[Meeting straordinario] La mano sinistra di Fury

Evento di Trama - Riunione dei vertici

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    EDIZIONE STRAORDINARIA DEL CORRIERE DELL'OMBRA



    - SVENTATA MINACCIA GLOBALE NEL PAESE DEL VORTICE! -

    - I FIGLI DI ZERO E I LEALISTI SGOMINATI! CADE IN UN ANNO IL NUOVO IMPERO DEL FUOCO! -

    - TETSU COMPLETAMENTE RIUNIFICATA! IERI LA PROCLAMAZIONE UFFICIALE DI SEVERA DEL FERRO! -

    - RICOMINCIATA LA RICOSTRUZIONE DI UNA NUOVA HEKISUI INTERAMENTE SUL LAGO OBLIO! -

    - LIBERATA LA PIOGGIA DALLE NUVOLE ROSSE! MORTO L'AMEKAGE KIRO UGUNTO! -

    - UFFICIALE: ISHIVAR E' CADUTA! -



    I KAGE E I VERTICI DELL'O.S.U. SI RIUNISCONO A KONOHA PER UNA POSSIBILE NUOVA MINACCIA


    Hidden will to Rise



    Passarono pochi giorni dopo gli eventi del Paese del Vortice e per le strade di tutti i villaggi giravano continuamente le notizie riportate nel Corriere dell'Ombra.
    Sembrava che potesse andare tutto bene con la fine dei Figli di Zero, dei Lealisti, della Neo-Akatsuki, dei clown di Qayin e della guerra civile di Tetsu. Tuttavia, tutta la popolazione del continente era sgomenta per le notizie provenienti da Suna, sulla caduta di Ishivar e di come i pochi superstiti Ishivariani siano rimasti nella capitale del Vento, testimoni terrorizzati della crudeltà e la potenza di Fury e dei suoi uomini.
    Si rese necessario organizzare al più presto un meeting a Konoha ed essendoci state anche novità provenienti dal Paese del Vortice e la conseguente fine del "figlio bastardo del caos", ci si prodigò affinché i capi di ogni nazione arrivassero via jutsu spazio-temporali.
    Un'intera sala del Palazzo degli Hokage era stata allestita per accogliere gli ospiti d'onore: ogni capo di Stato, i vertici dell'O.S.U, Paninya, Jak Andrasson, Rebecca Andrasson e i rispettivi accompagnatori dei rappresentanti di ogni villaggio alleato.
    Molta gente, dopo aver letto l'articolo del Corriere dell'Ombra, si riversò a Konoha da ogni angolo del Continente. Inoltre sulle coste del Paese del Fuoco arrivò anche la regina Delaiah in rappresentanza dei nuovi domini del Continente Meridionale alleati degli shinobi.
    Non si era mai vista una varietà così vasta di gente, uniti nelle loro diversità.

    Dopo ore di controlli di sicurezza di rito, la sala del Meeting era ufficialmente riempita degli invitati con la presenza di due giornalisti del Corriere dell'Ombra che erano stati autorizzati a presenziare all'evento unico, limitati però solamente ad ascoltare ciò di cui si sarebbe parlato.
    La sala presentava una larga tavola rotonda in alabastro le cui poltrone erano riservate ai rappresentanti di ogni popolo. In piedi a loro fianco erano stati autorizzati a presenziare degli uomini di fiducia su richiesta dei loro rispettivi capi. L'eccezione fu la presenza di Okami Mitarashi al fianco sinistro dell'Hokage, anziché il solito Anbu, perché era stato richiesto espressamente che ci fossero gli Uchiha conosciuti.
    Per Kiri, il rappresentante sulla poltrona "regale", c'era Janbo Nuruoki e al suo fianco Shinichi Yuki e Jin Senju. Per Kumo, anzi, per Red'nuh (dato che Kumo era in mano ai Jashinisti) c'era Yudai Nobunaga e il suo miglior Jonin, Tousen Ginki. Per Iwa vi era la Tsuchikage Paine Kroegel, suo figlio Jean e il Jonin di Iwa, Feng Yamamoto. Hekisui dopo la fine dell'ultima guerra era in fase di ricostruzione da parte dei superstiti del villaggio e fu nominato Terzo Hekisuikage uno dei migliori Jonin del Villaggio, Ging Jomae, accompagnato dalla Special Jonin, Aisha Redaru. Oto era stata liberata definitivamente, ma anch'essa si era ritrovata senza una guida dopo la dipartita di Kuma Shoton, perciò fu nominata la pupilla di Kuma come secondo Otokage, Suzumi Yuruka, divenuta inoltre Jinchuuriki di Kokuo dalle cinque code poiché i due avevano instaurato un ottimo rapporto fin da quando era piccola, accompagnata per l'evento dal suo ex-compagno di team, lo Special Jonin Azuma del Suono. Per Amegakure fu nominato, al posto del defunto Kiro Ugunto, icolui che era rimasto fedele sempre ad Ame, un uomo che nell'ombra informava Kiro di tutte le mosse della Neo-Akatsuki, anche se purtroppo non aveva capito fin dall'inizio il doppiogioco di Kaname, per riscattarsi si propose come Sesto Amekage e i ninja liberi della Pioggia gli avevano dato la stessa fiducia che Kiro nutriva per lui, il suo nome era Tao Nakazami, accompagnato da un uomo possente che era stato esiliato quando la Neo-Akatsuki aveva preso il potere, un altro dei fedeli servitori di Kiro, di ritorno dal continente Meridionale, Shinkanor. Per Suna, ovviamente, era presente la Kazekage Yuka Satetsu, la quale era effettivamente colei che aveva richiesto quella riunione di emergenza, accompagnata da Zend Izuki e dai rappresentanti di Ishivar che erano Paninya, Jak e Rebecca, visibilmente i più affranti di tutti gli altri, non solo per le loro perdite e per la semi-distruzione del popolo della Speranza, ma anche per quello che avrebbero dovuto dichiarare di fronte a tutti quegli alleati.
    Per Tetsu venne Severa, accompagnata dal suo fedele Jizuke. Quel giorno c'era anche un nuovo membro al tavolo degli alleati: Delaiah Meoria, regina del regno di Barbakos ricostruito e alleata di Kiri, nonostante lei stessa fosse stata artefice di quel che è successo alla Mizukage Hoshi.
    Certamente la sua presenza in quel meeting destava sospetti ed erano in tanti a vederla ancora come un essere ostile. Si presentò nella sala accompagnata da un giovane incappucciato e avvolto in una mantella nera e un uomo dalla stazza simile a quella del possente Shinkanor, ma completamente scuro di carnagione e ricoperto di tatuaggi, sembrava più simile ad un Ishivariano, ma molti di quelli a conoscenza dei segreti del continente Meridionale, riconobbero in lui un membro della famosa tribù dei Sazaniti, la popolazione primitiva e autoctona del Continente, ma lui non era solo un Sazanita qualunque. Lui era Moiori, il capo di tutte le tribù e insieme a Delaiah era riuscito a creare un patto con gli altri Pirati del Continente affinché non ci fosse mai più belligeranza tra di loro. I Pirati del Sud, dell'Est e dell'Ovest avevano nominato loro Regina Delaiah che rappresentava gli abitanti del Continente Meridionale, decisi ad impegnarsi per riformare il loro sistema di pirateria affinché potessero sganciarsi dal mercato nero, dallo schiavismo e dal contrabbando. L'uomo incappucciato di cui si vedevano semplicemente dei capelli biondi, non si sapeva chi era effettivamente, ma poteva essere uno degli uomini di Delaiah.
    C'erano veramente molte persone in quell'enorme sala, tutte diverse e anche con idee contrastanti, ma erano lì tutti per un motivo che avrebbe dovuto unirli.
    Non appena tutti avessero preso posto con le loro guardie in disparte, iniziò la seduta con il benestare dell'Hokage che lasciò che fosse Yuka Satetsu a prendere la parola.

    Yuka, Kazekage: Compagni ninja, colleghi, amici, alleati e nuovi arrivati. Vi ringrazio infinitamente per aver acconsentito a questo incontro storico. Se ho voluto che questa riunione fosse allestita è perché ci sono molte cose che devo raccontarvi. Innanzitutto, come potete notare voi stessi, manca qualcuno a questo meeting... E come vedete il popolo Ishivariano è qui dopo mesi in cui non riuscivamo a metterci in contatto con loro.
    Senza troppi giri di parole... Colui il quale è oramai conosciuto come Fury, il criminale con i poteri dello Sharingan, ha attaccato la tribù d'Ishivar riuscendo, purtroppo... a...


    Era difficile, troppo difficile per Yuka, guardava negli occhi tutti i presenti e si rendeva conto che guardare la delegazione di Kiri in faccia per dirgli che la loro Mizukage era stata uccisa dallo stesso che aveva eliminato Viraru, Shaku e reso un'arma senz'anima Mukuro. Poi doveva annunciare la perdita di Mavis, di Andras, di Hiro e dei loro Bijuu. Le lacrime le venivano agli occhi naturalmente e fu Shukaku a darle una scossa.

    Shukaku, Bijuu monocoda: *Abbiamo superato tanti momenti brutti insieme. Avanti piccola Yuka, tira fuori gli artigli.*

    Cercò di ricomporsi.

    Yuka, Kazekage: Scusatemi... Non è facile... Fury ha attaccato Ishivar e ucciso Andras Caleson, Hiro Jakson e Mavis l'Oracolo.

    Paninya e i suoi figli si strinsero a risentire quelle parole, difficili da accettare ancora, visto che il lutto era ancora vivo dentro la loro anima.
    I presenti iniziarono a mormorare e borbottare per quella notizia. Alcuni si alzarono in piedi chiedendo spiegazioni, ma Yuka alzò la mano in segno di calma.

    Yuka, Kazekage: Purtroppo non è tutto. Fury è stato il vero artefice del rapimento di Hoshi Hoozuki. La qui presente Delaiah era stata convinta da Yalta, il negromante, ad attaccare Kiri. Non è facile, ma ora tra i pirati, anzi, i corsari di Barbakos e il Paese dell'Acqua c'è stato un miglioramento diplomatico. Yalta era sempre stato al servizio di Fury ed è stato lui a garantire in un certo senso la distruzione dall'interno dei Figli di Zero e dei pochi Lealisti rimasti, portando alla liberazione della seguace di Fury: Mokou Houraisan...

    Yuka sentì di nuovo che le mancava l'aria. Stava parlando di sua figlia come di una criminale, ma non era ancora venuto il momento di parlare di lei.

    Yuka, Kazekage: ...ma di lei ne parlerò dopo. Un'altra vittima di Fury ad Ishivar è stata proprio la nostra amata Mizukage... Uccisa dopo che era stata sua prigioniera per mesi...

    Janbo, Spadaccino della Nebbia: No... Yuka... Dimmi che non è vero... Ti prego...


    Janbo Nuruoki si alzò dal suo seggio, la sua voce era tremante e per lui era difficile mostrarsi fragile, ma era scioccante quello che la Kazekage stava dicendo. Le ricerche di tutti gli shinobi di Kiri non avevano portato i loro frutti e ora veniva a sapere che non sarebbe servito a nulla. Un altro leader dell'Acqua era caduto per mano di quel bastardo con gli occhi rossi.

    Yuka, Kazekage: Mi dispiace immensamente, Janbo... Questa è la odiosa e lacerante verità... Per di più, grazie alle testimonianze dei nostri amici Ishivariani sopravvissuti, abbiamo avuto la conferma che Fury si è macchiato anche del crimine di aver ucciso anni fa Viraru Hoozuki e di aver trasformato Mukuro Hajime in un suo servo senz'anima tramite sperimentazione che Paninya vi illustrerà tra poco...
    Detto questo... Inutile che lo dica, ma è giusto precisarlo. Fury ha così ottenuto, non solo il possesso dell'intera Terra della Speranza, ma anche di alcuni dei nostri compagni Bijuu: Isobu delle tre code, Matatabi delle due code, Son Goku delle quattro code, Chomei delle sette code e Kurama delle nove code...


    Finita l'ennesima brutta notizia, Janbo crollò sulla sua poltrona con uno sguardo sconvolto e il viso completamente sudato. Poi si voltò verso Jin e Shinichi, soprattutto su Shinichi... Sapeva quanto era legato ad Hoshi e la cosa avrebbe potuto traumatizzarlo più di altri.
    Gli altri presenti erano tutti sgomenti da quelle parole e ora toccava ascoltare quali fossero le domande circa le circostanze di quelle tragedie.


    Continua...

    NOTA IMPORTANTE PER TUTTI:
    Come avrete notato, ho citato nel meeting anche alcuni PG, i quali si possono riservare il diritto di poter ruolare quanto viene narrato in una loro Personal Quest, descrivendo il tutto e riportando le loro sensazioni.

    Altra cosa importantissima. QUESTO EVENTO AVVIENE SEI MESI PRIMA IL TEMPO ATTUALE DEL GDR!


