Accademia Katasaki Uzumaki

X River22

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    I cancelli si aprirono ed una fitta massa di ragazzi agitati e pensierosi si incamminò, intenta ad occupare le svariate classi. Quello non era un giorno come tutti gli altri, l'accademia era ormai giunta al gran finale, a quel momento tanto temuto ed allo stesso tempo tanto anelato: l'esame finale. Erano tanti i motivi che potevano spingere un ragazzo a trovarsi lì ed in quel momento, forse come mai prima, la motivazione era uno dei fattori maggiormente valutati. Tutto il continente ninja stava per addentrarsi in un'epoca buia e misteriosa, nonostante gran parte delle organizzazioni che incutevano timore fossero state eliminate, vi era un ultimo grande pericolo misterioso. A causa di quello, e della tensione che ne derivava, era sempre più difficile per i ninja mantenere il controllo. Ecco perchè avere nuove leve dal cuore saldo era quantomai importante!

    Quando la porta si spalancò, alcuni dei ragazzi, evidentemente immersi nei loro pensieri, sobbalzarono messi in allerta dal tonfo sordo generato. L'uomo, o per meglio dire il ragazzo, che varcò la soglia era evidentemente segnato da diversi scontri, i più attenti avrebbero anche potuto intuire che era rientrato da pochissimo da una missione, probabilmente altro segno di quanto la richiesta di abili Shinobi fosse spropositatamente maggiore dell'offerta.

    Buon giorno ragazzi... Vediamo di darci una mossa quest'oggi... Vedrò di essere rapido e spero che voi mi aiuterete in questo... Il mio nome è Mizaki... Diamo inizio alle danze...

    Così man mano le giovani promesse iniziarono ad essere chiamate in ordine alfabetico e ad essere condotti nella stanza di fianco per svolgere l'esame.

    Uzumaki Katasaki... Vieni...

    La tranquilla voce dell'esaminatore richiamò l'attenzione dell'ennesimo ragazzo intenzionato a ricevere quel coprifronte. Varcata la soglia avrebbe visto solo normale aula, ma senza alcun banco nè cattedra, solo due sedie poste in fondo. Proprio lì l'esaminatore lo avrebbe invitato ad accomodarsi.

    Bene... Iniziamo con qualcosa di semplice... Mostrami una delle tre tecniche base e spiegamene le peculiarità e le possibili applicazioni!

    River22 Bene, eccoci qui con l'accademia xD Parla un pò del tuo pg e del perchè vuole essere un ninja, rispondi infine alla domanda come meglio credi :eh: Per qualsiasi dubbio non esitare a chiedere :rosa:
     
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    [Narrato]|[Pensato]|[Parlato]


    Erano le ore 4:30 quando suonò la fastidiosissima sveglia, per Katasaki era quasi come aver subito una mazzata dietro la nuca, ma ormai, erano diversi anni che la sentiva, in un certo senso, si era anche affezionato a quel rumore. Tirò un sospiro nervoso e si alzò dal letto per recarsi nella stanza delle attrezzature del padre, prese un kunai e tre shuriken. Successivamente si recò recò al suo abituale allenamento mattutino, composto da: corsa, kunai, shuriken, e ninjutsu. Iniziò i preparativi disegnando su alcuni tronchi dei bersagli e appendendo dei manichini sui rami.

    Bene, diamo inizio alle danze!

    Katasaki rapidamente salì sugli alberi e iniziò a correre rapidamente, tirò fuori dalla giacca un kunai e tre shuriken. Appena si trovò d'avanti ai bersagli disposti uno affianco all'altro tirò il primo shuriken e osservò la traiettoria che gli aveva dato, appena vide che lo shuriken si era avvicinato abbastanza al bersaglio, lanciò gli altri due che colpirono lateralmente il primo, facendogli cambiare direzione e traiettoria, il secondo shuriken prese il posto del primo, avvero colpì il primo bersaglio centrale, il primo shuriken colpì il secondo bersaglio laterale sinistro e il terzo shuriken colpì il terzo bersaglio laterale destro.
    Con precisione e tempistica ci siamo, i miei livelli sono decisamente migliorati in questi anni, non ho più le difficoltà di una volta, ce la sto facendo!


