti si illuminano di una nuova luce, permettendo così al ninja di vedere veramente il chakra.

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    La vista di Jiren lo porta in un mondo totalmente nuovo, quasi alieno per certi versi. Tutto appare quasi spettrale, i colori diventano nuovi, mai visti, e le cose appaiono in maniera totalmente diversa. Vede un albero, eppure riesce a vedere anche il terreno dietro a quell’albero. Vede ciò che ha davanti, ed anche ciò che ha dietro. Prima poteva forzare l’attivazione del byakugan con l’imposizione delle mani, ma a questo si limitava, ad una forzatura. Ora è in grado di accedere a quel potere in maniera autonoma, ed è una cosa completamente diversa. Lo stesso Ranma, se visto prima, non era altro che una fiamma luminosa. Ora, quando lo guarda, riesce a vedere la luce muoversi come in una rete autostradale dentro al suo corpo, e perfino tanti puntini luminosi come le stelle del cielo.

    Ben fatto Jiren, ora dovresti vedere molto meglio giusto? riesci a vedere i miei punti di fuga?

    Ecco cosa sono

    Si

    Bene, ora che riesci a vederli, hai accesso alla conoscenza segreta degli Hyuga, a tecniche fenomenali che possono rendere il più temibile degli avversari, niente più che un innocuo micetto, per così dire. Ma ti ci vorrà molto allenamento per padroneggiarle.
    Bene, ora che hai veramente accesso al tuo potere oculare, possiamo passare alla prossima fase, seguimi!


    Ranma sparisce ad una velocità sorprendente, ma grazie al Byakugan riesce a vedere i suoi spostamenti. Si affretta a seguire la luce di Ranma gettandosi in mezzo agli alberi, addentrandosi nel bosco.
    Salta fra un ramo e l’altro con disinvoltura per stare dietro al ragazzo. Prosegue nell’inseguimento per circa dieci minuti, finchè non vede la luce dell’amico fermarsi al centro di una radura.
    Lo raggiunge per terra e lo trova seduto su di un vecchio tronco d’albero caduto.
    Ranma gli fa cenno di sedersi accanto a lui e Jiren accetta l’invito.

    Eccoci, ora voglio che ti concentri e guardi tutto ciò che ti circonda, senza tralasciare niente.
    Osserva tutto ciò che ti circonda, e impara dalla natura.
    Devi renderti conto di tutto ciò che ti circonda, senza focalizzarti su una cosa sola.
    Bene, io vado. al tramonto puoi smettere e venire a cercarmi in mezzo alla foresta. In questo caso dovrai concentrare il tuo sguardo per trovarmi in fretta hehehe, buona fortuna.


    E col sorriso stampato sul volto ed un cenno di saluto con la mano, Ranma si dilegua dalla vista ad una velocità fulminea. A Jiren non rimane altra scelta che stare li a fare quanto richiesto.
    Col Byakugan attivo riesce a vedere ogni cosa. Una moltitudine di lucine azzurre circondano il ragazzo nella radura, luci più grandi appartenenti a qualche passerotto o scoiattolo, fino a luci microscopiche, appena percepibili, appartenenti a qualche insetto. Dei bruchi stanno mangiando delle foglie su uno dei rami più bassi dell’albero una ventina di metri alle sue spalle. Qualche ramo più in alto sta ad aspettare paziente un passerotto solitario.

    Perchè aspetta e non se li mangia subito?

    Incuriosito da questa cosa, Jiren dimentica per un attimo l’esercizio e si concentra solo su quella scena, rapito dall’attenzione con cui il passero attende il momento di calarsi mortifero sui bruchi.
    Man mano che guarda la scena, si rende conto che la luce dei bruchi, in maniera quasi impercettibile, sta crescendo mano a mano che mangiano le foglie, tant’è che uno di loro ha quasi finito la sua, ed emana una luce più radiosa rispetto a quelli che sono a metà. Ed ecco che ha finito, fa per muoversi lungo un ramo quando un guizzo azzurro piomba su di lui e lo travolge. Il passero ha atteso che finisse di mangiare per gettarsi in picchiata e, in quel momento, il suo chakra è come esploso nell’impeto di attaccare. Come un fulmine mortale calato sul povero bruco, la cui luce, è ora andata ad integrare quella del passero. Gli altri bruchi cominciano a scappare, un paio si gettano giù dal ramo, nel terreno, e sono i più furbi, poichè gli altri vengono ferocemente trangugiati dal passero, che in quel momento sembra un drago delle storie mitologiche.