    Edited by F u r y - 1/12/2020, 11:03
     
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    Lo sgomento generale necessitava di essere alleviato prima di poter far esplodere il panico. Yuka immaginava perfettamente che le notizie riportate non sarebbero state prese alla leggera e il malumore generale poteva finire per rompere il limitato equilibrio.
    Infatti, nonostante la calma di Janbo fosse rinomata tra i ninja, in men che non si dica si alzò in piedi e imbracciando con forza la Samehada scattò dall'altra parte del tavolo dove si trovava Delaiah. Si piazzò davanti a lei e si trasformò nella sua forma ibrida.

    Janbo, Spadaccino della Nebbia: Tu... Voi... E' tutta colpa vostra. HOSHI-SAMA NON VI AVEVA FATTO NULLA!

    Posò entrambe le mani sull'elsa della spada gigantesca e in men che non si dica, prima che potesse intervenire qualcun altro, ci fu uno sonoro rumore metallico e l'onda d'urto fece volare via molte delle carte e dei documenti sul tavolo.
    La Samehada non era arrivata alla testa di Delaiah per pochissimo, che ancora rimaneva seduta a sudare freddo, si era decisamente vista la morte in faccia.
    A salvarla fu l'uomo incappucciato che la accompagnava, il quale, per intervenire, dovette privarsi delle vesti che coprivano il suo aspetto, oramai rivelato.

    ??? Si tratta così una regina?

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    Il braccio meccanico dell'uomo riusciva a trattenere la potenza distruttiva della Samehada, la quale istintivamente si avvolse attorno a lui e andò a mordergli la spalla per attivare il suo effetto risucchia chakra, ma dovette rinunciare in quanto con lui quel trucco non poteva funzionare.
    Con la stessa velocità e forza con cui aveva difesa Delaiah, usò l'altro braccio meccanico libero per disarmare Janbo dalla sua fedele spada, la quale carambolando in aria tornò nel suo fodero da sola e spaventata dalla forza bruta di quella che sembrava essere più un cyborg che un uomo. Janbo rimase stupito dalla forza della guardia del corpo di Delaiah.
    Quel momento bastò per fare intervenire Yuka che con la sua sabbia allontanò forzatamente i due facendo tornare Janbo al suo posto, scosso e forse pentito di come si era comportato di fronte a tutti.

    Yuka, Kazekage: Non è così che riporterai in vita Hoshi, credi di essere l'unico addolorato per questa perdita? Io la conoscevo da molto più tempo di te, tuttavia mi sento abbastanza razionale da lasciar perdere la vendetta. in ogni caso non è da Delaiah che la puoi cercare. Lei è stata raggirata come molti altri prima di lei.

    Poi dopo aver inquadrato meglio il giovane dal corpo meccanico, mise a fuoco nella sua mente e capì che c'era un dettaglio molto più importante...

    Yuka, Kazekage: Tu... ragazzo... Tu sei...

    ...Kuroda! Kuroda Akasuna!


    Kuroda Akasuna: Invero. Non sei cambiata molto in questi anni, Yuka.

    Altro clamore generale.
    Kuroda Akasuna. Ex-portatore del demone Gyuki a otto code, uno dei ninja e marionettisti più forti del suo tempo, autore insieme al suo "amico" e rivale Nonobu Senju della prima cattura di Zero poco prima della Guerra.
    Si pensava fosse scomparsa dopo uno scontro con il suo ex-amico che aveva tradito i ninja perché schieratosi inizialmente da parte dell'Imperatore del Fuoco avendolo aiutato a ridurre al suolo il Paese dell'Erba eliminando la Kage del tempo.
    Si pensava che nonostante fosse diventato una Marionetta umana, era rimasto troppo ferito dallo scontro con Nonobu e fosse rimasto intrappolato per sempre nel suo corpo distrutto. Invece era lì di fronte a loro, non in carne ed ossa, ma sicuramente aveva apportato molte modifiche al suo corpo.

    Kuroda Akasuna: Rimandiamo le spiegazioni sul perché sono qui accanto a Delaiah e sul cosa ho fatto nel frattempo che voi mandavate in malora il mondo intero, abbiamo un problema più grande, no? Continua il tuo discorso Yuka, ti prometto che dopo ti darò tutte le spiegazioni possibili.

    Nonostante fosse rimasta inizialmente interdetta per il fiume di ricordi legati alla figura di Kuroda, Yuka era d'accordo con il suo discorso. Tutti tornarono al loro posto.

    Yuka, Kazekage: Bene... continuiamo. Janbo, sei avvertito, un'altra scenata come la precedente e dovrò considerarti bandito da questo meeting, abbiamo bisogno di essere uniti e alleati contro un nemico comune, non di dissidi tra di noi.

    Janbo, tornato a sedersi, incrociò le braccia e annuì con gli occhi chiusi e sospirando animatamente verso il basso. Era il suo modo di calmarsi e in un certo senso chiedere scusa.

    Yuka, Kazekage: Come dicevo, lo scenario che si prospetta non è per niente roseo e anche molto complesso.
    Fury, attaccando Ishivar e conquistandola, ha sicuramente amplificato il suo potere oltre ogni immaginazione. Sappiamo bene che è un Uchiha, ma diverso decisamente dai presenti Zend Izuki e Okami Mitarashi. Possiede lo Sharingan Ipnotico Eterno, quindi può controllare i Demoni codati contro la loro volontà, inoltre possiede in potere che a quanto pare è in grado di rendere la realtà illusione e probabilmente viceversa.
    Non sembra essere un Uchiha come Zero, sembra più simile a Tristania per certi versi.


    Yuka accese un dispositivo con il tacito consenso dell'Hokage che con un cenno di mano aveva dato la sua approvazione,
    Il dispositivo era collegato ad un piccolo cristallo azzurro e possedeva un monitor che doveva proiettare le informazioni raccolte nel cristallo.

    Yuka, Kazekage: Quello che vedete è l'ultimo ricordo e il lascito del nostro amato e compianto Hiro Jakson. E' stato controllato per un po' di tempo da Fury e ha potuto in qualche modo guardare dentro di lui. Grazie a questo prezioso aiuto sappiamo molto sulle intenzioni di Fury e anche su chi fosse in realtà. Intanto sullo schermo appariranno immagini prese dai ricordi di Hiro per poter quantificare in termini più precisi contro chi ci stiamo ponendo.

    Nel monitor apparvero le immagini di Ishivar distrutta e in rovina. Poi scorrevano varie immagini dei cyborg e dei più forti soldati di Fury.
    Yalta, Ban, altri cyborg di alto livello e infine Mokou Houraisan.

    Yuka, Kazekage: Come oramai molti di voi presenti sapete dopo che vi ho notificato la cosa in privato, è giusto che ribadisca qualcosa che mi riguarda personalmente.
    Mokou, la ricercata Uchiha di Konoha, che oramai si accompagna a Fury come sua complice, è mia...
    ...mia figlia. Avuta poco dopo la fine della guerra di Zero. Le voci sul suo conto sono travisate da una parte di realtà che in pochi nel nostro mondo conoscono. Contrariamente a quello che si possa pensare, vi assicuro che non ho mai giaciuto o condiviso amore con quel mostro che era l'Imperatore. Perciò ciò che hanno ipotizzato i Figli di Zero era del tutto errato. Mokou è figlia mia e del nostro eroe della liberazione, il capo della Resistenza: El Matador


    Cadde un incredibile silenzio che incrementò ancora più l'atmosfera cupa che si era venuta a creare dall'inizio del meeting.
    Di certo era tra le riunioni più sconvolgenti degli ultimi anni.
    Il primo ad intervenire per smorzare la drammaticità della situazione fu il nuovo Hekisuikage che era conosciuto per la sua voglia di comicità.


    Ging, Hekisuikage: Certo che... Si potrebbe pensare che siamo piombati in un romanzo rosa più che un incontro politico o consiglio militare, vé? Ahahah! Ma dai ragazzi, qui c'è così tanto materiale da poter scrivere una saga!

    Yuka, Kazekage: Grazie per il suo intervento, Ging-sama, lo annoteremo sicuramente nel verbale.

    Yudai, Raikage: Yuka... aldilà di tutto... Sono l'ultimo che vorrebbe entrare nei dettagli della tua vita privata, ma visto che oramai siamo in ballo, balliamo... Se Mokou è figlia tua e del Matador, come può essere un Uchiha? Tu non sei imparentata con loro e lui... beh di lui non è che si sappia molto...


    Yuka, Kazekage: Questo perché alcuni di voi non sanno la storia del Matador, ma sono sicuro che chi ha compiuto indagini più approfondite sia già arrivato ad una conclusione.

    Yuka guardò Okami Uchiha, il quale rimase imbarazzato del suo sguardo, ma sapeva chi era lui, di chi era figlio e che sua nonna fosse Kumiko, nonché Rosalita.
    Senza aggiungere altro Yuka avviò una riproduzione video dal proiettore, nei ricordi di Hiro legati alla mente di Fury vi erano molte cose che avrebbero gettato la luce della verità su molti dei misteri irrisolti del loro mondo e forse alcuni dei presenti non era pronto a sapere...


    Continua...


    Edited by F u r y - 1/12/2020, 11:09
     
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    Ciò che apparve in video era un'accozzaglia di ricordi ed informazioni della mente del loro nemico numero uno, Fury.
    Le immagini riportavano un'era decisamente più antica di qualsiasi loro percezione. La locazione delle immagini risultava essere una fiorente città che non apparteneva al Continente orientale, ma a quello occidentale. Due bambini giocavano felici tra le vie di una città tappezzata di case di color bianco candido, probabilmente costruite di una pietra particolare o marmo.
    Dinnanzi a loro si ergeva poi un palazzo, un castello bellissimo come non si erano mai visti nelle terre dei ninja.

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    Era evidente a tutti i presenti che la civiltà rappresentata in quelle immagini non aveva nulla a che vedere con quella sviluppatasi nel continente ninja dopo la famosa storia di Kaguya e i suoi figli.
    Le immagini si susseguirono mostrando i bambini dentro quel meraviglioso palazzo al cospetto di un uomo avvolto in una veste bianca, una corona nera sul capo ricoperto di capelli lisci violacei. La sua pelle era tuttavia scura e gli occhi tipici del Byakugan spezzavano quel colore. Per alcuni lineamenti ricordava gli Ootsutsuki, per altri gli Ishivariani. I due bambini avevano entrambi anch'essi la pelle scura, ma differivano per gli occhi e i capelli. Venne identificato come un infante Fury quello che aveva i capelli argentati mossi e lunghi e gli occhi dorati, l'altro bambino accanto a lui aveva invece i capelli biondi e gli occhi con il Byakugan.

    Re di Kameros: Dorua... Dundelvann... Quante volte vi ho detto che non dovete girare per le vie della città a disturbare i nostri sudditi?

    Dundelvann: Ma padre! Dorua mi stava solo mostrando un posto che ha scoperto. Una specie di tunnel che porta lontano! Era fatto di gemme coloratissime e luminose e lì i miei occhi si sono illuminati!

    L'uomo che sembrava essere il re di quella città magnifica era anche evidentemente il padre di quello che sembrava essere Fury e suo fratello.
    Scese dal suo trono e diede uno schiaffo in faccia a quello che sarebbe diventato il peggiore criminale della storia dei ninja.

    Re di Kameros: Come hai osato portare tuo fratello, il futuro re, in un posto di cui non sai nulla? Devi stare al tuo posto e onorare i miei insegnamenti. Un giorno dovrai servire tuo fratello e sperare di poter avere gli stessi suoi doni.

    Fury/Dorua: ...padre... perché mi odiate così tanto? Solo perché non ho gli occhi come i vostri?


    [...]

    Le immagini divennero sfocate e poi tornarono vivide per mostrare i due bambini cresciuti, già ragazzi, che si allenavano in un duello tra di loro. Dundelvann sembrava essere molto più bravo nel combattimento corpo a corpo rispetto al fratello, forse complice l'uso del Byakugan già sviluppato. Dorua/Fury venne messo al tappeto con un colpo di palmo del fratello che subito si sincerò delle condizioni dell'amato fratellino aiutandolo a rialzarsi, ma in quel momento si accorse che gli occhi dorati del fratello erano cambiati e in men che non si dica si ritrovò paralizzato dentro un illusione, illusione creata da quegli occhi rossi...



    Poi da apparente vincitore dello scontro, Dundelvann si ritrovò al posto di Dorua al tappeto. Tuttavia poco dopo il ragazzo si accasciò al suolo stanco e sudato.
    Dundelvann lo raggiunge immediatamente accovacciato e tenendogli la testa cerca di capire che stava succedendo.

    Dundelvann: Fratello mio... Cos'erano quegli occhi? Quel potere?