    Katasaki iniziò a correre sempre più velocemente, arrampicandosi sugli alberi, appena vide i manichini cambiò strada, simulando di colpire da dietro i nemici, una classica azione stealth. Gli passò da dietro, il primo manichino lo colpì dietro la nuca, facendolo cadere a terra, il secondo manichino lo prese dalle spalle e simulò di soffocarlo attorcigliando le braccia dietro al suo collo, successivamente lo nascose tra le foglie. Salì sempre più in alto da albero ad albero finché non puntò il terzo di manichino. Tirò fuori il kunai, prese velocità e saltò sulle spalle del manichino, appoggiando i suoi piedi sulle spalle del manichino e simulo di schiacciare i nervi del manichino facendo pressione su di essi con il suo peso corporeo, punto la gola del manichino col il kunai.

    Parla se vuoi continuare a vedere la luce del giorno, quanti altri ce ne sono!?

    Una folata di vento fece muovere le foglie, si sentiva l'odore del muschio e i suoni della natura. Katasaki alzò lo sguardo e vide che stava per arrivare l'alba.

    Sarà meglio tornare a casa,e posare l'attrezzatura di mio padre

    Sospirò e si recò a casa. Giunto a destinazione si arrampicò su un albero ed entrò dalla finestra di camera sua.

    Sembro un ladro, e pure è casa mia, speriamo che sia l'ultimo giorno che faccio queste cose.

    Aprì lentamente la porta di camera sua e si recò nella stanza delle attrezzature del padre, posò il kunai e i tre shuriken nei loro rispettivi posti. Successivamente si recò in bagno per farsi una doccia calda e rilassante.

    Tra un paio di ore si scoprirà se sono un vincente o un perdente, spero solo di non deludere le aspettative dei miei genitori e di mio fratello, credono molto in me, dicono che sono e sarò un grande ninja...non voglio deluderli!

    Uscì dalla doccia, si asciugò e si recò in cucina per fare colazione. Apri i cassetti, prese una bustina di thé e una teiera, riempì quest'ultima con dell'acqua e la mise a bollire sul fuoco, successivamente aggiunse la bustina di thé e aspettò che la teiera faceva quel solito fastidioso fischio.

    Chissà chi passerà quest'anno...

    Si sentì la teiera che fischiava, successivamente l'alzò dal fuoco, spense il gas e verso il thé all'interno di una tazza, poi posò la teiera all'interno del lavandino. Prese la tazza di thé e iniziò a sorseggiarla, pensando al suo futuro. Giunse l'ora di recarsi in accademia, vide gli altri ragazzi preoccupati, chi piangeva, chi invece rideva, già si seppero i primi risultati, entrò in accademia e attesa di essere chiamato, nel frattempo pensava a quali tecniche poteva usare per fare una bella figura. Ma appena si sentì chiamare, spezzò il filo dei suoi pensieri e ri recò verso l'uomo che lo doveva esaminare, sapeva che nelle mani di quell'uomo c'era il suo futuro. Prese un bel respiro e rispose.

    Si signore, le mostrerò per prima la tecnica della Moltiplicazione del Corpo

    Compose rapidamente i seguenti sigilli: Pecora, serpente e tigre. Appena finì di eseguire i sigilli s'innalzò una nube di fumo e disse:

    Tecnica della moltiplicazione del corpo! (Bunshin no Jutsu)

    Comparvero tre copie del ragazzo che si voltarono verso Mizaki.

    Bene signore, la tecnica della moltiplicazione del corpo (Bunshin no Jutsu) consiste nel creare diverse copie di se stessi, esse simulano i movimenti del creatore, infatti è una semplice tecnica illusoria, quindi le copie non possono interagire realmente con l’ambiente circostante, afferrare armi e ne tanto sferrare un pugno, principalmente io la utilizzo per confondere il nemico e di colpirlo in sorpresa. Le pecche di questa tecnica è che se una copia viene colpita, essa sparirà , inoltre esse simulano solo i miei movimenti.

    Dopo aver concluso la dimostrazione e la spiegazione, osservò Mizaki e attese una sua risposta.
     
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    L'esame del giovane Katasaki aveva ormai avuto il via e, seppur con qualche segno di pressione in viso, si accinse ad eseguire il suo jutsu. Tutto sembrò essere andato come previsto almeno fino al diradarsi del classico fumo bianco, difatti quelli che dovevano essere cloni perfetti, si rivelarono gracilini e privi di entusiasmo, se così si può dire, non però completamente inutili. Lo sguardo del sensei si fece pensieroso mentre ascoltava con attenzione le parole, frettolose ed ogni tanto sconnesse, dell'Uzumaki probabilmente ancora più agitato di prima visti i risultati e la reazione di chi avrebbe avuto l'ultima parola sull'esito di quella prova.

