Un giro di prova vol. 2

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    Di seguito lascio le mie stats, così da poter aggiornare la scheda in vista della missione
    Controllo del Chakra 205/250
    Potenza Magica 125/250
    Forza Fisica 65/250
    Ninjutsu 175/250
    Agilità 65/250
    Taijutsu 65/250
    Resistenza 80/100
    Genjutsu 60/250
    Stamina 90/100
     
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    Il mio attacco non fu per niente efficace. Infatti le capacità di Atshushi si erano dimostrate ancora una volta al di là della mia portata. Aveva ribattuto colpo su colpo senza sfrozo apparentemente. Quella modalità particolare e quegli occhi color ambra erano la dimostrazione che il jounin avesse veramente fatto molta strada dal nostro primo incontro. Un po’ mi rendeva nostalgico e soprattutto mi faceva ripensare al mio passato. In questi mesi, anzi anni, erano accadute numerose cose che mi avevano cambiato e perciò non ero nemmeno io più lo stesso...e dannazione se avrei cercato di dimostrarlo!

    Il mio avversario si allontanò di una decina di metri per realizzare forse un qualche tipo di strategia. Che aveva in mente? Non mi mossi, rimasi a fermo a impegnarmi a concentrare il mio chakra per mantenere l’armatura ossea attivata, una difesa assoluta che mi permetteva di essere sempre difeso da uno strato osseo piuttosto resistente. Mentre Atshushi lanciava a terra un fumogeno per nascondere la sua posizione cercai di ottenere un vantaggio simultaneamente anche io. Infatti avrei cercato di azionare una tecnica semplice ed efficace che aveva un principio di funzionamento molto simile all’armatura ossea, ovvero il ninjutsu doton bozzolo rinvigorente. Se la tecnica fosse andata a buon fine sarei stato ricoperto da uno strato di terra che avrebbe aumentato ancora di più la difesa.

    Dopodiché mi fu lanciato addosso uno shuriken gigantesco! Dannazione se era realmente grosso. Avevo potuto ammirare degli affari del genere solo nei negozi, ma quando te ne vedi uno arrivare contro rivaluti totalmente le proporzioni! Cercai di lanciarmi a lato nel tentativo di schivare quell’arma. Avrei tentato di essere più rapido con la tecnica del corpo sfarfallante. Ma onestamente non credevo di riuscire totalmente a schivarlo, in effetti per tutto il combattimento ero stato il più lento dei due e difficilmente la situazione sarebbe cambiata in uno schiocco di dita o con la semplice e pura determinazione.

    La successiva sequenza di azioni mi confuse alquanto. Uno shuriken fu sparato nel cielo senza che ne capissi inizialmente il motivo e conseguentemente sbucò dal fumo l’altro Kiriano che lanciò una tecnica di terra. O almeno questo è ciò che mi fece intendere, infatti era un bluff ma stupidamente ci caddi come un pesce lesso. Non ebbi la possibilità e il tempo di verificare la veridicità della tecnica ninjutsu perché due kunai mi arrivarono incontro quando oramai non avevo più l’opportunità di schivarli. Arrivarono a sorpresa dall’alto, cioè da sopra di me. Da dove sarebbe dovuto essere quello shuriken.
    Forse quella frase era volutamente volta distogliere solamente la mia attenzione? Si. Comunque era troppo tardi per ragionare sopra su questo e le pseudo regole fissate inizialmente. Dovevo fare il meglio che potevo con quello che avevo e per questo mi sarei parato con le mani il volto, indurendo ogni muscolo del mio corpo.

    Se ne fossi uscito intero da quell’esplosione avrei cercato infine di evitare la mossa che avrebbe chiuso i giochi. Avrei tentato di bloccare il kunai in arrivo concentrando il chakra sul centro della mia clavicola stimolando la produzione immediata di chakra per far fuoriuscire un piccolo osso che si sarebbe frapposto fra me e il pugnale.

    Suzaku Kaguya
    Resistenza:322-5-1=316
    Stamina:280-25-25-5-5=220

    Azioni:
    -Mantenimento armatura ossea
    -Tecnica del bozzolo rinvigorente
    -Schivata + tecnica del corpo sfarfallante
    -Parata muscolare
    -Estrazione osso
     
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    CITAZIONE

    Responso nr. #4


    Attacco -Atshushi:
    Atshushi:
    Fumogeno [Supporto]
    Kage bunshin x2 [Supporto]
    Lancio di uno shuriken enorme 167 + 65 + 20 = 252 [Riesce per superiorità combattiva][Danno 105]
    Lancio di uno shuriken del vento demoniaco [Non contrastato]
    Bushin 1:
    Trasformazione [Supporto]
    Bushin 2:
    Trasformazione [Supporto]
    Lancio 2 Kunai con carta bomba[Non contrastato] [Danno 60]
    Attacco [Riesce ma si infrange sulla parata]

    Difesa -Suzaku:
    Tecnica del bozzolo rinvigorente 100 + 40 + 7 + 19 = 166 [Fallisce per inferiorità combattiva]
    Schivata 100 + 80 + 9 + 16 = 205 [Fallisce per decisione arbitrale]
    Parata muscolare [Riesce]
    Estrazione osso [Fallisce per decisione arbitrale]