    Fury/Dorua: N... non lo so... Ho sentito improvvisamente un bruciore nella testa che si è riversato nei miei occhi... Mi era già successo una volta con nostro padre dopo che mi aveva punito per quella volta che sei ruzzolato dalle colline fuori città... Ora sento... sento che posso controllarlo... Ma ho... paura... Non sembra come gli occhi tuoi o quelli di nostro padre.

    Dundelvann: Stai tranquillo, Dorua. Finché ci sarò io ti aiuterò sempre e vedremo come puoi controllare questo nuovo potere senza nuocere a nessuno, men che meno a te stesso.


    [...]

    Un nuovo stacco di immagini proiettò i presenti ancora più in là negli anni. Dorua appariva oramai con l'aspetto che conoscevano tutti dalle foto da ricercato di Fury. Dundelvann era nuovamente accanto a lui ed erano vestiti con armature a piastre, evidentemente in assetto di guerra. In testa ad un esercito di uomini, la maggior parte con gli occhi del Byakugan. Erano nel pieno di una battaglia fuori da una città. Il clima era freddo e rigido, neve e ghiaccio li circondavano. Probabilmente si trovavano vicino alle rovine della città di Icenos, il che faceva presagire che la loro casa fosse Kameros. Dai pochi esploratori del Continente Occidentale, si sapeva che vi erano tre grandi città in quel luogo che oramai erano solo pietre, rovine, polvere e sabbia. Le città erano Kameros al centro, Icenos a nord e Eklesis a Sud.
    I due combattevano uomini diversi da loro, la maggior parte dai capelli biondi, folte barbe e occhi color ghiaccio. Nel vivo della battaglia uno dei loro avversari, con una lancia infilzò al cuore un uomo a fianco di Dorua/Fury. Quell'uomo sembrava essere un suo amico, poiché immediatamente Fury cercò di proteggerlo accasciandosi su di lui urlando.

    Fury/Dorua: GARL! NO! RESISTI! Mio fratello potrà curarti!

    Garl, guardia reale: Non... non... pensa...pensate a me, giovane pr...principe... Sono lieto di avervi servito... Come vostra... guardia persona... le...

    L'uomo spirò tra le braccia del giovane con lo Sharingan. Sharingan che alla vista di quel dolore immenso, il suo primo lutto, spinse sulla sua evoluzione che ben conoscevano i presenti. Si trasformò in Ipnotico circondate da lacrime. Urlando come un animale si rialzò e si scagliò contro l'esercito nemico iniziando ad eliminarne a centinaia, a migliaia. I suoi nemici non riuscivano a colpirlo, sembrava intangibile, effetto dovuto alla Migrazione Spazio-Temporale. Altri bruciarono sotto le fiamme nere eterne dell'Amaterasu e altri sotto strazianti dolori psicologici per le illusioni scagliate da quegli occhi maledetti.
    Dundelvann rimase sbigottito tanto quanto il resto del loro esercito di fronte al fatto che Dorua era riuscito ad eliminare tutti gli uomini rimasti da solo, ma contemporaneamente fu veramente intimorito dal potere del fratello che andava oltre ogni sua aspettativa.

    [...]

    La scena passò infine al palazzo di nuovo al cospetto del re. Dorua/Fury stava discutendo animatamente con lui.

    Fury/Dorua: Ho finalmente scoperto cos'è questo potere, questo peso che porto sulle mie spalle. TU LO SAPEVI! NON MI HAI DETTO NULLA! Si chiama Sharingan. Il suo potere si risvegliò per la prima volta in Hagoromo, fratello di mio nonno Hamura! Mi hai fatto credere per una vita di essere un reietto, uno scarto, un rifiuto e un mostro! Se apparteneva al grande Hagoromo perché mai me ne devo vergognare? E soprattutto perché tu non riconosci che in realtà è un grande onore, una grande arma che posso controllare!? Hai mandato via Dundelvann a Eklesis da solo per conquistare anche quelle terre! LO VUOI ALLONTANARE DA ME E GLI FAI RISCHIARE LA VITA SENZA CHE IO SIA CON LUI A PROTEGGERLO! RISPONDI, VECCHIO!

    Re di Kameros: COME OSI RIVOLGERTI A ME IN QUESTO MODO? RAGAZZINO! IO SONO IL RE! IO DECIDO CHI VIVE, CHI MUORE E CHI DEVE FARE COSA! NON TU! Sei un mostro, esattamente. Non ti permettere di paragonarti a mio padre o a mio zio. Non sei lontanamente come loro. Hanno sempre avuto controllo sui loro doni e hanno salvato il nostro mondo. MIO PADRE MI HA LASCIATO IL COMPITO DI TENERE QUESTE TERRE SOTTO IL MIO CONTROLLO! Lui e i miei fratelli si stanno occupando della nostra amata Luna e Hagoromo ha diffuso il suo credo ad Est e lì non dobbiamo mai andare. Tu starai al tuo posto e farai come ti dico io! Ora vattene o te ne pentirai.


    Persino i presenti al meeting sapevano che l'atteggiamento del re di Kameros era da condannare e che non avrebbe portato a nulla di buono. Soprattutto i detentori dello Sharingan, come Okami, si chiesero cosa avrebbero fatto al posto di Fury. Okami sapeva quanto poteva essere difficile portare il nome degli Uchiha e avere un padre che ti considera un potenziale demonio...
    Dorua/Fury si limitò a sorridere nervosamente dopo il discorso del padre. Poi si fece serio, attivò il suo Sharingan e fissò il padre dritto negli occhi.

    Fury/Dorua: No, padre. Sei tu che da oggi starai al tuo posto. Vuoi vedere un mostro? ALLORA VEDRAI IL MOSTRO CHE HAI CREATO!

    Ci fu un'esplosione nell'immagine. Poi il grande Susano'o perfetto di Fury, quello di colore nero che già i presenti avevano conosciuto, si ergeva alto quanto lo stesso palazzo distruggendolo in mille pezzi come fosse fatto di carta. Molti fuggirono da Kameros, ma altri perirono nel tentativo di mettersi in salvo da quel potere. L'intera città fu rasa al suolo dalle numerose tecniche del principe.
    Quando Dundelvann ritornò con pochi uomini da Eklesis, evidentemente non vittorioso a giudicare dalla quantità di feriti e morti che si portava dietro, si trovò davanti ad una scena macabra e sconvolgente. Kameros era ridotto a rovine e macerie. Mentre sulla punta della torre del castello oramai al suolo, vi era suo fratello Dorua che aveva tra le mani il capo mozzato del re.

    Dundelvann: FRATELLO! CHE COSA HAI FATTO?

    Fury/Dorua: Quello che andava fatto. Ora potremo vivere in pace. Niente più guerre, niente più ordini, niente più stupide imposizioni basate su gerarchie inutili. Inoltre, caro fratello, ora ho occhi nuovi. Ho gli occhi di Hagoromo Ootsutsuki e mi hanno mostrato un futuro orribile... Dobbiamo agire per proteggere la terra il prima possibile... Io devo agire... Devo diventare io il protettore del nostro pianeta...

    Dundelvann: MA COSA VAI BLATERANDO? COSI' PROTEGGI IL TUO PIANETA?? DISTRUGGENDO LA NOSTRA CASA? TRUCIDANDO IL NOSTRO POPOLO E UCCIDENDO NOSTRO PADRE???


    Fury lanciò via la testa del padre come se fosse una palla da gioco e poi si proiettò a una velocità supersonica dinnanzi al fratello. Fu allora che Dundelvann vide che non vi era più lo Sharingan negli occhi di Dorua.

    R7YbjNt



    Fury/Dorua: Sei tu che blateri senza conoscere. Io ho visto il futuro.

    Tra moltissimi anni, forse secoli, arriveranno sul nostro pianeta tre guerrieri Ootsutsuki, fratelli di Kaguya, pronti a reclamare con la forza ciò che pensano possa essere loro di diritto. Io li fermerò, ma per farlo devo ottenere gli stessi poteri di Hagoromo, forse superiori, perché non ci sarà nessun altro abbastanza forte da fermare quei tre. Devo diventare un dio come lo sono loro.




    Dundelvann era incredulo. Suo fratello, la persona che più aveva amato in questa terra, non c'era più. Al suo posto era sorto il demonio che loro padre aveva sempre pronosticato. Sapeva che le ambizioni di Dorua non potevano essere legate alla paura di una futura invasione di qualche nemico sovrumano. Lui conosceva il cuore del fratello e ciò che vide dentro di lui gli diede la conferma che il male provocato dal padre aveva gettato un seme in Dorua, quel seme aveva germogliato trovando un perfetto habitat nei suoi poteri oculari. In quel momento non aveva di fronte un uomo che voleva essere un salvatore, ma uno assetato di potere per il puro gusto di essere un dio fra i comuni mortali, pronto a schiacciarli quando gli faceva più comodo.

    Dundelvann: ... Dorua... Anche se la tua visione fosse reale, niente giustifica ciò che hai fatto. E da fratello maggiore ho il dovere di fermarti immediatamente.

    Fury/Dorua: Fermarmi? Fratello... Tu non puoi fermarmi. Mi fa male che tu non sia dalla mia parte questa volta.
    Il nostro regno era superato. Nostro padre ci teneva in delle campane di vetro, ma in questo Continente non c'è nulla di quello che ci può servire. Noi due siamo diversi dagli altri abitanti. Mentre nel Continente ad Est, sono sicuro troveremo altri che possano comprendere il messaggio che porto. Quindi te lo chiederò solo una volta. Verrai con me?


    Dundelvann: Cosa vuoi andare a fare lì? Non posso lasciare che le tue mani si sporchino ulteriormente di sangue...

    Fury/Dorua: Risposta sbagliata, fratello. Le mie mani sono già sporche e non si torna più indietro.


    Prima che Dundelvann potesse fare qualsiasi cosa, il corpo di Dorua/Fury fu risucchiato in un vortice che lo avrebbe condotto prima ad Icenos e poi ad Eklesis.
    Nei cieli delle due città si mise a braccia aperte mentre come un angelo della morte volava sulle loro vite.

    Shinra... TENSEI!



    Il motivo per cui della civiltà occidentale vi erano solo rovine e macerie fu chiaro a tutti i presenti del meeting. Nessuno si salvò dalla furia omicida del portatore del Rinnegan, chi riuscì a non essere schiacciato dal potere di Dorua, si rifugiò ad est, probabilmente molti di quelli che formarono il popolo Ishivariano erano originari degli antichi regni.

    [...]

    Un'altra scena si materializzò improvvisamente nel proiettore. Dorua stava avanzando da solo verso il Continente ninja e lì venne raggiunto da Dundelvann accompagnato dai pochi superstiti di Kameros in assetto da battaglia

    Fury/Dorua: Hai cambiato idea o hai la folle presunzione di arrestare la mia ascesa con quattro scarafaggi?

    Dundelvann non disse niente, ma improvvisamente grossi tronchi di legno e radici rinforzate si levarono dal terreno sottostante a Dorua per tentare di schiacciarlo e bloccarlo in una morsa.

    Dundelvann: Sono un discendente di Hagoromo e Hamura, tanto quanto lo sei tu. Ho imparato ad usare poteri del genere ancora prima che tu potessi risvegliare il tuo Sharingan. Quindi sono l'unico che può tentare di fermarti e lo farò ad ogni costo, per la mia gente, per il popolo ad oriente e probabilmente per la salvaguardia del mondo intero. Non hai studiato solo tu la nostra storia. Nostro nonno e suo fratello diedero fondo ad ogni loro abilità per fermare la loro stessa madre, Kaguya, la quale aveva le tue stesse folli ambizioni. Il dominio totale sugli uomini non è il modo di onorare ai nostri doni naturali.

    Il legno creato da Dundelvann, com'era stato creato, fu dissolto in polvere lucente azzurra.

    Fury/Dorua: Mokuton. Arte del Legno. La domino anche io. Domino ogni elemento e qualcosa di più.