    Ha aspettato che uno finisse, per ricavarne più energia?

    Dopo una rapida occhiata ad i bruchi sul terreno, nota una miriade di minuscoli puntini marciare in fila ordinata sotto al terreno. Qualche metro più in la vede sbucare da un buchino le fonti di tali flebili luci: formiche. Marciano ordinate fuori dalla loro tana come un grande esercito, per poi andare a dividersi in vari plotoni alla ricerca di qualcosa, probabilmente cibo. Solo ora Jiren rammenta che lo scopo dell’esercizio è quello di riuscire a vedere ogni cosa e non concentrarsi solo sui dettagli, ma è davvero molto difficile. Decide di andare per gradi, così sposta l’attenzione da un solo plotone di formiche, a tutto l’esercito in espansione nella radura.
    La vita delle formiche procede tranquilla, raccolgono il cibo, lo portano alla loro tana, più profonda di quanto Jiren riesca a scorgere attualmente, per poi uscire di nuovo in direzioni differenti.
    Un’enorme cavalletta piomba all’improvviso vicino all’ingresso della tana delle formiche seminando il panico nell’ordinato esercito, che si trasforma in un’orda confusa.

    Maledette cavallette, le odio!

    Un’eroica formica solitaria, tuttavia, che Jiren decide di chiamare Flick, si allontana dalla colonia impaurita in direzione dell’albero del passero divora-bruchi. Chi sa dire se è una coincidenza o se è veramente così intelligente il piccolo Flick. Sta di fatto che, solleva un’enorme ghianda, rendendo la propria luce dieci, venti volte più luminosa durante quello sforzo, ed il passero sembra accorgersene, poichè volge lo sguardo proprio alla ghianda, che si allontana verso il formicaio. Intanto la cavalletta sta sterminando le altre formiche e rubando le loro scorte con una cattiveria inimmaginabile. Jiren odia le cavallette, ha quasi una fobia omicida verso di loro, nel senso che, appena una cavalletta salta troppo vicino a Jiren, lui caccia un urlo stridulo e al contempo il suo corpo reagisce d’istinto e la schiaccia. Ma ora sta a vedere lo spettacolo orchestrato da madre natura. Il passero solitario si libra in volo in mezzo alla radura per andare ad appoggiarsi al tronco dove è seduto proprio Jiren. In un istante, in cui vede anche il chakra del passero guizzare e fremere, la sua attenzione passa dalla ghianda che cammina, alla cavalletta distratta che se ne sta li a tiranneggiare sulle formiche. Un’esplosione del chakra ed eccolo piombare sul crudele insetto. Con tre rapidissime beccati gli strappa un’ala, una gamba ed infine la testa. Il corpo mutilato della cavalletta si muove ancora quando il passero comincia a beccarla strappandone ed inghiottendone brandelli rapidamente.
    Le formiche sembrano festeggiare, sapendo di venire ignorate dal passero, e ricominciano dopo pochi istanti di giubilo, a racimolare scorte di cibo da portare nella tana.

    Siiiii
     
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    Il sole cala rapidamente ed arriva il tramonto. A Jiren fa malissimo la testa e si sente privo di energie, per essere rimasto li tutto il giorno ad usare i Byakugan per osservare ciò che accade nella radura intorno a lui. Ha cominciato con un passero che si è pappato dei bruchi, poi è passato ad una colonia di formiche, che come in un film hanno avuto delle peripezie con una malefica cavalletta, ma alla fine grazie all’eroico intervento di Flick, che ha attirato il passero, si sono salvate. Poi ha ampliato ancora la sua attenzione, sempre seguendo l’espansione della ricerca di cibo delle formiche, imbattendosi in uno scoiattolo. Animale agilissimo che si destreggia fra i rami degli alberi molto meglio dei Ninja di Konoha più abili ed agili. Un serpente ha provato a mangiarselo, ma l’agilità del piccoletto ha avuto la meglio contro la forza bruta del rettile.
    Per tutto il giorno è andato avanti così, senza riuscire a non focalizzarsi su qualche cosa di particolare.
    Arriva il tramonto, il Chakra di Jiren è agli sgoccioli per aver usato tutto il giorno il Byakugan e la testa gli pulsa a causa dello sforzo. Tuttavia il suo allenamento non è ancora finito.

