[P.Q] Un nuovo elemento

Personal Quest + II° Sblocco Elementale

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    Narrato | «Parlato» | -Pensato- | «Parlato Kazuhiko»



    CITAZIONE
    Oh cara Oscurità. Mia dolce amica, tu che in uno strano modo hai sempre vegliato su di me, circondandomi con la tua solenne forza e avvolgendomi in un manto oscuro. Cerco ora di ribellarmi a te, a sfuggire al tuo controllo per dare un senso, finalmente, a questo inutile involucro. Una carcassa mossa solamente dall'istinto animale, privo di sentimenti ed emozioni. Cerco ora di appigliarmi alla Luce, a quella donna che potrebbe essere la mia unica fonte di salvezza. Perdonami.

    L'alba s'innalzò sul Deserto, quel manto infinito, soffice e ardente al tempo stesso. Una coperta arancio che nascondeva il Villaggio del Vento, meglio conosciuto come Sunagakure no Sato. La calma e la quiete albergano nell'aria di quella modesta abitazione, lasciando marchiate nella mia mente le vicende successe il giorno prima. Quel bacio, quel dolce contatto delle rosea labbra della giovane donna, un ricordo che risiedeva dentro di me, una benedizione mandata dal creatore stesso verso uno sei suoi umili figli. Giacevo sul mio solito letto, lasciando che la carcassa andasse a poggiare tutto il suo peso su di lui. La pelle della donna emanava un dolce profumo di vaniglia misto a della profumata e candida lilla. Tutto ciò era ancora presente nelle mie narici, a riempire i polmoni di quella stessa fragranza, che ora mi tormentava i pensieri. Il corpo mosso in quella casa, come a cercare la sua anima gemella, quella reincarnazione di Kami che ora risiedeva in Shizuka. Uno spirito assai benevolo, puro e generoso che con il suo amore era riuscita a creare una piccolissima serra verde nella stessa casa dove albergava. Un piccolo spazio creato dalla sua mente e dal suo cuore, dove passava gran parte del suo tempo ad osservare le sue "figlie". Amava oltre ogni cosa quelle piante e quei fiori. Le leve inferiori mi portarono a loro, ad avvicinarmi verso ciò che l'angelo aveva di più caro, soffermandomi sul suo fiore preferito: la Rosa Alpina.

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    Un delicato tocco con l'indice venne portato verso quella meraviglia poggiandolo su uno di quei petali rosei, puri come la ragazza stessa. Su quel viso cupo e triste per la partenza dell'anima gemella, apparve un debole sorriso, di quelli che sanno mascherare bene le emozioni. Il corpo eretto d'innanzi a quei fiori, ruotando il capo e osservando attentamente tutte quelle creature, figlie dell'amore di Shizuka e Kazuhiko. I due condividevano lo stesso sangue, cosi come quella stessa passione.

    «Che ci fai qui?»

    Voltai il corpo verso quella voce decisamente troppo adulta, anzi quasi in età avanzata. Gli occhi andarono a poggiarsi proprio sulla figura dell'uomo che mi aveva adottato da bambino, raccolto da quelle scale appena fuori la sua abitazione.

    «Vecchio»

    «Non ti ho mai visto qui»

    «E' vero» presi una piccola pausa, voltando poi leggermente il capo verso loro «Ultimamente le trovo affascinanti»

    «Sarà per via del tuo legame con Shizuka?»

    Impallidì alle sue parole, pietrificandomi all'istante. Ciò che disse era assolutamente vero. Mai mi ero avvicinato a loro ma il legame con la loro "madre", in qualche modo mi portò a provare empatia verso quelle piante. Non seppi rispondere, anzi, nemmeno ci provai.

    «AHAHAHAH» L'uomo scoppiò a ridere notando il vasto rossore sul mio volto. «Suvvia non fare quella faccia, sembri un peperone AHAHAH»

    «No è che...»

    «So tutto»

    Quelle parole risuonavano nella mente, quasi parevano una minaccia vedendo lo sguardo del vecchio. Quella smorfia irritata e spaventosa si trasformò ben presto in una serena e divertita, lasciando che i pensieri di preoccupazione misti ad ansia abbandonassero la mia povera mente.

    «Ora vai ci penso io qui»

    [...]