    Libero dalla prigionia, Dorua si teletrasportò in mezzo alla ventina di uomini che accompagnavano Dundelvann e in men che non si dica scagliò contro di loro degli spuntoni di legno che li infilzarono tutti contemporaneamente, poi con uno schiocco di dita fece diramare da essi altri spuntoni che crocifissero per sempre quei poveri disgraziati straziando il loro corpo.
    Dundelvann, per la prima volta, sentì un moto di rabbia crescere dentro di lui e non ci pensò due volte a intervenire.
    Creò una sfera blu di energia sul palmo della sua mano. Molti dei presenti riconobbero in quel potere la tecnica del Rasengan, ma era decisamente enorme. A gran velocità si fiondò sul fratello scagliando contro quell'attacco energetico che lo investì interamente.
    Dorua volò contro una montagna a pochi chilometri da loro e l'esplosione bluastra investì i cieli.
    Ovviamente non poteva essere sufficiente a sconfiggere un avversario di quel calibro e Dundelvann lo sapeva bene. Iniziò ad accumulare energia naturale, una cosa che aveva compreso quando si trovava a contatto con la natura. Poteva usufruire del chakra eremitico e lo avrebbe fatto per combattere il fratello al massimo della sua possibilità.
    La montagna su cui Fury si era schiantato esplose in mille pezzi mentre il corpo spirituale del Susano'o perfetto sia ergeva al suo posto. Di contro Dundelvann evocò il Buddha di legno, una tecnica che Jin, presente al meeting, conosceva bene. Nello scontro tra i due colossi, ci fu uno scambi di colpi che fece tremare terra e cielo. Solo alla fine Dundelvann si ritrovò a terra faccia a faccia col fratello. Fury era in netto vantaggio e con il suo Rinnegan richiamò il chakra per uno Shinra Tensei a distanza ravvicinata. Approfittando dell'attesa per quell'attacco potentissimo, Dundelvann si rialzò di scatto e con i poteri del Byakugan colpì il plesso solare di Fury, bloccandogli momentaneamente il chakra.
    Sfiniti entrambi, Dundelvann aveva poco tempo per attuare la sua strategia: un Fuuinjutsu.
    Disegnò a terra con il suo sangue un cerchio attorno al fratellino che incredulo per il colpo subito, non poteva veramente pensare di essere sconfitto in quel modo.

    Fury/Dorua: COSA CAZZO STAI FACENDO? FERMATI!

    Dundelvann: Dopo che ho visto cosa hai fatto a Kameros, ad Icenos e ad Eklesis, ho capito che non potevo superarti in potenza fisica. Perciò ho dovuto inventare un sigillo per fermarti, giocando di astuzia. Non ho la forza, nè la volontà di ucciderti perché sei sempre mio fratello, ma non lascerò che tu possa nuocere a nessun altro.
    Sto per imprimerti un sigillo che bloccherà per sempre i tuoi poteri, rendendoti debole e impossibilitato a fare qualsiasi altra cosa.
    Non c'è modo che tu possa liberarti da esso, o meglio, nessun modo che tu possa applicare nelle tue condizioni...


    Terminò il cerchio attorno a lui e poi stanco compose una serie di sigilli per poggiare il palmo della sua mano destra sul capo di Dorua. Il cerchio di sangue si illuminò di bianco e vari simboli iniziarono a scivolare sulla pelle del detentore del Rinnegan. La sua vista iniziò ad annebbiarsi... Capì che la prima cosa che stava perdendo era il potere oculare.

    Fury/Dorua: NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!! IO TI MALEDICO BASTARDO TRADITORE!!!

    In lacrime, Dundelvann terminò il processo di sigillo e sfinito lasciò il fratello lì, nel canyon desertico a confine con il Paese del Vento.
    Pieno di rabbia, mentre il fratello maggiore gli dava le spalle, Fury riuscì a percepire l'origine del suo potere, poiché a contatto con Dundelvann aveva capito i suoi pensieri prima di perdere i suoi poteri...

    Fury/Dorua: SEI UNO STOLTO E FOLLE IDIOTA!!! Ti ho capito, sai??? Era un sigillo troppo difficile da applicare e hai dovuto dividere il tuo potere in cinque parti, tante quanto sono gli elementi naturali... VUOI DISTRIBUIRE QUEL POTERE AD ALTRI IN MODO CHE SIANO SEPARATI!!! Ma...

    Dundelvann si arrestò e tirò fuori la sua Wakizashi puntando verso la gola di Dorua.

    Dundelvann: Sono ancora in tempo per ucciderti adesso.

    Fury/Dorua: Oh... Non lo farai... Non puoi... Ahahahah! Oltre a non averne il coraggio, sai che il sigillo non ti permette più di torcermi un capello... Non è così? Non hai più il chakra eremitico e senza quello il sigillo mi protegge... Mi hai reso immortale sperando che in qualche modo io potessi capire che le mie intenzioni erano errate, ma in questo modo hai solo rallentato la mia ascesa, perché troverò le persone a cui darai le chiavi del sigillo e le ucciderò...

    Dundelvann: Hai ragione, ma non su tutto... Coloro i quali a cui donerò i poteri delle chiavi non possono essere toccati da te, tanto quanto io non possa toccare te. Tramanderanno la chiave di generazione in generazione e tu non potrai farci nulla. E ora addio, fratello. Farò quel viaggio che mi consigliasti senza di te. Sappi inoltre che finché avrò vita non potrai muoverti fisicamente da questa posizione e per evitare che qualcuno ti trovi...


    Con le ultime gocce di chakra rimastogli, Dundelvann poggiò la mano sul terreno e con una tecnica fece sprofondare il corpo del fratello oramai cieco nel terreno e mentre la sabbia e le rocce inghiottivano l'ultimo affetto che gli era rimasto in vita, iniziò a singhiozzare come un bambino, sfogandosi per tutto il dolore che aveva provato fino ad allora.
    Ripensò a quando gli aveva promesso che lo avrebbe aiutato per sempre e in un certo senso percepiva che quella promessa era stata mantenuta a metà.

    [...]

    La scena nel proiettore divenne completamente nera. Si sentì solamente una voce riecheggiare nella stana del meeting.

    Fury/Dorua: Gior... no... numero... 32843... ini...zio a sen...tire... le mie... gambe...

    Poi la luce, Dorua iniziò ad uscire dalla sua prigione sotterranea come un verme viene fuori dal fango dopo la pioggia. La sua costituzione fisica era orribile. Era completamente deturpato, sporco, senza muscoli, solo ossa e rughe...
    Non era invecchiato, ma il suo corpo aveva ovviamente risentito dell'immobilità forzata durata quasi un secolo...
    I suoi occhi iniziarono ad avere di nuovo la vista, ma sembrava quella di un miope. Non vedeva chiaramente... Sapeva solo quanto tempo fosse passato e a giudicare dalla possibilità che aveva avuto, suo fratello Dundelvann doveva aver lasciato il mondo dei vivi.
    Iniziò a rialzarsi e a tenersi su con un bastone. Le sue vesti erano state consumate dal tempo ed era nudo come un verme...

    Improvvisamente il proiettore iniziò ad avere un malfunzionamento e scintille di corrente iniziarono ad avvolgerlo per poi fare un piccolo scoppio.
    Tutti i presenti rimasero delusi da quell'evento e sbigottiti per quanto avevano visto finora.
    Yuka prese immediatamente la parola.

    Yuka, Kazekage: Dannazione! C'era dell'altro in quei ricordi! Io li ho visti!

    Improvvisamente la luce in tutto l'edificio venne meno e questo destò un po' di panico in tutti i presenti, come se quel che avevano visto li avesse lasciati avvolti dall'ansia e dalla tensione. Subito dopo una sagoma sotto forma di ologramma apparve proprio accanto al proiettore, alla destra di Yuka. Una sagoma che sembrava essere stata richiamata dal "film dell'orrore" a cui avevano assistito poco prima... La sagome di un mostro... Il mostro...

    ymf3RoR



    A questo punto potrei continuare io se non vi dispiace...



    Edited by F u r y - 1/12/2020, 11:19
     
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    Dal punto di vista di Okami

    Fu in quel momento che capimmo di avere di fronte un nemico che non aveva eguali rispetto agli altri. Si era forgiato nel dolore e nella rabbia. Le sue motivazioni era state plasmate da qualcosa di ben più profondo della pura ambizione di potere. Poteva risultare ai nostri occhi come l'ennesimo megalomane in attesa di ascendere al pantheon degli dei, ma ci sbagliavamo.
    Fury, Dorua, era la reincarnazione della frustrazione che ognuno di noi cova dentro di sé. Il non sentirsi impotenti l'aveva trasformato nel peggiore demonio esistente. Onnipresenza, onniscienza e onnipotenza. Erano questi tre cardini fondamentali che voleva raggiungere e aveva dimostrato di avere tutte le carte in regola per farlo.
    Apparve nella sala squarciando ogni sicurezza, ogni certezza di essere protetti e di avere la presunzione di poter contrastarlo. Tutti i presenti in quella sala, insieme, avrebbero potuto avere la forza necessaria per affrontarlo e distruggerlo, ma era solo un'illusione. No, non solo lui era lì sotto forma di una proiezione, era un'illusione anche l'idea di poter abbatterlo quando volevamo.
    Si alzarono tutti in piedi. Nessuno volevo più restare seduto dopo quell'entrata in scena profetica. Qualcuno impugnò le armi con decisione, altri erano pronti a comporre sigilli, ma non sarebbe servito a nulla.
    Voleva dire che ci saremmo arresi all'evidenza dei fatti?
    Assolutamente no. L'unione di tutti gli shinobi era avvenuta proprio perché, quando siamo stati in ginocchio, anche noi abbiamo provato rabbia.
    Credeva di essere l'unico ad aver provato un senso di impotenza? Credeva che la paura appartenesse solo ai deboli?
    Si sarebbe sbagliato come avevamo fatto noi. Dagli errori possiamo rialzarci più forti, oppure cadere nella disperazione a far vincere ciò che non riteniamo giusto.
    Come lui, anche noi avevamo scelto da che parte stare a costo delle nostre stesse vite. Perché anche un demone, nella sua esistenza, può assaggiare la sconfitta.

    Vi invito alla calma. Non vi è alcuna falla nella vostra sicurezza, è l'energia che avete utilizzato per sviscerare i miei ricordi e la mia mente che ha fatto da ponte per farmi giungere qui da voi. Non potevate prevederlo, così come io non avrei mai detto che sareste arrivati a chi sono davvero in questo modo. Ora però non importa più.



    Yuka alzò il palmo sinistro in alto tenendo lo sguardo fisso sull'ologramma.

    Yuka, Kazekage: Non è qui. Fate come dice.

    Sono più vicino di quanto non crediate, ma non ho intenzione di attaccarvi adesso. Sono leggermente debilitato per la conquista di Ishivar e non avrebbe senso affrontarvi adesso tutti insieme. Se avete veramente capito il mio passato, potete capire che non ho interesse ad eliminarvi a cuor leggero. Tutti siete utili in fin dei conti. L'importante è che capiate che l'utilità potreste averla da vivi tanto che da morti.



    Eccola. La presunzione che sta alla base di un potere immenso. Affermare con facilità di avere in mano le vite degli avversari sta alla base di quello che tutti stavano pensando in quel momento: le fondamenta di un conflitto.

    Siete tutti dei pezzi incredibilmente interessanti della mia scacchiera, ma è giusto che capiate, lasciando che sia io stesso a spiegarmi, che se siete arrivati a questo punto della vostra storia di "rinascita" è solamente perché io ho stabilito così.



    Nonostante l'invito di Yuka, ci fu qualcuno che a quelle parole non avrebbe potuto reagire con la calma auspicata. Janbo, Shinichi, Shinkanor e la nuova Otokage si piazzarono a pochi centimetri dalla faccia in proiezione impugnando le loro armi. Consci di non poter fare niente, ma volevano giusto chiarire che se l'avessero avuto davanti, non sarebbero restati fermi di fronte la sua arroganza.

    Prima parlò Janbo.

    Janbo: Tu... non sai niente di noi... Un animale come te non ha alcun diritto di potersi ergere ad essere divino...

    Poi toccò a Shinkanor che dimostrò il suo incrollabile orgoglio a gran voce.

    Shinkanor, guardia dell'Amekage: Sei molto forte a parole, ma scommetto di poterti spezzare in due in un attimo. Sei un pessimo esempio di uomo vero.

    Proseguì la Otokage, mentre Shinichi si limitava a digrignare i denti, incapace di poter pronunciare altre parole.

    Suzumi, Otokage: Non ho mai creduto in alcun essere superiore a me, non crederò di certo nella tua megalomania. Fatti vedere anche adesso e ti rompiamo quella faccia da cazzo che ti ritrovi.

    L'ologramma si mise a ridere sonoramente quasi fino alle lacrime. Non aveva bisogno di ridurre la sua arroganza a quello, ma era davvero convinto della sua forza ineguagliabile.

    Ahahahahah! Siete un gruppo comico davvero unico. I miei complimenti, ma non siete altro che dei pagliacci. Ora, se non vi dispiace, vorrei continuare a narrarvi la vera storia e credo che per certi aspetti non vi piacerà, perciò evitate altre scenate. Avrete modo di dimostrarmi se siete davvero all'altezza di lustrarmi le scarpe.



    Yuka cercò di riportarmi all'ordine, perché sapeva bene che la priorità era essere al corrente del maggior numero di informazioni affinché potesse illustrare la sua strategia nei confronti del nuovo nemico.

    Yuka: Ragazzi, vi invito a sedervi. Non possiamo fare nulla al momento. Voglio però che sia chiara una cosa, Dorua...

    Accentuò appositamente il nome vero del criminale per provocarlo.