    Ranma mi ha detto di concentrare il mio sguardo per trovarlo

    E Jiren così fa. Utilizzando le ultime gocce di energia magica che gli rimangono, utilizza il Byakugan per sondare la foresta, con quella che Jiren chiama “funzione zoom”. Concentrando lo sguardo, come ha detto Ranma, uno Hyuga utilizzatore del Byakugan, è in grado di vedere nitidamente a distanze impensabili, come un’aquila a caccia di prede che scorge un topolino muoversi centinaia e centinaia di metro sotto. I più grandi utilizzatori di quest’arte oculare, riescono a vedere cose fino a 20 kilometri di distanza, come fossero a pochi passi. Ma Jiren non è ancora in grado di vedere così lontano.
    Inizia a muovere la testa a destra e a sinistra, per sondare la foresta col suo sguardo penetrante, ma non trova nessuna traccia di Ranma, tuttavia nota un dettaglio a circa ottocento metri alla sua sinistra: Un ramo di un albero spezzato. Jiren decide che vale la pena indagare. Disattiva finalmente il Byakugan e si dirige rapidamente verso il punto in questione.
    All’accademia gli hanno insegnato a seguire le tracce, ma non si può certo chiamare un esperto di tale arte. Ma forse Ranma ha voluto lasciagli qualche indizio per facilitare il suo ritrovamento. Attiva di nuovo il Byakugan ed usa lo zoom per sondare la direzione in cui sembra andare l’amico/maestro.
    Ed in effetti, seicento metri più avanti, trova delle impronte chiaramente di sandali da ninja. Continua così a seguire poco alla volta le tracce lasciate da Ranma, finchè, dopo circa mezz’ora di ricerca, non vede nitidamente una luce inconfondibile, quella di una persona. Se ne sta li ad eseguire strane movenze.

    Finalmente sei arrivato, cominciavo a pensare che ti fossi perso, o mangiato da qualche belva.
    Allora, com’è andata?


    Non credo di esserci riuscito, se non per pochi istanti . . . poi la mia attenzione veniva continuamente catturata da qualcosa.

    Beh, non mi aspettavo che ci riuscissi il primo giorno ti pare? Già però hai capito quanto sia difficile mantenere la concentrazione, eppure c’è un piccolo trucco. Almeno per quanto riguarda le attività da ninja. L’importante non è guardare cosa fanno tutti nello stesso momento, semplicemente osserva le loro luci, e quando qualcuno si sposta verso di te, o verso qualcuno da proteggere, vai ad esaminare più nel dettaglio.
    Su, ora andiamo a mangiare qualcosa, domattina ripeterai l’addestramento nella radura, poi cominceremo con qualche tecnica.


    Così, la prima giornata di addestramento speciale termina, lasciando Jiren molto stanco, confuso e con molti dubbi, ma la proposta di una bella cena spazza via tutto e gli fa venire un sorriso sul volto.
    I due giovani tornano nella civiltà del villaggio e si vanno a gustare un bell’hamburger ed a rilassarsi, prima di congedarsi in vista di proseguire l’addestramento l’indomani.


    Continua con lo sblocco del terzo livello del Byakugan
     
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    PARTE 2
    Il Terzo Livello del Byakugan



    Buongiorno Jiren, dormito bene? spero per te di si, poichè oggi sarà una giornata parecchio impegnativa.

    Si, non posso lamentarmi, anche se avrei preferito qualche ora di sonno in più

    Chi ha tempo non perda tempo, su, di corsa alla radura. Starai li tre ore, poi torna qui, non devi stancarti eccessivamente, per quello ci penserò io hahahaha.

    Finiti i convenevoli, Jiren si reca rapidamente alla radura del giorno prima, pronto ad iniziare l’esercizio per incrementare la percezione e la familiarità del Byakugan. Ancora non riesce a concentrarsi bene su tutto ciò che entra nel suo campo visivo, ma risulta più efficiente del giorno precedente. Osserva la vita degli animali spaziando da uno all’altro, ma tiene da conto tutte le infinite luci presenti nella radura, spostandosi rapidamente dall’una all’altra ogni qualvolta avverte dei bagliori, segno che sta accadendo qualcosa.
    Le tre ore passano in fretta e Jiren si appresta a tornare fuori dal bosco dove lo attende Ranma, intento ad allenarsi con quei suoi strani movimenti.