    Danni:
    Suzaku //
    Atshushi //


    Narrazione Turno:
    Il duello sembra evolversi in modo decisamente più complesso, Atshushi decide infatti di sfruttare una particolare strategia di battaglia per mandare a segno il colpo. Il suo diversivo è decisamente efficace e Suzaku non fa in tempo ad attivare la sua difesa aggiuntiva, cosa però superflua visto che l'armatura ossea viene solo incrinata dalla sorprendente arma tirata fuori da chissà dove. L'attivazione del bozzolo avvenuta però pochi istanti dopo aver subito il colpo, risulta comunque provvidenziale per incassare la gigantesca esplosione venuta fuori dal nulla un attimo dopo. In seguito a ciò il bozzolo va in frantumi ed il contraccolpo arriva addirittura a dare il colpo di grazia all'armatura ossea. Il Kaguya sembra ormai in balia del nemico, con un secondo Atshushi in caduta libera verso di lui mentre quello che ha sempre avuto davanti resta lì a godersi la scena, la fine dello scontro sembra giunta, qualcosa però va storto nel piano o almeno non va come sarebbe dovuta andare. Il clone infatti, nel momento dell'impatto contro un Suzaku già rannicchiato al suolo a causa dell'esplosione, non sopporta il contraccolpo e svanisce in una nuvola di fumo con grande sorpresa di Suzaku come anche dell'Uzumachi stesso.


    Situazione Finale:
    Suzaku a terra a 8 metri da Atshushi. Attacco al Kaguya


    Commenti Arbitro:
    Ok... Questo arbitraggio è stato un pò caotico, non tanto per la tipologia di attacco complessa, ma per la difesa. Prima di tutto, come già detto in tante occasioni, nel turno di difesa non è possibile innalzare difese di qualsiasi tipo, nemmeno una moltiplicazione, se non in difesa ad uno specifico attacco. Ho quindi considerato il bozzolo in difesa dallo shuriken che per poco non ha buttato giù l'armatura. Ho quindi trovato sensato che, come da regolamento, il jutsu avesse comunque efficacia dopo l'attacco e si attivasse la difesa aggiuntiva che viene poi infranta, insieme al restante valore dell'armatura, dalle due esplosioni.
    Per quanto riguarda la caduta in picchiata del clone, avrebbe portato a conclusione lo scontro con il kunai alla gola a patto che avesse sfruttato la concentrazione del chakra per attutire l'atterraggio. Essendo un clone anche uno sputo lo fa sparire e cadere così alla buona da quell'altezza non fa di certo bene :ehm:
    Se avete dubbi o idee diverse su come ho gestito l'arbitraggio, scrivetemi tranquillamente e ne discutiamo.
    Ultima cosa, essendo andata in frantumi l'armatura ossea, se desideri ripristinarla dovrai riattivarla con il costo completo
     
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    Porca miseria!

    La sequenza di attacchi ed esplosioni mi avevano capovolto e mi avevano lasciato a terra con la faccia rivolta verso il cielo e il fiato mozzato. Tossi un paio di volte prima di riprendere il normale ritmo respiratorio. L’onda d’urto e i conseguenti attacchi mi avevano totalmente sballottato ed avevano addirittura distrutto l’armatura ossea che mi proteggeva. Era la prima volta che mi capitava e lo avevo capito dallo schiocco secco che avevo sentito. La successiva frammentazione del guscio nascosto sotto la pelle non aveva fatto altro che confermarmelo.

    Alzai il braccio e mi portai la mano sporca di terra davanti al volto. Aprì e strinsi la mano ripetutamente e potei constatare che era più leggera ed era molto più semplice muoversi. Sembrava mi fossi tolto un peso.

    Così questo è il mio limite?

    Si delineava qui il confine della mia linea di sangue. Testarlo mi poteva essere d’aiuto.
    Poggiai la mano al suolo e mi spinsi per rialzarmi. Il mio senso dell’udito e dell’equilibrio erano ancora leggermente scossi. Mi girai con calma e vidi Atshushi che era appena atterrato dopo il salto che lo avevo portato quasi in cielo. I suoi occhi erano ancora d’oro e non mi potevo far altro che domandare: in quanto mosse mi avrebbe potuto sconfiggere se avesse veramente voluto? Tre, forse quattro? Sicuramente anche meno.
    Perciò tirai un sospiro di sollievo. Fortunatamente eravamo entrambi guerrieri di Kiri e non saremmo mai stati nemici sul campo di battaglia, anzi avere un ninja del genere al proprio fianco mi avrebbe perfino permesso di sentirmi più al sicuro.
    Inghiottii il nodo alla gola dovuto alla netta differenza che ci separava, perfino nell’arte del combattimento, e valutai in cosa potesse migliorare lo special jounin nella maniera più oggettiva possibile.
    Era specializzato nei ninjutsu e quindi il combattimento ravvicinato era solamente di contorno. Però ampliare il suo bagaglio di conoscenze sarebbe sempre stato utile.
    Le sue abilità erano palesi ma il suo stile taijutsu era probabilmente grezzo e poco studiato. Sfruttando qualche tecnica tipica taijutsu avrebbe potuto essere molto più efficiente e distruttivo. Forse questo era il punto in cui poteva focalizzarsi.