    Yuka: ...potrai parlare solo perché ti sei evidentemente auto invitato sotto questa forma, ma dopo avere ascoltato ciò che hai da dirci, ti assicuro che potrai considerarti in guerra contro tutte le nazioni del Continenti. Abbiamo combattuto sempre per la nostra libertà. Qualsiasi sia la tua motivazione, noi non ci piegheremo ad un bastardo come te.

    Oh mia cara Yuka, non chiedo altro che potervi affrontare sul campo di battaglia e spezzarvi uno dopo l'altro godendomi la vostra disperazione.
    Detto questo...
    ...dov'eravamo? Ah già... La mia rinascita...



    I'm bad, as bad can be.



    CITAZIONE

    I made the devil run
    I gave him poison just for fun
    I had one friend, now there's none
    I made the devil run


    C'ho messo settimane per riprendere le mie forze fisiche. Mi resi conto immediatamente che non ero forte come prima. Per prima cosa vagai nel deserto per poi risalirlo ed entrare in quelle che oggi sono le terre d'Ishivar. Vi trovai molti uomini, ero certo fossero discendenti di Kameros, Eklesis e Icenos. Non mi feci riconoscere da loro, vagabondai un po' finché non trovai una cosa eccezionale: una grotta piena di cristalli di chakra puro. Era il prodotto di qualcosa a me vicino. In pratica trovai la famosa Grotta della Speranza, dove gli Ishivariani accedevano alle loro abilità e jutsu tramite la conoscenza condivisa da Kaguya. Appena entrai in contatto con quel luogo, mi sentii investito da nuova energia. Avevo ripristinato in poco tempo la mia forza e un po' del mio chakra. Non potevo più utilizzare lo Sharingan o il Rinnegan, ma ero di nuovo in grado di compiere mirabolanti prodezze fisiche e mi dilettai nello sviluppo di alcuni jutsu nuovi, soprattutto in campo scientifico.



    CITAZIONE

    I broke so many bones
    But none of them were ever my own
    They were an army, I was alone
    I broke so many bones


    Entrai nelle terre ninja e avevo un solo obiettivo: trovare i Kirakami, cioè le persone che possedevano i poteri elementali massimi e che erano anche le chiavi del mio potere sigillato. Il loro potere però non può essere sconfitto da me e presto scoprii a mie spese che nemmeno altri ninja comuni potevano avere successo. Ingaggiai un paio di volte dei mercenari con i soldi che guadagnavo vendendo composti, armi e consigli. Divenni una figura oscura negli ambienti criminali e perciò adottai il nome di Fury. Mi assicurai però di rimanere nell'ombra. Uccisi molte altre persone. Gente che sapeva chi fossi o che aveva visto il mio volto. Trovai molte volte conforto tra varie donne, ma mi resi conto che non potevo generare eredi. Una cosa che poteva essere controproducente. Avere dei discendenti Ootsutsuki mi avrebbe permesso di allenare generazioni intere ad affrontare gli alieni invasori futuri.
    Così ampliai i miei orizzonti scientifici studiando tecniche proibite, il corpo umano e il chakra stesso. Riuscii negli anni a capire che tramite un grande dispendio di chakra e forze vitali, potevo riattivare qualche volta il mio Sharingan. Questo mi permise di alterare il corso degli eventi. Il corso della vostra finta favola.



    CITAZIONE

    I watched an empire fall
    I stormed the gate and scared the walls
    They wouldn't share, so I took it all
    I watched an empire fall


    Passarono gli anni. Le guerre tra i vari clan imperversavano nel Continente e molte di quelle battaglie portavano la mia effige sulle armi ed armature fabbricate. Questo mi permise di avvicinarmi a qualche membro del Clan Uchiha e del Clan Senju. Capì da dove discendevano e incontrai spesso i Bijuu, frutto del volere dell'Eremita dei Sei Sentieri.
    Iniziai a scrivere io la vostra storia a mio vantaggio. Iniziai a sperimentare le miei abilità per portare astio tra i vari clan e trovare membri efficaci per la mia causa. Senza contare che indagai a fondo per capire chi fossero i seguaci del mio defunto fratello.
    Nonostante i miei alleati fossero forti, nessuno di loro riuscì mai a sconfiggere i Kirakami, ma scoprii che gli Uchiha, i Senju e le abilità eremitiche risultavano efficaci contro i loro poteri elementali unici. Perciò dovevo portare dalla mia parte le pedine giuste.
    Non ebbi successo, la mia forza non era bastevole per piegare la volontà dei vari capi clan. Riuscii ad aiutare Madara Uchiha nei suoi propositi contro Hashirama sperando di poter ottenere ciò che volevo, ma nulla. Io intanto affinavo le miei conoscenze scientifiche. Così decisi che non potevo affidarmi a loro, dovevo creare io la forza necessaria.



    CITAZIONE

    I'm bad, take a look and see
    So bad that it's hard to believe


    Manipolando il mio DNA e costruendo i giusti macchinari, volli creare la vita, sperando che l'impossibilità di avere figli potesse sostituita da questa nuova idea. Per potenziare l'esperimento provocai volontariamente io la varie Guerre Mondiali Ninja e grazie a questi scenari potei avere libero accesso a corpi, abilità innate e anche al chakra naturale e dei Bijuu. L'unico mio errore fu quello di dare vita ad Akatsuki nell'ombra e anche di aver erroneamente scatenato lo sterminio degli Uchiha. Erano state mosse che danneggiavano i miei propositi. Molti anni dopo, dopo la fine della Quarta Grande Guerra in cui avete sconfitto Akatsuki, conobbi un uomo: Sasuke Uchiha. Sapevo chi fosse, sapevo cosa aveva fatto e sapevo anche che era l'ultimo degli Uchiha. Fu la prima persona a cui raccontai tutto quello che ero e anche cosa avevo intenzione di fare. Lui non disse nulla. Si limitò a ridere istericamente. Mi disse che la mia storia rendeva falsa la sua ed era veramente felice di ciò. Non doveva più sorbirsi il peso delle sue azioni e anche le loro conseguenze. Tutta la sua sofferenza e quel poco di gioia, a suo parere, erano finte. La mia volontà lo aveva reso schiavo delle mie macchinazioni, ma lui era felice. In un certo senso, anche senza dirlo apertamente, è stato il primo a considerarmi il dio del mondo, perché essendo la mia volontà superiore ai comuni mortali, li esime da doversi incolpare per gli insuccessi e i traumi. Almeno, così la vedeva lui. Seppi che pochi giorni dopo avermi conosciuto era stato catturato da Konoha dopo il tradimento di sua figlia Sankarea. Riuscii a ritrovarmi faccia a faccia con lui poche ore prima della sua esecuzione. Non voleva essere liberato. Era soddisfatto di andarsene da quella favola creata da me. Così, senza più nulla da perdere, mi disse di privarlo degli occhi e così feci.
    Con quelli trovai un modo per poter riutilizzare i poteri del mio Sharingan facendo un'esperimento su me stesso. Funzionò, ma sapevo che quegli occhi non avevano la stessa durata immortale del resto del mio corpo, così ne approfittai per accelerare i tempi sui miei propositi...



    CITAZIONE

    Oh, what they say about me?
    I'm bad, take a look and see!


    ...così arriviamo alla vostra generazione o almeno a quella di alcuni come la cara Yuka, Kuroda, Paine, Yudai, Hokaru e Janbo. Ricorderete che la vostra vita pacifica è stata destabilizzata la prima volta con l'inizio della guerra con Hi Sakkaku e Kishikumo, dopo con Tristania e successivamente con Zero.



    Certamente coloro che aveva nominato non potevano aver dimenticato i fatti più rilevanti della loro vita da shinobi. Iniziarono ad affrontare le difficoltà fin da Genin per colpa di quegli eventi.
    Kuroda sicuramente ricordava perfettamente quando per la prima volta entrò a contatto con i membri di Kishikumo e cosa gli vide fare. Yuka ricordava di essere divenuta Jinchuuriki nel bel mezzo della battaglia finale contro Sakkaku. Lo stesso Yudai. Paine ricordava il ruolo travagliato della sua Iwa e anche la perdita del suo amato Hisao.
    Hokaru nella sofferenza ricorda anche quando si era innamorato di Yuka. Janbo ricorda le mani sporche del sangue dei suoi fratelli durante la Guerra di Zero.

    I miei esperimenti ebbero finalmente successo grazie al DNA prelevato controllando la mente di Sankarea e poi lo stesso feci con sua figlia Tristania, imprimendo addirittura in lei il Kotoamatsukami a costo della perdita degli occhi che Sasuke mi aveva concesso. Avrebbe creduto per tutta la mia vita di avere in mente l'idea di superuomo, ma in realtà era controllata dalla mia volontà. Il resto è storia come sapete. La cosa più sensazionale fu quando lavorai quel DNA, prelevato alle due "signore", insieme al mio e con le miei abilità riuscii a creare nove vite, nove esseri umani. Crescevano nei miei macchinari e iniziai a scoprire che ognuno di loro aveva abilità peculiari mai esistite nel nostro mondo. Erano evidentemente frutto del mio sangue Ootsutsuki. Per attuare il mio piano senza rischi non potevo crescerli io. Non mi interessava essere un padre e non potevo gestire fisicamente il loro potere, avrebbero potuto sopraffarmi. Alcuni di loro avevano anche abilità aldilà di ogni comprensione umana. Uno riusciva a manipolare la morte degli esseri viventi a suo piacimento. Uno addirittura poteva controllare il tempo. Poi notai che crescevano a ritmi assurdi, per niente costanti e nessuno mai alla stessa velocità nonostante fossero come dei gemelli in un certo senso. Così dovetti controllare le loro menti e li abbandonai a diverse famiglie, manipolando anche i ricordi di questi per assicurare una vita diversa per ognuno di loro. Per utilizzarli mi sarebbe bastato utilizzare Tristania e così feci.
    Qualcuno di voi avrà capito.
    I nove esseri umani in questione sono quelli che voi conoscete con il nome di Kishikumo e il loro capo indiscusso. Sto parlando di Hi Sakkaku, Kris, Tony, Angeline, Geneva, Faust, Jacqueline, Jak e Juan.

    Io sono il vero autore della Quinta Grande Guerra e della Guerra di Zero!



    Continua


    Edited by F u r y - 1/12/2020, 11:00
     
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    L'ultima rivelazione del criminale fece agitare un po' tutti. Impossibile mantenere la calma in un momento del genere. Fury si era appena rivelato come la peggiore piaga del loro mondo. Non soltanto si era macchiato di peccati con le sue stesse mani, ma aveva inoltre fatto il regista di tutte le altre disgrazie che avevano colpito tutti i presenti al meeting in modo diretto o meno.
    Persino Yuka, che poco prima aveva invitato tutti a non dare sfogo all'ira, stringeva i pugni con forza. Rivoli di sangue scendevano dai suoi palmi. Shukaku avvertì immediatamente che la rabbia della Kazekage stava salendo fino al capolinea.

    *Yuka... Non andare oltre... Saresti capace di distruggere l'intero palazzo se perdi il controllo... Ti prego...*

    *E come cazzo faccio a non andare oltre? Shu... La nostra intera vita è stata manovrata dalle azioni di questo bastardo... Ho perso tantissime persone che amavo... Ho vissuto per anni nell'infelicità e nell'incertezza... Ho avuto una paura fottuta per ogni cosa che mi capitasse... Due guerre ho combattuto e per cosa? HO MESSO AL PRIMO POSTO TUTTO IL RESTO ANZICHE' ME STESSA! E ORA SCOPRO CHE L'HO FATTO INUTILMENTE??? CHE QUESTO STRONZO CI HA USATI TUTTI PER I SUOI SCOPI MALATI???*

    *Davvero è questo quello che pensi? Credi che tutte le tue azioni o quelle dei tuoi compagni le abbia manovrate lui? Yuka, tu hai due figlie. Hai conosciuto l'amore, l'amicizia, me. Hai sconfitto le tue paure e sei diventata quello che sei con le tue forze. Importa davvero se la mente dietro ogni disgrazia degli shinobi sia un solo uomo o più di uno? Meglio, no? Puoi prendere a calci in culo lui e risolvere ogni cosa senza doverne cercare altri bastardi responsabili!*

    La saggezza di una creatura antica. Yuka si rese conto che Shukaku non aveva tutti i torti e in un certo senso, anche gli altri presenti al meeting iniziarono a vederla in questa maniera.

    Kuroda: Beh... Sticazzi. Se vuoi il premio per miglior pezzo di merda dell'universo, accomodati. Abbiamo messo sotto terra tutti quelli che hai nominato perché era giusto farlo. Che ci fossi tu dietro o davanti a noi, non cambia il fatto che l'obiettivo è mandarti all'aldilà a far compagnia a quelli precedenti.

    Severa, Generale di Tetsu: Ben detto, pezzo di metallo!