    Com’è andata oggi?

    Penso meglio, ma non ne sono sicuro.

    Non preoccuparti, quando avremo finito potrai vedere molto meglio, te lo assicuro.
    Forza, ora vieni con me.




    I due si spostano di poco, raggiungendo tre manichini di legno dalle fattezze umane.
    Ranma si mette di fronte ad uno dei manichini, prende una posizione che gli ha già visto assumere il giorno in cui si sono conosciuti, che si sono allenati un po’, gambe piegate e braccia semi-distese in avanti, con i palmi delle mani rivolti verso i manichini.
    Sferra tre rapidi colpi in tre punti diversi del manichino, ma sembrano poco più che pacche amichevoli.

    Questo stile di combattimeno si chiama pugno gentile, la sua forza distruttiva, sta nei danni effettivi creati dal nostro particolare chakra. Usa il Byakugan ora per vedere come colpisco il manichino.

    Jiren esegue, attiva rapidamente il Byakugan, osservando il fluire del Chakra di Ranma. Il ragazzo si rimette nella stessa posizione, il chakra si concentra nei palmi delle sue mani e, di nuovo, tre rapidi colpi all’apparenza innocui. Stavolta, grazie al Byakugan, Jiren riesce a capire la pericolosità di tale stile di combattimento. Nel momento dell’impatto col manichino, il chakra di Ranma fluisce attraverso i punti di fuga delle mani e va ad insinuarsi nel manichino, andando a danneggiarlo interiormente. Il legno sotto la superficie si è letteralmente sbriciolato nei punti in cui a colpito, andando a creare come delle zone vuote sotto alla superficie intatta.

    Con quest’arte di combattimento è possibile distruggere un avversario, senza che quasi se ne accorga . . . o meglio, se ne accorgerà, ma sarà troppo tardi.
    Ora provaci tu, voglio che riduci in polvere questi tre manichini, senza intaccarne la superficie.


    Ok, ci proverò.

    Mantieni sempre attivo il Byakugan e quando colpisci, lascia il chakra fluire dai tuoi punti di fuga in maniera esplosiva.

    Jiren imita la posizione di Ranma, e viene corretto da quest’ultimo, in modo da avere un allineamento perfetto dei condotti del chakra, così da facilitare l’uso del pugno gentile.
    Prova con un colpo, ma il chakra che emette scorre lungo la superficie del legno e non si addentra nel manichino, facendo volare qualche scheggia superficiale. Jiren non si perde d’animo e prova di nuovo, e ancora e ancora, finchè al trentesimo tentativo, grazie alla sua vista particolare, riesce a vedere il proprio chakra entrare nel manichino di circa 5 centimetri, ed incrinare il legno in quella zona. Risultato totalmente differente da quello di Ranma, ma è già un inizio.
    Continua a provarci per tutto il giorno senza fermarsi nemmeno per pranzare. Ad ogni colpo riesce ad andare sempre più in profondità e a danneggiare maggiormente il legno, ma a metà pomeriggio è ancora lontano dal risultato desiderato.

    Fai una pausa, o sarà inutile continuare.

    CITAZIONE
    I Giorni si susseguono con questa routine, al mattino allenamento alla rupe, al pomeriggio allenamento col Juuken . . .
     
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    Le giornate diventano monotone, ma Jiren sta facendo progressi in fretta. Ora è in grado di vedere molto, molto, molto più lontano con la sua "funzione Zoom", ed il campo visivo del suo Byakugan è praticamente una sfera perfetta, se non per un piccolo quasi insignificante punto cieco alle sue spalle.
    Passata una settimana, ora riesce a tenere sotto controllo tutte le innumerevoli luci presenti nella rupe, senza lasciarsi sfuggire nulla.
    La colonia di formiche è più operosa che mai, ora, grazie alla sua vista più accurata e profonda, riesce a vedere fin nei meandri della loro tana.
    Un'immensa rete di cunicoli e gallerie degne della migliore ingegneria ed architettura umana, se non superiore.
    Ed in uno dei livelli più profondi, una formica enormemente più grossa di tutte le altre, a cui viene costantemente portato cibo. In tutta risposta, la formica gigante continua a sfornare senza sosta piccolissime luci, ma Jiren non riesce a capire se si tratti di uova, di cuccioli o che altro, essendo forme di vita così minuscole.
    Dopo qualche ora passata ad osservare ciò che accade nella radura, torna da Ranma, soddisfatto dei risultati ottenuti.