    Sunagakure no Sato
    Ore 00:24

    CITAZIONE
    Passarono diversi giorni da quando ebbi il piacere di fare la conoscenza di Kyoshi, quel primo ed unico amico. Non potevo certo confermare con assoluta certezza che il nostro rapporto sarebbe continuato per un lungo tempo ma, almeno ci speravo. Sentivo che potevo migliorare, diventare una persona migliore grazie a lui. Confrontarmi con la sua di personalità mi avrebbe certamente giovato. Una nuova era di Shinobi era iniziata ed entrambi rappresentavamo il futuro di quella grande e immensa Nazione, Sunagakure No Sato. Sulle nostre spalle era posto, dunque, un grande peso, tante speranze unite al nostro incredibile onore. Un sentimento decisamente forte ed estremamente fragile allo stesso tempo. La mente umana, cosi come il suo animo, è un meccanismo assai curioso, una creazione davvero incredibile fatta da tante emozioni e pensieri, gioie e dolori, ansie e angosce. Lentamente muovevo piccoli passi da Genin, andando a districarmi in un mondo talmente tanto elaborato da non poter minimamente immaginare. Un giorno allenavo le mie arti ninja, utilizzando al meglio le mie conoscenze in Ninjutsu. Altri giorni ero impegnato in delle incessanti letture atte a sfamare il desiderio di conoscenza che bramava la mia mente. Il Sapere è conoscenza ripetevo. Fu' proprio in uno di quei giorni che ebbi l'onore di partecipare ad un test speciale, uno di quelli che permette allo Shinobi di poter conoscere la sua Affinità Elementale, conoscendo appunto uno dei cinque elementi in possesso all'individuo stesso. Ricordo perfettamente quella sensazione provata quel giorno, quell'energia naturale che noi chiamiamo Chakra, scorrere lungo tutto il corpo. Una forza cosi forte da poter creare un potere incredibile. In pratica il test consisteva nell'immettere il Chakra in dei semplici fogli di carta, dei Capta Chakra per la precisione. Quei pezzi di carta, cosi semplicemente uguali agli altri, avevano dunque la funzione di rispondere al Chakra di chi lo impugnava. Doton, era quello il mio elemento primario, assolutamente estraneo al villaggio stesso e con un origine assai ben distante da esso. Una particolarità che mi distingueva dagli altri Shinobi del villaggio ma, ciò poneva nella mente nuove domande. Assai difficile era trovare una risposta, d'altronde ero sempre stato uno scherzo della natura e quell'ennesimo episodio ne era la dimostrazione effettiva. Avevo con me quindi, un nuovo compagno, un elemento utile sia in attacco che in difesa. Un mix perfetto tra l'offensiva e la difensiva, bilanciando le mie arti e donandomi un eccellente potere. In tutto quel mio essere uno scherzo della natura, riuscivo a trovare un punto di svolta, a fare mio quella particolarità e rendermi unico fra tanti.
     
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    Un giorno prima

    Mi limitai solamente a salutarla, muovendo e agitando in aria l'arto superiore dominante, lasciando a tacere le parole e permettendo allo sguardo di parlare al loro posto. Ecco che in quel momento sentì qualcosa staccarsi dentro di me, ad uscire dal plesso solare e a seguire Kami, l'anima gemella della reincarnazione di Tengu. L'angelo quindi volava via, incamminandosi verso l'esterno del Villaggio e partendo per la sua missione. La Chuunin doveva svolgere alcuni incarichi e sapeva benissimo di non potersi tirare indietro da tutto ciò, ne andava del suo orgoglio e della sua carriera. Stampai a fuoco il ritratto del suo volto, marchiandolo nella mente. Un tatuaggio che resterà per sempre nei miei ricordi. Un fievole sorriso giaceva sul mio di volto, uno sforzo muscolare che però nascondeva le solite ansie e paure, nuovamente a farmi compagnia in quella mia vita solitaria. Era decisamente presto e quelle angosce non mi avevano dato minimamente tregua, bloccando il raggiungimento della fase Rem della notte e permettendo alla mente di cadere in un debole stato di stress. Sapevo che sarebbe tornata presto ma con lei, partiva una parte di me, quella che mi teneva ben saldo nella Luce.

    Hello, darkness, my old friend
    I've come to talk with you again
    Because a vision softly creeping
    Left its seeds while I was sleeping



    Il volto mi si era contorto in una solita smorfia cupa ed oscura. L'oscurità sembrava essere tornata ad albergare nei meandri del mio essere, a farla da padrone fuori dal controllo della Luce. Non voleva lasciarmi andare, desiderava il mio corpo e possedermi come un giocattolo, come una dannata marionetta. L'angelo era andata via e con lei la Luce che poteva salvarmi. Quella sensazione di solitudine era cosi familiare, tanto da considerarla come una figura materna. Infondo erano loro che mi avevano accudito e cullato in un succube abbraccio.