    Beh... Converrai con me che non è andata benissimo... Ma do per buono che possa trattarsi di semplice ansia da prestazione, tenendo conto del probabile stress emotivo che mi sembra di notare nei tuoi occhi, il risultato potrebbe considerarsi quasi soddisfacente, almeno non sono collassati all'istante come ho visto accadere in altri casi...

    Qualche attimo di silenzio sprofondò nella sala, durante il quale l'esaminatore non smise nemmeno per un istante di fissare gli occhi dell'Uzumaki con fare dubbioso, come se ancora dovesse decidere delle sorti del giovane.

    Bene... Avrai una seconda possibilità... Fa un bel respiro... Esegui nuovamente la tecnica, questa volta con più concentrazione, ed infine dimmi... Katasaki Uzumaki... Perchè dovrei darti questo coprifronte?

    Nell'esporre quella domanda, Mizaki prese l'agognato coprifronte e lo lasciò penzolare davanti al viso dello studente, ansioso di udire la risposta.

    Eccoci qui :eh: Non male come primo post, mi è piaciuta l'impostazione che gli hai dato e la narrazione pre esame. I consigli che però mi sento di darti sono due:
    1) prima di inviare il post spendi qualche altro minuto in una rilettura generale, ti aiuterà a notare qualche eventuale errore di battitura o di espressione. Anche a me è servito molto, purtroppo spesso per minuti contati ed altro non lo faccio, ma è certamente una cosa molto utile
    2) cerca di immedesimarti nei pensieri e nelle sensazioni del tuo pg, ti aiuterà a generare più spunti narrativi e descrittivi proprio su questi due elementi che possono dare molta qualità al post oltre che aiutarti a vivere a pieno ciò che al tuo pg sta accadendo.
    Dal tuo post si evince ad esempio che Katasaki vuole diventare ninja per rendere fiera la famiglia ma, lui in realtà come vive ciò? dentro di lui cosa prova? Ha bisogno di essere accettato dalla famiglia e per questo vuole esaudire i loro desideri per lui? Lui stesso vuole diventare un ninja ed il fatto di avere l'appoggio ed il sostegno della famiglia lo carica ancora di più? O lo sente un peso ma va comunque fatto xkè quello è il destino segnato per lui?
    Questi scritti fin ora sono solo consigli e spunti per dare più pepe al tutto e farti vivere meglio questa esperienza di gioco di ruolo, niente che tu debba per forza seguire. Passiamo ora alle questioni più tecniche e quindi al motivo per cui la tua moltiplicazione è parzialmente fallita:
    Come ti ho detto il post mi è piaciuto in generale, motivo per cui c'è stata la parziale riuscita, ma nell'esecuzione della tecnica sei stato autoconclusivo dicendo
    CITAZIONE
    "Comparvero tre copie del ragazzo che si voltarono verso Mizaki."

    Bisogna sempre parlare al condizionale e quindi tentare di eseguire l'azione X
    Es.
    CITAZIONE
    Sarebero quindi dovute comparire tre copie che si sarebbero rivolte verso Mizaki

    Qualsiasi azione va sempre proposta come intenzione che poi il master di turno determinerà come riuscita o meno.
    Ora a te :eh: Per qualsiasi dubbio o domanda contattami pure
     
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    Udendo le parole di Mizaki, restò deluso. Gli passò per la testa tutti i ricordi dei suoi duri allenamenti e delle parole di suo padre. Nella testa dell'aspirante Genin, comparve un flashback di lui e suo padre, seduti insieme a guardare il lago dopo aver finito di allenarsi. Si ricordò di un discorso che suo padre gli fece, appena imparò le tecniche basi dell'accademia.

    Padre: Katasaki, dentro di te hai una forza nascosta, un grande potenziale. Quel potenziale serve per proteggere le persone che ami, serve per proteggere il villaggio, per farti un nome nel villaggio e al di fuori di esso. Diversi ninja hanno perso la vita in battaglia, combattendo per la pace nel mondo ninja. Parecchi di loro avevano famiglia,figli, mogli, fidanzate, amici, hanno sacrificato la loro vita affinché noi stavamo bene. Non pensare che una volta ottenuto quel coprifronte, tu diventerai una persona da rispettare, anzi, il contrario, sarai l'ultimo anello di una catena, e dovrai fare enormi sacrifici per non spezzarti e per diventare più forte. Molte persone credono in te, poiché, ancora non sei, ma diventerai un ninja straordinario, come i nostri vecchi Hokage. In te c'è la forza della giovinezza, la forza dell'amore e la forza di Kenzo, si, infatti Kenzo ti ammira molto, vorrebbe diventare come te, sei la sua ancora, e a dire la verità...sei l'ancora di tutta la famiglia, perché so che diventerai molto più forte di me, e di tua madre. Nelle tue mani c'è una piccola speranza per il villaggio di diventare il più sicuro e il più accogliente di tutti. Katasaki, io sono sicuro, anzi, sono convinto, che diventerai un grande ninja, ricorda, io credo in te, figlio mio.