    Atshushi, credo che la differenza tra noi sia troppa affinché io possa essere un buon compagno di allenamento. Però ti potrebbe far comodo imparare qualche trucco del mestiere che conosco. Ti mostrerò una tecnica che potrebbe magari aiutarti in futuro.

    Mi misi in posa difronte a lui per realizzare la tecnica della roccia demolitrice di Konoha a velocità rallentata, anche se probabilmente non ce n’era il bisogno dato il talento di chi avevo difronte.

    Sostanzialmente concentri il tuo attacco in una singola gomitata, portata alla massima velocità che puoi raggiungere. In più spingi con l’altro braccio al fine di aumentare la potenza del colpo.

    Conclusi la tecnica e la gomitata verso il nulla, mostrando l’esecuzione completa.

    Se ben assestato potresti anche distruggere un blocco di pietra! Ma a parte questo ti permette di concentrare la tua forza in un singolo punto, perciò non ne disperde l’efficacia come a differenza potrebbe fare un ninjutsu.
     
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    VII



    La tattica realizzata da Atshushi non dava modo di essere schivata né contrastata in alcun modo con il semplice uso del taijutsu. Sukazu non potè fare altro che incassare i colpi in rapida successione erigendo barriere e protezioni per limitare i danni, riuscendo a ottenere risultati ottimali. Quando il clone dell’Uzumaki gli lo schiacciò al suolo, il chuunin era perfettamente illeso, schegge di ossa sparse ovunque, segno palese della rottura della sua peculiare armatura. Non c’era nulla a dividere la carne morbida del collo di Sukazu dal kunai del clone, ma questo svanì a causa dell’impatto maldestro che gli provocò più ferite di quante non potesse sopportarne. Nonostante ciò, rialzandosi, Sukazu annunciò la propria resa.

    < Senza l’uso dell’arte eremitica non sarei riuscito ad avere la meglio. > Gli confessò Atshushi.

    < Anzi, a dirla tutta, non credo che la mia sia stata una vittoria completa. Non sono riuscito a superare la durezza della tua difesa. Sono piuttosto carente da questo punto di vista senza l’uso del mio repertorio. >

    Fu così che al giovane sconfitto venne in mente un’idea brillante: insegnare all’inesperto utilizzatore di arti marziali una mossa atta proprio a superare qualsiasi difesa fisica.

    Gli mostrò un paio di volte l’esecuzione della “Roccia demolitrice di Konoha”, spiegando a gran voce i principi che ne rendevano letale l’efficacia. L’azione consisteva nel portare a segno in rincorsa una gomitata al bersaglio, facendo pressione con il braccio debole sul pugno chiuso dell’arto che colpisce. In tal modo si accresce la forza con la quale si impatta sull’obiettivo, riuscendo a causare ingenti danni.

    Atshushi era ancora reso più agile e forte dall’arte eremitica e tentò subito di mimare il gesto mostrato dal suo sensei sferrando gomitate a vuoto. Dopo qualche tentativo realizzato non proprio ottimamente, Sukazu gli corresse gli errori, svelandogli ulteriori consigli per riuscire al meglio nel risultato.

    Facendo tesoro di questi accorgimenti, l’Uzumaki creò alcuni cloni e provò con tutti loro l’esecuzione della tecnica. La radura collinare all’esterno del villaggio sembrava essersi trasformata in un dojo, invasa da una schiera di shinobi che si allenavano urlando a ogni tentativo. Sciolta la tecnica, l’esperienza dei cloni si riversò nel recipiente originale e quando provò nuovamente a vuoto il taijutsu, Sukazu si complimentò con lui.

    < Il merito è del mio maestro. > Gli rispose Atshushi.

    La sennin mode era ormai svanita, ma valeva la pena provare comunque la tecnica su un albero secco che aspettava pazientemente la tempesta che lo avrebbe divelto. Atshushi si posizionò a dieci passi da esso e trasse un profondo respiro. Scattò espirando via l’aria dei polmoni, indirizzando il gomito destro verso la corteccia secca dell’albero. Adagiò la mano sinistra sulla destra e quando fu quasi a contatto con il tronco scuro, spinse con tutta la propria forza proiettandosi su di esso.

    Lo schiocco ligneo su sonoro e secco. Echeggiò nella radura facendo sollevare in volo diversi uccelli. Il ninja aveva trapassato l’albero, ritrovandosi dall’altra parte. Girandosi per scoprire le sorti del suo avversario, non avrebbe più visto alcun albero, ma soltanto schegge più o meno grandi di legna buona da ardere.
    Atshushi
    Resistenza: 787
    Stamina: 281
    Azioni:
    -

    Note:
    Consumato 1 fumogeno
    10 exp per 2 kage

     
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    max - 5 ad entrambi e confermo l'apprendimento del tai
     
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