    L'aria da tesa iniziò a diventare molto più leggera. Una certezza iniziava a farsi largo tra gli spettatori dello show di Fury: lui era il nemico. Cosa avesse fatto e come poteva importare fino ad un certo punto. Aiutava a chiarire molte zone d'ombra della storia, ma non cambiava lo stato delle cose.

    Tao, Amekage: Inoltre, Fury. C'è un particolare che rende la situazione con i Kishikumo e con Zero leggermente diversa. Lì abbiamo dovuto lottare per trovare un punto debole per colpirli al cuore, contro di te non ne abbiamo bisogno. Grazie al sacrificio di Hiro e grazie alle tue confessioni di oggi, sappiamo quali sono i tuoi punti deboli e anche i tuoi veri intenti.

    La decisione e la fermezza dei Kage fu fondamentale in quel momento dove si respirava un'aria di sconforto. Tuttavia non tutti seguirono il moto di calma ottimistica. Paine Kroegel, la Tsuchikage, fino a quel momento non aveva proferito alcuna parola. Sapeva che farlo prima del momento giusto sarebbe stato fatale, ma più passava il tempo più si rendeva conto che il momento si avvicinava, dire la verità.
    I Kirakami...
    Lei sa tutto di loro. Hisao sapeva tutto. Dundelvann... Rouge. L'unica che non sapeva nulla era la povera Hoshi, sua amica, che è andata incontro alla morte per la maledizione e il peso di una responsabilità inconsapevole.
    Paine era stata scelta come Kirakami del Vento quando era stata reclutata da Hisao e suo figlio Jean era il Kirakami del Fuoco come suo padre, Rouge, lo era prima di lui.
    I discorsi dei capi villaggio non toccarono minimamente la convinzione e la risolutezza di Fury.

    Belle risposte, miei cari Kage. Tuttavia io so che tra di voi, oggi, si nascondono due dei Kirakami, ossia detentori della chiave del mio sigillo. Posso rivelarvi io chi sono, ma mi piacerebbe fossero loro a rivelarsi. Come vedete, ci sono molte cose che non sapete. Come non sapete che io ho creato una torre nel continente Occidentale che mi serviva come esperimento. Lì rinchiudevo soggetti particolarmente interessanti e come sapete, nel giorno della sua investitura a Mizukage, Mukuro Hajime fu prelevato da dei carcerieri, quei carcerieri erano al mio comando. Viraru Hoozuki decise di liberare l'amico e insieme distrussero la torre per sempre. Anni dopo riuscirono a scovarmi, ma almeno su questo conoscete già l'esito del nostro scontro...

    Allora, Kirakami del Vento e del Fuoco, volete palesarvi?



    A quel punto la Tsuchikage strinse i pugni e suo figlio Jean si strinse a lei. Era giunto il momento, ma c'era qualcosa che non tornava, come mai queste informazioni le stava tirando fuori davanti a loro? Se Fury avesse la certezza di due suoi obiettivi importanti, perché rivelarlo a chi ancora non conosceva la loro identità. Era ovvio che i ninja avrebbero optato per proteggere i Kirakami conosciuti dagli intenti omicidi di Fury per evitare che ulteriori suoi poteri potessero essere risvegliati.
    Paine era dubbiosa, ma in fondo non era comunque corretto nascondere quel segreto ai suoi amici e alleati.

    Paine Kroegel, Tsuchikage: Mi dispiace non averne mai potuto parlare prima a tutti voi, ma mi era stato imposto il segreto su ciò che rappresentavo e potrete ben capire le ragioni. La storia dei primi Kirakami inizia nel mio Paese, quello della Terra, quando ancora il villaggio di Iwa non esisteva. La leggenda che abbiamo tramandato parlava di un uomo, Dundelvann, che fondò una famiglia celebre: i Bakusame. I suoi figli e i suoi discendenti furono i primi Kirakami a cui lui prima di morire distribuì i poteri elementali informandoli sul loro ruolo: dovevano sopravvivere a tutti i costi e tramandare i loro poteri a persone ben fidate. I Kirakami sapevano di un nemico che Dundelvann aveva combattuto in passato e tale nemico avrebbe tentato di ucciderli e di conquistare l'intero pianeta. I discendenti dei Bakusame divennero poi amici intimi del Primo Tsuchikage e lo aiutarono a costruire Iwa. Hisao Bakusame, l'eroe di Iwa che si sacrificò per eliminare suo nonno Furyu, il dittatore Tsuchikage, era uno dei Kirakami e fu lui a scegliere me come Guardiana del Vento. Io, come sapete, mi legai sentimentalmente a Rouge durante la Guerra di Zero e Jean, mio figlio qui presente, è portatore del potere del Kirakami del Fuoco.
    Ora che le carte sono scoperte devo anche informavi del fatto che sapevo che Hoshi Hoozuki fosse stata scelta incosapevolmente come Kirakami dell'Acqua e che prima di lei lo era suo padre Viraru. Al momento so per certa che oltre a me e mio figlio c'è un altro Kirakami, quello del Fulmine, ma sfortunatamente non ho ancora idea di chi sia o dove si trovi.
    Vi chiedo ancora scusa per non averne parlato prima...


    Ci fu un silenzio di tensione che durò per un minuto intero prima che ci potessero essere altre parole proferite nella sala.


    Grazie infinite per la conferma, Paine Kroegel. Dimmi, quanto ci tieni a tuo figlio?



    Cosa intendi dire?

    Non mi sembra sia una domanda difficile la mia, ci tieni molto alla vita di tuo figlio?



    La Tsuchikage strinse il ragazzo dai capelli rossi a sè e visibilmente adirata diede la sua risposta al criminale internazionale.

    Se la tua è una minaccia, sappi che se viene torto un capello a Jean, te la farò pagare da qui all'eternità, con sofferenze che secondo me nemmeno puoi immaginare.

    Oh! Ma così è come se mi invitassi a nozze! Dato che è chiaro che dopo questo nostro incontro ne conseguirà una guerra tra me e voi qui presenti, voglio che sappiate che se posso evitare questo scontro, lo faccio volentieri, ma ci sono delle condizioni. Prima condizione, Tsuchikage: se ti consegni a me, risparmierò tuo figlio. Uccidendo te e il Kirakami del Fulmine, che prima o poi troverò, avrò un potere tale che non riuscirete a fermarmi nemmeno se vi unisse tutti insieme ad affrontarmi in uno scontro, perciò Jean potrebbe vivere tranquillamente la sua vita senza che io lo sfiori. Seconda condizione: mi consegnate tutti gli Uchiha presenti nei grandi villaggi e la guerra non avrà luogo, restituirò Ishivar ai legittimi proprietari e io continuerò la mia battaglia personale da solo, con o senza di voi.



    Yuka, Kazekage: Non hai parlato dei Bijuu. Già queste condizioni sono assurde, ma pensi davvero che accetteremo di lasciarteli senza proferire parola?

    Mi aspetto proprio questo, Kazekage. Li ho conquistati e sono anche il parente più prossimo al loro creatore, direi che sono in un certo senso "di famiglia" per me e mi appartengono per diritto. Ovviamente non li utilizzerei per nuocervi se accettate le mie semplici richieste.



    Tutti iniziarono a discutere tra loro, ma non durò molto, all'unanimità nessuno dei presenti aveva intenzione di scendere a patti con quel bastardo. Okami e Zend, gli unici Uchiha lì presenti, si guardarono attorno. Yuka poi si affiancò a Zend posandovi le mani sulle spalle e lo stesso fece Jin Senju con Okami.

    Semplici richieste!? Ti puoi scordare che accetteremo di consegnarti dei ninja dei nostri villaggi. La tua parola vale meno di nulla per noi e le vite dei nostri compagni, che siano Uchiha o meno, ha un valore inestimabile.

    Takayuki, Hokage: Perciò, in pratica, quello che sta dicendo Yuka è che ti puoi infilare le tue promesse dove non batte il sole.

    CITAZIONE

    Don't wanna hear about it
    Every single one's got a story to tell


    AHAHAHAHAHAH! Siete così prevedibili.
    Bene. La vostra risposta è stata sufficiente e penso sia giunto il momento di salutarci. Dichiaro ufficialmente lo stato di guerra con tutti voi e ciò che rappresentate, non ci saranno regole in questo conflitto, agirò come mi pare per schiacciarvi, prendere i Bijuu rimasti, gli Uchiha e le vite dei Kirakami.

    Tuttavia...
    ...dato che sono una persona gentile ed equa, per circa un anno vi lascio il tempo di recuperare le forze, organizzarvi, come d'altronde sto facendo anche io. Sapete sono leggermente provato dallo scontro ad Ishivar, quindi finché non avrò recuperato le forze mi serve più tempo.



    Stavolta furono i Kage e i loro alleati a sorridere e prese la parola, per la prima volta, il capo dei Sazaniti.

    Moiori, capo dei Sazaniti: Tu sei stupido o troppo furbo. Credi che dicendoci questo sarai al sicuro? Ne possiamo approfittare colpendoti tutti insieme dove ti nascondi.

    CITAZIONE

    They're gonna rip it off
    Taking their time right behind my back
    And I'm talking to myself at night
    Because I can't forget


    Mio acuto amico del Continente Meridionale, io ho detto che sono una persona equa e giusta. Proprio per questo penso che sia corretto che se dobbiamo iniziare una guerra tra di noi, dovrebbe essere alle stesse condizioni di partenza, no?



    Il clima divenne improvvisamente inquietante. Le mosse di Fury erano imprevedibili e nessuno di loro aveva considerato che l'apparizione del criminale fosse già di per sé un fattore di cui preoccuparsi. Chi gli aveva detto che il meeting si stava volgendo proprio in quel momento? Come faceva a sapere tutto quello che era rilevante ai fini di fare la sua entrata scenica?

    Sapete, credo che voi abbiate una limitazione mentale. Siete veramente convinti delle vostre conoscenze senza vedere quanto non arrivino minimamente alle mie. Vi crogiolate così tanto nella sicurezza delle vostre abilità, ma non vi accorgete quanto non abbiate nulla sotto controllo. Vi siete premurati di applicare ogni forma possibile di sicurezza per evitare incidenti durante questo meeting, ma avete lasciato entrare parte delle mie forze nei vostri villaggi così facilmente. Sapete come tutto questo sia possibile?



    Kuroda Akasuna iniziò a turbarsi così tanto che la sua espressione seria divenne ancora più corrucciata nonostante avesse un corpo non umano, ma artificiale.
    Lui era l'unico più vicino alla competenze scientifiche e meccaniche di Fury, soprattutto in materia di Androidi ninja. Dopo lo scontro con Nonobu Senju, suo amico e rivale, riuscì a staccarsi dal suo Bijuu e a conservarsi nell'unica marionetta rimastagli, semi-distrutta. Venne ritrovato dalla tribù di Sazaniti nel cuore del Continente meridionale, grazie alle conoscenze di carpenteria, di cui gli abitanti del Continente Meriodionale si vantavano, riuscì a riottenere un corpo decente e a porre lui stesse delle modifiche. Nel periodo in cui i regnanti di Barbakos si schierarono con Fury tramite Yalta, riuscì a capire meglio il funzionamento dei cyborg e del nano-chakra e cercò di emulare quelle scoperte su di sé. Sapeva di non essere riuscito a completare l'opera come Fury stesso, ma il suo corpo era quanto di più vicino ci potesse essere ai soldati bionici del criminale tra tutti i membri dell'alleanza shinobi.
    Proprio per questo aveva capacità di rilevamento diverse dai soliti sistemi dei ninja sensoriali o dei sistemi di sicurezza attuali, probabilmente migliori. Fece velocemente una scansione termica con i suoi occhi non più umani e rilevò un'altissima fonte di calore proprio a un chilometro da lui, nell'edificio dell'Accademia di Konoha.
    Non ci fu il tempo di poter collegare tutti i puntini, che si rese conto che Fury li aveva messi sotto scacco con qualcosa difficile da rilevare: un cyborg!

    Kuroda: INVIATE SUBITO QUALCUNO ALL'ACCAD..!!!

    Troppo tardi, insolente copia del mio lavoro.



    Due bambini, apparentemente innocenti stavano sorridendo. Uno al centro dell'aula della sua classe, l'altro davanti alla reception dell'Accademia dove chiedeva semplicemente quale fosse la sua classe. Il sensei chiese allo studente perché si fosse alzato in piedi senza permesso mentre lui spiegava l'importanza della tecnica della Trasformazione. L'addetta della scuola chiese gentilmente al bambino quale fosse il suo nome.
    I due bambini non risposero, ma nello stesso medesimo istante allargarono un sorriso inquietante che si diramava oltre il normale limite della bocca umana. Allo sgomento del sensei e dell'addetta seguirono due giganteschi boati. Così forti che molte finestre del palazzo dell'Hokage si infransero in mille pezzi per l'onda d'urto da est.
    Un intero distretto del villaggio era diventato cenere, detriti e morte nel giro di due secondi.