    Tirò un sospiro, quasi come si volesse calmare e buttare fuori tutto lo stress. Una piccola folata di vento passò tra la finestra della classe, portando con se una foglia, che oscillava quasi come se quel vento la stesse cullando. Katasaki alzò rapidamente lo sguardo e osservò Mizaki dritto negli occhi, nel suo sguardo, nella freddezza dei suoi occhi, si capì che il ragazzo aveva estinto tutto lo stress accumulato, era deciso e determinato. Anche Mizaki osservandolo negli occhi, avrebbe capito che il ragazzo stesse facendo sul serio adesso, perché quegli occhi, quello sguardo, era come se potessero parlare. Successivamente rispose alla sua domanda con un tono grintoso e pieno di speranza.

    "Perché dovrei darti questo coprifronte" Sembra quasi che lei me lo stia vendendo o addirittura regalando. Lei non me lo deve dare, ma devo essere io a guadagnarmelo. Come disse mio padre. Se io avessi preso quel coprifronte, sarei diventato l'ultimo anello, il più debole di una grande catena. E so per certo che lo sarò, ma farò del mio meglio per diventare più forte! Alcune persone credono in me, e non voglio deluderle!

    Il ragazzo si mise in posa, tentò di richiamare il chakra a sua disposizione, era quasi come se quella determinazione abbia risvegliato in Katasaki un pò di quel potenziale che tutti parlavano di lui. Quel chakra L'avrebbe potuto sentire anche Mizaki, in quel chakra c'era tutta la motivazione e la fiducia che le persone avevano messo nelle mani di Katasaki. Mentre accumulava il chakra rispondeva al suo esaminatore.

    Che razza di ninja sarei se non posso neanche mantenere la promessa di diventare un Genin!? Si, perché per me un ninja non diventa forte solo con gli allenamenti e con lo studio dei jutsu. ma diventa forte anche portando con se la speranza delle persone che ama, la speranza del villaggio e anche con la speranza di vivere in un mondo senza crudeltà e senza paura. Si, ecco, è questo il mio credo ninja!

    Il ragazzo dopo aver finito di parlare, rapidamente compose i seguenti sigilli: Pecora, serpente e tigre e pronunciò la seguente frase:

    Tecnica della moltiplicazione del corpo! (Bunshin no Jutsu)

    Tentò di far comparire tre copie di se stesso in perfetto stato, esse si sarebbero dovute voltare verso Mizaki. Katasaki successivamente guardò il suo esaminatore dritto negli occhi, ancora con quello sguardo che rispecchiava tutta la grinta e la forza di volontà di quel ragazzo.

    E a questo credo, non voglio rinunciarci!

    Smise di parlare attese una risposta dal suo esaminatore.
     
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    Il giovane, evidentemente spronato dalle parole del sensei, si armò di determinazione e sfruttò al massimo la seconda opportunità esibendosi in una performance degna di nota. Anche la risposta che diede fu molto soddisfacente per l'esaminatore che, alzandosi e girando intorno alla cattedra, si posizionò a circa tre metri dall'esaminando.

    Molto bene... Mantieni questa grinta per l'ultima parte del tuo esame!

    Al che distese leggermente il braccio destro lasciando ancora penzolare il coprifronte e, sorridendo, riprese



    Come hai giustamente fatto notare, questo coprifronte non ti verrà regalato, ma dovrai invece riuscire a prenderlo con le tue forze...

    Ritrasse quindi la mano portandola dietro la schiena ed assumendo una posizione da combattimento con le gambe leggermente flesse ed il braccio sinistro proteso. Fu proprio con la mano mancina, tenuta a palmo aperto verso l'alto, che eseguì un chiaro gesto di invito ad aprire le danze. Sarebbe stato quanto mai chiaro ciò che andava fatto.

    Molto bene, passiamo a qualche scambio di colpi. Prova a recuperare il coprifronte ed inizia a familiarizzare con lo specchietto riassuntivo a fine post.
    Es.
    CITAZIONE
    Azioni:
    -xxx
    -xxx
    -xxx
    -xxx

    Resistenza xxx
    Stamina xxx

    Tieni conto che hai già utilizzato una tecnica della moltiplicazione quindi scalane il consumo
     
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