    Penso di essere a buon punto Ranma, oggi sono riuscito a concentrarmi su tutti, o meglio su nessuno. Beh per la maggior parte del tempo.

    Ottimo, allora oggi niente manichini, vediamo che sai fare . . . Su, attaccami

    Saotome.Ranma.full.1930936

    Jiren si mette in posizione, come imparato in quei duri giorni di allenamento, ed attiva il Byakugan, pronto ad analizzare i minimi sbalzi nel chakra di Ranma.
    Ma il ragazzo che si trova di fronte è impassibile, ed ha un controllo perfetto sul suo chakra. Anche quando si muove ad alta velocità non c'è la minima variazione nel flusso del suo chakra, è sempre costante ed equilibrato.
    Jiren parte all'attacco fintando un calcio al volto con la gamba destra, ma quando è alta, la schianta al suolo per darsi una poderosa spinta in avanti e colpire con una raffica di colpi di palmo, diretti al petto dell'avversario.
    Ranma schiva egregiamente i colpi, quasi senza sforzarsi, e devia le braccia di Jiren usando semplicemente due dita.
    Il Genin si rende subito conto di cosa sta facendo, sta ostruendo pian piano i suoi punti di fuga, indebolendo anche l'efficacia del suo pugno gentile.
    Ma Jiren non demorde, si muove con agilità e rapidità, piegandosi, balzando e roteando per rendere più imprevedibili i suoi attacchi, ma il risultato rimane sempre lo stesso: Ranma schiva o devia ogni suo colpo e, ogni volta che lo fa, intacca l'interno del corpo del giovane dai capelli argentati.

    Ti muovi bene Jiren, sei ancora un po' rozzo, ma sei migliorato moltissimo dal nostro primo incontro hahaha.
    Ora però, vedrai qualcosa di sorprendente!


    La posizione di Ranma cambia drasticamente. Jiren ha quasi la sensazione di essere intrappolato in una gabbia dalla quale non può uscire. Fa un passo in avanti verso il senpai, ma questo si muove più rapido di un fulmine, lo colpisce con due dita in una raffica di colpi che sembra quasi senza fine. Dopo ogni colpo subito, il Genin si ritrova sempre più senza fiato e senza energie, quasi incapace di muoversi o di reagire, ed il panico inizia a prendere il sopravvento.

    2...4...8...16...32....64 Chiusure

    Al termine della spietata raffica di colpi, Jiren si ritrova disteso a terra senza possibilità di reagire, o di rialzarsi.
    Il respiro gli viene meno ed il suo Byakugan si disattiva. Non avverte più il fluire del chakra nel suo corpo, i muscoli non rispondono a dovere ed è scosso da tremori, che lo lasciano in balia del suo avversario.
    Ranma evidentemente conscio di aver vinto, sospira un attimo, come a scaricare la tensione, per poi avvicinarsi al ragazzo, porgendogli una mano per aiutarlo ad alzarsi.

    C-cosa mi hai fatto?

    Questa è la tecnica delle 64 chiusure, una tecnica devastante. Con la pressione delle dita sono in grado di bloccare i punti di fuga del chakra e bloccarne la circolazione, ma non tenere, non è definitivo, un po' di riposo e torni come nuovo. Ovviamente puoi capire benissimo da solo la potenza di tale tecnica in uno scontro fra Ninja, puoi privare il tuo avversario delle sue arti magiche, oltre che debilitarlo a livello fisico.
    Coraggio, ti aiuto ad arrivare a casa.


    Mi insegni questa tecnica?

    Non sei ancora pronto, ma forse puoi arrivare a 32 per ora. Beh, contro uno non tanto svelo puoi arrivare anche a 64 secondo me, ma con uno non tanto svelto ti servirebbe a poco, dico bene?
    Però, domani ti insegnerò due cose in grado di renderti uno Hyuga vincente
     
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    Il Giorno Seguente . . .

    Oggi niente allenamento nella radura Jiren, oramai il tuo Byakugan ha raggiunto uno sviluppo più che adeguato, il resto puoi ottenerlo solo con l'esperienza.
    Oggi ragazzo mio imparerai a girare come si deve


    Che intendi per girare?