    Tutti nel meeting sentirono la scossa dovuta alle due esplosioni, sconcertati non potevano davvero credere che Fury avesse compiuto un gesto simile beffando i più potenti ninja del mondo tutti insieme.

    Come ci si sente, eh? Perdere le nuove promesse, dei bambini e tutti i ninja tra maestri e addetti. Tutto in un secondo.



    L'orrore attraversò la mente di tutti i presenti, in particolare gli abitanti della Foglia che subito pensarono ai loro cari.
    L'Hokage colpì con entrambi i pugni la tavola, così forte da fare a pezzi l'intero mobile.

    Takayuki, Hokage: BASTARDO SCHIFOSO! HAI COLPITO PERSONE CHE NON SI POTEVANO DIFENDERE! CODARDO DI MERDA!

    Ho colpito persone che VOI dovevate difendere, ma avete fallito miseramente. In più voglio che sappiate che la nostra conversazione non sarà privata. In questo momento, grazie ai miei cyborg infiltrato, sto inviando le immagini olografiche nei cieli dei vostri domini in diretta. Tutti sapranno quanto deboli e impotenti siete, quanto non ci sia speranza per nessuno se provate ad ostacolarmi. Molti inizieranno a seguirmi perché spaventati dalla venuta dei nemici dalle stelle e lo faranno perché vedranno in voi come degli inutili padroni, incapaci di difenderli e di assicurargli un futuro.
    Prima che possiate agire in qualche modo, vi annuncio che se aveste accettato le miei condizioni dettate precedentemente, niente di tutto questo sarebbe accaduto e per farvi capire che non scherzo, provate a contattare i vostri uomini negli altri villaggi, vi confermeranno che anche lì sono avvenuti attacchi dinamitardi nelle accademie. Non mi sembrava giusto che fosse solo uno o qualcuno dei villaggi ad avere perdite. Così siete tutti alla stesse condizioni, compresa Barbakos, dove mi sono permesso di far saltare in aria la vostra ridicola accademia dei corsari.
    Inoltre...



    Due ANBU fecero improvvisamente irruzione all'interno della Sala, erano stanchi, sudati e visibilmente provati. Ripresero immediatamente fiato e parlarono di un'altra tragedia.

    VENERABILI CAPI! ABBIAMO RICEVUTO UN SEGNALE DEBOLE DALLA NAVE AMMIRAGLIA DELL'O.S.U!!! LE COMUNICAZIONI CON IL COMANDANDANTE HOKARU UZUMAKI E LA PLANCIA SI SONO INTERROTTE IMPROVVISAMENTE!!


    Continua...
     
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    Nella grande aeronave "Dai Shinigami II" vi erano concentrate la maggior parte delle forze O.S.U aventi l'ordine di intervenire solo in casa di necessità ed emergenza durante il meeting. Stiamo parlando di tre quarti delle forze alleate all'interno del mostro di metallo.
    Nessuno poteva immaginare che tra di loro vi fossero dei cyborg infiltrati da tempo. Uno di loro si limitò ad iniziare ad uccidere molti membri dell'equipaggio squarciando la loro gola silenziosamente. Un altro si trovava proprio in plancia di comando quando al segnale di Fury esplose in mille pezzi portandosi via la fonte di controllo primaria del veicolo.
    In piena caduta libera verso il suolo, l'aeronave in fiamme sembrava una stella cadente, chiunque avrebbe potuto vedere quella sfera lucente.
    Hokaru Uzumaki era a capo delle operazioni in quel momento. Si ritrovò coinvolto nell'esplosione in plancia di comando. Si rese conto immediatamente che era stato l'unico a salvarsi da quello scoppio. Tutti gli ufficiali e i piloti non erano accanto a lui. Se ne stette al centro di quell'inferno di lamiere per un po' prima di realizzare che ci avrebbero messo meno di due minuti a schiantarsi al suolo. Non appena si rialzò il suo primo pensiero andò al resto dell'equipaggio. Per poter spostarsi nell'aeronave che precipitava bisognava tenersi necessariamente ai sostegni installati nelle pareti. Hokaru trovò nel suo cammino solo una scia copiosa di sangue e cenere. L'esplosione aveva distrutto tutti i sistemi di controllo e nessuno poteva essere in grado di riparare un danno simile. I motori rimasero bloccati a velocità costante, incapaci di poter essere arrestati. L'onda d'urto, il cambio improvviso di traiettoria e la decompressione avevano fatto molte vittime anche negli altri reparti.
    Continuando sui suoi passi Hokaru si trovò davanti una scena orrenda. Ban Yosei era dinnanzi a lui e la sua katana era tinta del sangue di uno dei poveri malcapitati che stava uccidendo silenziosamente uno dopo l'altro.
    Aveva la testa dell'ennesima vinta tra le mani tenendola per i capelli. Il corpo cadde a terra spruzzando il plasma sulle pareti metalliche del corpo del cyborg.

    Tu...

    Vuoi morire prima dello schianto o preferisci affondare con la tua nave?

    Ad Hokaru era chiaro che quella fosse una domanda che non meritava risposta. Così senza pensarci due volte annullò uno dei suo cloni che teneva nascosti nella sua casa di Suna, cloni che avevano accumulato chakra naturale per lui. Così entrò nella modalità Eremitica dei Rospi ed evocò immediatamente due catene di chakra per afferrare il suo avversario.
    Nonostante il suo potere, non riusciva a percepire la posizione esatta del cyborg, che a gran velocità sembrò svanire alla sua vista. Ban sbucò sopra di lui con la spada sguainata ed effettuò un fendente con il chakra Raiton carico sulla lama. Hokaru riuscì a schivarlo per un pelo cavandosela con un semplice squarcio sulla spalla destra.
    Il leader dell'O.S.U sapeva di avere i minuti, doveva tentare di abbattere quel pericoloso nemico in solo pochi secondi. Così si preparò e con grande concentrazione evocò un enorme sfera lucente sulla sua mano destra.

    SENPOU: CHOU ODAMA RASENGAN!

    L'enorme sfera precipitò sul corpo di Ban distruggendo anche le pareti del corridoio centrale dell'aeronave. Hokaru era convinto che quel colpo non avrebbe potuto ucciderlo, ma di certo poteva metterlo abbastanza tempo a terra tanto quanto bastava per riuscire a fuggire dalla nave in qualche modo prima di schiantarsi.
    La sfera azzurra tuttavia non continuò la sua corsa e Hokaru iniziò a sentire una grande pressione contro il suo braccio. Ban aveva attivato il suo Byakugan e con il Juuken concentrato sulle braccia e sulla lama stava trattenendo l'attacco energetico come fosse una palla in corsa. Hokaru avvertì impercettibilmente una forza diversa dentro il celebre traditore di Kusa, come un'energia esterna. La percepì per un attimo, perché poco dopo si vide tagliato a metà il Rasengan potenziato, come un tronco di legno sotto il colpo secco di un'ascia. Il fendente attraversò anche il suo braccio e il torace, lasciandogli un taglio non indifferente. Si piegò in ginocchi per il dolore, cercando di trattenere con l'altro braccio il sangue che copioso veniva fuori dalla ferita mortale.
    La modalità eremitica lo abbandonò e capì che non gli era rimasta altra scelta se non quella di portare nella tomba Ban con sè, o almeno era quello che avrebbe voluto fare...

    Una fine patetica, Hokaru Uzumaki.

    Con il palmo sinistro aperto, Ban caricò un colpo col Juuken e un ulteriore Sprigionamento del Chakra per dirigerlo dritto al plesso solare del marito della Kazekage. La morte sopraggiunse veloce fortunatamente e con essa anche quella del resto degli uomini e donne presenti nell'aeronave. Il velivolo si schiantò al confine tra il Paese del Fuoco e del Vento, generando un'esplosione notevole, la seconda che si sentì dal palazzo dell'Hokage. Fiamme e detriti erano concentrati in un ammasso indefinibile, impossibile poter recuperare resti di quel disastro. L'unico ad uscire indenne dalle fiamme dell'inferno fu Ban che venne fuori da esse come se niente fosse, con le sue parti metalliche incandescenti per il calore.

    KdlJ4GE



    Vedete i frutti delle vostre azioni? Avete perso molto oggi e ne renderete conto, statene certi. Detto questo, proprio per sottolineare la mia misericordia per voi nonostante tutto, vi do appuntamento tra un anno, quando le mie forze saranno al 100% e spero anche le vostre perché c'è molto da fare dopo il disastro di oggi. State pronti alla guerra perché non ne uscirete vivi. Addio.



    Ed esattamente com'era giunto, l'ologramma svanì nel nulla e nella sala cadde un silenzio asfissiante. Tutti si alzarono in piedi pronti ad uscire da quella sala per andare a verificare i danni provocati dal loro arcinemico.

    [...]



    Ci fu un via vai di gente dalla sala della riunione per circa un'ora. Yuka era rimasta interdetta da quello che era successo e rimasta sola con Kuroda gli chiese per la decima volta, come se fosse un robot, la stessa cosa.

    Yuka, Kazekage: Kuroda... Potresti... per favore... verificare lo stato della Dai Shinigami con le tue abilità?

    Yuka non riusciva a sollevare lo sguardo verso il suo interlocutore, il suo pensiero era unicamente rivolto a suo marito Hokaru. Dentro di lei sentiva di averlo perso, le lacrime uscivano da sole dai suoi occhi, di nuovo, ancora. Era stufa di soffrire. Non poteva arrendersi perché tante persone contavano su di lei, oltre il suo popolo aveva anche una figlia... Anzi due.

    Kuroda Akasuna: Yuka... Sei sotto shock, te l'ho già detto. La Dai Shinigami II è distrutta del tutto e non ci sono forme di vita nella zona. Ho notato solamente che un cyborg è stato l'unico ad uscire indenne da quell'inferno, sicuramente il responsabile dell'assalto. Mi dispiace tutto...

    Yuka strinse i pugni. Le toccava perdere ancora qualcuno. Le toccava essere nuovamente priva dell'amore incondizionato di una persona. Però non era sola, non lo era mai stato. Con gli occhi ancora gonfi di lacrime alzò finalmente il capo verso il resto dei partecipanti. L'Hokage aveva già dato ordine di intervenire nella zona dell'Accademia per i soccorsi e Janbo decise di comunicare a due degli Spadaccini della Nebbia, Soru e Yasseo, di andare con una squadra sul punto di schianto della Dai Shinigami per capire meglio la dinamica dei fatti.
    Tutti gli altri ricevettero comunicazioni di attacchi dinamitardi simili in tutte le città dell'alleanza, persino a Red'Nuh, decisamente più piccola di Kumo, ci fu un attentato.
    Dopo aver ricevuto istruzioni e con la volontà di tornare ognuno nella loro patria, i Kage e gli altri capi rientrarono nella sala del meeting con i loro accompagnatori.
    Dovevano concludere e fare il punto della situazione. Non solo era appena iniziata una guerra, ma era iniziata nel peggiore dei modi.
    Yuka prese la parola per prima.

    Yuka, Kazekage: Scusatemi per le mie condizioni, ma oggi abbiamo perso moltissimo e non abbiamo potuto fare nulla. Siamo stati giocati, ingannati e per giunta abbiamo dovuto affrontare tante dolorose realtà. Cerchiamo di riprenderci da queste tragedie, perché da oggi siamo in guerra con quel bastardo.

    Poi toccò all'Hokage.

    Takayuki, Hokage: Ascoltatemi, per favore. Facciamo il punto della situazione. Sappiamo che Fury ha l'intento di riacquisire i suoi poteri eliminando i Kirakami rimasti. Per nostra fortuna due di loro sono qui con noi, ma dobbiamo arrivare al Kirakami del Fulmine prima del nemico. Alla luce di questo propongo di riorganizzare l'OSU immediatamente ponendo le Sezioni con nuovi scopi legati alla minaccia di Fury. Ci servono uomini che si occupino di difendere e dare supporto a Paine Kroegel e suo figlio, gli stessi uomini avranno il compito di rintracciare e mettere in sicurezza anche il Kirakami rimasto sconosciuto per il momento. Un'altra sezione potrebbe occuparsi dell'esercito di Fury e altre due potrebbeo fare la stessa cosa che faremo con i Kirakami, però con gli Uchiha e i Bijuu. Qui abbiamo Zend Izuki e Okami Mitarashi che in ogni caso sono risorse per il futuro preziose tanto quanto qualsiasi altro nostro compagno shinobi. Non mi pare il caso di limitare i movimenti di chi dobbiamo difendere ad ogni costo, basterebbe stare loro vicino.

    Okami, Chunin della Foglia: Uchiha. Non più Mitarashi. Non dobbiamo più nasconderci adesso...

    Takayuki, Hokage: Hai ragione. Il Clan Uchiha non deve più stare nell'ombra. Voi a quanto pare siete delle prede privilegiate per Fury. Potrebbe utilizzarvi come ha fatto con Mokou, oppure potrebbe semplicemente cacciarvi col fine di ottenere i vostri Sharingan per esperimenti o altri scopi.
    Ad ogni modo è palese che dovremmo fare reclutamenti meno restrittivi... Siete tutti d'accordo?