    [...]



    Presente

    CITAZIONE
    Toc Toc Toc

    -Mmmph-

    Tre leggeri battiti di nocche misero un origine ad un nuovo giorno. Quei tre insistenti rumori riecheggiavano in quella modesta e spoglia abitazione, facendoli sembrare più forti di quelli che erano. Quel gesto veniva ripetuto lentamente, come qualcuno che era armato di tutta la calma del mondo. Rimase per qualche minuto sulla soglia della porta, a ripetere ancora quel battito. M'incamminai verso ella, con un aria in volto ancora disturbata dal giorno precedente. Afferrai quel caldo pomello, segno che le temperature erano già alte alle prime ore del giorno. La porta infine si aprì, lasciando intravedere d'innanzi a me uno Shinobi poco più grande di me. Sul avambraccio destro portava il segno inconfondibile della sua appartenenza al Villaggio della Sabbia, mentre al petto aveva un giubbotto verde, il classico in dotazione ai Chuunin.

    Sei tu Haruki Sato, Genin del Villaggio della Sabbia?

    «Si, di cosa si tratta?»

    -Ho da consegnarti questa. Tieni

    Mi fu' consegnata una lettera, diversa dalle altre. Non aveva nessun sigillo che facesse capire chi la mandava e non era proveniente dal Kazagake in persona. La afferrai delicatamente, con quell'aria da pesce lesso che albergava sul volto. Occhi spalancasti e straniti dalla loro visione.

    «Chi la manda?»

    -Aprila e lo scoprirai. Ora devo andare

    Scomparve con uno scatto felino, troppo frettoloso nel compiere il suo subdolo incarico. La lettera era ben chiusa e con alcune piccole difficoltà, la riuscì ad aprire infine. Gli occhi leggevano attentamente il contenuto della lettera, seguendo parola per parola tutto ciò che vi era scritto.

    CITAZIONE
    Alla fine hai mantenuto la tua parola eheh. Voglio vedere di cosa sei capace, ti aspetto dietro l'Accademia del Villaggio. L'appuntamento è alle 9:00 in punto, non tardare.

    P.S: sei stato convocato per un allenamento speciale

    Non riuscivo a capire chi avesse scritto quella lettera, eppure quelle parole mi erano familiari. Quello stile di scrittura l'avevo già visto in passato ma proprio non riuscivo a ricordare dove l'avessi potuto vedere. Di certo era qualcosa che aveva a che fare con l'Accademia, luogo dove nascono e crescono nuove leve future. Luogo dove ebbi la possibilità di conoscere un altro Genin dell Sabbia, proprio colui che consideravo un ottimo amico e compagno. Mancavano ancora qualche ora e avevo tutto il tempo per prepararmi al meglio ed equipaggiarmi alla meglio maniera.

    Ore 8:53

    Il villaggio era decisamente più vivo che mai, anche se quel Sole cocente batteva ininterrottamente sulle teste degli abitanti, quasi pare un inferno in terra. Sulle mie spalle, oltre alla grande considerazione che avevo come futuro del villaggio stesso, era poggiata una mia nuova compagnia. Una Giara di Sabbia che conteneva una delle mie armi preferite. Arrivai dunque al luogo di destinazione, dove ad attendermi vi era il nulla. Tutt'intorno a me era calmo e taciturno, nessuna presenza era chiaramente visibile, cosa strana per un accademia.

    CITAZIONE
    Haru-kio! Eccoti qui

     
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    We are the warrior
    Who learned to love the pain
    We come from different places
    But have the same name
    'Cause we were Born for this
    We were born for this



    Tempo addietro
    Accademia, ore 10:33

    «Bene Haruki. Molto bene.
    Sono contento del livello che hai raggiunto, perciò da oggi entri nelle forze ninja di Suna. Sei ufficialmente un genin. Haruki, prima che tu te ne vada, vorrei darti qualche consiglio... sii sempre determinato e non affidarti agli altri, devi essere autosufficiente e il faro che illumina il tuo stesso cammino. In questa vita hai solo una certezza: l’unica persona con cui avrai sempre a che fare sei te stesso, gli altri sono solo di passaggio»