    Questo



    Un'ondata di vento fa sbalzare Jiren indietro, nonostante non sia investito direttamente dalla potenza di tale tecnica.
    Un boato gli grava sulle orecchie quando una scarica di luce esce dal corpo di Ranma ed inizia a roteare furiosamente. La violenza della tecnica è tale da spezzare il terreno e mandarne frammenti ovunque, in ogni direzione, con una rapidità ed una potenza impressionanti.
    Quando si ferma, un cratere è stato scavato ai piedi di Ranma dall'impeto e dalla potenza della tecnica. Jiren ne rimane sbalordito, ed ha già intuito come potrebbe funzionare in linea teorica, ma eseguirla e replicare tale risultato è tutto un altro discorso.

    Non la imparerai in un giorno, ma sono convinto che puoi padroneggiarla in breve tempo.
    Si chiama Rotazione Suprema, ed è la tecnica di difesa definitiva del clan Hyuga. Quasi nulla riesce a penetrare la barriera generata dal chakra rotante e, ciò che vi entra in contatto, di solito fa una brutta fine.
    Prima però, concentriamoci sul tuo punto cieco. Con la tecnica, ora che l'hai vista, puoi far pratica anche da solo.


    Jiren dubita di riuscire a padroneggiarla in poco tempo, ma se Ranma ha fiducia in lui, perchè dubitare.
    Il Senpai ora però ha fatto menzione di quel minuscolo punto debole del Byakugan, che esista veramente un modo per ovviare a tale impiccio?

    Nessuno al di fuori del clan conosce di questa debolezza, e poi è talmente minuto, che è molto difficile attaccare in quel punto.

    Un Kunai può benissimo passarci. Ma ora non stiamo qui a perdere tempo a parlare dei se e dei ma, impara ciò che ti dico e basta!

    Mpf, se lo dici tu

    Noi Hyuga, e quindi anche tu Jiren, siamo abilissimi nel controllare il Chakra, ed abbiamo una padronanza del sistema circolatorio tale da permetterci di fare cose inimmaginabili agli altri, il nostro stile di combattimento si basa tutto su questi principi.
    Ora, se vuoi annullare il punto debole della nostra vista, non ti basta far altro che una semplice cosa . . .


    Ranma inizia ad emettere chakra da ogni punto di fuga, in maniera tale da ricoprirsi di uno strato invisibile, ai comuni mortali, ma non agli occhi bianchi di Jiren, che si va via via espandendo tutto intorno a lui.
    L'ampiezza di questo velo è circa tre metri dal corpo del ragazzo.

    Vedi, in questo modo, qualsiasi cosa entri in contatto con il chakra, tu lo saprai e, se avrai i riflessi pronti, riuscirai a schivare qualsiasi attacco. Non è da sottovalutare l'importanza del velo di chakra, può salvarti la vita!

    Così, terminate le spiegazioni tecniche, Jiren si allena nell'innalzare questo velo di chakra, mentre il suo senpai gli lancia dei sassi da varie zone nascoste, mirando soprattutto al suo punto cieco.
    La velocità con cui lancia i sassi è disarmante, ma il Genin riesce presto a farci la mano, ed a schivare la maggior parte delle pietre.
    Questo tipo di allenamento dura circa un'ora, il resto del tempo Ranma fa allenare Jiren a colpire con precisione i punti di fuga, su uno dei manichini speciali che ha portato quel giorno. Su questi manichini speciali è segnata la posizione dei punti di fuga simulando effettivamente un corpo umano, in questo modo Jiren si avvicina alle tecniche del clan Hyuga sempre di più.
    I giorni continuano con questi duri allenamenti, i progressi del ragazzo sono lampanti, tanto che in poco tempo riesce effettivamente a padroneggiare magistralmente la tecnica della Rotazione Suprema, tanto agognata dal ragazzo data la sua grande versatilità.
    Continua inoltre ad allenarsi per le 64 chiusure, ma manca ancora di quella precisione millimetrica necessaria a bloccare tutti i punti di fuga in rapida successione.

    Jiren, al momento ho ben poco altro da insegnarti, devi solo fare molta pratica col manichino.
    Quando sarai pronto e riuscirai ad usare anche questa tecnica, torna da me e ti darò un rotolo da studiare, con le informazioni chiave sul corpo umano.


    Fine.
    Attendo exp. per questa quest in due parti e approvazione per i relativi sblocchi di livello dell'innata
     
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    Max-2 è max-3. Sblocchi approvati :quoto:
     
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