    Tutti annuirono, chi con convinzione, chi ancora non riusciva a togliersi di dosso l'angoscia.

    Severa, Generale di Tetsu: Io non posso ancora credere a quello che è successo...

    Tao, Amekage: E' stato tutto quasi surreale, ma ora penso alle vittime degli attacchi. Dobbiamo intervenire subito per i soccorsi, quindi ognuno di noi dovremmo tornare nella propria patria a sistemare le cose.

    Ging, Hekisuikage: Testa a punta ha ragione. Sistemiamo il casino di oggi.

    Suzumi, Otokage: Io dico di sferrare adesso un attacco in massa con tutte le nostre forze ad Ishivar. Quel bastardo ha detto che è stato indebolito dallo scontro con Andras, no? Ci ha detto che tra un anno inizierà la vera guerra? Bene approfittiamone e uccidiamolo ora che non è pronto!

    Yuka, Kazekage: Sarebbe una pessima idea. Fury potrà anche non combattere direttamente con noi, ma dalla sua ha più Bijuu di noi e un esercito non quantificato di androidi ninja con abilità che ancora non conosciamo a pieno. Inoltre dobbiamo considerare che il negromante Yalta è un suo alleato e sappiamo che è capace di evocare i morti, probabilmente con tecniche proibite diverse da quelle conosciute. E poi sa perfettamente che non rischieremmo di provare un attacco diretto per due ragioni. La prima è che ci sono ancora Ishivariani suoi prigionieri e il secondo è che così facendo dovremmo lasciare scoperte le nostre difese nei nostri territorio se volessimo sfruttare tutta la nostra forza. Ha fatto la sua mossa e ha vinto la prima battaglia. Ha dimezzato le nostre forze attaccando Ishivar e i nostri villaggi senza che ce ne accorgessimo.

    Delaiah, Regina di Barbakos: Concordo su tutto con la Kazekage. Ci servono nuove forze il prima possibile. Tornata a Barbakos, insieme al mio caro amico Moiori e Kuroda, inizieremo a preparare i nostri corsari e le loro flotte.

    Janbo, Spadaccino della Nebbia: Kiri dovrà sopportare molto dolore oggi. Siamo senza una guida...

    Paine, Tsuchikage: A proposito di questo, Janbo... Io sarei d'accordo nel proporre qui oggi che tu diventi Mizukage. Il tuo popolo ti ama e ti ascolta, sei uno dei ninja più forti che conosca e hai anche tanta esperienza. Voi che ne dite? In fondo qui ci sono due ufficiali di Kiri presenti: Jin e Shinichi. Possono tranquillamente rappresentare la volontà del popolo di Kiri in questo momento di emergenza.
    Inolte non dobbiamo dimenticare una cosa. Jin Senju è molto più giovane di noi, ma non così tanto di alcuni dei presenti Kage. Ha dimostrato la sua forza e saggezza già in più occasioni ed è anche l'artefice principale della distruzione del figlio bastardo del Caos e dei suoi intenti apocalittici. Senza di lui, e ovviamente anche degli altri che sono andati fin laggiù ad indagare, probabilmente non saremmo qui a parlare.


    Severa, Generale di Tetsu: Riconosco la grandezza di Jin. Lui stesso mi ha aiutata a riprendere il controllo del Paese del Ferro mettendo fine, insieme ai suoi compagni, alla guerra civile. Prodezze del genere non sono da guerrieri comuni.

    Paine, Tsuchikage: Esattamente. Perciò proporrei di nominare Jin Senju Sannin della Nebbia, non meno prestigioso dei suoi predecessori Viraru e Hoshi. Janbo come nuovo Mizukage e Jin come Sannin e Comandante O.S.U. Kiri non potrebbe essere più forte con una rinascita simile, non trovate?

    Tutti quanti votarono a favore per le proposta di Paine Kroegel con entusiasmo. Forse in mezzo a quel casino di tragedie, massacri e tradimenti, alleggeriva l'anima congratularsi per il successo di qualcun altro. Fu deciso di nominare Janbo Nuruoki Tredicesimo Mizukage e Jin Senju Sannin della Nebbia e Comandante dell'OSU. Entrambi gli shinobi accettarono con convinzione le loro nuove responsabilità. Okami, felice per Jin, gli fece un cenno sorridente, dato che erano uno di fronte all'altro. Sapeva perfettamente che quella nomina non era una cosa da niente. Nella storia degli shinobi era tra i pochissimi fortunati ad essere considerati Ninja Leggendari, ma anche tra i più giovani, il che era ulteriormente prodigioso.

    Janbo, Mizukage: Vi ringrazio per la fiducia, farò di tutto per essere un buon Kage, porto onorevolmente in me il nindo dei miei predecessori, in particolare gli ultimi tre che hanno cambiato enormemente Kiri in meglio.

    Jin, Sannin della Nebbia: Io... davvero... Non so che dire... Tutto questo è incredibile, ma sarò felice di continuare a combattere per tutti coloro che bisogna difendere. Sono lieto tanto onore, ma non desidero encomi o elogi prestigiosi, farò solo del mio meglio per continuare a dare il massimo come sempre!

    Yudai, Raikage: E' questo che ti rende meritevole di questi onori, ragazzo! Sii fiero sempre di ciò che sei e congratulazioni anche a te, Janbo. Sarai un Kage esemplare... spero anche meglio di me che non ho saputo difendere la mia capitale e la mia gente...

    Giusto. Non dovevamo dimenticarci di un dettaglio non irrilevante. Kumo era in mano ai Jashinisti di Yu ancora.

    Yuka, Kazekage: Ti aiuteremo a riprenderti Kumo il prima possibile, te lo prometto... Sono anzi sicura che Dorian Ashford potrebbe anche meditare di allearsi con Fury, esattamente come ha fatto con i Figli di Zero e i Lealisti. Per questo credo sia meglio chiudere questa riunione e impegnarci a risolvere ogni problema in questo lasso di tempo che abbiamo per prepararci.

    Jak Andrasson, Capo Tribù d'Ishivar: Permettimi un'ultima parola Yuka... Voglio ringraziarvi tutti a nome del popolo d'Ishivar per il sostegno e l'amicizia che continuate a mostrarci. Per questo vi assicuro che in cambio non ci arrenderemo...
    Dobbiamo farlo per quelli che abbiamo perso e per quello che perderemo se falliamo o se sottovalutiamo Fury. Diamo al massimo. Usiamo tutto ciò che abbiamo e cerchiamo inoltre di capire quanto ci sia del vero su questi fantomatici "invasori dal cielo".
    Direi di chiudere questa riunione con quello che ci siamo detti. Andiamo subito nel cuore dell'emergenza e pensiamo ai nostri compagni!





    Così dicendo, tutti si accordarono per lasciare il luogo nel modo più rapido possibile. I ninja di Konoha e l'Hokage si recarono personalmente sul luogo dell'attentato, esattamente come fecero gli altri con i rispettivi luoghi di appartenenza. Tutti tornarono al proprio posto con la consapevolezza che da quel momento tutto sarebbe stato diverso, tutto si sarebbe posto su una portata mai vista. Nessun evento precedente avrebbe eguagliato la nuova guerra all'orizzonte. Non si combatteva più per difendersi da un dittatore, ma da un possibile dio. Un uomo che voleva elevarsi sopra gli uomini, sopra i ninja come irraggiungibile e onnipotente.

    Le vittime degli attentati furono in totale 10.000 circa. Perirono allievi, maestri, personale ninja e non. Avvenne non soltanto nei villaggi ninja, ma anche a Tetsu e a Barbakos. Soltanto nella Dai Shinigami ci furono 2000 vittime circa, il che voleva dire che l'85% delle forze armate dell'OSU era stata eliminata in un colpo solo. La Dai Shinigami II era con i posti pieni quel giorno, pochissimi membri dell'OSU non si trovavano lì dentro per svariate ragioni.

    L'OSU sarebbe stato riorganizzato in modo che tutti coloro che erano Chunin o pari grado Samurai, Corsari e Ishivariani fossero automaticamente inseriti tra le forze OSU. Lasciando i Genin fuori dalle operazioni di guerra diretta finché non fosse stato necessario.
    Paninya e il team scientifico-tecnologico dell'alleanza iniziarono a costruire una nuova aeronave che avrebbe avuto il nome di IshiKami, un bel mix tra la lingua ishivariana e quella comune che letteralmente poteva significare "Dio della Speranza" ed era decisamente quella che serviva a tutti in quel momento.

    CITAZIONE
    Come pronosticato da Yuka, Dorian Ashford segretamente strinse un patto di alleanza con Fury e i suoi. In cambio del sostegno dei Jashinisti, Fury avrebbe dovuto lasciare a Dorian il dominio di molte terre shinobi a fine guerra, ovviamente essendo comunque sottoposto alla volontà di Fury come supremo signore del mondo. Dorian non era mai stato un tipo avventato. Ogni scelta fatta nella sua vita era dettata da cosa poteva agevolarlo nei suoi propositi. Che siano stati i Lealisti e i Figli di Zero prima o Fury dopo, gli "alleati" erano solo un mezzo. Da anni aspirava ad espandere il suo regno quanto possibile e ora ne aveva l'occasione. Tuttavia dovette accettare una condizione che inizialmente non comprese.

    Fury: Siamo d'accordo. Un'ultima cosa. Dovrai lasciare libera Kumogakure no Sato. Restituiscila al Paese del Fulmine e restringi i tuoi confini a quelli precedenti l'invasione.

    Dorian Ashford: Devi essere davvero pazzo come dicono se pensi che rinuncerò all'unica conquista ottenuta nei confronti degli shinobi così.

    Fury: E tu devi essere meno acuto di quanto pensassi. Kumo non puoi gestirla con le forze che ti ritrovi. Sono certo che i ninja e i loro amichetti ti faranno la festa non appena fai un passo falso e fidati, lo farai. Ora sei impegnato in una guerra che non ha niente a che fare con le precedenti. Devi concentrarti sul rafforzare il tuo esercito. Alla fine di questo conflitto avrai più di un villaggio fatto da colonne di pietre. In più, per convincerti ulteriormente ho qualche dono per te...

    Illuminato in viso dal "regalo" di Fury, Dorian sorrise e strinse la mano al suo nuovo alleato. Qualche giorno dopo le forze Jashiniste abbandonarono i territori occupati e il Raikage con il suo popolo, stando comunque attento ad eventuali trappole per quella ritirata improvvisa, si ristabilì nella legittima capitale.

    Iniziava una nuova era per i protagonisti della nostra storia. La via del ninja è sempre piena di ostacoli e insidie. Avranno la forza di percorrere un'unica strada combattendo per la salvezza del mondo e dell'umanità? Quanto c'era di vero nelle parole di Fury? Poteva esserci qualcosa che era ben peggiore di lui come minaccia?







    CITAZIONE

    In un tempo e un luogo imprecisati
    Tre scie luminose solcano i cieli del mondo
    Non sono meteoriti o stelle cadenti
    Non emettono fiamme e fuoco al contatto con l'atmosfera
    Vibrano silenziose fino al loro atterraggio sulla terra

    In un tempo e un luogo imprecisati
    Tre figure cercano ristoro
    Lo trovano nell'insediamento vicino

    In un tempo e un luogo imprecisati
    Tre persone sono macchiate di sangue non loro
    Hanno iniziato e nessuno lo sapeva





    Fine.

    Penso che in questo meeting ci sia tutto. So perfettamente che è durata tantissimo. Proprio per questo ho deciso di lasciare che on-gdr passi quasi un anno per mettersi in pari con i tempi che scorrono.

    La situazione dell'ambientazione è quella che avete letto in questi post.

    - I Villaggi sono stati attaccati
    - La Dai Shinigami è stata abbattuta e con essa la vecchia O.S.U
    - Ishivar è il quartier generale di Fury ora
    - Il "conflitto" con Fury al momento è come una Guerra Fredda, entrambe le parti in questi mesi on-gdr si colpiscono, ma non così tanto da fare rumore
    - L'O.S.U. è stata completamente riformata e avrete aggiornamenti a riguardo, partendo dal presupposto che tutti i pg da livello Chunin sono AUTOMATICAMENTE membri dell'OSU da adesso
    - Kumo è tornata in mano al Paese del Fulmine
    - Dorian Ashford si è alleato con Fury
    - Jin Senju è stato nominato Sannin
    - Janbo Nuruoki è diventato Tredicesimo Mizukage

    Il resto verrà aggiornato anche in Avvisi.
    Grazie a tutti per la lettura dell'evento e spero vi sia piaciuto.

    Attendo exp!
     
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    240 EXP. Prevedo un 2021 di fuoco :sasa:
     
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