    Presente
    Ore 9:00

    «Non ci credo che sbagli ancora il mio nome»

    -HAHAHAH-

    L'uomo, anzi il ragazzo d'innanzi a me, altro non era che il Chuunin dell'Accademia stessa. Colui che per anni aveva insegnato a me, come al resto di altri studenti, tutto ciò che c'era da sapere sul mondo degli Shinobi. Lo ritrovavo nuovamente lì, a qualche metro da me con tutto il suo equipaggiamento in bella mostra. Il classico Copri Fronte posto sulla fronte, portato con il più alto ed assoluto onore possibile. Un Giubbotto verde classico dei Chuunin, contenente vari oggetti nei numerosi taschini. I capelli corvini, corti e rasati ai lati, mentre sulle spalle portava il peso della grande esperienza che aveva con se. Armato di una grande volontà e di una forte personalità. Fra noi c'era un qualcosa che ci legava, forse una sorta di passato comune. Ricordo ancora le sue parole al giorno della promozione a Genin. Quelle stesse parole che sembravano nascondere un passato tortuoso e oscuro, forse era proprio quello che ci legava.

    «Quindi? Perché mi hai convocato?»

    -Vedi di calmarti ora, sono pur sempre un tuo superiore-

    Le distanze furono mantenute, non voleva che fra noi si sviluppasse un qualche sorta di rapporto. La sua personalità era ancora segnata dal suo passato e quelle parole, che si ripetevano nella mia mente dal giorno dell'esame stesso, per lui suonavano come un mantra, uno stile di vita quasi.

    -Vedo che stai facendo progressi. Ora sai manipolare anche la Sabbia?-

    «Si è davvero un ottima arma, ho solamente la pecca delle quantità a disposizione»

    -Va bene, va bene. Andiamo al dunque ora, sai cosa sono questi no?-

    Tira fuori dei pezzi di carta, la stessa usata la prima volta. Quelli erano dei Capta Chakra, fogli che al tocco e grazie al Chakra stesso, potevano far capire l'affinità elementale degli Shinobi. Mi limitai ad annuire, portando uno sguardo tutto serio in volto, proprio in direzione dei suoi occhi.

    -Bene. E' tempo per te di riprovare questo test-

    «Di nuovo?»

    -Forse non sai che ogni Shinobi possiede due, tre affinità elementali. In passato si narra che qualcuno possedeva il controllo su tutti e cinque gli elementi. Quindi si, di nuovo-

    Afferrai quei Capta Chakra con l'arto dominante, per poi arretrare di qualche metro. Sapevo cosa fare ma per prima cosa dovevo richiamare in moto quell'energia chiamata appunto Chakra. Tutt’intorno ero avvolto dall’Oscurità intanto immaginavo Due Sfere, una posizionata all'altezza del capo mentre l’altra all'altezza del Plesso Solare. In quella più elevata racchiudevo tutte le convinzioni, le emozioni e infine i desideri. Quella Sfera era chiamata Forza Psichica e ad ella attribuì un colore Blu, proprio come il cielo infinito. L’altra Sfera, posizionata più in basso era chiamata Forza Fisica e in essa vi rinchiudevo la forza posseduta e l’animo indeciso da che parte schierarsi. A questa, invece, davo un colore Rosso proprio come un fuoco ardente. Queste due Sfere dovevano poi ruotare, una in senso orario e l’altra in senso antiorario. Le immaginai inoltre, avvicinarsi e infine ad unirsi in una sola Sfera. Quella era la Sfera del Chakra. Verde come la speranza. Forte come il fuoco e calma come il cielo. Sentivo quella forza scorrere in me e la diressi verso quel Capta Chakra, ma prima doveva scorrere lungo i muscoli del braccio e del avambraccio, sentendo quasi una scossa lungo la leva superiore destra. Aprì d’improvviso gli occhi sentendo qualcosa cambiare nella mia mano. Sollevai lentamente l’arto superiore destro potendo così osservare gli effetti che ebbe quella mia azione.

    -Ecco vedi? La prima volta si era sgretolato, segno che avevi un affinità per il Doton-

    «Ora si è bagnato»

    -Esatto. Il tuo secondo elemento è il Suiton. Un buon elemento, bilanciato sia per l'attacco che la difesa. Ora però devo andare. E ricorda ciò che ti dissi-

    «Mmph»
     
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    Puoi prendere nuovamente il max e ovviamente lo sblocco è approvato :D
     
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